RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2011 E PIANIFICAZIONE 2012

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1 COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (D.P.C.M 21/12/2007) PROVINCIA DI PADOVA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2011 E PIANIFICAZIONE 2012 IL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTTIVO... 2 IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN PROVINCIA DI PADOVA... 5 GLI INFORTUNI MORTALI IN PROVINCIA DI PADOVA ANNO LE MALATTIE PROFESSIONALI: UN FENOMENO EMERGENTE...11 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE Attività svolte dagli SPISAL...13 Attività svolte da Direzione Territoriale del Lavoro...15 Attività svolte da INAIL...16 Attività svolte da ISPESL-Dipartimento Territoriale di Padova...17 Attività svolte da INPS...20 Attività svolte da ARPAV...21 Attività svolte dal CPT (Comitato Paritetico Territoriale)...22 Attività svolte dal CPC nel corso del Riepilogo vigilanza effettuata in provincia di Padova PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ Obiettivi SPISAL Obiettivi DTL Obiettivi INAIL Obiettivi INPS Riepilogo pianificazione vigilanza congiunta in Provincia di Padova, ATTIVITÀ FORMATIVE PIANIFICATE PER L ANNO Attività formative SPISAL...31 Attività formative CONFESERCENTI Padova...31 Aprile 2012

2 IL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTTIVO Il sistema economico veneto nel 2011 (dati tratti da Veneto Lavoro 1 ) ha mostrato solo deboli segnali di ripresa: le stime prodotte da Prometeia (aggiornate a ottobre 2011) prevedono un aumento del prodotto interno lordo del Veneto nel 2011 dello 0,8% (Italia +0,6%), un dato positivo, ma la congiuntura rimane difficile, dato che il recupero della contrazione osservata nel è inferiore al 50%. Anche la produzione dell industria manifatturiera (indagine congiunturale di Unioncamere) registra un dato tendenziale positivo: +2,1% nel terzo trimestre 2011, ma è inferiore a quello osservato nel corrispondente trimestre del 2010 (+5,6%) e i livelli produttivi risultano ancora inferiori a quelli del corrispondente trimestre del 2008, dato che nel 2009 si era registrata una contrazione prossima al 20%. Inoltre, una buona ripresa si osserva per le aziende superiori ai 9 addetti, ma ancora arrancano le piccole imprese, inferiori ai 10 addetti (Figura 1). Secondo i dati Infocamere (Movimprese) il numero di imprese attive non agricole al 30 settembre 2011 risulta in Veneto di poco superiore a quello rilevato alla medesima data dell anno precedente: imprese attive contro Per le imprese manifatturiere la fase è ancora di decremento (-537 imprese) e lo stesso si registra per le costruzioni (-175). Anche il numero degli occupati è in incremento rispetto al terzo trimestre 2010 e al terzo trimestre 2009, grazie a una crescita dei lavoratori dipendenti ( ), compensata in parte da una flessione dei lavoratori indipendenti ( ). Il tasso di occupazione (Figura 2) nel terzo trimestre 2011 è risultato più elevato di oltre un punto rispetto al terzo trimestre 2010, molto migliore rispetto a quello nazionale, che registra un lieve incremento di soli due decimi di punto. Il totale dell occupazione dipendente rimane comunque largamente inferiore al livello massimo toccato alla fine del 2008, quando aveva superato 1,7 milioni di occupati. Una nota ampiamente positiva arriva invece dall export: il valore delle esportazioni del Veneto, secondo i dati Istat, è in netta crescita rispetto ai trimestri degli anni precedenti, con valori superiori anche al 2007 e 2008 (Figura 3). In sintesi, il quadro è di una difficile e lenta ripresa dalla crisi: c è qualche segnale di recupero, ma il ripristino delle condizioni antecedenti alla recessione del 2009 è ancora lontano. Figura 1: Produzione manifatturiera in Veneto. Var. tendenziali 1 trim trim Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Unioncamere del Veneto 1 La Bussola. Il mercato del lavoro Veneto nel terzo trimestre I dati ISTAT-Rfl, Veneto Lavoro, Regione del Veneto, gennaio

3 Figura 2: Tasso di occupazione anni. Veneto e Italia, dati trimestrali Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat Figura 3: Andamento trimestrale dell'export. Veneto ed Emilia Romagna, val. ass. in, 1 trim trim Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat Per la provincia di Padova il dato più recente è dato dal Rapporto statistico 2011-Provincia di Padova 2, edito dalla Direzione Statistica del Veneto, che riporta la situazione dell anno La provincia di Padova segue l andamento veneto, con una ripresa della crescita, attribuibile (nel 2010) soprattutto al rilancio dell industria manifatturiera e al recupero sia del terziario che dell agricoltura. Anche il settore delle costruzioni in provincia di Padova mostra forti segnali di ripresa, chiudendo il 2010 con un +3,7% di valore aggiunto prodotto rispetto all anno precedente. 2 Rapporto Statistico I fascicoli provinciali. Provincia di Padova, Direzione Sistema Statistico Regionale, Regione del Veneto 3

4 Complessivamente la provincia di Padova produce il 18,8% del valore aggiunto regionale; il comparto economico che realizza la quota maggiore di ricchezza (68,2%) è quello dei servizi, tra cui è prevalente il commercio, seguito dall industria (30,4%) e dal settore agricolo (1,4%). Nella provincia di Padova nel 2010 si contano imprese, il 20,6% delle imprese venete, e si osserva una sostanziale stabilità rispetto all anno precedente. Fortemente in crescita è il settore dei servizi, specialmente quello dei servizi alle imprese, alberghi e ristoranti, altri servizi sociali e personali e servizi finanziari. A risentire maggiormente della stagnazione dei mercati sono il settore agricolo e quello dei trasporti, il numero di imprese attive è infatti rispettivamente -3,1% e -1,7% rispetto al 2009, mentre le imprese attive nel principale comparto dell impianto produttivo padovano, cioè il commercio, sono cresciute dello 0,5% (Figura 4). Nel 2010 le imprese attive nel commercio nella provincia di Padova sono , il 25% del totale delle imprese della provincia. Nel 2010 il mercato del lavoro padovano, come quello veneto, continua a risentire dell influenza negativa della crisi: il tasso di disoccupazione è pari al 5,8%, un punto e mezzo percentuale in più dell anno precedente. Diminuisce, seppur di poco, il tasso di occupazione portandosi al 65,4%, valore però al di sopra della media regionale pari al 64,5%. Nel 2010 a Padova vengono autorizzate oltre 25 milioni e 600 ore di Cassa Integrazione Guadagni (Cig), l 83,6% in più dell anno precedente, assorbendo il 20,5% del totale regionale. Fortunatamente i primi dati del 2011 mostrano una forte diminuzione nella richiesta di Cig. Precisamente, il numero di ore richieste a Padova, nel periodo tra gennaio e giugno 2011, è inferiore del 39% rispetto allo stesso periodo dell anno prima. Figura 4: Quota e variazione % annua delle imprese attive per categoria economica. Padova - Anno 2010 Fonte: Elaborazioni Regione Veneto Direzione Sistema Statistico Regionale su dati InfoCamere 4

5 IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN PROVINCIA DI PADOVA Dati di fonte INAIL In provincia di Padova il numero degli infortuni denunciati all INAIL è diminuito in modo costante dal 2000; una accelerazione è stata data dalla recessione economica nel 2009, infatti in questo solo anno la diminuzione è stata del -12% rispetto all anno precedente. Nel 2010 (dato più recente disponibile e non ancora consolidato) il decremento sembra arrestarsi o perlomeno rallentare, infatti rispetto al 2009 gli infortuni denunciati all INAIL sono diminuiti solo del -2% (Figura 5). Probabilmente nei prossimi anni, con l auspicabile ripresa dell economia, si osserverà un rialzo o comunque un arresto del calo del numero di infortuni, come in genere si manifesta in seguito alle situazioni di crisi, dato che le aziende in fase di ripresa tendono a rendere più serrati i ritmi di lavoro e a investire meno sulla sicurezza. Una parte degli infortuni denunciati all INAIL esula dal concetto di infortunio sul lavoro in senso stretto (ad esempio: infortuni in itinere, di sportivi professionisti, di studenti etc); inoltre non tutti gli infortuni denunciati vengono riconosciuti dall INAIL come corrispondenti alla definizione legale di infortunio, per cui è opportuno trattare separatamente le varie categorie di eventi. In questo documento si utilizza la categoria degli infortuni definiti positivamente con esclusioni intendendo con questo termine quelli definiti positivamente dall INAIL (mortali, con postumi permanenti > 5%, con prognosi superiore a 3 giorni e i regolari senza indennizzo) ed escludendo gli infortuni in itinere, quelli accaduti a studenti, sportivi, collaboratori domestici. Sono compresi, invece, gli infortuni stradali in orario di lavoro salvo diversa specificazione. Questo insieme rappresenta circa la metà del totale iniziale dei denunciati ed è anch esso in forte diminuzione fino al 2009, riducendosi del 23% dal 2006 al Come per i denunciati, anche per i definiti positivamente nel 2010 rallenta la diminuzione (Figura 5 e Tabella 1). Il dato del 2010 non è ancora consolidato e quindi è sottostimato, quindi con i prossimi aggiornamenti dei dati potrebbe anche essere più elevato del Figura 5: Infortuni denunciati e infortuni definiti positivamente dall INAIL esclusi infortuni in itinere, studenti, domestici e sportivi. Provincia di Padova; anni DENUNCIATI DEFINITI POSITIVI CON ESCLUSIONI 5

6 Tabella 1: Infortuni definiti positivamente con esclusioni in Provincia di Padova, per i principali comparti. Anni COMPARTI Var % Var% Agricoltura % -4% Costruzioni % -7% Terziario (servizi, sanità, commercio, elettricità, gas e acqua, conto % -2% stato) Trasporti % -12% Metalmeccanica % 3% Altri comparti manifatturieri % 2% TOTALE % -2% Sono stati in particolare il manifatturiero e le costruzioni a risentire della crisi economica e ciò si è tradotto in una riduzione degli infortuni in questi comparti di oltre il 30% nell ultimo quinquennio. Nel 2010 i lievi segnali di ripresa hanno fatto sì che la tendenza nell industria si sia già invertita: come si può osservare in Tabella 1, metalmeccanica e altri comparti manifatturieri hanno registrato nel 2010 un numero di infortuni leggermente superiore a quello del 2009; il numero di infortuni è comunque nettamente inferiore a quello del Negli altri settori anche nel 2010 continua invece la riduzione di infortuni, soprattutto nel settore dei trasporti. Il terziario, che è il principale comparto della provincia di Padova, ha sofferto meno la crisi economica e la sua riduzione di infortuni è più lieve rispetto ad altri comparti, ma costante. In Figura 6 si mostra la distribuzione per comparto degli infortuni in provincia di Padova nell ultimo quinquennio. Nell industria (metalmeccanica e altri comparti manifatturieri) si colloca il 42% degli infortuni, e di questi circa la metà è nella metalmeccanica. Il terziario (comprendente: servizi, sanità, commercio, elettricità gas e acqua) è il secondo settore per prevalenza di infortuni, con il 33% degli infortuni della provincia, ma è quello in cui lavora la maggior parte degli addetti. A questi si può sommare il 4% del comparto trasporti. Nelle costruzioni si è verificato il 15% degli infortuni e in agricoltura il 6%. Figura 6: Distribuzione per comparto degli infortuni positivamente con esclusioni, Provincia di Padova, anni altri comparti 25% agricoltura 6% costruzioni 15% metalmeccanic a 17% trasporti 4% terziario 33% 6

7 Il numero di infortuni dipende dalla numerosità degli addetti del comparto, oltre che dal rischio infortunistico; per annullare l effetto della numerosità degli addetti si calcola un indice di incidenza (numero infortuni/numero addetti * 1000; Figura 7). Tra i comparti considerati in Figura 7, costruzioni, trasporti e metalmeccanica hanno incidenza simile e molto elevata, con circa 44 infortuni per mille addetti; sono comunque inferiori o uguali all incidenza veneta. Gli altri comparti manifatturieri, considerati nell insieme, hanno incidenza di circa 33 infortuni per mille addetti; il terziario, data la sua minore rischiosità, ha incidenza molto bassa, circa 16. Nel complesso l incidenza di infortuni in provincia di Padova è lievemente inferiore a quella regionale. Figura 7: Incidenza per sede azienda, per principali comparti in Provincia di Padova e Regione del Veneto; periodo PROV. PD VENETO 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 costruzioni terziario trasporti metalmecc altri comparti NB: L incidenza mostrata considera tutti gli addetti e gli infortuni delle aziende con sede in provincia di Padova, indipendentemente dal luogo di accadimento dell infortunio TOTALE Oltre alla numerosità degli infortuni è bene considerarne la gravità: infatti, mentre il numero di infortuni è diminuito repentinamente, non altrettanto è avvenuto per gli infortuni gravi, che al contrario in proporzione sono aumentati. A essersi ridotti sono infatti sopratutto gli infortuni lievi, probabilmente non per effetto di migliorate condizioni lavorative ma della sottodenuncia di infortuni. In Figura 8 si mostra la percentuale di infortuni gravi sul totale, definendo la gravità in base a diverse soglie: - T30 indica gli infortuni con prognosi superiore a 30 giorni, oppure con danno biologico permanente di qualsiasi grado oppure mortali; - T40 indica gli infortuni con prognosi superiore a 40 giorni, oppure con danno biologico permanente di qualsiasi grado oppure mortali; - Invalidanti indica gli infortuni con danno biologico permanente superiore a 4. Come si può notare, qualsiasi soglia si consideri, la percentuale di gravi è aumentata dal 2006 al 2009 (negli anni precedenti al 2006 già si registrava un aumento); nel 2009 la proporzione di gravi T30 sul totale infortuni è del 28%, cioè più di 1 infortunio su 4. Nel 2010 la proporzione di gravi diminuisce per tutte le categorie, ma ciò è un artefatto dovuto alla recenza del dato. 7

8 Figura 8: Percentuale rispetto al totale infortuni degli infortuni gravi, per diverse soglie di gravità (v. testo). Provincia di Padova, anni (il 2010 è sottostimato) 30% 25% 20% 15% 10% 5% GRAVI (T30) GRAVI (T40) INVALIDANTI 0% Una speciale attenzione meritano gli infortuni mortali: in Figura 9 si mostrano gli infortuni mortali riconosciuti dall INAIL in provincia di Padova. Gli incidenti stradali sono una componente di rischio importante e causano molti infortuni mortali, per questo vengono distinti gli infortuni non stradali dal totale infortuni (NB: gli infortuni in itinere sono esclusi a priori). Gli eventi mortali, essendo eventi rari, tendono a essere molto variabili da un anno all altro, tuttavia, escludendo gli infortuni stradali, dal 2007 si osserva un numero stabile di eventi intorno ai 7-8 casi annui. (Questo dato è differente da quello degli Spisal perché diverso è il criterio di riconoscimento dell infortunio mortale, per es. gli Spisal non indagano gli infortuni da incidente stradale e inoltre talvolta indagano infortuni di lavoratori non assicurati INAIL). Figura 9: Infortuni mortali riconosciuti dall INAIL con esclusioni, complessivi ed esclusi gli stradali. Provincia di Padova, anno (il 2010 è sottostimato) INFORTUNI MORTALI complessivi esclusi stradali In Figura 10 si mostra la proporzione di infortuni gravi T30 sul totale infortuni dei principali settori produttivi. Balza all occhio il fatto che in metalmeccanica e altri comparti manifatturieri la percentuale di gravi sia inferiore rispetto agli altri settori e nel terziario sia più elevata: ciò è dovuto al fatto che nel terziario (comprendente anche sanità e i gestori delle utenze di acqua, elettricità e gas) molti infortuni avvengono per incidente stradale in orario di lavoro e questi 8

9 hanno spesso esiti molto gravi. Per lo stesso motivo, il comparto trasporti ha la percentuale di gravi più elevata, prossima al 40%. Anche in agricoltura la percentuale di gravi è alta (37%); seguono le costruzioni con il 30%. In tutti i settori considerati la percentuale di gravi osservata in provincia di Padova è in linea con quella regionale, eccetto il comparto trasporti, nel quale è nettamente più elevata in provincia di Padova. Figura 10: Percentuale di infortuni gravi (T30) nei principali comparti in Provincia di Padova e Veneto; periodo PROV. PD VENETO 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% agricoltura costruzioni terziario trasporti metalmecc altri comparti TOTALE Infine in Figura 11 si mettono a confronto gli indici di incidenza calcolati sulle aziende complessive della provincia e sui soli lavoratori autonomi, distinguendo per diversi livelli di gravità (v. sopra). L incidenza indica il numero di infortuni per 1000 addetti, considerando di volta in volta il totale degli infortuni, gli infortuni gravi T30, T40, Invalidanti e Mortali (i mortali sono rapportati a addetti). Si può osservare che l incidenza di infortuni è sempre più elevata nei lavoratori autonomi rispetto al totale delle aziende, ma se sul complesso degli infortuni la differenza è lieve, considerando gli infortuni gravi la divergenza è molto elevata, quasi doppia per T30 e T40 e più che doppia per invalidanti e mortali. Figura 11: Tasso di Incidenza per sede azienda e incidenza di infortuni gravi a varie soglie di gravità, confronto tra i lavoratori autonomi e le aziende nel complesso. Provincia di Padova, anni ,0 25,8 LAV. AUTONOMI TOTALE AZIENDE TOT INFORTUNI 11,2 6,6 9,1 5,2 7,9 2,8 3,2 1,3 T30 T40 INVALIDANTI MORTALI* NB: L incidenza del totale infortuni e degli infortuni T30, T40 e invalidanti è calcolata per 1000 addetti. L incidenza dei mortali invece è calcolata per addetti. 9

10 GLI INFORTUNI MORTALI IN PROVINCIA DI PADOVA ANNO 2011 Dati degli SPISAL Nel 2011 sono stati indagati dagli SPISAL della provincia di Padova 9 casi mortali, di cui uno avvenuto per cause naturali e non collegabili al lavoro svolto (infarto). Tra gli altri infortuni, come si può osservare con maggiore dettaglio nella seguente tabella, 5 si sono verificati per schiacciamento (2 casi schiacciati da materiale movimentato, 2 casi schiacciati da attrezzature in movimento, 1 caso schiacciato nell impianto) e 3 per caduta dall alto. Due infortuni sono avvenuti nel comparto edile, a cui si potrebbero aggregare altri due casi, uno avvenuto nel commercio di materiale edilizio (comprendente anche movimento terra e recupero calcinacci) e uno che ha coinvolto un pensionato all interno di un cantiere edile. Due eventi riguardano lavoratori stranieri. Due infortuni riguardano soggetti già pensionati e perciò non dipendenti, ma si ritengono comunque interessanti perché dalla dinamica si intuiscono delle probabili carenze nella regolamentazione dell accesso dei privati cittadini ai luoghi di lavoro e forse irregolarità contrattuali. Non si sono verificati infortuni mortali su lavoratori autonomi, eccetto il caso di malore. Rispetto al 2010, il numero di infortuni mortali indagato dagli Spisal è inferiore, furono 10 infatti gli infortuni indagati nel 2010 e, tra questi, ben 6 avvennero in edilizia; 3 riguardarono lavoratori autonomi. Nel 2011 il fenomeno dei mortali sembra quindi connotato in modo diverso, dato che non si osserva questa prevalenza di lavoratori edili e in particolare di autonomi. Tuttavia, i confronti su piccole numerosità come queste sono sempre poco attendibili: per una valutazione affidabile è necessario disporre di dati di lungo periodo. Tabella 2: Infortuni mortali indagati dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2011 ULSS ETÀ NAZIONALITÀ COMPARTO MANSIONE DINAMICA Italiana Pannelli fotovoltaici Installatore Schiacciato durante il posizionamento con muletto dell armadio inverter Bosniaca Edilizia Muratore - lav. in nero Caduto dall alto durante operazioni di finitura del tetto Italiana Traslochi Facchino Schiacciato dal carico, caduto durante operazioni di sollevamento Ucraina Commercio materiale edile Operaio Schiacciato da attrezzatura movimentazione materiali in movimento (pala gommata) Italiana Industria delle bevande Operatore di produzione Schiacciato nell impianto di formazione pallet Italiana Edilizia Operaio Schiacciato dalle ruote di gru a torre durante le fasi di movimentazione Italiana Commercio ortofrutticolo Pensionato Caduta dall alto durante operazioni di carico e scarico Italiana - Pensionato Caduta da un impalcatura Infortunio mortale da MALORE Albanese Carpenteria Lav. autonomo Infarto durante operazioni di saldatura 10

11 LE MALATTIE PROFESSIONALI: UN FENOMENO EMERGENTE PROVINCIA DI PADOVA ANNO 2011 Dati degli SPISAL Le malattie professionali in provincia di Padova, come in Veneto, sono in notevole aumento: dopo una fase decrescente nei primi anni 2000, seguita da una fase di sostanziale stabilità, in cui le malattie segnalate agli Spisal oscillavano tra i 300 e i 400 casi annui, dal 2009 la tendenza si è invertita e le segnalazioni ai Servizi stanno crescendo a ritmo esponenziale. Nel 2011 le malattie denunciate agli Spisal della provincia di Padova sono 561, quasi il doppio delle denunce del 2008 (Figura 12). Le oscillazioni dell andamento generale sono causate da importanti variazioni nella composizione per tipo di malattia. In Figura 12 sono riportati gli andamenti delle due categorie di malattia più frequentemente denunciate: le ipoacusie e le patologie muscolo-scheletriche. Come si può osservare nella figura, nel 2000 le ipoacusie rappresentavano oltre la metà delle malattie denunciate (59%), mentre le patologie muscolo-scheletriche erano circa 40 casi (10%). Nel corso del tempo però le ipoacusie sono diminuite, mentre le malattie muscolo-scheletriche sono progressivamente aumentate, fino a diventare più numerose delle ipoacusie. Questo dato è in linea con quanto osservato presso l INAIL e più in generale a livello europeo, dove queste malattie sono da tempo le più notificate in ambito lavorativo. Nel 2011 le malattie muscoloscheletriche rappresentano il 50% delle malattie denunciate e le ipoacusie il 29% (Figura 13). Anche le ipoacusie comunque hanno ripreso ad aumentare negli anni più recenti. Al terzo posto per numerosità si collocano i tumori: infatti, considerando insieme mesoteliomi e altri tumori, costituiscono il 9% delle denunce del Le malattie dell apparato respiratorio e le dermatiti erano malattie frequenti in passato, ora sono molto diminuite e rappresentano rispettivamente il 5% e l 1% delle malattie professionali. Negli ultimi anni (dal 2010) vengono rilevate anche le patologie da disagio lavorativo: nel 2011 sono stati denunciati 8 casi in provincia di Padova. La consapevolezza, clinica e giuridica, di questo tipo di malattie professionali è molto recente: sarà interessante vedere nei prossimi anni come si evolverà questo fenomeno. Figura 12: Malattie denunciate agli Spisal della provincia di Padova per anno, anni Ipoacusie Pat. apparato muscolo-scheletrico MALATTIE COMPLESSIVE

12 Figura 13: Distribuzione percentuale delle malattie denunciate agli Spisal in provincia di Padova, anno 2011 Pat. da disagio lavorativo 1% Altri tumori 5% Mesoteliomi 4% Altre patologie 5% Ipoacusie 29% Pat. apparato muscoloscheletrico 50% Dermatiti 1% Pat. apparato respiratorio 5% Tabella 3: Malattie denunciate agli Spisal della provincia di Padova per tipo di malattia e anno dal 2000 al 2011 MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE SPISAL PROVINCIA DI PADOVA Ipoacusie Dermatiti Pat. apparato respiratorio Pat. apparato muscolo-scheletrico Mesoteliomi Altri tumori Pat. da disagio lavorativo 5 8 Altre patologie TOTALE

13 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE 2011 Attività svolte dagli SPISAL L obiettivo 2011 assegnato dalla Regione agli Spisal (DGR 1097 del 26/07/2011) prevedeva per la provincia di Padova ispezioni in unità locali con almeno 1 dipendente o socio lavoratore, corrispondenti al 5% delle unità locali presenti sul territorio; inoltre erano previsti 834 cantieri e 115 aziende agricole. Come si evince dalla Tabella 4, l obiettivo complessivo delle unità locali da ispezionare è stato completato al 99%; l obiettivo di 115 aziende agricole da ispezionare è stato invece raggiunto e ampiamente superato, con 129 aziende fatte (112%). Allo stesso modo è stato ampiamente superato il numero obiettivo di cantieri (834), dato che i cantieri controllati sono stati 935 (112%), cioè circa 1 su 5 notificati agli Spisal (Tabella 5). Le aziende ispezionate appartenevano per il 58% al comparto edilizia, per il 6% all agricoltura e per il 36% ad altri comparti. Poco più di un terzo delle unità locali/lavoratori autonomi oggetto di ispezione è stato sanzionato; la percentuale aumenta nel comparto agricoltura (51%; Tabella 4). In edilizia il 36% delle aziende è stato sanzionato, complessivamente nella metà dei cantieri sono state riscontrate violazioni (Tabella 5). Rispetto all attività 2010, nel 2011 il numero di cantieri ispezionati è aumentato ed è aumentata la percentuale di cantieri irregolari, che nel 2010 era del 39%. Tabella 4: Attività di vigilanza effettuata dagli Spisal della provincia di Padova nel 2011 ATTIVITA' DI VIGILANZA Altri Edilizia Agricoltura SPISAL PROVINCIA DI PADOVA Comparti Totale N aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione N sopralluoghi complessivamente effettuati N di verbali di prescrizione % aziende e lavoratori con verbale di prescrizione 36,4% 51,2% 34,1% 36,4% Tabella 5: Attività ispettiva nel comparto edilizia effettuata dagli Spisal in provincia di Padova, 2011 e 2010 ATTIVITA' IN EDILIZIA SPISAL PROVINCIA DI PADOVA N cantieri notificati (D.lgs 81/2008 art.67) N totale di cantieri ispezionati di cui non a norma al 1 sopralluogo % cantieri ispezionati su notificati 19,3% 18,2% % cantieri ispezionati non a norma 50,5% 39,3% N di cantieri ispezionati per amianto Oltre alla vigilanza, un obiettivo fondamentale, che costituisce un Livello Essenziale di Assistenza e va garantito dal Servizio Sanitario Regionale, è condurre indagini per gli infortuni 13

14 mortali, gravi e gravissimi. In Tabella 6 si riporta l attività svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova. Il numero di infortuni indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p. è pari a 260 e tra essi il 33% si conclude con evidenza di violazioni. Rispetto al 2010, il numero di infortuni indagati è diminuito, ma sono stati selezionati in modo più mirato, infatti il numero di infortuni con riscontro di violazioni è aumentato, passando dal 21% al 32,7%. Tabella 6: Inchieste infortuni effettuate dagli Spisal in provincia di Padova, 2011 e 2010 INCHIESTE INFORTUNI SPISAL PROVINCIA DI PADOVA Infortuni selezionati ed indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p N inchieste infortuni concluse con riscontro di vi olazione correlata all evento % inchieste con violazioni 32,7% 21,1% Si riportano inoltre alcuni risultati relativi ai progetti regionali nella Tabella 7: nel 100% delle aziende agricole ispezionate sono stati effettuati controlli su trattori e attrezzature agricole, come previsto nel progetto: "contrasto del rischio infortuni in agricoltura"; sono state sottoposte a intervento di prevenzione 52 aziende ad elevato rischio di infortuni gravi e mortali, corrispondenti a quasi lavoratori, e nel 53% di esse sono state elevate contravvenzioni. Infine si citano in Tabella 8 alcuni dati relativi all attività di formazione e informazione svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova: si intende qui solo l attività istituzionale svolta in orario di servizio. Nel corso del 2011 sono stati organizzati 256 eventi formativi/informativi con le figure aziendali per la prevenzione (RSPP, Medici Competenti, Coordinatori per la sicurezza, ecc.) e sono state formate persone. Tabella 7: Risultati conseguiti in merito ai progetti regionali dagli Spisal in provincia di Padova, 2011 RISULTATI PROGETTI REGIONALI SPISAL PROVINCIA DI PADOVA 2011 trattori o attrezzature agricole su cui sono state effettuati controlli nell'ambito dell'intervento (progetto: "contrasto del rischio infortuni in agricoltura" cod ) aziende a rischio sottoposte ad intervento di prevenzione (progetto "Contrasto del rischio infortuni nelle aziende a rischio" cod ) di cui con verbale addetti di aziende a rischio sottoposte ad intervento di prevenzione (progetto "Contrasto del rischio infortuni nelle aziende a rischio" cod ) Tabella 8: Attività di assistenza e formazione erogate dagli Spisal in provincia di Padova, 2011 ATTIVITA' DI ASSISTENZA E FORMAZIONE SPISAL PROVINCIA DI PADOVA 2011 N iniziative di confronto (incontri, seminari, ecc.) con le figure aziendali per la prevenzione (RSPP, Medici Competenti, Coordinatori per la sicurezza, ecc.) 256 N ore di formazione 682 N persone formate

15 Attività svolte da Direzione Territoriale del Lavoro Nella seguente tabella si riportano i dati generali di attività ispettiva effettuata in provincia di Padova per il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 (estratti dal Riepilogo nazionale e regionale dell attività ispettiva presentato dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali nella giornata del 7 febbraio 2012 v. il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: ). Segue la tabella con i dati dell attività ispettiva tecnica e amministrativa effettuata da DTL di Padova nel corso del 2011 e coordinata con gli Spisal. Tabella 9: Attività ispettiva effettuata da DTL in provincia di Padova, anno 2011 settore di intervento numero ispezioni effettuate numero ispezioni in cui sono stati contestati illeciti posizioni lavorative verificate lavoratori cui si riferiscono le irregolarità accertate tutela minori lavoratori extracomunitari clandestini tutela gestanti e lavoratrici madri recupero contributi e premi maxisanzione per il lavoro nero appalti illeciti e fenomeni interpositori, somministrazione illecita riqualificazione rapporti di lavoro disciplina in materia di orario di lavoro violazioni prevenzionistiche AGRICOLTURA INDUSTRIA EDILIZIA TERZIARIO TOTALE Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza congiunta con Spisal in Provincia di Padova nel 2011 PROVINCIA Edilizia Agricoltura Altro PADOVA cantieri congiunti con Spisal U.L. congiunti con Spisal U.L. congiunti con Spisal DTL Tecnica 64 * 11 DTL ammin * Per tale attività si deve considerare sia vig. tecnica sia vig. amm.va 15

16 Attività svolte da INAIL Nelle tabelle che seguono è riportata l attività svolta da INAIL nella provincia di Padova nel corso del 2011, sia complessiva che congiunta con gli Spisal. PADOVA Descrizione Obiettivo Ob. 1 - Pubblici esercizi Ob. 2 - Vigil. Coord. SPISAL Ob. 3 - Vigil. Coord.ex D.Lgsl.124/2004 Ob. 4 Agenzie immobiliari Aziende Ispezionate Scheda riassuntiva degli obiettivi del Piano di vigilanza 2011 Dati complessivi fino a tutto il 31/12/2011 Aziende Irregolari % irregolari su ispezionate lavoratori irregolari di cui in nero Premi omessi % % % Ob. 5 - Ambulanti % Ob. 7 - Differenziali retributivi % Verifica Rischio % TOTALE VIGILANZA % Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza congiunta con Spisal in Provincia di Padova nel 2011 Edilizia Agricoltura Altro PROVINCIA PADOVA congiunti congiunti congiunti con Spisal cantieri con Spisal U.L. con Spisal U.L. Inail

17 Attività svolte da ISPESL-Dipartimento Territoriale di Padova Con il D.Lgs 78 del 31 maggio 2010 convertito in legge n 122 del 30 luglio 2010, l ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro è stato soppresso convogliando tutte le relative attività e personale all INAIL. A seguito del processo di riorganizzazione ed omogeneizzazione in corso, il dipartimento territoriale Ispesl ha assunto la denominazione INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Territoriale di Padova e logisticamente si è integrato con la sede provinciale INAIL di Padova. Il Dipartimento di Padova svolge la propria attività sulle province di Padova, Vicenza e Rovigo. A differenza degli altri enti che partecipano al Comitato di Coordinamento Provinciale, i sopralluoghi che vengono effettuati sul territorio, presso le aziende, non hanno carattere di Polizia Giudiziaria e vengono sempre effettuate a seguito di richiesta delle stesse (a parte le verifiche a campione ai sensi del DPR.462/2001); per tale motivo, a livello regionale non è stata esplicitata numericamente l attività come invece è avvenuto per SPISAL, DTL e INAIL. Tenuto conto delle peculiarità del tessuto industriale dell area di competenza e del buon grado di integrazione, che storicamente il Dipartimento è riuscito a mantenere, le principali attività svolte sono nell ambito dell omologazione e della certificazione di macchine ed impianti ed in particolare: Verifiche di esercizio di attrezzature ed impianti a pressione ai sensi del D.M. 329/2004 (Verifiche di primo impianto); Verifiche di riparazione di attrezzature a pressione; Verifiche su recipienti per trasporto gas; Attività di certificazione nella costruzione di attrezzature ed insiemi a pressione ai sensi della Direttiva 97/23/CE (PED); Verifiche di progetto e collaudo di impianti di riscaldamento ad acqua calda con potenzialità superiore a 35 Kw; Verifiche omologative su apparecchi di sollevamento messi in servizio prima del recepimento della Direttiva macchine 98/37/CE; Prime verifiche su apparecchi di sollevamento dichiarati conformi alla Direttiva macchine 98/37/CE; Verifiche a campione su impianti di messa a terra e impianti di protezione da scariche atmosferiche ai sensi del D.P.R. 462/2001. Il dipartimento ha inoltre svolto attività di consulenza ad aziende e pubbliche amministrazioni nella valutazione dei livelli di campo elettromagnetico in ambienti di vita e di lavoro. Le attività sopra elencate sono state ampliate dall entrata in vigore del D.Lgs.81/08 in quanto, l art. 71 comma 11 ha assegnato, a suo tempo all Ispesl, ora Inail, la titolarità della prima delle verifiche periodiche sulle attrezzature di lavoro riportate all allegato VII del medesimo Decreto. Oltre alle citate attività di verifica, che hanno carattere oneroso per l utenza, il dipartimento territoriale di Padova partecipa attivamente ad altre attività istituzionali quali: Comitato Tecnico Regionale operante ai sensi del D.Lgs. 334/99 con due componenti effettivi; Partecipazioni a visite ispettive per la valutazione dei sistemi di gestione della sicurezza adottate da aziende con pericolo di incidente rilevante rientranti ai sensi dell art.8 del D.Lgs. 334/99; 17

18 Partecipazione in qualità di componente alle commissioni di esame aspiranti conduttori di generatori di vapore. Volendo fornire una immagine quantitativa del lavoro svolto dal dipartimento occorre definire quali parametri portare ad osservazione. Mentre per le attività di sorveglianza l elemento peculiare è la qualità ed il numero di ispezioni presso aziende o cantieri, nel caso di attività di verifica generalmente si valuta il numero di attrezzature o impianti sottoposti a controllo. Nell ambito di questo comitato, in cui lo scopo è di creare una mutua conoscenza di come si opera al fine di rendere massima la presenza e la penetrazione nel tessuto lavorativo, si è pensato di elaborare i dati fornendo, oltre all entità numerica delle attrezzature ed impianti verificati anche una seconda tabella che evidenzia il numero di accessi che i tecnici del dipartimento hanno effettuato presso le aziende per svolgere i propri compiti di verifica. Come già evidenziato, il dipartimento ha una copertura multi provinciale per cui verrà riportato il numero di interventi per ciascuna provincia. Attività anno 2011 distribuita per provincia Dipartimento Territoriale di Padova 18

19 *Le caselle in corsivo indicano il numero di accessi in azienda per la rispettiva attività Anno 2011 Distribuzione degli accessi presso le aziende in funzione del settore di attività L organico del Dipartimento di Padova è costituito di 10 unità di cui 4 amministrative e 6 tecniche. Tenuto conto dell estensione del territorio e della mole di attività che dovrebbe essere svolta per dare una risposta a tutte le richieste entranti, tale dotazione organica risulta estremamente sottodimensionata con conseguente progressiva formazione di lavoro arretrato. L entrata in vigore del D.M. 11 aprile 2011, che regolamenta l accesso di organismi privati in sostituzione ai titolari delle verifiche periodiche di cui all art. 71 comma 11 del D.Lgs. 81/08, 19

20 salvo novità legislative, non comporterà sostanziale cambiamento nell attività dipartimentale in quanto quasi tutta vertente su servizi omologativi (verifiche di primo impianto e riparazioni attrezzature a pressione, collaudo di impianti termici, verifiche di apparecchi di sollevamento antecedenti la direttiva macchine...) non rientranti nell ambito del citato articolo. Risulta comunque spiacevole che un servizio pubblico, a causa della storica carenza di personale, aggravatasi negli ultimi anni per il blocco del turnover, si trovi nella incapacità di svolgere direttamente i servizi di controllo assegnati rischiando in tal maniera di perdere tutto il bagaglio di conoscenze che solo sul campo si acquisisce e che consentirebbe un miglior livello di controllo sugli organismi privati abilitati a svolgere dette verifiche. Il Direttore del Dipartimento Ing. Francesco Panin Attività svolte da INPS Il 2011 ha rappresentato per l attività di vigilanza dell Istituto Nazionale della Previdenza Sociale un anno di transizione soprattutto in considerazione delle novità introdotte dalla Legge n. 183/2010, il c.d. Collegato Lavoro. Quest ultime hanno avuto un importante impatto nella gestione dell attività ispettiva con una conseguente ricaduta sui risultati complessivi. Infatti, l art. 4 e l art. 33 del precitato Collegato Lavoro, che disciplinano rispettivamente le nuove misure contro il lavoro sommerso e l accesso ispettivo, potere di diffida e verbalizzazione unica, hanno profondamente inciso sulle modalità operative adottate dagli ispettori dell Istituto, caratterizzando ed influenzando il raggiungimento degli obiettivi posti nel Piano di Vigilanza In particolare l art. 4, oltre a modificare il sistema di calcolo delle sanzioni civili sui contributi evasi per lavoro nero, ha altresì esteso agli ispettori di vigilanza dell Istituto il potere di adottare la c.d. maxisanzione in presenza di lavoratori in nero. Ulteriore novità è stata l introduzione, con l art. 33, dell obbligo della redazione sia del Verbale di primo accesso, che coincide con la prima visita ispettiva, sia del successivo e conclusivo Verbale unico di accertamento e di notificazione. In sintesi, nel corso del primo semestre dell anno, si è registrato un rallentamento dell attività ispettiva riconducibile, in particolar modo, a tre ordini di difficoltà: - maggiori attività previste (carico di lavoro per ispezione); - maggiore complessità nella gestione e completamento dell attività ispettiva; - problematiche nel caricamento a sistema dei nuovi verbali ispettivi. A mero titolo riepilogativo si rappresentano nella seguente tabella i risultati raggiunti dalla Sede INPS di Padova nell anno

21 SETTORE ISPEZIONI LAV. NERO OMISS. CONTRIB. (migliaia di euro) Az. DM + Gest. Separata Autonomi Az. Agricole TOTALE Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza congiunta con Spisal in Provincia di Padova nel 2011 Edilizia Agricoltura Altro PROVINCIA PADOVA cantieri congiunti con Spisal U.L. congiunti con Spisal U.L. congiunti con Spisal Inps Attività svolte da ARPAV VERIFICHE IMPIANTI ARPAV PROV. PADOVA 2011 Tot. con impianti elettrici equivalenti Pressione ,0 Riscaldamento ,0 Ascensori/montacarichi ,0 Sollevamento/Idroes ,0 Imp. elettrici (A-B-C)* ,0 TOTALI ,0 * A: scariche atmosferiche; B: impianti di messa a terra; C: impianti con pericolo di esplosione 21

22 Attività svolte dal CPT (Comitato Paritetico Territoriale) Nelle tabelle e figure che seguono si riportano alcuni dati relativi all attività effettuata dal Comitato Paritetico Territoriale di Padova nel corso del 2011, riguardanti sia le visite nei cantieri, sia la formazione erogata dal CPT e dal CPIPE. cantieri e visite effettuate dal CPT nel corso del 2011 Cantieri Visitati 446 Imprese principali Contattate Visite totali insufficienti Prima Visita Seconda visita Terza visita 7 1 Quarta visita 1 1 Quinta visita Prima Visita Seconda visita Terza visita Quarta visita Quinta visita Giudizio complessivo Visite 2011 Buono 167 Sufficiente 370 Insufficiente 122 totale 659 Insufficiente 19% Sufficiente 56% Buono 25% Andamento proporzionale giudizio complessivo dal 2009 al % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% I SEMESTRE 2009 buono sufficiente insufficiente II SEMESTRE 2009 I SEMESTRE 2010 II SEMESTRE 2010 I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 2011 Visite per Tipologia di cantiere 2011 edilizia civile - Nuova costruzione 421 edilizia civile - Restauro 47 edilizia civile - Ristrutturazione 133 edilizia civile - Manutenzione 3 edilizia ind. - Nuova costruzione 32 edilizia ind. - Ristrutturazione 3 costruz. stradali - Nuove costruzioni 14 costruz. stradali - Manutenzione 1 attività di specializz. - Prefabbricati 3 altro 2 Totale visite

23 Macroarea di rilevazioni e percentuale per giudizio dato 2.1 Presenza di documentazione in cantiere 2.1 Insufficiente ,1% 2.1 Sufficiente 0 0,0% 2.1 Buono ,9% 2.1 Totale ,0% 2.2 Allestimento cantiere 2.2 Insufficiente ,7% 2.2 Sufficiente ,8% 2.2 Buono 82 12,5% 2.2 Totale ,0% 2.3 Viabilità di cantiere 2.3 Insufficiente 55 10,3% 2.3 Sufficiente ,2% 2.3 Buono ,5% 2.3 Totale ,0% 2.4 Scavi 2.4 Insufficiente 8 11,8% 2.4 Sufficiente 44 64,7% 2.4 Buono 16 23,5% 2.4 Totale ,0% 2.5 Opere provvisionali 2.5 Insufficiente ,1% 2.5 Sufficiente ,8% 2.5 Buono ,1% 2.5 Totale ,0% 2.6 Impianto elettrico 2.6 Insufficiente 33 5,6% 2.6 Sufficiente ,8% 2.6 Buono ,7% 2.6 Totale ,0% 2.7 Demolizioni 2.7 Insufficiente 3 9,7% 2.7 Sufficiente 18 58,1% 2.7 Buono 10 32,3% 2.7 Totale ,0% 2.8 Macchine e attrezzature di cantiere 2.8 Insufficiente 48 7,5% 2.8 Sufficiente ,0% 2.8 Buono ,5% 2.8 Totale ,0% 2.9 Dispositivi di Protezione Individuale 2.9 Insufficiente ,4% 2.9 Sufficiente ,8% 2.9 Buono ,8% 2.9 Totale ,0% 2.10 Formazione 2.10 Insufficiente ,9% 2.10 Sufficiente ,6% 2.10 Buono ,5% 2.10 Totale ,0% 37% 63% 0% 13% 37% 50% 10% 35% 55% 24% 12% 64% 26% 33% 41% 6% 38% 56% 10% 32% 58% 8% 46% 46% 21% 39% 40% 27% 28% 45% 23

24 Formazione erogata dal CPT nel 2011 DATA Formazione CPT 2011 FORMATI 28/03/2011 Formazione specifica per Preposti, Capicantiere e Capisquadra 87 13/05/2011 SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO su alcuni RISCHI SPECIFICI IN EDILIZIA 48 14/11/2011 Formazione specifica per Preposti, Capicantiere e Capisquadra 64 Totali 199 Formazione erogata dal CPIPE nel triennio

25 Attività svolte dal CPC nel corso del 2011 Nel corso del 2011 il Comitato Provinciale di Coordinamento (CPC) di Padova si è riunito due volte, nei giorni 15 aprile e 18 novembre Si riportano di seguito gli Ordini del giorno: OdG dell incontro del CPC del 15 APRILE 2011: - Presentazione dei dati di attività anno 2010, degli SPISAL, DTL, INAIL e INPS e del programma delle attività anno Iniziative a contrasto degli infortuni in edilizia: 1) Stato dell'arte delle attività contro le cadute dall'alto 2) Proposta ANCI per l'aggiornamento dei Regolamenti Comunali Edilizi 3) Documento sulla prevenzione del colpo di calore 4) Iniziative del Comitato Paritetico Territoriale - Lavoratori autonomi: definizione di un foglio informativo per i lavoratori. Proposta di costituzione di un gruppo di lavoro per l'elaborazione di procedure per la promozione delle competenze e la verifica dei requisiti dei lavoratori che intendono avviarsi al lavoro autonomo. - Varie ed eventuali OdG dell incontro del CPC del 18 NOVEMBRE 2011: - L andamento degli infortuni e malattie professionali in Provincia di Padova e Veneto. Presentazione del nuovo atlante provinciale degli infortuni. - Stato di avanzamento del progetto regionale Contrasto del rischio di infortuni mortali e invalidanti nelle aziende a rischio (Dgr. n del 14/12/2010). - Edilizia: 1) Stato dell arte delle iniziative e attività di vigilanza. 2) Resoconto del progetto Salva la vita dall alto contro le cadute dall'alto in edilizia. 3) Discussione e approvazione dei modelli PIMUS e POS revisionati dal Tavolo tecnico alla luce del D.Lgs. n. 81/08 (allegati inviati via mail). 4) Sviluppi delle attività nei cantieri edili del Comitato Paritetico Territoriale. - Iniziative per la sicurezza dei lavoratori autonomi. - Varie ed eventuali. Come si evince dagli ordini del giorno, la pianificazione delle attività è partita dall analisi dei bisogni di salute e sicurezza dei lavoratori del territorio. Le considerazioni sull assetto produttivo della provincia e sul fenomeno infortunistico hanno portato a concentrare l attenzione sul settore edile e in particolare sui lavoratori autonomi: basti citare che, nel 2010, 6 infortuni mortali su 10 accaduti in Provincia di Padova hanno riguardato addetti delle costruzioni, e quasi tutti erano lavoratori autonomi. Le azioni specifiche concordate e intraprese dal Comitato sono state pertanto: 1) coinvolgimento delle OO.SS. e delle Associazioni inerenti al comparto edile (FILCA, FILLEA, FENEAL, ANCE, CPT); 2) convocazione presso il Prefetto di Padova di un Tavolo Provinciale per la sicurezza in edilizia; 3) proposta di un gruppo di lavoro che, in attesa dell approvazione del disegno di legge, studi le modalità per contenere l accesso alla professione autonoma, nonché adeguate modalità di formazione per neo lavoratori autonomi; 25

26 4) stesura di un documento per la prevenzione dal colpo di calore nei mesi estivi (disponibile sul sito: ); 5) stesura di un documento (foglio informativo) per i lavoratori autonomi, prodotto in collaborazione tra INAIL, sindacato, Inps e Spisal: Per i lavoratori dell edilizia: il lavoratore dipendente - il lavoratore autonomo (edito in più lingue); 6) approvazione dei nuovi modelli PiMUS e POS revisionati alla luce del D.Lgs. n. 81/08 dal tavolo tecnico provinciale composto da molteplici professionalità, provenienti sia dagli Enti di vigilanza che dagli Ordini professionali che dalle associazioni di categoria (documenti scaricabili dal sito: ). Tutto ciò si è ovviamente aggiunto a quelle che sono le funzioni istituzionali e fondamentali del Comitato e cioè: a. il raccordo tra enti e associazioni, con la condivisione e il coordinamento delle iniziative nate in seno ai diversi gruppi di lavoro provinciali, in particolare quelle orientate alla formazione e informazione e promozione della salute dei lavoratori; b. il coordinamento delle azioni di vigilanza, con l aggiornamento costante sul raggiungimento degli obiettivi previsti, la pianificazione futura, il coordinamento della vigilanza congiunta; c. la diffusione dei progetti regionali, in particolare Salva la vita dall alto, per il contrasto alle cadute dall alto in edilizia, le iniziative regionali a favore dei lavoratori autonomi (DGR n del 14/12/2010) e il progetto regionale Contrasto del rischio di infortuni mortali e invalidanti nelle aziende a rischio (DGR. n del 14/12/2010). Riepilogo vigilanza effettuata in provincia di Padova L attività di vigilanza e prevenzione in edilizia, considerando sia le ispezioni degli enti di vigilanza, sia le visite del CPT, ha coinvolto complessivamente cantieri, pari al 33% dei cantieri notificati in provincia di Padova. 146 sono le aziende agricole oggetto di intervento; le unità locali di altri comparti, esclusa l edilizia. Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza congiunta con Spisal in Provincia di Padova nel 2011 Edilizia Agricoltura Altro PROVINCIA PADOVA congiunti congiunti 26 cantieri U.L. U.L. congiunti con Spisal con Spisal con Spisal ULSS- Spisal DTL Tecnica 64 * 11 DTL ammin Inail Inps CPT 446 Totale ** * Per tale attività si deve considerare sia vig. tecnica sia vig. amm.va ** Totale che considera le visite nei cantieri del CPT

27 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2012 Obiettivi SPISAL 2012 Gli obiettivi di attività per gli SPISAL per l anno 2012 sono coerenti con il Piano Regionale per la Prevenzione (approvato con DGR 3139/2010) che riprende i contenuti del Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di lavoro (DPCM ), il Piano Nazionale Edilizia e il Piano Nazionale per l Agricoltura e Selvicoltura. Attualmente gli obiettivi di coordinamento sono in discussione nell ambito del Comitato Regionale di Coordinamento, si riportano qui quelli comunicati alla riunione del Comitato Regionale di Coordinamento dell 8 febbraio Il numero di cantieri da ispezionare è ripartito per ULSS secondo i criteri del Piano Nazionale Edilizia (distribuzione percentuale degli infortuni gravi e delle notifiche di cantiere). Il numero di aziende agricole da ispezionare è ripartito per ULSS secondo i criteri del Piano Nazionale Agricoltura (distribuzione percentuale degli infortuni gravi e del numero degli addetti) e della percentuale di presenza di aziende agricole nel territorio di competenza dell ULSS. In sede di valutazione del raggiungimento degli standard assegnati si potrà tener conto di una diversa ripartizione per ULSS purché sia stato garantito il totale stabilito per la provincia di appartenenza nell ambito della pianificazione del Comitato Provinciale di Coordinamento. Per la provincia di Padova, gli obiettivi sono riportati nella seguente tabella: Provincia PADOVA ULSS Unità Locali complessive (1.1.) Aziende agricole (1.2) Cantieri edili (1.3) Aziende agricole in coordinamento con DIP (2.2) Addetti di aziende a rischio (2.4) Aziende a rischio (2.4) TOTALE Altri comparti in cui si effettueranno interventi di prevenzione e promozione della sicurezza e della salute sono: l autotrasporto e i servizi bancari. Obiettivi DTL 2012 Si riporta nella seguente tabella la programmazione degli interventi di vigilanza congiunta con gli SPISAL della provincia di Padova, elaborato dalla Direzione regionale del Ministero del Lavoro e concordato con il Comitato Regionale di Coordinamento in occasione dell incontro tenutosi il giorno 2 febbraio

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