Dichiarazione di cittadini dell area romana

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1 MUOVERSI INSIEME VERSO UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ URBANA Dichiarazione di cittadini dell area romana I cittadini del panel romano Adelinda Merighi - -Municipio XV Alberto Verderi Municipio I Alemanno Barsocchi Municipio XIII Alessandra Romanelli Municipio XIX Alessandra Speranza - Municipio IX Alessandro Piras Municipio IV Anna Greco Municipio XII Antonella Candelori Municipio III Antonio Correnti Municipio XVII Claudio Napoli - Cerveteri Cristina Calisti Municipio XVI Daniela Cascone Municipio VIII Fabio Amadei Municipio X Gerardo De Caro Municipio XI Marcello Fratocchi - Pomezia Marco Strabioli - Colonna Maria Pia Montesi Municipio II Massimiliano Zanetti Municipio XX Maurizio Manzo Ciampino Milena Orlandini - Municipio VII Patrizia Bonelli Fonte Nuova Riccardo Cataldo Municipio XVIII Vivianne Diaferia - Guidonia

2 Indice Il nostro gruppo Move Together 3 Il nostro ruolo e lavoro 3 La nostra visione della mobilità sostenibile 4 Apprezzamento della ricerca Europea e raccomandazioni per aumentarne l efficacia e l impatto utile per i cittadini 5 Raccomandazioni ai governi locali 6 Raccomandazioni per i cittadini 8 Conclusioni 9 Allegato 11 2

3 Il nostro gruppo Move Together Il gruppo Move Together è composto da 24 cittadini dell area romana estratti a sorte tra 140 candidati provenienti dai municipi della città e alcuni comuni limitrofi (Cerveteri, Colonna, Fonte Nuova, Guidonia, Torvaianica, Pomezia, Ciampino). Abbiamo scelto di partecipare al progetto Move Together perché consci della necessità di migliorare la mobilità romana ad ogni livello: la mobilità condiziona la qualità della vita di tutti i cittadini, indipendentemente dalla condizione economica, sociale o culturale. Abbiamo viaggiato in Italia e in Europa e siamo consapevoli che troppe differenze ci allontanano dagli standard europei in tema di mobilità e trasporti. Per esigenze personali e lavorative ci muoviamo molto all interno e all esterno della nostra città: siamo utenti del trasporto pubblico e dei nuovi servizi di supporto alla mobilità privata (car sharing, bike sharing) per scelta; a volte ricorriamo all uso dell auto privata, costretti dalle insufficienze del servizio pubblico: limiti di orario e di copertura territoriale. Siamo cittadini attivi e alcuni di noi fanno parte di associazioni che promuovono mobilità sostenibile, sicurezza stradale, educazione ambientale. Siamo convinti che l emancipazione dall uso del mezzo privato debba passare attraverso la creazione delle necessarie misure di sicurezza (piste ciclabili, abbattimento delle barriere architettoniche, maggior controllo del traffico urbano e correzione dei comportamenti individuali) e un forte cambiamento di mentalità. Tuttavia non è possibile puntare esclusivamente sulla responsabilità dei cittadini per conseguire un miglioramento della mobilità: è necessaria una cabina di regia. Siamo fiduciosi nella ricerca e nei progetti dell Unione Europea ma siamo dubbiosi per quel che riguarda l attuazione degli stessi. Siamo soddisfatti di essere stati coinvolti come cittadini all interno del progetto, Move Together, al contempo ci chiediamo quale reale influenza possano avere i nostri desideri e le nostre critiche. Il nostro ruolo e lavoro L obiettivo di Move Together è far conoscere la ricerca europea sulla mobilità urbana sostenibile a dei panel di cittadini il nostro a Roma e prima di noi un gruppo di 27 cittadini estratti a sorte tra candidati provenienti da tutti i paesi dell Unione Europea e consentire loro di valutarne obiettivi, risultati, innovazioni in relazione ai problemi quotidiani della mobilità. Il progetto prevede inoltre che il coinvolgimento di questi panel di cittadini sia il primo passo di un processo più ampio di divulgazione della ricerca europea in fatto di mobilità. Il progetto Move Together a Roma ha previsto finora due workshop di due giornate ciascuno, per un totale di quattro giornate, e si conclude con questa conferenza finale con la partecipazione di diversi enti ed istituzioni. Durante il primo workshop ci sono stati presentati diversi progetti messi a punto dall Unione Europea e attuati in diverse città del continente: ad esempio i progetti FIDEUS, CIVITAS, HEAVEN, MIRACLES, VILLEMIZERO, che ci hanno permesso di ampliare ed approfondire la nostra conoscenza dell impegno europeo in tema di mobilità e la direzione di tale impegno. Ci è stata inoltre presentata la Dichiarazione dei cittadini europei prodotta durante la prima fase del progetto Move Together. Abbiamo lavorato in piccoli gruppi e in assemblea plenaria, analizzando il possibile impatto degli interventi e lo stato di quelli già attuati. 3

4 Tra il primo ed il secondo workshop abbiamo compilato un questionario esprimendo la nostra opinione in merito alla Dichiarazione dei cittadini europei e sulle attività di ricerca e dimostrazione realizzate a Roma con il contributo dell'unione Europea. Durante il secondo workshop abbiamo avuto la possibilità di porre domande ai tecnici del VII Dipartimento del Comune di Roma in merito allo stato di alcuni provvedimenti per la mobilità, e abbiamo ascoltato la relazione di un Dirigente del XIV Dipartimento della Provincia di Roma sulla problematica della mobilità nella provincia, e in particolare da e verso Roma. Durante i lavori il gruppo ha costruito una visione d insieme condivisa e coerente della mobilità nell area metropolitana romana, che implica la disponibilità dei singoli cittadini a cambiare le proprie abitudini e la volontà degli amministratori di metterli in condizione di poter scegliere tra diverse opzioni di trasporto (e non rimanere schiavi di un unica opzione possibile, l automobile). La nostra visione della mobilità sostenibile Il tema della mobilità sostenibile nell area metropolitana di Roma è certamente questione complessa da trattare, così come lo è nelle altre grandi capitali europee, dal momento che investe molteplici aspetti di carattere sociale, politico e soprattutto culturale. Proprio per questo crediamo anzitutto che un argomento di tale complessità non può essere più affrontato da un lato meramente tecnico, bensì vada riconsiderato alla luce di un nuovo criterio che ponga l individuo al centro di un processo culturale-educativo capace di rivalutarne la centralità e il valore singolare. Una potenzialità il contributo cioè che ciascuno di noi può dare singolarmente - che riscoperta e valorizzata deve tradursi poi, quanto più possibile, in un diretto coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che investono la collettività, ovvero in una gestione più aperta e partecipata dei processi decisionali in tema di mobilità. Riteniamo infatti che senza un coordinamento tra amministrazioni locali e provinciale, e il coinvolgimento della cittadinanza con forme reali e costruttive di confronto e dialogo, i problemi della mobilità non si risolvono. Non bastano da soli i contributi dei tecnici e le decisioni dei politici, perché i problemi di carattere strutturale in una città antica e complessa come Roma sono tanti e i fondi pubblici limitati, mentre il coinvolgimento dei cittadini può contribuire a rendere gli interventi più efficaci ed orientati ai loro reali bisogni. Condividiamo, dunque, quanto espresso nella Dichiarazione dei Cittadini Europei circa la drastica riduzione di tempo, spazio e salute nell ambiente urbano, e quindi sulla assoluta necessità di poter contare su un sistema di trasporto pubblico più moderno, accessibile, affidabile e integrato. Crediamo però che sia assolutamente necessario un cambiamento radicale nello stile di vita e quindi nella coscienza civile e ambientale del singolo cittadino, chiamato a dover contribuire con le proprie scelte, dunque in prima persona, alla costruzione di una nuova forma di mobilità urbana sostenibile. Il traffico e lo smog sono la prima causa di degrado della qualità della vita in città. Il miglioramento di quest ultima è un bene che ognuno di noi deve guadagnarsi giorno per giorno: sarebbe sufficiente, ad esempio, che tutti parcheggiassimo in modo corretto e non in doppia fila, per avere più spazio e di conseguenza una circolazione più fluida. Riteniamo quindi che pianificare e offrire buoni esempi sia la strada da percorrere. Occorrono perciò programmi educativi in materia, proposti fin dai primi anni di scuola; solo così si potrà davvero contribuire ad innescare un autentico processo educativo di massa capace di condurre, nel tempo, ad una reale evoluzione culturale quale premessa indispensabile per arrivare ad una programmazione più responsabile degli spostamenti e di lì, al miglioramento della qualità della vita (nei suoi aspetti più diversi: salute, lavoro, rapporti interpersonali e tempo libero). E altresì 4

5 necessario che i politici diano realmente più ascolto alle esigenze e alle proposte dei cittadini, specie quando toccano problematiche di così ampio respiro. Ognuno di noi, diventando un cittadino più cosciente e responsabile, è chiamato a dare il proprio contributo per migliorare, in collaborazione con politici più disponibili all ascolto e al dialogo, la qualità di vita dell ambiente urbano. Abbiamo sintetizzato questa nostra visione della mobilità sostenibile sotto forma di un processo (illustrato con uno schema in allegato) che dovrebbe coinvolgere in prima persona ciascuno di noi come individuo, ed evolvere progressivamente fino alla definizione di un nuovo concetto di libertà di muoversi, più rispettoso degli individui e dell ambiente nel quale si realizza: saremo davvero liberi di muoverci in città, quando, avendo maturato consapevolezza dei problemi e consolidato una nuova cultura della mobilità, sapremo operare scelte in grado di contribuire alla realizzazione di una migliore e duratura qualità della vita per tutti. Apprezzamento della ricerca Europea e raccomandazioni per aumentarne l efficacia e l impatto utile per i cittadini Noi crediamo che un informazione efficace sia l unico modo per diffondere sempre più tra i cittadini la consapevolezza di come sia assolutamente necessario modificare le cattive abitudini in tema di mobilità urbana, purtroppo profondamente radicate. Questo passa anche attraverso una maggiore informazione sui programmi di ricerca europei che hanno visto, oppure che attualmente vedono, il coinvolgimento della città di Roma e della sua provincia. Troviamo sia pessima, e talvolta inesistente, la divulgazione e la pubblicizzazione dei progetti di ricerca europei che si stanno conducendo e dei risultati ottenuti. Trattandosi di temi che condizionano in modo fondamentale la qualità della vita dei cittadini, dovrebbe essere ovvio che questi vengano chiamati in causa e coinvolti nelle decisioni riguardanti il tema della mobilità urbana. Noi cittadini abbiamo la sensazione che diversi progetti europei che ci sono stati presentati per la città di Roma guardino al futuro senza però poggiare su basi solide nel presente. Riteniamo infatti che a monte esiste una forte differenza con il resto dell Europa, dove sono presenti delle infrastrutture già consolidate ed una cultura più avanzata in tema di mobilità urbana. Un confronto con le sperimentazioni nelle altre città europee ci trasmette un senso di estraneità e l immagine di una personalizzazione tutta romana dei progetti di ricerca europei. Nell attuazione dei progetti europei a Roma emerge chiaramente che si punta sull aspetto tecnologico come principale fattore in grado di incidere sulla mobilità urbana (ad esempio i progetti CITYMOBIL, E-TOUR, SU:GRE,), tralasciando aspetti e considerazioni sul contesto sociale e urbano che invece andrebbero maggiormente integrati nei piani di ricerca e sviluppo. Occorre indagare ed invertire il consumo sfrenato del suolo cittadino e programmare la diffusione degli insediamenti lungo il tracciato dei trasporti pubblici su rotaia. Vengono prima i treni, le metropolitane e dopo le abitazioni. Da noi abbiamo sempre seguito la strada inversa. Dopo aver appreso i contenuti dei progetti europei svolti a Roma, abbiamo la percezione che le principali aree di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità della mobilità e della vita di noi cittadini siano: Mobilità a piedi e/o in bici (progetto SPYCICLES); Trasporto pubblico di alta qualità (progetti EBSF e MODURBAN); Strategie e misure integrate per la mobilità sostenibile (progetti CIVITAS/VILLEMIZERO). 5

6 Sui progetti di tariffazione del trasporto urbano (vedi CURACAO e PROGRESS) abbiamo l impressione che le tariffe applicate siano basse e che nonostante il rincaro della benzina le persone abbiano continuato ad utilizzare l'automobile per mancanza di alternative. Riteniamo che focalizzandosi soprattutto sulle nuove tecnologie per le auto private migliorerà di poco la disastrosa situazione attuale del traffico. Sarebbe invece auspicabile operare maggiormente sul sistema dello spazio urbano per renderlo compatibile con una mobilità efficiente (ad esempio come nel progetto MIRACLES). Inoltre i veicoli elettrici rappresentano una buona soluzione a patto che si usi energia alternativa per ricaricarli e che vengano impiegati nel trasporto pubblico; altrimenti rimarrebbero i soliti problemi di occupazione dello spazio e di inquinamento. Infatti con le auto elettriche si migliorerebbe l inquinamento atmosferico ma non si risolverebbe il problema dell intasamento delle strade e della sicurezza dei pedoni e ciclisti. Evidenziamo alcune necessità rispetto alle azioni di ricerca e dimostrazione che abbiamo valutato: passare per il car sharing da una fase di sperimentazione a prassi consolidata, prediligendo l applicazione di un modello europeo di gestione del parco macchine. L'esigua diffusione raggiunta dal servizio e' da imputarsi alle modalità di utilizzo applicate in Italia, e nello specifico a Roma, nonchè alle limitate risorse a disposizione per la sperimentazione. operare in modo da diminuire lo scollamento presente tra i provvedimenti dell amministrazione e le reali necessità dei cittadini in tema di politiche della mobilità, con una partecipazione attiva dei cittadini in fase di pianificazione ed attuazione, soprattutto a livello di municipi; perseguire nei progetti di ricerca il giusto equilibrio tra le esigenze dei cittadini e quelle dell imprenditoria; sviluppare una maggiore informazione sui progetti europei e promuovere una partecipazione attiva dei cittadini all interno di questi, essendo i fruitori ultimi dei risultati; predisporre un portale sulla mobilità urbana, che preveda di poter essere aggiornato dai cittadini dei Municipi di Roma, con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei nostri concittadini e aiutarli a muoversi in maniera più sostenibile; preparare un breve videoclip sulla mobilità sostenibile, da proiettare nelle sale cinematografiche di Roma, prima della proiezione dei film; coinvolgere le scuole elementari, medie e superiori in concorsi annuali sul tema della mobilità. Vorremmo proporre infine alcune tematiche che potrebbero essere oggetto di ricerca nella città di Roma: nuove tecnologie per la diminuzione dell inquinamento acustico e loro rapida applicazione; in diverse città europee sono già presenti dei tram silenziosi o i tram-treno (Karlsruhe prima città europea a dotarsi di questa tecnologia) i quali possono assolvere contemporaneamente a tre importanti innovazioni: ambientale, trasportistica e urbanistica. integrazione di piste ciclabili con altre tipologie di trasporto urbano. Raccomandazioni ai governi locali Noi cittadini del gruppo Move Together esprimiamo preoccupazione per lo stato per molti aspetti insostenibile della mobilità a Roma e nell area metropolitana. Tale valutazione viene espressa in riferimento all esperienza del traffico cittadino e di utilizzo quotidiano e frequente dei mezzi pubblici, e in rapporto a quanto osservato in altre città italiane ed europee. Tuttavia, riteniamo senz altro positiva l ampia partecipazione del Comune di Roma ai progetti della Commissione europea finanziati nell ambito del 7 Programma Quadro relativi alle attività di ricerca sulla mobilità sostenibile, come abbiamo espresso in precedenza. 6

7 La nostra raccomandazione principale alla amministrazione capitolina e a tutti gli altri governi locali dell area romana è di dare continuità ai programmi di ricerca europea per le seguenti ragioni: i programmi europei sono prima di tutto opportunità di finanziamento alle quali dobbiamo accedere considerata la decrescente disponibilità di risorse pubbliche; il problema del traffico riguarda tutte le città del mondo ed i risultati della ricerca europea rappresentano un opportunità per le amministrazioni pubbliche che sono alla ricerca di soluzioni ed idee; la ricerca rappresenta la frontiera tecnologica per lo sviluppo di un Paese e costituisce il futuro per una società di vecchia industrializzazione come la nostra. In tal senso, il Libro Verde sulla mobilità urbana costituisce un documento di riferimento che deve essere preso in considerazione per orientare le future attività di ricerca e innovazione nella nostra città; la ricerca europea ha analizzato ed approfondito tutti gli aspetti che riguardano la mobilità nei centri urbani giungendo a considerarla elemento fondamentale per la qualità della vita dei residenti e dei turisti, e il conseguente rilancio della competitività di un territorio, e degli operatori economici che vi risiedono. Oggi, la sensibilità dei cittadini rispetto al problema del traffico e ai suoi numerosissimi effetti collaterali è notevolmente aumentata. La circolazione delle idee, dei progetti e delle buone pratiche nella società della comunicazione e dell informazione in cui viviamo è elevatissima e ciò può facilitare se supportata da opportuni strumenti di consultazione e dialogo tra cittadini e amministrazioni - il compito dei decisori pubblici che sono alla ricerca di soluzioni che rendano la mobilità più sostenibile. Pertanto, come gruppo di cittadini sensibile e ora anche più consapevole delle opportunità offerte dalla Comunità Europea, desideriamo raccomandare a tutti i livelli di governo locale di: collaborare al di là dell appartenenza politica/partitica perché il problema del traffico è un problema di tutti e solo muovendoci insieme e spinti da unità d intenti si possono raggiungere risultati tangibili; sfruttare i finanziamenti disponibili dalla Comunità Europea, non solo per le attività di ricerca e dimostrazione, ma anche per programmi di cooperazione con altre città Europee, evitando di disperdere le risorse in piccoli progetti, concentrando le risorse su interventi prioritari, e garantendo continuità ai progetti che si dimostrano efficaci; incrementare l uso delle nuove tecnologie (come ad esempio le colonnine elettroniche in grado di comunicare il tempo d attesa del mezzo pubblico) dislocandole su tutto il territorio comunale con particolare attenzione alle periferie che spesso ne sono prive; favorire la navigabilità del fiume Tevere con servizi regolari di trasporto; allargare i marciapiedi e le aree pedonali favorendo la mobilità pedonale, perché in tal modo si rendono più attrattive anche le attività di shopping per un pubblico più ampio; sviluppare una strategia di mobilità urbana ed interurbana basata sull intermodalità (piste ciclabili, tecnologie informative utili a fornire informazioni ai cittadini sui percorsi alternativi, carsharing, bikesharing, ecc). In particolare, si dovrebbe integrare il più possibile le piste ciclabili esistenti e collegarle in modo da rendere ogni punto della città di Roma raggiungibile in bici; rendere il trasporto pubblico locale più accessibile e quindi competitivo rispetto all uso dell auto privata. Tale politica è fondamentale in quanto molti mezzi pubblici rimangono giornalmente bloccati dal traffico a causa dell uso improprio e quotidiano dell automobile di coloro che potrebbero farne a meno perché serviti adeguatamente dal servizio pubblico; favorire una visione migliore del servizio pubblico agli occhi della collettività per sostenere un cambiamento culturale. In particolare si dovrebbero realizzare campagne di comunicazione che veicolino in modo efficace le motivazioni, i vantaggi e le potenzialità relative alle politiche per la mobilità sostenibile; utilizzare le tecnologie della comunicazione e dell informazione per fornire informazioni utili ai cittadini riducendo al massimo le trasmissioni pubblicitarie, gli oroscopi, ecc.; 7

8 dare la necessaria priorità ed enfasi al tema della sicurezza stradale, come indicato dal Libro Verde, non solo attraverso misure di messa in sicurezza delle infrastrutture ma anche attraverso campagne di educazione stradale e civica che rendano gli automobilisti di oggi e di domani (attraverso campagne nelle scuole dell obbligo) più responsabili nei confronti degli altri e dell ambiente. Raccomandazioni per i cittadini Noi cittadini dell area romana coinvolti nel progetto Move Together rifiutiamo decisamente l atteggiamento passivo di chi pensa che nulla possa cambiare o migliorare. Diciamo No! al fatalismo di cui è impregnata la nostra cultura e Sì a un cittadino attivo, partecipe e propositivo, in grado di indirizzare l operato degli amministratori pubblici con razionalità, manifestando bisogni e potendo esprimere capacità progettuale. Un cittadino che scopre e riscopre il piacere della socialità del e nel contesto urbano. Raccomandazioni per noi cittadini romani Il cittadino dell area romana che noi immaginiamo si impegna personalmente a individuare, conoscere, promuovere, pubblicizzare buone pratiche. A mettere in atto, in altre parole, lo spirito della mobilità sostenibile, attraverso: l uso razionale dei mezzi privati (soprattutto se inquinanti) la ricerca di mezzi e percorsi alternativi la promozione di mezzi transfert collettivi la riscoperta del piacere di andare a piedi e in bicicletta, incluso la possibilità di riscoprire e valorizzare scorciatoie e sentieri per ottimizzare la mobilità l individuazione e l educazione dei bambini all utilizzo di percorsi di adduzione, itinerari sicuri nei quali sia la città stessa a fare da scudo sul tracciato. Dove ci sia, cioè, un controllo diffuso del territorio la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche europee Il cittadino si impegna anche nei suoi rapporti con terzi e istituzioni, complessivamente intese: Regione, Comune, Municipio, aziende pubbliche e private, università e scuole, organizzazioni sindacali, associazioni, enti pubblici e privati, forze di ordine pubblico (vigili urbani, polizia, carabinieri), mobility manager. Il cittadino romano si confronta con le istituzioni elencate facendo pressione, sollecitando e segnalando infrastrutture da realizzare e carenze di servizi. In più, richiede l istituzione di tavoli di concertazione per le decisioni. Può anche ideare microprogetti da presentare agli organi competenti per verificarne la fattibilità. Impegni concreti Con questo documento, noi partecipanti al progetto Move Together ci dichiariamo disponibili ad assumere impegni concreti come cittadini, che riguardino: 1. comportamenti 2. azioni progettuali 3. interazione con le istituzioni Comportamenti Ci dichiariamo disposti a: tener conto degli interessi collettivi prima di organizzare gli spostamenti organizzare campagne di sensibilizzazione nelle scuole richiedere l attivazione del mobility manager nelle aziende e nelle università 8

9 preferire modalità di spostamento alternative alle automobili per ridurre traffico e inquinamento (mezzi pubblici, car pooling, car sharing, veicoli elettrici, bike sharing). Azioni progettuali Ci dichiariamo disposti a: organizzare e partecipare a progetti e azioni che favoriscano un nuovo modello di mobilità sostenibile con proposte, idee e progetti con l obiettivo di mettere in luce aspetti di miglioramento (per esempio, sui nodi di scambio intermodali, funzionali a tutte le tipologie di utenza) equiparare il diritto all utilizzo delle strade da parte di tutti i cittadini. Il nostro motto è: Riprendiamoci le strade! Abbiamo il diritto e il dovere di riappropriarci delle strade, perché il pedone sia un opzione e non un optional. Interazione con le istituzioni Ci dichiariamo disposti a: segnalare problematiche relative alla mobilità quotidiana proporre l attuazione e l utilizzo di percorsi sicuri per le categorie più deboli proporre indicatori di qualità ed efficienza recuperare un rapporto umano con gli operatori dei mezzi di trasporto pubblico rielaborare le buone pratiche di stampo europeo, riadattandole alla realtà romana sfruttare l esperienza diretta di buone pratiche all estero, per osservarle con occhio critico e individuare esempi riportabili a livello locale. Conclusioni L entusiasmo, la curiosità, il desiderio di approfondire le proprie conoscenze hanno animato e unificato il nostro gruppo di persone con età, professione, esperienze, necessità diverse. Insieme abbiamo contribuito alla realizzazione del progetto di ricerca Move Together a Roma sul tema di una nuova cultura della mobilità socialmente accettabile e anche desiderabile, con un elevato grado di partecipazione che ha coinvolto tutti noi, spronandoci ad uno scambio di idee, proposte e riflessioni che hanno prodotto una sintesi condivisa da tutti. I problemi affrontati durante il percorso che ci ha visto lavorare insieme riguardano alcuni aspetti fondamentali: - implementazione dei progetti di ricerca - partecipazione e informazione dei cittadini - considerazione della strada come bene comune - pianificazione di una mobilità integrata Abbiamo preso coscienza delle direttive europee sulla mobilità e apprezzato i numerosi progetti innovativi finanziati dalla Comunità Europea. Per questi ultimi riteniamo indispensabile seguire con maggiore cura la loro implementazione e il controllo della loro realizzazione per ottenere reali benefici da un lavoro così impegnativo e costoso. Un uso virtuoso dei fondi europei per l innovazione avrebbe un maggiore impatto sull emergenza mobilità. Chiediamo una sostanziale modifica relativa alle finalità delle ricerche: che siano orientate non soltanto sui mezzi e sulle nuove tecnologie, ma sul sistema. Formuliamo un auspicio per migliori e capillari processi di comunicazione ai cittadini di tali iniziative. 9

10 Concordiamo con i 27 cittadini dei paesi dell Unione Europea sulla necessità improrogabile della partecipazione dei cittadini a tutti i livelli della ricerca, al coordinamento dei progetti, nonché alle decisioni future che riguardano la loro realtà. L apporto derivante da esperienze quotidiane di vita vissuta è il miglior materiale per prendere decisioni politiche di utilità pubblica. La conoscenza che i cittadini hanno dei contesti e dei problemi locali, in base alla loro esperienza quotidiana, e insostituibile. Riteniamo fondamentale che gli amministratori locali mostrino una reale volontà politica di prendere in considerazione misure per diminuire l uso dell automobile, per la sicurezza stradale, per la nostra salute. Pensiamo che considerare la strada bene comune, non semplicemente al servizio degli automobilisti e del traffico su gomma, dando priorità alle forme di mobilità dolce (piedi e bici) e ai mezzi collettivi (tram, autobus) o ad uso plurimo (taxi, car sharing o pooling) con itinerari protetti, corsie preferenziali, corridoi, sia l approccio idoneo per intervenire sulle cause che mettono a repentaglio la nostra salute e la qualità della vita, prima fra tutte l eccessivo numero dei veicoli circolanti. Sosteniamo e ci auguriamo che lo studio derivante da una nuova cultura della mobilità prenda in considerazione l intera area metropolitana, in un processo congiunto di pianificazione con Comune, Provincia e Regione e un ampia partecipazione di Istituzioni, esperti, Associazioni, cittadini. Potremmo sintetizzare con: meno auto più salute e partecipazione uguale democrazia?. 10

11 Allegato Per una nuova visione della mobilità sostenibile 1. Educazione - Problema complesso - Condivisione Carta dei Cittadini Europei - Centralità della persona - Sensibilizzazione (scuole, istituzioni, associazioni, aziende, mass media) - Raggiungimento degli obiettivi e soddisfacimento delle necessità 2. Presa di coscienza (Mi accorgo dei problemi che mi circondano) - Comprensione dei problemi ambientali e diffusione/informazione sui risultati migliorativi che possono raggiungersi mediante una programmazione più responsabile e diversificata degli spostamenti; 3. Consapevolezza (Decido di pormi criticamente verso i problemi) - Consolidamento di un autentica cultura della sostenibilità, intesa come stile di vita e promozione alla salute 4. Cambio di mentalità - Scelta personale per una mobilità sostenibile - Passaggio da io a Noi 5. Qualità della vita - Abbattimento CO2, - Risparmio energetico/economico - Più salute e tempo libero 6. Libertà di muoversi: Con consapevolezza dei problemi e una nuova cultura della mobilità, sapremo operare scelte in grado di contribuire alla realizzazione di una migliore e duratura qualità della vita per tutti 11

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