Facoltà di Psicologia 2. Psicologia dello sport

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Facoltà di Psicologia 2. Psicologia dello sport"

Transcript

1 Facoltà di Psicologia 2 Corso di Laurea Magistrale Psicologia della comunicazione e del marketing Psicologia dello sport Prova finale L effetto dell efficacia percepita personale e collettiva sulla soddisfazione dell allenatore nelle squadre di calcio semi-professionistice Relatore Prof. Fabio Lucidi Correlatore Prof. Stefano Livi Candidato Sergio Costa Anno Accademico 2009/2010 1

2 INTRODUZIONE Nell ambito dell approccio social-cognitivo, la teoria avanzata da Albert Bandura, costituisce uno dei più significativi contributi nel campo di ricerca della psicologia della personalità. Le persone contribuiscono a determinare il loro funzionamento psicosociale attraverso i meccanismi di agentività personale, ovvero, tramite la facoltà di far accadere le cose, di intervenire sulla realtà, di esercitare un potere causale. Secondo Bandura, l espressione più diretta dell agentività umana è rappresentata dall autoefficacia percepita, che corrisponde alle convinzioni che le persone hanno di essere capaci di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico e sociale (Bandura, 1986; Militello, 2005). Numerose ricerche hanno evidenziato che le convinzioni di efficacia personale risultano essere elementi decisivi del successo in una varietà di contesti di vita e di sfere del funzionamento umano, influenzando fortemente le decisioni sui tipi di attività da intraprendere e sulla natura degli ambienti da frequentare (Militello, 2005). Gli individui che più di altri riusciranno a trarre consapevolezza dall esperienza, che sapranno regolarsi, dirigersi, motivarsi, e scegliere tra percorsi di azione alternativi, che riusciranno a interpretare, anticipare e generare eventi e situazioni, ed allo stesso tempo a controllare i propri processi di pensiero e i propri stati emotivi, potranno realizzare scenari futuri desiderati e prevenire il verificarsi di quelli indesiderati, saranno inoltre in grado di far fronte ad ostacoli e insuccessi quando gli si presenteranno davanti. L ambito sportivo è uno dei tanti contesti in cui appare significativo il contributo delle credenze di efficacia personale per la spiegazione, la previsione e il cambiamento del comportamento, rivestendo quindi un ruolo critico nella regolazione dello sviluppo e del miglioramento delle competenze atletiche e nel consolidamento della prestazione di eccellenza e non solo (Bandura, 1997; Militello, 2005). Il senso di efficacia personale, infatti, risulta determinante sia in fase di preparazione e di allenamento, dove promuove la costruzione e il perfezionamento della prestazione d alto livello, sia in fase di gara, in quanto ottimizza la scelta delle strategie, l erogazione degli sforzi, e l esecuzione e l orchestrazione nelle diverse attività (Militello, 2005). Le ricerche sul ruolo delle convinzioni di efficacia nelle prestazioni sportive sono rimaste in gran parte confinate a livello individuale; tuttavia, nella maggior parte dei 4

3 casi, gli atleti non gareggiano per conto proprio, ma rappresentano elementi interdipendenti di una squadra, la cui prestazione è largamente condizionata dalla capacità del gruppo di operare in sinergia e di coordinare gli sforzi verso il perseguimento delle mete comuni. In questa prospettiva, l efficacia collettiva percepita, cioè la credenza condivisa nel potere collettivo di realizzare i fini comuni desiderati, risulta tanto determinante per il successo e per il buon funzionamento di un gruppo, quanto la fiducia nelle proprie capacità personali. È, infatti, il senso di efficacia collettiva ciò che fortemente consente ai membri di una squadra sportiva di resistere e perseverare nei periodi in cui essa fatica a realizzare risultati positivi, di affrontare ostacoli e difficoltà senza scoraggiarsi e di mostrare l impegno e la determinazione necessari a produrre buoni risultati (Bandura, 1986; Militello, 2005). Insieme alle convinzioni di efficacia personale e collettiva, altre importanti tematiche di ricerca hanno stimolato la curiosità e l interesse degli studiosi nel campo della psicologia dello sport. Fra queste, particolarmente rilevanti sono l indagine sulla personalità degli atleti e sulle dimensioni maggiormente correlate al successo nell attività agonistica; e la ricerca sulle dinamiche di gruppo e sui processi di coesione nella squadra sportiva (Militello, 2005). Il contributo empirico del presente elaborato di tesi, si rifà agli approcci teorici sopra discussi, con l intento di approfondire il ruolo che le credenze di efficacia personale e collettiva rivestono nello specifico contesto sportivo della squadra di calcio, e della relazione che tali convinzioni hanno anche con la soddisfazione dell allenatore. Attraverso la costruzione di due specifici questionari, si è cercato di valutare il grado in cui i giocatori si ritengono capaci di dominare e di gestire con successo i compiti e le difficoltà proprie della loro particolare attività agonistica, sia in quanto singoli atleti, sia in quanto squadra; le due dimensioni di efficacia percepita sono state, inoltre, messe in relazione ad altre variabili di interesse cruciale in ambito sportivo, quali la percezione della coesione di squadra, il profilo di personalità dei giocatori, e la soddisfazione generale e specifica degli allenatori. Il presente lavoro si struttura in 2 differenti capitoli: Il primo capitolo è dedicato all esposizione della teoria socio-cognitiva di Albert Bandura, analizzando soprattutto le caratteristiche, le componenti, le fonti ed i processi dell autoefficacia percepita. Successivamente viene indagato il ruolo delle convinzioni 5

4 di efficacia personale e collettiva nello specifico ambito sportivo, e le varie teorie e ricerche svolte negl ultimi 40 anni; inoltre è stato dato ampio spazio alle varie dinamiche di gruppo, fondamentali all interno degli sport di squadra, evidenziando nello specifico l importanza ed il ruolo della coesione. Il secondo capitolo è dedicato, invece, alla presentazione di una ricerca empirica realizzata al fine di valutare le convinzioni di efficacia personale e collettiva nel gioco del calcio in relazione alla soddisfazione dell allenatore, esaminando poi l influenza che su di esse hanno le dimensioni personali degli atleti e la coesione di squadra. La valutazione delle convinzioni di efficacia personale e collettiva innesca un processo di riflessione sulle proprie capacità e su quelle della squadra in grado di stimolare il giocatore a prendere consapevolezza, ad elaborare o rivedere i giudizi relativi ad aspetti centrali della pratica del proprio sport, i quali possono non essere oggetto di riflessione e valutazione abituale e costante. 6

5 CAPITOLO 1 "A man who doubts himself is like a man who would enlist in the ranks of his enemies and bear arms against himself. He makes his failure certain by himself being the first person to be convinced of it. Alexandre Dumas 1.1 LA TEORIA SOCIAL COGNITIVA DI ALBERT BANDURA Nell ambito delle teorie social-cognitive, quella di Bandura è sicuramente quella che ha portato all interno della psicologia della personalità il contributo più significativo in quanto caratterizzata da una vasta portata teorica e pratica. Essa ha infatti ampliato le conoscenze sui processi di apprendimento, richiamando l'attenzione sui diversi modi in cui le esperienze sociali contribuiscono alla personalità e alla regolazione della condotta (Militello, 2005). Nella teoria socio-cognitiva l agentività umana opera all interno di una struttura causale interdipendente che coinvolge una causazione reciproca triadica (Bandura, 1986). Questo principio stabilisce che il funzionamento della persona deriva dalle complesse interazioni che hanno luogo fra tre fattori strettamente correlati: l ambiente fisico e sociale, i sistemi cognitivi e affettivi, che costituiscono la persona, e il comportamento individuale. Ognuno di questi fattori si influenza reciprocamente in modo bidirezionale, il che non significa che essi abbiano lo stesso peso, ma piuttosto che la loro relativa influenza varierà a seconda delle attività e delle circostanze. Sistema del sè Comportamento Ambiente 1. L interazione bidirezionale sistema del sé - comportamento riflette le transazioni che hanno luogo tra pensieri, stati affettivi e moduli comportamentali. Così, se da un lato, le credenze, le aspettative, gli obiettivi e le intenzioni delle persone orientano e dirigono la loro condotta, dall altro le conseguenze delle loro stesse azioni contribuiscono a determinare i loro pattern di pensiero e le loro risposte 7

6 affettivo-emozionali (Bandura, 1986). Il sistema del sé comprende anche le caratteristiche biologiche personali, quali sesso, etnia, predisposizione genetica, inoltre, le strutture fisiche, sensoriali e neurali influenzano ampiamente il comportamento e questo, a sua volta, può modificare i sistemi sensoriali e cerebrali (Greenough, Black e Fallace, 1987); 2. La reciproca relazione tra sistema sé - ambiente riguarda le interazioni che si realizzano tra le caratteristiche personali e quelle ambientali. Le influenze ambientali, attraverso la persuasione sociale, il modellamento e l insegnamento, sviluppano e modificano le competenze cognitive, i sistemi di credenze e le disposizioni emozionali (Bandura, 1986); dall altro lato, quelle personali evocano differenti reazioni dal loro ambiente sociale, che dipendono dalle loro caratteristiche fisiche osservabili quali: l età, il sesso, la razza, e dai loro ruoli o status conferiti socialmente. In questo processo le aspettative, le convinzioni e le conoscenze sono sviluppate e modificate dalle influenze sociali e dalla struttura fisica dell ambiente; 3. Infine, nel segmento comportamento - ambiente del sistema triadico il comportamento influenza l ambiente ed è al contempo influenzato dalle stesse condizioni ambientali che egli contribuisce a determinare (Bandura, 1986). La scelta dell individuo di compiere determinate azioni anziché altre in determinate situazioni, non è completamente e involontariamente determinata da eventi ambientali, ma piuttosto si avvale del pensiero riflessivo attraverso il quale viene esercitata buona parte dell autoinfluenza (Bandura, 2000). L esercizio della facoltà umana di produrre effetti implica la capacità di comportarsi in modo diverso da quello dettato dalle forze ambientali, piuttosto che credere inevitabilmente ad esse. Nelle situazioni in cui ci si sente attratti da qualcosa o costretti a fare qualcosa, l agentività personale si esprime nella possibilità di astenersi dal compiere certi atti. Le persone costruiscono standard personali che poi utilizzano per guidare, motivare e regolare il loro comportamento (Bandura, 1986). L autostima anticipatoria per azioni che corrispondono agli standard personali e l autobiasimo anticipatorio per le azioni che non vi corrispondono sono fattori che regolano ad esempio il comportamento. Le persone fanno ciò che da loro un senso di soddisfazione e di valore personale e si astengono, invece, dal compiere atti che violano i loro standard personali, per evitare l autobiasimo (Bandura, 2000). 8

7 Le analisi psicologiche dei meccanismi di agentività personale, dimostrano che le persone contribuiscono a realizzare il futuro desiderato sia utilizzando strategie cognitive e autoincentivi sia scegliendo e costruendo ambienti adatti ai loro propositi (Bandura, 1986). Quanto maggiori saranno la preveggenza, la competenza e i mezzi di autoinfluenza, tanto più si riuscirà a ottenere ciò a cui si aspira. Il secondo principio chiave della teoria social-cognitiva di Bandura riguarda quei meccanismi cognitivi attraverso i quali le persone sviluppano abilità e competenze sociali, conoscono e si adattano all ambiente, valutano e regolano comportamenti, esperienze e sentimenti, cercando di gestire al meglio il proprio rapporto con la realtà, le capacità umane di base. Le capacità di base originariamente individuate sono cinque (Bandura, 1989): 1. Capacità di simbolizzazione: consente di trasformare in simboli di tipo verbale e immaginativo le esperienze e può essere considerato come un potente strumento per comprendere e governare il proprio ambiente. La capacità di simbolizzazione consente all individuo di trarre numerosi vantaggi, in primo luogo gli permette di regolare il proprio comportamento attraverso l anticipazione di azioni e delle loro conseguenze. In ambito sportivo, ad esempio, il fatto che l atleta immagini di svolgere correttamente una certa attività, migliora sia lo sviluppo che l esecuzione di abilità motorie, questo ovviamente se associato oltre che al possesso delle necessarie abilità anche alle convinzioni. Inoltre, la capacità di simbolizzazione consente di comunicare con gli altri, di produrre idee che trascendono l esperienza sensoriale, di porsi degli obiettivi e questo è essenziale non solo ai fini dell apprendimento, ma anche per la motivazione; 2. Capacità di apprendere per imitazione (esperienza vicaria): è la capacità di assimilare conoscenze ed abilità tramite l osservazione del comportamento altrui e la rilevazione delle conseguenze che esso genera. In ambito sportivo questo è un fattore molto importante perché vedere persone, con competenze simili alle proprie, che eseguono con successo una certa attività accresce la convinzione di poter effettuare a sua volta quella particolare azione. Allo stesso modo, il fatto di vedere persone, con competenze presumibilmente simili alle proprie, fallire nonostante la profusione di impegno riduce i giudizi 9

8 di autoefficacia degli osservatori e ne diminuisce l impegno. Attraverso l osservazione si impara a perfezionare le proprie abilità confrontando le proprie prestazioni con quelle altrui e individuando le strategie e le soluzioni migliori che conducono al successo; 3. Capacità di previsione: corrisponde alla capacità di proiettarsi nel futuro per anticiparne gli eventi, trascendendo i vincoli del passato e del presente. Gli individui stabiliscono standard personali, anticipano le probabili conseguenze dei loro comportamenti e selezionano e realizzano corsi d azione volti a produrre risultati desiderati e ad evitare quelli indesiderati. La capacità d anticipazione è legata alla simbolizzazione in quanto è il processo che permette di rappresentare eventi futuri; 4. Capacità di autoregolazione: si riferisce alla capacità di stabilire obiettivi e di valutare le proprie azioni facendo riferimento a standard interni di prestazione. Le persone possiedono capacità autoregolatorie che permettono loro di monitorare e governare la propria condotta, i processi di pensiero, gli stati affettivi. In assenza di tale capacità le persone cambierebbero continuamente direzione, non avendo un principio stabile a cui rifarsi; 5. Capacità di autoriflessione: consente di analizzare le proprie esperienze e di pensare ai propri stessi processi di pensiero. Riflettendo sulle loro esperienze e su ciò che sanno, le persone possono arrivare a una generica conoscenza su se stessi e sul mondo che le circonda (Caprara, 1997). Nella prospettiva socialcognitiva, le persone non sono semplicemente agenti del proprio sviluppo, ma anche autoesaminatori del loro stesso funzionamento. È in parte valutando la propria efficacia che gli individui scelgono cosa fare, quanto sforzo mettere nelle attività e quanto perseverare di fronte agli ostacoli e ai fallimenti. Queste capacità, pur essendo funzionalmente distinte, operano in sinergia. Le persone, infatti, regolano la propria vita emotiva e sociale grazie al sistema interagente di processi autoreferenziali che derivano dalle capacità di base. Stabilire obiettivi, monitorare il comportamento in funzione di standard personali, prevedere gli esiti delle proprie azioni, valutare e riflettere sulle capacità di affrontare le sfide future, consentono alle persone di esercitare quella autoinfluenza alla base dei processi di causazione reciproca e rendono possibile il ruolo attivo dell uomo. 10

9 1.2 IL SENSO DI EFFICACIA NELLA TEORIA SOCIOCOGNITIVA Nel corso degli anni sono state proposte molteplici teorie riguardo alla capacità di esercitare un controllo sugli eventi, data la notevole importanza di questa funzione nella vita umana. Il livello di motivazione, gli stati affettivi e i comportamenti delle persone sono basati più sulle proprie convinzioni che sulla realtà oggettiva delle cose (Bandura, 1996). La maggiorparte delle teorie sostengono che gli individui sono spinti a controllare gli eventi della loro vita tramite una pulsione innata. Queste teorie limitano l interesse per il processo di sviluppo dell autoefficacia, in quanto le persone verrebbero al mondo già completamente dotate di essa. Il fatto che quasi tutte le persone cerchino di esercitare almeno un minimo di influenza su alcune delle cose che hanno un effetto su di loro, però, non indica necessariamente l esistenza di un fattore motivante innato (Militello, 2005). Con la scoperta dell autoefficacia percepita prende corpo la nuova teoria sociale cognitiva, e con essa la convinzione di una mente proattiva, di un pensiero autoreferenziale, di un sistema personale di autoregolazione: cioè di una personalità attivamente impegnata a trasformare l ambiente che crea le condizioni per la sua esistenza ed il suo sviluppo (Bandura, 1997). Le persone contribuiscono a determinare il loro funzionamento psicosociale attraverso i meccanismi di agentività (agency) umana, influenzando intenzionalmente il proprio sviluppo personale e le circostanze della propria vita. La caratteristica essenziale dell agentività è la facoltà di generare azioni mirate a determinati scopi. Secondo il concetto di agentività personale, le persone si fanno agenti del loro comportamento, in quanto capaci di produrre un effetto, infatti se le persone non credessero di poter produrre con le loro azioni gli effetti che desiderano, avrebbero pochi stimoli ad agire. (Bandura, 1995). Bandura identifica nel senso di efficacia l'elemento chiave per l'analisi dell'agentività umana, in quanto dà una misura della capacità di orchestrare al meglio le proprie condotte e, perciò, le proprie relazioni con la realtà nei diversi contesti in cui si declina l attività individuale (Caprara, 2001). Il senso di Autoefficacia corrisponde alle convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati (Bandura, 1997). 11

10 Tali convinzioni giocano un ruolo molto importante nei vari contesti dell esperienza individuale, dal momento che i modi in cui le persone decidono di agire e gli scopi che si prefiggono sono fortemente regolati da come e da quanto esse ritengano di essere capaci di affrontare le situazioni in cui si trovano. La motivazione ad agire e ad impegnarsi, infatti, trova scarsi stimoli se manca la percezione di essere all altezza o di avere buone probabilità di successo. Si possono individuare tre variabili che distinguono il costrutto di autoefficacia: il livello, inteso come la difficoltà del compito da intraprendere e l aspettativa di portarlo a termine; la forza, intesa come il sentimento di fiducia nelle proprie capacità relative al superamento del compito ed infine l ampiezza, relativa al settore di cui il compito fa parte. L autoefficacia è il mediatore tra l individuo e la sua azione, e per Bandura influenza le attività che si intraprendono, lo sforzo che si fa, la perseveranza nonché le reazioni emotive legate all azione e all esito di essa. Bisogna notare, però, come il concetto di autoefficacia si differenzia, ad esempio, da quello di autostima per il fatto che riguarda giudizi di capacità personale, ovvero quanto una persona si sente capace di fare una determinata cosa, mentre il concetto di autostima riguarda giudizi di valore personale. Spesso però, erroneamente, vengono usati in modo intercambiabile. Tuttavia, non c è una relazione definita fra le convinzioni circa le proprie capacità e il fatto di piacersi o non piacersi, una persona può giudicarsi irrimediabilmente inefficace in una data attività senza per questo patire una qualsiasi perdita di autostima (Bandura, 2000). Talvolta, anche il locus of control viene erroneamente scambiato per l autoefficacia percepita, in quanto consiste nel grado in cui si ritiene che gli eventi siano determinati dalle proprie azioni o, piuttosto, da una forza al di fuori del proprio controllo. Un alto locus of control non coincide necessariamente con un elevato senso di benessere, a volte infatti i soggetti possono lo stesso sentirsi scoraggiati perché ritengono di essere privi dell efficacia personale necessaria per produrre prestazione di livello superiore. Bandura, inoltre, distingue i giudizi sulla self-efficacy dalle aspettative per i risultati. La self-efficacy è una valutazione della propria abilità nel compiere un azione di un certo livello, mentre l aspettativa per i risultati riguarda la valutazione dei comportamenti che condurranno ai risultati desiderati. Ad esempio, una donna può credere che correndo una maratona in meno di due ore otterrà riconoscimenti sociali, denaro, soddisfazione personale (aspettativa), ma può chiedersi se sia realmente in grado di correre così veloce (ipotesi di efficacia) (Lombardo et al., 1994). 12

11 Sebbene il comportamento sia meglio previsto se si considerano sia le opinioni individuali sui propri risultati che quelli sulla self-efficacy, Bandura (1986) sostiene che quando le ipotesi sulla propria efficacia sono verificate, esse spiegano gran parte della variabilità circa il tipo di risultati che la persona si aspetta LE FONTI DELLE CONVINZIONI DI EFFICACIA Le convinzioni delle persone riguardo alla propria efficacia costituiscono uno degli aspetti principali dell autoconoscenza, e si possono originare da 4 fonti principali: Figura 2 Fonti dell autoefficacia percepita Esperienza diretta Esperienza vicaria Persuasione verbale Stati fisiologici Convinzioni di autoefficacia 1. l esperienza di gestione efficace (esperienza diretta), costituisce la via più proficua per acquisire un forte senso di efficacia (Bandura, 1982). I successi, infatti, determinano una solida fiducia nella propria efficacia personale, i fallimenti, invece, la indeboliscono, in particolar modo qualora si verifichino prima del costituirsi di un saldo senso di efficacia. Se le persone sperimentano solo facili successi, però, in seguito tenderanno ad aspettarsi risultati rapidi, e si scoraggeranno facilmente di fronte agli insuccessi. Affinché il senso di efficacia sia resiliente, è necessario invece un tipo di esperienza diversa, e cioè quella del superamento di ostacoli grazie ad un impegno perseverante. Le difficoltà e le regressioni sono utili perché insegnano che normalmente, per avere successo, bisogna continuare ad impegnarsi, e permettono di imparare a trasformare gli insuccessi in successi, affinando la propria capacità di controllare gli eventi. Numerose ricerche hanno dimostrato come il padroneggiamento attraverso l azione diretta produce convinzioni di efficacia più forti e generalizzate rispetto ai mezzi di influenza basati soltanto su esperienza vicarie, stimolazione cognitiva o insegnamento verbale. Bisogna notare, però, come i cambiamenti del senso di efficacia dipendono, più che dalle prestazioni in sé, dall elaborazione cognitiva delle 13

PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente.

PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. 1 Nella pallavolo l azione è regolata dall interazione tra

Dettagli

Le ragioni dell apprendere

Le ragioni dell apprendere Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere

Dettagli

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione Identità e socializzazione 1 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. È necessario, quindi, che essa disponga di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte del patrimonio

Dettagli

LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA

LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA Prof G. Trovato Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA 2011-2012 1 I comportamenti di salute 2 PREVENZIONE DELLA MALATTIA PROMOZIONE DELLA SALUTE 3 Prevenzione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna

PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PIANIFICAZIONE DEL PIANO ANNUALE La Programmazione del lavoro

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI.

Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI. Capitolo VI. APPRENDERE STRATEGIE E ABILITÀ: METACOGNIZONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO 1 Evoluzione per: esperienze sviluppo delle abilità meta cognitive. 2 Cosa è la metacognizione? E la metacomprensione?

Dettagli

Persone, motivazioni e competenze

Persone, motivazioni e competenze Costa G., GianecchiniM., 2009, Risorse Umane. Persone, relazioni e valore(2 edizione), McGraw-Hill, Milano Capitolo 3 Persone, motivazioni e competenze Il ciclo del valore delle risorse umane Relazioni

Dettagli

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva Dott.ssa Elena Luisetti PIU CHE UNA SCUOLA E UNA PROSPETTIVA EMERSE CON IL CONVERGERE DI PIU FILONI PRINCIPI BASE Kendell, 1993 A. L individuo reagisce

Dettagli

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Psicologia Sociale (edizione 2010) Psicologia Sociale (edizione 2010) Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 6, 7,10, 11 Prof. M. Ravennna - Università di Ferrara, a.a. 2011-12 Argomenti del corso 1. INTRODUZIONE

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

PSICOLOGIA COGNITIVA. Gaia Vicenzi - Psicologia Cognitiva

PSICOLOGIA COGNITIVA. Gaia Vicenzi - Psicologia Cognitiva PSICOLOGIA COGNITIVA Che cosa studia la psicologia sociale? Doise (1982) ha individuato quattro diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte

Dettagli

Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad

Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: Il progetto nasce più di 10 anni fa dalla collaborazione tra A.S.L, Provveditorato agli Studi e Università degli studi di Padova. Negli

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

Etimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo

Etimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo Etimologia motivazione (dal latino motus) indica un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo: la dinamica del desiderio implica una spinta, che può essere

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 Il Comportamento Razionale: Razionalità assoluta Razionalità limitata Processo Decisionale Razionale 3 1. Noti: Obiettivi espliciti

Dettagli

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Psicologia Sociale (edizione 2010) Psicologia Sociale (edizione 2010) Prof. M. Ravenna - Università di Ferrara, a.a. 2012-13 Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 - Scienze e tecnologie

Dettagli

JEROME SEYMOUR BRUNER

JEROME SEYMOUR BRUNER TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( ) Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni

Dettagli

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE LA STRUTTURA DELL IO PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LA STRUTTURA DELL IO -------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

LE ORIGINI BIOLOGICHE DEL PENSIERO

LE ORIGINI BIOLOGICHE DEL PENSIERO Jean Piaget Maggiore teorico della psicologia dello sviluppo cognitivo; segna le origini del cognitivismo e rappresenta un punto di riferimento per le ricerche sul funzionamento dei processi cognitivi

Dettagli

Human Resources Evaluation. Sessione del.

Human Resources Evaluation. Sessione del. Data. Human Resources Evaluation Sessione del. Si dimostra attivo sul piano dell elaborazione di pensiero e dell esplorazione analitica. Coglie tutti gli elementi del problema, tratta i dati con approccio

Dettagli

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo E VULNERABILITÀ In fisica indica la proprietà dei materiali di riprendere la forma originaria dopo aver subito un colpo. In psicologia indica la capacità di un individuo o di un gruppo sociale di riuscire

Dettagli

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del

Dettagli

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO

Dettagli

"Ruolo del dirigente a supporto dello staff tecnico" Trento, 5 giugno 2009

Ruolo del dirigente a supporto dello staff tecnico Trento, 5 giugno 2009 "Ruolo del dirigente a supporto dello staff tecnico" Trento, 5 giugno 2009 Il ruolo del Dirigente sportivo Il ruolo del Dirigente sportivo è in costante evoluzione, soprattutto nel periodo attuale in cui

Dettagli

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,

Dettagli

1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo

Dettagli

Self - Efficacy. Bandura, 1977. autoefficacia

Self - Efficacy. Bandura, 1977. autoefficacia Dott. Mirko Mazzoli - Psicologo - Psicoterapeuta Associazione Italiana Psicologia dello Sport www.aipsweb.it prescrizione medica Attività fisica come Self - Efficacy Bandura, 1977 autoefficacia Self -

Dettagli

LE SKILLS. Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011

LE SKILLS. Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011 LE SKILLS Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011 INDICE 1 LA DEFINIZIONE DI SKILL 2 LA RELAZIONE TRA SKILL E COMPETENZA 3 LA VALUTAZIONE DELLE ABILITA SKILL : DALL INGLESE ALL

Dettagli

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009 Federazione Italiana Rugby L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009 Uno degli aspetti fondamentali dell avviamento giovanile ai giochi sportivi è:

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee.

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE IL CORPO E IL MOVIMENTO - EDUCAZIONE FISICA - - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI

CURRICOLO VERTICALE IL CORPO E IL MOVIMENTO - EDUCAZIONE FISICA - - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI IL IL MOVIMENTO L AUTONOMIA CURRICOLO VERTICALE IL E IL MOVIMENTO - EDUCAZIONE FISICA - - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI COMPETENZE per i bambini dell ultimo anno al

Dettagli

La Cultura. Roberto Pedersini

La Cultura. Roberto Pedersini La Cultura Roberto Pedersini La cultura La cultura è un insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi da persone che hanno in comune uno specifico modo di vita (Clyde

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013

A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013 EMPOWERMENT Sviluppo di potere e di responsabilità A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013 Non è solo potenziamento Non è solo arricchimento Non è solo sviluppo Chi ne parla: diverse prospettive e denominatori i

Dettagli

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione

Dettagli

FASI DELL APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN D. KOLB

FASI DELL APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN D. KOLB L APPRENDIMENTO NELL ADULTO APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE PROF. BARBARA DE CANALE Indice 1 FASI DELL APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN D. KOLB ------------------------------------------------ 3 2 STILI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

ADATTAMENTO ALLA REALTA E STRESS. Gian Maria Zapelli

ADATTAMENTO ALLA REALTA E STRESS. Gian Maria Zapelli ADATTAMENTO ALLA REALTA E STRESS Gian Maria Zapelli Con più o meno frequenza, possiamo vivere una o più di queste situazioni: fatica a concentrarsi, tensione totale delle energie verso un risultato, perdita

Dettagli

CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA

CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA L alunno acquisisce consapevolezza di sé e del proprio corpo. Controlla e coordina in forma globale semplici schemi motori, organizzandosi rispetto a sé e agli oggetti.

Dettagli

MASTER MENTAL COACHING PER LO SPORT

MASTER MENTAL COACHING PER LO SPORT Con il patrocinio di MASTER MENTAL COACHING PER LO SPORT L avversario che c è nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall altra parte delle rete (Timothy Gallwey) non solo nel tennis

Dettagli

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. Pag. 1 di 8 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMUNICARE 1. Ascoltare 2. Associare 3. Codificare

Dettagli

IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO

IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO (Dott.ssa Cristina Marinelli) L istruttore è un facilitatore di apprendimenti. Si deve chiedere che cosa è riuscito a trasmettere agli allievi E deve Concettualizzare

Dettagli

EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA

EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO L alunno/a acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel

Dettagli

CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE / ATTIVITA

CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE / ATTIVITA CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. 1. Saper utilizzare numerosi giochi

Dettagli

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo

Dettagli

1. Tra rischio e trasgressione

1. Tra rischio e trasgressione 23 gennaio 2015 ore 21.00 Oratorio di S. Stefano - Parabiago ADOLESCENZA: PROBLEMA O RISORSA? 1. Tra rischio e trasgressione dott.ssa Luisa Santoro NODI CRUCIALI DELLA CRESCITA Separazione dalla famiglia

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace. Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1

Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace. Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1 Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1 Evoluzione del concetto di Intelligenza Emotiva (IE) Gardner (1983) è stato il primo ad introdurre

Dettagli

Meeting Nazionale ACEF 28 ottobre 2016

Meeting Nazionale ACEF 28 ottobre 2016 Meeting Nazionale ACEF 28 ottobre 2016 Gestire il gruppo nel cambiamento Dott. Adriano Bilardi Regione Emilia-Romagna - Terza Torre Viale della Fiera, 8 - Bologna LA PSICHE UMANA Verso la fine del 18 secolo

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia Lezione 05/4/2016 Loredana La Vecchia Dalla prospettiva del soggetto* malattia ü Evento traumatico (che perturba) ü Minaccia

Dettagli

Università degli Studi di Padova

Università degli Studi di Padova PENSARE, RAGIONARE, RIFLETTERE : VALUTAZIONE E LINEE PER L INTERVENTO Claudia Zamperlin Università degli Studi di Padova 1 Articolazione dell incontro e obiettivi Perché considerare degli strumenti di

Dettagli

EDUCAZIONE MOTORIA. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

EDUCAZIONE MOTORIA. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria EDUCAZIONE MOTORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli

Dettagli

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre

Dettagli

Inclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca. Bologna, 31/01/2014

Inclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca. Bologna, 31/01/2014 Inclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca! Bologna, 31/01/2014 differenze individuare per emarginare o per includere?!! - prendere

Dettagli

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3 L ADULTITÀ PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1... 3 2 di 6 1 In questa lezione riprenderemo un tema già annunciato: il tema dell adultità. Nella prima lezione abbiamo detto che sotto la nozione di adulto c

Dettagli

L INTERAZIONE SOCIALE

L INTERAZIONE SOCIALE L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di

Dettagli

COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE DEL DOCENTE E STILI COGNITIVI

COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE DEL DOCENTE E STILI COGNITIVI COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE DEL DOCENTE E STILI COGNITIVI Competenze del docente e stili cognitivi Gli stili cognitivi alludono a strategie, a processi differenziati nell elaborazione delle informazioni,

Dettagli

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA 1 1. Introduzione alle differenze individuali 2. Valori e Credenze 3. Bisogni 4. Atteggiamenti 5. Capacità 6. Soddisfazione lavorativa

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

Lo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche per potenziare l attenzione e il Sistema Esecutivo

Lo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche per potenziare l attenzione e il Sistema Esecutivo 57 CONGRESSO NAZIONALE SIGM VENERDI 10 MAGGIO 2013 GENOVA AC HOTEL (SALA B) UPDATING E PROGETTI DEL CONI LIGURIA Lo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche

Dettagli

FATTORI PSICOSOCIALI E RILEVAZIONE DEI BISOGNI DEGLI UTENTI

FATTORI PSICOSOCIALI E RILEVAZIONE DEI BISOGNI DEGLI UTENTI FATTORI PSICOSOCIALI E RILEVAZIONE DEI BISOGNI DEGLI UTENTI Edificio salubre Un edificio può essere definito salutare, confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico se non causa né aggrava malattie

Dettagli

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI Corso base in human resources management (Istud) 2 Dal management alla

Dettagli

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione

Dettagli

Le principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico

Le principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico Le principali teorie psico-pedagogiche Modelli teorici e lavoro scolastico Teorie dell apprendimento APPRENDIMENTO =processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze Esterno Dipende dall ambiente

Dettagli

CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI

CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI MODELLO DI SEDUTA DI ALLENAMENTO DI COSA PARLIAMO OGGI? Organizzazione di una seduta Modello Operativo Principi di un allenamento efficace Esempio di organizzazione

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

Progetto di vita fra scuola e territorio 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 1

Progetto di vita fra scuola e territorio 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 1 Progetto di vita fra scuola e territorio 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 1 Cos è un progetto di vita? 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 2 «Chi sono io?» Fare un Progetto di vita significa innanzitutto un «pensare» in

Dettagli

Le votazioni. 1 Per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 101

Le votazioni. 1 Per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 101 7. Le votazioni I principali fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni voti alla laurea sono il background scolastico (percorso liceale e buoni voti di diploma), essersi iscritti spinti

Dettagli

BISOGNI E PULSIONI (1 di 2)

BISOGNI E PULSIONI (1 di 2) ISTINTI (2 di 3) Il primo a parlare di istinto fu James (1890) che lo considerava come la facoltà di agire in modo da produrre certi effetti finali senza aver preveduto e senza previa educazione ad agire

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 CONOSCERE E RICONOSCERE LE VARIE PARTI DEL CORPO, LA LORO FUNZIONALITÀ E POTENZIALITÀ

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO DI INIZIATIVA

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO DI INIZIATIVA CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO DI INIZIATIVA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte SPIRITO DI INIZIATIVA

Dettagli

La costruzione della percezione sociale

La costruzione della percezione sociale La costruzione della percezione sociale Concetti e categorie CONCETTI rappresentazioni mentali di categorie CATEGORIE insiemi di elemen raccolti in classi e associati sulla base di un criterio di somiglianza

Dettagli

DSA e Contesti di apprendimento

DSA e Contesti di apprendimento "DSA: insegnanti ed educatori protagonisti della prevenzione - esperienze di formazione in rete" DSA e Contesti di apprendimento Elena Flaugnacco Università di Trieste Centro per la Salute del Bambino-

Dettagli

Curricolo Verticale Scuola Primaria - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) CLASSE PRIMA

Curricolo Verticale Scuola Primaria - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) CLASSE PRIMA D Prevenzione e sicurezza C Il gioco, lo sport, le regole e il fair play B Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva A Il corpo e la sua relazione con lo spazio ed il tempo CLASSE PRIMA

Dettagli

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale introdurre e proporre con successo i cambiamenti nello stile di vita dell anziano il rapporto

Dettagli

22 settembre Gestione dello stress lavoro correlato: meditazione mindfulness e massaggio da ufficio

22 settembre Gestione dello stress lavoro correlato: meditazione mindfulness e massaggio da ufficio 22 settembre 2016 Gestione dello stress lavoro correlato: meditazione mindfulness e massaggio da ufficio Elementi che creano maggior senso di frustrazione Non si avverte senso di equità e giustizia nel

Dettagli

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina

Dettagli

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1 Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni

Dettagli

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità

Dettagli

Impresa formativa simulata. Le Competenze chiave di cittadinanza

Impresa formativa simulata. Le Competenze chiave di cittadinanza Impresa formativa simulata e Le Competenze chiave di cittadinanza PERCHE LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA La globalizzazione continua a porre l Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino

Dettagli

CONSAPEVOL-MENTE a.s

CONSAPEVOL-MENTE a.s Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo

Dettagli

Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello

Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello Metodologia dell'insegnamento sportivo Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello a cura di Cristina Caprile http:// 11 1 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscere e riconoscere

Dettagli

IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA

IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA CONTENUTI 1. La funzione docente 2. L autonomia scolastica e le nuove competenze del docente 3. Il profilo professionale nel CCNL 4. La legge n. 107/2015

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

A CIRCA 6 ANNI, IL BAMBINO E PRONTO PER LA SCUOLA PRIMARIA? La risposta è SI

A CIRCA 6 ANNI, IL BAMBINO E PRONTO PER LA SCUOLA PRIMARIA? La risposta è SI A CIRCA 6 ANNI, IL BAMBINO E PRONTO PER LA SCUOLA PRIMARIA? La risposta è SI Infatti a 6 anni Maturano le competenze linguistiche Le abilità cognitive La percezione visiva La motricità IL LINGUAGGIO Dai

Dettagli

Tirocinio: Linee guida e spunti di riflessione a conclusione del Bilancio Psicomotorio

Tirocinio: Linee guida e spunti di riflessione a conclusione del Bilancio Psicomotorio Tirocinio: Linee guida e spunti di riflessione a conclusione del Bilancio Psicomotorio 1) Tirocinio: il procedimento seguito dallo Psicomotricista Se si vogliono raggiungere gli obiettivi generali che

Dettagli

Information summary: L intelligenza emotiva

Information summary: L intelligenza emotiva Information summary: L intelligenza emotiva - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

ANALISI DELLE POSIZIONI

ANALISI DELLE POSIZIONI ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento

Dettagli

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia

Dettagli