IV. LA CLASSIFICAZIONE COME STRUMENTO INTERPRETATIVO

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1 v. Ermeneutica esegetica: Scomposizione, classificazione IV. LA CLASSIFICAZIONE COME STRUMENTO INTERPRETATIVO 1 Premessa: le componenti di UN concetto INTENSIONE = Insieme degi aspetti di quel concetto Requisiti a cui fa riferimento quel concetto Es. Persona + Residenza a Roma CONCETTO Es.: residenti a Roma nel 2014 ESTENSIONE = Insieme dei referenti di quel concetto. Es residenti a Roma 2 1

2 DUE concetti possono essere legati insieme da un rapporto genus - specie Romani LAZIALI Il concetto-genus è più GENERALE è più esteso ma meno intenso del concetto-specie. 3 Dalla struttura genusspecie si ricava una struttura leggermente più complessa, cioè la CLASSIFICAZIONE Romani ITALIANI NON-Romani SE tutti i romani sono italiani ma non tutti gli italiani sono romani, ALLORA i referenti del concetto di italiani si dividono in 2 gruppi. Il concetto-genus viene suddiviso di 2 specie, di cui il 2 nega il 1 = diairesis, dialettica (Platone; poi neo-platonici: albero di Porfirio, Petrus Ramus, Hegel, ). 4 2

3 NB: la diairesis è un tipo di dicotomia (= 2 classi) ARISTOTELE propone invece una visione politomica del mondo, perché più attinente almeno al mondo naturale applicabilità della classificazione a situazioni empiriche: Es. è bene distinguere la classe dei non-romani in viterbesi, frusinati, etc. 5 Per classificare occorre individuare il criterio (fundamentum divisionis) in base al quale suddividere l intensione del concetto-genere. genus specie CLASSI f. divisionis 6 3

4 Dottrina classica: i 2 requisiti per la classificazione MUTUA ESCLUSIVITA (proprietà di ogni possibile coppia di classi) = non ci può essere un referente attribuibile a 2 o più classi; ESAUSTIVITA (proprietà dell insieme delle classi) = ogni stato sulla proprietà assunta a f. divisionis deve essere assegnato ad una delle classi. Es.: dato un qualsiasi sistema politico, ci deve essere sempre una classe di sistemi in cui comprenderlo). NB. Si può facilmente garantire l esaustività includendo una classe residuale SISTEMA POLITICO: bla bla bla legittimazione governanti LEGITTIMAZIONE GOVERNANTI (= fundamentum divisionis) teocratico aristocratico democratico COSì ogni referente del concetto generale (p. es. sistema politico) è assegnato ad UNA ed una SOLA classe Altro (= cat. residuale ) 7 LA TIPOLOGIA la classificazione applica CONTEMPORANEAMENTE 2 fundamenta div. Esempio: Indagine sulle famiglie di giovani anni NB: 2 f.d., ciascuno di 2 classi = 4 tipi REDDITO INDICE DI MALESSERE Basso Alto Alto benestanti incerti Basso parsimoniosi disagiati 8 4

5 L estensione di ogni tipo deriva dall intersezione delle intensioni delle classi combinate insieme. Esempio: reddito alto malessere basso benestanti reddito alto BENESTANTI malessere basso 9 Il numero dei tipi è in funzione moltiplicativa del numero delle classi di ciascun fundamentum. Esempio: 2 classi reddito, 2 classi malessere, 20 regioni 80 tipi la tipologia diventa scarsamente intelligibile e/o poco interessante e/o con tipi poco estesi OCCORRE aggregare 2 tipi, purché a) Le classi aggregate devono essere semanticamente affini; b) Equilibrio numerico nell estensione delle classi. 10 5

6 a) Aggregazione di classi semanticamente affini b) Equilibrio numerico Precari 45% Benestanti 35,5% Parsimoniosi 19,3% REDDITO INDICE DI MALESSERE Basso Alto Alto benestanti Basso parsimoniosi Precari 11 CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA Uso NON simultaneo MA in sequenza di 2 f. divisionis COMPORTAMENTO ELEZIONI X 1 f. d. Voti Non voti 2 f.d. Voti espressi Schede bianche 3 f. d. Voti validi Voti nulli 4 f.d. Voti per A Voti per B Voti per C Non può essere confrontato il grado di generalità di concetti appartenenti a scale di generalità diverse 12 6

7 DUE MODI DI CONCEPIRE LA CLASSIFICAZIONE v. prima: INTERPRETAZIONE sono nell essenza / nella natura delle cose (Platone, Aristotele scholae medioevali etc.) = fallacia essenzialista Sono strumenti cognitivi costruiti dall uomo (Teofrasto, Buffon Kuhn, cognitivisti, etc.) Classificare non è un operazione arbitraria, ma è stipulata in funzione degli obiettivi cognitivi (o pratici) 13 La classificazione è uno strumento perché i referenti siano organizzati dalla nostra conoscenza (= secondo modo d intendere la conoscenza) Una classificazione non è ± vera, ma è ± utile; Il confronto fra classificazioni si deve basare su altri criteri: (presunta) corrispondenza fra classi e discontinuità fra referenti; utilità per obiettivi; bilanciamento fra sensibilità (= numero delle classi) e parsimonia; etc. 14 7

8 Nella realtà: confini sfumati, mutevoli (es. evoluzione) Fra una classe e l altra possono esserci referenti intermedi (Teofrasto, Buffon, logica fuzzy, cognitivisti) un referente può essere attribuito a classi diverse della stessa classificazione NON mutua esclusività È facile classificare astrazioni logiche e/o matematiche; è più difficile per referenti empirici; è ancora più difficile per brani (complessi, polisemici, ellittici, ostensivi, etc.). 15 8

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