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1 gli approfondimenti l impatto della legge di stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? a cura di: massimo baldini elena giarda arianna olivieri gennaio rapporto di previsione 14

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3 11. L impatto della Legge di Stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? La legge di stabilità 2014 ha introdotto modifiche alla tassazione immobiliare e a quella dei redditi personali: ritorna la tassazione della prima casa (Tasi), aumentano le detrazioni da lavoro dipendente, ma si riduce la detraibilità di alcuni oneri. Le modifiche Irpef porteranno dei modesti risparmi alle famiglie, mentre è probabile che l effetto congiunto con la Tasi inciderà in modo negativo sui bilanci familiari, ma l impatto distributivo complessivo dipenderà dalle scelte sul livello e sul disegno della detrazione sulla prima casa. Con la Legge di Stabilità 2014 (legge n. 147 del 27 dicembre 2013, commi 639 e seguenti) il governo è intervenuto sia sulla tassazione immobiliare che su quella dei redditi personali. Nel 2014 sugli immobili graveranno tre forme di imposizione: Imu, Tasi e Tari. L Imu si applica alle prime case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9) e a tutti gli altri immobili diversi dall abitazione principale, mentre la Tasi colpisce tutti gli immobili. La Tari è il nuovo nome della tassa sui rifiuti. Per quanto riguarda i redditi, sono state introdotte tre modifiche alla struttura dell Irpef: parziale ampliamento della base imponibile, incremento delle detrazioni da lavoro dipendente e riduzione della percentuale di detrazione di alcuni oneri. La Legge di Stabilità 2014 ha apportato modifiche alla tassazione degli immobili e dei redditi personali. In quanto segue proponiamo la valutazione dell impatto sulle famiglie di Tasi e Irpef. Escludiamo dalla valutazione l Imu sugli immobili di lusso e diversi dall abitazione principale, nonché la mini Imu (perché riguarda solo i comuni che avevano deliberato un aliquota prima casa superiore al 4 per mille); anche l impatto della Tari non è stato quantificato in quanto sono troppe le variabili di carattere locale da tenere in considerazione per ottenere un quadro realistico del suo impatto distributivo. La legislazione sugli immobili La caotica evoluzione della normativa sulla tassazione della prima casa negli ultimi anni può essere riassunta in questo schema: fino al 2007: Ici su tutti gli immobili, compresa la prima casa; : prima casa esente (tranne quelle di lusso), Ici sugli altri immobili; 2012: Imu su tutti gli immobili, anche la prima casa; 2013: nessuna Imu sulla prima casa, salvo la mini Imu ; inoltre 30 centesimi una tantum al metro quadrato di addizionale erariale alla tassa sui rifiuti; La normativa sulla tassazione della prima casa si è evoluta, negli anni, in modo caotico: da Ici, a Imu e infine Tasi. prometeia rapporto di previsione gennaio

4 gli approfondimenti 2014: Tasi su tutti gli immobili compresa la prima casa, Imu sugli altri immobili e sulle abitazioni di lusso. Le nuove aliquote e la scelta della base imponibile ed eventuali detrazioni. Secondo un emendamento presentato dal governo al decreto legge enti locali (n. 126 del 2013) a inizio gennaio 2014, i comuni nel 2014 avranno la possibilità di variare l aliquota base della Tasi, fissata all 1 per mille, fino a un massimo del 3.3 per mille. Tutta la differenza tra il 3.3 e il 2.5 per mille, l aliquota massima inizialmente stabilita per l anno in corso, dovrà però essere utilizzata per incrementare la detrazione a favore delle famiglie con reddito basso, secondo criteri che potranno essere fissati dalle singole amministrazioni comunali. La base imponibile della Tasi è la stessa della vecchia Imu prima casa: il valore catastale rivalutato del 5 per cento e poi aumentato di un ulteriore 60 per cento. Il confronto tra l impatto distributivo dei due tributi sulle abitazioni di residenza dipende quindi dalle differenze nelle rispettive aliquote e detrazioni. L aliquota base dell Imu era superiore a quella della Tasi, ma l Imu prevedeva anche una detrazione particolarmente significativa: 200 euro per ogni abitazione, più 50 euro per ogni figlio residente fino a 26 anni. Inizialmente invece per la Tasi non era prevista alcuna detrazione, poi nel dibattito parlamentare si è approdati a una detrazione complessiva che al massimo dovrebbe valere, per quanto se ne sa al momento di andare in stampa, 1.9 miliardi di euro, derivanti per 500 milioni da un trasferimento dal centro, e per il resto dalla possibilità di maggiorare l aliquota fino al 3.3 per mille. Ovviamente i comuni possono scegliere di mantenere a un livello molto più basso l aliquota della Tasi, ma in questo modo potranno contare solo sulla detrazione base di 500 milioni finanziata dallo Stato centrale. La legislazione sui redditi personali La nuova legislazione dell Irpef prevede (a) l ampliamento della base imponibile, (b) la riduzione della detraibilità di alcuni oneri e La lettera (b) del comma 717 introduce un ampliamento della base imponibile Irpef attraverso l inclusione, oltre che della rendita delle seconde case locate già prevista, anche del 50 per cento della rendita degli immobili a uso abitativo non locati, assoggettati all Imu e situati nello stesso comune nel quale si trova l immobile adibito ad abitazione principale. Questa modifica provoca, per chi possiede abitazioni non locate, un effetto domino su tutto il calcolo dell imposta sul reddito. Infatti l innalzamento del reddito imponibile comporta un imposta lorda più alta e quindi un imposta netta maggiore. L aumento dell Irpef lorda fa sì che alcuni contribuenti escano dall incapienza (e non perché diventati più ricchi) e di conseguenza va a modificare l ammontare delle detrazioni effettivamente erogato dallo Stato. Inoltre l intervento sulla base imponibile influenza le entrate locali attraverso le addizionali, che aumenteranno in quanto calcolate sul reddito imponibile. I commi contengono una disposizione di razionalizzazione delle detrazioni per oneri da attuare mediante provvedimento normativo entro il 31 gennaio Nel caso di mancata attuazione entro la data stabilita, scatterà un taglio lineare automatico. Gli oneri detraibili toccati da questa disposizione includono spese sanitarie, interessi passivi sui mutui sulle abitazioni, assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, spese di istruzione, spese funebri, spese di locazione per studenti, spese d iscrizione ad attività sportive per ragazzi, erogazioni liberali di vario genere e altro. Tali oneri, che fino a ora era possibile mettere in detrazione al 19 per cento, nel caso di mancata razionalizzazione saranno detraibili al 18 per cento già per l anno d imposta 2013, per poi passare al 17 dal prossimo anno d imposta. Ciò si rifletterà direttamente sull Irpef netta pagata dai contribuenti, facendola aumentare già dalla prossima dichiarazione. 166 rapporto di previsione prometeia

5 11. L impatto della Legge di Stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? Tab Come sono variate le detrazioni da lavoro dipendente Legislazione precedente Legge di Stabilità classe di reddito* importo detrazione classi di reddito* importo detrazione fino a fino a * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / oltre * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / * ( RC) / oltre * Reddito complessivo lordo al netto della rendita della prima casa. Il comma 127, infine, modifica l impianto delle detrazioni da lavoro dipendente. Come mostrato in Tab. 11.1, per i lavoratori dipendenti con un reddito fino agli 8000 euro la detrazione massima passa da 1840 a 1880 euro (e ciò determina un incremento anche delle detrazioni per le classi di reddito successive). Inoltre vengono eliminate le detrazioni in somma fissa per i redditi tra e euro. In generale vi sono maggiori detrazioni per tutti i dipendenti e assimilati fino a euro di reddito, oltre i quali non spettava e non spetterà alcuna detrazione 1. (c) l incremento delle detrazioni da lavoro dipendente. Analizziamo nel dettaglio quali sono gli effetti di tali modifiche. Innanzitutto chi aveva un reddito inferiore a 8000 euro ed era quindi incapiente prima della manovra (e lo rimane dopo la modifica della base imponibile) non trae alcun beneficio dall aumento delle detrazioni. Questo perché nei casi in cui le detrazioni superano l imposta lorda si creerebbe un imposta negativa, che però non si traduce in un trasferimento da parte dello Stato. Discorso diverso vale per i dipendenti con reddito fino a 8000 euro che lavorano per meno di 12 mesi: essendo le detrazioni da lavoro proporzionali al numero di mesi lavorati (con una soglia minima di detrazione di 690 euro), questi contribuenti, nonostante avessero un reddito inferiore a 8000 euro, non erano necessariamente incapienti prima della manovra e quindi beneficiano dell aumento di 40 euro della detrazione. L incremento della detrazione della prima fascia di reddito implica maggiori detrazioni anche per le classi successive, ma non solo: viene implicitamente innalzata la soglia di incapienza da 8000 a 8145 euro. Infatti la detrazione di 1880 euro corrisponde al 23 per cento (aliquota Irpef del primo scaglione) di un reddito annuo pari a 8145 euro. La manovra ha avuto quindi l effetto di aumentare il numero di incapienti. Effetto delle modifiche delle detrazioni da lavoro dipendente: La Fig. 11.1a riporta l andamento delle detrazioni da lavoro prima e dopo la legge di stabilità (Ls) e la relativa differenza al variare del reddito. I maggiori incrementi teorici si osservano per le classi di reddito e , rispettivamente 146 euro e 159 euro. I 40 euro della prima classe sono fittizi, in quanto i contribuenti di questa classe sono comunque incapienti e quindi non li ricevono. L ultima classe ha una variazione nulla in quanto composta da contribuenti con redditi elevati ai quali non il maggior guadagno teorico spetta ai redditi compresi tra 8 e 15mila euro, mentre al di sotto degli 8mila e al di sopra dei 55mila non si ottiene alcun vantaggio. 1 Se non diversamente specificato, il reddito a cui si fa riferimento è il reddito complessivo lordo al netto della rendita della prima casa. prometeia gennaio

6 gli approfondimenti Fig Detrazioni da lavoro dipendente: ammontare e aliquota marginale effettiva per classi di reddito a) ammontare (euro) b) aliquota marginale effettiva (%) pre Ls post Ls differenza pre Ls post Ls spettano detrazioni. La prima e l ultima classe dunque non ottengono alcun vantaggio. La Fig. 11.1b mostra l andamento delle aliquote marginali effettive per un incremento di 1000 euro di reddito prima e dopo la manovra 2. L aliquota marginale si riduce per i redditi compresi tra 9000 e euro: per i redditi di 2.7 punti percentuali (dal 30.2 al 27.5 per cento), mentre per i redditi diminuisce di 6.7 pp (dal 30.2 al 23.5 per cento). Per la classe aumenta di 1.2 pp e per i redditi compresi tra 24 e 26 mila euro di 2.2 pp. Rimane, invece, sostanzialmente invariata per i redditi superiori. In generale l ampliamento della base imponibile e la riduzione della percentuale di detrazione degli oneri porteranno a un incremento nel livello della tassazione, l incremento delle detrazioni da lavoro dipendente andrà invece in direzione opposta. Per i lavoratori dipendenti la perdita/guadagno in termini di Irpef pagata dipenderà dall effetto netto, gli altri contribuenti dovranno invece aspettarsi una perdita. Le simulazioni Il modello Prometeia/ Capp simula le modifiche di Tasi e Irpef su dati Eu- Silc e Banca d Italia. La valutazione dell impatto delle modifiche della tassazione immobiliare (Tasi) e dell imposta sui redditi (Irpef) sui contribuenti italiani è effettuata attraverso il modello di microsimulazione Prometeia/Capp. Dalle valutazioni sono escluse, come già detto, Imu su abitazioni di lusso e immobili diversi dall abitazione principale, mini Imu e Tari. Il modello utilizza congiuntamente i dati Eu-Silc del 2011 (su redditi 2010) dell Istat e l Indagine sui Bilanci delle Famiglie di Banca d Italia del 2012 (su redditi 2010) 3. 2 L aliquota marginale effettiva misura di quanto varia l imposta netta dovuta dal contribuente per un aumento del reddito complessivo. 3 I redditi sono stati rivalutati a prezzi 2014 con il deflatore dei consumi Istat fino al 2012 e con le stime di Prometeia per il 2013 e rapporto di previsione prometeia

7 11. L impatto della Legge di Stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? Le simulazioni della tassazione immobiliare Per valutare le variazioni nell impatto distributivo delle imposte sugli immobili nel 2014, è necessario fare alcune ipotesi su parametri che verranno fissati nel corso dell anno dagli enti locali, in particolare aliquote e detrazioni della Tasi. L incertezza sugli esiti distributivi e di gettito di questa imposta è inevitabile, dal momento che sia l aliquota che le detrazioni saranno oggetto di scelta da parte di migliaia di enti diversi. Per le simulazioni vengono fatte tre ipotesi su aliquote e detrazioni Tasi: L ipotesi più semplice consiste nella fissazione dell aliquota al livello base (comma 676), 1 per mille, senza alcuna detrazione (Tasi 1). E questa infatti la struttura inizialmente pensata per un tributo che ha lo scopo di finanziare la produzione di servizi indivisibili a livello locale e che quindi non dovrebbe, a rigore, contenere meccanismi che ne modifichino l impatto distributivo in base a considerazioni di equità. Tasi 1: aliquota 1 per mille, nessuna detrazione; Una seconda possibilità consiste nel considerare l aliquota massima del 2.5 per mille, assieme a una detrazione di 500 milioni che, suddivisa per 25 milioni di famiglie (tutte pagano questa imposta, anche quelle in affitto), produce una detrazione media di 20 euro (Tasi 2). Tasi 2: aliquota 2.5 per mille, detrazione di 20 euro; Infine, possiamo aumentare l aliquota fino al 3.3 per mille, destinando tutto il maggior gettito rispetto al 2.5 per mille a una più alta detrazione (Tasi 3). Se quest ultima viene riservata solo alle famiglie meno abbienti, si pone il problema di stabilire come individuarle. A puro titolo di esempio, consideriamo come povere le famiglie che appartengono ai primi tre decili di reddito complessivo Irpef familiare, e ad esse destiniamo una detrazione di 200 euro, detrazione che scende invece a 70 euro per gli altri nuclei. In questo modo otteniamo lo stesso gettito della seconda simulazione, e con la maggiore detrazione generalizzata evitiamo aumenti molto forti del prelievo per il complesso delle famiglie. Tasi 3: aliquota 3.3 per mille, detrazioni di 200 o 70 euro in base al reddito familiare. La Tab mostra l importo pagato per l Imu prima casa nel 2012 (Imu 2012) e per la Tasi nel 2014 nei diversi casi appena descritti, per decili di famiglie ordinate per reddito disponibile equivalente. L aliquota dell 1 per mille (Tasi 1) produce un gettito molto modesto (poco meno di 1.5 miliardi), un terzo Il gettito della Tasi 2 è analogo a quello dell Imu Tab Valori medi per famiglia dell Imu 2012 e delle tre ipotesi Tasi, per decili di reddito equivalente familiare (euro) decili di reddito equivalente: decile e limite superiore di reddito Imu 2012 Tasi 1 Tasi 2 Tasi 3 1 per mille, detrazione 20 euro 2.5 per mille, detrazione 20 euro 3.3 per mille, detrazione 200 euro per il 30% più povero, 70 euro per altri > media prometeia gennaio

8 gli approfondimenti In termini di incidenza sul reddito, la Tasi 3 è la più simile all Imu 2012: aumenta per le famiglie più ricche. della vecchia Imu prima casa (4.2 miliardi), il che rende più che probabile un aumento dell aliquota da parte dei comuni. Il gettito della Tasi con aliquota massima senza aumento della detrazione (Tasi 2) è praticamente uguale a quello della vecchia Imu, anche se il carico è ridistribuito a danno dei decili più bassi. La fissazione di un aliquota più alta (Tasi 3) per destinare più risorse alla detrazione a favore dei redditi bassi in effetti riduce il carico per circa metà delle famiglie e lo aumenta per le altre. Fig Famiglie: incidenza Tasi su reddito disponibile familiare (valori percentuali) La Fig mostra invece l incidenza sul reddito decili di reddito equivalente familiare disponibile familiare di queste ipotesi, sempre Imu 2012 Tasi 1 Tasi 2 Tasi 3 per decili di reddito disponibile. L Imu prima casa (Imu 2012) aveva un andamento progressivo grazie alla detrazione di base molto generosa, la Tasi con aliquota 1 per mille unica (Tasi 1) è sostanzialmente proporzionale, mentre con aliquota 2.5 per mille (Tasi 2) diventa regressiva e produce un incremento dell incidenza molto forte per i decili inferiori. Con la maggiore detrazione (Tasi 3), è di nuovo progressiva e assume un incidenza molto vicina a quella dell Imu: sempre rispetto all Imu, la minore detrazione concessa alle famiglie benestanti compensa la più bassa aliquota. Questo esercizio, per quanto inevitabilmente astratto, ci dice quindi che il tributo sulla prima casa che il governo ha introdotto a partire dal prossimo anno di fatto potrebbe avere caratteristiche assai vicine, sia in termini redistributivi che di gettito, a quelle della vecchia Imu prima casa: mesi di polemiche per ritornare al punto di partenza Le simulazioni della tassazione dei redditi L aumento delle detrazioni genererebbe una riduzione di gettito di 1.8 mld, mentre la riduzione degli oneri un incremento di 320 mln. Le simulazioni danno luogo, per il 2014, a una riduzione di gettito di circa 1.8 miliardi di euro derivante dall incremento delle detrazioni da lavoro dipendente e a un incremento di gettito di circa 320 milioni a seguito della riduzione della percentuale di detraibilità degli oneri dal 19 al 18 per cento 4. I numeri presentati nell allegato 3 alla Relazione Tecnica indicano, nel 2014, rispettivamente 1.5 miliardi e 483 milioni di euro. Per i lavoratori dipendenti l effetto congiunto di modifica della base imponibile, incremento delle detrazioni da lavoro e riduzione della detraibili- Tab classe di reddito Variazioni assolute di Irpef netta per classi di reddito (euro) lavoratori dipendenti altri contribuenti solo detrazioni detrazioni + oneri oneri (a) (b) (c) > media totale Nel modello di microsimulazione abbiamo semplificato la modifica della base imponibile, inserendo tutte le seconde case non locate, non solo quelle possedute nello stesso comune della prima casa, in quanto non esistono informazioni su dove sia ubicato l immobile. L incremento di base imponibile potrebbe dunque essere sovrastimato. 170 rapporto di previsione prometeia

9 11. L impatto della Legge di Stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? tà degli oneri dà luogo a un risparmio di Irpef netta di 74 euro annui, mentre per gli altri contribuenti l effetto congiunto di modifica della base imponibile e degli oneri genera una perdita media annua di 8 euro. A livello familiare, invece, ci sarà un risparmio di 49 euro 5. Iniziamo dall analisi individuale. La Tab riporta le variazioni assolute dell Irpef netta per i lavoratori dipendenti e per tutti gli altri contribuenti in seguito alle modifiche apportate dalla Legge di stabilità. I segni meno indicano una riduzione di Irpef pagata e quindi un risparmio per i contribuenti. La colonna (a) mostra la variazione dell Irpef netta dopo l aumento delle detrazioni da lavoro per i lavoratori dipendenti. Si noti che per la prima classe l importo medio non è zero a causa della presenza di contribuenti che lavorano meno di 12 mesi e che, come già detto, ottengono un vantaggio dall incremento della detrazione a 1880 euro. Il maggiore risparmio si registra per la classe di reddito , per un ammontare di 153 euro, mentre i lavoratori con redditi appartenenti alla classe ottengono un risparmio di 97 euro. Al di sopra dei euro il risparmio diminuisce fino a trasformarsi in un maggiore esborso di 15 euro per l ultima classe, dove permane solo l effetto negativo dell ampliamento della base imponibile. L incremento delle detrazioni da lavoro genera un risparmio Irpef per i lavoratori, mentre La colonna (b) riporta le variazioni Irpef per i lavoratori dipendenti per l effetto congiunto di detrazioni e modifica degli oneri detraibili. La differenza tra la prima e la seconda colonna mostra quanto del vantaggio ottenuto dall aumento delle detrazioni da lavoro venga perso con la riduzione della detraibilità degli oneri. I risparmi sono inferiori, al massimo 144 euro per la terza classe rispetto ai 153 precedenti, mentre la classe , che prima aveva un leggero risparmio, sarà soggetta a un esborso di 39 euro. Complessivamente il risparmio medio annuo per i lavoratori dipendenti passa da 83 euro a 74 euro. l effetto congiunto con la manovra sugli oneri riduce i vantaggi. La colonna (c) rappresenta, infine, la differenza Irpef per gli altri contribuenti: non beneficiando dell aumento delle detrazioni da lavoro, subiranno una perdita dovuta alla modifica della base imponibile e degli oneri detraibili. Tale perdita, sostanzialmente nulla per la prima classe, è crescente all aumentare del reddito complessivo, fino a un massimo di 52 euro, mentre l aggravio medio annuo è di 8 euro. Per gli altri contribuenti, invece, la riduzione degli oneri genera un aggravio di Irpef. Fig Contribuenti: incidenza variazione Irpef su reddito, per classi di reddito (valori percentuali) > lavoratori dipendenti altri contribuenti La Fig mostra l incidenza della variazione dell Irpef dovuta a tutte le modifiche contenute nella Legge di stabilità sul reddito individuale lordo, per tipologia di contribuenti. I valori negativi indicano risparmio di Irpef. Il maggior vantaggio relativo è per i lavoratori dipendenti con redditi (0.8 per cento) e (0.7 per cento). I lavoratori dipendenti con redditi maggiori di euro subiscono piccoli incrementi di Irpef (pagano un po di più). Al contrario, per tutti gli altri contribuenti osserviamo valori positivi dell incidenza sul reddito, quindi maggiori esborsi. Per la prima Per i lavoratori dipendente l incidenza del risparmio Irpef su reddito è maggiore tra 8 e 25mila euro, mentre per gli altri contribuenti l incidenza dell aggravio Irpef su reddito è all incirca costante. 5 In quanto segue nel testo, per alleggerire l esposizione, la modifica della base imponibile sarà sottintesa. prometeia gennaio

10 gli approfondimenti classe degli altri contribuenti l effetto è quasi nullo, mentre per le altre classi l incidenza media è intorno allo 0.07 per cento. Si noti, infine, per l ultima classe di reddito, quella superiore a 55mila euro, vi è un incidenza sul reddito positiva che è molto simile tra i lavoratori dipendenti e gli altri contribuenti. Fig Famiglie: incidenza variazione Irpef su reddito disponibile familiare (valori percentuali) A livello familiare, le famiglie del secondo decile mostrano il maggior vantaggio relativo; tale vantaggio si riduce all aumentare di reddito. L incidenza della variazione dell Irpef sul reddito disponibile familiare, per decili di reddito equivalente, è illustrata in Fig Le differenze -0.2 rispetto all incidenza sul reddito individuale dipendono ovviamente dalla composizione dei redditi familiari. Le famiglie nel loro complesso -0.3 decili di reddito equivalente familiare ottengono dei risparmi di Irpef, in particola- re quelle del secondo e quarto decile. I vantaggi sono minori se si include anche la riduzione detrazioni detrazioni + oneri degli oneri. Il salto tra il primo e il secondo decile è dovuto al fatto che nel primo rientrano la maggior parte dei lavoratori dipendenti incapienti, che non traggono alcun beneficio dall incremento delle detrazioni da lavoro, per cui l effetto positivo dell aumento di tali detrazioni risulta ridimensionato per il primo decile nel suo complesso. All aumentare del reddito l incidenza diminuisce e il vantaggio risulta sempre più piccolo, fino ad annullarsi, nel caso della valutazione congiunta con gli altri oneri detraibili, per l ultimo decile. L impatto complessivo sulle famiglie E improbabile che venga scelta la Tasi 1, ma l esito distributivo dipenderà dalle scelte sul livello e sul disegno della detrazione sulla prima casa. Se l imposizione fiscale sugli immobili fosse rimasta ferma all Imu del 2012 e con la legge di stabilità fosse cambiata solo la legislazione sull Irpef, l incidenza complessiva sul reddito sarebbe stata come quella rappresentata dalla linea Irpef + Imu 2012 in Fig Ricordando che il salto dal primo al secondo decile è dovuto alla presenza degli incapienti, questa composizione dei tributi avrebbe avuto un incidenza sul reddito positiva (quindi le famiglie avrebbero avuto maggiori esborsi), ma sarebbe stata assicurata una certa progressività perché l incidenza sarebbe aumentata all aumentare del reddito. L impatto congiunto di Irpef e Tasi sul reddito delle famiglie dipende dalle ipotesi sulla tassazione immobiliare, Tasi 1, Tasi 2 e Tasi 3. Se venisse confermata la prima ipotesi ci sarebbe un lieve risparmio per le famiglie che rientrano nei decili dal secondo al settimo, mentre dall ottavo l incidenza sarebbe positiva, comportando una spesa per le famiglie. Per la Tasi 2 si osserva, invece, un esborso per tutte le fami- Fig Famiglie: incidenza variazione Irpef e Tasi su reddito disponibile familiare (valori percentuali) decili di reddito equivalente familiare Irpef + Imu 2012 Irpef + Tasi2 Irpef + Tasi1 Irpef + Tasi3 172 rapporto di previsione prometeia

11 11. L impatto della Legge di Stabilità sulle famiglie: molto rumore per nulla? glie, più elevato in particolare per gli ultimi tre decili di reddito. Infine, l ipotesi Tasi 3 genererebbe un risultato molto simile a quello dell Imu 2012, con un esborso per tutte le famiglie, ma con un carico fiscale meglio equilibrato rispetto alla Tasi 2, più contenuto per i primi decili e più pesante per gli ultimi. Se si valuta come improbabile la possibilità che l aliquota sulla Tasi resti all 1 per mille, allora nel 2014 le famiglie pagheranno complessivamente di più rispetto al 2013 a causa delle variazioni nella tassazione personale e immobiliare. L esito distributivo dipenderà dalle scelte sul livello e sul disegno della detrazione sulla prima casa. prometeia gennaio

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