Distretto di Parma. Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale INTEGRAZIONE AL PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE 2013/2014

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1 Distretto di Parma Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale INTEGRAZIONE AL PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE 2013/2014

2 INDICE INTRODUZIONE PAG. 4 AREA 1 IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTA ED ESCLUSI0ONE SOCIALE 2 S.O.L. PAG. 6 5 MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA VITA DETENUTI E PAG. 9 REINSERIMENTO SOCIO LAVORATIVO ADULTI IN ESECUZIONE PENALE 6 PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO NEGLI ISTITUTI PAG. 14 PENITENZIARI 8 INTERVENTI DI BASSA SOGLIA E DI PROSSIMITA PAG REINSERIMENTO PAG INTEGRAZIONE SOCIALE PAG B OLTRE IL GIARDINO PAG. 27 AREA 2 IMMAGINARE E SOSTENERE IL FUTURO ( nuove generazioni e responsabilità familiari) 13 A CASA CON SOSTEGNO PAG ACCOGLIENZA IN EMERGENZA DI MINORI VITTIME DI PAG. 34 ABUSO/MALRATTAMENTO E/O IN SITUAIZONI DI PREGIUDIZIO 18 SMS SAMARCANDA PAG INTEGRAZIONE SCOLASTICA PAG B ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CALAMAIO PROFILI PAG C INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI AD AUMENTARE LE CAPACITA DI PAG. 49 ADATTAMENTO E SOSTENERE L EMPOWERMENT DEGLI ADOLESCENTI CON SINDROME DELLO SPETTRO AUTISTICO 21 SCUOLE E CULTURE DEL MONDO PAG TESEO PAG LABORATORI POMERIDIANI DI APPROFONDIMENTO DIDATTICO - PAG. 63 PARMA 29 LE CASE RITROVATE PAG SERVIZIO DI INTERVENTI E DI AZIONI PER IL TEMPO LIBERO RIVOLTI PAG. 71 A PERSONE CON DISABILITA 36 EMERGENZA DONNE PAG B LA COMUNITÀ CHE SI PRENDE CURA: LA FIGURA DEL TUTORE PAG. 77 VOLONTARIO PER I MINORI 37 C APPOGGIO SCOLASTICO DISABILI PAG D RICHIO ADOLESCENZA PAG E KIPI PAG. 86 1

3 AREA 3 RICONOSCERE E VALORIZZARE IL CRESCENTE CONTESTO PLURICULTURALE (integrazione sociale degli immigrati) 39 PAROLE IN GIOCO PAG UNA CITTA PER L ASILO PAG UNITA DI STRADA PAG MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI PAG. 99 AREA 4 SOSTENERE IL SISTEMA DEI SERVIZI 53 B MODE H EUROPA PAG DOMICILIARITA DISABILI PAG RESIDENZIALITA COMUNI PAG B CONTRASTO, PREVENZIONE E RIDUZIONE DEL RISCHIO DEL GIOCO PAG. 113 PATOLOGICO CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ANZIANI 62 C SVILUPPO DI COMUNITA PAG D VIOLENZA DI GENERE PAG. 117 PROGRAMMA PROVINCIALE A SOSTEGNO DELLE POLITICHE SOCIALI ANNO PROVINCIA DI PARMA AREA INFANZIA ADOLESCENZA PAG. 123 AREA IMMIGRAZIONE PAG SUPPORTO TECNICO E INFORMATIVO IN MATERIA DI PAG. 138 PROGRAMMAZIONE SOCIALE 64 ADOZIONE - SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE PAG ADOZIONE FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SULL ADOZIONE PAG AMPLIAMENTO DELLA RETE DI ACCOGLIENZA E SOLIDARIETÀ PAG FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE PER LA DIFFUSIONE DI UNA PAG. 151 CULTURA DELL ACCOGLIENZA 68 POLITICHE A TUTELA DEI MINORI E DELLE FAMIGLIE - PIANO DI PAG. 153 AZIONI 69 SETTIMANA DEL MIGRANTE INCONTRI DI POPOLI E CULTURE PAG INTERCULTURA AL CENTRO PAG H.I.N.A.- HO IMPARATO A NON ARRENDERMI SPORTELLO PER PAG. 159 DONNE MIGRANTI 72 KUMINDA IL DIRITTO AL CIBO 2014 PAG A SCUOLA DI GENERE PAG S.O.S. ADOLESCENTI PAG

4 PIANO DISTRETTUALE DELLE ATTIVITA PER LA NON AUTOSUFFICIENZA PROGRAMMAZIONE 2014 AREA ANZIANI PAG. 170 PROGRAMMAZIONE 2014 AREA DISABILI PAG. 171 SCHEDE FINANZIARIE PAG

5 INTRODUZIONE Il documento rappresenta un integrazione al Piano di Zona biennale del Distretto di Parma i cui progetti hanno quindi validità anche per l anno In attuazione delle indicazioni regionali (Deliberazione di Giunta Regionale n.339 del 17/03/2014 e Deliberazione dell Assemblea legislativa n.117 del 18/06/2013) nella presente integrazione sono quindi riportate, distinte per Area di appartenenza, solo le schede relative ai progetti già compresi del Piano di zona biennale che hanno subito variazioni rispetto alla versione originale e le schede relative a progetti aggiuntivi rispetto al Piano stesso. Le schede relative alle variazioni dei progetti già presenti nel Piano di Zona 2013/2014 hanno mantenuto la numerazione originale mentre le schede relative ai progetti aggiuntivi sono identificate tramite una lettera in aggiunta al numero. Il documento è completato dal Piano distrettuale per le attività della non autosufficienza relativo all anno

6 AREA 1 IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTA ED ESCLUSIONE SOCIALE 5

7 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO PROGETTO S.O.L SVILUPPO DI OPPORTUNITA LAVORATIVE SCHEDA N. 2 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI: Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale x Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) (1 ) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza x PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. 6

8 INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO SOL SVILUPPO DI OPPORTUNITA LAVORATIVE (in continuità con l anno precedente) 1.Soggetto capofila dell intervento (Comune, forma associativa, Ausl, ) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell intervento: nominativo e recapiti Comune di Parma Assessorato Welfare e Famiglia Distrettuale Dott.ssa Elisabetta Mora Responsabile S.O. Risorse Territoriali Tel e.mora@comune.parma.it 4. Destinatari Adulti/minori di età compresa tra i 15 e i 65 anni, in carico ai Servizi Sociali del Comune di Parma e dei Distretti (Torrile e Colorno), in situazione di svantaggio sociale e/o economico. 5. Eventuali interventi/politiche Collaborazione con la Provincia, tramite la partecipazione a tavoli tecnici mensili presso il Centro per l Impiego e il SILD integrate collegate Collaborazione con le Cooperative Sociali e le aziende presenti in banca dati. Favorire l inserimento lavorativo di soggetti in carico ai diversi ambiti delle politiche di servizio sociale: disagio adulto/minori, detenuti ed ex detenuti, Progetto SPRAR, donne in uscita da situazioni di maltrattamento e dalla prostituzione,tossicodipendenti, attraverso tirocini formativi e corsi professionalizzanti. 6. Azioni previste Gestire in modo unitario le risorse, il rapporto col mondo delle imprese e della cooperazione sociale, con le istituzioni che promuovono l accesso al lavoro. Sviluppare azioni di sinergia anche con i Servizi Sanitari (SERT) per condividere linee comuni di intervento. Comune di Parma e Comuni del Distretto (Sorbolo e San Polo di Torrile) 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Aziende e Cooperative Sociali, organizzazioni e associazioni di imprese Centro per l Impiego, SILD, Enti di formazione, AUSL 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Comune: 1 responsabile del progetto, 1 coordinatore del progetto, educatori territoriali Formafuturo: 1 coordinatore del progetto, 1 amministrativo, 1 operatore tirocini Promozione di sistemi di intervento integrati e misure specifiche finalizzate al reperimento di opportunità lavorative, anche con il potenziamento di organismi tecnici distrettuali e con il coinvolgimento dei soggetti del mercato del lavoro. Migliorare gli strumenti finalizzati a promuovere l inserimento lavorativo di fasce deboli Attivare raccordi metodologici ed operativi con altri servizi non comunali che promuovono inserimenti 7

9 10. Piano finanziario: lavorativi Sperimentare modalità di collaborazione con associazioni di imprese finalizzate alla formazione e all inserimento lavorativo di persone in difficoltà nel reperire autonomamente queste opportunità. Previsione di spesa TOTALE risorse comunali risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) risorse regionali (altri fondi) FRNA Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale risorse da altri soggetti specificare * ,00 sono destinate al SERT. euro , ,00 * ,00 8

10 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO - MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA VITA DEI DETENUTI E REISNERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO ADULTI DETENUTI ED IN ESECUZIONE PENALE ESTERNA SCHEDA N. 5 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI: Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale X Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) (1 ) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili 9

11 INTERVENTO/PROGETTO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA VITA DEI DETENUTI E REISNERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO ADULTI DETENUTI ED IN ESECUZIONE PENALE ESTERNA. L intervento è in continuità con l anno precedente. 1.Soggetto capofila dell intervento (Comune, forma associativa, Ausl, ) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) Comune di Parma Assessorato Welfare e Famiglia Comunale Veronica Gioia 3. Referente dell intervento: nominativo Struttura Operativa Risorse Territoriali e recapiti Tel v.gioia@comune.parma.it 4. Destinatari Persone recluse presso gli II.PP di Parma, persone affidate all Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia/Parma/Piacenza e ai familiari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 1. Sportello informativo e di mediazione linguistico-culturale (azione regionale a) Sono riconosciuti quali bisogni dei detenuti sia quelli relativi alla vita penitenziaria intra-moenia che quelli relativi al loro futuro reinserimento nella liberà società. Come previsto dal precedente programma attuativo si è dato avvio ad una ri-organizzazione di tale azione. Ad oggi il servizio è coordinato dal coordinatore dello sportello (che su specifico incarico svolge anche funzioni di Garante dei diritti dei detenuti così come successivamente specificato), il quale condivide gli obiettivi del servizio con il Referente area penale del Comune di Parma, il Direttore degli Istituti penitenziari ed il Direttore dell'area pedagogica degli Istituti penitenziari. Il coordinatore dello sportello si avvale della collaborazione dei mediatori linguistico culturali (variano a seconda del paese di provenienza del detenuto) che possono essere attivati, a supporto degli operatori penitenziari. Il coordinatore dello sportello gestisce i necessari rapporti, anche con l'ausilio dei mediatori, nell interazione con i servizi al cittadino del Comune di Parma, con il volontariato penitenziario, con l AUSL e con tutte le altre realtà del territorio che operano nel carcere o che operano a favore dei diritti dei detenuti. Il coordinatore dello sportello, inoltre, sottopone a monitoraggio le attività del servizio ed elabora i dati relativi ai risultati, sovrintende alla redazione di pubblicazioni e di sintesi tematiche (newsletter) indirizzate agli operatori penitenziari, mondo del lavoro e detenuti. Mantiene i rapporti con l educatore referente dell area trattamentale all interno degli Istituti Penitenziari, con cui collabora per attuare le strategie condivise fra le amministrazioni. Per quanto concerne i bisogni dei detenuti relativi alla vita penitenziaria intra-moenia gli obiettivi principali del servizio sono: - sostenere il processo di adattamento alla vita detentiva da parte dei reclusi attraverso la comprensione del 10

12 suo contesto e delle sue regole - offrire supporto al lavoro degli operatori penitenziari facilitando la comprensione reciproca tra detenuti e operatori anche in chiave di mediazione culturale collaborare al contenimento e/o diminuzione dei fenomeni di conflitto tra operatori penitenziari e detenuti. Per quanto concerne i bisogni dei detenuti relativi al loro reinserimento gli obiettivi del servizio sono: - favorire la soddisfazione dei diritti dei detenuti quando questi sono riconducibili a competenze della municipalità - agire con un ruolo di facilitatore nelle relazioni tra carcere e territorio al fine di facilitare le condizioni di detenzione e di reinserimento nella società. E prevista una serie di incontri di informazione/formazione congiunta tra mediatori linguistico-culturali ed operatori dell Area Trattamentale in merito alla tematica dei permessi di soggiorno e alle diverse culture di provenienza dei detenuti. E stata, inoltre, istituita, in via sperimentale per un anno, la funzione di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Parma che, come condiviso nel nuovo Protocollo d intesa per azioni di miglioramento della qualità della vita dei detenuti presso gli istituti Penitenziari di Parma e loro progressivo reinserimento sociale e successivamente deliberato dal Consiglio Comunale, è stata assegnata al coordinatore dello Sportello. Le funzioni che in tale veste gli vengono attribuite sono individuate nella promozione: - dell esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali delle persone private della libertà personale ovvero limitate nella libertà di movimento domiciliare, residenti o dimoranti nel territorio del Comune, con particolare riferimento ai diritti fondamentali, alla casa, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all assistenza, alla tutela della salute, allo sport, per quanto nelle competenze e nelle attribuzioni del Comune medesimo, tenendo altresì conto della loro condizione di restrizione, - di iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani delle persone private della libertà personale e della umanizzazione della pena detentiva - di iniziative congiunte ovvero coordinate con altri soggetti pubblici ed in stretto raccordo con l ufficio del Comune che ha il presidio della progettualità complessiva con carcere e Uepe, - di protocolli di intesa, con le Amministrazioni interessate, utili a poter espletare le sue funzioni anche in accordo con gli organi preposti alla vigilanza penitenziaria. 2. Miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri attraverso attività culturali e ricreative (azione regionale c) a-laboratorio teatrale coordinato dal Teatro Europa b-accoglienza presso la struttura Il Focolare gestito dall Associazione Per ricominciare delle famiglie non residenti a Parma, in visita ad i detenuti ed in situazione di disagio sociale c-accoglienza presso la struttura Il Samaritano di detenuti in permesso individualmente o con i famigliari non residenti. 3. Attività del Comitato Area Esecuzione Penale Adulti (azione regionale b+c): 11

13 proseguimento della collaborazione a favore delle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale a partire dalle linee guida previste nei protocolli d intesa; monitoraggio e condivisione della progettualità esistente con particolare riferimento ai percorsi di formazione lavoro; incontri di indirizzo con cooperative/ditte, associazioni di volontariato. Attività del Gruppo tecnico interistituzionale in merito a: -monitoraggio dei percorsi di formazione e lavoro in stretta collaborazione con il Centro per l Impiego, -attuazione progetto Acero (azione regionale b) attraverso l attivazione di Tirocini Formativi, -consolidamento del progetto reinserimento delle persone a fine pena, attraverso la promozione di percorsi professionalizzanti (dalla formazione all accesso al lavoro) e la presa in carico da parte del S.S. territorialmente competente, - attivazione tirocini formativi a favore di persone in misura penale, - sviluppo ed ampliamento della collaborazione con associazioni di volontariato, allo scopo di individuare e risolvere con adeguate procedure anche situazioni specifiche di particolare criticità, - costituzione di un gruppo di lavoro per affrontare la tematica delle dimissioni difficili. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Comune di Parma, Provincia di Parma, Istituti Penitenziari, Ufficio Esecuzione Penale Esterna, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Parma, Associazione Assistenti Volontari Penitenziari Per Ricominciare, IN&CO, Consorzio Forma Futuro, Associazione Teatro Europa, Prefettura di Parma, Magistrati di Sorveglianza, Questura di Parma, Caritas Diocesana, Associazioni di Volontariato, Consorzio Solidarietà Sociale, Cooperative Sociali/Ditte, Ausl Equipe carcere-, Azienda Ospedaliera. Assistente Sociale della Struttura Operativa Risorse Territoriali del Comune di Parma Coordinatore dello Sportello informativo e di mediazione linguistico-culturale Mediatori linguistico-culturali Operatori del Servizio Informastranieri del Comune di Parma Operatori delle associazioni per le attività culturali, ricreative e di accoglienza Rappresentanti della Provincia di Parma, degli II.PP., del U.E.P.E., delle Cooperative Sociali e delle ditte del territorio eventualmente coinvolte. Miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti, favorendo altresì, compatibilmente con il contesto in cui si opera, lo sviluppo ed il mantenimento di relazioni con il tessuto sociale. Indicatori N. contatti sportello N. tipologia eventi culturali e ricreativi N. di detenuti e familiari accolti presso le strutture Il Focolare ed il Samaritano Reinserimento sociale delle persone in misura penale. Indicatori - n. di inserimenti in tirocinio formativo 12

14 10. Piano finanziario: Previsione di spesa TOTALE euro ,10 risorse comunali ,00 (29.400,00 azioni a/c Euro ,00 azione b) risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) ,10 [Euro ,28 (azioni a/c) Euro (azione b)] risorse regionali (altri fondi) FRNA Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale risorse da altri soggetti -specificare 13

15 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI SCHEDA N. 6 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI (1 ) : Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale x Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. 14

16 INTERVENTO/PROGETTO: PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI L intervento è in continuità con l anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: favorire condizioni di benessere sia per la popolazione detenuta sia per il personale riduzione del disagio psico fisico riduzione della conflittualità interna sia tra detenuti che tra detenuti e personale creazione di una rete di riferimento e sostegno per i famigliari dei detenuti, con particolare riferimento ai ruoli genitoriali, in funzione del periodo di detenzione e del possibile rientro in famiglia creazione di una rete coordinata tra realtà istituzionali e del terzo settore acquisizione di una consapevolezza e responsabilità della popolazione detenuta nella promozione della salute (comportamenti sicuri, buone prassi, accesso ai servizi interni ed esterni) riduzione del rischio suicidario prevenzione degli episodi di autolesionismo 1.Soggetto capofila dell intervento Azienda Unità Sanitaria Locale (Comune, forma associativa, Ausl, ) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) Parma 3. Referente dell intervento: nominativo Dr. Francesco Ciusa e recapiti fciusa@ausl.pr.it 4. Destinatari Detenuti e loro familiari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 1) Sostegno psicologico individuale 2) Gruppi di informazione sanitaria 3) Laboratorio di pittura Trompe l oeil 4) I detenuti stranieri: promuovere la salute includendo le variabili culturali 5) Attività Motorie 6) Gruppi di sostegno al ruolo genitoriale e familiare 7) Corso per operatore socio-sanitario Istituti Penitenziari di Parma, Amministrazione Comunale di Parma, Consorzio IN & CO, Consorzio di Forma Futuro, Liceo Artistico Statale Paolo Toschi, Comunità di cittadini migranti, Associazione UISP Sport per tutti. Associazioni del territorio che lavorano con familiari di detenuti 15

17 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: - 1 coordinatore generale - 1 psicologo supervisore - 1 psicologo per la conduzione dei colloqui individuali - 1 educatore tutor - 3 mediatori culturali - 1 tecnico esperto conduzione laboratorio pittura - 2 infermieri - 2 medici - 1 esperto conduzione gruppi e gestione dinamiche relazionali - 1 psicologo esperto intercultura conduzione gruppi - 1 docente e allievi Istituto d'arte Paolo Toschi - 1 psichiatra o psicologo supervisore - 1 psicologo gruppi detenuti e formazione alle Associazioni - 1 educatore gruppi detenuti e formazione alle Associazioni - 4 istruttori attività motoria - 1 tecnico riabilitazione - 4 docenti dell ente do formazione N detenuti partecipanti alle diverse azioni proge ttuali Materiali prodotti quali esiti delle singole azioni (es. opuscoli informativi, eventi finali delle azioni, vademecum buone prassi, ecc.) Livello di gradimento delle azioni, da parte dei partecipanti Rilevazione a distanza degli effetti sulla popolazione detenuta generale (es. questionari/interviste ai detenuti e al personale in relazione ai cambiamenti rilevati nei comportamenti e nel clima) N segnalazioni episodi di autolesionismo e compar azione con gli anni precedenti N detenuti presi in carico per diagnosi psichiatr iche - esiti N detenuti presi in carico per disagio psicologic o esiti numerosità delle segnalazioni qualità, valutata dai Responsabili e Direttori, degli elaborati di relazione e della descrizione dei casi riduzione del disagio come percepito e come espresso riduzione dei giorni di permanenza in isolamento Livello di qualità assistenziale ai detenuti disabili Numero detenuti che acquisiscono la qualifica professionale di O.S.S. risorse comunali FRNA Previsione di spesa TOTALE risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) risorse regionali (altri fondi) Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale euro , ,00 risorse da altri soggetti -specificare ,00 Fondazione Cariparma 16

18 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO INTERVENTI DI BASSA SOGLIA E PROSSIMITA SCHEDA N. 8 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI (1 ) : Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale X Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. 17

19 INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI DI BASSA SOGLIA E DI PROSSIMITA (in continuità con l anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - consolidamento e sostegno del sistema d interventi mirati alla prevenzione terziaria del consumo/abuso di sostanze soprattutto in relazione al mondo giovanile - consolidamento e sostegno del sistema d interventi a supporto del contrasto della marginalità e dell esclusione sociale - ottimizzare il primo contatto con le persone a grave rischio di emarginazione 1.Soggetto capofila dell intervento Comune di Parma Azienda Usl 2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale Michela Mazza - Comune di Parma Tel m.mazza@comune.parma.it 3. Referenti dell intervento: nominativo e recapiti Barbara Cantarelli-Ausl bcantarelli@comune.parma.it Simone Bertacca sbertacca@ausl.pr.it Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Adulti consumatori, dipendenti da alcool e/o sostanze stupefacenti Giovani gruppi formali e informali 18

20 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Attività del Drop In: informazioni, counseling, distribuzione materiale di profilassi, organizzazione di momenti di aggregazione, offerta, risposte a bisogni primari (pasti, ospitalità notturna, igiene personale, ecc.) Interventi di strada: monitoraggio del fenomeno dell abuso, contatti individuali e con gruppi, interventi di riduzione del danno Nella struttura di accoglienza (Comunità Betania): garantire l accoglienza notturna ai soggetti che si presentano al Drop In o contattati direttamente dagli operatori nel corso dell attività di strada Progetti individualizzati, riabilitativi e socializzanti a favore dei soggetti in carico al servizio Interventi nei locali di divertimento e aggregazione: iniziative specifiche di informazione e sensibilizzazione, con il coinvolgimento di opinion leader dei locali (DJ, barman, proprietari, ecc..) Interventi educativi nei luoghi formali e informali (centri giovani, piazze, ecc.); momenti di approfondimento su droghe, alcol, HIV/AIDS, ecc..; attività culturali, animazione e intrattenimento Interventi di sostegno psicologico e realizzazione di attività socializzanti a favore di utenti del DROP IN in stato di detenzione Serate evento o altre manifestazioni nel periodo estivo in P.le della Pace o in altri luoghi di aggregazione finalizzate all informazione, prevenzione e promozione della salute, per la gestione e il controllo del disagio e della devianza su progetto elaborato dall AUSL-DAISMDP, in accordo con Comune di Parma Azienda USL Comuni del Distretto Comunità Betania Caritas Diocesana di Parma Cooperative Sociali Operatori del Drop In/Unità di Strada Assistente sociale del Comune di Parma Settore Welfare e Famiglia Operatori e volontari della Comunità di accoglienza Operatori e volontari della mensa (Via Turchi) Operatori delle cooperative sociali 19

21 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: Risultati attesi: aggancio/accoglienza dei TD che non hanno contatti coi servizi attraverso l erogazione di interventi a bassa soglia e l offerta di opportunità lavorative/ laboratoriali favorire e motivare l accesso ai servizi di cura e assistenza sviluppare i rapporti tra territorio e attraverso l U.O di Strada aumento della conoscenza dei fattori di rischio di trasmissione del virus HIV e altre MTS, degli incidenti stradali sensibilizzazione sui comportamenti a rischio modifica di comportamenti tossicomanici per evitare gli effetti più tragici (overdose, infezioni HIV, ecc.) Indicatori: N. e tipologia soggetti contattati Unità di Strada N. e tipologia interventi effettuati con l utenza N. e tipologia attività giornaliera Unità di Strada N. e tipologia attività nei luoghi di divertimento/aggregazione/formali e informali N. e tipologia attività realizzate in p.le della Pace N. e caratteristiche soggetti accolti struttura notturna N di progetti individualizzati avviati N. soggetti detenuti contattati Previsione di spesa TOTALE risorse comunali FRNA risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) risorse regionali (altri fondi) Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale risorse da altri soggetti -specificare euro , , , ,00 20

22 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO REINSERIMENTO SCHEDA N. 9 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI: Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale x Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) (1 ) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. 21

23 INTERVENTO/PROGETTO: REINSERIMENTO - progetto in continuità con l annualità precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Necessità di erogare percorsi differenziati ed individualizzati potenziando l accompagnamento all autonomia, il sostegno socio-eduvativo individualizzato e l inserimento lavorativo mirato - Consolidamento del progetto reinserimento in un ottica orientata ad offrire una risposta integrata socio-sanitaria 1.Soggetto capofila dell intervento Comune di Parma 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Parma 3. Referente dell intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Michela Mazza Comune di Parma Tel m.mazza@comune.parma.it Persone dipendenti da sostanze per le quali si ravvisa più opportuno un percorso terapeutico e di accompagnamento inteso come possibile alternativa all inserimento in Comunità o come una sua positiva continuazione. 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Coordinamento gestionale e progettuale attraverso un gruppo di lavoro integrato per: - la valutazione delle richieste di inserimento e dei progetti individualizzati; - l inserimento delle persone nei gruppi appartamento dedicati; - le verifiche periodiche sui singoli inserimenti; - le verifiche semestrali sull andamento del progetto. Eventuale attivazione di una borsa lavoro sulla base del progetto individuale (da parte del SERT) Conduzione degli alloggi e supporto educativo (Enti Ausiliari) Analisi dei dati relativi agli esiti dei percorsi di reinserimento attivati al fine di valutare l appropriatezza degli interventi e la necessaria eventuale modifica/implementazione. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni del Distretto Azienda USL di Parma Comunità Betania Centro di Solidarietà l Orizzonte 22

24 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: Assistente sociale coordinatrice del SERT Operatori del SERT Assistente sociale del Comune di Parma So Risorse Territoriali Operatori e volontari degli Enti Ausiliari Risultati attesi: sperimentare progetti sociali e terapeutici individualizzati che, attraverso una rete di interventi, rappresentino una valida alternativa all inserimento in comunità incrementare gli interventi individualizzati di sostegno alla domiciliarità potenziare gli inserimenti lavorativi e l orientamento al lavoro, assumendo modalità operative e criteri omogenei a quelli che caratterizzano il servizio del Comune di Parma Indicatori: incontri gruppo interistituzionale situazioni discusse persone inserite negli alloggi progetti conclusi per diverse motivazioni Previsione di spesa TOTALE risorse comunali risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) risorse regionali (altri fondi) FRNA Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale risorse da altri soggetti specificare euro , , , ,00 23

25 INTEGRAZIONE PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE PER GLI ANNI SCHEDA INTERVENTO INTEGRAZIONE SOCIALE SCHEDA N. 10 La scheda riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o di questi con l Ausl. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI (1 ) : Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale X Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano) CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITA FRNA (2) L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L intervento o l insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili (1) Per l annualità 2014 tra gli obiettivi finanziabili dal Fondo Sociale Locale vi sono inoltre: - il sostegno ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 10 febbraio 2014 a favore dei tutori volontari di persone di minore età nominati dall autorità giudiziaria - l attuazione, per quanto di competenza degli ambiti distrettuali, del Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, approvato ai sensi dell art. 2, comma 1 della L.R. 4 luglio 2013, n. 5 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. (2) Va compilata una scheda per ciascuna delle seguenti tipologie di interventi per la non autosufficienza, definite nel sistema informativo on line per il monitoraggio FRNA, citandole come titolo della scheda intervento: 1) Assistenza Residenziale Anziani, 2) Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 3) Altri interventi per gli Anziani non ricompresi nelle finalità precedenti; 4) Assistenza Residenziale Disabili, 5) Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie, 6) Altri interventi per i Disabili non ricompresi nelle finalità precedenti; 7) Accesso e presa in carico; 8) Azioni trasversali: vanno compilate tre schede specifiche in relazione ai seguenti interventi: a) Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari, b) Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico, c) Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. 24

26 INTERVENTO/PROGETTO: INTEGRAZIONE SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell intervento (Comune, forma associativa, Ausl, ) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Comune di Parma Comune di Parma SQUARCIA BENEDETTA SO Disabili Comune di Parma L.go Torello de Strada 11/a tel. 0521/ soggetti che presentino una minorazione fisica e psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale e di marginalizzazione (Art.3.L.104/ 92) L intervento è rivolto a: persone che possiedono residue capacità lavorative ed abilità sociali che rendono necessario l inserimento socio-terapeutico riabilitativo in un contesto lavorativo protetto. persone con maggiori prospettive di inserimento stabile nel mercato del lavoro Realizzazione di progetti finalizzati alla integrazione sociale tramite interventi di inserimento lavorativo che prevedono percorsi di formazione ed addestramento lavorativo per persone disabili, con l obiettivo di consolidarne l autonomia psicologica e la capacità operativa e di creare le condizioni necessarie ad un loro futuro e stabile inserimento lavorativo. Tale integrazione è possibile mediante la messa in rete di diversi soggetti che a livello locale svolgono interventi ed azioni a favore delle persone con disabilità, in particolare di quelle maggiormente complesse e multiproblematiche. L integrazione lavorativa delle fasce deboli viene ad assumere rilevanza nello sviluppo di programmi di intervento individualizzati finalizzati a potenziare l autonomia delle persone a disagio sociale, che a motivo della condizione esistenziale sono in difficoltà ad avvicinare individualmente le opportunità lavorative e che necessitano altresì di supporto ed accompagnamento da parte dei servizi sociali territoriali. La LR 7/2013 del 19 luglio 2013 e le DGR 1471/2013, DGR 1472/2013 e DGR 2024/2013 hanno apportato modifiche ed integrazioni alla LR 17/2005, per cui si è delineato un diverso quadro normativo di riferimento, che ha 25

27 comportato per le pubbliche amministrazioni una rivisitazione ed un innovazione dei servizi offerti. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: Alla luce di quanto sopra è stata effettuata una valutazione sui progetti di Borse Lavoro socioterapeutiche attivati a favore delle persone con disabilità al fine di individuare i progetti che potevano essere riformulati in termini di tirocini formativi sulla base della valutazione circa la spendibilità delle persone nel mercato del lavoro per un loro stabile inserimento e i progetti che potevano essere riformulati in termini di inserimenti socio-terapeutici riabilitativi. Per l attivazione di tirocini di reinserimento, nonché per la loro ripetibilità e per il sostegno di detti percorsi con finanziamento pubblico, si deve ottenere l avvallo dall Organismo Tecnico di Valutazione (di seguito per brevità OTV) collocato presso l Amministrazione Provinciale di Parma. Per l attivazione di percorsi socio-terapeutici riabilitativi sono state poste in essere dal Comune di Parma Settore Welfare e Famiglia le nuove procedure che comprendono tra l altro la validazione del Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI); l avvallo dell inserimento da parte dell UVM (Unità di Valutazione Multidimensionale) e della Commissione di Valutazione delle Misure di Sostegno Lavorativo; la sottoscrizione di una Convenzione tra Comune di Parma e soggetto ospitante l inserimento socio-terapeutico riabilitativo; attivazione copertura assicurativa INAIL e polizza assicurativa per la copertura dei rischi di danno verso terzi (RCTRCO); invio alla Direzione Provinciale del Lavoro dei soli progetti tecnici nominativi, come richiesto dalla stessa Direzione Provinciale del Lavoro, affinché siano informati delle motivazioni e delle modalità degli inserimenti socio-terapeutici riabilitativi. Il processo educativo-formativo di entrambi percorsi è seguito durante le fasi di svolgimento da un educatore professionale incaricato di definire i contenuti, di mantenere e mediare i rapporti fra l interessato, la famiglia e l ambiente di lavoro, nonché di stimolare ulteriormente la persona nell apprendimento delle abilità lavorative. A tal fine sono previste visite periodiche la cui intensità sarà rapportata alle problematiche del caso in questione. Personale comunale 1 amministrativa, n. 4 Educatori Professionali, assistenti sociali del territorio L integrazione lavorativa delle persone disabili consente di fornire risposte positive alle richieste, sempre più numerose, di poter svolgere attività lavorative che valorizzino le capacità e i percorsi di crescita ed autonomia delle persone, anche a favore del sistema delle imprese, e quindi di realizzare effettivi processi di inclusione. Previsione di spesa TOTALE risorse comunali risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) risorse regionali (altri fondi) FRNA Fondo nazionale NA Fondo sanitario regionale risorse da altri soggetti - specificare euro , ,00 26

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