Prevenzione mille 2012 Bando della Fraternità. Penelope At Work

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prevenzione mille 2012 Bando della Fraternità. Penelope At Work"

Transcript

1 Prevenzione mille 2012 Bando della Fraternità Penelope At Work Avviso Pubblico Provincia di Roma Dipartimento IX Servizi Sociali Viale di Villa Pamphili, n Roma

2 Indice 1. Presentazione dell Organismo proponente pag Associazione Città Visibile Onlus pag Rete Penelope: La Rete Informativa al Servizio dei cittadini pag Analisi dei bisogni dell utenza pag.8 2. Destinatari dell intervento pag Sedi dell intervento pag Motivazione al progetto pag Finalità del progetto pag Articolazione del programma organizzativo pag Durata del progetto e cronogramma delle attività pag.20 8 Metodologia di riferimento pag Descrizione del personale utilizzato pag Monitoraggio e Autovalutazione del Progetto pag via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

3 1.Presentazione dell organismo proponente 1.1 Associazione Città Visibile Onlus E un Associazione di Imprese Sociali, senza fini di lucro, che si propone di sviluppare qualità ed innovazione in campo sociale. Il nostro progetto valorizza l Impresa Cooperativa e il senso del lavoro sociale, attraverso la promozione di attività di formazione per l aggiornamento e la riqualificazione dei soci delle cooperative, attivando processi di ricerca che consentano una progettazione mirata ed efficace, fornendo alle associate attività di documentazione ed informazione, in uno spazio dove è possibile il confronto e lo scambio. L Associazione promuove inoltre lo sviluppo locale mediante la costruzione di reti in grado di contribuire alla crescita di un economia sociale inclusiva e solidale. Essa è costituita dalle seguenti Cooperative Sociali: 1. Agora 2. Al Parco 3. Arca Di Noe 4. Assistenza e Territorio 5. Cecilia 6. Co.tr.ad 7. Eureka 1 8. H Anno Zero 9. Il Pungiglione 10. Iskra 11. Magliana Solidale 12. O.Sa.La 13. Prassi & Ricerca 14. S. Onofrio 15. S. Saturnino Queste 15 cooperative sociali, presenti in quasi tutti i Municipi del Comune di Roma e della Provincia, sono associate alle centrali della cooperazione (Lega, Conf, AGC) e qualcuna ha una posizione indipendente. Nell estate del 1996 hanno scelto di unirsi per mettere in comune il patrimonio di esperienza aziendale e creare un sistema di servizi a dimensione metropolitana. Ogni impresa ha costruito nel proprio quartiere un tessuto di relazioni con persone, famiglie, gruppi di volontari, strutture educative e del tempo libero e con l economia locale. Questi legami di stima e collaborazione crescono ogni giorno e costituiscono il capitale vivo che possiamo investire in un progetto più grande. La condivisione di un Codice Etico e di Linee Guida per la Cooperazione Sociale La promozione di una rete territoriale di imprese sociali, anche attraverso attività di documentazione/informazione. I Punti di forza dell Associazione sono: La progettazione e la realizzazione di attività di ricerca e di formazione; 3 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

4 La comunicazione sociale attraverso la creazione della Rete Penelope, una rete di Centri di informazione e orientamento dei cittadini, con l obiettivo di fornire un servizio per lo sviluppo di una cittadinanza attiva; L implementazione di sistemi di qualità che non prescindano dalle caratteristiche peculiari delle nostre imprese sociali e del lavoro sociale; La costruzione, attraverso percorsi partecipati di bilanci sociali e di carte dei servizi; La promozione di una rinnovata partnership tra pubblico e privato sociale realizzando attività di pianificazione partecipata di zona, coprogettazione, formazione integrata pubblico - privato Complessivamente le imprese associate hanno circa operatori, gestiscono servizi domiciliari, centri diurni, sportelli informativi, unità di strada, servizi residenziali e semiresidenziali, ludoteche, servizi di pronto intervento sociale e per la prevenzione del disagio, attività culturali e formative. Le loro attività raggiungono circa cittadini. L Associazione Città Visibile Onlus è inoltre proprietaria dei seguenti marchi: Deposito in data 18/05/2004, presso il Ministero delle attività produttive - Ufficio Italiano brevetti e marchi - del marchio SAQS ( Sistema Attivo Qualità Sociale ) insieme alla comunità di Capodarco di Roma Deposito in data 10/12/2002, presso il Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato - Ufficio Italiano brevetti e marchi - del marchio della Rete Penelope per la comunicazione sociale 1.2 Rete Penelope: La Rete Informativa al Servizio dei cittadini La Rete Penelope nasce come idea progettuale tra il 2000 e il 2001, ed è attiva per i cittadini dall estate del L idea entro la quale si inscrive la Rete Penelope è la promozione di un sistema di welfare capace di dare valore alla territorialità e dunque calibrato sui bisogni reali della popolazione. Il nuovo quadro delineato dalla Legge 328/2000 (la Legge quadro di riforma dei servizi sociali) dà assoluto spazio e importanza al ruolo di informazione, comunicazione e orientamento dei cittadini sul sistema dei servizi e delle opportunità offerte. La Rete Penelope, in linea con l art. 22 della L. 328/2000 1, non è un insieme di sportelli informativi tra i tanti, ma una rete di Centri in grado di qualificare la presenza territoriale delle cooperative sociali che promuovono il progetto in funzione della crescita del benessere della collettività, favorendo l'incontro tra la domanda sociale proveniente dal cittadino e le diverse risorse 1 Art. 22 (Definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) (...) 2. Ferme restando le competenze del Servizio sanitario nazionale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché le disposizioni in materia di integrazione socio-sanitaria di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, gli interventi di seguito indicati costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi secondo le caratteristiche ed i requisiti fissati dalla pianificazione nazionale, regionale e zonale, nei limiti delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, tenuto conto delle risorse ordinarie già destinate dagli enti locali alla spesa sociale: (...) i) informazione e consulenza alle persone e alle famiglie per favorire la fruizione dei servizi e per promuovere iniziative di auto-aiuto. 4 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

5 formali e informali del territorio. Ad oggi la Rete Penelope è costituita da 8 Centri Informativi attivi nel territorio di 8 diversi Municipi della città di Roma (I, II, III, VIII, X, XIII, XV e XVIII). Ogni Centro Informativo Penelope si rivolge alla cittadinanza tutta ed è aperto al pubblico almeno quattro giorni settimanali, in un orario articolato nella fascia oraria antimeridiana e pomeridiana. Nei Centri lavorano operatori specificatamente formati attraverso un corso regolarmente riconosciuto dalla Regione Lazio ("Corso per Operatore di sportello a valenza sociale"), oltre a possedere titoli formativi di alto livello (psicologi, educatori professionali, assistenti sociali, ecc.) e, tra l altro, una notevole esperienza lavorativa nelle cooperative di appartenenza. Il lavoro degli operatori di Penelope è orientato all ascolto, all analisi e alla decodifica della domanda con l obiettivo di offrire al cittadino informazioni accuratamente selezionate in grado di fornirgli indicazioni sulle diverse risorse del variegato panorama delle realtà informali territoriali e sui criteri di accesso e l iter procedurale per usufruire di specifici servizi pubblici. Per garantire un'informazione aggiornata, connotata da esattezza ed estensione, nei mesi antecedenti l'apertura dei Centri gli operatori hanno realizzato un'attività di mappatura e classificazione delle diverse strutture, pubbliche e private, presenti nei territori municipali e che operano nelle aree sociali, sanitarie e culturali. Le schede raccolte sono dunque state inserite in un database elettronico presente su una rete virtuale che permette di visualizzare velocemente le risorse presenti e le modalità per usufruirne. Tale database, essendo accessibile da Internet, può essere consultato e aggiornato in contemporanea da tutti i Centri Penelope. Il lavoro di mappatura dei territori è un attività costante svolta in ogni territorio municipale dai Centri Penelope, tale da fornire sempre ai cittadini dati aggiornati sui servizi (che infatti possono, nel tempo, cambiare recapiti, sedi, attività, e così via). Le principali funzioni del nostro Centro Informativo possono essere delineate nelle seguenti capacità e competenze: fornire informazione sociale che si qualifichi come orientamento/consulenza rivolta alla cittadinanza tutta e tesa a facilitare la fruizione dei servizi pubblici e delle risorse offerte dalle realtà informali locali e cittadine; realizzare un sistema di rete in grado di essere un nodo di interscambio di comunicazioni e coordinamento tra il cittadino, la Pubblica Amministrazione, il privato sociale e le risorse informali; favorire lo sviluppo della comunità inteso come promozione di percorsi di consapevolezza e autonomia del cittadino, di servizi e risorse che stentano a decollare per mancanza di pubblicizzazione e conoscenza, decongestione dei servizi più tradizionali e già acquisiti, messa in rete delle singole persone sostenendo e promuovendo le risorse spontanee e facilitando forme aggregative ( associazioni, gruppi mutuo-aiuto, ), che potenzino e non disperdano il patrimonio culturale locale; rappresentare un luogo di riferimento presente nello specifico territorio di vita quotidiana delle persone, che si caratterizzi anche come servizio che si muove verso le persone attraverso iniziative nei luoghi significativi della comunità; realizzare un osservatorio permanente di ricerca volto alla rilevazione e al monitoraggio della domanda sociale proveniente dal cittadino e all analisi delle risorse territoriali. L'obiettivo è di creare un sistema di comunicazione tra i diversi attori, interessati sia ad attivare forme di protezione e promozione sociale che impegnati a migliorare la qualità della vita delle persone. 5 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

6 Tali elementi ci hanno guidato ad avviare momenti di incontro con il Comune di Roma e in particolare gli Assessorati impegnati nel lavoro sociale e nella comunicazione con il cittadino; a seguito dei quali l'assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del Comune di Roma ha riconosciuto la rilevanza sociale dell'iniziativa e dato il proprio patrocinio al progetto Penelope. Una delle principali caratteristiche di innovazione del progetto Penelope è che esso è stato avviato e tuttora sostenuto dall autofinanziamento delle 11 cooperative sociali che vi hanno aderito (Cotrad, San Saturnino, Prassi e Ricerca, Il Brutto Anatroccolo, Osala, Iskra, Cecilia, Assistenza e Territorio, Futura, Magliana Solidale e Eureka I). L'associazione di imprese sociali Città Visibile Onlus (a cui le cooperative suddette aderiscono e il cui sito Internet è è la risorsa unitaria in grado di offrire il supporto formativo, ma anche organizzativo e di coordinamento necessario a garantire criteri di omogeneità tra i singoli Centri; le cooperative sociali, attraverso l'operatività pluriennale nei diversi territori municipali, sono la risorsa che permette una conoscenza approfondita della realtà sociale e consente la realizzazione di un servizio informativo capillare e inserito nella comunità locale. Seppur in maniera sintetica, forniamo alcune importanti evoluzioni di sviluppo operativo del progetto Penelope: i Centri della Rete Penelope hanno accolto, dall avvio nell estate 2002, diverse migliaia di cittadini, fornendo loro informazioni e azioni orientative sulla base delle richieste espresse; a livello locale - vale a dire in ogni territorio municipale - ogni singolo Centro Penelope ha attivato reti e partnership finalizzate ad un miglioramento e ad un incremento dell attività informativa e di sensibilizzazione. Tali reti sono state attivate con Patronati, parrocchie, Municipi, ASL, farmacie, associazioni, cooperative, sportelli tematici (lavoro, handicap), servizi per migranti, ecc.; gli operatori e il coordinamento della Rete Penelope sono costantemente impegnati nel lavoro di rilevazione del lavoro svolto dai centri in favore dei cittadini, sia dal punto di vista dell analisi delle richieste espresse, sia per quanto concerne la mappatura dei servizi territoriali; il database informatico della Rete Penelope contiene circa schede-servizi, frutto del costante lavoro di mappatura nei vari territori di competenza dei Centri Penelope; la Rete Penelope è partner, sin dal suo avvio, del progetto Porte Sociali del Comune di Roma V Dip.to ( Tale progetto comunale, in linea col Piano Regolatore Sociale della città di Roma e con la L. 328/2000, prevede l istituzione a regime di 100 Porte sociali in tutto il territorio cittadino con l obiettivo di garantire ai cittadini l informazione e l accesso ai servizi sociali promossi dalla Pubblica Amministrazione. Il Comune di Roma ha da subito identificato nella Rete Penelope un partner qualificato nello sviluppo progettuale delle Porte Sociali; altri partner sono la Caritas Diocesana di Roma, i Patronati Ital Uil, Inca Cgil, Acli. Sono direttamente coinvolti nel progetto, inoltre, l Ipab I.S.M.A. e i servizi sociali dei Municipi romani. Il 12 marzo 2007 è stata inaugurata ufficialmente l attività delle Porte Sociali nei Municipi in cui è stata avviata la I fase sperimentale. La Rete Penelope, in quanto partner, è coinvolta con i propri Centri che svolgono, quindi, anche la funzione di Porta sociale comunale e partecipando al Tavolo di coordinamento cittadino del progetto; la Rete Penelope ha stipulato nel 2004 un protocollo d intesa con i Centri di Orientamento al Lavoro (COL) del Comune di Roma Dip.to XIV. Tale protocollo ha sancito una 6 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

7 collaborazione già attiva tra diversi Centri Penelope e diversi COL territoriali sul piano dello scambio informativo, dell invio reciproco di cittadini con bisogni relativi al lavoro e/o sociali, dell informazione e sensibilizzazione sui temi di rispettiva competenza; la Rete Penelope collabora con il Programma Integra del Comune di Roma V Dip.to, nell ambito specifico del progetto IntegRARsi, che prevede una serie di azioni formative e operative rivolte in particolare ai richiedenti asilo e rifugiati e, più in generale, ai migranti; la Rete Penelope ha recentemente stipulato un protocollo d intesa con il progetto Mediazione Sociale (promosso dalle coop. sociali in ATI Eureka I, Parsec e Magliana 80) e con l ass. AGISA (sportelli antiusura). L accordo prevede scambi informativi, invio reciproco di cittadini con bisogni legati a multiproblematicità vissute a livello familiare e sociale, iniziative su temi di interesse comune; la Rete Penelope ha redatto e pubblicato la propria Carta dei Servizi (che alleghiamo), strumento privilegiato di comunicazione e di interazione pro-positiva con i cittadini. La Carta è stata ideata e redatta dagli operatori della Rete Penelope in seguito ad un percorso formativo e di accompagnamento svolto in seno all associazione Città Visibile, che ha permesso di focalizzare lo stato attuale e i possibili sviluppi ideali e operativi della Rete Penelope; La Rete Penelope ha firmato nel 2009 una convenzione con la Provincia di Roma come Sportelli Welfare sul territorio provinciale allo scopo di dare nformazioni al pubblico ed assistenza informativa relativamente alle misure di welfare e welfare to work previste dalla normativa vigente e dalla programmazione degli enti locali con deleghe su formazione e lavoro ( Regione e Provincia); consulenza sulle procedure di accesso ai benefici; ha garantito per il 2009 e 2010 un Servizio minimo di 10 ore settimanali svolto con operatori volontari ed una Partecipazione alle iniziative di formazione e di coordinamento previste, per gli operatori coinvolti nelle attività di Sportello a cura della Provincia di Roma, Dipartimento XI, Servizio II. 7 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

8 1.3 Analisi dei bisogni dell utenza Dal 2003 ad oggi, i Centri Informativi Penelope hanno accolto più di persone. Nel corso degli anni, le attività svolte dai centri hanno subito una continua evoluzione, rispondendo ai bisogni emergenti di una utenza sempre più diversificata ( anziani,famiglia, migranti, disabili, ect..) strettamente legati alle esigenze di un paese in profonda trasformazione. Si riporta di seguito un analisi dettagliata della caratteristiche dell utenza che è pervenuta agli 8 centri nell ultimo anno, con l obiettivo di presentare una recente fotografia del servizio. Nel solo anno 2011 le persone che si sono rivolte rivolti alla Rete per avere informazioni su servizi sociali e sanitari, orientamento scolastico e professionale, consulenza legale ed intermediazione lavorativa, sono state 3097, rispettivamente 2163 donne (70%) e 934 uomini (30%). Il grafico n.2, di seguito riportato, evidenzia la distribuzione degli utenti suddivisi in fasce d età. La maggior parte degli utenti si colloca nelle due fasce centrali: in particolare il 39% ha un età compresa tra i 31 ed i 45 anni, seguiti dal 34% di utenti di età compresa tra i 45 ed i 60 anni. Inoltre la terza fascia d età, rappresentata dal 17% dell intero campione è costituita da cittadini anziani dai 60 anni in su, ed infine l ultima fasce d età è rappresentata da giovani adulti (il10% del campione) 8 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

9 Un attenta lettura del grafico n.3, permette di approfondire maggiormente le differenti caratteristiche del campione rappresentato, attraverso una descrizione analitica delle macrocategorie che danno voce alle specifiche richieste di ogni target individuato. Ben il 45% dell intero campione è costituito da cittadini migranti che cercano di inserirsi in maniera dignitosa nella nostra società civile, affrontando tuttavia notevoli difficoltà. Il nostro servizio che già possiede una conoscenza approfondita dei territori in cui opera, ha realizzato un lavoro di rete anche con i servizi rivolti agli adulti migranti, informando ed accompagnando così le persone ad usufruire dei servizi rispondenti ai loro bisogni. Rete Penelope ha offerto nel passato e continua ad offrire tutt oggi consulenza legale gratuita, per ricongiungimenti familiari, rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno, rilascio e rinnovo di carta di identità, codice fiscale, residenza, ecc Inoltre ha offerto consulenza psicologica e sociale gratuita, sostenendo i migranti durante le molte difficoltà che generalmente incontrano nell arrivo nel paese di immigrazione, in particolare nei primi periodi. Ha spesso collegato e collega tutt oggi gli immigrati con agenzie interinali, associazioni, enti no-profit, che offrono formazione gratuita rispetto all apprendimento della lingua italiana, elemento indispensabile per inserirsi all interno del nuovo contesto sociale e lavorativo. La maggior parte delle persone adulte italiane (31%) e dei giovani adulti (10%) che si sono rivolte ai Centri Informativi hanno richiesto informazioni rispetto ai corsi di formazione e all orientamento lavorativo. In particolare, i cittadini italiani hanno richiesto informazioni circa servizi specifici per i propri figli ( asili nido, scuole materne e ludoteche) o per i propri familiari anziani (servizi di assistenza domiciliare, residenzialità protette e servizi socio-assistenziali). I cittadini anziani (il 17%) hanno manifestato bisogni legati ad una parziale autosufficienza o attività di socializzazione, ricerca di centri diurni per anziani fragili, servizi di trasporto gratuito verso le strutture ospedaliere, gruppi di auto-aiuto per sostenere i propri coniugi affetti da demenza senile e patologie degenerative come Parkinson ed Alzheimer. 9 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

10 Due richieste che in modo trasversale coinvolgono tutte le macrocategorie descritte, riguardano: - l intermediazione lavorativa tra assistenti familiari e famiglie privati; - l Assistenza alla compilazione della dichiarazioni ISEE per l accesso alle prestazioni sociali agevolate o ai servizi di utilità sociale a tariffa ridotta : Assegno di maternità, Assegno per il nucleo numeroso, Asilo nido e altri servizi educativi per l infanzia, Prestazioni scolastiche (mense, libri scolastici, trasporti, borse di studio, agevolazioni per tasse universitarie), Prestazioni per il diritto allo studio universitario, Agevolazioni per servizi di pubblica utilità (telefono, luce, gas, trasporti), Servizi socio sanitari domiciliari (assistenza domiciliare, diurni, residenziali) Fondo sostegno affitti (f.s.a.) e contributo regionale per acquisto della prima casa. Si presenta un dettaglio riassuntivo delle richieste pervenute dagli utenti nel 2011, rappresentato in percentuale. 10 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

11 2. Destinatari del Progetto La presente proposta progettuale Penelope At Work, rispondente all oggetto del bando Prevenzione mille 2012 Bando della Fraternità intende incentivare il settore occupazionale, attraverso la sperimentazione e l avvio di un Servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro specializzata nel settore del lavoro domestico e di assistenza, attivabile in ben 8 municipi Romani. In particolare, il Servizio di Incontro Domanda-Offerta,si rivolge: - a tutti i cittadini, italiani e stranieri, uomini e donne che vogliano acquisire un adeguata formazione nel campo dell assistenza familiare e domiciliare specilista nel settore geriatrico - agli assistenti familiari qualificati che necessitano di un supporto nell orientamento ed inserimento lavorativo, presso privati o strutture residenziali o semiresidenziali - alle famiglie, agli anziani che vivono una condizione di fragilità sociale o di parziale autonomia e che necessitano della presenza di un assistente familiare in modalità part-time o fulltime. I beneficiari perverranno o direttamente dal territorio (grazie alla prevista attività di promozione e diffusione del progetto) o su segnalazione/invio dei diversi servizi pubblici e privati: parrocchie, associazioni, cooperative sociali, strutture residenziali e semiresidenziali di riabilitazione, servizi sociali, etc. e si prevede mediante le attività progettuale di raggiungere un target di 160 famiglie e altrettanti lavoratori. Beneficiari secondari saranno: gli operatori dei servizi pubblici e delle strutture private; i familiari dei beneficiari diretti, le agenzie interinali, le organizzazioni e le associazioni datoriali di categoria che saranno coinvolte nelle azioni di orientamento e inserimento lavorativo. 11 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

12 3.Sedi dell intervento L associazione Città Visibile Onlus intende mettere a disposizione per l attuazione delle fasi previste dal progetto: - 8 sedi operative presenti in otto municipi romani ( I,II,III,VII,X,XIII,XV,XVIII), in cui verranno effettuate le attività di front office e di back office finalizzati all intermediazione lavorativa ( si rimanda alla tabella A,di seguito presentata per la descrizione degli orari di apertura e l indirizzo di ogni sede) - 1 sede centrale, sede legale dell Associazione Città Visibile Onlus"sita in Via dell'amba Aradam, 20 a Roma, in cui verranno realizzate le attività di coordinamento e di formazione degli operatori. L utilizzo di 8 sedi operative attive in altrettanti municipi romani permetterà di raggiungere un maggior di contatti e di effettuare un azione capillare sull intero territorio cittadino. In tutte le sedi è stato allestito uno spazio idoneo, silenzioso e riservato in cui effettuare i colloqui di orientamento lavorativo. Le sedi, inoltre sono dotate di pc, fax,linea telefonica con segreteria telefonica attiva 24 su 24 ed internet. Alcuni Centri Informativi Penelope hanno le loro sedi su strada, in modo da essere visibili e riconoscibili da tutte le persone che desiderano avere informazioni e orientamento lavorativo. 12 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

13 Municipio I: Coop. Sociale "Cotrad" Via Urbana, 19 - tel penelope1@retepenelope.it Lun Mer e Ven ; Gio Municipio II: Coop. Sociale "San Saturnino" Viale Regina Margherita, tel penelope2@retepenelope.it Lun Mer e Ven ; Gio Municipio III: Coop. Sociale "Prassi e Ricerca" Via Lorenzo il Magnifico, 65 - tel penelope3@retepenelope.it Mar e Mer ; Gio Municipio VIII: Coop. Sociale "Iskra" Via Marco Emilio Scauro, 18- tel penelope8@retepenelope.it Lun Mer e Ven ; Gio Municipio X: Coop. Sociale "Cecilia" Via Licinio Murena, 82- tel penelope10@retepenelope.it Da Lun a Ven ; Mar Municipio XIII: Coop. Sociale "Assistenza e Territorio" Via dei Fabbri Navali, 16/18 - tel penelope13a@retepenelope.it Lun Mer e Ven ; Gio Municipio XV: Coop. Sociale "Magliana Solidale" Via Pasquale Baffi, 28- tel penelope15@retepenelope.it Da Lun a Ven Municipio XVIII: Coop. Sociale "Eureka I" Via Ettore Stampini, 10 - tel penelope18@retepenelope.it Lun Mer e Ven ; Gio Tabella A Le Sedi operative 13 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

14 4. Motivazione al progetto Il lavoro dei Centri Informativi Penelope si è posto, negli anni, in una posizione privilegiata quanto all osservazione delle dinamiche della ricerca del lavoro da parte, soprattutto, di cittadini stranieri da un lato e della ricerca di figure in campo assistenziale da assumere da parte delle famiglie italiane dall altro. Gli ultimi anni hanno visto un mutamento radicale nelle suddette dinamiche, mutamento che continua ancora oggi e che richiede, per essere gestito, conoscenza del territorio e prontezza tanto nel cogliere la domanda quanto nell adattarsi alle variazioni della stessa. Negli ultimi 3 anni, la convergenza di alcuni fattori ha messo in crisi tanto il mondo della ricerca/offerta di lavoro quanto il mondo dell assistenza familiare pubblica e privata. La crisi economica, se vista nei suoi effetti di fenomeno locale, ha portato non pochi effetti a cascata nelle amministrazioni pubbliche come nelle famiglie italiane. Così, l assistenza pubblica ad anziani e disabili ha dovuto iniziare a restringere il bacino di utenza raggiungibile e/o a diminuire le ore assegnate ad utenti già in carico. Questo ha portato in una prima fase - alla necessità di reperire forme di assistenza in maniere alternative, principalmente in forma privata. Contemporaneamente, guardando alla suddetta crisi nei suoi spetti globali, l impoverimento generale degli stati ha attirato flussi ingenti di stranieri in Italia. Donne immigrate, principalmente dell Est Europa e dal Sud America, sono arrivate con l aspettativa e l obiettivo di un lavoro nell assistenza. Questo fenomeno ha condotto, nel 2009, alla formulazione del cosiddetto Decreto Flussi, per l emersione dalla clandestinità e la regolarizzazione della figura dell assistente familiare. Ma questo non ha fatto altro che aumentare gli arrivi. In una situazione simile, le famiglie italiane si trovano a confrontarsi con un mercato indifferenziato e senza nessuna garanzia di qualità o competenza o affidabilità. Viceversa, chi cerca lavoro in un contesto simile si accontenta di ed accetta condizioni molto al di sotto degli standard minimi pur di accaparrarsi un lavoro. Il Progetto proposto nasce dall osservazione di queste dinamiche e dalla rilevazione della necessità di una figura intermedia, nella certezza che questo non potrebbe che portare al miglioramento delle condizioni generali della situazione. Dalla maggior tutela alle famiglie, che passa per la selezione accurata delle figure lavoratrici, ai colloqui conoscitivi che assicurano un matching ragionato in base alle esigenze di tutti gli attori coinvolti. Non meno importante l offerta di una consulenza contrattuale, campo questo in cui le famiglie non hanno dimestichezza e che spesso si pone come freno alla possibilità d regolarizzare il rapporto lavorativo. Allo stesso modo, il lavoratore vede i propri diritti rispettati, non solo dal punto di vista legale e si vede orientato ed accompagnato lungo tutto il percorso della ricerca del lavoro ed indirizzato verso gli appropriati percorsi formativi qualora ciò fosse indicato. 14 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

15 L obiettivo del progetto è offrire un servizio che porti ad una maggiore tutela per tutti gli attori coinvolti, un netto miglioramento della qualità dei rapporti lavorativi, una riduzione dei circuiti del lavoro in nero e così un miglioramento generale nella qualità della vita degli assistiti e migliori opportunità di integrazione degli stranieri che vengono in Italia in cerca di una seconda opportunità per le loro vite. 5. Finalità del progetto La presente proposta progettuale Penelope At Work, rispondente all oggetto del bando Prevenzione mille 2012 Bando della Fraternità nasce dall idea di realizzare un intervento sociale in grado di favorire la creazione di un Servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro, specializzato nel settore del lavoro domestico e di assistenza, utilizzando la rete capillare già attivata negli anni dagli 8 centri informativi della Rete Penelope distribuiti in otto municipi romani. In particolare, gli obiettivi e le azioni previsti nella realizzazione del servizio innovativo proposto sono frutto di un lungo lavoro di raccolta e di lettura dei bisogni dell utenza, ottenuto grazie alla partecipazione degli operatori della Rete ad un percorso formativo attivato dall Associazione Città Visibile realizzato nell ambito del progetto Nuove opportunità per il consolidamento delle imprese che gestiscono servizi sociali NO CIGSS. Il percorso formativo, strutturato in 5 incontri per complessive 15 ore ha visto la partecipazione degli operatori che attraverso la Rete Penelope, offrono servizi di informazione, accoglienza, segretariato sociale. L approccio didattico ha valorizzato il ruolo degli operatori coinvolti, anche attraverso una interazione costante ed orizzontale fra tutti gli attori coinvolti, finalizzata ad una parziale decostruzione e successiva riarticolazione in termini di approccio progettuale per dare idee e gambe alla necessità di sviluppare l innovazione. L intervento progettuale si configurerà dunque come un servizio in grado di offrire ai destinatari diretti una molteplicità di azioni di informazione, orientamento individuale e di gruppo, Bilancio di Competenze, costruzione di percorsi individualizzati, accesso a corsi di formazione, intermediazione ed inserimento lavorativo. Il progetto intende valorizzare le competenze specifiche e le risorse personali e professionali dei cittadini italiani e stranieri, uomini e donne, al fine di promuovere una propria progettualità e sviluppare un maggior livello di autonomia. Tale finalità saranno articolati nei seguenti obiettivi progettuali: Migliorare la qualità della vita sociale e di relazione dei cittadini italiani e stranieri, attraverso un servizio di intermediazione volto a favorire l accesso alle opportunità lavorative Accompagnare le famiglie e i futuri lavoratori ad impostare un corretto rapporto lavorativo sia da un punto di vista contrattuale e contributivo per il rispetto reciproco dei propri diritti Aiutare a sviluppare e rafforzare un maggior livello di autonomia dei lavoratori nella conoscenza dei propri diritti. Incentivare il settore occupazionale, offrendo nuove possibilità di lavoro e stimolando l intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. 15 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

16 Presentare le opportunità del mondo lavorativo locale e del lavoro autonomo Superare l emarginazione e la segregazione dall ambito familiare e culturale che si attiva al momento della migrazione Aumentare i giorni di apertura settimanali dei centri informativi penelope, al fine di dedicare una sezione specifica al servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro. Obiettivo del progetto è favorire l incontro domanda-offerta ad un numero minimo di 160 famiglie e di accompagnare pertanto altrettanti lavoratori al percorso lavorativo. Ai fini della realizzazione del progetto L Associazione Città Visibile ha presentato domanda di accreditamento come Agenzia di Intermediazione presso il Ministero del Lavoro (vedi allegato). Al fine di garantire l operatività del progetto proposto nelle more all iscrizione all albo l associazione ha comunque stabilito accordi di collaborazione con la Rete AGILa di Federcasalinghe già Agenzia Accreditata a livello nazionale. Infine l Associazione garantirà attraverso ulteriori attività progettuali (ed esempio Programma AsSaP - Azione di sistema per lo sviluppo di sistemi integrati di servizi alla persona di Italia Lavoro) una continuità al progetto anche dopo la sperimentazione e l avvio di cui al contributo richiesto alla Provincia di Roma. 6. Articolazione del programma organizzativo Il progetto proposto si articola in cinque fasi, ben delineate che hanno il compito di disegnare un percorso strutturato che porterà i beneficiari diretti (cittadini in cerca di occupazione) ed indiretti (privati, famiglie) a favorire l incontro tra domanda ed offerta di lavoro, rimuovendo gli ostacoli burocratici (relativi alla contrattualizzazione del contratto di lavoro, versamento dei contributi, regolarizzazione dei documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno, riconoscimento dei titoli di studio, ect..) ed ostacoli psicosociali che incidono sulla relazione tra datore di lavoro e lavoratore ( pregiudizi e stereotipi su lavoratori di specifiche nazionalità, assenza di referenze del lavoratore selezionato, scarsa fiducia sui nuovi assunti, ect.., ridotte competenze professionali, ect..) Di seguito si illustrano le sette fasi del percorso; ogni fase è caratterizzata da una serie di strumenti operativi che intervengono ad un livello di empowerment individuale, di gruppo e di comunità, sperimentati negli anni con successo dai Centri Informativi Penelope. Fase A: Promozione (2 mesi) La prima fase ha l obiettivo di diffondere l iniziativa non solo negli 8 territori municipali in cui sono attivi i centri informativi ma su l intero territorio comunale. Si prevede di promuovere gli obiettivi del progetto e di costruire forme di collaborazione con i servizi del territorio e con quelle strutture pubbliche e private impegnate nell occupazione e nelle politiche di integrazione. - Modalità di comunicazione delle iniziative- Il materiale pubblicitario (brochure, volantini, locandine, ect..),che conterrà i loghi della Provincia di Roma, verrà prodotto dai professionisti del settore e supervisionato dal Dipartimento IX Servizi 16 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

17 Sociali. L obiettivo è quello di facilitare la divulgazione delle azioni del progetto, con la realizzazione di una grafica unica e riconoscibile dai beneficiari diretti ed indiretti. La promozione e la comunicazione delle attività proposte verranno tempestivamente comunicate attraverso la creazione di una sezione dedicata nelle Homepage di dieci siti web: - 8 siti web delle cooperative sociali che autofinanziano i centri informativi Penelope - il sito web dell Associazione Cittavisibile ( - il sito web di Rete Penelope ( ) In ogni sito web verrà inoltre attivato un link con il sito della provincia di Roma. Fase B: Accoglienza e Orientamento(10 mesi) Si tratta di una fase particolarmente delicata ed importante, in quanto consente l aggancio con ciascun beneficiario, il primo incontro tra il progetto e la persona. Nel primo step della fase le persone vengono messe in condizione di inserirsi gradualmente ma attivamente in un processo di crescita, di acquisire maggiore consapevolezza e di accedere agli step e alle fasi successive. Spesso accede a servizi come quelli offerti dal progetto con un insieme di aspettative che possono essere poco realistiche oppure non corrispondenti con gli obiettivi e le caratteristiche del servizio stesso. La fase sarà quindi caratterizzata da una forte attenzione in tal senso da parte degli operatori. Già dal colloquio di accoglienza, quindi, gli operatori avvieranno in accordo con l utente un lavoro di analisi e decodifica delle aspettative e dei bisogni anche impliciti, al fine di riuscire a delineare un primo progetto individualizzato di intervento. Nelle successive attività di orientamento e nei colloqui individuali, la persona sarà guidata nella graduale acquisizione di consapevolezza rispetto ad aspettative e bisogni concreti e in un processo di costruzione/consolidamento di un adeguato livello di motivazione ad intraprendere i percorsi proposti. Strumenti essenziali di questo percorso sono rappresentati dal Bilancio di Competenze, che in questa fase sarà focalizzato sulla Conoscenza, la raccolta delle informazioni essenziali e sulla definizione del percorso successivo, e dall Osservazione mirata da effettuarsi nel corso delle attività di gruppo. La fase B di Accoglienza e di Orientamento costituisce una parte fondamentale delle attività che si svolgeranno presso le sedi dei centri informativi distribuiti nel territorio comunale. I beneficiari finali di questa fase non sono solo gli utenti in cerca di occupazione, ma anche le famiglie, gli anziani che cercano un sostegno e necessitano di una corretta analisi e decodifica della domanda di aiuto. Fase C: Intermediazione Lavorativa (11 mesi) Il Servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro, specializzato nel settore del lavoro domestico e di assistenza sarà attivo almeno quattro giorni settimanali presso gli otto centri Informativi afferenti alla rete Penelope. Si rimanda alla tabella A per una descrizione dettagliata degli indirizzi e degli orari di apertura. L organizzazione del servizio si struttura in due dimensioni operative: front office ed back office. Per attività di front office si intende il rapporto comunicativo con il cittadino (diretto, telefonico e on line) ma anche gli incontri con i responsabili e gli operatori dei servizi socio-sanitari e della realtà informale. L attenzione prestata alla qualità della comunicazione intende aiutare la persona a definire la propria richiesta, a far emergere i bisogni sottesi quando necessario, al fine di collocare la domanda in un reale contesto e organizzare la risposta informativa. Le attività di front office si delineano quindi in diverse fasi e prevedono: 17 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

18 l accoglienza; il colloquio; l analisi della domanda; la risposta informativa; l orientamento alla risoluzione del problema Le attività di back-office definiscono il modello organizzativo del ed in particolare le seguenti aree: la ricerca, la documentazione, la programmazione. Le attività caratterizzanti la fase di back office sono: la creazione e l implementazione del data-base Utenti; l utilizzo di protocolli d intesa già attivi attraverso la Rete Penelope per il potenziamento delle capacità di scambio con le altre risorse del territorio; la raccolta di materiale finalizzata all elaborazione statistica, la quantificazione e la valutazione della corrispondenza tra domanda e offerta; attività di programmazione; prosecuzione dell attività di promozione. Un elemento importante dell attività di Back-Office riguarda la verifica della funzionalità del servizio, intesa sia come analisi del monitoraggio che come momento di riflessione sulle modalità adottate per raggiungere gli obiettivi del servizio stesso. Programmare interventi mirati a soddisfare le esigenze dell utenza reale e potenziale implica inoltre la valutazione dell apporto del servizio alla politica più ampia del territorio. L incontro tra domanda ed offerta di lavoro avverrà attraverso una accurata selezione degli assistenti domiciliari che hanno effettuato il corso di formazione o che hanno dimostrato nei colloqui individuali un elevata affidabilità ed esperienza nel campo dell assistenza geriatrica. L efficacia dell incontro tra il datore di lavoro e il lavoratore dipende in modo particolare dalla serietà e professionalità con cui è stato effettuato l analisi della domanda di entrambi gli interessanti. Una falsa interpretazione dei bisogni rilevati o delle aspettative scaturite dall utenza potrebbe determinare un fallimento nell incrocio tra domanda ed offerta di lavoro. Saranno inoltre utilizzati strumenti volti a rilevare la tipologia di utenza, le domande più frequenti ed il grado di soddisfazione del cittadino. Sarà predisposta una scheda-utente, da compilare ad ogni colloquio, che inserita in un data base informatico, contribuirà a fornire una fotografia istantanea, dei bisogni del cittadino e delle risposte adeguate fornite dal servizio. Il contesto dell accoglienza è basilare nelle diverse attività di front office e deve consentire di mettere a proprio agio la persona all interno del servizio. Questo significa creare uno spazio accogliente, in cui operatori e utenti si muovano con facilità in un clima di comune ricerca, cercando quindi di favorire nel cittadino la motivazione a comunicare e fornendo, allo stesso tempo, delle risposte pertinenti alle richieste, in modo tale che l informazione fornita divenga uno strumento di incontro e conoscenza. Nel colloquio con la persona, l operatore dovrà inoltre essere attento a considerare l eventuale bisogno di un setting che garantisca la tutela della privacy e favorisca la comunicazione. Il datore di lavoro avrà la possibilità di scegliere tra un minino di tre assistenti domiciliare selezionate, quella più idonea a rispondere alla sue esigenze. 18 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

19 Inoltre grazie agli aspetti innovativi promossi nella seguente proposta progettuale, il datore di lavoro potrà usufruire dell assistenza qualificata degli operatori dei centri Informativi che lo accompagneranno durante le procedure di assunzione del lavoratore domestico dai documenti da richiedere, alla stipula del contratto di lavoro al pagamento dei contributi trimestrali. Pertanto risulta determinante il ruolo svolto dalla Rete dei Centri Informativi Penelope, che nella loro quotidiana attività informano, orientano ed integrano gli utenti italiani e stranieri, nell accesso ai diritti di cittadinanza Fase D: Diffusione (1 mese) L impegno di comunicazione e confronto sulle tematiche dell intervento attraverserà l intero arco del progetto, dalla prima fase di promozione sino a quest ultima fase di diffusione. L obiettivo ambizioso del progetto, le metodologie innovative utilizzate costituiscono, a nostro avviso, un importante occasione di confronto sulla condizione degli stranieri e sui cambiamenti che in maniera significativa stanno modificando il loro ruolo all interno dei processi migratori, delle loro comunità e più in generale, della società italiana. Il progetto prevede come conclusione delle sue attività una giornata conclusiva articolata in due sessioni : - Una con le istituzioni e le associazioni dei cittadini migranti, con le piccole e medie imprese per presentare i risultati del servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro e condividere le tematiche emerse - Una seconda sessione di approfondimento e di dibattito attraverso dei work shop sulle tematiche della valorizzazione del ricco patrimonio di competenze dei cittadini extracomunitari e della possibilità di inserimenti qualificati in più ampi settori del mercato del lavoro. La valutazione complessiva degli esiti dell intervento, il valore aggiunto di costruzione e rafforzamento di reti delle risorse territoriali coinvolte nell iniziative e le reti istituzionali di riferimento troveranno visibilità in un evento conclusivo. 19 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

20 7. Durata del progetto e cronogramma delle attività Il progetto si svilupperà in dodici mesi rispettando il cronogramma di seguito illustrato: CRONOGRAMMA DEL PROGETTO - TIMING DELL INTERVENTO Attività Mesi Fase A Promozione Fase B Accoglienza e Selezione Fase C Intermediazione lavorativa Fase D Diffusione dei risultati 8. Metodologia di riferimento La presente proposta progettuale si impegna nella costruzione di una metodologia integrata che fonde gli approcci metodologici sperimentati con successo negli anni dall organismo proponente in ambiti coerenti all intervento proposto. L integrazione dei tre approcci metodologici (orientamento, emporwerment di comunità e lavoro di rete), sviluppa e intreccia continuamente il livello cognitivo e quello metacognitivo, il piano di realtà e di concretezza con lo spazio del desiderio e del cambiamento, il piano individuale e quello collettivo. 9. Descrizione del personale utilizzato Il progetto impegnerà figure professionali specializzate con adeguata preparazione in ambito sociale e lavorativo, acquisita attraverso un elevata formazione professionalizzante ed anni di lavoro sul campo impiegati nell analisi e nella codifica dei bisogni degli utenti accolti negli 8 centri Informativi Penelope,autofinanzianti dalle diverse Cooperativi aderenti. L operatore di sportello a valenza sociale è una figura professionale preparata ad espletare un servizio di informazione e orientamento capace di soddisfare le richieste del cittadino sulle tematiche riguardanti l'esercizio dei suoi diritti e sulle possibilità di accesso alle risorse, intese come servizi pubblici e non, presenti sul territorio, in grado di soddisfare le sue esigenze o sostenerlo nelle sue problematiche. L ente proponente prevede di impiegare nella gestione delle diverse fasi del progetto, le figure professionali già operative all interno della Rete Penelope connotate dal punto di vista professionale con amipia esperienza nel campo dell accoglienza e dell analisi della domanda. Dal punto di vista delle qualifiche tra questi sono presenti: mediatori culturali consulenti di orientamento 20 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

21 psicologi di comunità L Associazione garantirà la figura di un Coordinatore di Progetto con il compito di coordinare e portare l esecuzione delle finalità progettuali. 10. Monitoraggio e Autovalutazione del Progetto La ricerca valutativa è una sempre più consistente area di attività tesa a raccogliere, analizzare e interpretare, informazioni relative alla necessità, ai modi di realizzazione e agli effetti degli interventi sociali ed organizzativi. Nel servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro utilizzeremo una valutazione che produce vantaggi a più livelli: 1. operatori : Permette all operatore di avere un feedback sul proprio lavoro facilitando la presa di decisioni o l attuazione di cambiamenti e migliorando il coinvolgimento e la partecipazione al lavoro di équipe; 2. organizzazione: permette di migliorare la qualità del servizio offerto, facilitando la costituzione di un patrimonio culturale, di un know how del servizio-organizzazione e mediando il dialogo con l esterno: utenti e rete sociale; 3. utente: permette la promozione di un atteggiamento partecipativo aumentando il potere di intervento/controllo; Inoltre la regolare raccolta di informazioni e la sistematizzazione di queste è utile per il coordinatore del servizio che è così in grado di prendere decisioni tempestive per affrontare i problemi che si incontrano in ogni fase di lavoro. Il vantaggio per la committenza è quello di avere ad intervalli regolari un riscontro sulla effettiva realizzazione degli obiettivi. Monitorare e valutare permette inoltre agli operatori impegnati nelle attività di avere una visione complessiva dello svolgimento del servizio e di proporre eventuali miglioramenti. La documentazione professionale che proponiamo comprende: Scheda di monitoraggio utente : volta a garantire la raccolta e la sistematizzazione delle informazioni erogate. Contiene alcune informazioni personali e le annotazioni dei colloqui individuali, raccoglie la memoria degli accessi e indica il bacino di utenza raggiunto dal servizio. Scheda di mappatura delle risorse territoriali : volta a garantire la rilevazione delle realtà socio-sanitarie pubbliche e private del territorio cittadino Verbali delle riunioni di staff : utili per la riflessione sul dispiegarsi dell azione sia singola che collettiva e per la verifica dell unità nell operare, da parte dell équipe professionale. Report periodici con descrizione dell andamento del servizio e sintesi dei dati. Il monitoraggio, o controllo dell attuazione, è una attività da svolgere nel corso dello sviluppo e della realizzazione dei programmi. Il fine di tale verifica è raccogliere informazioni e indici di affidabilità, in modo tale che lo staff che gestisce l intervento, i committenti o gli utenti dello stesso sono messi in grado di valutare le difficoltà che si incontrano, risolvere eventuali problemi operativi, effettuare le opportune correzioni del programma. Il monitoraggio del programma mira pertanto a valutarne precocemente e progressivamente l affidabilità, vale a dire la conformità dell attuazione dell intervento con le sue linee progettuali. 21 via dell'amba Aradam, Roma Tel/fax: cittavisibile@cittavisibile.it

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

Centro Servizi Stranieri

Centro Servizi Stranieri Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

Una nuova IMPRONTA da realizzare

Una nuova IMPRONTA da realizzare Sintesi del progetto di finanziato dalla Regione Lombardia da realizzarsi in 2 mesi (5 ottobre 2009 4 ottobre 200) Scadenza presentazione domande: 27 luglio 2009 L IMPRONTA Associazione Onlus Ente accreditato

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI

PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI ASSOCIAZIONE ROS ACCOGLIENZA ONLUS Piazza del Popolo, 22 Castagneto Carducci (LI) Tel. 0565 765244 FAX 0586 766091 PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI Target I beneficiari del progetto saranno circa

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO

IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla

Dettagli

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA

Dettagli

Formazione Immigrazione

Formazione Immigrazione Formazione Immigrazione Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri e comunitari I edizione Workshop conclusivo

Dettagli

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come:

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come: AREA MINORI PREMESSA Nel Piano Regionale Socio Assistenziale l area dei minori viene definita anche Area dell età evolutiva e del disadattamento, dove l obiettivo primario è quello di fornire elementi

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Tavoli TemaTiCi 2015 Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Comunità solidale, welfare di tutti: costruiamo insieme il piano dei servizi alla persona

Dettagli

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Provincia di Sondrio I S T R U Z I O N I

Provincia di Sondrio I S T R U Z I O N I Provincia di Sondrio PIANO PROVINCIALE PER L'INSERIMENTO MIRATO AL LAVORO DEI DISABILI DISPOSITIVO FORMAZIONE E TUTORAGGIO INTERNI ALL AZIENDA I S T R U Z I O N I Il dispositivo Formazione e tutoraggio

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Dettagli

SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)

SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione

Dettagli

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica Roma, 17/01/2013 Fondazione PAIDEIA onlus www.fondazionepaideia.it; info@fondazionepaideia.it Verso una nuova forma di affido

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

Prove Esame di Stato

Prove Esame di Stato Prove Esame di Stato 2012 SEZ. A 1 Prova L Assistente Sociale specialista responsabile di un servizio sociale riceve dal proprio riferimento politico (Assessore alle politiche sociali) l incarico di redigere

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA 1) Ente proponente il progetto: Cooperativa Sociale Studio e Progetto 2 2) Codice di accreditamento: NZ03328, 3) Albo e classe di

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: LE VOCI DI DENTRO ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: Settore: ASSISTENZA Area di intervento: IMMIGRATI, PROFUGHI (codice A04) OBIETTIVI DEL PROGETTO

Dettagli

SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)

SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. CODICE CIG 7147914D3 1. PREMESSA Si intende realizzare le azioni necessarie

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

SCHEDA PER LA PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI

SCHEDA PER LA PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI COMUNE DI SAGAMA PROVINCIA DI ORISTANO WEB: www.comune.sagama.or.it SEDE: Corso Vittorio Emanuele III, 46 08010 SAGAMA (OR) PEC: protocollo@pec.comune.sagama.or.it MAIL: servsociali@comune.sagama.or.it

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1 ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ PROMOZIONE LAVORO CARTA SERVIZI SERVIZI AL LAVORO Ente accreditato per la Formazione Superiore presso la Regione Veneto con Decreto 854 del 08/08/2003 Ente accreditato

Dettagli

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento: La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio

Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio I CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Istituiti con la legge 266/91, i Centri di Servizio per il Volontariato sono strutture operative gestite dal volontariato

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli