Le scale di valutazione della disabilità motoria
|
|
- Agnella Maggio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università di Pisa Corso di Laurea in Terapia Occupazionale Corso di Bioingegneria g applicata alle protesi Anno Accademico 2009/2010 Advanced Robotics Technology and Systems Laboratory Le scale di valutazione della disabilità motoria Ing. Stefano Mazzoleni ARTS Lab, Scuola Superiore Sant Anna
2 Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus Manus Sviluppi futuri Conclusioni
3 Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus Manus Sviluppi futuri Conclusioni
4 Valutazione della disabilità motoria Nel maggio 2001 l Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato la International Classification of Functioning, Disability and Health, ICF, in cui vengono definite le norme per la classificazione della disabilità (WHO, 2001), riconosciuta da 191 Paesi. La Classificazione ICF è lo strumento dell OMS per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. La ICF si basa sulla valutazione dell interazione dinamica tra lo stato di salute del soggetto e i fattori ambientali e personali che lo caratterizzano. Il concetto di disabilità è associato al concetto di funzione e il concetto di menomazione a quello di funzione corporea e di struttura corporea.
5 Da ICIDH a ICF La classificazione ICIDH del 1980 si basava su un modello sequenziale di base che distingueva fra menomazione, disabilità ed handicap, causata da un malattia. La Classificazione ICD 10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD-10) e l ICF sono le due classificazioni che compongono la cosidetta Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell OMS delloms (WHO Family of International Classifications/WHO-FIC), il cui scopo è quello di garantire la comparabilità delle informazioni di salute nei e tra i Paesi, tra gli utenti e gli addetti specializzati. L ICD 10 fornisce la diagnosi e una descrizione del processo e della eziologia della malattia, mentre l ICF descrive le conseguenze di una condizione di salute in termini di funzionamento e di esperienza di salute. La descrizione del funzionamento e della disabilità prende in considerazione tre prospettive differenti: corpo, persona, e persona in un contesto (fisico, sociale, attitudinale ecc.).
6 Valutazione della disabilità motoria Funzione: tutte le funzioni corporee, le attività e la partecipazione i Aspetto positivo dell interazione tra stato di salute e fattori contestuali personali e ambientali con cui l individuo si confronta Disabilità: danno, limitazione all attivitàattività o restrizione della partecipazione Aspetto negativo dell interazione tra stato di salute e fattori contestuali personali e ambientali con cui l individuo si confronta
7 Compiti o azioni compiute da un individuo (es. il movimento) Valutazione della disabilità motoria Concetto di funzione (disabilità) Strutture e funzioni corporee (menomazione Qualsiasi funzione fisica) fisiologica i i (es. la mobilità) Attività e partecipazione (limitazione e g gg restrizione) Coinvolgimento del soggetto nelle situazioni di vita sociale (es. interazione fra persone) danno (impairment): Qualsiasi i struttura tt anatomica (es. un organo) irregolarità, difetto, perdita o significativo allontanamento dalla norma delle funzioni o delle strutture corporee
8 Valutazione della disabilità motoria Fattori contestuali Fattori ambientali Fattori personali Formano l ambiente fisico, sociale e attitudinale in cui vive una persona Attualmente non classificati, a causa della varietà sociale e culturale l associata ad essi
9 Valutazione della disabilità motoria Limitazione delle attività riferita alle difficoltà, qualitative ti o quantitative, che si possono incontrare nel loro svolgimento. Restrizione i nella partecipazione i determinata t dalle difficoltà nella vita quotidiana. I concetti di limitazione it i delle attività ità e di restrizione della partecipazione sostituiscono quelli di disabiltà e di handicap, presenti nella precedente International Classification of Health and Disease (WHO, 1980).
10 Progetto sperimentale per l'introduzione i della ICF nelle politiche del lavoro Si è riunito il 3 marzo 2004 il Comitato di coordinamento per la realizzazione del Progetto sperimentale per l'introduzione della nuova classificazione sulla disabilità, ICF, approvata dall'organizzazione Mondiale della Sanità. Il progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è realizzato in collaborazione con Italia Lavoro Spa e con il Disability Italian Network - Associazione non-profit per la formazione, lo sviluppo e la diffusione in Italia della Classificazione i Internazionale ICF.
11 WHO, 1980 La riabilitazione è un processo volto a risolvere i problemi di un individuo e ad educarlo su come ridurre la disabilità o l handicap, che egli si può trovare a subire a seguito di una malattia o di una menomazione
12 Stedman s Medical Dictionary, 1982 La riabilitazione è il processo, resosi necessario in seguito ad una malformazione, una malattia o una menomazione, volto al recupero della capacità di svolgere le proprie funzioni in maniera normale o quasi normale.
13 Fuhrer, 1987 La riabilitazione è un insieme personalizzato di servizi coordinati volti principalmente a prevenire, minimizzare o far regredire l insorgere di handicap, disabilità e menomazioni. Le componenti essenziali di un progetto di riabilitazione sono: riabilitazione medica, riabilitazione i psicosociale, i e servizi i per una vita indipendente
14 Fuhrer, 1987 I vantaggi della definizione di Fuhrer sono: include il concetto di menomazione, disabilità ed handicap definiti dallo WHO; è incentrata sull obiettivo di prevenire, minimizzare o invertire le limitazioni funzionali; riconosce la natura interdisciplinare di ciò che un servizio di riabilitazione deve fornire
15 Delisa, Martin, Curie, 1993 La riabilitazione è definita come quel processo che deve portare una persona a raggiungere un livello di capacità fisica, psicologica, sociale, professionale ed educativa completo rispetto alla propria menomazione fisiologica o anatomica e alle proprie limitazioni rispetto all ambiente circostante. Gli obiettivi reali di un processo riabilitativo devono essere determinati dalla persona e da chi si occupa della sua cura, in modo da lavorare per raggiungere le funzioni ottimali a dispetto della disabilità residua, anche nel caso in cui la menomazione sia causata da un processo patologico e quindi non reversibile.
16 Valutazione della disabilità motoria Obiettivo della riabilitazione: contenere le conseguenze di un danno, riducendo il livello di limitazione delle attività e/o di restrizione alla partecipazione e di assicurare al disabile le migliori condizioni di vita Riabilitazione medica: normalizzare il soggetto Riabilitazione sociale: ottimizzare l ambiente per le esigenze del disabile
17 Approccio sistematico al processo di Approccio sistematico al processo di riabilitazione
18 Definizione di misura La misura è un processo che dà luogo all assegnazione di caratteristiche che consentono di classificare, ordinare o contare oggetti o individui (Wade, 1992). L analisi delle misure usate in riabilitazione, ha messo in luce il bisogno introdurre una maggiore formalità nello studiare validità e affidabilità di queste e nel fissare le procedure di valutazione (Johnston et al., 1991).
19 Definizione di misura La misura è l uso di un test, procedura di valutazione o rilevazione ottenuta per mezzo dell assegnazione di un numero, una classificazione o una categorizzazione basati su un insieme di regole (Rothstein, 1985).
20 Definizione di misura Le componenti base di una misura sono: validità: riflette quanto un test misuri esattamente ciò che voleva misurare. Si parla di validità rispetto a contenuti, modelli di riferimento, e costrutti; affidabilità: è il grado con cui una misura è libera da errori casuali occasionali. Riflette il grado di consistenza della misura. Differenti tipi di affidabilità: interrater, test-restest (stability) e consistenza interna; scale: una scala di misura rappresenta una classificazione progressiva di alcune caratteristiche definite in termini di ampiezza, importanza, rango o categoria; norma di riferimento: serve per permettere il confronto dei punteggi relativi ad un singolo o individuo duo con quelli di un campione po più pù vasto. L interpretazione di un punteggio normalizzato si basa sul valore del punteggio confrontato con quello di altri individui simili; criterio di riferimento: in una valutazione con criterio di riferimento il punteggio ottenuto da un individuo è confrontato con qualche livello desiderato di performance o possesso di un abilità.
21 Definizione di misura Una priorità incombente è lo studio approfondito di tutte le misure esistenti e nuove per la valutazione del processo riabilitativo. In particolare, devono essere valutate attentamente significatività, validità e affidabilità di queste misure. Report del Task Force of Rehabilitation Research, 1990 (pag.156)
22 Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenza funzionale, la definizione concettuale è l abilità di una persona nell eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali, l interazione sociale, le attività di piacere e altri comportamenti richiesti, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
23 Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenza funzionale, la definizione concettuale è l abilità di una persona nell eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali, l interazione sociale, le attività di piacere e altri comportamenti richiesti, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
24 Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenza funzionale, la definizione concettuale è l abilità di una persona nell eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali, l interazione sociale, le attività di piacere e altri comportamenti richiesti, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
25 Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenza funzionale, la definizione concettuale è l abilità di una persona nell eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali, l interazione sociale, le attività di piacere e altri comportamenti richiesti, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura
26 Valutazione della disabilità motoria definire le esigenze riabilitative ed orientare l intervento riabilitativo corretta scelta di ausili, protesi, ortesi verificare la correttezza della terapia correggerla e riorientarla, se necessario documentare eventuali progressi
27 Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus Manus Sviluppi futuri Conclusioni
28 Le scale di valutazione Basate su apprezzamento qualitativo da parte del fisiatra, espresso in termini qualitativi ( (assente, lieve, moderato, o grave) ) mediante punteggio numerico, basato su criteri di giudizio predeterminati Scale qualitative o semi-quantitative Svantaggi forti elementi di soggettività approssimazione e/o imprecisione Vantaggi definizione dettagliata criteri di giudizio e/o suddivisione in item da valutare singolarmente impiego rapido ed economico uso nullo o limitato di strumenti nessun disagio per il paziente strumento di valutazione valido e d efficace in varie applicazioni
29 Le scale di valutazione I difetti della valutazione qualitativa (o semi-quantitativa) si possono superare utilizzando valutazioni i quantitative rigorose, basate sull uso sistematico di misure strumentali Lo strumento di misura, se usato correttamente, può garantire oggettività e ripetibilità della misura, migliorarne sensibilità ed accuratezza L uso di uno strumento non garantisce, di per sé, né l oggettività né l utilità della misura ai fini della valutazione della disabilità Il ricorso alla misura strumentale non è né immediato né semplice
30 Le scale di valutazione Misure per la valutazione della disabilità e misure diagnostiche sono indirizzate a valutazioni funzionali, ma con differenze misura diagnostica: obiettivo è distinguere caso patologico da quello normale e distinguere tra patologie diverse misura della disabilità: bl il paziente è già classificato come disabile bl e l obiettivo è stimare il livello di disabilità o la distanza tra le abilità residue e quelle necessarie per svolgere certe funzioni in maniera normale Lo svolgimento dei compiti della vita quotidiana implica la capacità (abilità) di effettuare varie azioni o funzioni elementari con necessaria destrezza: l incapacità di svolgere correttamente anche una sola delle azioni/funzioni elementari può portare l incapacità di portare a termine l intero compito
31 Le scale di valutazione Abilità e disabilità sono definite e valutate rispetto a compiti ben precisi Abilità e disabilità vanno considerate entità multi-dimensionali: una dimensione per ognuna della grandezze (forze, velocità, estensioni, precisione, ) necessarie a caratterizzare le azioni elementari che realizzano il compito motorio considerato La valutazione delle (dis)abilità richiede la misura di più grandezze Il protocollo di misura dovrebbe consentire di valutare, per ognuna delle grandezze considerate, la massima prestazione realizzabile dal soggetto (forza massima di un dato muscolo, velocità massima di un dato movimento, ) cioè la disponibilità delle grandezze o delle risorse nel soggetto Disponibilità rapportata ai valori della grandezza richiesti per la corretta esecuzione del compito considerato Occorre una metrica: disabilità come scarto tra risorse disponibili e risorse necessarie per l esecuzione del compito e di individuare le risorse più carenti
32 Le scale di valutazione ERM, Elemental Resource Model, (Kondraske, 1987, 1990, 1995): modello formale che rappresenta un tentativo di inquadramento metodologico sistematico ste della materia a Protocolli sperimentali laboriosi, molte misure, molta strumentazione (tempi di esecuzione e costi elevati) Approcci strumentali più semplici, basati su test di facile e rapida esecuzione e di provata validità, misurabili mediante strumentazione di basso costo, facile da calibrare e da usare, quantificabili con pochi parametri significativi (valutazione sintetica della disabilità e non analitica)
33 I modelli Modelli fisici (studio della cinematica, approccio multisegmentale) Modelli matematici (sistema di equazioni differenziali della cinematica e della dinamica dei segmenti Valutazione della disabilità in altri ambiti: Valutazione controllo dell equilibrio equilibrio nell anziano (prevenzione del rischio di caduta), nell osteoporosi, nel paziente parkinsoniano
34 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza p Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità
35 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza Ogni scala ha il proprio ambito di applicazione (patologia o funzione da valutare) e non deve essere impiegata in ambiti diversi, a meno che non sia stata validata scientificamente per il nuovo impiego. Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità
36 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza Validità deve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutare e le grandezze impiegate per descriverlo nella scala; la dimostrazione si basa sul confronto con il contenuto, con un modello o con uno standard di riferimento. Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità
37 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative La validità (Johnston, 1992) è la misura di quanto un test misuri effettivamente ciò che voleva misurare: essa è pertanto una misura da effettuarsi non a livello generale ma in maniera specifica per l uso luso che si vuole fare del test; La validità va considerata a tre livelli: contenuti: è legata a quanto la misura rappresenti le funzioni o gli elementi considerati più rilevanti rispetto ad un particolare attributo o caratteristica (ad es., una scala che debba misurare la memoria deve avere dei componenti che tengano conto della memoria a breve e a lungo termine, della memoria visiva e di quella uditiva). Generalmente questo tipo di validità viene determinato da esperti del settore o da persone con conoscenza delle tecniche più usate nel settore in esame; criterion oriented: è legato a quanto una misura sia collegata a elementi esterni. A questo livelloll si possono poi distinguere la validità concorrente equella predittiva. La prima tiene conto del grado di correlazione tra la misura e qualche evento esterno contemporaneo di rilevanza. La validità predittiva tiene conto di quanto la misura sia in grado di prevedere anche eventi futuri; modello: èilgrado in cui uno strumento misura il modello teorico per cui è stata progettata. Esaminare questo tipo di validità è un processo che si prolunga nel tempo.
38 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Per ogni misura bisogna poter provare il tipo di validità più giusto per lo scopo per cui essa è stata effettuata. Le affermazioni fatte sulla validità devono inoltre riferirsi a situazioni particolari, obiettivi o popolazioni da studiare; se si usano dei sottopunteggi odeipunteggi composti, bisogna dimostrare la validità anche di ognuno di questi. Ad ogni stima di validità bisogna infine aggiungere sempre una descrizione della statistica usata; è importante sottolineare che l affidabilità è una condizione necessaria enonsufficiente i perla validità.
39 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza Validità Affidabilità è il grado con cui una misura è libera da errori casuali o occasionali. Riflette il grado di consistenza della misura; la valutazione di uno stesso caso (= stesso soggetto nelle stesse condizioni) deve dare lo stesso esito, indipendentemente dal valutatore; Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità
40 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative L affidabilità di una misura può essere valutata in più modi: Affidabilità inter-rater: rater: è il grado di consistenza tra misure effettuate da due diversi osservatori precedentemente formati ( se due diversi individui ugualmente preparati non concordano, la procedura di misura è di dubbia obiettività ed utilità, Johnston et al.,1992). Affidabilità test-retest (Stabilità): rispecchia la consistenza o la stabilità bl dei punteggi nel tempo ed è quindi critica se si studiano fenomeni in evoluzione. Consistenza interna: riflette la relazione tra vari elementi stabiliti per misurare la stessa caratteristica atte o capacità. Le tecniche statistiche comunemente usate per determinare l affidabilità sono: Intra Class Correlation (ICC) Kappa (k) Correlazione di Pearson (r) Qualsiasi documento che contenga il resoconto di misure effettuate per l analisi della riabilitazione dovrebbe essere accompagnato da stime numeriche sull affidabilità della popolazione scelta, nonché da una descrizione del metodo usato per calcolarle.
41 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Pazienti nelle stesse condizioni devono ricevere la stessa valutazione, indipendentemente dal valutatore, dal momento e dal contesto. Sensibilità
42 Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità E opportuno che la scala garantisca facilità d usoe e breve durata del test la scala deve essere in grado di documentare con la necessaria sensibilità le variazioni del quadro clinico, indipendentemente dalla normale fluttuazione dei sintomi; si osserva spesso una diminuzione della sensibilità agli estremi inferiore e/o superiore del campo di misura (saturazione verso l alto e/o verso il basso, floor and ceiling effect).
43 Scale di misurazione della disabilità Le scale di misurazione della disabilità valutano le attività di vita quotidiana (ADL) o le attività strumentali di vita quotidiana (IADL) Gli strumenti ADL misurano le attività personali: vestirsi mangiare fare il bagno cura della persona Le scale più diffuse sono: Barthel Index FIM Gli strumenti IADL valutano le capacità del PULSES Profile soggetto di: adattarsi all ambiente condurre la gestione della casa fare la spesa
44 Indici ADL Scale di valutazione basate su questionari (5-30 min) Indice di Katz delle attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living, ADL) (Katz et al., 1963) Standard della valutazione dell indipendenza nelle ADL. Contiene sei item nel campo delle funzioni quotidiane (igiene (g personale, vestirsi, uso del bagno, continenza, alimentazione, capacità di spostarsi) Indice di Barthel (Mahoney e Barthel, 1965), Indice di Barthel ampliato, Indice di Barthel come punteggio di autovalutazione secondo McGinnis (McGinnis i et al., 1986), Indice di Barthel modificato (Shah h et al., 1989) Indici riferiti alle ADL dopo ictus cerebrale, ma applicabili anche ad altre situazioni Da 10 a 20 item Rivermead Mobility Index (RMI, Collen et al., 1991) Indaga vari aspetto della mobilità in situazioni della vita quotidiana 15 item Punteggio binario poco adatto a documentare progressi nelle singole funzioni
45 Barthel Index Sviluppato nel 1965 per valutare le condizioni funzionali e le capacità di mobilità dei pazienti neuromuscolari e muscoloscheletrici degli ospedali per malati cronici i del Maryland (Mahoney e Barthel, 1965). usato per valutare il grado di indipendenza di un paziente nell esecuzione di alcuni compiti ADL di cura della persona e di mobilità prima del ricovero e per documentare i progressi durante la riabilitazione nel corso del ricovero. Ciascuna voce misura una singola funzione ADL(igiene personale, alimentazione, vestirsi, salire le scale ). 2 versioni: Wade e Collin (Collin 1988) contiene 10 voci ADL e fornisce un punteggio totale che varia da 0 (dip. totale) a 20 (ind. totale) con incrementi di 1 punto Granger (Granger, 1992) comprende 15 voci ADL e fornisce un punteggio che varia da 0 a 100 con incrementi di 5 punti elevata affidabilità test-ritest r=0,89 e interesaminatori r>0,95 (Granger, Albrecht e Hamilton, 1979) sensibile alle modificazioni funzionali e ai trattamenti riabilitativi
46 Pros Barthel Index semplice da somministrare (può essere autosomministato, somministrato da un operatore sanitario o per telefono) tempo di somministrazione: 20 min possibilità di eseguire interviste telefoniche di follow-up Cons non è una scala ordinale: i pesi attribuiti a ciascuna voce sono talvolta arbitrari e pertanto non lineari (Duckworth, 1980) le modificazioni i i di un dato numero di punti non riflettono equivalenti cambiamenti nella funzione ADL nelle diverse attività campo di valutazione limitato: la scala misura solo funzioni molto basilari (non include altri domini, come il benessere psicologico) distorsione nei valori massimi e minimi (non comprende l intera gamma delle modifiche comportamentali che si possono ottenere con la riabilitazione) i pazienti possono avere compromissioni cognitive significative e avere un punteggio >80 al Barthel Index
47 Altri indici Scale di valutazione basate sull osservazione del paziente Gait Assessment Rating Scale (GARS, Wolfson et al., 1990) Osservazione meticolosa della camminata Laboriosa e lunga (1h) Richiede accurata preparazione e valutatori addestrati Buona affidabilità, buona sensibilità GARS modificata (GARS-M) Physical Performance Test (PPT, Reuben e Sui, 1990) Da sette a nove semplici funzioni della vita quotidiana, cronometrando i tempi di esecuzione Mobilità fine e grossolana degli arti superiori, equilibrio, mobilità, coordinazione e resistenza 20 min Attendibilità >90%
48 Altri indici Scale di valutazione basate sull osservazione del paziente Scala MRC (Medical Research Council, MRC, 1976) Valutazione della forza muscolare, facendo compiere al soggetto movimenti semplici 10 min ca. Test di Tinetti (Tinetti, 1986) In ambito geriatrico, per la valutazione del controllo dell equilibrio 13 item per la valutazione della stabilità bl posturale e 8 per la valutazione della camminata (valutazioni indipendenti e si possono effettuare separatamente) Anche in versioni ridotte
49 Indici IADL Questi indici si differenziano da quelli ADL perché valutano attività più complesse, legate non tanto alla cura di sé, quanto piuttosto ad attività quotidiane come il cucinare, lo shopping, il telefonare, ecc.. Alcuni di questi indici possono essere calcolati da un semplice osservatore, altri richiedono la presenza di un terapista o di un medico. Così come per gli indici ADL, il loro campo d applicazione è quello della valutazione del bisogno di un soggetto di un processo riabilitativo o di ausili tecnologici. Gli indici principali di questo tipo sono il PULSES Profile, l AMPS (Assessment of Motor and Process Skills) e il FIM (Functional Independence Measure)
50 FIM, Functional Independence Measure La Misura d Indipendenza Funzionale (FIM) è la misura di disabilità più utilizzata e accettata dalla comunità internazionale Sviluppata in USA nel 1983 per valutare il costo di trattamenti riabilitativi è utilizzata per valutare le condizioni funzionali,iprogressieirisultatidipazientiin riabilitazione E una scala di misura utilizzabile per tuttitti i pazienti eper tuttett le patologie per stabilire il livello i disabilità di un individuo in termini di bisogno di assistenza La FIM si è sviluppata a partire dalla UDS (Uniform Data System) per la medicina riabilitativa La UDS parte dalla distinzione tra menomazione (funzionalità), disabilità (attività) e handicap (vita sociale) La FIM fa riferimento ai due ambiti funzionali e delle attività ed è un indicatore mirato a stabilire il grado di disabilità, in termini di livello d assistenza necessaria per portare a compimento le attività di vita quotidiana Vengono stabiliti vari livelli della riabilitazione e l efficienza dell assistenza può essere stimata dividendo l aumento delle capacità funzionali del soggetto (misurabile con un aumento del punteggio FIM) per il costo dei servizi per la riabilitazione
51 FIM, Functional Independence Measure (Rehabilitation Research & Training Center, UB)
52 FIM, Functional Independence Measure Costituita da 18 voci organizzate in 6 sottoscale che valutano 2 dimensioni: Caratteristiche fisiche: alimentazione, pulizia personale, vestirsi, ecc. Capacità cognitive: comunicazione, interazioni sociale, memoria, ecc. Le voci legate alle condizioni fisiche sono tratte dall indice di Barthel. Le tre voci legate alle capacità cognitive coprono gli ambiti dell interazione sociale, della capacità di risolvere problemi e della memoria. difficile da apprendere, da usare e da autoamministrare Una scala ordinale di sette punteggi rappresenta i vari gradi d indipendenza, dindipendenza, legati al livello di assistenza necessario per il paziente; 1 (dipendente)..7 (indipendente), con granularità poco definita Ipunteggisibasanosulleperformancepratiche più che sulle capacità generiche, e devono essere assegnati in base ad osservazioni dirette, ai colloqui con i pazienti e alle loro cartelle cliniche. I valutatori sono generalmente fisiatri, infermieri o terapisti e in genere servono 30 minuti per la valutazione di un paziente. La FIM è stata usata sia per gli adulti che per i bambini (in una versione modificata, dal nome WeeFIM)
ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS
ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliLa Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto
La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto F. Ierardi*, L. Gnaulati*, F. Maggino^, S. Rodella*, E. Ruviglioni^ *Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Osservatorio
DettagliDEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITÀ E HANDICAP
DEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITÀ E HANDICAP E enorme la confusione nella terminologia relativa all handicap. Per questo negli ultimi 20 anni l OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha diffuso
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliDefinizione di SALUTE O.M.S.
Definizione di SALUTE O.M.S. Non solo assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale. Non basta quindi curare ma anche prevenire, informare, sensibilizzare, promuovere
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliCOMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.
COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare
DettagliRepertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliDott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma
Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliSCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI
SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF
DettagliPROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO
PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti
DettagliMisura vs. Valutazione. Valutazione quantitativa dell attività motoria. Misura
Corso di Laurea specialistica in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Valutazione quantitativa dell attività motoria A. Buizza A.A. 2009/10 Misura vs. Valutazione Misura = descrizione
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliDisoccupazione e salario reale
Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliSalute percepita nella ASL 8 di Cagliari
Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto
DettagliElementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1
Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
Dettagli1. Background. Introduzione
Introduzione 13 1. Background In questo volume viene presentata la versione breve 1 della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, nota come ICF. 2 Lo scopo generale
DettagliLe attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:
La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato
DettagliPROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE
PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliICF ed INCLUSIONE PROF.SSA EMANUELA D AMBROS LICEO STATALE C. PORTA ERBA
ICF ed INCLUSIONE PROF.SSA EMANUELA D AMBROS LICEO STATALE C. PORTA ERBA La scuola oggi presenza sempre più diffusa di alunni con Bisogni Educativi Speciali. SEN SPECIAL EDUCATIONAL NEEDS Occorre ripensare
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliValutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento
L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12
DettagliLA RICERCA INFERMIERISTICA
Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliAzione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:
Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita
DettagliIl Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008
Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliInternational School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure
International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,
DettagliCORSO DI STATISTICA La Misurazione, Scale di Misura, Errori di Misura
CORSO DI STATISTICA La Misurazione, Scale di Misura, Errori di Misura Bruno Mario Cesana Bruno M. Cesana 1 MISURAZIONE La figura 1.1 è tratta da: Bossi A. et al.: Introduzione alla Statistica Medica A
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliSupporto Nutrizionale nel Bambino Cronico in Ospedale e a Domicilio. Diario Alimentare. Cinzia Baldo Dietista PO Buzzi. 21 febbraio 2013 PO BUZZI
Supporto Nutrizionale nel Bambino Cronico in Ospedale e a Domicilio Diario Alimentare Cinzia Baldo Dietista PO Buzzi 21 febbraio 2013 PO BUZZI INDICAZIONI ALLA VALUTAZIONE DELLE ABITUDINI NUTRIZIONALI
DettagliFILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR
FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliCLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dott.ssa Luisa Calliari Rovereto, 9 ottobre 2008 1 REGOLAMENTO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DettagliLA CORRELAZIONE LINEARE
LA CORRELAZIONE LINEARE La correlazione indica la tendenza che hanno due variabili (X e Y) a variare insieme, ovvero, a covariare. Ad esempio, si può supporre che vi sia una relazione tra l insoddisfazione
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliModulo: Scarsità e scelta
In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
Dettagli5 La popolazione disabile
5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliUN ESEMPIO DI VALUTAZIONE
UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE Processo di Performance Review (PR) Luisa Macciocca 1 Che cos è una PR? La PR è un sistema formale di gestione della performance La gestione della performance è: un processo a
DettagliLezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale
Lezione 1 Introduzione e Modellazione Concettuale 1 Tipi di Database ed Applicazioni Database Numerici e Testuali Database Multimediali Geographic Information Systems (GIS) Data Warehouses Real-time and
DettagliChe cos'è l'ecvet. L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea. Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37
L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37 Che cos'è l'ecvet Lorenzo Liguoro Kairos S.p.A. Consulenza e Formazione www.kairos-consulting.com
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliLA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON Emanuela Bartolomucci terapista occupazionale Angela Parlapiano logopedista Isabella Valenza fisioterapista Alberto Busetto fisioterapista RIABILITAZIONE Processo
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliL ATTIVITÀ MOTORIA NEL SOGGETTO ANZIANO CON LIMITATA FUNZIONE
Corso di Formazione ATTIVITÀ MOTORIA ED ESERCIZIO FUNZIONALE NEI GRANDI ADULTI Milano, 5 Ottobre 2013 L ATTIVITÀ MOTORIA NEL SOGGETTO ANZIANO CON LIMITATA FUNZIONE Filippini Federico Dottore Magistrale
DettagliL. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.
L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliLinea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.
Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero
DettagliOrganizzazione degli archivi
COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliL attività riabilitativa estensiva e di mantenimento nel Lazio Progetti avviati nel 2004
Sistema Informativo per l Assistenza Riabilitativa L attività riabilitativa estensiva e di mantenimento nel Lazio Progetti avviati nel 2004 Roma, 15 luglio 2005 La Classificazione Internazionale del Funzionamento,
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliCONCETTI E DEFINIZIONI
Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliConvenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità
Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Le fonti del sistema statistico nazionale e il problema della definizione della disabilità
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliGuida al colloquio d esame
Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio
DettagliIl nursing riabilitativo nell ictus. Angela Venturino Firenze 2007 Riabilitazione geriatrica:realtà e prospettive
Il nursing riabilitativo nell ictus Angela Venturino Firenze 2007 Riabilitazione geriatrica:realtà e prospettive Nursing Nel contesto delle cure atte al mantenimento della salute, il nursing ha lo scopo
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliPRINA - PIANO REGIONALE INTEGRATO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
PRINA - PIANO REGIONALE INTEGRATO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Le opinioni e le proposte del movimento associativo umbro delle persone con disabilità a Ass. Famiglie pati A.I.P.D. 1. PREMESSA a) La legge
Dettagli