L approccio ai rischi nell ottica della nuova vigilanza europea
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- Gaetano Morelli
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1 L approccio ai rischi nell ottica della nuova vigilanza europea Banca d Italia Vigilanza bancaria e finanziaria L evoluzione del risk management alla luce dei cambiamenti normativi in atto e della vigilanza unica europea Milano,
2 agenda 1. Risk-based supervision: una prospettiva storica 2. Il SSM: un occasione unica 3. I primi passi del supervisore europeo 4. Lo SREP 5. La strada ancora da fare
3 Regulation Supervision micro-macro Self-assessment rischio Vigilanza 3
4 una prospettiva storica Il risk-based approach negli ultimi 25 anni: 3 fasi Fase 1 ( ): progettazione (lavori preparatori complessi, lunghe riflessioni, scelte ponderate, in una fase di relativa stabilità finanziaria nascita di B2) Fase 2 ( ): ristrutturazione (necessità di risposta rapida e forte (emergenza); pendolo sul lato regolamentare) Fase 3 (2015-): attuazione (fase più distesa, ciclo meno negativo, spazio per implementazione in pratica dei principi della risk-based supervision) 4
5 Fase 1: progettazione Disegno dell impianto: da Basilea 1 a Basilea 2 ampia gamma di metodi di calcolo degli Rwa ruolo dei modelli interni Il Pillar 2 (Icaap vs Srep) 5
6 Fase 1: progettazione Ruolo del risk management: metriche armonizzate allineamento logica regolamentare e gestionale interlocuzione con Vigilanza dati 6
7 Fase 2: ristrutturazione 2008: avvio di Basilea 2 in coincidenza con Lehman nuove priorità di policy: regulatory repair e segnale di rigore (come risposta alla Grande Crisi) discussione dei principi cardine del framework (The dog and the frisbee; Basel 2: guilty or not guilty) dibattito a tratti confuso, tuttora aperto (Basilea al bivio) ma sostanziale conferma (pur con significative correzioni) del paradigma risk-based 7
8 Il Comitato di Basilea dice che. BCBS (2015), Finalising post crisis reforms: an update, 8
9 Fase 2: ristrutturazione Prevalenza della regulation sulla supervision Tante domande: Impatto delle nuove regole? Coerenza complessiva? (es. capitale vs liquidità) Verso quale modello di business? Principi risk-based non ancora pienamente attuati 9
10 Fase 3: attuazione (?) o fase congiunturale più favorevole (ma ancora in via di consolidamento) o assetti istituzionali più robusti (es. SSM); spinta al level playing field più sostenuta (ruolo EBA) o i supervisori hanno ora un strumentario più ampio e potente (sia micro sia macroprudenziale) o minore emotività 10
11 Il Single Supervisory Mechanism Posizione unica: esperienza di 19 Paesi banca centrale visione d insieme (micro-macro, peer reviews, benchmarking) robusta struttura organizzativa forte commitment 11
12 Molto elevate: SSM: le aspettative obiettivi della Banking Union integrazione finanziaria (Nouy: the harmonisation of supervision in Europe did not come out of the blue) ripristino della fiducia Garantire il level playing field = elevate RESPONSABILITA 12
13 SSM: i primi passi Forti progressi, a tempi record (at the speed of light) (Nouy, Panetta) analisi dei rischi - supervisory priorities focus su aspetti di disturbo di un vero level playing field, così da potersi concentrare sui rischi effettivi: national discretions (ONDs) (no harmonization of supervisory practices without harmonisation of rules) modelli interni metodologia (Srep) 13
14 i lavori SREP tempistica ambiziosa prassi nazionali molto eterogenee modalità organizzative soprattutto, quali best practices? 14
15 Lo SREP in ottica SSM ECB (2014), A Guide to Banking Supervision, 15
16 SREP: i principi Diversi profili oggetto di valutazione: business model/governance/liquidity/risks-to-capital Elementi quantitativi/qualitativi «Constrained judgement» Analisi orizzontali/consistency Stress test 16
17 SREP: BdI vs SSM Scope of Assessment Livello consolidato e individuale Proporzionalità Livello consolidato e individuale Proporzionalità Altri intermediari Dimension Assessed 8 categorie di rischio: Business and profitability, credit, market, operational, interest rate in the banking book, internal governance/risk management, liquidity and funding, capital adequacy 8 categorie di rischio: rischio stratetgico e sistemi di controllo, redditività, adeguatezza patrimoniale, rischio di credito, rischi finanziari (mrk, tasso), rischio operativo, liquidità Net risk approach combinazione di valutazioni qualitative (risk control) e quantitative (risk level), score specifici rating quantitativo aggiustato sulla base degli elementi qualitativi 17
18 SREP: BdI vs SSM Treatment of the qualitative information Ampia gamma di info qualitative, inclusi checks sulla compliance con le previsioni regolamentari Informazioni qualitative con impatti diversificati sulla base della loro reliability (sufficienti/robuste) Overall rating quantification Overall rating definito secondo un multi-step approach. Overall rating definito come media ponderata dei rating sui singoli profili (i pesi riflettono la rilevanza dei diversi rischi) Data availability COREP/FINREP Additional information STE (Short Term Exercise) COREP/FINREP Non harmonised Supervisory Reporting Centrale dei Rischi Managerial Information (p.e. Monitoraggio della Liquidità) 18
19 ICAAP Ruolo rilevante nell ambito dello SREP Punti di partenza molto distanti Spinte alla omogeneizzazione, per favorire il level playing field nella valutazione dei rischi di Pillar 2 EBA vs SSM 19
20 nella pratica 2015 prima applicazione Pillar 2 capital decisions (Nouy): the supervisors first took into account persisting and developing risks faced by banks due to economic and market conditions in the euro area, such as credit and liquidity risk. second, they pursued the objective of a smooth transition by banks from current capital positions towards a fully-loaded Basel III environment in third, they did all the above while maintaining a level playing field, both within the SSM and with other major jurisdictions. 20
21 sfide per la Vigilanza metodologia (cantieri ancora non chiusi) processo (Angeloni: some knowledge of supervisory capital requirements can help) convergenza (Nouy: harmonisation cannot be a goal in its own right) conoscenza delle prassi e dei sistemi nazionali 21
22 sfide per la Vigilanza SREP: non solo capitale coordinamento SSM vs EBA confronto SSM vs altre giurisdizioni 22
23 sfide non solo per la Vigilanza: ripresa ancora incerta (ancora) incertezza regolamentare impatti non chiari di iniziative regolamentari di prossima introduzione (es. IFRS9) 23
24 per il risk management: sfide ruolo cruciale: sostegno al management nella gestione dei rischi, ICAAP/RAF al centro dell interlocuzione con Supervision valutazione dei rischi: i rischi mutano, si evolvono processi qualità dei dati 24
25 Qualche riferimento Angeloni I. (2015), Challenges and priorities for the ECB banking supervision, 27 novembre. Basel Committee on Banking Supervision (2015), Finalizing post-crisis reforms: an update. Cannata F., Casellina S. (2013), Basilea al bivio, Bancaria. Cannata F., Quagliariello M. (2009), The role of Basel II in the subprime financial crisis: Guilty or not Guilty?, Carefin. European Banking Authority (2014), Guidelines on common procedures and methodologies for the supervisory review and evaluation process (SREP). European Central Bank (2014), A Guide to Banking Supervision. Haldane A. (2012), The dog and the frisbee. Nouy D. (2015), Micro and macroprudential banking supervision in the euro area, 24 novembre. Panetta F. (2015), Indagine conoscitiva sul sistema bancari italiano nella prospettiva della vigilanza europea, luglio. 25
26 Grazie Banca d Italia - Vigilanza Bancaria e Finanziaria Capo Divisione Supporto SSM francesco.cannata@bancaditalia.it
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