FORUM AGENDA 21 PROVINCIALE Laboratorio per progetti partecipati di sostenibilità intersettoriale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FORUM AGENDA 21 PROVINCIALE Laboratorio per progetti partecipati di sostenibilità intersettoriale"

Transcript

1 FORUM AGENDA 21 PROVINCIALE PIANO D AZIONE PER PROGETTI PILOTA DI SOSTENIBILITÀ INTERSETTORIALE AMBIENTE SOCIETÀ ECONOMIA Innovazione Partecipazione Sostenibilità FEBBRAIO - LUGLIO 2008

2 SEGRETERIA TECNICA AGENDA 21: ASSESSORATO AMBIENTE E DIFESA DEL TERRITORIO - SETTORE AMBIENTE E SERVIZIO ANTINSETTI UFFICIO SVILUPPO SOSTENIBILE TEL. 070/ / FAX 070/ AGENDA21@PROVINCIA.CAGLIARI.IT CONSULENZA TECNICA: FOCUS-LAB POLISTE 2

3 INDICE 1. Introduzione Agenda 21 locale: strumento di governance della sostenibilità I percorsi di Agenda 21 locale in Sardegna ll progetto Agenda 21 della Provincia di Cagliari Un Laboratorio per progetti partecipati di sostenibilità intersettoriale Le azioni a supporto del processo di A Il corso di formazione per facilitatori A21L L analisi degli stakeholders La comunicazione: azioni e strumenti L analisi preliminare sullo stato di attuazione degli Aalborg Commitments UE Il processo partecipativo Approccio metodologico. Agenda 21 Locale per Progetti Pilota Le metodologie partecipative utilizzate Le fasi del processo A21L provinciale Il Forum di avvio Il workshop EASW "Scenari e idee per Cagliari Provincia Sostenibile" I Gruppi tematici di progettazione Il Forum plenario di condivisione delle idee progettuali I partecipanti: frequenza e rappresentatività I progetti pilota di sostenibilità intersettoriale...26 ITINERANDO: SANTA GILLA TRA NATURA E CULTURA...28 CENTRO DI EDUCAZIONE ALL AMBIENTE URBANO...31 LA PIAZZA REINVENTATA: POLITICHE DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA...36 L ORTO DEI NONNI E DEI BAMBINI...38 CERTIFICAZIONI AMBIENTALI PER LE PMI E LE IMPRESE AGRICOLE...42 PACCHETTO TURISTICO INTEGRATO SPORT-AMBIENTE NEL SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO...45 WEB TELEVISION: TECNOLOGIA OPEN SOURCE PER LA COMUNICAZIONE INTERATTIVA La valutazione dei partecipanti...49 ALLEGATI...53 Allegato 1 - Aalborg Commitments...54 Allegato 2-40 Capitoli Agenda 21 ONU

4 4

5 1. Introduzione Il presente rapporto, così come il Forum plenario del 4 luglio, ha l intento di far conoscere il grande lavoro di elaborazione svolto dai gruppi di Agenda 21 provinciale ma anche di fare il punto sull efficacia dello strumento A21, così come sperimentato dall Assessorato Ambiente della Provincia di Cagliari. Dal confronto e dibattito, durato cinque mesi, che ha impegnato volontariamente e gratuitamente oltre centocinquanta cittadine e cittadini delle nostre comunità, sono nati progetti, tutti molto interessanti e meritevoli di essere realizzati. Al ringraziamento vivissimo nostro e dell intera Giunta Provinciale per ciascuno dei partecipanti, per il gruppo di coordinamento In.F.E.A. e per lo staff di Poliste e Focus Lab, aggiungiamo l impegno ad attivare le iniziative necessarie a reperire i finanziamenti per la realizzazione dei progetti che verranno ritenuti prioritari dai partecipanti al Forum. Occorrerà in questa fase la massima collaborazione da parte di tutti i soggetti al fine di attivare anche le partnership opportune e perché il percorso partecipativo intrapreso non si concluda con il Forum e con la realizzazione di qualche progetto ma diventi il metodo di lavoro abituale dell Amministrazione Provinciale di Cagliari che ha assunto il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica come base e filo conduttore della propria azione politica e amministrativa nell ottica dello sviluppo durevole. Il Presidente Graziano Milia L Assessora all Ambiente Rosaria Congiu 5

6 2. Agenda 21 locale: strumento di governance della sostenibilità La sfida della sostenibilità ambientale, sociale, economica implica complessità e interdipendenza di politiche e azioni attuali e future che richiedono risposte integrate e coordinate, con soluzioni di varia natura tecnologiche, economiche, sociali, istituzionali, culturali, normative e contributi e impegni diversificati dagli enti pubblici, dalle imprese, dalle associazioni di settore e dalla società civile, su scala locale e globale. Agenda 21 Locale (A21L) è uno strumento di politica pubblica intersettoriale, di nuova generazione e volontario, di respiro internazionale (promosso dalle Nazioni Unite e sottoscritto da 180 Governi), che può permettere di mettere in pratica, in qualsiasi territorio, obiettivi, principi e pratiche di sostenibilità. L Agenda 21 Locale è in sintesi: il mandato delle autorità locali per tradurre operativamente a livello locale il Piano di Azione dell'onu per il 21 secolo per la sostenibilità (Cap. 28 Age nda 21) con appositi Piani di Azione locali di indirizzo e operativi; un nuovo strumento di governance delle politiche urbane e di area vasta; un processo partecipato che prevede il coinvolgimento di tutti i portatori di interessi legittimi di una comunità locale nella definizione condivisa di politiche e piani d'azione locali; una piattaforma per attivare sul territorio progetti, piccoli e grandi, di tipo intersettoriale; un incubatore di partnership tra attori diversi, su progetti condivisi, per il miglioramento della qualità del territorio e della vita, per una maggiore coesione e integrazione sociale, per un maggiore benessere economico diffuso, per una maggiore sostenibilità delle risorse ambientali come beni comuni. L A21L presuppone, da un lato, un approccio sistemico e interdisciplinare all analisi dei problemi e alla definizione di politiche con azioni intersettoriali. Dall altro, richiede e introduce un nuovo approccio nelle politiche locali in termini di sussidiarietà (come autonomia nelle decisioni gestionali locali), di partecipazione (come coinvolgimento attivo dei vari attori locali nella definizione del Piano di Azione di A21L e nei processi decisionali), come stimolo alla co-responsabilità e all empowerment degli stakeholders coinvolti (come rafforzamento e valorizzazione delle conoscenze e delle competenze dei vari attori di una comunità locale imprese, organizzazioni no-profit, associazioni di categoria, istituzioni, ordini professionali, scuole, Università, giovani, anziani). Partecipazione progettuale e responsabilità diffuse Un approccio partecipativo alla progettazione auspica che le decisioni sugli interventi siano sempre più basate su problemi reali espressi dai destinatari delle politiche e che quindi i beneficiari siano coinvolti anche nella fase di prima identificazione dei progetti. Questo per garantire che gli interventi progettuali possano veramente risolvere quei problemi, cambiando in senso positivo la qualità della vita o alcune condizioni di vita dei beneficiari. Le politiche pubbliche dovrebbero essere dunque, innanzitutto, risposte ai problemi dei cittadini, dovrebbero produrre, attraverso la realizzazione di progetti condivisi, cambiamenti piccoli e grandi, garantendo la partecipazione dei diversi attori alle decisioni. Occorrono dunque nuove modalità di coinvolgimento, l uso di nuovi strumenti di partecipazione e la responsabilità di ogni soggetto, organizzato o come singolo cittadino che vive sul territorio, per tradurre coerentemente obiettivi di sostenibilità, innovazione, partenariato, sviluppo di competenze sociali diffuse. 6

7 3. I percorsi di Agenda 21 locale in Sardegna Figura 1 - Agende 21 Locali attivate in Sardegna al 2008 Fonte: Regione Autonoma della Sardegna - Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali In Sardegna i primi processi di Agenda 21 Locale sono stati attivati nel 2000, con il finanziamento da parte del Ministero dell Ambiente di 9 progetti di A21L. Da allora le comunità locali sarde che hanno scelto di promuovere e attuare i principi dello sviluppo sostenibile attraverso l attivazione dello strumento di governance dell A21 sono sempre più numerose. L intensità dello sviluppo di tali processi nel territorio regionale può essere efficacemente rappresentato richiamando due numeri: 39 A21L attivate al 2008, oltre il 68% della popolazione coinvolta. L approccio che ha contrassegnato le A21L attivate fino al 2005 (31 progetti cofinanziati con risorse ministeriali e regionali) è quello classico: un processo partecipato di medio-lungo periodo finalizzato alla definizione partecipata di un Piano d Azione articolato nelle diverse tematiche della sostenibilità, quindi con un campo d azione molto vasto e difficilmente concretizzabile in tempi brevi. Dal 2006 sono state invece cofinanziate e attivate a livello regionale le A21L tematiche o per progetti pilota che affrontano uno specifico tema o problematica e individuano azioni efficaci e concrete, realizzabili nel breve periodo. L A21L della Provincia di Cagliari si inserisce tra queste e, al momento attuale, è l unica in Sardegna ad essere autofinanziata. Le Agende 21 Locali della Sardegna e la Regione hanno recentemente siglato un protocollo d intesa per l attivazione di una Rete regionale delle amministrazioni impegnate in processi di sostenibilità locale. Tabella 1 - I processi di Agenda 21 Locale attivati in Sardegna LA RETE DELLE AGENDE 21 LOCALI IN SARDEGNA Anno 2000 Cofinanziamento Bando del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio PERCORSO: Provincia di Oristano PAOLOS: Comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Bidonì, Boroneddu, Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Santulussurgiu, Sedilo, Soddì, Sorradile, Tadasuni MAPPA: Comunità Montana del Marghine Planargia SLOT 21: Comune di Alghero VERSOS: Comune di Porto Torres COMBAS: Comunità Montana Barigadu ITACA 21: Comune di Ittiri A21GALLUCO: Comuni di Arzachena e Santa Teresa di Gallura CERTI CAPO: Comune di Villasimius Anno 2002 Cofinanziamento Bando del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio A21 BARONIE: Comunità Montana Baronie A21 CARBONIA A21 MACOMER ISOLA 21: Comune di Oristano A21 QUARTU S. ELENA O.R.A.21: Comune di Olbia 7

8 Anno 2002 Cofinanziamento Bando Regione Autonoma della Sardegna AGIRE SOSTENIBILE: Comuni di Arbus e Guspini BUS 21:BURCEI UNIONE DEI COMUNI DEL PARTEOLLA E SINNAI PER AGENDA 21 CAFV: Comuni di Lunamatrona, Barumini, Collinas, Furtei, Genuri, Gonnostramatza, Las Plassas, Mogoro, Pauli Arbarei, Sanluri, Sardara, Segariu, Setzu, Siddi, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villamar, Villanovafranca, Villanovaforru CREA 21: Comuni di Bono, Benetutti, Bottida, Nule MARTEGA: Comuni di Padru, Berchidda, Budoni, Loiri- Porto S. Paolo, San Teodoro, Telti, Monti, Oschiri PONTIS: Comune di Cabras SENECA 21: Comuni di Vallermosa, Decimoputzu, Samassi, Siliqua e Villamassargia S ISPERA: Comuni di Laconi, Arzana, Barisardo, Belvì, Gairo, Ollolai, Seui, Urzulei, Villagrande Strisaili Anno 2003 Cofinanziamento Bando Regione Autonoma della Sardegna MARTE: Comuni di Bonorva, Giave, Semestene e Cossoine AG21 CMNU: Comunità Montana Nuorese A21GALSET: Comune di Palau, Badesi e Aglientu ALBA: Loculi, Irgoli, Galtellì e Onifai MONTES: Comunità Montana Montiferru PASSI: Comuni di Decimomannu, Assemini, Elmas e Villaspeciosa SAGRAS: Comuni di Solarussa, Siamaggiore, Zeddiani e Zerfaliu TECLA: Comuni di Lula, Onanì e Bitti Anno 2005 Anno 2006 Cofinanziamento Regione Autonoma della Sardegna per l attuazione di 6 progetti elaborati dalle A21 pioniere Cofinanziamento Bando Regione Autonoma della Sardegna Attuazione A21L: Conoscere l ambiente per viverlo nel futuro : Consorzio turistico "Sa Corona Arrubia" Ricicl.A 21 RICICLONI CON AGENDA 21 : Comune di Cabras, Area Marina Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre Eco B.U.S. 21 : Comuni di Sinnai, Burcei, Unione del Parteolla e Basso Campidano A21L per progetti pilota: SOLEVENTO, un percorso partecipato per le energie rinnovabili : Parco di Porto Conte Verso il riconoscimento del paesaggio protetto dell Alta Marmilla : Consorzio Due Giare La sostenibilità turistica sulle spiagge del Golfo e dell Asinara: dall inquinamento chimico dei sedimenti marini al degrado della flora costiera dovuti alla pressione antropica estiva : Area Marina Protetta Isola dell Asinara Anno 2007 Autofinanziamento della Provincia di Cagliari Agenda 21 Locale della Provincia di Cagliari: Anno 2008 Cofinanziamento Bando Regione Autonoma della Sardegna: A21L per progetti pilota In Provincia di Cagliari si acquista verde : Provincia di Cagliari Sassari Energicamente Sostenibile : Comune di Sassari SPERI Sviluppi Acquisti Ecologici Responsabili Insieme : Comune di Sarroch ORICICLA Oristano ricicla : Comune di Arborea Il giardino della mia scuola progetto di riqualificazione dei cortili scolastici : Comune di Macomer Energie rinnovabili e risparmio energetico : Consorzio i Sentieri del Grano (Mandas) 8

9 4. ll progetto Agenda 21 della Provincia di Cagliari Un Il progetto Agenda 21 nasce dalla decisione dell amministrazione di applicare, in modo volontario e su scala provinciale, principi e azioni in coerenza con i principali e più recenti documenti ONU (Agenda 21, Millenium Goals) e dell Unione Europa per lo sviluppo sostenibile (Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, Aalborg Commitments della Campagna Europea Città Sostenibili). Parallelamente si è inteso promuovere l approccio dell innovazione istituzionale e della sostenibilità nei modelli di produzione, consumo, gestione delle risorse territoriali, per valorizzare il Capitale Sociale del territorio provinciale, inteso come combinazione di sviluppo di conoscenze, competenze, relazioni. Il percorso di Agenda 21 Locale (A21L) provinciale ha voluto favorire una partecipazione strutturata al fine di realizzare progetti che riescano a combinare conservazione delle risorse ambientali, dinamismo economico e coesione sociale, in una logica di partenariato e di responsabilità diffuse sul territorio, dall ideazione alla realizzazione e valutazione. Il processo partecipativo è stato orientato a: Elaborare nuovi progetti intersettoriali, non ancora realizzati a livello locale, in attuazione di obiettivi strategici di sostenibilità dell Unione Europea e dell ONU su scala provinciale. Favorire nuove modalità di partecipazione locale. Favorire una maggiore rappresentatività dei vari soggetti portatori di interessi generali e di settore nelle politiche di sviluppo locale. Promuovere alcuni progetti pilota con implicazioni di carattere ambientale, sociale ed economico da realizzare a breve termine e possibilmente replicabili in altre realtà locali. Lo strumento di A21L, a differenza di altri strumenti e percorsi di partecipazione tradizionali e di concertazione consolidati, per le sue caratteristiche di intersettorialità, strutturazione e volontarietà, è per sua natura dinamico e aperto nel tempo, caratterizzato da elementi di forte innovazione istituzionale e sociale, parallelamente a limiti di varia natura legati al contesto in cui si applica, all impegno dei vari attori coinvolti nelle varie fasi del processo, alla continuità, alla rilevanza, alle risorse coinvolte. Di seguito viene rappresentato il processo di Agenda 21 Provinciale così come attuato in questa prima fase di attivazione fino a luglio

10 GIUNTA SEGRETERIA TECNICA A21L MAPPATURA DEI PROGETTI ESISTENTI COERENTI CON AALBORG COMMITMENTS FORUM DI AVVIO 1 Febbraio 2008 WORKSHOP EASW UE Scenari e Idee per Cagliari Provincia Sostenibile 22 Febbraio 2008 Forum Progetti per Cagliari Provincia Sostenibile GRUPPI DI LAVORO TEMATICI Qualità ambientale del territorio Qualità e coesione sociale Innovazione ed economia locale PROGETTAZIONE PARTECIPATA incontro incontro incontro incontro PIANO D AZIONE OPERATIVO PROGETTI PILOTA A21 FORUM DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI PILOTA Marzo 2008 Luglio 2008 ATTUAZIONE Progetti in partnership tra i diversi attori promotori Recepimento formale dei progetti A21 nel Bilancio Provinciale

11 5. Le azioni a supporto del processo di A21 La Provincia di Cagliari in previsione e in preparazione dell avvio del Processo di A21 ha promosso e attivato diverse iniziative e azioni a supporto di una proficua e produttiva realizzazione del processo partecipativo. Tutto ciò nella consapevolezza e convinzione che per la progettazione e la realizzazione di iniziative di sviluppo territoriale, orientate alla qualità e alla sostenibilità ambientale sociale ed economica, sia necessaria la partecipazione attiva e il contributo dei diversi attori locali. Già dal 2001 l amministrazione provinciale ha aderito alla Carta di Aalborg e a quella di Ferrara e partecipa attivamente ai gruppi di lavoro tematici del Coordinamento Nazionale delle Agende 21, in particolare ai gruppi di lavoro Tandem/EMAS e Acquisti Verdi Il corso di formazione per facilitatori A21L I risultati di ogni percorso di A21L sono strettamente legati al grado di partecipazione dei diversi attori locali e dal loro attivo contributo nella ricerca di soluzioni migliorative e condivise di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Risulta perciò fondamentale in tali processi l organizzazione, la gestione e la facilitazione del Forum e dei gruppi di lavoro. È quindi in previsione dell attivazione del percorso dell Agenda 21 Provinciale, al fine di formare il personale degli Enti Locali del territorio provinciale e giovani laureati sulla gestione dei processi partecipativi e, allo stesso tempo, di sensibilizzarli sui temi della governance e dello sviluppo sostenibile, che si è scelto di organizzare il corso di formazione per Facilitatori e Animatori di gruppi tematici e Forum di Agenda 21 Locale. Tra la primavera e l autunno del 2007 si sono svolte due edizioni del corso per la cui frequenza sono state presentate oltre 150 domande di partecipazione a fronte di 90 posti disponibili, a sottolineare l alto interesse diffuso sul territorio suscitato da queste tematiche, sia a livello di pubblica amministrazione che di cittadinanza. Hanno partecipato ai due corsi oltre 90 persone tra funzionari di enti pubblici, amministratori, referenti di associazioni culturali e ambientali, liberi professionisti e neolaureati. Il percorso formativo è stato finalizzato a: fornire indicazioni metodologiche e operative per impostare, promuovere e gestire processi partecipativi sul territorio che mirano a coinvolgere diversi attori sociali ed economici per piani e progetti di miglioramento; illustrare tecniche e modalità per l organizzazione, la gestione e la facilitazione di gruppi di lavoro ristretti e di Forum; descrivere, attraverso casi concreti, opportunità, vincoli, condizioni e fattori da considerare nella gestione di processi partecipativi; favorire il confronto di esperienze locali attinenti la gestione di percorsi di partecipazione; simulare casi di progettazione e gestione dei processi di partecipazione. Figura 2 La locandina informativa del Corso di formazione I corsi, entrambi articolati in due moduli di due giorni ciascuno, si sono svolti a Cagliari presso la sede del nodo provinciale In.F.E.A. 11

12 Il primo modulo del corso, dal titolo Governance e sviluppo sostenibile: organizzare e gestire un processo di Agenda 21 Locale, è stato dedicato a fornire ai partecipanti, tra teoria e pratica e attraverso l illustrazione di vari casi concreti, competenze e indicazioni operative per impostare, organizzare e gestire il processo partecipativo di Agenda 21 Locale fino al Piano di Azione, con un approccio orientato al progetto pilota. Il secondo modulo, dal titolo Metodologie partecipative, è stato dedicato alla sperimentazione e all applicazione di metodologie partecipative (Metaplan, EASW, GOPP, OST), finalizzate a facilitare l interazione tra i partecipanti, a promuovere il dialogo e la partecipazione dei diversi soggetti alla soluzione di problemi e alla produzione di nuove idee L analisi degli stakeholders L Agenda 21 nasce concettualmente e volutamente come Percorso-Processo-Piano-Partnership da realizzare con i vari portatori di interesse generali e di settore (stakeholders). Il Piano di Agenda 21 dell ONU originario individua nella IIIª parte 9 principali categorie di attori sociali, pubblici, economici (Major Groups) da coinvolgere ai diversi livelli, nazionale e locale. La categoria di cittadini è concepita in modo trasversale e sottostante a tutte queste categorie: cittadino e imprenditore, cittadino e dipendente, cittadino e ricercatore, ecc. Nell ambito del percorso A21L Provinciale è stata realizzata una mappatura partendo ed ampliando le 9 categorie di attori di riferimento su scala provinciale, attingendo ad indirizzari esistenti presso la Provincia e integrando con nuovi contatti, al fine di avere la più ampia rappresentatività di prospettive e interessi rappresentati. Il criterio che è stato tenuto considerazione nella stesura dell elenco degli Enti e degli attori locali da invitare e quindi coinvolgere nei lavori del Forum di Agenda 21 provinciale è quello dell inclusività: sono stati invitatati a partecipare e dare un contributo attivo al processo i portatori di interesse rappresentativi della realtà sociale, ambientale, culturale ed economica della Provincia di Cagliari. Di seguito sono indicate le categorie individuate e invitate, nelle rispettive declinazioni di associazioni, attraverso vari canali di promozione: locandine affisse in luoghi pubblici, brochure informative, lettere/inviti mirati, comunicati stampa, sezione sito web dedicato all A21 della Provincia di Cagliari ( Enti locali Mondo della Scuola e Formazione professionale Imprese (Grandi e PMI) Sindacati Associazioni culturali, di volontariato sociale, ambientaliste, sportive, di consumatori, ecc. Associazioni di categoria Comunità di immigrati Enti di controllo (ASL, Arpa) Ordini professionali Comitati di cittadini Cittadini interessati Nel paragrafo 7 vengono descritte la frequenza e la rappresentatività dei partecipanti al processo di A21L Provinciale sia in termini generali che per singoli gruppi tematici. 12

13 5.3. La comunicazione: azioni e strumenti La comunicazione gioca un ruolo centrale in ogni processo partecipativo e rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la partecipazione, attiva e consapevole, degli stakeholders, condividere con loro valori e obiettivi e favorire lo sviluppo di forti relazioni. Per l attuazione dell A21L della Provincia di Cagliari sono quindi state poste in essere diverse azioni di comunicazione rivolte all interno dell Ente provinciale e all intera comunità locale. In relazione alla comunicazione interna all Ente, la presentazione del progetto alla Giunta Provinciale ha rappresentato un importante momento di condivisione. In tale occasione sono stati illustrati gli obiettivi, le modalità di lavoro e di attuazione, le opportunità di innovazione e le possibili ricadute del progetto per l Ente e per il territorio. È stata inoltre sottolineata l importanza del coinvolgimento di tutti i dirigenti di settore nel progetto per una maggiore integrazione dello stesso con i progetti in corso nei diversi assessorati provinciali. Gli strumenti adottati per la comunicazione esterna del processo, al fine di condividere obiettivi e opportunità derivanti dall attuazione del Forum ed informare sulle sue attività, sono: un logo identificativo dell Agenda 21, utilizzato nei vari strumenti informativi; un sito web dedicato all interno del portale della Provincia di Cagliari, per informare sulle attività realizzate, gli appuntamenti, e per dare indicazioni circa varie fonti informative di approfondimento; una brochure promozionale, stampata in 1000 copie, distribuita agli Enti pubblici della Provincia, alle associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali, alle associazioni ambientaliste, culturali, sportive e di volontariato, al, mondo della scuola e della formazione professionale, all Università e agli Ordini professionali; una locandina promozionale, distribuita agli enti locali perché venisse affissa nei luoghi pubblici di maggiore accesso e a vari stakeholders. Inoltre sono stati predisposti specifici materiali di rendicontazione delle attività del processo allo scopo di diffondere, in progress, i risultati delle diverse attività: report del workshop EASW (European Awareness Scenario Workshop) Scenari e Idee per Cagliari Provincia Sostenibile nel 2018, inviato ai partecipanti via e scaricabile dal sito Internet dedicato A21L provinciale; verbali degli incontri dei gruppi di lavoro tematici, inviati ai partecipanti via e scaricabili dal sito Internet dedicato A21L provinciale; poster di sintesi dei progetti pilota elaborati nell ambito dei gruppi tematici; rapporto finale di presentazione dei progetti pilota L analisi preliminare sullo stato di attuazione degli Aalborg Commitments UE L Agenda 21 della Provincia di Cagliari è stata caratterizzata inoltre dall orientamento dato al processo in attuazione degli Aalborg Commitments (AC) della Campagna Europea delle Città Sostenibili. Gli Aalborg Commitments sono, infatti, progettati per dare maggiore incisività alle azioni di sostenibilità locale e per fornire nuovi impulsi ai processi di Agenda 21. Gli impegni (commitments, appunto) mirano proprio ad aumentare la consapevolezza e a mettere in luce la necessità per le amministrazioni pubbliche di mettere in atto politiche integrate in grado di affrontare le sfide crescenti della sostenibilità. 13

14 Il percorso per individuare gli obiettivi e le azioni pilota è stato quindi attuato con il coinvolgimento degli stakeholders e l integrazione con l esistente, per evitare di sovrapporre, anziché integrare e rafforzare, i differenti processi partecipativi che l amministrazione provinciale attua con diverse politiche e strumenti (Agenda 21, Pianificazione strategica, Progettazione Integrata, Piani del sociale, ecc.). È stata quindi avviata una prima ricognizione interna dei processi partecipativi in atto e dei progetti in attuazione, con riferimento ai dieci Impegni di Aalborg, elencati in tabella 1, ognuno dei quali rappresenta un tema chiave della sostenibilità locale. Tabella 2 - I dieci Impegni di Aalborg 1. GOVERNANCE Ci impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionali tramite una migliore democrazia partecipativa. 2. GESTIONE LOCALE PER LA SOSTENIBILITÀ Ci impegniamo a mettere in atto cicli di gestione efficienti, dalla loro formulazione alla loro implementazione e valutazione. 3. RISORSE NATURALI COMUNI Ci impegniamo ad assumerci la piena responsabilità per la protezione, la conservazione e la disponibilità per tutti delle risorse naturali comuni. 4. CONSUMO RESPONSABILE E STILI DI VITA Ci impegniamo ad adottare e a incentivare un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un consumo e una produzione sostenibili. 5. PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE URBANA Ci impegniamo a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e progettazione urbane, affrontando problematiche ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti. 6. MIGLIORE MOBILITÀ, MENO TRAFFICO Riconosciamo l interdipedenza di trasporti, salute e ambiente e ci impegniamo a promuovere scelte di mobilità sostenibili. 7. AZIONE LOCALE PER LA SALUTE Ci impegniamo a proteggere e a promuovere la salute e il benessere dei nostri cittadini. 8. ECONOMIA LOCALE SOSTENIBILE Ci impegniamo a creare e ad assicurare una vivace economia locale, che promuova l occupazione senza danneggiare l ambiente. 9. EQUITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE Ci impegniamo a costruire comunità solidali e aperte a tutti. 10. DA LOCALE A GLOBALE Ci impegniamo a farci carico delle nostre responsabilità per conseguire pace, giustizia, equità, sviluppo sostenibile e protezione del clima per tutto il pianeta. L attività è consistita nell analisi dei principali progetti esistenti promossi dall Amministrazione Provinciale e ha permesso di: evidenziare il punto di partenza della Provincia nel suo percorso verso una maggiore sostenibilità; valorizzare i progetti esistenti evitando di replicare ambiti e progetti simili già in corso; mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza dell Ente rispetto ai temi chiave della sostenibilità degli AC; rendere più agevole l individuazione di modalità di integrazione tra diverse politiche e progetti; confrontare i risultati ottenuti con altre analisi simili realizzate in altre realtà territoriali. 14

15 La ricognizione della progettualità della Provincia di Cagliari è stata dapprima realizzata attraverso un attività di analisi desk sulla base dei documenti programmatici e di gestione dell Ente: Piano Economico di Gestione (PEG); Relazione Previsionale e Programmatica; Rendiconto di gestione; PLUS - Piani Locali Unitari dei Servizi alla Persona; Bilancio Partecipativo. In base a questa analisi sono stati individuati 170 progetti riferibili all attività dell Amministrazione Provinciale nel suo complesso. Ciascun progetto individuato è stato poi classificato in base ai temi chiave di sostenibilità locale e alle sotto-azioni degli Aalborg Commintments. Nel grafico seguente viene rappresentata la situazione complessiva della progettualità della Provincia di Cagliari in riferimento ai 10 temi chiave della sostenibilità degli AC. 170 progetti I Progetti della Provincia di Cagliari e gli Aalborg Commitments 1. Governance 10. Da locale a globale 2. Gestione locale per la sostenibilità Equità e giustizia sociale 8. Economia locale sostenibile Risorse naturali comuni 4. Consumo responsabile e stili di vita 7. Azione locale per la salute 5. Pianificazione e progettazione urbana 6. Migliore mobilità, meno traffico Figura 3: Elaborazione effettuata in base ai dati dell analisi desk sulla progettualità della Provincia in riferimento agli AC Una volta associato a ciascun progetto un Commitment di riferimento, si è potuto valutare il grado di recepimento di ciascun tema chiave degli AC, evidenziando i punti forti dell azione dell Ente e le criticità sulle quali sarebbe invece opportuno intervenire. 15

16 Tabella 3: Punti di forza e di debolezza dell'ente in riferimento agli AC Aalborg Commitments ampiamente recepiti (in base all analisi desk) Aalborg Commitments scarsamente recepiti (in base all analisi desk) 1. Governance 2. Gestione locale per la sostenibilità 3. Risorse naturali comuni 4. Consumo responsabile e stili di vita 8. Economia locale sostenibile 5. Pianificazione e progettazione urbana 9. Equità e Giustizia sociale 6. Migliore mobilità, meno traffico 7. Azione locale per la salute 10. Da locale a globale Da sottolineare come, in base a questa analisi, il tema della Governance risulti ampiamente recepito da parte dell Amministrazione Provinciale. Il recepimento inoltre riguarda in modo trasversale la quasi totalità degli Assessorati provinciali. 26/170 progetti AC 1 - Governance Ass.to Affari Generali, Personale, CED e Servizi per il Lavoro Ass.to Viabilità, Lavori Pubblici e Sicurezza Ass.to Ambiente e Difesa del Territorio Ass.to Trasporti, Decentramento, EE.LL., Rapporti con la Regione Ass.to Cultura e Identità, Spettacolo, Sport Ass.to Sviluppo Economico, Attività Produttive, Rapporti con l'ue, Concertazioni tra le Parti Sociali e Turismo Ass.to Finanza e Bilancio Ass.to Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica e Sicurezza, Condizione Giovanile 6 Ass.to Programmazione e Pianificazione Territoriale Ass.to Politiche Sociali e della Famiglia Figura 4: Progetti degli Assessorati provinciali riferibili all AC 1 - Governance All analisi desk hanno fatto seguito alcuni incontri tecnici di approfondimento (audit) con i diversi settori dell Amministrazione Provinciale con l obiettivo di approfondire, integrare e/o correggere i risultati ottenuti con l analisi desk. Tali incontri hanno rappresentato anche un ulteriore occasione per condividere gli obiettivi e il processo di A21L all interno dell Ente. 16

17 6. Il processo partecipativo 6.1. Approccio metodologico. Agenda 21 Locale per Progetti Pilota Il progetto A21L provinciale è stato impostato cercando di utilizzare una combinazione di vari approcci e metodologie di progettazione partecipata in riferimento ai più recenti modelli usati e promossi su scala internazionale e comunitaria e di nuovi approcci di gestione di percorsi di A21L: Agenda 21 ONU e relativo approccio multi-stakeholder con un orientamento mirato alla rappresentatività di prospettive multiple dei diversi interessi rappresentati, anziché su un approccio di partecipazione quantitativo e interessi indifferenziati; Governance (Libro Bianco tematico UE); Aalborg Commitments UE, come obiettivi strategici di riferimento comunitari per la sostenibilità urbana; partecipazione strutturata, ossia partecipazione articolata per fasi di lavoro specifiche; conduzione dei gruppi di lavoro tematici con facilitatori esterni, al fine di garantire una partecipazione equa, attiva e mirata durante i vari incontri. Nel caso dell A21L della Provincia di Cagliari si è volutamente adottato un approccio cosiddetto A21L per Progetti Pilota. Questo approccio, già sperimentato e attuato in altre esperienze a livello nazionale, consente di compensare alcuni limiti riscontrati nell attuazione di processi classici di A21L che richiedono tempi medio-lunghi di attuazione e consistenti risorse per la definizione e attuazione dei Piani di Azione e rimandano a tempi successivi le fasi operative di attuazione. In sostanza, invece di definire un Piano di Azione Locale (PAL) che rimanda successivamente all elaborazione di vari progetti, si effettua un percorso inverso, ma integrato, che parte comunque da obiettivi strategici per varie aree tematiche, ma che identifica fin dai primi incontri dei gruppi di lavoro alcune priorità di intervento. Da queste priorità i partecipanti elaborano in modo maggiormente approfondito dei progetti pilota, mediante tecniche di lavoro e facilitazione più specifiche, permettendo di sviluppare un maggiore approfondimento qualitativo, di rendere più operativi e fattibili i progetti proposti per tutti gli attori coinvolti, e di sviluppare maggiori competenze tra i partecipanti e i referenti dell Ente. Negli Enti pubblici che hanno adottato questa modalità per progetti, si sono utilizzate tecniche di lavoro più operative come ad esempio un adattamento del metodo di lavoro PCM (Project Cycle Management) che permette ai partecipanti di elaborare con più precisione la fattibilità di ideeprogetto spesso generiche, e di sviluppare parallelamente nuove competenze di lavoro, da utilizzare nei rispettivi ambiti di settore Le metodologie partecipative utilizzate Gli strumenti e le tecniche di partecipazione utilizzate sono state di tipo codificato, che prevedono procedure standardizzate riconosciute, e di tipo combinato, che prevedono adattamenti e semplificazioni rispetto alle procedure di riferimento standardizzate: Procedura codificata utilizzata: EASW (European Awareness Scenario Workshop) dell Unione Europea per: o La definizione iniziale di Scenari di settore e di una Visione Comune condivisa; 17

18 o La definizione di 4 Piani di Azione con 20 Idee-progetto, modalità di attuazione e attori di riferimento, come piattaforma di partenza per successivi approfondimenti ed elaborazione di progetti articolati. Procedura combinata utilizzata: Project Cycle Management (PCM/GOPP Quadro Logico), come metodo di progettazione partecipata di riferimento dell UE da utilizzare nei 4 incontri per ognuno dei 12 workshop. La procedura è stata semplificata in base al contesto locale ed al percorso A21 per progetti pilota. Ad inizio percorso i partecipanti hanno ricevuto una scheda di lavoro dedicata. Durante il percorso la scheda di lavoro è stata ulteriormente semplificata. Dopo ogni incontro i partecipanti hanno ricevuto le schede di lavoro in progress. Le schede finali sono presentate nelle pagine seguenti del Rapporto. 18

19 6.3. Le fasi del processo A21L provinciale Il Forum di avvio Il Forum plenario di avvio del processo di A21L della Provincia si è svolto a Cagliari il 1 febbraio scorso con le seguenti finalità: avviare ufficialmente la fase operativa dell A21L Provinciale; presentare gli obiettivi, il processo, l approccio le modalità di lavoro previste; presentare i progetti in corso per la sostenibilità da parte della Provincia in riferimento agli Aalborg Commitments; condividere i progetti e gli impegni per la sostenibilità promossi dai diversi attori locali; aprire un confronto sulle aspettative e possibilità derivanti dall attuazione del processo di A21 Provinciale. Hanno partecipato all evento oltre 150 persone, mostrando come nel territorio sia diffusa la volontà di partecipare attivamente per contribuire allo sviluppo della Provincia. Il Forum plenario è stato anche un occasione per approfondire e condividere la conoscenza delle esperienze di sostenibilità di altri attori locali; sono stati illustrati, oltre alle strategie e interventi in atto da parte della Regione Sardegna, il Percorso dell Agenda 21 Terre di Siena, le esperienze degli istituti scolastici della Provincia di Cagliari sul tema dello sviluppo sostenibile, l attività che il Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari svolge in qualità di scuola accreditata EMAS-Ecolabel Il workshop EASW "Scenari e idee per Cagliari Provincia Sostenibile" Il 22 febbraio 2008 si è tenuto presso il Nodo In.F.E.A. Parco di Monte Claro un workshop intensivo per definire in modo partecipato scenari futuri di sostenibilità ambientale, sociale, economica e di innovazione della Pubblica amministrazione nel medio periodo per il territorio provinciale di Cagliari, utilizzando la metodologia di lavoro dell Unione Europea European Awareness Scenario Workshops (EASW). Il workshop Scenari e idee per Cagliari Provincia Sostenibile ha coinvolto 40 persone appartenenti alla Amministrazione Locale, al mondo dell Associazionismo, al mondo delle Imprese, ad Enti Tecnici pubblici e privati. Il workshop EASW si è articolato in due fasi principali: Sviluppo di Visioni durante la mattina; Proposte di Idee durante il pomeriggio. Durante la sessione del mattino i partecipanti si sono suddivisi e hanno lavorato per gruppi di interesse (Imprenditori, Tecnici, Cittadini, Amministratori). Nello Sviluppo di Visioni i partecipanti dei quattro gruppi hanno definito una propria autonoma visione futura di sviluppo sostenibile in relazione a quattro diversi ambiti tematici (Innovazione ed Economia Locale, Qualità Ambientale del Territorio, Qualità e Coesione Sociale, Innovazione nella Pubblica Amministrazione). Dalle quattro differenti visioni sono stati individuati gli aspetti comuni trasversali al fine di definire una Visione Comune di sostenibilità, che ha concluso i lavori della mattina. Nella sessione pomeridiana, partendo dalla Visione Comune, che riassume gli obiettivi maggiormente condivisi trasversalmente ai 4 gruppi di stakeholders, i partecipanti sono stati suddivisi in modo intersettoriale/multistakeholders, ed hanno lavorato per singoli temi per definire 4 Piani di Azione tematici con circa 5 idee-progetto, relative azioni da realizzare e attori da coinvolgere per l attuazione. 19

20 Alla fine della giornata i partecipanti hanno votato le cinque priorità di intervento, come base da sviluppare successivamente nei gruppi tematici della fase successiva di lavoro del Forum. Di seguito la Visione Comune e le idee progetto con le priorità di intervento selezionate dai partecipanti. Innovazione ed economia locale Qualità ambientale del territorio Qualità e coesione sociale Innovazione nella Pubblica Amministrazione Scenari e Idee per Cagliari Provincia Sostenibile VISIONE COMUNE DEI GRUPPI DI INTERESSE Sviluppo integrato con imprese orientate alla sostenibilità ambientale dei processi produttivi e dei prodotti e imprese Verdi Promozione della ricerca applicata come supporto all economia locale con collegamenti tra Università, centri servizi e imprese e associazioni Economia che promuove e valorizza i prodotti e i saperi locali Economia locale ma con vocazione aperta all internazionalizzazione come centro di riferimento per il bacino mediterraneo Creazione e sviluppo di nuove imprese innovative in vari settori (nuovi servizi avanzati, turismo di mare e rurale, comunicazione, artigianato, eventi creativi) Diffusione dell utilizzo di tecnologie telematiche di supporto alle imprese locali Infrastrutture viarie intermodali per collegamenti efficienti e sostenibili sul territorio di supporto alle attività economiche Coordinamento e sinergie tra i vari attori (imprese, associazioni, amministrazioni, cittadini) per interventi mirati Riqualificazione e valorizzazione delle aree degradate Efficienza energetica e diffusione delle energie rinnovabili Riuso, recupero e riciclo dei rifiuti e gestione efficacia della filiera rifiuti in modo innovativo Promozione di stili di vita sostenibili e della cultura ed educazione ambientale Elevato livello di qualità urbana e architettonica Mobilità con mezzi eco-sostenibili e intermodali Accessibilità al territorio e alla natura per i soggetti deboli e svantaggiati Aree protette come laboratori culturali e per nuove opportunità economiche Piazza reinventata con maggiore associazionismo e progettazione partecipata Promozione e valorizzazione dell identità storica e culturale locale come senso di appartenenza e impegno civico Dialogo e comunicazione tra i diversi attori Partecipazione diffusa Cittadinanza attiva Integrazione e conoscenze reciproca delle diverse etnie Etica della responsabilità Politiche sociali per migliore accoglienza, integrazione, fiducia e rispetto Ascolto e conoscenza dei bisogni territoriali per fornire risposte adeguate Diffuse opportunità di democrazia partecipativa - partecipazione a tutti i livelli Pubblica Amministrazione digitale per semplificare accessibilità, servizi, trasparenza, informazione e partecipazione, telelavoro Pubblica Amministrazione aperta, trasparente Pubblica Amministrazione accessibile, snella e produttiva Pubblica Amministrazione più amichevole-umana nelle relazioni con i cittadini-utenti Promozione della meritocrazia e valorizzazione delle competenze Pubblica Amministrazione a basso impatto ambientale eco-efficiente (che acquista meglio, recupera risorse, risparmia energie) Formazione e aggiornamento continuo Maggiore coordinamento e scambi tra le Amministrazioni Pubbliche Tabella 4: Visione comune dei gruppi di interesse (amministratori, tecnici, cittadini/associazioni, rappresentanti imprese) 20

21 Scenari e Idee per Cagliari Provincia Sostenibile IDEE PROGETTO DEI GRUPPI TEMATICI Innovazione ed economia locale 1) Pacchetto promozione turismo sostenibile : - Centro di musica-aroma terapia - Sentieri del sapore e dei saperi - Sistema escursionistico - Itinerario siti archeologici - Sentiero fluviale turistico-naturalistico - Trenino urbano eco-compatibile 8 voti 1) Centro di educazione all ecosistema urbano Qualità ambientale del territorio 5 voti 2) Pesca sostenibile Progetto acquicoltura biologica 3) Certificazioni ambientali per il 50% delle imprese (Pmi, agricoltura) 4) Banda larga, software open source per imprese ed Enti Locali - Coordinamento ed attuazione di Piani di Azione del Settore Ambiente 5) Reddito minimo di inserimento per le donne che subiscono violenze Qualità e coesione sociale 1 voto 2) Itinerando : valori di natura e cultura 4 voti 1 voto 3) Mobilità collettiva e senza auto 4 voti 1 voto 4) Laboratori del Fare per sapere 4 voti 1 voto 5) Eticità ambientale diffusa 1 voto Innovazione nella Pubblica Amministrazione 1) L orto dei nonni e dei bambini 3 voti 1) Acquisti verdi GPP 8 voti 2) Territorio aperto: valorizzazione delle identità storico-culturali 3) Piazza reinventata: politiche di progettazione partecipata 3 voti 2) Meritocrazione PA Attivare tecniche efficaci ed oggettive per la meritocrazia e lo snellimento della PA 2 voti 3) Progettazione partecipata di opere pubbliche 7 voti 4 voti 4) Vecchi mestieri, nuove economie 2 voti 4) Incentivare la creazione d impresa pubblico-privato nella filiera dei rifiuti 2 voti 5) La banca del tempo Tabella 5: Idee progettuali dei gruppi tematici e preferenze attribuite dalle persone rimaste fino alla fine del workshop per la votazione. I progetti evidenziati sono quelli in seguito sviluppati nell ambito dei gruppi tematici di progettazione partecipata. 21

22 6.3.3 I Gruppi tematici di progettazione I Gruppi di lavoro tematici del hanno rappresentato lo spazio pubblico di progettazione partecipata multi-settoriale dove elaborare specifici progetti pilota per lo Sviluppo Sostenibile sul territorio della Provincia di Cagliari. A partire da 3 Gruppi tematici intersettoriali - Innovazione ed Economia locale, Qualità Ambientale del Territorio, Qualità e Coesione Sociale si sono costituiti 7 sottogruppi tematici che hanno elaborato altrettanti progetti pilota in un ottica di partnership. Ogni gruppo ha avuto a disposizione 4 incontri, 12 in totale, al fine di permettere pratiche di progettazione partecipata, strutturata per fasi di lavoro distinte: Analisi dei problemi di partenza (problemi, cause), ricognizione di iniziative esistenti sul tema, definizione di obiettivi generali e specifici e risultati da raggiungere, definizione di azioni, ruoli e responsabilità, tempi, allocazione risorse pubbliche e private, competenze e condizioni richieste (Quadro Logico). Ad ogni partecipante è stato consegnato un programma-calendario degli incontri di lavoro per ciascun gruppo tematico. Ad ogni partecipante è stato inoltre fornito in fase iniziale un Memorandum di lavoro e partecipazione, con la descrizione di obiettivi, ruoli, impegni, regole del lavoro in/di gruppo, responsabilità, opportunità e limiti del processo partecipato, criteri di selezione dei progetti pilota, al fine di rafforzare e comunicare preventivamente e trasparentemente il tipo di percorso e l approccio partecipativo previsto. I criteri di selezione dei progetti pilota: essere fattibili economicamente, essere fattibili a breve termine, essere nuovi (non ancora fatti e non ancora previsti), essere innovativi (es. dal punto di vista organizzativo, gestionale, tecnologico), essere di carattere intersettoriale (aspetti ambientali, sociali, economici, multi-attore), essere monitorabili e replicabili sul territorio, essere coerenti con l applicazione degli Aalborg Commitments UE Campagna UE Città Sostenibili, non essere in attuazione di azioni che dovrebbero essere già previste e realizzabili da parte degli Enti Locali per legge, tenere conto dei progetti già in corso e previsti dalla Provincia in diverse aree, tenere conto delle 20 possibili piste di lavoro emerse dal workshop EASW Scenari e Idee per Cagliari Provincia Sostenibile. Dal memorandum di lavoro: Obiettivi e modalità di lavoro dei Gruppi Agenda 21 Locale L obiettivo dei Gruppi è quello di elaborare, in modo condiviso, un numero minimo di Progetti Pilota da realizzare, orientati ad un modello di sostenibilità che possa combinare dinamismo economico, sviluppo sociale e uso durevole delle risorse ambientali. I partecipanti ai gruppi, organizzati o singoli cittadini, sono invitati a considerare le inevitabili divergenze di interessi, opinioni, valori e percezioni dei partecipanti un elemento di diversità 22

23 positiva e di ricchezza nella definizione di progetti di sostenibilità per il territorio, tenuto conto della complessità del territorio stesso e della comunità locale. La partecipazione progettuale richiede: un approccio costruttivo consapevole delle inevitabili differenze e interessi esistenti sul territorio, un orientamento al risultato e al progetto, una disponibilità alla negoziazione centrata sugli interessi da integrare invece che sulle posizioni di partenza, un contributo co-responsabile di impegni per l effettiva realizzazione dei Progetti Pilota che vengono definiti nei gruppi di lavoro. Al fine di mantenere le attività di analisi e di progettazione il più possibile oggettive con dati e informazioni aggiornate e tecnicamente verificabili, i gruppi si avvalgono di tecnici di settore e di testimonianze di esperti provenienti sia dai servizi dell Ente Provincia di riferimento che dalle varie organizzazioni del territorio. Impegni dei partecipanti ai Gruppi I partecipanti si impegnano a: partecipare con continuità ai lavori dei Gruppi di lavoro tematici; contribuire all elaborazione articolata di progetti di sviluppo sostenibile per il miglioramento ambientale, sociale ed economico del territorio; privilegiare l elaborazione di progetti concretamente realizzabili attraverso azioni a carattere intersettoriale e con caratteristiche innovative; rispettare le modalità di lavoro previste all interno dei gruppi di lavoro-progetto, i tempi e gli argomenti di ogni incontro secondo l agenda dei lavori; fornire in modo rilevante e conciso il proprio contributo al fine di permettere una maggiore e articolata partecipazione di tutti i partecipanti durante gli incontri; informare sui progetti e le iniziative realizzate o in corso della propria organizzazione al fine di accrescere una consapevolezza diffusa tra i vari partecipanti e promuovere la loro valorizzazione; impegnarsi a partecipare alle varie fasi del progetto (confronto, progettazione, attuazione, monitoraggio). Impegno alla realizzazione dei progetti da parte dei vari attori sociali ed economici Le organizzazioni partecipanti si impegnano, secondo le proprie competenze, risorse umane e finanziarie a disposizione, a realizzare autonomamente o a co-realizzare in partenariato i progetti ritenuti prioritari e fattibili che scaturiscono dal percorso partecipativo di Agenda 21 Provinciale Il Forum plenario di condivisione delle idee progettuali Il Forum plenario di presentazione dei progetti pilota vuole rappresentare un occasione per illustrare e condividere i risultati raggiunti e gli impegni futuri per il suo proseguimento, aprire un più ampio confronto sulle idee di sostenibilità sviluppate dai diversi gruppi di lavoro, cogliere suggerimenti, indicazioni e proposte di collaborazione per la loro realizzazione. 23

24 7. I partecipanti: frequenza e rappresentatività Al Forum Agenda 21 della Provincia di Cagliari hanno aderito 244 attori locali, rappresentativi del mondo istituzionale, economico e sociale del territorio. Le categorie di attori rappresentate al Forum sono molto diversificate, con una buona percentuale di attori pubblici - Enti Locali, Agenzie regionali ed Enti di controllo, Scuole ed Università - ed attori privati, in particolare Imprese e Associazioni di categoria, Enti di Formazione ed Associazioni. Le adesioni al processo sono state numerose già dal suo avvio (esemplificativa in questo senso la partecipazione di oltre 150 persone al primo forum plenario). Di seguito sono riportati alcuni dati sulla partecipazione e le elaborazioni sulla rappresentatività degli aderenti e la partecipazione agli incontri dei gruppi di lavoro tematici. Aderenti al Forum A21 provinciale 244 Partecipanti Forum 1 febbraio Partecipanti EASW 22 febbraio Partecipanti EASW che hanno partecipato almeno ad un incontro dei gruppi tematici 26 Totale partecipanti ad almeno un incontro dei gruppi di lavoro tematici 92 Tabella 6: Partecipanti alle diverse fasi del processo A21 provinciale Rappresentatività aderenti al Agenzie regionali ed Enti di Controllo 9% Consorzi 4% Parchi e Aree Marine Protette 2% Cooperative sociali 2% Ordini professionali 4% Liberi professionisti 5% Cittadini 3% Altri Enti pubblici 4% Enti Locali 17% Imprese e Associazioni di categoria 18% Scuole/ Enti formazione / Università e Ricerca 18% Associazioni culturali, volontariato, ambientaliste e sportive 14% Figura 5: Partecipanti al Forum dell A21 provinciale suddivisi per tipologia 24

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it

Dettagli

LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT

LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT Comune di Sinnai Unione dei Comuni del Parteolla e basso Campidano Comune di Burcei LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT INDICE 1 Premessa... 2

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Figure Professionali «Eco-innovazioni»

Figure Professionali «Eco-innovazioni» Figure Professionali «Eco-innovazioni» FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER GREEN JOBS Formazione e Orientamento FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini. SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata REGIONE BASILICATA AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata Cagliari, 7-11 maggio 2007 Gianluca Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna Presidenza del Consiglio

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna Legge Regionale n. 19/96 Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna Incontri

Dettagli

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE CONSULTAZIONE PUBBLICA Pianificazione Urbanistica Partecipata La Città non è fatta di soli edifici e piazze, ma è fatta di memoria, di segni, di linguaggi, di desideri, che sono a loro volta l espressione

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Dettagli

NUOVO QUADRO PROGRAMMATICO STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITA

NUOVO QUADRO PROGRAMMATICO STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITA NUOVO QUADRO PROGRAMMATICO STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITA Premessa Nel marzo 2007 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

5 anno 2013. Un Laboratorio di co-progettazione e partnership tra imprese per una competitività responsabile e innovazione

5 anno 2013. Un Laboratorio di co-progettazione e partnership tra imprese per una competitività responsabile e innovazione 5 anno 2013 Un Laboratorio di co-progettazione e partnership tra imprese per una competitività responsabile e innovazione in collaborazione con Persone-Imprese-Territorio Obiettivi Club RSI 2013 Obiettivi

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La Regione del Veneto e la Responsabilità sociale d impresa

La Regione del Veneto e la Responsabilità sociale d impresa La Regione del Veneto e la Responsabilità sociale d impresa Dott.ssa Elisabetta Grigoletto Sezione Formazione Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro Berlino 2014 1 Il progetto interregionale Creazione

Dettagli

SCHEDA PROGETTO - A 3. Assessorato della Difesa dell Ambiente. Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie

SCHEDA PROGETTO - A 3. Assessorato della Difesa dell Ambiente. Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie SCHEDA PROGETTO - A 3 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.4 Gestione integrata dei rifiuti, bonifica

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010 Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007 2013 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E PROGETTAZIONE

Dettagli

1. Servizio / Ufficio! Politiche giovanili. 2. Dirigente! Isabella Magnani. 4. Referente per la comunicazione! Antonella Muccioli

1. Servizio / Ufficio! Politiche giovanili. 2. Dirigente! Isabella Magnani. 4. Referente per la comunicazione! Antonella Muccioli [65] 1. Servizio / Ufficio! Politiche giovanili 2. Dirigente! Isabella Magnani 3. Account! Paolo Angelini 4. Referente per la comunicazione! Antonella Muccioli 5. Referente sito web! Elena Malfatti I.

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

Smart School Mobility

Smart School Mobility Direzione Centrale Cultura e Educazione ITER, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile Laboratorio Città Sostenibile ITER MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Provincia di Torino

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Centro di Educazione al Consumo Sostenibile

Centro di Educazione al Consumo Sostenibile Centro di Educazione al Consumo Sostenibile Regione Liguria Ferrara, 19 ottobre 2007 - Chiara Scalabrino, ARPAL-CREA 1 Premessa Oggi il consumatore: - con le sue scelte contribuisce a costruire l offerta

Dettagli

Il Programma MED 2014-2020

Il Programma MED 2014-2020 Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

INNOVAPPENNINO - un nuovo modo di fare formazione Castelnovo né Monti, 1 ottobre 2013 Alessandra Nironi M.Letizia Dini

INNOVAPPENNINO - un nuovo modo di fare formazione Castelnovo né Monti, 1 ottobre 2013 Alessandra Nironi M.Letizia Dini INNOVAPPENNINO - un nuovo modo di fare formazione Castelnovo né Monti, 1 ottobre 2013 Alessandra Nironi M.Letizia Dini INNOVAPPENNINO - un nuovo modo di fare formazione Programma dei lavori 10.00 Registrazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MICROKYOTO - IMPRESE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MICROKYOTO - IMPRESE Allegato A alla delibera di Giunta n del. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MICROKYOTO - IMPRESE PREMESSO CHE: Il 10 dicembre 1997, nell ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti

Dettagli

Storie di migranti a fumetti.

Storie di migranti a fumetti. Storie di migranti a fumetti. Il fumetto nelle scuole come strumento di sensibilizzazione e informazione per la diffusione dei contributi positivi dell immigrazione Settembre 2005 UN FUMETTO ALLA SCOPERTA

Dettagli

Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007. Report integrale

Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007. Report integrale Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007 Report integrale ABCittà società cooperativa sociale onlus www.abcitta.org Azioni Forum 02 Breve descrizione dei programmi e degli obiettivi

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING 17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.

Dettagli

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna

Dettagli

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 PO Italia-Francia Marittimo 2007-2013 Formulario Progetti Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 Programme de coopération transfrontalière Italie-France Maritime

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

LA SARDEGNA NELL EUROPA 2020

LA SARDEGNA NELL EUROPA 2020 LA SARDEGNA NELL EUROPA 2020 VERSO UN NUOVO MODELLO DI GOVERNANCE Enti Locali e politiche di coesione L ideazione e la realizzazione del progetto 360 FESR le attività rivolte agli Enti Locali Maria Giuseppina

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli