Il sistema pensionistico

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1 Università Commerciale L. Bocconi Scienza delle Finanze CLEAM, classe 1 A.A. 2012/2013 Carlo Devillanova Il sistema pensionistico

2 Sistema Pensionistico Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l'attività lavorativa per ragioni di età anagrafica (pensioni di vecchiaia) o di età contributiva (pensioni di anzianità); Pensioni di vecchiaia (requisiti di età ed anzianità contributiva) Pensioni di anzianità pensioni anticipate non è più in grado di partecipare al processo produttivo per una sopravvenuta incapacità lavorativa (pensioni di invalidità); pur non avendo mai fatto parte della forza lavorativa, è legato da rapporti familiari con persone decedute che hanno fatto parte della forza lavoro (pensioni ai superstiti); è sprovvisto di qualunque forma di reddito e non è in grado di lavorare (pensioni assistenziali). Il sistema (se pubblico) è finanziato dai contributi sociali versati dai lavoratori e dai datori di lavoro agli enti che erogano prestazioni pensionistiche In presenza di squilibrio tra spese pensionistiche ed entrate contributive, lo Stato può intervenire ricorrendo alla fiscalità generale. Il sistema pensionistico 2

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4 Funzioni svolte Funzione assicurativa: il sistema restituisce all individuo in età anziana quanto l individuo ha accantonato quando era attivo assicurazione contro la caduta di reddito associata alla cessazione dell attività lavorativa; associa il trattamento pensionistico ai contributi versati. Funzione previdenziale: il sistema garantisce all'individuo il mantenimento di un tenore di vita simile a quello raggiunto nella fase terminale della vita lavorativa (purché abbia contribuito al finanziamento del sistema) implica una preferenza per le carriere caratterizzate da una crescita salariale rapida; elevato tasso di sostituzione (= = Pensione/Ultima retribuzione). Funzione assistenziale: la collettività assicura a tutti i cittadini un reddito adeguato ad una esistenza dignitosa dissociazione tra contributi versati e pensioni percepite; pensione adeguata. Il sistema pensionistico 4

5 Concetti di equità Equità attuariale: realizzata quando a tutti gli individui è garantito lo stesso tasso di rendimento interno (= tasso che eguaglia in un dato istante di tempo il VA dei contributi versati al VA del flusso di pensioni). Equità previdenziale: realizzata quando a tutti gli individui, a parità di durata della vita lavorativa, viene garantito lo stesso tasso di sostituzione (= Pensione/Ultima retribuzione). Equità assistenziale: realizzata quando tutti gli individui possono raggiungere lo stesso livello di reddito minimo. Il sistema pensionistico 5

6 Giustificazioni Perché esiste un sistema che trasferisce risorse a favore degli anziani? domanda di assicurazione da parte di individui avversi al rischio. Perché l adesione al sistema è obbligatoria? l'individuo non è in grado di prevedere con cura i propri bisogni effettivi in un periodo lontano nel tempo e di risparmiare in modo adeguato. Il sistema pensionistico 6

7 Giustificazioni Perché l operatore pubblico si assume il compito di erogare le pensioni? garanzia di prestazioni adeguate data l esistenza di: PROBLEMI INFORMATIVI che non permettono di valutare correttamente la gestione del risparmio previdenziale da parte degli intermediari finanziari e quindi la loro solvibilità di lungo periodo. FALLIMENTO DEI MERCATI ASSICURATIVI; che non possono garantire copertura con rischi non indipendenti. Pubblico vs privato Il sistema pensionistico 7

8 Classificazione dei sistemi pensionistici Modalità di finanziamento: sistemi a ripartizione sistemi a capitalizzazione (Privati) Li confronteremo sulla base di: rendimento individuale dei contributi versati; effetti sul risparmio determinati dall introduzione di un sistema pensionistico; modalità di determinazione delle prestazioni; distribuzione dei rischi tra le diverse generazioni. Il sistema pensionistico 8

9 World Bank Averting the Old-Age Crisis: Policies to Protect the Old and Promote Growth. New York: Oxford University Press three-pillar structure a mandated, unfunded, and publicly managed defined-benefit system a mandated, funded, and privately managed definedcontribution voluntary retirement savings 2005, Old-Age Income Support in the 21st Century List extended to include two additional pillars: a basic (zero) pillar to deal more explicitly with the poverty objective a nonfinancial (fourth) pillar to include the broader context of social policy, such as family support, access to health care, and housing The Bank has been involved in pension reform in more than 80 countries and provided financial support for reform to more than 60 countries the demand for such support continues to grow Il sistema pensionistico 9

10 «Modello» a due periodi (lavoro e pensione) Accumulazione, t Prestazione, t+1 Età pensionabile c t = R t = W t P t+1 Accumulazione, t+1 Prestazio C t+1 = R t+1 = W t+1 Il sistema pensionistico 10

11 Modalità di finanziamento Sistema a ripartizione: in ogni periodo il gettito contributivo (somma dei contributi sociali versati) è destinato al finanziamento delle prestazioni erogate nello stesso periodo: C t P t : PATTO INTERGENERAZIONALE Molteplici formule di calcolo della pensione individuale (dopo) Sistema a capitalizzazione: i contributi che ogni lavoratore versa nel periodo di attività sono investiti sul mercato dei capitali. La pensione corrisponderà al montante accumulato, riscosso sotto forma di rendita P t+1 = C t (1+i) accumulazione di riserve: OTTICA ASSICURATIVA INDIVIDUALE Stessa formula per il calcolo della pensione individuale P ind t+1= C ind t(1+i) Il sistema pensionistico 11

12 Rendimento Notazione: pensioni finanziate esclusivamente con contributi sociali; W t = monte salari al tempo t (al lordo dei contributi sociali); n = tasso di crescita dell occupazione; m = tasso di crescita della produttività; = percentuale di contribuzione; W t+1 = W t (1+n)(1+m) = monte salari al tempo t+1. Il sistema pensionistico 12

13 SISTEMA A RIPARTIZIONE Contributi versati (e riscossi) al tempo t = Pensioni erogate al tempo t C t = W t = P t Contributi versati (e riscossi) al tempo t+1= Pensioni erogate al tempo t+1 C t+1 = W t+1 = W t (1+n)(1+m)= P t+1 Il rendimento implicito (ottenuto dalla generazione che lavora e versa contributi al tempo t e percepisce pensione al tempo t + 1) è: C t P 1 x P x t t 1 1 C Wt (1 m)(1 n) 1 m n mn W t m n Un sistema pensionistico a ripartizione garantisce un rendimento implicito (circa) pari alla somma del tasso di crescita dell'occupazione e della produttività. t 1 Il sistema pensionistico 13

14 SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE Contributi versati (e riscossi) al tempo t investiti sul mercato dei capitali al tasso i C t = W t Pensioni erogate al tempo t+1 P t+1 = C t (1+i) = W t (1+i). Il rendimento è i. Un sistema pensionistico a capitalizzazione garantisce un rendimento pari al tasso di rendimento garantito sui mercati dei capitali. Il sistema a ripartizione garantisce un rendimento superiore del sistema a capitalizzazione se n+m>i (inferiore se n+m<i). Il sistema pensionistico 14

15 Effetti sul risparmio SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE In ogni periodo gli individui risparmiano e destinano (obbligatoriamente) parte del risparmio al finanziamento della propria previdenza. Poiché anche il risparmio previdenziale è investito sul mercato dei capitali al tasso i, il livello complessivo del risparmio effettuato in ogni periodo non è distorto dall esistenza del sistema pensionistico il sentiero di accumulazione di un sistema economico non è modificato. Con opportune qualificazioni Il sistema pensionistico 15

16 SISTEMA A RIPARTIZIONE Il risparmio previdenziale in ogni periodo finanzia l erogazione delle pensioni nello stesso periodo non è investito sul mercato dei capitali il livello complessivo del risparmio e l accumulazione di capitale vengono ridotti dall introduzione del sistema pensionistico. VANTAGGIO: è possibile avviare immediatamente i trasferimenti pensionistici a favore delle classi anziane anche se in precedenza non è stato versato alcun contributo. EFFETTO PRIMA GENERAZIONE: il sistema a ripartizione genera nella fase di avvio fenomeni redistributivi a favore delle generazioni attive prima della sua introduzione. Tasso di rendimento implicito che tende a infinito per la prima generazione NB. Effetto ultima generazione In genere il costo non viene (interamente) sopportato dall individuo Il sistema pensionistico 16

17 Determinazione delle prestazioni SISTEMA A RIPARTIZIONE Nel periodo lavorativo si formano diritti al pagamento di una pensione di un certo importo o secondo una certa formula. Esistono due fondamentali metodi di calcolo della pensione: il metodo retributivo; il metodo contributivo. NB. Abbandoniamo il «modello» a due periodi Il sistema pensionistico 17

18 Accumulazione Prestazione Età pensionabile L = anni di contribuzione R j =R 1 (1+m) j-1 = retribuzione nell anno j I contributi sono una percentuale della retribuzione: c j = R j e(l) = speranza di vita al pensionamento P=pensione al momento del pensionamento Il sistema pensionistico 18

19 Il metodo retributivo La pensione è pari a: P = R p L ( = coeff. di rendimento, R p = retribuzione pensionabile, L = anni di contributi) a) R p =R L P= R L L =tasso di sostituzione = P/R L = L realizza l equità previdenziale. premia (in termini di tasso di rendimento interno) i profili salariali crescenti. Il sistema pensionistico 19

20 Il metodo retributivo b) R p = media delle retribuzioni (rivalutate) di tutta la vita: R P L j 1 R j 1 r L L j r = tasso di rivalutazione delle retribuzioni se r= m i due metodi di calcolo sono equivalenti; se r m vengono penalizzati (in termini di tasso di sostituzione e tasso di rendimento interno) i profili salariali crescenti (m>r) Esempio: r=0 Il sistema pensionistico 20

21 Il metodo contributivo La pensione si ottiene: MC = VA (P) dove: MC = montante contributivo individuale; VA(P) = valore attuale pensioni future L el ( ) el ( ) L j P 1 j (1 ) ( ) j j j 1 j 1 (1 rz) j 1 (1 rz) MC R r VA P P MC VA( P) MC P el ( ) 1 j j 1 (1 rz) MC se rz 0, VA( P) e( L) P P el ( ) r= tasso di capitalizzazione dei contributi versati; r z = tasso di sconto delle pensioni future, = aliquota contributiva ( nel libro) realizza l equità attuariale. - NB. r e r z stabiliti per legge. - NB. Stesso simbolo (r) nelle due formule precedenti: notare la differenza Il sistema pensionistico 21

22 Retributivo e contributivo Retributivo Contributivo P L R 1 j r j 1 j 1 L L j L P L R j (1 r) el ( ) L j Identica pensione se = el ( ) Il sistema pensionistico 22

23 SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE Modalità analoghe a quelle del sistema contributivo: P: MC = VA (P) I contributi sono investiti sul mercato dei capitali. L el ( ) el ( ) L j P 1 j (1 ) ( ) j j j 1 j 1 (1 rz) j 1 (1 rz) MC R i VA P P MC VA( P) MC P el ( ) 1 j j 1 (1 rz) MC se rz 0, VA( P) e( L) P P el ( ) Differenza rispetto al sistema a ripartizione: tassi di mercato NB. r, r z ed i realizza l equità attuariale Non necessariamente l equità fra coorti Il sistema pensionistico 23

24 Distribuzione dei rischi Rischi del sistema pensionistico Rischi nel periodo successivo al pensionamento: rischio demografico/occupazionale; rischio di inflazione; rischio salariale. Rischi nella fase di formazione del diritto alla pensione: rischio di inadeguatezza dei rendimenti. Analisi in un quadro di equilibrio finanziario del sistema pensionistico le entrate contributive e le pensioni erogate in un certo periodo di tempo sono uguali. Il sistema pensionistico 24

25 Equilibrio finanziario Il sistema a capitalizzazione (DC) garantisce automaticamente l equilibrio finanziario. Il sistema a ripartizione è in equilibrio finanziario se l aliquota contributiva è pari a quella di equilibrio ( *): R N N N N l N l l * p p aliquota l PN numero dei aliquota contributiva indice p contributiva, numerodei lavoratori attivi, di pensionati dipendenza R di l retribuzione P equilibrio pensione media P R l media N N p l pro capite pro capite Il sistema pensionistico 25

26 Distribuzione del rischio demografico Rischio demografico/occupazionale: variabilità di N p /N L Ragioni demografiche (allungamento vita media, diminuzione natalità) Ragioni economiche (riduzione tasso di occupazione, evasione contributiva) SISTEMA A RIPARTIZIONE se * t N N pt lt P N R N l pt lt P Rl * t rischio a carico dei lavoratori rischio a carico dei pensionati Possibile ripartire il rischio tra lavoratori e pensionati Il sistema pensionistico 26

27 SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE Il rischio demografico ricade sugli anziani la pensione individuale tiene conto della speranza di vita della popolazione nel momento in cui viene definita (ma non è influenzata da un allungamento successivo della vita attesa, né individuale né della popolazione): P el ( ) j 1 MC 1 (1 r ) z j se el ( ) aumenta, Pdiminuisce Rischio demografico e valori degli attivi Il sistema pensionistico 27

28 Piramide d'età e più 90 a a a a a a 44 femmine maschi 30 a a a 14 meno di Il sistema pensionistico 28

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35 Distribuzione del rischio di inflazione Valore reale della pensione = P t /(indice dei prezzi) t SISTEMA A RIPARTIZIONE A carico degli anziani se non sono previste forme di indicizzazione delle pensioni al tasso d inflazione. Indicizzazione: p t+1 = p t (1+tasso d inflazione) Valore reale della pensione costante nel tempo SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE Rischio non assicurabile (coperto eventualmente con intervento pubblico). Il sistema pensionistico 35

36 Distribuzione del rischio salariale Valore relativo pensione/salari = P t /w t P t+1 / w t+1 P t+1 / w t (1+ )(1+m) (trascuriamo l inflazione) P t+1 / w t (1+m) SISTEMA A RIPARTIZIONE A carico dei giovani se sono previste forme di indicizzazione delle pensioni al tasso di crescita dei salari. P N * pt t Rl Nlt Indicizzazione: p t+1 = p t (1+tasso di crescita reale dei salari reali) Pensione/retribuzione = costante nel tempo SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE A carico degli anziani poiché la dinamica salariale degli attivi non influenza la dinamica delle pensioni percepite. Il sistema pensionistico 36

37 Distribuzione del rischio di inadeguatezza dei rendimenti SISTEMA A RIPARTIZIONE Problema marginale, poiché i contributi vengono rivalutati a tassi che riflettono grandezze reali (tasso di crescita dell occupazione e della produttività). poco volatili SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE Il rischio di inadeguatezza dei rendimenti è a carico dei futuri pensionati poiché i contributi vengono capitalizzati al tasso di rendimento di mercato. rendimenti insufficienti perdite in conto capitale Il sistema pensionistico 37

38 Il sistema pensionistico italiano Tappe principali: Sistema pre-amato 1992: riforma Amato 1995: riforma Dini 2004: riforma Maroni (2007: protocollo sul Welfare) 2011: riforma Fornero Il sistema pensionistico 38

39 Caratteristiche fondamentali (pre-amato) Sistema essenzialmente pubblico: Obbligatorietà Ripartizione Centralità dell INPS Ampia copertura Ma disomogeneità dei trattamenti: iniquità. Oneri impropri Finalità assistenziali Finalità di politica industriale Squilibri finanziari Tasso di attività basso Invecchiamento della popolazione Il sistema pensionistico 39

40 Sistema pre-amato (INPS) Sistema a ripartizione Metodo di calcolo retributivo: P = β L Rp Rp = media degli stipendi degli ultimi 5 anni, rivalutati al costo della vita β=2% (max βl=80%) Equità previdenziale Indicizzazione Inflazione Tasso di crescita dei salari Pensioni di vecchiaia L 15 anni Età = 60 anni (55 anni D) Pensioni di anzianità L 35 anni Il sistema pensionistico 40

41 Sistema pre-amato (INPS) Prestazioni di natura assistenziale Integrazione al minimo: integrazione a 420 mensili (2005) per le pensioni inferiori. Pensioni di invalidità: concessione della pensione integrata al minimo, dopo soli 5 anni di contribuzione, se si fosse dichiarata l invalidità del beneficiario. Pensioni sociali: a favore dei cittadini senza storia professionale e sprovvisti di reddito, sempre inferiori alle pensioni integrate al minimo. Il sistema pensionistico 41

42 Spesa pensionistica/pil pre-amato Il sistema pensionistico 42

43 Riforma Amato (1992) Obiettivi: 1. Equilibrio macroeconomico (stabilizzare Spesa Prev./PIL) 2. Equità (razionalizzazione) 3. Distinzione delle componenti assistenziali e previdenziali 4. Incentivo a forme di previdenza integrativa Il sistema pensionistico 43

44 Equilibrio macroeconomico/equità Riduzione di N p Innalzamento dell età per le pensioni di vecchiaia (65 60); Aumento del periodo minimo di contribuzione (a 20 anni) Riduzione di P Rp = media delle retribuzioni dell intera vita lavorativa (per i nuovi assunti) Sfavorisce le carriere dinamiche. Discrezionalità (legge finanziaria) dell indicizzazione al tasso di crescita dei salari. N.B.: rimane indicizzazione all inflazione. Nessun intervento sulle pensioni di anzianità e su quelle di natura assistenziale. Il sistema pensionistico 44

45 Riforma Dini (1995) Obiettivi: I 4 della riforma Amato+ 5. Maggiore flessibilità nei requisiti di accesso alla pensione Lavoro precario, discontinuo. 6. Passaggio al metodo contributivo Maggior correlazione Contributi versati Prestazioni ricevute Fase di transizione (fino al 2036 immediata solo per neo-assunti) Accentuazione degli aspetti assicurativi (pur conservando natura pubblica: tassi quelli di mercato). NB. Per chi aveva più di 18 anni di contributi nel 1995 è stato mantenuto il metodo retributivo (vedi riforma Fornero) Il sistema pensionistico 45

46 Metodo contributivo P L R j 1 el ( ) j 1 j (1 r) 1 (1 r ) z j L j L = anni di contribuzione 33% lavoratori dipendenti; 20% lavoratori autonomi. r = media dei tassi di crescita del PIL nominale nel quinquennio precedente; r Z = tasso di interesse di lungo periodo (1.5%) e(l) = calcolata su dati Istat DENOMINATORE: modificabile ogni 10 anni (in base andamento speranza di vita e di tasso di interesse di lungo periodo). Vedi Riforma Fornero. 46

47 Maggiore flessibilità Pensioni di vecchiaia: minimo 57 anni, massimo 65 anni. Pensione crescente in età di pensionamento. Drastica riduzione del requisito minimo di anzianità contributiva Da 20 anni a 5 anni di contribuzione Scoraggiare evasione contributiva Il sistema pensionistico 47

48 Controllo spesa pensionistica +. Pensioni di anzianità: abrogate (con gradualità) Revisione decennale del coeff. di trasformazione. Indicizzazione (parziale) all inflazione l'adeguamento all inflazione è al 100% solo per pensioni relativamente limitate. Abolizione indicizzazione ai salari Ridimensionamento istituti assistenziali: Integrazione al minimo: abolita Pensioni di invalidità: attribuite solo in caso di gravi menomazioni fisiche. Pensioni sociali: sostituite dall assegno sociale pari a 375 al mese (2005). Il sistema pensionistico 48

49 Riforma Maroni (2004) Pensioni di vecchiaia: 60 anni donne; 65 anni uomini (dal 2008) N.B. Innalzamento a 65 anni (dal 2012) anche per le lavoratrici del pubblico impiego Adeguamento ad una sentenza della Corte di Giustizia europea Pensioni di anzianità: inasprimento della (graduale) abolizione Incentivi al posticipo del pensionamento: Superbonus. Aumento in busta paga pari al controvalore dei contributi previdenziali versati all'ente di previdenza (32,7% della retribuzione) su cui non si paga Irpef Al pensionamento: pensione calcolata sulla base dei contributi versati fino al momento della decorrenza dell incentivo e aggiornata per l aumento del costo della vita. NB. Vari provvedimenti nel 2007 (li trascuro) Il sistema pensionistico 49

50 Effetti delle riforme (fino al 2004) Il sistema pensionistico 50

51 Riforma Fornero (2011): tipologie di pensioni Definitivamente abolite le pensioni di anzianità anticipate Pensioni anticipate Requisiti contributivi nel 2012: 41 e 1 mese per le donne e 42 e 1 mese per gli uomini Crescenti nel tempo Pensioni di vecchiaia Età crescente nel tempo almeno 66 anni nel 2018 per tutti (uomini, donne, autonomi, dipendenti) Requisiti contributivi: 20 anni di contribuzione Pensione non inferiore a 1,5 l assegno sociale Flessibilità di pensionamento (a regime fra i 67 ed i 70 anni) Ulteriore disincentivo per pensione anticipata prima dei 62 anni (maggiore se < 60) NB. Età di pensionamento (vecchiaia) e anzianità contributiva (anticipate) indicizzati alle variazioni della speranza di vita misurata dall'istat con riferimento ai tre anni precedenti Es. Attorno al 2020 il requisito minimo di età per la pensione di vecchiaia raggiunge i 67 anni per la generalità dei lavoratori Il sistema pensionistico 51

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54 Riforma Fornero (2011): Metodo di calcolo Applicazione immediata (dal 2012) del metodo contributivo a tutti i lavoratori in attività adozione del metodo pro-rata per il calcolo della pensione anche per chi aveva più di 18 anni di contributi nel 1995 ma non è ancora andato in pensione si applica il metodo retributivo fino al 2011 e quello contributivo dal 2012 Revisione dei coefficienti di trasformazione ogni 2 anni Deindicizzazione all inflazione per le pensioni di importo superiore a 3 volte il minimo (per dua anni) Contributo di solidarietà sulle pensioni «elevate» Innalzamento dell aliquota contributiva per gli autonomi (dal 20% al 24%). Il sistema pensionistico 54

55 Adeguamento delle prestazioni alla speranza di vita Revisione dei coefficienti di trasformazione Dal 2013 Il sistema pensionistico 55

56 Effetti delle riforme (fino al 2011) Il sistema pensionistico 56

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59 Un quadro di sintesi Nozione di equità Pre-Amato equità previdenziale Progressivo abbandono dell equità previdenziale a favore dell equità attuariale (contributivo) Rischio salariale Pre-Amato indicizzazione delle pensioni al tasso di crescita dei salari reali Eliminazione progressivamente l indicizzazione al tasso di crescita dei salari reali Rischio di inflazione Pre-Amato Indicizzazione delle pensioni all inflazione Ridotta progressivamente l indicizzazione all inflazione Rischio demografico Attribuito sempre più all individuo (età, prestazione) Rischio nel mercato del lavoro Giovani (adeguata contribuzione) Capacità del mercato del lavoro di assorbire lavoratori anziani Bassi tassi di sostituzione e basse prestazioni pensionistiche Innalzamento dell età 59

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61 Coesistenza di Pubblico e Privato La previdenza integrativa Riforme tassi di sostituzione bassi per i profili retributivi più dinamici riduzione delle pensioni pro-capite (pubbliche) Problema aggravato per nuove tipologie contrattuali di lavoro sviluppo della previdenza integrativa: Incentivazione fiscale per i fondi pensione Possibilità di destinate il TFR a fondi pensione principio della contribuzione definita, con prestazioni non indicizzate all inflazione. rischio è a carico dei beneficiari. Il sistema pensionistico 61

62 TFR RIFORMA DINI Possibilità di destinare gli accantonamenti TFR ai fondi pensione DECRETO LEGISLATIVO 252/2005 e LEGGE FINANZIARIA 2007 Principio del silenzio-assenso: dal 1 gennaio 2007, salvo esplicita volontà contraria (6 mesi), il TFR maturando confluisce in un fondo pensione Quote di TFR maturando che non confluiscono ad un Fondo Pensione Se l azienda ha più di 49 dipendenti INPS Se l azienda ha meno di 50 dipendenti azienda Problemi: per le imprese, rinuncia a fonte di finanziamento a basso costo; per i lavoratori, assunzione del rischio associato agli investimenti sul mercato dei capitali. Il sistema pensionistico 62

63 Risparmio agevolato Impieghi con finalità previdenziale Forme di risparmio previdenziale collettivo Fondi pensione aperti e chiusi Previdenza individuale Fondi pensione aperti Vincoli Periodo minimo di contribuzione Erogazione prestazione al raggiungimento dell età pensionabile. La prestazione deve essere per almeno il 50% sotto forma di rendita TFR (Contratti di assicurazione sulla vita): non fare 63

64 Risparmio previdenziale Accumulazione Prestazione Età pensionabile premi deducibili 5165 euro Rendimenti finanziari (alla maturazione) 11% Montante = Σpremi + rendimenti finanziari (già tassati, 11%) -ritiro rendita e capitale (max50%) Rendimenti finanziari esenti Rendita e K: tassazione separata t [15%-9%] t=15%, ridotta di 0,3 punti per ogni anno di contribuzione oltre il 15 Minima (9%) con 35 anni Aliquota ordinaria (20%) sul rendimento finanziario 64

65 TFR (trattamento di fine rapporto) Accumulazione Riscossione accantonamenti non imponibili Parte finanziaria= rivalutazione legale (alla maturazione) 11% Montante = Σaccantonamenti + parte finanziaria (già tassata, 11%) -ritiro capitale K Parte finanziaria esente K: Σpremi, tassazione separata t media Irpef ultimi 5 anni 65

66 Previdenza complementare Elementi di regressività Tassazione del TFR invariata Costo della riforma rinviato Rischio generalmente a carico del sottoscrittore 66

67 Il sistema pensionistico 67

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