188/A. SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 14 maggio 2014

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1 - 1 - Assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d Aula 188/A SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 14 maggio 2014 (Palazzo Panciatichi Firenze) PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALBERTO MONACI DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIUSEPPE BENEDETTI E DEL VICEPRESIDENTE GIULIANO FEDELI INDICE pag. pag. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: - Congedi Presidente... 4 Saluto agli studenti del Liceo Machiavelli-Capponi Presidente Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Ammirati, Santini, Ferri: Nuove strategie regionali sul trasporto pubblico locale su ferro (Interrogazione orale n. 1132) Svolgimento Presidente... 4 Nocentini (assessore)... 4 Ammirati (FI)... 5 COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: Informativa della Giunta regionale, ai sensi dell art. 48 dello Statuto, sul documento preliminare alla proposta di legge di modifica della legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo) Risoluzione dei consiglieri Bambagioni, Spinelli, Nascosti, Donzelli, collegata all informativa n. 64 della Giunta regionale sul documento preliminare alla proposta di legge di modifica della l.r. 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo), ai sensi dell art. 48 dello Statuto, in merito alla valorizzazione delle Case per ferie all interno del testo unico sul turismo (Risoluzione n. 243) Ripresa esame: dibattito, dichiarazioni di voto, voto

2 - 2 - pag. pag. positivo risoluzione Presidente... 5 Ammirati (FI)... 5 Staccioli (FdI)... 6 Pugnalini (PD)... 7 Tognocchi (PD)... 8 Bambagioni (PD) Nocentini (assessore) Mozione del consigliere Gambetta Vianna, in merito ai lavori urgenti per il ripristino delle sedi stradali danneggiate nel comune di Sambuca dalle violente precipitazioni atmosferiche del 4-5 gennaio (Mozione n. 771) Ritiro Presidente Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd) Mozione dei consiglieri Bambagioni, Mattei, Lastri, Brogi, Naldoni, Boretti, Ferrucci, in merito alle possibili forme di sostegno regionale alla campagna contro le mine nel Sahara Occidentale (Mozione n. 764) Voto positivo Presidente Mozione del consigliere Chiurli: Audit sul debito pubblico (Mozione n. 773) Illustrazione, dibattito, dichiarazioni di voto, voto negativo Presidente Chiurli (Gruppo misto) e sgg. Bambagioni (PD) Romanelli (Gruppo misto) Sgherri (Fed. Sin. Verdi) Manneschi (IDV-ALDE) Mozione del consigliere Chiurli: Dimissioni dell'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti (Mozione n. 774) Ritiro Presidente Mozione del consigliere Ciucchi, in meri to alla decisione della ASL 10 di Firenze di chiudere il Centro Prelievi dell Ospedale SMA (Mozione n. 775) Decadenza Presidente Mozione dei consiglieri Sgherri, Marini, Gazzarri, Manneschi, Lastri, Boretti, Romanelli, in merito all iter di definizione delle nuove tariffe del servizio idrico e al rispetto dell esito referendario del giugno 2011 (Mozione n. 781) Voto positivo Presidente Mozione dei consiglieri Gambetta Vianna, Lazzeri, in merito al caro parcheggi degli ospedali di Lucca, Pistoia, Prato e Massa Carrara (Mozione n. 779) Illustrazione, dichiarazioni di voto, ritiro Presidente Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd) e sgg. Sgherri (Fed. Sin. Verdi) Donzelli (FdI) Remaschi (PD) Mozione del consigliere Chiurli: Rimozione del tetto alle operazioni in contanti (Mozione n. 736) Illustrazione, dibattito, dichiarazioni di voto, voto negativo Presidente Chiurli (Gruppo misto) Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd) Manneschi (IDV-ALDE) Bambagioni (PD) Donzelli (FdI) Mozione del consigliere Chiurli: Attivazione rete internet wifi gratuita in ospedali e altre strutture afferenti al Sistema Sanitario Regionale (Mozione n. 780) Dichiarazione di voto, voto positivo Presidente Chiurli (gruppo misto) Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd)... 22

3 - 3 - pag. pag. Mozione dei consiglieri Ferrucci, Boretti, De Robertis, Pugnalini, Matergi, Tognocchi, Lastri, Remaschi, Mattei, Naldoni, Spinelli, Gazzarri, Marini, Romanelli, Sgherri: Adesione all appello per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinese e per una svolta nei negoziati in corso che conduca alla fine dell occupazione militare israeliana, alla costituzione di uno stato Palestinese indipendente e a una pace che dia giustizia e sicurezza a tutti (Mozione n. 787) Dibattito, dichiarazioni di voto, voto positivo testo emendato Presidente Taradash (Ncd) e sgg. Donzelli (FdI) e sgg. Boretti (PD) Mozione dei consiglieri Staccioli, Fuscagni, Donzelli, Marcheschi, in merito alle pari opportunità (Mozione n. 778) Illustrazione, dibattito, ritiro Presidente Staccioli (FdI) e sgg. Matergi (PD) Chiurli (Gruppo misto) Fuscagni (FI) Lastri (PD) Donzelli (FdI) Romanelli (Gruppo misto) rito alla riorganizzazione dei punti prelievi territoriali nel Chianti fiorentino e la collegata riduzione dell'attività dell'ospedale OSMA di Ponte a Niccheri (Mozione n. 790) Illustrazione, dibattito, dichiarazioni di voto, voto positivo Presidente Sgherri (Fed. Sin. Verdi) Chiurli (Gruppo misto) Naldoni (PD) Mozione del consigliere Gambetta Vianna, in merito alla Stazione Elettrica a Savignano (Mozione n. 799) Illustrazione, dibattito, dichiarazioni di voto, negativo Presidente Mozione dei consiglieri Staccioli, Donzelli, Marcheschi: Modifica tracciato elettrodotto Terna La Spezia-Acciaiolo (Mozione n. 809) Voto positivo Presidente *** Mozione dei consiglieri Giani, Danti, Lastri, Naldoni, Parrini, Bambagioni, in merito alle iniziative da intraprendersi in occasione delle celebrazioni dell'anniversario dei 150 anni di Firenze Capitale ( ) (Mozione n. 721) Illustrazione, dibattito, dichiarazioni di voto, voto positivo Presidente Giani (PD) Donzelli (FdI) Fuscagni (FI) Sgherri (Fed. Sin. Verdi) Mozione della consigliera Sgherri, in me

4 - 4 - La seduta inizia alle ore 10:01 Presidenza del Presidente Alberto Monaci Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Ammirati, Santini, Ferri: Nuove strategie regionali sul trasporto pubblico locale su ferro (Interrogazione orale n. 1132) PRESIDENTE: Buongiorno. Iniziamo i nostri lavori con l'interrogazione numero 1132, essendo presente uno degli interroganti, il consigliere Ferri. Successivamente si ritorna al dibattito sull'informativa numero 64. Assessore Nocentini, a lei la parola. NOCENTINI: Grazie, Presidente. Occorre precisare che non c'è stata nessuna svolta politica, il contratto tra Regione e Trenitalia scade il 31dicembre La Regione conferma la volontà di procedere ad un nuovo affidamento del servizio tramite ricorso a procedura di gara come da delibera di Giunta regionale numero 1211 del 23 dicembre Considerati però i tempi necessari per la gara ed il successivo eventuale subentro di un nuovo operatore, come illustreremo nel dettaglio rispondendo al quesito numero 3, abbiamo ritenuto utile aprire una fase di ricontrattazione, purché porti ad un contratto migliorativo di quello vigente con l'attuale gestore con il cosiddetto "Contratto ponte" previsto anche dal documento di riprogrammazione approvato ai sensi dell'articolo 16 bis della legge numero 135/2012 e del Dpcm 11 marzo La proposta di legge sul Tpl è stata proposta ed ampiamente discussa in sede di cabina di regia sul Tpl presso il ministero dei trasporti alla quale hanno partecipato il ministero dell'economia, le Regioni e l'anci presieduta dall'allora sottosegretario ai trasporti Erasmo D'Angelis. I lavori sulla proposta di legge si sono svolti fin all'inizio dello scorso mese di febbraio. Dalla caduta del governo Letta in poi i lavori sono stati sospesi e stanno riprendendo in questi giorni con il viceministro Riccardo Nencini. È prevista a breve una seduta dedicata alla discussione del testo di legge sul Tpl. La durata del contratto ponte è commisurata al periodo necessario all'eventuale subentro del nuovo gestore. La legge stabilisce che occorre prevedere un periodo di almeno 18 mesi dalla nomina del vincitore per consentire al nuovo subentrante di approvvigionarsi dal materiale rotabile per l'effettuazione del servizio. Tale obbligo che la proposta di legge sul Tpl in corso di discussione porta ragionevolmente a 36 mesi, tiene conto delle difficoltà ad acquisire materiale rotabile stante l'attuale mercato e inevitabilmente fa slittare di almeno tre anni il momento dell' affidamento effettivo dalla data di nomina del vincitore. Tale ipotesi non è in contrasto con quanto previsto con il piano di programmazione in quanto, come si rileva dal cronoprogramma, allegato 23 al documento, il periodo previsto a disposizione del subentrante per prenotarsi rotabili è individuato in tre anni ed a questo vanno aggiunti i tempi tecnici per espletare la gara di appalto per un totale quindi di circa 4-5 anni. La citata proposta di legge sul Tpl contempla tra le altre cose anche l'obbligo di cessione del materiale e dei beni essenziali al vincitore subentrante. Tale previsione, se approvata, costituirebbe una grande semplificazione delle procedure per l'affidamento del servizio e una volta operativa sarebbe senza alcun dubbio inserita nel bando di gara. Il cosiddetto "Contratto ponte" deve a- vere una durata definita anche per consentire alla Regione di vedersi garantiti alcuni punti ritenuti qualificanti. Gli elementi qualificanti il contratto ponte saranno: 1) Ulteriori investimenti per il rinnovo del materiale rotabile; 2) Miglioramento degli aspetti di qualità del servizio per puntualità, soppressioni ed informazioni al pubblico con relativa rimodulazione delle penali; 3) Correzione di alcune delle criticità riscontrate anche grazie alle segnalazioni dell'utenza con anticipo rispetto a quanto sarà messo a gara; 4) Interventi relativi al sistema di pagamento, tariffe per il turismo e valorizza-

5 - 5 - zione delle linee ferroviarie minori. Alla citata lettera del 30 ottobre 2013 che chiedeva la disponibilità del materiale rotabile e dei beni essenziali a svolgere il servizio, Trenitalia ha risposto negativamente. PRESIDENTE: La parola al consigliere Ammirati. AMMIRATI: Piena insoddisfazione, assessore, mi spiace che ci sia lei e non lo scrivente della risposta, ma mi sembra un po, come da noi si usa dire, il gergo per cui si chiama picche e si risponde a cuori. Abbiamo chiesto delle cose, ci è stato fatto tutto un quadro su un excursus di quello che sarà il destino del trasporto pubblico su ferro, abbiamo appreso stamattina che per altri cinque anni non se ne parlerà neppure. È dall'inizio di questa legislatura, io ricordo l'assessore Ceccobao in commissione che ci parlava di mesi e non di anni, che sarebbe sorto questo contratto che avrebbe risolto tutti i problemi che assillano giornalmente i pendolari. Siamo arrivati a un anno dalla scadenza della legislatura e forse si vedrà la fine di tale vicenda alla fine della prossima legislatura. Direi che è una risposta che da un lato mi lascia esterrefatto e che dall'altro non nega questa inversione di tendenza perché prevedere un contratto ponte di questa durata significa dare contro la scelta strategica dell'assessore. Quindi siamo di nuovo nelle braccia di Orfeo, siamo nelle braccia di Trenitalia e dovremo subire ancora una volta le angherie che quotidianamente Trenitalia ci fa sopportare sulle proprie linee e io credo che peggior fine di questa storia stamani non potevamo apprendere. COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: Informativa della Giunta regionale, ai sensi dell art. 48 dello Statuto, sul documento preliminare alla proposta di legge di modifica della legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo) Risoluzione dei consiglieri Bambagioni, Spinelli, Nascosti, Donzelli, collegata all informativa n. 64 della Giunta regionale sul documento preliminare alla proposta di legge di modifica della l.r. 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo), ai sensi dell art. 48 dello Statuto, in merito alla valorizzazione delle Case per ferie all interno del testo unico sul turismo (Risoluzione n. 243) PRESIDENTE: Alle interrogazioni numero 1131 e 1127 è stata data risposta scritta; sapremo successivamente, forse tra qualche anno, se gli interroganti erano soddisfatti della risposta oppure no. Ritorniamo quindi all'informativa numero 64 alla quale è collegata la proposta di risoluzione dei consiglieri Bambagioni, Spinelli, Nascosti, Donzelli. Il dibattito è aperto. Mi si dice che siete arrivati qui ieri sera. La parola al consigliere Ammirati. AMMIRATI: Ringrazio l'assessore della sua presenza. Ho letto l'informativa integrata che due Consigli fa ci lesse velocemente in aula e devo dire che al di là della verbosità e della copiosità con la quale si è dato corso all'integrazione richiesta, restano tutte intatte le perplessità che avevamo al momento in cui abbiamo richiesto dei chiarimenti. È un'informativa che, tutto sommato dice molto, ma che alla fine non affronta i problemi nodali del settore, è un'informativa che parla di sburocratizzazione e di semplificazione e credo questo sia l'obiettivo minimo che si debba conseguire non solo e non soltanto in questo settore ma che sia un'informativa che faccia torto all'importanza che il settore turistico in questa Regione dovrebbe assumere. Parlare di turismo in Toscana non significa solo e soltanto parlare di afflussi turistici, significa toccare una delle componente più vive e importanti di questa regione. Turismo significa in Toscana rispetto della propria storia, rispetto delle proprie tradizioni, significa credere e valorizzare un paesaggio che ha pochi uguali e tutelare e proteggere quei molteplici operatori che per le varie sfaccettature del turismo impiegano la

6 - 6 - propria attività, significa soprattutto ricreare le condizioni perché certi tipi e certi settori del turismo possono trovare soddisfazione nel legislatore regionale, trovare tutela e risposta alle loro domande e soprattutto il mezzo perché il turismo si tramuti effettivamente e non soltanto a parole in volano dell'economia. Bene, di tutto questo, assessore, nella sua informativa non ho trovato traccia. Ci sono dei settori importanti che sono stati completamente obliterati nell'informativa. Nulla mi si dice del settore fieristico che sta attraversando una crisi ormai direi decennale con fallimento completo delle strategie toscane, del governo toscano, è un settore che dovrebbe assumere rilevanza specifica e che avrebbe bisogno di interventi mirati, è un settore che dovrebbe riuscire a integrarsi in un sistema turistico che non fosse soltanto regionale ma che coinvolgesse parti non soltanto dell'italia centrale ma anche altre parti a noi contigue e che potrebbero costituire in un quadro complessivo un sistema di volano senza precedenti. Di tutto questo non si dice nulla. Non si dice nulla del problema della direttiva Bolkestein, il settore balneare è completamente abbandonato in questa informativa, non ve ne è traccia. Non vi è traccia di quello che sta succedendo nel settore cave, altro problema sul quale vedo una latitanza incomprensibile, ingiustificata ed ingiustificabile di questa amministrazione. Nulla si dice per quanto riguarda il rilancio del settore pedemontano e nulla dice per quanto riguarda i settori esclusivamente montani che riguardano parte della nostra regione. Credo ci siano dei silenzi assordanti, colpevolmente assordanti. Delle due l'una: o c'è un'incapacità di amministrare o c'è una volontà di amministrare in modo non omogeneo e non conforme alle aspettative dei nostri concittadini. PRESIDENTE: Consigliera Staccioli, ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà. STACCIOLI: Grazie, Presidente. Questa informativa non è per niente esaustiva. Lo dico con rammarico perché provenendo da Forte dei Marmi e dalla Versilia, dal mondo del turismo, la trovo davvero troppo generica, tant'è che la stessa Federalberghi non più tardi di due o tre giorni fa ha mandato una comunicazione a tutti i colleghi relativa a questa informativa. Se pensiamo che sulla finanziaria del 2014 la stessa Regione Toscana su un settore, tra l'altro, che dovrebbe essere in questo momento quello maggiormente trainante e che fa da ammortizzatore sociale, perché laddove ci sono crisi molto spesso le persone del settore turistico riescono magari o lavorando nel weekend o in maniera stagionale ed a potere andare avanti quando hanno perso il lavoro in aziende del settore manifatturiero. Invece la stessa Regione Toscana per il 2014 investe solo 2 milioni di euro. "Cosa sono 2 milioni di euro?", così fu detto, sugli 80 milioni che riguardavano le imprese e il discorso dei fondi europei, dell'anticipazione dei fondi europei. La cifra era bassissima, tant'è che ci fu una discussione a fine anno molto forte per questo. Turismo; manca un'organizzazione. Abbiamo visto che il portale a tutt'oggi a distanza di quattro anni dalla chiusura dell'apt non funziona come dovrebbe e dovrebbe invece promuovere una regione che si vende da sola ma non possiamo continuare a venderci da soli. È vero che è il secondo portale più visitato ma è altrettanto vero che non è così funzionante come altri portali, prendo l'esempio dell'emilia Romagna senza andare a cercare quello del Trentino che è il non plus ultra. Mi collego all'emilia Romagna anche per quanto riguarda le infrastrutture. La capacità di avere aumentato i treni freccia bianca e fare, lo ripeto per l'ennesima volta, una promozione per coloro che partono da Milano e da Torino, un accordo tra la Regione e le associazioni di categoria che vengono ascoltate, cosa che non è stata fatta in questa regione se pensiamo anche alla promozione che doveva

7 - 7 - essere la famosa "divina Toscana" ritirata la sera prima al Bit di Milano, quindi immaginiamoci. Quindi ci sono infrastrutture che stiamo perdendo e treni. I treni regionali, facendo da pendolare come molti colleghi, vediamo in che condizioni sono. Le infrastrutture; pensiamo che abbiamo speso e stiamo spendendo sul people mover 82 milioni di euro tra Pisa aeroporto e Pisa centrale per poi arrivare a Pisa centrale e vedere stazioni fatiscenti, vergognose e treni altrettanto vergognosi. Quindi è una situazione veramente brutta per quanto riguarda le infrastrutture. Per quanto riguarda le fiere abbiamo dei poli fieristici che non sfruttiamo a dovere. Sono andata a un convegno in Versilia organizzato da Federalberghi e c'era un rappresentante di Nizza che diceva che loro lavorano tutto l'anno su tutto il territorio della costa di Nizza grazie alle fiere. Non abbiamo la capacità, forse per colpa di chi li gestisce, di sfruttare questi poli fieristici altrettanto importanti, la stessa Firenze fiere, la stessa marmo macchine ed Arezzo fiere. Anche questo è un cattivo collegamento tra turismo e fiere e quindi alla possibilità di allacciarsi alla cultura. Un esempio potrebbe essere anche "Anteprime" organizzato dalla Mondadori. Porto questo esempio perché veniva fatto a Pietrasanta e durava tre giorni ed era di rilevanza internazionale. L'incapacità degli amministratori locali di mantenere questa iniziativa importante sul territorio, riguardava la cultura ma anche il territorio, la mala organizzazione di quattro sindaci della Versilia storica che potevano mantenerla dividendosi o al limite potere sostenersi a vicenda su questo evento ed invece c è stata l'incapacità di farlo. C'è anche un'incapacità sul territorio di poterlo promuovere. Se non viene sia dal territorio ma soprattutto dalla Regione Toscana questa promozione da chi può venire? Da nessun altro. Quindi si autogestiscono le iniziative, molto spesso dalle associazioni di categoria. Per esempio "art mare" non viene promossa dall'amministrazione comunale a Pietrasanta ma viene promossa dagli addetti ai lavori per poter promuovere il territorio e chi lo dovrebbe fare non lo fa. Per quanto riguarda la Bolkestein lo stesso governatore Rossi ha detto avrebbe tutelato i balneari e me lo auguro perché sono persone che hanno investito tutto e hanno migliorato la situazione della nostra costa. Se questa direttiva, questa non vale solo per i balneari ma anche per il commercio e per gli ambulanti, visto che andiamo alle elezioni europee, non viene fermata come ha fatto la Spagna ed altre nazioni le nostre imprese con altrettante imprese a livello di indotto italiano, sarà un disastro perché sono piccole e medie imprese, sono imprese che danno da lavorare sul territorio. PRESIDENTE: Ha chiesto di intervenire la presidente Pugnalini, a lei la parola. Si prepari il collega Tognocchi. PUGNALINI: Presidente, grazie. Vorrei partire da una riflessione e cioè che stiamo ragionando, l'assessore ha fatto una comunicazione al riguardo, relativamente a un documento preliminare che dà il via al percorso anche di integrazioni, approfondimenti ed arricchimenti che naturalmente saranno necessari. Mi è sembrato di capire dalle parole dell'assessore che questa è la direzione in cui possiamo andare tutti insieme con il lavoro concertativo che l'assessore e la Giunta faranno ma anche con il lavoro di arricchimento che può venire da questo Consiglio. Questo mi aspetto anche dal dibattito odierno. Ho partecipato qualche mese fa agli stati generali del turismo prima della nomina del nuovo assessore ma al di là della presenza dell'assessore ho visto un mondo che ruota intorno a questo settore fondamentale per la Toscana estremamente determinato e vivace. Anche in quella giornata sono venute fuori delle proposte e delle richieste da coloro che operano in tale settore che ci possono permettere di dare al settore stesso un impulso ulteriore, un impulso ulteriore ad una realtà che,

8 - 8 - mi piace ricordarlo, sta comunque tenendo molto ma molto bene rispetto ad altre situazioni a un momento di crisi profonda. La nostra regione resiste, quel settore resiste, ha dimostrato una capacità forte di resistenza nonostante l'urto che arrivava forte dalla crisi e dalla recessione. Vorrei partire da un altro dato, che il turismo in Toscana è fondamentale col 15 per cento del Pil nella nostra regione. Quando parliamo di questo tema parliamo di un settore che occupa e dà risorse importanti ai cittadini della nostra Regione senza poi ragionare sull'indotto e tutto il resto. Possiamo già fare un primissimo punto di alcune note positive che comunque vediamo all'interno della nostra Regione e quindi su queste dobbiamo insistere e lavorare ancor di più perché vediamo aumentare una domanda proveniente dalle aree emergenti europee ed extra europee oltre a quelle storiche come quelle tedesche, vediamo che stanno andando molto bene le città d'arte, che stanno reggendo molto bene le nostre colline e le nostre campagne, che stanno andando avanti molto bene i nostri agriturismi. Che cosa possiamo fare noi nella revisione del testo unico del turismo? Secondo me rispondere in primo luogo alla domanda che gli operatori ci fanno, di semplificare e di dare maggiore chiarezza, quindi norme certe, per chi opera nel settore. Questa è la richiesta che ci arriva in maniera forte perché in questo momento ci troviamo in una situazione di concorrenza estremamente aggressiva e i nostri operatori ci chiedono una maggiore snellezza e flessibilità. Credo che in questo dobbiamo accompagnarli perché se riusciamo a dare queste risposte forse riusciamo a dare la flessibilità alle richieste che ci provengono da coloro che vengono nei nostri territori senza troppi legacci. Questo senza disperdere il percorso di qualità sul quale abbiamo lavorato per anni, anzi provando a ritrovarlo, credo possiamo rispondere a tali esigenze. Abbiamo provato a fare con la proposta di legge approvato in questa aula su proposta del collega Tognocchi l'albergo diffuso e la nostra regione deve essere in grado di allinearsi con le richieste provenienti dai mercati dando risposte più veloci. Abbiamo la grande necessità perché questa revisione arrivi in tempi veloci. Se posso fare un invito, oltre a stare attenta nei confronti di una internazionalizzazione sempre più forte, l'attenzione ai nuovi mercati esteri e al brand della Toscana che ha un'appetibilità che deve restare tale, anzi che deve aumentare, l'organizzazione dell'offerta con le nuove soluzioni e un forte uso della rete del web. Le cose che diceva la consigliera Staccioli su questo tema mi convincono e credo su questo potremo intervenire e credo che il ruolo delle Regioni sia da mettere in maggiore sinergia con tutti quanti, pubblico e privato, e stare di più in contatto con il livello nazionale perché l'italia e la Toscana si vendono meglio se stanno all'interno di un filone che sia il più possibile integrato. Credo che se riusciremo a stare su questi temi e se faremo velocemente questa revisione, allora dovremmo consegnare entro l'anno, quindi entro questa legislatura, il nuovo testo unico per il turismo. Grazie. Presidenza del vice Presidente Roberto Giuseppe Benedetti PRESIDENTE: Consigliere Tognocchi, a lei la parola. TOGNOCCHI: Grazie, Presidente. Credo che l'anno che manca alla fine della legislatura, anche approfittando dell'entusiasmo e della verve con il quale il nuovo assessore ha affrontato il suo compito, possa apportare alcune rotte di correzione importanti nell'aiuto al sistema turistico toscano. Quando una regione come la nostra supera i 40 milioni di presenze annue è evidente che visti dall'estero vediamo visti come siamo, una meta ambita ed un sistema che funziona. Abbiamo alcuni problemi relativi al fatto che, pur in una ricchezza di offerta e in una capacità di accoglienza importante, le nostre aziende sono in difficoltà per una

9 - 9 - serie di motivi che è lungo elencare e su uno in particolare possiamo avere una forte influenza. Mi riferisco al fatto che l'intermediazione ormai è in mano a grandi portali internazionali e che i costi di questa intermediazione, quindi la concorrenza al ribasso che le nostre strutture si fanno a volte sul filo dell'euro su un pernottamento, grava in maniera importante e pericolosa per il futuro delle nostre aziende che sono costrette, quando va bene, a non programmare investimenti importanti per la manutenzione e l'aggiornamento delle strutture, cosa fondamentale per mantenere un livello di accoglienza e di capacità. Qualcosa, e qui entro nel merito della questione, si è tentato; citava la collega Staccioli il portale InToscana dove si è provato un on line per vedere se in qualche maniera, così come avviene in altre regioni e in altri paesi del mondo, il pubblico sostiene iniziative che possono a- iutare a ridurre questa difficoltà ed aumentare la marginalità delle imprese. Questo i- niziò male addirittura buttandosi sui grandi portali; ti collegavi, andavi su "Lastminut.com" addirittura correndo il rischio di programmare una vacanza in Toscana e trovarsi in un'altra parte del mondo. Si è cercato di rimediare, ma il tutto ancora non è all'altezza della situazione perché manca il requisito fondamentale senza il quale senza un rapporto corretto con le imprese non si può sostenere e cioè l'immediatezza del sistema. Funziona così: quando prenoti su internet devi essere in grado di avere l'ok immediato, il pagamento con la carta di credito e sapere che quella sarà la tua destinazione. Penso, come abbiamo sostenuto in una mozione approvata all'unanimità in questo Consiglio Regionale, che se non si rimette mano all'architettura è evidente che abbiamo da una parte Toscana Promozione che ha ereditato il sistema di promozione delle Apt con molte difficoltà, perché è chiaro che Toscana Promozione può rappresentare la promozione del sistema e non certamente la capillarità dell'informazione dell'accoglienza turistica nei territori e dall'altra abbiamo il portale che nasce per esigenze del turismo, allargatosi nel diventare una cosa non so quanto ben decifrabile, addirittura un organo d'informazione. Che abbiamo bisogno di tutto in Toscana, nel nostro Paese, certamente non è un organo d'informazione pubblica di cui abbiamo bisogno, la formazione ormai ai tempi di internet straripa e quindi non c'è necessità di garantire un'informazione regionale ma la specificità del turismo viene gestita per quanto riguarda l'in coming in una sede diversa da quella dove si gestisce la promozione. È evidente che questa è una cosa che non può funzionare ed abbiamo bisogno di rimettere il tutto insieme. È come se un'azienda che vende on line facesse gestire il proprio portale da un'altra azienda. C'è un collegamento diretto con le necessità dell'azienda e quindi nell'avere un sistema di promozione vocato e votato a fare funzionare il terminale finale. Questo è un elemento sul quale a partire dall'architettura dobbiamo lavorare perché credo ormai sia diventato insostenibile. Nel momento in cui si fece la mozione dovetti ricevere anche dipendenti che mi chiesero spiegazioni sul significato della mozione e spiegai che non c'era la necessità di penalizzare le professionalità ma che la Regione doveva scegliere che mestiere doveva fare e cioè sostenere le nostre imprese per riqualificare e rimettere insieme il portale col sistema di promozione specializzandolo sempre più in quella che è la sua caratteristica e la sua particolarità. Il secondo tema è quello che citava anche la collega Pugnalini, della quale condivido l'intervento, di rendere flessibile il nostro sistema e in questo va il senso anche della legge sull'albergo diffuso. Dobbiamo avere un sistema in grado di accogliere tutti i nuovi tipi di turismo che cercano una risposta e siccome sappiamo che ormai, come in tutti i settori dell'economia, il turismo è sempre più diviso in nicchia ed in particolare si cerca la propria esperienza, perché ormai si costruisce per il

10 per cento, questi sono i dati su internet, la propria vacanza facendosi sempre mediare dai grandi gruppi internazionali che ci saranno sempre, hanno una fetta di mercato come è quella del grantour e dei grandi siti, e questo si sposa con la nostra esigenza di spostare flussi importanti di turismo nei territori e quindi di gravare meno i grandi siti e dare un'accoglienza in una parte della Toscana che non è meno bella ma solo meno conosciuta e che dà quella capacità di esperienza importante perché questo possa essere vissuto. Ecco quindi che i temi che stiamo affrontando hanno bisogno di una grande flessibilità. In Francia le strutture di accoglienza turistiche sono classificate in una maniera importante nel numero ed addirittura esistono le tipologie "Case dei pescatori" che non hanno i requisiti standard di un hotel ma che possono fare un determinato tipo di turismo di esperienza lungo il fiume e lungo il mare della Francia raccogliendo, penso, la trasformazione in residence in accoglienza dei fari lungo le coste croate. Dobbiamo rendere flessibile il sistema e fare sì che non si crei una concorrenza al ribasso con gli hotel ma che si specializzino le strutture motivandole sulle capacità di accoglienza di questo nuovo tipo di turismo. Credo su questo il nuovo testo unico avrà un ruolo importante per allargare la platea e per disciplinare la materia. Perché altrimenti cosa succede? Succede che emerge il sommerso oppure emergono iniziative. Dopo la legge che abbiamo fatto sull'albergo diffuso è nata l'iniziativa di Terravision chiamata tax che è assolutamente un'idea contraria a quella che sosteniamo e cioè un turismo low cost nei borghi a 14 euro a notte compresa la prima colazione su abitazioni già esistenti senza un raccordo con le popolazioni locali vero ed importante che viene proposto al territorio come una soluzione per i borghi della nostra Toscana. Questo deve nascere invece da un'iniziativa dei residenti che sono elemento principale di accoglienza e di dimostrazione di vitalità delle località, deve nascere dal basso motivandolo naturalmente con un progetto e con una forte adesione a partire dalla nostra regione sulle iniziative che nascono perché è esattamente il contrario, valorizzare i borghi e non svenderli, valorizzare il nostro territorio, le nostre tradizioni e le nostre culture e non metterle in mano a chi, specializzato in tutt'altro settore, pensa che solo perché si trasportano le persone con il pullman si possa realizzare un'accoglienza di tal tipo. Qui sta la scelta e la selezione sulla quale allargare la platea non vuol dire mettere in concorrenza. Questa è la dimostrazione, ho citato il caso dell'albergo diffuso che cercava di regolamentare e non di creare il far west quando qualcuno ha pensato fosse in contrasto con l'interesse degli albergatori perché è un'integrazione. Chiudo sul tema dell'accoglienza sulla Via Francigena che se lasciamo sia affidata alla buona volontà di ostelli, conventi o altro, ci lamenteremo del fatto che c'è anche lì un piccolo sommerso; regolamentarla e dare le priorità rispetto al loro mestiere e regolamentare anche sul tema della capacità di contribuzione alla finanza pubblica questo tipo di attività può essere un modo per regolamentare e accrescere il volume del turismo e non mettere in concorrenza chi è già in difficoltà. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Tognocchi. Consigliere Bambagioni, a lei la parola. BAMBAGIONI: Grazie, Presidente. Ho chiesto la parola per anticipare i contenuti della risoluzione che segue a ruota la presentazione dell'informativa. Credo, come già il dibattito ha fatto e- mergere, che la modifica della legge regionale 42 oltre che necessaria sia un'occasione importante per tutta la Toscana e quindi credo questo sia un percorso che caratterizzerà questo fine legislatura che vogliamo sostenere lealmente e con convinzione. Lo scopo della risoluzione è semplicemente e-

11 videnziare e chiedere, dare un'indicazione alla Giunta di maggiore riflessione su un tema che per certi aspetti può essere innovativo e socialmente rilevante, quello delle case per ferie. Ovviamente l'obiettivo è comune, arrivare ad un'offerta turistica migliore e vincente che favorisca i flussi turistici rispettando l'ambiente e le identità dei luoghi. In questo contesto un punto di forza, a mio avviso, può essere il modello di ospitalità extralberghiero delle case per ferie perché questa è una fruizione turistica per alcune fasce sociali deboli altrimenti impossibilitate a muoversi sul territori. Mi riferisco in particolare alle famiglie con numerosi figli ed in particolare a coppie di anziani. Esiste un mondo che recentemente si è organizzato con delle mappature a livello toscano e nazionale e con una rappresentanza sindacale che sta formandosi che ha lo scopo di dare la possibilità a queste persone di muoversi all'interno del territorio, per altro portando anche all'attenzione del turista un patrimonio edilizio esistente unico che potrebbe venire in contatto con lo stesso grazie a queste case per ferie. Lo scopo della risoluzione è invitare la Giunta, l'assessore e l'intero Consiglio a sostenere questo tipo di fruizione turistica nella consapevolezza che non devono prevalere logiche lobbistiche di interessi ma sono iniziative complementari che vanno a riempire degli spazi che altrimenti non potrebbero esserlo anche per questioni di carattere economico. Sono occasioni di sviluppo di lavoro e, ripeto, di valorizzazione di un patrimonio straordinario che in Toscana è presente e che spesso non è accessibile. L'invito è che nei passi successivi si dia dignità a questo tipo di fruizione turistica ma che si riesca anche a concepirla come è lealmente, una via di mezzo tra una iniziativa economica e una privata. Le spese sono in realtà portate avanti dal mondo dell'associazionismo che riesce a svolgere anche prezzi particolari che favoriscono famiglie numerose o anziani che evidentemente in sede di elaborazione devono essere considerati per quello che sono e quindi non sono operatori economici a tutti gli effetti ma possono essere certamente strumenti utili nell'ottica e nell'obiettivo complessivo generale che tutti ci accomuna, di migliorare l'offerta turistica toscana. Grazie. PRESIDENTE: La parola all assessore Nocentini. NOCENTINI: Grazie. Solo un brevissimo intervento per dire che effettivamente credo che gli stimoli che vengono dal Consiglio stamani siano molto utili per il lavoro che sono chiamata a fare in questo anno di attività. Alcuni temi li richiamo per titoli, quali il turismo congressuale, la difficile situazione degli stabilimenti balneari e tutto il problema del loro inquadramento nell'ambito della direttiva Bolkestein per cui ci siamo attivati a livello nazionale per fare in modo chi ci sia una rivendicazione nazionale per evitare che tale settore venga incluso nella Bolkestein e altre questioni come lo strumento di promozione e, aggiungo, la valorizzazione del patrimonio culturale come grande attrattore turistico e veicolo per una maggiore commercializzazione dei nostri prodotti locali. Sono tutti temi che certamente devono essere dibattuti e che molto volentieri avrò modo di discutere con il Consiglio. Questi effettivamente non ci sono nel preliminare presentato che ha un'ambizione più limitata rispetto a questi temi che attengono maggiormente alla programmazione degli interventi e delle strategie della Regione Toscana in questo settore e semplicemente si pone di mettere ordine e dare modo agli operatori di agire con maggiore snellezza in ambito amministrativo burocratico. Ci ritroviamo ad inquadrare normativamente tutta una serie di atti o di autorizzazioni amministrative che dalle province devono passare o ai comuni o alla Regione soprattutto per quanto riguarda la raccolta di statistiche ed informazioni e ci sembrava doveroso un atto che

12 anzitutto creasse un quadro normativo chiaro su chi sono i referenti e su quali sono le procedure da avviare per gli operatori e poi tutto il resto che voi avete nominato che secondo me è cruciale soprattutto per quest'ultimo anno e potrà essere oggetto di dibattito e mi rivolgo anche alla presidente Pugnalini, sollecitando un incontro in tal senso. Abbiamo preparato e lo condividiamo volentieri con il Consiglio nei tempi più brevi un rapporto sul turismo in Toscana che ci aggiorna sullo stato dell'arte anche dal punto di vista di dati statistici e quella potrebbe essere una prima occasione per ridiscutere la strategia regionale per questo ultimo anno di fine legislatura e quindi demanderei alla Terza Commissione la possibilità di lavorare insieme su questo. Grazie. PRESIDENTE: Metto in votazione la proposta di risoluzione n. 243, collegata, a firma dei consiglieri Bambagioni, Spinelli, Nascosti e Donzelli. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? - Il Consiglio approva - Mozione del consigliere Gambetta Vianna, in merito ai lavori urgenti per il ripristino delle sedi stradali danneggiate nel comune di Sambuca dalle violente precipitazioni atmosferiche del 4-5 gennaio (Mozione n. 771) PRESIDENTE: Avremmo finito gli atti. Passiamo alle mozioni iniziando dalla numero 771 "In merito ai lavori urgenti di ripristino delle sedi stradali del comune di Sambuca dalle violente precipitazioni atmosferiche del 4 e 5 gennaio", proponente il consigliere Gambetta Vianna, a lei la parola. GAMBETTA VIANNA: Grazie. Ritiro la mozione in quanto già discussa con un'altra mozione condivisa con altri colleghi della maggioranza. Grazie. Mozione dei consiglieri Bambagioni, Mattei, Lastri, Brogi, Naldoni, Boretti, Ferrucci, in merito alle possibili forme di sostegno regionale alla campagna contro le mine nel Sahara Occidentale (Mozione n. 764) PRESIDENTE: Mozione numero 764 "In merito alle possibili forme di sostegno regionale alla campagna contro le mine nel Sahara occidentale", proponenti i consiglieri Bambagioni, Mattei, Lastri, Brogi, Naldoni, Moretti, Ferrucci. Chi chiede di parlare? Nessuno. Metto in votazione la mozione 764, titolo noto. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? - Il Consiglio approva - PRESIDENTE: Sull'ordine dei lavori la parola al presidente Ferrucci. FERRUCCI: Grazie, Presidente. Per non ritrovarsi poi in pochissimi consiglieri a discutere le mozioni chiederei di dare un ordine ed eventualmente un orario entro il quale si dice di chiudere i lavori anticipandolo rispetto all'orario previsto in conferenza capigruppo o arrivare fino alle una. Questo per avere garanzia della presenza in aula perché vedo già diversi consiglieri che si sono allontanati. PRESIDENTE: La conferenza capigruppo ha stabilito che i lavori non vanno oltre le ore 13,00. Direi di affrontare un po di mozioni, se ce ne è qualcuna che emerge su questioni particolari la segnalate alla presidenza e si affronta. Mozione del consigliere Chiurli: Audit sul debito pubblico (Mozione n. 773) PRESIDENTE: Mozione numero 773 "Audit su debito pubblico", proponente il consigliere Chiurli, a lei la parola. CHIURLI: Questa mozione si presenta inizialmente parlando del debito detestabi-

13 le. Se è vero che le obbligazioni sul debito sono dei contratti dello stato o dell'ente pubblico con altri enti è anche vero che esistono alcune eccezioni a tale regola perché il diritto internazionale stabilisce che sono ammissibili tre eccezioni: il principio di forza maggiore, lo stato di necessità e il cambiamento fondamentale di circostanze. Afferiscono a tali principi situazioni di forte instabilità sociale ed economica in grado di precludere la possibilità di soddisfare i bisogni della popolazione, il persistere di una grave crisi finanziaria e penso questi siano tutti argomenti che toccano in questo momento il nostro paese. Questi principi sono attestati dalla convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del La storia abbonda di casi di cancellazione o riduzione dei debiti contratti dagli stati come, ad esempio, l'accordo sui debiti esteri tedeschi che ha significato la parziale cancellazione del debito ed oltretutto la Germania ha ottenuto che l'italia e la Grecia rinunciassero a quanto gli spettava. Da fonti giornalistiche risulta inoltre che la nozione di debito detestabile sia stata utilizzata dagli Stati Uniti in Iraq, in quanto il governo che l'aveva prodotto venne giudicato illegale e tiranno; lo stesso concetto è stato utilizzato dall'ecuador per la rinegoziazione del debito pubblico estero che ha dichiarato illegittimo ed illegale parte del debito e ha rinegoziato le condizioni per il pagamento della restante parte con i creditori. Anche più recentemente nel 2013 l'islanda ha intrapreso la strada della rinegoziazione del debito pubblico ingaggiando un braccio di ferro con le banche e con l'unione Europea. Viene quindi confermato e dimostrato che un debito quando è palesemente insostenibile, quando aggrava le condizioni di un popolo in modo progressivo ed intollerabile e nello sforzo di doverlo pagare si debba tagliare e che quella sia la strada maestra. La storia insegna che quella del debito detestabile è nozione germogliata prima della nascita della finanza moderna ed ormai acclarata. Dai dati della Banca d'italia disponibili si deduce che circa i tre quarti del debito i- taliano è costituito da passività di medio e lungo termine. Il 45 per cento circa di questa mole di debito è nelle mani della Banca di Italia stessa, di banche italiane e di grandi investitori italiani, un 10 per cento è detenuto da piccoli investitori mentre il restante 45 per cento è detenuto da investitori esteri. I dettagli circa la composizione del debito pubblico italiano restano difficili da decifrare. In tal senso è pressoché impossibile individuare eventuali tranche di debito contratto in maniera illegittima o illegale. È anche da ricordare che si può parlare di un vero e proprio diritto alla conoscenza dei dettagli sulla composizione del debito pubblico di uno stato attraverso un audit indipendente che faccia un'analisi più approfondita e renda pubblici i risultati di questa indagine. Il diritto all' audit sul debito pubblico, diritto sovrano degli stati ad agire e decidere nella legalità e al tempo stesso dare un diritto dei cittadini alla richiesta di compensazione in caso di debito contratto in maniera illegittima o illegale. Le risposte a questi quesiti permetterebbero alla commissione indagante di determinare la legalità o l'illegalità dei crediti. A seguito di tutto ciò sarebbe anche possibile mettere in atto un intervento che miri non solo alla rinegoziazione del debito ma alla correzione del meccanismo che ha portato all anomala espansione dello stesso. Siamo qui a chiedere di impegnare il Governo con tutti gli strumenti a disposizione di una Commissione dotata di autonomia decisionale e di indagine che effettui una ricognizione del debito pubblico italiano al fine di fare chiarezza sulla reale mole di indebitamento, sulle modalità con le quali tale cifra è stata raggiunta, nonché al fine di individuare eventuali profili di illegittimità del debito pubblico che possono condurre ad una sua rinegoziazione in termini favorevoli alla popolazione, a tutti i cittadini. Siamo a chiedere di avviare in seno alla Regione Toscana un audit sul debito pub-

14 blico dell'ente toscano per far sapere ai cittadini come sta la situazione, a sollecitare tutti gli enti locali ad intraprendere una strada simile e a sostenere la partecipazione pubblica e l'informazione dei cittadini toscani che penso abbiano tutto il diritto di sapere, un audit sul debito pubblico. Praticamente sto chiedendo di informare i cittadini tramite un audit sul debito pubblico. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Bambagioni, a lei la parola. BAMBAGIONI: Al di là di alcune considerazioni non condivisibili su quanto detto ora dal consigliere Chiurli, almeno per quanto mi riguarda, credo l'intento sia valido, quello di porre attenzione sul debito pubblico ed essere trasparenti il più possibile e fare un analisi anche particolare sui contratti swap. Direi che per cogliere l'aspetto positivo di tale mozione da una parte non possiamo essere d'accordo su come è impostata, perché andare a chiedere al Governo gli strumenti per l'istituzione di una Commissione mi sembra fuori luogo, essendo cosa di carattere nazionale e certamente non mancheranno i sistemi di controllo e di comunicazione. Possiamo recepire l'intento che ci riguarda più direttamente a livello regionale e cioè dedicare del tempo e un approfondimento oltre a quelli che già normalmente facciamo in occasione dei bilanci annuali a un'analisi della composizione del debito regionale ed in particolare di questo andamento della gestione dei contratti swap a suo tempo previsti. Da questo punto di vista non è necessario creare un'apposita Commissione perché esiste già la Commissione controllo non a caso presieduta da un membro della minoranza proprio perché ci vuole la massima trasparenza nel gestire le cose. Mentre sono costretto a nome del gruppo a dire che siamo contrari a questo tipo di richiesta, dall'altra parte si dà la disponibilità, parlandone in altro momento, di riprendere questi due temi all'interno dell'apposita Commissione e lì svilupparli sia per quanto riguarda un'informativa se si vuole dare al Consiglio sulla composizione del debito della Regione Toscana ed in particolare sull'andamento del tema degli swap, temi che puntualmente si esaminano almeno due volte l'anno in Commissione dove ci vengono date le informazioni. PRESIDENTE: Consigliere Romanelli, a lei la parola. ROMANELLI: Confesso che con le nostre tempistiche e nel doversi occupare di tutto non ho esattamente tutto il testo preciso della mozione del consigliere Chiurli del quale ho sentito la relazione. Dico che mi interessa l'argomento perché, come spesso avviene, il collega Chiurli pone temi non di strettissima attinenza al nostro lavoro di Consiglio Regionale ma che di fatto sono temi più generali che hanno ricadute sulle nostre politiche e su quelle che sono state le nostre scelte negli ultimi anni, la piega e la direzione che hanno preso le politiche pubbliche negli ultimi anni. La questione del debito è questione importante e sappiamo che un paese come la Grecia è nelle condizioni che è probabilmente per un'eccessiva rigidità nella gestione di questo debito da parte anche dell U- nione Europea e della comunità internazionale. Sicuramente l'italia non è nelle stesse condizioni ma porsi il problema del debito, di una conferenza internazionale sul debito, di come gestire queste cose è sicuramente un tema fondamentale che va affrontato ovviamente con le pinze perché non è banale. Non sono, ad esempio, dell'idea che si possano condonare i debiti pubblici con grande facilità o che l'italia debba chiedere questo perché può essere pericoloso per la nostra credibilità, magari ci dà un sospiro di sollievo una volta ma poi se siamo un paese che non è riuscito in certa fase storica ad onorare i suoi debiti magari rischiamo di rimanere molto dequalificati come paese e non riuscire a fare più debiti o investimenti

15 dopo. Non sono cose banali. Sostengo una forza politica a livello europeo "L'altra Europa per Tzipras" che chiede una conferenza sul debito, quindi sicuramente di questo dobbiamo parlare e ci sembra importante. Riguardo agli enti locali la questione non è banale perché se allarghiamo la visuale ci accorgiamo che "Debito" può voler dire molte cose. Ad esempio se pensiamo a tutte le opere fatte in project financing, sono debiti che fanno i privati in teoria ma in nome e per conto del pubblico. Se le grandi opere che se poi si bloccano dovevano essere pagate dai privati ma poi paga Pantalone, oppure tutti i servizi che garantiamo in situazioni di monopolio a chi costruisce nuovi ospedali sono mancate entrate per il pubblico e quindi è una forma di debito rispetto a chi, per esempio, costruisce nuove strutture ospedaliere. C'è quindi tutta una serie di situazioni in cui il concetto di debito pubblico forse può essere visto in maniera più ampia e non è detto che la politica non debba cercare di avere più sotto controllo la situazione. La mia sensazione è che tra debito dell' ente Regione in senso stretto e debito in senso lato, di tutte le società collegate, di tutti i project financing, se si abbia totalmente sotto controllo la situazione non lo so. Personalmente ho instaurato la linea che un po di voti di incoraggiamento al collega Chiurli li do e quindi se si vota questa mozione la voto ma più che altro credo che, come ha anche detto il consigliere Bambagioni, se il consigliere fa un'iniziativa e la Commissione controllo in qualche maniera prende un'iniziativa in tal senso, penso che possa essere una buona cosa, che facciamo il nostro dovere e che, anzi, è cosa che ritengo encomiabile. PRESIDENTE: Ricordo che gli interventi sulle mozioni sono di tre minuti. La parola alla consigliera Sgherri. SGHERRI: Ringrazio il consigliere Chiurli che pone sempre delle mozioni complesse per cui è difficile condividere tutto nei dettagli, ma la sostanza è sempre colta. Sulla questione del debito, è intervenuto bene anche il consigliere Romanelli, visto che voglio stare nei tre minuti, mi associo e non vado oltre, ma è vero che in nome del debito si è scatenata una guerra sotterranea delle giovani generazioni contro i grandi. Per colpa del debito stiamo smantellando in Italia tutto un sistema dei diritti al lavoro, diritti conquistati con lotte dei lavoratori e sempre sulla questione del debito si sta affamando la Grecia perché questo è, tant'è che in quel paese la curva della mortalità è già in risalita e ci sono percentuali lievi ma inquietanti di ritorno della mortalità infantile e anche la fine del prolungamento della vita proprio per il caro medicina. Sempre per colpa del debito le politiche deflazioniste si stanno avviando. Nel merito c'è un punto sul quale invito il consigliere Bambagioni e invito alla disponibilità il consigliere Chiurli di tradurre l'impegno che il consigliere Bambagioni faceva sulla Commissione di controllo in un impegno votato dal Consiglio, ossia che la Commissione controllo prenda l'impegno di una relazione entro quattro mesi sul secondo e sul terzo punto del dispositivo. Credo che se potessimo offrire alla società toscana una relazione discussa anche in Commissione e, perché no, in Consiglio sul debito dell'ente con le caratteristiche qui indicate offriremo un servizio vero per promuovere questa pratica perché il consigliere Chiurli in questa mozione pone il punto vero che subiamo le conseguenze di un debito che non è stato fatto da noi ma che ereditiamo e del quale non abbiamo consapevolezza delle caratteristiche e parallelamente continuiamo a fare altro debito con altre scappatoie. Era l'esempio del project financing, come dice il consigliere Chiurli, è l'esempio dei contratti derivati di swap. Invito il consigliere Bambagioni anche ad estrapolare in due righe questo impegno con un ritorno al Consiglio e il consigliere Chiurli ad essere disponibile ad assumere in

16 questo senso la sua mozione. PRESIDENTE: Presidente Manneschi, a lei la parola. MANNESCHI: Poiché nella mozione ci sono degli aspetti condivisibili chiedo al collega Chiurli se sia possibile portare la mozione in Commissione controllo dove questa dinamica, quanto meno del controllo sulla situazione debitoria della Regione degli enti collegati, è naturale. Farei questa proposta per consentire che questo lavoro produca un risultato utile. Sono favorevole a che dei debiti pubblici i cittadini siano informati in modo corretto e quindi la strada maestra più che la mozione in sé è portare questa richiesta di trasparenza nei processi istituzionali propri per garantirla. PRESIDENTE: Consigliere Chiurli, a lei la parola sulla proposta fatta adesso. CHIURLI: Riguardo alla proposta sono disponibile a portare il problema in Commissione; anzi, sarà mio preciso dovere, visto che ne faccio parte. La mozione però non parla solo della Regione ma di rivedere il debito pubblico tutto quanto e vedere se può essere messo sotto la formula "Debito detestabile" nel senso che i cittadini con quelle nozioni storicamente impugnate e interpretate da altri stati se il debito del nostro paese tutto, del nostro stato, e perché no anche della nostra Regione, può essere impugnato per sollevare i cittadini da un debito gravoso che pesa sul nostro paese da decine di anni. Questo era l'obiettivo, togliere i debiti ai cittadini italiani e della Regione Toscana. Questa era la mia intenzione e questo è quello che vi chiedo di votare ora. Portare la cosa anche in Commissione riguarda la Regione Toscana, perfettamente d'accordo; anzi, sarà mio preciso dovere ed informare i cittadini sul tipo di debiti che abbiamo, chi li ha contratti e quanti sono fatti veramente dalla Regione Toscana e gravano sulle spalle dei cittadini toscani, quanti i cittadini toscani non hanno dovere di pagare. Questo volevo dire. PRESIDENTE: Grazie. Metto in votazione la mozione numero 773 così come richiesto dal proponente. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? - Il Consiglio non approva - Mozione del consigliere Chiurli: Dimissioni dell'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti (Mozione n. 774) PRESIDENTE: La mozione numero 774 presumo sia decaduta. Consigliere Chiurli, a lei la parola. CHIURLI: La mozione 774, visto il passaggio del soggetto interessato a Finmeccanica, automaticamente viene a decadere ma ciò non toglie che sarà mio preciso dovere presentare una mozione analoga a questa perché il dottor Moretti, a mio modo di vedere, non ritengo sia la persona adatta a gestire Finmeccanica dopo quello che è successo già a Trenitalia. PRESIDENTE: Non si può fare la discussione ora, quando la presenta le garantisco che si discute, consigliere Chiurli, a lei la parola. CHIURLI: Visto il danno che ha fatto in Trenitalia mandarlo in Finmeccanica mi sembra ancora più grave. PRESIDENTE: Ad ogni buon conto, visto che al gruppo Ferrovie dello Stato non è più amministratore delegato, mi sembra e- vidente che la mozione è ritirata. Mozione del consigliere Ciucchi, in merito alla decisione della ASL 10 di Firenze di chiudere il Centro Prelievi dell Ospedale SMA (Mozione n.

17 ) PRESIDENTE: La mozione numero 775 "In merito alla decisione della Asl 10 di Firenze di chiudere il centro prelievi dell'ospedale..." proponente il consigliere Ciucchi che è assente, decade. Mozione dei consiglieri Sgherri, Marini, Gazzarri, Manneschi, Lastri, Boretti, Romanelli, in merito all iter di definizione delle nuove tariffe del servizio idrico e al rispetto dell esito referendario del giugno 2011 (Mozione n. 781) PRESIDENTE: Mozione numero 781 "In merito all' iter di definizione di nuove tariffe del servizio idrico al rispetto della legge referendaria del giugno 2011" proponenti i consiglieri Sgherri, Marini, Gazzarri, Lastri, Manneschi, Boretti, Romanelli. Metto in votazione la mozione 781, titolo noto. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? - Il Consiglio approva - Mozione dei consiglieri Gambetta Vianna, Lazzeri, in merito al caro parcheggi degli ospedali di Lucca, Pistoia, Prato e Massa Carrara (Mozione n. 779) PRESIDENTE: Mozione 779 "In merito al caro parcheggi degli ospedali di Lucca, Pistoia, Prato e Massa Carrara"; proponenti i consiglieri Gambetta e Lazzeri. Prego, consigliere Gambetta Vianna. GAMBETTA VIANNA: Grazie, Presidente. Non sto ad illustrare la mozione, anche se è molto breve. Chiediamo l'impegno al Presidente e all'assessore competente di assumere ogni iniziativa ritenuta utile per effettuare una rimodulazione delle tariffe di parcheggio prevedendo spazi più ampi di gratuità almeno durante gli orari di visita. È chiaro che se uno deve andare ad assistere un familiare all'ospedale con le tariffe prospettate, oltre a perdere una giornata di lavoro, deve spendere anche tanti soldi. Chiediamo che vengano rimodulate le tariffe e di trovare degli spazi di sosta gratuita durante l'orario delle visite. Grazie. PRESIDENTE: Presidente Sgherri. SGHERRI: Dichiaro voto favorevole. Sinceramente avrei condiviso anche una dichiarazione più generica per tutti gli ospedali perché qui è scritto Lucca, Pistoia, Prato e Massa, ma dovremmo assumerlo come discorso in generale. Oggigiorno la politica sanitaria è per delocalizzare gli ospedali dal centro storico e spesso e volentieri vengono messi anche all'estrema periferia. Per malaventura mia ho necessità di recarmi all'ospedale di Prato e vi assicuro essere impresa assolutamente ardua, ben poco e male servita dal servizio pubblico. Oggi il tema del recarsi all'ospedale con gli ospedali, giustamente anche fuori dal centro, obbliga spesso per gli orari e per la complessità di vita, perché è uscendo dal lavoro che ci si reca a visitare un malato, ad andare col mezzo privato. Per questo credo che gli oneri ed anche l'attenzione e il sacrificio che pesa sulla famiglia per un ricoverato chieda almeno la sosta gratuita per l'orario della visita. Condivido il merito. Trovo che nella sostanza sia coerente anche con le scelte della pubblica amministrazione di de localizzare; gli ospedali che se si delocalizzano spesso e volentieri sono ubicati in posti serviti in maniera peggiore dal trasporto pubblico e allora, come minimo, occorre la gratuità per l'orario della visita. Quindi dichiaro voto favorevole. Presidenza del Vice Presidente Giuliano Fedeli PRESIDENTE: Donzelli. DONZELLI: Ringrazio i presentatori di questa mozione e voterò a favore. Credo che il problema sia serio e purtroppo è vero quanto diceva la collega Sgherri, non riguarda solo questi ospedali. È altrettanto vero che in questi ospedali la

18 Regione ha scelto, nel momento in cui è stato fatto il contratto per la costruzione, il project financing, di far pagare. Sugli altri ospedali possiamo influire minimamente sulle proprietà, qui c'è invece un'influenza diretta ed evidente che è scelta fatta dalla Regione tramite le Asl, i contratti e il project di far pagare queste cifre in queste condizioni. È evidente che c'è una responsabilità diversa dell'ente di cui ci occupiamo su cui dobbiamo intervenire direttamente. Aggiungo che si parla degli orari di visita, va bene, ma non dimentichiamoci che poi c'è anche tutto il resto della giornata e che spesso alle persone che vanno a fare delle cure non basta l'orario del passo e quindi potrebbe essere utile estenderlo. Aggiungo un ultimo passaggio da non sottovalutare, il tema per cui, oltre alla tassa nei parcheggi degli ospedali c'è la sovrattassa dei parcheggiatori abusivi, problema serio che ovviamente chi si è preso nel project a carico la gestione di tali parcheggi dovrebbe affrontare. Perché oggettivamente per una persona che arriva, spesso debole e malata, che va a trovare persone malate trovarsi accerchiata da 6, 7, 8 persone che chiedono una sorta di pizzo ulteriore, a volte in tono minaccioso, spesso sono costrette a pagare la tassa e la sovrattassa, il parcheggio e il parcheggiatore abusivo. Credo che la società che ha vinto il project debba rivedere questi prezzi. La Regione deve chiedere che siano diminuiti e che si facciano carico della sicurezza e anche che non si organizzino attività illecite, come quella del parcheggio abusivo, all'interno di questi stessi parcheggi. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei. Remaschi, prego. REMASCHI: Grazie, Presidente. Soltanto per fare alcune considerazioni in merito a questa mozione datata 12 marzo Voglio ricordare ai presentatori e a chi è intervenuto che dopo questa mozione c'è stato un incontro tra il concessionario, i direttori generali, i sindaci delle città interessate e l'assessorato e che quanto riportato in questa mozione è stato rivisto con un accordo generale. È stato rivisto perché è stato diminuito il prezzo massimo dell'intera giornata, è stato ampliato dai 20 minuti previsti nella concessione ad un'ora lo spazio gratuito per le visite ai degenti con l'accordo sottoscritto da tutti. Questa mozione così come formulata pare superata. È vero il contesto, ma sembra che il problema riguardi solo i quattro o- spedali e non è così perché credo bisognerebbe parlare, per esempio, di tutto il sistema ospedaliero toscano, mi vengono in mente Careggi e Cisanello. In un ragionamento più ampio ci potremmo impegnare a fare un cosa più sensata rispetto a questa. Bene ha fatto il collega Gambetta Vianna ad introdurre questo tema, ma il dispositivo, così come presentato, secondo me è superato, ripeto, da questo accordo fatto successivamente. È vero che potremmo e dovremmo intervenire nuovamente sul concessionario, ma anche fare una valutazione più ampia su tutto il rimanente della situazione ospedaliera toscana, verificare puntualmente come siamo organizzati ed evitare l'aspetto dell'abusivismo intervenendo, perché ci sia una linea di condotta comune da parte della Giunta regionale in merito a questo tema perché questo problema non riguarda soltanto questo tipo di aspetto. Su questo inviterei il gruppo del Pd ad un voto di astensione prendendo impegno, se volete, di trovare la forma per poter presentare la mozione eventualmente in commissione, per discuterne chiaramente con le persone interessate a questo, impegnare l'assessore ad avere un quadro di riferimento più generale che riguardi tutti i presidi ospedalieri della Toscana e vedere a parte questo aspetto specifico del concessionario di potere intervenire anche dalle altre parti per andare ad una linea di condotta comune che riguardi tutti i cittadini toscani su questo tipo di aspetto. Inviterei quindi presentatore a considera-

19 re l ipotesi di svolgere una discussione più precisa, più puntuale e più approfondita anche con dati che riguardano gli altri presidi ospedalieri, in commissione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei. Presidente Gambetta, deve esprimersi in merito alla proposta. GAMBETTA VIANNA: Faccio presente che quando è stata presentata la mozione ancora non c'era stata la discussione e quindi è sempre positivo che vengano sviscerati certi argomenti. Chiedo al presidente Remaschi e alla Quarta Commissione di prendersi l'impegno di preparare un atto, di preparare qualcosa che riguardi anche tutti gli altri ospedali. Quanto poi ha detto il collega Donzelli è verissimo, sugli abusivi al parcheggio, sugli utenti che sono molto sacrificati. Acconsento a che la commissione si faccia carico di questo impegno. Grazie. PRESIDENTE: Per chiarezza questa mozione si ritira e va a finire il discorso in Commissione. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Saluto agli studenti del Liceo Machiavelli-Capponi PRESIDENTE: Prima di andare alla mozione 736, salutiamo gli allievi entrati in aula dell'istituto statale Machiavelli di Firenze, classi 4H e 4I del Liceo economico sociale Capponi. Benvenuti fra noi, speriamo che portiate fuori una buona impressione dei lavori che si fanno in aula. Grazie. Mozione del consigliere Chiurli: Rimozione del tetto alle operazioni in contanti (Mozione n. 736) PRESIDENTE: Passiamo alla mozione 736 "rimozione del tetto alle operazioni in contanti". Chiurli, prego. CHIURLI: Grazie, Presidente. Anche questa mozione è fatta di iniziativa perché, a nostro modo di vedere, la norma osservata toglie la libertà ai cittadini perché le misure relative all'uso del denaro contante sono sempre state presentate come finalizzate alla lotta all'evasione fiscale, ma tutti concordano nel considerare questi interventi come depressivi oltre che riduttivi rispetto alla libertà personale dei cittadini. In Europa l'italia risulta essere uno degli stati più restrittivi, in Inghilterra il limite corrisponde a 15mila euro, in Germania non esiste limitazione, in Spagna sono ammessi i pagamenti cash fino a 2mila 500euro. La giustificazione per cui la lotta al contante è necessaria per contrastare l'evasione fiscale non regge. L'evasione non ruota intorno all'uso della moneta cartacea ma a transazioni economiche decisamente più sofisticate. I fenomeni elusivi più rilevanti, infatti, vengono messi in atto attraverso società e comportamenti fittizi che non hanno niente a che vedere con l'uso del contante e l'obbligo della tracciabilità. Restringere i metodi di pagamento incide direttamente sulla libertà e le abitudini dei cittadini nonché sulla percezione del denaro delle persone favorendo addirittura l'indebitamento dei cittadini. La progressiva eliminazione del contante e la contemporanea imposizione dall'alto della moneta elettronica alimenta il potere arbitrario e discrezionale dell'elite politica e finanziaria. La presunta lotta all'evasione si trasforma, di fatto, in un enorme regalo agli istituti di credito, alle banche. Le banconote sono l'unica moneta legale e sono emesse dalle banche centrali. La moneta a scrittura elettronica, invece, è quella emessa dalle banche commerciali e non è moneta legale. Restringendo l'uso del contante lo Stato, di fatto, limita l'uso dell'unica valuta legale consegnando la più ampia autonomia possibile al sistema bancario e sottraendola per contro ai singoli cittadini che così sono privati di qualunque possibilità di incidere sul valore del denaro. Per questo chiediamo al

20 Presidente della Giunta di attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni per evitare un ulteriore inasprimento delle misure di limitazione del contante e per sollecitare la complessiva revisione dell'impianto normativo attuale al fine di rimuovere completamente il tetto alle operazioni in contanti e di sensibilizzare tutti i parlamentari toscani su questo argomento. Grazie. PRESIDENTE: Prego Gambetta Vianna. GAMBETTA VIANNA: Grazie, Presidente. Non sono affatto d'accordo con il collega Chiurli perché ci può stare che in Germania non ci siano limitazioni e che in altri paesi certe limitazioni non ci siano, ma non vedo quale sia il problema nel limitare l'uso dei contanti perché la piccola evasione, l'evasione spicciola, viene effettuata sempre per i pagamenti contanti, quello è fuori di dubbio, cosa provata e comprovata. Credo che la lotta all'evasione debba essere dotata di tutti i mezzi possibili e se anche solo una certa parte di evasione viene limitata da questo limite dell'uso del contante ben venga. Noi non siamo svizzeri e quindi si vede che abbiamo bisogno di certe regole. Dispiace dire questo, sarebbe meglio non averne bisogno, ma sicuramente se fossimo invece che italiani svizzeri non ci sarebbe tale bisogno. Credo che la limitazione dell'uso del contante sia cosa in atto in tutto il mondo, negli Stati Uniti si paga tutto con le carte di credito e non vedo grossi problemi. Mi dispiace ma non posso votare a favore di questa mozione. PRESIDENTE: Manneschi. MANNESCHI: Penso che ci sia un limite alla possibilità per il Presidente della Giunta regionale di sollevare problematiche nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni perché tale problematica attiene due materie, il credito e la tutela della concorrenza, chiaramente di competenza esclusiva dello Stato. Peraltro la questione è molto controversa. Basti solo dire che non è solo il problema dell'evasione che viene in rilievo, ma c'è, per esempio, il grande tema del riciclaggio e quindi è materia tale per cui consiglio il collega di ritirare questa mozione. Ovviamente faccia come meglio crede ma non penso sia possibile per il Consiglio votarla senza esporsi a qualche reprimenda anche stavolta giustificata. BAMBAGIONI: È questione, come diceva Manneschi, delicata, disciplinare l'uso delle banconote, non è di competenza regionale certamente e, permettetemi, la mozione appare un po contraddittoria nella parte impegnativa. Si dice, nella parte delle premesse, che comunque un tetto all'uso dei contanti c'è sia negli Stati Uniti che in Europa, si fa riferimento all'inghilterra, e poi nella parte dispositiva si chiede di rimuovere completamente il tetto dell'operazione. Per questi motivi non è accoglibile. PRESIDENTE: Donzelli. DONZELLI: Credo il tema abbia delle suggestioni importanti e che comunque si debba stare attenti nella riflessione generale, che non so se compete o no a questa aula. Probabilmente hanno ragione alcuni colleghi a dire che non ne ha competenze questa aula, ma è evidente che in una società dove ci si sposta sempre più da un'economia reale ad un'economia virtuale si incentivano situazioni di speculazione. Forse risiede in questa deriva eccessiva dell'economia virtuale parte della crisi attuale. Non sono favorevole a chi dice che sarebbe necessario tornare al baratto, il che è eccessivo, ma un'economia basata solo sulla libertà delle banche di scrivere delle cifre e di contarle senza che ci sia un reale possesso della moneta mi spaventa. Quindi una riflessione da questo punto di vista sarebbe necessaria a livello internazionale e non so se questa aula ne abbia le competenze. Si deve superare l'ipocrisia che la lotta all'evasione in

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