LO SVILUPPO DEL LESSICO. Comprensione e Produzione delle prime parole

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1 LO SVILUPPO DEL LESSICO Comprensione e Produzione delle prime parole

2 COS È IL LESSICO? Ø Dizionario mentale che permette di: immagazzinare le conoscenze relative alle parole della propria lingua recuperare le informazioni relative alle parole riconosciute La parola è una forma fonetica che soddisfa 2 criteri (Vhiman,McCune, 1994): FORMA: è simile alla parola adulta FUNZIONE : è utilizzata in modo consistente per riferirsi a uno specifico oggetto/evento o a una classe di oggetti/eventi

3 LO SVILUPPO DEL LESSICO Ø 9-10 mesi: protoparole o forme foneticamente consistenti Ø mesi circa: prime parole altamente contestualizzate Ø mesi: in media 50 parole Ø 24 mesi circa: in media 140 parole Ø mesi: tra le 140 alle 440 parole

4 LO SVILUPPO DEL LESSICO 2 FASI (Goldfield e Reznick, 1990) Non universale mesi: in media 50 parole che si riferiscono a oggetti e persone molto familiari o azioni abituali mesi: in media 300 parole à esplosione del vocabolario con ritmo di acquisizione di min. 5 parole a settimana! aumento di parole relazionali e funzionali declino del ricorso ai gesti autonomia simbolica delle parole

5 Di cosa parlano i bambini? 3 CATEGORIE SOSTANZIALI nomi di oggetti piccoli che il bambino manipola facilmente e che hanno una funzione FUNZIONALI regolano l interazione sociale e codificano relazioni tra eventi COGNITIVO-RELAZIONALI Esprimono insuccesso, scomparsa, reiterazione e posizione

6 Il significato delle prime parole OLOFRASE: Il significato implicito nella parola singola verbalizzata dal bambino corrisponde ad una frase completa. Il resto della frase, non verbalizzato, viene ricavato dal contesto (Bloom, 1973) Ø Ciò che è verbalizzato è rappresentato simbolicamente Ø Ciò che NON è verbalizzato è ancora ad un livello sensomotorio (Parisi, 1974) Greenfield e Smith (1986)à analisi delle prime parole su due livelli: Ø REFERENZIALE: ciò che la parola denota da sola. Ø COMBINATORIO: ciò che la parola denota in combinazione con elementi del contesto. Abbandonano il concetto di olofrase

7 Il significato delle prime parole Ø Nel produrre le prime parole il bambino può non rappresentare ancora nulla a livello simbolico (Bruner, 1975; Camaioni, Volterra e Bates,1986) Uso contestuale Processo di decontestualizzazione Uso non contestuale Generalizzare il significato della parola a nuovi esemplari Sovra-estendere il significato della parola Apprendere rapidamente nuove parole e incrementare il vocabolario

8 Il significato delle prime parole Ø Importanza delle sequenze interattive bambino - genitore nel costruire e condividere significati. GIOCHI SOCIALI Convenzionali, con regole culturalmente definite e relazioni univoche forma funzione Ø Natura non strumentale del gioco: le azioni sono sganciate dalle conseguenze del gioco in sé permettendo al bambino di concentrarsi sulla forma della comunicazione implicata nell interazione. spettatore attore azioni espressioni linguistiche

9 Il significato delle parole evolve Ø Riflette la categorizzazione della realtà che il bambino padroneggia in un dato momento del suo sviluppo Ø Il bambino costruisce il significato delle parole sulla base delle somiglianze percettive tra gli oggetti o eventi (Clark, 1973) Ø Secondo altri autori (Nelson, 1974), il bambino costruisce il significato delle parole sulla base delle somiglianze funzionali tra gli oggetti o eventi Nucleo funzionale ü Categorizzazione funzionale à Categorizzazione percettiva (Nelson, 1974)

10 Somiglianze percettive Oggetto sferico

11 Somiglianze funzionali Oggetto che rimbalza

12 Differenze individuali nel parlare RITMO (Caselli, 1995; Peters, 1977; Bates et al. 1988) Ø Età (età media in cui il bambino inizia a parlare è tra gli 11 e i 13 mesi) Ø Ampiezza del vocabolario (in media un bambino a 20 mesi produce 150 parole) Ø Comprensione (in media tra gli 8 e i 10 mesi un bambino comprende 30 parole, tra i mesi ne comprende 215) Ø Combinazioni di parole e sviluppo della grammatica (in media un bambino è in grado di produrre enunciati di 2 3 parole all età di 20 mesi e/o con un vocabolario pari a circa 50 parole)

13 Differenze individuali nel parlare STILI INDIVIDUALI DI ACQUISIZIONE (Nelson, 1973) Ø Referenziale: più precoci nello sviluppo lessicale; le loro frasi cono composte dal più del 50% da nomi (nominale per Bloom e analitico per Peters). Ø Espressivo: più precoci nello sviluppo sintattico. Utilizzano nel parlare pronomi, nomi propri e formule utilizzate per regolare l interazione sociale (pronominale per Bloom e olistico per Peters). Sono influenzati da variabili ambientali e individuali La maggior parte dei bambini tende ad acquisire entrambi gli stili, bilanciandoli L acquisizione di uno stile linguistico piuttosto che l altro si è visto variare in base alla cultura di appartenenza.

14 Differenze individuali nello sviluppo della semantica STILE 1 STILE 2 Ø Alta proporzione di nomi nelle prime 50 parole Ø Utilizzo di parole singole nel primo linguaggio Ø Imita nomi di oggetti Ø Maggiore varietà lessicale Ø Utilizzo di elementi dotati di significato Ø Elevato uso di aggettivi Ø Uso decontestualizzato di nomi Ø Rapida crescita del vocabolario Ø Bassa proporzione di nomi nelle prime 50 parole Ø Utilizzo di formule nel primo linguaggio Ø Imita in modo non selettivo Ø Minore varietà lessicale Ø Utilizzo di suoni senza significato Ø Scarso uso di aggettivi Ø Uso contestualizzato di nomi Ø Lenta crescita del vocabolario

15 Differenze individuali nello sviluppo della pragmatica STILE 1 STILE 2 Ø Orientamento verso gli oggetti Ø Uso prevalente di intenzione dichiarativa Ø Scarsa varietà di atti linguistici Ø Approccio riflessivo alla soluzione di problemi Ø Orientamento verso le persone Ø Uso prevalente di intenzione richiestiva Ø Alta varietà di atti linguistici Ø Approccio impulsivo alla soluzione di problemi

16 Altre differenze individuali nello sviluppo linguistico STILE 1 STILE 2 Ø Buona articolazione e intelligibilità Ø Orientamento verso la parola Ø Pronuncia costante nell uso della stessa parola Ø Genere femminile Ø Primogenito Ø Livello socio-economico alto FONOLOGIA VARIABILI DEMOGRAFICHE Ø Scarsa articolazione e intelligibilità Ø Orientamento verso l intonazione Ø Pronuncia variabile nell uso della stessa parola Ø Genere maschile Ø Secondogenito Ø Livello socio-economico basso

17 Linguaggio materno e stile di acquisizione Lo stile interattivo della madre influenza lo stile di acquisizione del linguaggio del bambino (espressivo o referenziale). ü Le mamme dei bambini referenziali producono più descrizioni, centrando il discorso sull attività del bambino e sul contesto circostante. ü Le mamme dei bambini espressivi producono più comandi per dirigere il comportamento dei bambini.

18 Lessico e Sintassi Lo sviluppo lessicale è un pre-requisito per il successivo sviluppo sintattico (relazione causale e temporale). Ø Ampiezza di vocabolario minima per produrre frasi (50parole) VS Sviluppo parallelo di lessico e sintassi (sviluppo cognitivo) I bambini con vocabolario più ampio a 20 mesi presentano una sintassi più ampia (LME) a 28 mesi. Gli enunciati prodotti dai bambini sono qualitativamente diversi in base all ampiezza del lessico.

19 La capacità di produrre frasi è collegata all ampiezza del lessico ma non all incremento di predicati (verbi e aggettivi). L utilizzo di parole con funzione grammaticale (articoli, preposizioni, pronomi) è collegato alla lunghezza e alla complessità sintattica delle frasi stesse. La capacità di formulare frasi da parte del bambino non è collegata all utilizzo di specifiche categorie di parole. A 16 mesi bambini che hanno un vocabolario superiore a 15 parole utilizzano combinazioni semplici in modo produttivo (associazione lessico - sintassi forte) A 20 mesi bambini che hanno un vocabolario superiore a 200 parole producono enunciati più complessi (associazione lessico sintassi debole)

20 Forme transizionali Gesto + parola acqua Fa il gesto non c è più Ripetizioni orizzontali Parole concatenate Ghio ghio ghio ghio miao Gira per la stanza chiamando lo zio Si guarda intorno, chiama lo zio e indica un poster con la figura di un gatto Formule No c è Risponde alla madre che chiede dov è un gioco Suono + parola Ee tota Indica una carota finta Morfologia libera + parola contenuto Più parole contenuto Una bamba Api mamma Prende una banana di plastica Chiede alla mamma di aiutarlo (D Odorico e Carrubi, 1997)

21 Perché si parla di forme transizionali e non di forme complesse? Ø Il significato della combinazione è diverso dal significato degli elementi che la compongono Ø Unico contorno intonazionale (micropause) Ø Ricorrenza e produttività

22 Il primo vocabolario del bambino (Caselli & Casadio, 1995) Ø Versione italiana del MacArthur CDI. Ø Questionario per la valutazione della comunicazione e del linguaggio nei primi anni di vita. Ø Esistono due differenti forme del questionario: Scheda Gesti e Parole per bambini da 8 a 17 mesi Scheda Parole e Frasi per bambino da 18 a 30 mesi

23 Scheda Gesti e Parole Ø Parte I Comprensione globale Domande sulla comprensione da parte del bambino di alcune parole e frasi frequentemente usate con i bambini piccoli (es. proprio nome, no, batti le manine, etc). Ø Parte II Lessico vocale Due domande sulle prime parole prodotte dal bambino come imitazione di altri o denominazione di oggetti o eventi Lista di 408 parole (in 19 categorie) di cui si chiede al genitore di segnalare la comprensione e la produzione da parte del bambino.

24 Scheda Gesti e Parole Lista di parole contenuto, nomi e predicati ü Suoni e voci della natura ü Animali (veri o giocattoli ü Veicoli (veri o giocattoli ü Giocattoli ü Cibo e bevande ü Abbigliamento ü Parti del corpo ü Mobili e stanze ü Oggetti d uso familiare ü All aperto ü Persone ü Routines ü Verbi ü Aggettivi e qualità ü Avverbi espressioni di tempo e quantità

25 Scheda Gesti e Parole Liste di parole funtori ü Pronomi ü Interrogativi ü Preposizioni ü Articoli e quantificatori

26 Scheda Gesti e Parole Ø Parte III Azioni e gesti: 63 gesti in 5 categorie Primi gesti comunicativi Giochi e routines Azioni con oggetti Facendo finta di essere la mamma o il papà on bambole o animali giocattolo) Imitando le azioni dell adulto Giocare a fare finta con degli oggetti (usando un oggetto per un altro) Ø Parte informativa sul bambino

27 Scheda Gesti e Parole Valutazione dei risultati Ø Si considera a rischio un bambino i cui valori al questionario si collochino al di sotto del 10 percentile, o al di sotto della prima deviazione standard.

28 Scheda Parole e Frasi Parte I - Lista di parole Ø Consta di 670 parole bilanciate per frequenza d uso e categoria semantica (23 categorie). 16 categorie per 80 parole contenuto, sostantivi e predicati 7 categorie per 20 parole di funzione Ø Per ogni parola i genitori devono indicare l eventuale produzione da parte del bambino.

29 Scheda Parole e Frasi Categorie delle parole contenuto Suoni e Voci della natura Animali Veicoli Giocattoli Cibo e Bevande Abbigliamento Parti del corpo Oggetti di uso familiare Mobili e stanze e oggetti della casa All aperto Posti dove andare Persone Routines Verbi Aggettivi e qualità Avverbi ed espressioni di tempo

30 Pronomi Interrogativi Preposizioni Scheda Parole e Frasi Categorie delle parole funzione Articoli e Quantificatori Verbi ausiliari e modali Congiunzioni Avverbi-Espressione di luogo e quantità

31 Scheda Parole e Frasi Parte II Uso della grammatica 3 domande relative all uso da parte del bambino del singolare/plurale, del femminile/maschile e delle forme dei verbi.

32 Scheda Parole e Frasi Parte III complessità frasale Ø Domanda che indaga la produzione di frasi di più parole da parte del bambino Ø Presentazione di una lista di coppie di frasi in cui una è telegrafica ( scotta pappa ) e l altra completa di funtori ( scotta la pappa ) Ø Le frasi possono essere nucleari, complesse, binucleari

33 PVB scheda Parole e Frasi Ø È ancora in fase di sperimentazione una forma breve. Ø Struttura del questionario: Lista di parole Produzione di forme grammaticali Produzione di frasi e complessità frasale Scheda informativa sul bambino

34 Peabody Test (vocabolario recettivo) Ø Richiede al bambino di riconoscere l immagine corrispondente alle parole stimolo. Ø Le parole sono di livello crescente (in riferimento alla familiarità del significato, alla frequenza d uso e all età di acquisizione). Ø La somministrazione prevede quindi che la prova si interrompa dopo un certo numero di errori consecutivi. Ø Rende un punteggio standardizzato (media 100, deviazione standard 15) che considera la prestazione del bambino in relazione a quella media di altri soggetti appartenenti alla sua stessa fascia d età.

35 Questionario sullo sviluppo comunicativo e linguistico nel secondo anno di vita (QSCL) Ø Esistono due forme: Forma I: 12/16 mesi Forma II: 20 mesi Ø Risposte strutturate sui comportamenti comunicativi e non, prodotti dal bambino in sei contesti di vita quotidiana. Forte dipendenza della produzione linguistica del bambino dal contesto fisico e sociale dello scambio Importanza del considerare i contesti di gioco oltre a quelli di routine di cure materiali. Ø Lista di 7 e 8 item sulle abilità motorie (forma I) Ø Lista di 15 parole (entrambe le forme) Ø Lista di 15 gesti comunicativi (entrambe le forme)

36 I contesti del QSCL Ø Cosa fa il bambino quando ha fame Ø Cosa fa il bambino quando vuole uscire di casa Ø Come si comporta il bambino quando vuole un giocattolo Ø In assenza della persona preferita, cosa fa il bambino per richiamarla Ø Quando guardate/leggete insieme un libro, cosa fa il bambino Ø Quando giocate insieme al cucù-settete, cosa fa il bambino

37 Categorie di codifica del questionario Ø P: pianto Ø A: ricorso all adulto Ø S: comportamento solitario Ø I: indicazione Ø G: gesti referenziali Ø V: vocalizzi Ø L: parole Ø IL: indicazione + parola Ø F: frasi

38 Punteggi Ø Ad ogni voce di frequenza si attribuisce un punteggio: Mai: 0 Qualche volta: 1 Spesso: 2 Ø Questo punteggio si attribuisce ad ogni codice di categorizzazione, ma nel caso in cui lo stesso codice compaia più di una volta nello stesso contesto, allora si registra come punteggio solo quello corrispondente alla frequenza più alta.

39 Ø Tutti i punteggi relativi ad una determinata codifica (es. pianto) attraverso i diversi contesti vanno sommati e poi divisi per il numero di contesti in cui sono previsti, per ottenere il punteggio medio Ø Questo punteggio può variare tra 0 e 2 per tutte le misure. Ø Lo stesso punteggio medio si calcola anche per le abilità motorie della Forma I Ø Inoltre, si considera il numero totale di gesti e parole che il bambino è in grado di produrre (eventualmente insieme al numero medio di gesti e di parole nei 6 contesti).

40 Validazione del questionario Ø Valutazione dell attendibilità: buona sia per andamenti evolutivi stabili che in cambiamento Ø Valutazione della validità predittiva: l indicazione, i gesti referenziali e il ricorso all adulto a 12 e 16 mesi correlano positivamente con l ampiezza di vocabolario a 20 mesi.

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