Quotazione in borsa e minibond: quali concrete opportunità per le PMI Sebastiano Di Diego e Fabrizio Micozzi

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1 Quotazione in borsa e minibond: quali concrete opportunità per le PMI Sebastiano Di Diego e Fabrizio Micozzi Corporate finance advisory and strategy consulting

2 1. Le priorità delle PMI italiane

3 Quali sono le priorità per imprese Dalla ricerca Smes: Equipped ToCompete commissionata da Sap all Oxford Economics emerge le imprese italiane considerano strategici per guidare la crescita del business tre elementi fondamentali: 46% investimenti in tecnologia, per ridurre i costi e incrementare l efficienza 3 32% espansione globale 30% ampliamento della propria offerta Per implementare queste scelte strategiche servono investimenti

4 2. Servono risorse per finanziarie gli investimenti

5 Di che cifre stiamo parlando? Per tornare crescere le imprese devono quindi far ripartire gli investimenti. Ipotizzando per cinque anni una crescita degli investimenti in linea con quella del decennio pre-crisi (+ 5,2% all anno a prezzi correnti nel ) servirebbero 90 miliardi di finanziamenti addizionali in cinque anni. Primo scenario Il credit crunch non si arresta I prestiti calano del 2,5% all anno Le altre fonti devono fornire 196 miliardi in cinque anni Ripartendoli in proporzione tra le fonti non bancarie il capitale proprio deve salire di 108 miliardi Il grado di patrimonializzazione deve passare dal 40,6% al 42,7% I prestiti scenderebbero dal 26,3% al 22,6% Secondo scenario Il credit crunch si arresta I prestiti restano fermi Le altre fonti devono fornire 90 miliardi in cinque anni Ripartendoli in proporzione tra le fonti non bancarie il capitale proprio deve salire di 49 miliardi Il grado di patrimonializzazione deve passare dal 40,6% al 41 % I prestiti scenderebbero dal 26,3% al 25,6%

6 3. I problemi delle PMI

7 Perchè la crisi è stata così forte in Italia? Perché le imprese sono: troppo dipendenti dal credito bancario; patrimonialmente deboli e tendenzialmente chiuse a investitori esterni.

8 La struttura patrimoniale delle imprese Composizione percentuale delle passività delle aziende nel 2013

9 Il peso del debito bancario I finanziamenti bancari rappresentano la quota assolutamente più rilevante dei debiti finanziari delle imprese italiane. Queste mostrano una dipendenza dal sistema bancario decisamente più accentuata rispetto a quanto registrato nella zona Euro

10 Il peso del debito

11 4. I rischi dell eccessiva dipendenza dal credito bancario

12 I rischi dell eccessivo debito bancario - possibile attivazione di meccanismi pro-ciclici. Nelle fasi negative del ciclo economico aumenta la quota di imprese che incontra difficoltà nel rimborso dei prestiti, con conseguenze negative sui bilanci delle banche. A sua volta l aumento dei rischi bancari e dei connessi requisiti di patrimonializzazione induce le banche a politiche di offerta più prudenti, in grado di accrescere ulteriormente le difficoltà delle imprese, avviando così un circolo vizioso; - forte dipendenza dalle prassi consolidate dei finanziamenti bancari, che vedono una quota elevata di prestiti a breve termine e un ampio ricorso alle garanzie, pubbliche e private

13 Che cosa sta succedendo? Sofferenze sui prestiti alle imprese sono salite a 103 miliardi nel novembre 2013 (12,6% del totale dei prestiti), da 25 miliardi nel Sofferenze sui crediti alle famiglie crescono (32 miliardi, da 10) e quelle sui prestiti alle famiglie produttrici sono salite a 13 miliardi (da 6). Ciò rende più prudenti le banche nell erogazione di nuovi finanziamenti. Il rischio di credito, infatti, sale con le sofferenze in quanto viene misurato ex-post proprio dal loro ritmo di accumulo: il tasso di ingresso in sofferenza è salito al 2,9% annuo nel 2 trimestre 2013, dallo 0,9% nel 2007.

14 Il credit crunch In Italia la caduta dei prestiti bancari alle imprese è stata finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, pari a -96 miliardi.

15 La riduzione dei prestiti bancari I prestiti delle banche alle imprese sono già diminuiti più del PIL nominale nel ; il rapporto prestiti/pil si è ridotto rapidamente e potrebbe scendere ancora. In ogni caso l andamento dei prestiti bancari nel non potrà soddisfare pienamente il fabbisogno finanziario creato dal miglioramento della domanda e dell attività economica e ciò rende urgente lo sviluppo dei canali di finanziamento non bancari.

16 5. Quali soluzioni?

17 Le scelte fondamentali da intraprendere Per recuperare competitività le PMI devono perseguire due scelte fondamentali: il rafforzamento patrimoniale la differenziazione delle fonti di finanziamento

18 Il rafforzamento patrimoniale Un impresa ben capitalizzata garantisce meglio il proprio debito e quindi può accedere più facilmente e a condizioni migliori al credito bancario o di mercato. La crescita patrimoniale (quando l autofinanziamento o le risorse imprenditoriali non sono sufficienti) può essere perseguita attraverso: l apertura del capitale di rischio a investitori esterni (es. operazioni di private equity) la quotazione in borsa o su mercati alternativi (c.d. equity capital market).

19 La diversificazione delle fonti L obiettivo della diversificazione delle fonti, invece, può essere raggiunto rivolgendosi al mercato del debito con l emissione di un prestito obbligazionario ( il c.d. debt capital market).

20 6. Quali canali alternativi è possibile attivare?

21 Quali canali alternativi? Equity IPO Private equity Strumenti alternativi di finanziamento Strumenti subordinati partecipativi Obbligazioni partecipative Obbligazioni subordinate Debiti finanziari Mini Bond

22 7. Il ricorso al capitale di rischio

23 Dove prendere l equity? Capitale dell imprend itore Equity Borsa Private equity

24 8. La quotazione in borsa

25 La borsa (1) Il sistema finanziario italiano è caratterizzato da un minore ruolo della Borsa rispetto ad altri paesi avanzati Vi sono solo 5 società quotate nel mercato azionario per ogni milione di abitanti, contro 7 in Germania, 14 in Francia, 33 nel Regno Unito. La capitalizzazione della Borsa italiana è la minore (15% del PIL), contro 41% in Germania, 75% in Francia e 130% nel Regno Unito.

26 Qualcosa sta cambiando però

27 8.1 Il mercato AIM

28 L offerta di Borsa Italiana per le PMI

29 caratteristiche Che cos è l AIM AIM Italia è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI italiane che vogliono investire nella loro crescita. Si caratterizza per minori requisiti nella fase di ammissione alla quotazione, un processo di IPO semplificato e minori adempimenti post quotazione.

30 Che cosa offre? AIM Italia offre alle società numerosi vantaggi: Semplicità di accesso No anni di esistenza della società No capitalizzazione minima Flottante minimo: 10% No Corporate Governance richiesta Ulteriori requisiti richiesti dal Nomad Poca burocrazia AIM Italia è un MTF mercato regolamentato da Borsa Documento ammissione, no Prospetto Informativo Nomad effettua la due diligence No istruttoria di Consob. No resoconti trimestrali.

31 8.2 Qualche numero

32 AIM ITALIA: EVOLUZIONE SOCIETÀ E MARKET CAP Evoluzione società e market cap ( mln) 2583 Composizione settoriale 5% % 25% Green Digital Finanza 1242 Ingegneria giu-15 14% 2% 14% 22% Media Prodotti e servizi Fashion Società Market Cap CAPITALIZZAZIONE DEL MERCATO AIM ITALIA: 2,6 MILIARDI (EURO 39,7 MLN LA MARKET CAP MEDIA) Il 22% delle società ha una capitalizzazione inferiore a Euro 10 milioni 7 società (Bio-on, BioDue, Gala, Rosetti Marino, Net Insurance, TecnoInvestimenti, Fintel Energia Group) con capitalizzazione superiore a Euro 100 milioni 65 società quotate ad oggi: 9 IPO nel 2015 (di cui 2 ammissioni) 22 IPO nel 2014 (di cui 1 cross-listing) vs 15 nel 2013 Green, Digital e Finance i 3 settori più rappresentativi del mercato per n. di società 6 Dati al (Euro mln) Fonte Borsa italiana e Factset

33 AIM ITALIA: EVOLUZIONE IPO E RACCOLTA Evoluzione IPO e raccolta ( mln) 22 Distribuzione della raccolta Raccolta (euro mln) Ipo giugno N ,5 mln la raccolta totale su AIM Italia (2009-giugno 2015) 50,2 mln la raccolta tra gennaio e giugno 2015 ( 206 mln nel 2014) 7,6 mln la raccolta media Il 55% delle società ha raccolto meno di 5 mln 24% il flottante medio Struttura IPO: 92% in OPS - 8% in OPV Raccolta per macro-settore 7 Dati al (Euro mln) Fonte Borsa italiana e Factset Raccolta di Gala inclusa nelle società Green

34 8.3 Perché quotarsi in borsa

35 E una scelta per la crescita Per crescere, rimanere competitivi e continuare ad acquisire quote di mercato è necessario affrontare momenti di discontinuità aziendale. Diversamente, si rischia di perdere il proprio vantaggio competitivo. POSSIBILITA DI Acquisizioni Investimenti in nuovi impianti Internazionalizzazione Diversificazione (di prodotto, geografica ecc.) Estensione della rete commerciale Investimento in R&S di nuovi prodotti, servizi o processi RISCHIO DI Perdita di quote di mercato Eccessiva dipendenza dalla leva finanziaria Obsolescenza Impoverimento manageriale

36 La borsa può essere una soluazione per...

37 8.4 Quali sono i requisiti?

38 I requisiti sostanziali I requisiti sostanziali Per attrarre l interesse degli investitori, è necessario essere in possesso di requisiti formali e sostanziali. Requisiti Sostanziali Orientamento alla creazione di valore Strategia chiara e fedelmente riportata nel piano industriale Buon posizionamento competitivo Struttura finanziaria equilibrata Autonomia gestionale Marginalità in crescita Organizzazione manageriale

39 I requisiti formali in fase di IPO MTA Segmento STAR AIM Italia Flottante 25% 35% 10% Bilanci certificati (se esistente) Principi contabili Internazionali Internazionali Italiani o internazionali Offerta Istituzionale / Retail Istituzionale / Retail Istituzionale Altri documenti Prospetto informativo / SCG / Piano ind. / QMAT Prospetto informativo / SCG / Piano ind. / QMAT Documento di ammissione Market cap ( ) Min 40 m Min 40 m Max 1 bn Nessun requisito formale CDA (n.indipendenti) Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio (N. nel Regolamento) Nessun requisito formale Comitato Controllo e Rischi Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio Nessun requisito formale Comitato Remunerazione Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio Nessun requisito formale Incentivi al top management Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio (Remun. legata a performance) Nessun requisito formale Investor relator Raccomandato Obbligatorio Non obbligatorio Sito Web Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio Principale advisor Sponsor / Global coordinator Sponsor / Global coordinator Nomad

40 I requisiti formali post IPO MTA Segmento STAR AIM Italia Codice di Corporate Governance Comply or explain Parzialmente obbligatorio Facoltativo Specialist Facoltativo (liquidity provider) Obbligatorio (liquidity provider / 2 ricerche / incontri con investitori) Obbligatorio (liquidity provider) Informativa OPA Necessario price sensitive e operazioni straordinarie (TUF e Regolamento Emittenti) TUF 30% per obbligatoria, 60% per preventiva, 90%-95% per residuale Necessario price sensitive e operazioni straordinarie (Regolamento AIM) OPA Statutaria Parti correlate Procedure e obblighi informativi Procedure semplificate e obblighi informativi Dati trimestrali I-III resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni da chiusura trimestre I-III resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni da chiusura trimestre NO Dati semestrali Sì entro 60 giorni da chiusura semestre Sì entro 60 giorni da chiusura semestre Sì entro 3 mesi da chiusura semestre Dati annuali Sì pubblicazione entro 120 giorni da chiusura esercizio Sì se entro 90 giorni da chiusura esercizio no IV trimestrale Sì pubblicazione entro 6 mesi da chiusura esercizio

41 8.5 Il processo di quotazione

42 Overview Processo Quotazione Il processo di quotazione Preparazione 4 6 mesi Due diligence 2 4 mesi Procedura di Ammissione 10 gg Istruttoria Eventuale riorganizzazione società Eventuali modifiche di governance ed al sistema manageriale Certificazione bilancio Adozione principi contabili internazionali o italiani Definizione piano industriale sostenibile Primi contatti con Borsa Italiana e consulenti Business due diligence Controllo di gestione adeguato alle caratteristiche dell azienda Costruzione Equity Story Organizzazione del consorzio di collocamento Predisporre draft del documento di ammissione Completare la due diligence e finalizzare il documento di ammissione Eventuale presentazione agli analisti Roadshow e incontri one to one con gli investitori Comunicazione di preammissione (10 gg prima della prevista ammissione) Domanda di ammissione (3 gg prima della prevista ammissione) Definizione del prezzo e conclusione del collocamento Ammissione e pubblicazione del documento di ammissione Non si ha istruttoria nel caso di quotazione su AIM Italia Ammissione AIM Italia È ragionevole aspettarsi un tempo minimo di processo di IPO di 3-4 mesi per AIM Italia, senza considerare le attività pre-quotazione.

43 8.6 Gli attori coinvolti

44 Gli Attori sull AIM Italia Gli attori Nomad Specialist Financial Advisor Società Advisor legale Società di revisione Periti/consulenti tecnici Società di Comunicazione BROKER COLLOCATORE

45 Gli Attori sull AIM Italia Chi è il Nomad

46 I soggetti coinvolti I compiti del Nomad e degli altri attori Advisor Finanziario Assistenza nella scelta della banca d affari Coordinamento operazione e rapporti con altri soggetti coinvolti Nomad Due diligence sulla Sufficienza del Capitale Circolante (Wkr) Due diligence diverse: discussione conclusioni e acquisizione documentazione Consulente legale Due diligence legale Documento di ammissione Società di revisione Certificazione bilancio Comfort sui dati presenti nel prospetto / documento ammissione Broker (Collocatore) / Specialist Collocamento agli investitori istituzionali delle azioni oggetto di quotazione Funzione di specialist: assistenza liquidità del titolo Supporto per definire la struttura dell offerta Formulazione Giudizio di Appropriatezza sull Emittente Consulenza su Corporate Governance Supporto per realizzazione business plan Supporto per redazione prospetto/docume nto di ammissione Organizzazione e direzione consorzio di collocamento Supporto per la verifica del sistema di controllo di gestione

47 8.7 Quando costa quotarsi?

48 Quali costi? I costi di quotazione si suddividono tra costi variabili in base alla dimensione dell offerta e costi fissi da sostenersi per preparare la società alla quotazione in Borsa. Costi variabili Costo del collocamento dei titoli effettuato dal broker o global coordinator. È calcolato in percentuale sul capitale raccolto, sono simili su tutti i mercati e all aumentare dell offerta aumenta il loro peso rispetto i costi fissi. Costi fissi Costo per preparare la società alla quotazione da parte dei consulenti (Sponsor / Nomad, consulenti legali, revisori e altri eventuali consulenti). Dipendono dalla complessità aziendale e dallo standing del mercato di quotazione.

49 PROEL: ipotesi di costo altri consulenti Ipotesi di costo Financial Advisor Nomad Advisor legale STIMA COSTO (RANGE IN ) SPECIALIST (*) BROKER (collocamento) 4% - 6% BROKER (solo per gestire settlement) 1% REVISORE (*) costo annuale

50 Un costo? I costi di quotazione sono investimenti spesso necessari per migliorare la capacità competitiva e affrontare le sfide della crescita internazionale I costi di quotazione vanno sempre considerati unitamente ai benefici ottenuti con il servizio quotazione. Diversamente dal finanziamento bancario, i costi di quotazione si sostengono una sola volta, ma danno l accesso al canale di finanziamento del mercato in via permanente. ex. miglioramento dei sistemi di pianificazione strategica e controllo di gestione, affinamento delle strategie di comunicazione esterna ed interna. ex. accesso a ingenti capitali specializzati domestici e soprattutto internazionali difficilmente reperibili tramite i canali tradizionali; credibilità e prestigio dati dall appartenenza a un mercato dallo standing internazionale; liquidità del titolo, derivante dall ampia platea di investitori a disposizione e dalla presenza degli investitori retail. ex.la società può tornare sul mercato molte volte senza sostenere ulteriori costi di due-diligence.

51 9. I mini bond

52 I mini bond

53 Evoluzione normativa Decreto Sviluppo e Sviluppo-bis Destinazione Italia Competitività Principali innovazioni Eliminati i limiti massimi quantitativi previsti dall art del Codice Civile per le obbligazioni Estensione a società non quotate della deducibilità degli interessi passivi, per titoli quotati su sistemi multilaterali di negoziazione e sottoscritti da investitori qualificati che non detengano più del 2% del capitale azionario Estensione a società non quotate della deducibilità dei costi di emissione Esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi per titoli quotati su sistemi multilaterali di negoziazione di Stati membri dell UE o Paesi in White List Semplificazione delle procedure di cartolarizzazione e maggiore protezione per gli investitori Obbligazioni, titoli cartolarizzati, quote di fondi di mini-bond ammissibili come attivi a copertura delle riserve tecniche assicurative Possibile garanzia dei titoli collateralizzati emessi da banche, anche di titoli societari e crediti alle PMI Estensione dell attività del Fondo Centrale di Garanzia anche a fondi per investimenti su singole emissioni e portafogli Credito diretto alle imprese da parte di assicurazioni e società di cartolarizzazione Eliminazione della ritenuta d acconto sui finanziamenti di medio-lungo termine concessi da fondi e assicurazioni esteri Eliminazione della ritenuta d acconto su interessi e proventi di obbligazioni anche non quotate in sistemi multilaterali, purchè collocati da investitori istituzionali Estensione dell imposta sostitutiva anche a cessioni di crediti garantiti

54 Caratteristiche fondamentali

55 Opportunità per le imprese

56 9.1 I requisiti

57 Requisiti giuridici, finanziari e informativi

58 9.1 I vantaggi

59 per gli emittenti

60 per I sottoscrittori

61 9.2 Il mercato potenziale

62 il mercato potenziale secondo Cerved

63 le imprese target

64 il mercato potenziale applicando questi parametri

65 9.3 Il mercato attuale

66 Evoluzione del mercato dei minibond: principali indicatori Al * Dal al Emissioni (n ) Ammontare ( M) Emissioni (n ) Ammontare ( M) Emissioni (n ) Al Ammontare ( M) Totale Mercato di cui: M = di cui: M di cui: 0 50 M Fatturato medio ( M) ** 90 Taglio medio ( M) 9,7 8,0 9,5 Cedola media (%) 6,0% 5,1% 5,9% Maturity media (Y) 6,1 4,9*** 5,8 (*) Dati estratti dal Barometro minibond al (**) Dato fortemente condizionato da ultima emissione del periodo (azienda con fatturato > 800 M) (***) La maturity media è pari a 3,5 anni se si includono nel calcolo anche le cambiali finanziarie 66

67 Il punto sul mercato minibond al Identikit del minibond 50 Milioni di Euro o Nel mercato dei minibond in Italia, il controvalore totale di operazioni di taglio non superiore a 50 M corrisponde al 16% Taglio medio 9,5 M del totale emesso Scadenza media 5,8 Anni o La fascia di minibond con tagli che vanno da 50 M a 150 M corrisponde a circa il Struttura rimborso 53% Bullet / 47% Amortizing 13% del totale emesso o La netta maggioranza del totale emesso deriva da un basso numero (13) di operazioni, con un taglio molto grande (superiore a 150 M) Tasso medio d interesse Garanzie / Rating 6% annuo < 20% dei casi Fatturato medio emittente 90 M

68 Totale emissioni di minibond quotati su ExtraMOT PRO Sintesi per taglio al M Fatturato emittenti Minibond con taglio non superiore a 50 M (1) 25% (21) 17% (14) (xx) volumi <= 10 M 83,8 % M 16% (13) Fatturato medio 90 M 4% (3) M M M 16% (13) 23% (19) M > 500 M 615 M 793 M 16,2 % Totale emesso Taglio M Taglio M Taglio 50 M Numero di Emissioni 13 Emissioni 6 Emissioni 83 Emissioni

69 Emissioni di ammontare non superiore a 50 M Al : Principali 83 minibond indicatori al emessi per un totale di 793 M (3) (4) Taglio Scadenza (2) 19% (16) 10% (8) 47% (39) Taglio medio (xx) volumi 9,5 M <= 5 M 5 10 M 19% (16) 40% (33) Scadenza media 5,8 anni 12% (10) (xx) volumi <= 3 anni 3 5 anni 24% (20) M M 29% (24) 5 7 anni > 7 anni Cedola (5) Principali caratteristiche tecniche 29% (24) 25% (21) Cedola media (6) 5,9% 27% (22) 7% (6) 6% (5) 6% (5) (xx) volumi 2% 5% 5% 6% 6% 7% 7% 8% > 8% Variabile Modalità di Rimborso Presenza Garanzie Presenza Rating (7) 0% 100% 47% Amortizing 53% Bullet 19% Si 81% No 18% Si 82% No

70 Emissioni di ammontare non superiore a 50 M Sintesi per area geografica al In particolare circa l 80% delle emissioni si concentra in: o Veneto: circa 253 M pari a circa il 32% del totale emesso o Lombardia: circa 184 M pari a circa il 23% del totale emesso o o o Emilia Romagna: circa 73 M pari a circa il 9% del totale emesso Toscana: circa 57 M pari a circa il 7% del totale emesso Piemonte: circa 67 M pari a circa l 8% del totale emesso

71 9.3 La valutazione degli emittenti

72 REQUISITI NORMATIVI Congruità della forma giuridica: società, non quotate, nella forma giuridica di spa o srl, per queste ultime sempre che lo statuto preveda la possibilità di ricorrere a finanziamenti attraverso l emissione di titoli di debito. Esclusione di banche e micro imprese. Inclusione, oltre alle imprese non quotate di maggiori dimensioni, anche delle Piccole Medie Imprese (PMI). PMI (piccola impresa:organico inferiore a 50 persone e fatturato o totale del bilancio annuale non superiore a 10 milioni di euro - medie imprese :organico inferiore a 250 persone e fatturato non superiore a 50 milioni di euro o totale di bilancio annuale non superiore a 43 milioni di euro) REQUISITI QUALITATIVI Ultimi due bilanci in utile di cui l ultimo revisionato Valido posizionamento di mercato Capacità ed esperienza del Management Efficiente controllo di gestione Solido e dettagliato piano industriale Trasparenza nella comunicazione Forte propensione all internazionalizzazione

73 9.4 Il processo di emissione

74 Soggetti coinvolti (Advisor) Azienda Emittente( (Advisor legale) (Arranger) Collocamento presso investitori Professionali Quotazione su ExtraMOT PRO Servizio Corporate Finance di Banca Sella Holding (Advisor) Banca Sella (Arranger) (( )

75 Advisor Affianca la società emittente nei diversi passaggi necessari per giungere all emissione del mini- bond garantendo, al contempo, il coordinamento dei soggetti coinvolti nel processo di emissione (arranger, agenzia di rating, Borsa Italiana, consulenti legali e altri eventuali consulenti). Analisi della società da un punto di vista economicofinanziario e di mercato Assistenza nella individuazione dei fabbisogni finanziari della società Supporto nella predisposizione di un Business Plan dettagliato e credibile Individuazione della tipologia di obbligazione più adatta. allo specifico modello di business Strutturazione dell obbligazione (cedola, tasso, durata) Determinazione del piano di rimborso coerente con il Piano economico/finanziario Svolge un triplice ruolo di valutatore preliminare dell emittente, di organizzatore dell operazione e di supervisione dell attività di redazione dei documenti necessari

76 Arranger L arranger svolge il ruolo di coordinatore finanziario del processo di emissione e si interfaccia con i diversi soggetti coinvolti nella strutturazione dell operazione, soprattutto per quanto riguarda il reperimento dei fondi e il collocamento dei titoli sul mercato.

77 Advisor legale Affianca la società emittente per la realizzazione degli adempimenti e per la redazione dei documenti necessari per il completamento dei diversi passaggi che condurranno all emissione ed, eventualmente, alla quotazione dei titoli. A titolo esemplificativo, possono assistere la società emittente nella redazione del regolamento del prestito, nella realizzazione della due diligence legale, nella definizione e valutazione delle clausole e dei contratti da siglare con investitori e altri operatori del mercato, senza dimenticare la documentazione necessaria per la quotazione sul mercato di Borsa.

78 Investitori La sottoscrizione di mini-bond è riservata a investitori professionali di diritto o su richiesta (in caso di obbligazioni), ovvero ad investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale (in caso di titoli di debito). Per investitori professionali sia di diritto, su richiesta o soggetti a vigilanza prudenziale, si intendono coloro che posseggono l esperienza, la conoscenza e la competenza necessaria per prendere le proprie decisioni in materia di investimenti e per valutare correttamente i rischi che in tal modo possono assumersi.

79 9.5 I costi

80 I costi I costi di collocamento dei mini-bond per le imprese sono variabili in funzione delle seguenti scelte: Eventuali atti notarili (ex. modifica Statuto) e registrazione delibere Certificazione bilancio (fra e per una PMI) Richiesta del codice ISIN, accentramento presso Monte Titoli e dematerializzazione Advisor (1,5%-3% del collocamento) e consulenza legale Arranger (0,5% collocamento) Quotazione in Borsa ( una tantum) Attribuzione del rating (fra e per una PMI all inizio, poi si riduce del 40%)

81 SEBASTIANO DI DIEGO Founding Partner e Ceo di DM Partner Dottore commercialista e Revisore legale dei conti ha maturato una notevole esperienza nei seguenti ambiti: corporate finance, M&A, business planning e corporate strategy. È sindaco di società di capitali ed enti e, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, è Commissario liquidatore di alcune cooperative. È inoltre docente di Economia e gestione delle imprese presso l'università degli Studi di Camerino. Relatore in numerosi convegni di aggiornamento professionale, è autore per WKI, Il Sole 24 Ore, Franco Angeli, Giuffrè editore, Maggioli editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di numerose pubblicazioni in materia aziendale e societaria che hanno riscosso un notevole successo presso il pubblico. FABRIZIO MICOZZI Founding Partner e Ceo di DM Partner. Dottore commercialista e revisore contabile, è Professore a contratto di Valutazioni d azienda e Tecnica delle Operazioni Straordinarie presso l'università degli Studi di Macerata. È socio fondatore di Studio srl e di D&M Partner srl. Si occupa prevalentemente di operazioni straordinarie, valutazioni aziendali, business plan, finanza d azienda, pianificazione fiscale strategica e tematiche di ristrutturazione organizzativa. È relatore e formatore in numerosi corsi e convegni di perfezionamento post laurea e aziendali, anche nell ambito del sistema di Confindustria. È autore per IPSOA editore, Giuffrè editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di testi in materia aziendale e societaria. È, inoltre, autore di numerosi articoli in materia fiscale e societaria.

82 Network Advisory Srl Via dell Industria, Osimo (AN) Tel Mail: advisory@networkprofessionale.com

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