Decisione N del 09 marzo 2017

Transcript

1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) MASSERA (RM) MELI (RM) PAGLIETTI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) CARATELLI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) COLOMBO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore VINCENZO MELI Nella seduta del 21/12/2016 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Con ricorso pervenuto il 15/09/2016, la ricorrente espone che, quale titolare di una ditta individuale di B&B, in data 31/10/2007 aveva stipulato un contratto di mutuo ipotecario con l intermediario resistente. Da altro intermediario apprendeva dell emersione dalla Centrale Rischi della Banca d Italia di uno sconfinamento segnalato da febbraio 2016, relativo al detto mutuo ipotecario a lei intestato. Con del 04/08/2016, il secondo intermediario comunicava al rappresentante legale della ricorrente che, a causa della presenza della suddetta segnalazione, era impossibile concludere positivamente il riesame del finanziamento. Il rappresentante legale, investito con formale procura generale, incontrava il direttore della filiale dell odierna resistente, per metterlo a conoscenza degli avvenimenti, nonché per verificare/valutare le condizioni del mutuo al fine di rendere sostenibile il pagamento delle rate durante il periodo di assenza della ricorrente, considerato che già si stava effettuando il pagamento di una rata concordata di circa euro 1.000,00, di cui però non era ben chiaro il criterio di imputazione della somma pagata tra quota capitale e quota interessi. Pag. 2/6

2 Nonostante la corrispondenza intercorsa con il direttore, alla ricorrente non è pervenuto alcun sollecito di rate insolute e di imminente iscrizione in Centrale Rischi. La segnalazione effettuata dalla banca convenuta è dunque da considerare illegittima, in quanto avvenuta in violazione dell art. 4, comma 7 del Codice di deontologia (di cui all art.12, co. 3, d.lgs. n.196/2003). Il preavviso di segnalazione doveva essere inviato tramite lettera raccomandata A/R, in cui dovevano essere specificati in modo puntuale gli importi ed i tempi entro cui adempiere al pagamento del debito al fine di evitare conseguenze pregiudizievoli. Nei fatti, il mancato rinnovo del fido di euro ,00 da parte di altro intermediario risulta pregiudizievole, in quanto tale fido sarebbe stato necessario all esercizio dell attività ricettiva di B&B svolta, anche alla luce del perdurare della crisi del settore turistico. La ricorrente chiede: - copia del prospetto rate oggetto di segnalazione, con dettaglio del tasso di interesse e del tasso di mora applicato; - la cancellazione della segnalazione in tutte le Centrali Rischi, in quanto illegittima; - il riconoscimento di un equo indennizzo, commisurato anche al perdurare della segnalazione per il pregiudizio arrecato dalla convenuta con la segnalazione in Centrale Rischi senza preavviso, che ha avuto effetto negativo sul rinnovo del fido di euro ,00 in essere con altro intermediario, e/o sull accesso al credito in generale. Con controdeduzioni dell 11/10/2016, l intermediario conferma l esistenza del rapporto di mutuo ipotecario per originari euro ,00. Riferisce che nel corso del 2016, la ricorrente ha omesso il versamento di n. 6 rate a partire da quella in scadenza il 31/03/2016 e, pertanto, la banca provvedeva a segnalare la posizione in CRIF, previo invio del preavviso di segnalazione. In data 05/08/2016, il rappresentante legale ha contestato tramite PEC, in nome e per conto della ricorrente, l operato della banca; quest ultima rispondeva in data 02/09/2016. Nel merito, in via principale, l istituto resistente evidenzia che controparte ha fondato il proprio ricorso sulla mancata ricezione di comunicazioni di sollecito a pagare le rate insolute e di imminente segnalazione in centrali rischi. Nessuna contestazione è stata, invece, mossa alla banca circa la fondatezza sostanziale delle ragioni da cui è scaturita la segnalazione. Non risponde però a verità che nessuna comunicazione di sollecito sia pervenuta alla ricorrente. E, infatti: - la parte resistente ha inviato varie comunicazioni aventi ad oggetto il ritardo nel pagamento delle rate, tramite il servizio di infob@nking. Trattasi del canale di comunicazione utilizzato dai clienti che attivano il servizio di home banking e che prevede la consegna degli avvisi direttamente nella casella di posta della singola stazione, come statuito nel contratto di erogazione del servizio, sottoscritto dalla ricorrente in data 08/06/2010. Sono allegati dall Intermediario, a conferma dell aver bene operato, n. 8 solleciti/comunicazioni inviati alla ricorrente, contenenti l esatta indicazione delle rate con il relativo dettaglio di quota capitale, quota interessi ed interessi di mora. Con ciò si deve intendere ottemperata l ulteriore richiesta formulata da controparte circa l estrazione documentale. Ulteriormente, segnala la resistente che la consulente (rappresentante legale) della ricorrente ha ricevuto procura nel febbraio 2016 e, dalla corrispondenza allegata anche da parte ricorrente, risulta che ella aveva intrapreso contatti con il direttore della filiale a partire dal 14/04/2016. Al mese di aprile sussisteva già una posizione di mora della cliente per l omesso pagamento della rata scaduta il 31/03/2016; appare, pertanto, assolutamente singolare e poco credibile che il direttore non abbia fatto menzione con il rappresentante legale della situazione di morosità. La banca contesta, altresì, l affermazione di parte Pag. 3/6

3 attorea circa l obbligo di trasmissione del preavviso di segnalazione tramite raccomandata A/R, in quanto: tale pratica è assolutamente priva di ogni riferimento e fondamento normativo e giurisprudenziale. La banca ritiene di essere libera di scegliere mezzi alternativi di comunicazione, senza che se ne possa contestare la legittimità. È possibile fornire la prova concreta della ricezione delle comunicazioni da parte della ricorrente. La banca, infatti, ha tempestivamente inviato il preavviso di segnalazione nella SIC avvalendosi del servizio Formula Certa di Nexive. Si tratta di un servizio che tramite localizzazione GPS e lettura di un codice a barre univoco consente di tracciare la spedizione, al pari di una raccomandata A/R. Dal riepilogo dei dati relativi alla consegna è possibile verificare che la missiva è stata recapitata il 31/05/2016 alle ore 11:10. In via subordinata, nella denegata ipotesi in cui il Collegio ritenesse fondata la contestazione avanzata dalla ricorrente (i.e. ritenesse non provata la conoscenza del preavviso), l intermediario richiede che sia rigettata la pretesa risarcitoria, poiché infondata, priva di riscontro sostanziale, non quantificata e comunque non provata. Nello specifico: - la ricorrente non ha mai contestato le ragioni sostanziali a fondamento della segnalazione effettuata dalla banca, essendosi invece limitata a dolersi della sola mancata conoscenza preventiva dell intento segnalante; - grava sul soggetto che si assume danneggiato l onere di provare la lesione subita alla propria reputazione di buon pagatore come conseguenza della segnalazione; - inoltre, l altro intermediario non ha negato il fido sul solo ed unico elemento dell iscrizione in CRIF della ricorrente, ma ha chiesto chiarimenti in merito al mancato pagamento di talune rate di mutuo, in quanto condizione necessaria per concludere l istruttoria. La ricorrente ha replicato quanto segue. La banca convenuta, nella figura del direttore della filiale alla quale ci si è rivolti, era tenuta a rendere le comunicazioni al rappresentante legale, specie in merito alle rate non pagate. Questo non è avvenuto. Dopo il conferimento di procura notarile e giusto nei tempi di acquisire consapevolezza della situazione da gestire per conto della ricorrente (attività e gestione B&B, situazioni bancarie, ecc.), la rappresentante legale ha effettuato il pagamento della rata di febbraio La rappresentante legale, dopo aver visionato la documentazione bancaria a sua disposizione ed avendo riscontrato dei dati poco comprensibili sui pagamenti delle rate di mutuo, ha richiesto al direttore della filiale competente documentazione idonea a comprendere meglio la posizione della ricorrente. Il direttore ha infatti inviato copia del piano di ammortamento alla data del 13/04/2016, ma senza fare alcun riferimento alle rate insolute. Dopo aver visionato il piano di ammortamento, la rappresentante legale, per meglio comprendere quanto effettivamente pagato dalla ricorrente, ha chiesto al direttore ulteriore documentazione con del 14/04/2016, alla quale ha ricevuto riscontro in data 13/05/2016. Le ulteriori delucidazioni in merito all andamento del rapporto di finanziamento sono state richieste anche in ragione del fatto che la ricorrente nel corso degli ultimi anni aveva effettuato pagamenti parziali motivati dalla crisi economica del periodo e giustificati da accordi sottoscritti con la banca convenuta. Tuttavia, non appariva chiaro il criterio di imputazione quota capitale/quota interessi. All interno dei solleciti trasmessi tramite il servizio infob@nking non era riportato il termine entro cui regolarizzare la situazione a pena di segnalazione in Centrale Rischi, ovvero non era riportato quanto previsto dall art. 4, comma 7 del Cod. deontologico sui Sistemi di Informazione Creditizia. Pag. 4/6

4 In merito alla lettera allegata alle controdeduzioni ed asseritamente inviata in data 18/05/2016 dall Istituto convenuto al B&B, emerge che: - è presente un incongruenza tra date, giacché non si comprende come sia possibile rilevare ad aprile (data rilevazione 30/04/2016) un anomalia relativa al mese di maggio (data lettera Monteriggioni); - non è fatto alcun riferimento all importo da far rientrare, né ai termini entro cui provvedervi; - la comunicazione inviata non può essere considerata lettera di preavviso, in quanto la ricorrente risultava già in mora ad aprile e, stando anche a quanto affermato dall altro intermediario, la segnalazione era già presente da febbraio 2016; - non si comprende come l Istituto convenuto possa inviare una comunicazione così importante, quale l imminente iscrizione in Centrale Rischi, su un foglio di carta non intestato e privo di numero protocollo, timbro, firma di un funzionario, riferimenti sulle rate e sugli importi insoluti; - non è poi possibile provare, attraverso la documentazione allegata alla memoria difensiva, che il contenuto della raccomandata Nexive sia la lettera del 18/05/2016, non solo per la mancanza all interno della lettera di riferimenti univoci ed inconfutabili, ma anche per il tempo intercorso tra il 30/04-18/05 30/05. Qualora la rappresentante legale avesse ricevuto tempestivamente la documentazione richiesta e fosse stata messa a conoscenza della reale situazione della ricorrente, si sarebbe certamente attivata per la regolarizzazione. A tal fine, sarebbe bastato anche un mero sollecito via o verbale ad opera del direttore della filiale. DIRITTO Il Collegio ritiene il ricorso non meritevole di accoglimento. Per ciò che riguarda la pretesa avanzata da parte ricorrente di ricevere copia del prospetto dettagliato delle rate oggetto di segnalazione, essa sembrerebbe potersi considerare soddisfatta, in quanto la resistente, in sede di controdeduzioni, ha prodotto la documentazione richiesta. Con riguardo alla domanda volta alla cancellazione della segnalazione, si osserva che sebbene nessuna delle parti alleghi copia della segnalazione contestata, sulla sua esistenza non sussiste controversia. Ciò premesso, la ricorrente non contesta sotto il profilo sostanziale la legittimità della segnalazione effettuata a suo carico dall intermediario sotto il profilo della loro giustificazione sostanziale, con ciò ammettendo la propria morosità per le rate indicate dalla resistente. Sostiene invece che essa sia illegittima in quanto non precedute dalla regolare effettuazione del preavviso previsto dall art. 4, c. 7, del Codice di deontologia quale condizione essenziale per la liceità e la correttezza del trattamento dei dati personali (art.12, co. 3, d.lgs. n.196/2003). Secondo quanto statuito dal Collegio di coordinamento (dec. n. 3089/2012) l intermediario segnalante rimane gravato dell onere di provare la conoscenza della comunicazione da parte del destinatario e non può avvalersi della presunzione di cui all art c.c. In assenza di prescrizioni normative circa la forma di tale specifica comunicazione, non può conseguire automaticamente una valutazione di illegittimità della susseguente segnalazione, sicché in tale ipotesi il Collegio competente dovrà formare il proprio convincimento circa l avvenuta recezione del preavviso da parte del cliente segnalato sulla base di tutti gli elementi di conoscenza dei fatti che gli atti della controversia offrono. Nel caso di specie, non sembrerebbe avere rilievo a tal fine, contrariamente a quanto sostenuto dalla resistente, la pubblicazione delle comunicazioni nel canale di Pag. 5/6

5 comunicazione utilizzato dai clienti che attivano il servizio di Home Banking e che prevede la consegna degli avvisi direttamente nella casella del cliente. Essa vale solamente per le comunicazioni di cui agli articoli 118 e 119 TUB e non, invece, per ulteriori comunicazioni, come quelle necessarie nel caso di specie. Peraltro, non v è certezza che la ricorrente abbia ricevuto il preavviso del Se è vero, infatti, che la modalità di spedizione tramite il servizio Formula Certa di Nexive è idonea a provare la ricezione della comunicazione da parte del ricevente, è anche vero, così come sostenuto dalla ricorrente nelle repliche, che non è possibile stabilire con certezza se il prospetto che dovrebbe provare l avvenuta ricezione si riferisca alla comunicazione del Tuttavia, questo Collegio ritiene che per la molteplicità di comunicazioni intervenute tra la ricorrente (o la sua rappresentante legale) e l intermediario, comprendenti anche contatti diretti con il direttore della filiale di riferimento, si da escludere che la ricorrente non fosse in condizione di avere un adeguata percezione della propria esposizione debitoria e delle imminenti conseguenze pregiudizievoli che da essa potevano scaturire, dandole modo di reintegrare i pagamenti mancanti. P.Q.M. Il Collegio respinge il ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6