and Values Education in Schools and Kindergartens Manuale dell insegnante Fare pace Tema: Risoluzione dei conflitti Età: 9-11 anni
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- Ottaviana Neri
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1 ETHIKA - Ethics and Values Education in Schools and Kindergartens Manuale dell insegnante Fare pace Tema: Risoluzione dei conflitti Età: 9-11 anni
2 Autori Antonia Krajina Ringraziamenti Rivolgiamo uno speciale ringraziamento agli insegnanti ed educatori che hanno partecipato alle giornate di formazione organizzate a Lubiana (3-7 marzo 015) e Zara (11-16 aprile 016) e a quanti hanno voluto dare il loro importante contributo allo sviluppo di questo manuale. Immagini 015 istockpicture Copyright I materiali possono essere utilizzati secondo la licenza Creative Commons Non Commercial Share Alike. Disclaimer Il progetto riceve un finanziamento dalla Unione Europea e dall'agenzia Nazionale slovena per il programma Erasmus+. Le informazioni riportate in queste pagine presentano l'opinione degli autori, e l'unione Europea e l'agenzia Nazionale slovena per il programma Erasmus+ non sono responsabili per l'uso fatto di quanto è in esse contenuto.
3 Sommario Fare pace... 5 Descrizione delle attività... 5 Lo sapevate che?... 7 Suggerimenti per altre attività
4 Educazione all etica e ai valori - Materiali Didattici anni 9-11 anni 7-9 anni 5-7 anni 3-5 anni Piano dei materiali didattici: Autostima Azioni etiche Giustizia Responsabilità Risoluzione dei conflitti Rispetto I problemi dei burattini Superare gli ostacoli Le emozioni del pomodoro Le età della zucca Chi è stato più veloce? Discorsi in libertà Papà è un supereroe! Giochi in collaborazione Il broccoletto triste Storia di Piero Scegli il segno La scatola degli Elfi Pensa positivo Azione civica Pioggia ingiusta La ragazza e il cane Ci piace il nostro logo Perché dobbiamo rispettare gli altri? Siate voi stessi Codice etico dei volontari Che cos è la giustizia? Supereroi Fare pace Un passo avanti Descrivi la figura Beneficenza per un mondo migliore Il compito di matematica Hobby e obblighi Saper ascoltare e comunicare Il processo e la giuria Il progetto Ethika si rivolge alla scuola secondaria, primaria e dell'infanzia: Ci auguriamo che questi materiali siano utili per il vostro lavoro e vi siano di stimolo per promuovere tra i giovani la tolleranza, la comprensione e il rispetto per gli altri. Questi strumenti didattici sono stati sviluppati nell'ambito del progetto ETHIKA - Ethics and Values Education in Schools and Kindergartens. Kindergartens I temi scelti da insegnanti e genitori dei paesi partner Austria, Croazia, Germania, Italia, Slovenia e Spagna sono: Giustizia, Responsabilità, Autostima, Rispetto, Risoluzione dei conflitti, Azione etica. I materialii didattici sono accompagnati da un manuale per l insegnante e da suggerimenti su come stimolare tra i giovani una discussione su temi etici in diversi ambiti educativi. Ciascun materiale è indirizzato principalmente a una specifica classe d età e a un particolare tipo di intelligenza. Ogni materiale ha specifici obiettivi chiave, e comprende informazioni e concetti su cui ragionare, pensati per stimolare ulteriori discussioni e affrontare nuovi argomenti a essi collegati. Quando è stato possibile, abbiamo inserito delle attività pratiche da svolgere insieme con gli studenti, e una serie di domande e problemi da porre loro, al fine di presentare il tema del materiale didattico. Infine vengono proposti alcuni collegamenti ad altri materiali, in modo da fornire fornire un aiuto a chi desidera approfondire alcuni temi e attività. Viene inoltre proposto un elenco di altri materiali educativi relativi ai temi di nostro interesse. I materiali educativi ETHIKA sono stati sviluppati per essere utilizzati in modo autonomo. Essi si sono quindi pensati per fornire un quadro generale a partire dal quale è possibile selezionare gli elementi più interessanti per le proprie attività. Possono essere utilizzati in diversi paesi e ambiti didattici, in quanto trattano argomenti di interesse interesse universale. 4
5 Fare pace Tema: Risoluzione dei conflitti Età degli studenti: 9-11 anni Durata: 45 minuti Materiali: Lavagna e strumenti per scrivere, cronometro, carta e penne Metodi didattici: : Fare filosofia con i bambini; 3: Il dialogo socratico; 5: Apprendimento etico olistico Valori etici, argomenti e temi affrontati: Responsabilità, compromessi, conseguenze, dialogo, ragionamento critico. Obiettivi didattici: Motivare i bambini a: riflettere sull origine dei conflitti e sulla loro soluzione; pensare in modo indipendente ai conflitti ed essere propositivi per la loro soluzione; aumentare la capacità dei bambini ad ascoltare, provare empatia e comprensione, pensare in modo creativo e critico. Obiettivi: comprendere perché i conflitti avvengono e quali sono i passi necessari per la loro soluzione; essere consapevoli di quali sono le situazioni tipiche che generano i conflitti; fornire ai bambini degli strumenti e dei metodi per risolvere da soli i conflitti con i loro coetanei; imparare e comprendere il ruolo che gli adulti possono assumere per la soluzione di un conflitto. Descrizione delle attività Questa attività si compone di due parti. La prima è una discussione dell insegnante insieme con i ragazzi, in cui si presentano le diverse fasi di un conflitto e i modi per risolverlo. La seconda parte è un gioco che mira ad aiutare gli studenti ad approfondire i temi discussi per poterne fare tesoro in futuro. Avviate la discussione chiedendo ai vostri alunni di condividere le loro esperienze di conflitto. Alcuni esempi di domande per avviare e animare la conversazione possono essere: sei mai stato in forte disaccordo con qualcuno, per esempio un fratello o un amico? su che cosa di basava il conflitto? come ti sei comportato? come si sono comportati gli altri? come ti sentivi? come pensi si sentissero gli altri? in che modo hai risolto il conflitto? 5
6 Man mano che i ragazzi raccontano le loro vicende personali, l insegnante deve fare emergere i punti della storia che aiutino a comprendere meglio che cosa sia successo. L insegnante deve quindi disegnare sulla lavagna una semplice tabella di quattro colonne, con le seguenti intestazioni: Perché nascono i conflitti? Come ci comportiamo? Che cosa potremmo fare invece? Quando gli adulti ci possono aiutare? L insegnante deve selezionare esempi tratti dalle storie degli studenti, chiedendo loro di aggiungere nuovi elementi. Sotto la colonna Perché nascono i conflitti, ai ragazzi viene chiesto di parlare dei loro sentimenti: se si sentono feriti, arrabbiati, frustrati, scontenti, spaventati, soli, L insegnante deve cercare di ricordare situazioni che gli studenti hanno o possono avere condiviso. In Come ci comportiamo, va descritto che cosa i ragazzi hanno fatto in una situazione di conflitto: hanno gridato, urlato, sbraitato, insultato, frainteso, picchiato, pianto, Nella terza colonna Che cosa potremmo fare invece, vanno scritti i suggerimenti dei ragazzi su come, per esempio, si dovrebbe comunicare, ascoltare, negoziare una soluzione che funzioni per entrambe le parti e aiuti ad accettare compromessi. La quarta colonna Quando gli adulti ci possono aiutare deve invece elencare le idee che i ragazzi hanno su come genitori, insegnanti e in generale gli adulti dovrebbero intervenire. Il ruolo degli adulti può essere di: ascoltare e aiutare i ragazzi a trovare una soluzione (mediazione); decidere qual è la soluzione migliore (arbitrato); definire le regole che devono valere per tutti (legislazione). L insegnante deve spiegare brevemente come queste quattro fasi sono collegate tra di loro. In genere il conflitto nasce quando ci sentiamo in un certo modo. Può essere difficile controllare certi sentimenti, e possiamo perciò comportarci in un modo in cui non siamo soliti comportarci, come sbraitare, urlare, litigare e così via. Invece di agire così, dovremmo impegnarci in un azione che ci possa aiutare a risolvere il problema. Queste azioni vanno indicate nella terza colonna. Se alla fine non siamo capaci di risolvere il problema da soli, possiamo sempre chiedere il consiglio di un adulto. Potete dividere gli studenti in piccolo gruppi, e chiedere loro di inventare una storia su un conflitto tra due studenti, seguendo i quattro passi prima presentati. Questa è una buona opportunità per verificare quanto i ragazzi prestano attenzione a quello che dicono i compagni. Chiedete a uno studente di ripetere quello che un altra persona ha detto, usando però delle parole diverse. Fate sedere i ragazzi in cerchio, e formate delle coppie di studenti. A turno ognuno dei due ascolta la storia del proprio compagno e cerca di ricordare il maggior numero di dettagli. Se volete, l insegnante può proporre un argomento su cui la storia deve essere incentrata: il giocattolo preferito, la famiglia, dove hanno passato le vacanze, e così via. Ogni studente ha a disposizione un minuto per raccontare la propria storia, mentre l altro ascolta. Dopo un minuto ci si scambia di ruolo. Passato anche questo secondo minuto, tutti i ragazzi del cerchio raccontano la storia che hanno ascoltato. L obiettivo è capire la storia, non memorizzare ogni singolo dettaglio: l insegnante può comunque permettere di prendere appunti, a seconda delle abilità della classe. 6
7 L insegnante può preparare quattro cartelloni, corrispondenti ognuno a una delle quattro colonne nella tabella, da conservare ed esporre nella classe. Possono quindi essere mostrati e riutilizzati nel momento in cui è necessario discutere sulla soluzione di un conflitto, eventualmente utilizzando dei colori differenti per identificare aspetti collegati tra di loro. Lo sapevate che? Un conflitto non è per forza una cosa negativa. Se viene affrontato nel modo giusto, può dare spazio alla creatività, alla comprensione e alla coesione all interno della classe. L uomo deve sviluppare per ogni forma di conflitto dei metodi che rifiutino la vendetta, l aggressione, la ritorsione. Alla base di questo metodo c è l amore. (Martin Luther King Jr.). Il 10% dei conflitti è dovuto alla differenza di opinioni, e il 90% al tono di voce sbagliato. (Anonimo). Secondo Paul Watzlawick (1974) evitare il conflitto è un modo per non risolverlo. Suggerimenti per altre attività Per assimilare meglio le idee di questa attività in modo divertente, si può fare il gioco del fare pace. Il gioco si svolge tra diverse squadre, attraverso i passi descritti qui di seguito. Per giocare c è bisogno di un tabellone, come quello presentato nell ultima pagina di questo modulo, che può essere stampato e attaccato alla lavagna, per permettere a tutti gli studenti di vederlo, oppure può essere riprodotto disegnandolo sulla lavagna. L attività si focalizza sui seguenti passi: 1) origini del conflitto e PERCHÉ ha avuto luogo; ) COME ci siamo comportati durante il conflitto; 3) CHE COSA gli studenti possono fare per risolvere il conflitto; 4) QUANDO dobbiamo rivolgerci agli adulti per avere il loro aiuto. Per il gioco abbiamo bisogno di: dadi, segnalini di posizione (uno per ogni squadra), carta e penne. La classe viene divisa in quattro squadre. Ogni squadra sceglie un diverso segnalino colorato (azzurro, rosa, giallo e viola) per indicare la propria posizione sul tabellone. I segnalini vanno posti sul corrispondente cerchio colorato, senza numeri, del tabellone. Ogni squadra lancia il dado, e chi fa il numero più alto inizia. Potete decidere se alla fine una squadra (per esempio quella che per prima giunge su tutte e tre le caselle del proprio colore) vince un premio, oppure se si gioca solo per divertimento. Azzurro / Perché nascono i conflitti? Quando giunge su una casella numerata con lo sfondo di questo colore, la squadra azzurra deve fornire un esempio di una situazione specifica di conflitto. Se risulta difficile fare concentrare i ragazzi su un esempio particolare, possiamo chiedere loro di scriverlo e copiarlo in seguito sulla lavagna, oppure di fornire degli esempi a titolo individuale. 7
8 L obiettivo è di farli riflettere su quali sono le situazioni che possano fare esplodere le loro emozioni peggiori. A1: mi arrabbio quando (descrivi la situazione) A: l ultima volta che ho litigato è stato quando (descrivi la situazione) A3: mi sento triste quando i miei compagni di classe (descrivi la situazione) Rosa / Come ci comportiamo? Quando si giunge su una casella di colore rosa, bisogna fornire un esempio di come avviene il conflitto, basandoci sia sulla esperienza personale che su una storia inventata, per esempio riferendoci a uno dei seguenti esempi: R1: non ci capiamo R: un alunno è stato preso in giro dai suoi compagni R3: abbiamo strillato e ci siamo presi a spintoni Giallo / Che cosa potremmo fare invece? Arrivando su una casella di colore giallo, bisogna invece proporre una possibile soluzione del conflitto. L insegnante può proporre una storia inventata, oppure usare esempi tratti dai racconti di vita degli studenti. G1: ragioniamo insieme: a turno provate a descrivere la vostra opinione, ascoltare quella degli altri e cercare di ripetere quanto detto dall altro con le vostre parole G: creiamo un piano d azione: definite insieme la strategia che possa portare alla soluzione G3: negoziamo: cercate di trovare una soluzione che accontenti tutte le parti in conflitto Viola / Quando gli adulti ci possono aiutare? Sulle caselle viola, i ragazzi presentano un conflitto e l insegnante svolge il ruolo di mediatore (V1), arbitro (V), o legislatore (V3). Quando media, l insegnante prima ascolta gli studenti, poi chiede loro che cosa vogliono fare per trovare una soluzione (senza proporre una soluzione dall alto). Quando arbitra, l insegnante propone invece una soluzione che, nella sua opinione, è la migliore. Quando legifera, l insegnante definisce delle regole che tutti devono seguire (anche gli studenti possono contribuire a definire queste norme). V1: Mediatore V: Arbitro V3: Legislatore 8
9 PERCHÉ nascono i conflitti? QUANDO gli adulti ci possono aiutare? COME ci comportiamo? CHE COSA potremmo fare invece? 1
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