Accogliere accolti, ascoltati e considerati ambientamento gradualità continuità

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1 Accogliere Accogliere un bambino in un servizio educativo per la prima infanzia, significa accogliere tutta la sua famiglia, individuando tutta una serie di strategie di rapporto fra nido e casa, volte a modulare una gradualità di separazione del bambino dal proprio ambiente e nello stesso tempo a mantenere una continuità e una connessione con l esperienza precedente, maturata nel suo ambiente di vita abituale. Il nido è principalmente un luogo di socializzazione che offre al bambino, la possibilità di confrontarsi con altri bambini ed adulti, di imparare a cooperare, di instaurare rapporti affettivi e di amicizia. Affinché questo avvenga in maniera costruttiva e i bambini possano veramente vivere con serenità e curiosità il tempo trascorso al nido, è fondamentale che essi si sentano accolti, ascoltati e considerati non solo all interno del gruppo, ma anche come singoli. Nei primi mesi di attività le educatrici pongono particolare attenzione al momento dell ambientamento dei bambini. L ambientamento infatti rappresenta un esperienza fortemente evolutiva per il bambino e la sua famiglia. È fondamentale perciò che le educatrici pensino a questo momento come un obiettivo importante del progetto educativo e si confrontino sulle strategie da attuare e sulla predisposizione di esperienze che aiutino il bambino ad affrontare il delicato passaggio fra ambiente familiare e nido. In questa prima fase, intervengono molteplici elementi : - il passaggio da un contesto conosciuto ad uno nuovo, con tutte le curiosità e le preoccupazioni che lo caratterizzano sia per i bambini che per gli adulti; - la difficoltà iniziale di alcune famiglie a percepire il nido come una offerta educativa, formativa, socializzante e qualificata; - le naturali difficoltà a vivere il momento della separazione e l inizio di una esperienza nuova; - la caratterizzazione dell ambiente che costituisce un elemento importante nel rassicurare il bambino sollecitandone al tempo stesso i comportamenti esplorativi e la curiosità; - le caratteristiche del gruppo delle educatrici poiché l'educatrice di riferimento della sezione avrà il ruolo di mediare, ponendosi in modo indiretto e lasciando spazio alle iniziative del bambino, la prima relazione del bambino sia con gli oggetti che con i compagni. Sarà quindi centrale il raccordo fra tutti gli educatori che operano all interno della struttura per un costante passaggio di informazioni in merito all andamento dell inserimento; - le caratteristiche del gruppo dei bambini. L'approccio iniziale all esperienza nella struttura educativa sarà quindi interpretato nel rispetto dei principi di "gradualità" e "continuità".

2 L inserimento di ciascun bambino sarà portato avanti con gradualità, allungando poi il tempo di permanenza e facendo diventare più impegnative le situazioni a cui il bambino partecipa. Nei primi giorni di frequenza la presenza di un genitore sarà importante per permettere la mediazione e il senso di collegamento fra famiglia e nuovo contesto in cui il bambino è inserito. L inserimento graduale non deve essere considerato una pratica solo in funzione del bambino: non è prioritario l adattamento del bambino alla struttura, ma sull evoluzione di un rapporto che coinvolge il genitore, il bambino, l educatrice. Nell arco di una settimana viene sviluppato il processo di proposta progressiva da parte degli educatori ai bambini, di spazi, relazioni e contesti, contemporaneamente ad una sempre meno prolungata presenza del genitore, e il successivo consolidamento dell ambientamento del bambino anche in assenza del genitore. Questo delicato momento della vita del bambino all interno dell asilo necessita infatti di una particolare attenzione, ed è per questo che le educatrici richiedono una forte collaborazione ai genitori e si rendono disponibili per sostenerli durante il momento del distacco. Il criterio fondamentale previsto dal nostro progetto pedagogico è quello dell approccio personalizzato, rispettoso dell individualità del bambino, della sua storia e della famiglia che lo accompagna. L attenzione individualizzata verso ogni singolo bambino deve realizzarsi nell ambito di una relazione che metta in condizione l educatore, mediante l adozione di un atteggiamento di ascolto, di evidenziare i tratti più tipici e peculiari del comportamento di ogni bambino, di tenerne conto e di valorizzarne l espressione e lo sviluppo. Questo atteggiamento deve in particolare consentire di apprezzare le diversità individuali in generale e anche, in particolare, tenendo presenti il sesso e le diverse provenienze culturali dei bambini. Inserire un bambino in una struttura come quella dell asilo nido, significa che il bambino, qualunque sia stata la sua esperienza precedente, viene a trovarsi separato dalle persone che hanno acquisito per lui maggiore importanza. E evidente perciò che l inserimento può provocare momenti di difficoltà per il bambino, ma anche per i genitori che possono vivere questo momento con ansia. A tale proposito è importante che le educatrici facciano dell inserimento un obiettivo primario del piano di lavoro. Ogni educatrice inserisce un gruppo di bambini e si pone come figura di riferimento per quel gruppo e per ogni bambino che di quel gruppo fa parte. Ogni bambino perciò costruisce con la sua educatrice di riferimento una relazione significativa che lo orienta nella crescita e costituisce la base sicura per buone relazioni future. Un bambino si può dire ben ambientato quando: - ha un buon rapporto con l educatrice di riferimento che si è preso cura di lui dal momento in cui è arrivato al nido; - accetta la presenza degli altri adulti; - vive con serenità i momenti di routine; - si rapporta con tranquillità con gli altri bambini; - esplora attivamente l ambiente. Gli obiettivi specifici dell ambientamento possono essere così sintetizzati:

3 - favorire un rapporto sereno e autonomo da parte del bambino con il contesto educativo inteso come sistema di relazioni con spazi, oggetti, adulti, altri bambini, processi, tempi, modi; - favorire un rapporto di fiducia, di partecipazione e di continuità educativa tra la famiglia e il nido; - favorire la costruzione di un contesto famiglia nido all interno del quale siano rispettate e valorizzate le potenzialità e le istanze dei vari elementi in gioco: il bambino, l adulto educatore, l adulto genitore, lo spazio/contesto. Ambientamento del bambino: obiettivi - adattamento a nuove forme, luci, colori, rumori, strutture ambientali. - passaggio graduale, non traumatico, dalle abitudini di casa a quelle del nido (pasto, sonno, cambio, diversità di orari) - orientamento dell attenzione dal riferimento genitore al riferimento educatore - gruppo di bambini - accettazione della presenza fisica degli altri bambini - non passività nel distacco e nel ricongiungimento - riconoscimento dell ambiente e degli oggetti - riconoscimento delle regole e delle abitudini - riconoscimento dell adulto - risposta a interazioni - ricerca dei genitori durante il giorno - utilizzo degli oggetti: funzionale, realistico, imitativo, simbolico, creativo - acquisizione minima delle regole di comunità. - ricerca dell adulto a scopo consolatorio e ludico - provocazione di interazioni - capacità di orientamento nello spazio e di scelta delle occasioni di gioco - riconoscimento degli altri adulti come individui differenziati - ricerca di alcuni adulti per esigenze specifiche - accettazione delle cure da parte di tutti gli adulti - L ambientamento al nido solitamente avviene accogliendo 2 bambini per volta, in modo graduale sia per il bambino che per il genitore. Il periodo dell ambientamento ha la durata di circa una settimana (si inizia di martedì), durante la quale si passa da una presenza costante del genitore, ad un graduale allontanamento, prima all interno della struttura, poi all esterno. Si propone di far permanere i bambini a pranzo al nido intorno al terzo giorno, mentre il giorno successivo mangerà con l educatrice. Per tutta la durata della seconda settimana il bambino rimarrà al nido fino a dopo pranzo. La permanenza a dormire invece inizierà con il secondo giorno della terza settimana in quanto, considerato uno dei momenti più importanti, richiede una certa disponibilità a lasciarsi andare serenamente da parte del bambino. Una particolare attenzione viene posta all autonomia di movimento del bambino e alla sua possibilità di rendersi protagonista delle sue esperienze, senza che queste passino necessariamente attraverso l adulto. Anche il genitore dovrà trovare una situazione accogliente in modo da rendere il distacco più sereno possibile. Durante i primi giorni di inserimento la metodologia adottata prevede dunque le seguenti situazioni:

4 - L educatrice avrà un atteggiamento di disponibilità all ascolto, senza mai esprimere giudizi o valutazione su ciò che viene detto dal genitore e all inizio non prenderà alcuna iniziativa diretta sul bambino, a meno che non sia il bambino stesso a rivolgersi a lei, ma si concentrerà soprattutto nell osservare. - L educatrice si proporrà inizialmente al nuovo bambino in maniera indiretta interagendo con il bambino attraverso mediazioni di giochi, e passerà a modalità più dirette quando il bambino prenderà l iniziativa o ne accetterà l interazione. - Si può chiedere al genitore che il bambino venga all asilo portando con sé, da casa, un oggetto a lui caro per rafforzare l ingresso nel nuovo posto ( oggetto transizionale ). - L educatrice orienterà il genitore ad allontanarsi (all inizio in una stanza adiacente poi anche fuori dalla struttura per poco tempo ) nel momento più adatto. - Con il passare del tempo, quando si ritiene il bambino ben ambientato e sicuro nel distacco dal genitore, si chiede alle famiglie di entrare al nido accompagnando il bambino per mano, in maniera tale che il saluto sia più sereno e graduale. I tempi dell inserimento e dell ambientamento: L incontro iniziale Nel mese di maggio - giugno, le educatrici invitano i genitori (nuovi iscritti) ad un incontro informativo, che costituisce la prima occasione di conoscenza fra genitori ed educatrici. Durante tale momento vengono presentati il progetto educativo e l organizzazione del servizio, sono comunicate le date degli inserimenti e viene consegnata alle famiglie una cartellina informativa contenente: - cosa occorre per l ingresso al nido - promemoria date e orari ambientamento e colloquio - scheda personale del bambino da compilare - delega per il ritiro del bambino da parte di estranei. I colloqui con le famiglie A settembre, nella settimana che precede l inserimento del bambino al nido sarà cura dell educatrice di riferimento predisporre un colloquio preliminare con le famiglie dei bambini da inserire al fine di far emergere informazioni relative al nucleo familiare e all ambiente domestico, alle frequentazioni periodiche regolari (nonni, altri familiari, altri bambini, ecc.), su come il bambino trascorre il tempo nell arco della giornata, chi si prende cura di lui, la sua storia pregressa, gli stili di comportamento e i livelli di sviluppo. Il colloquio rappresenta il primo vero momento di conoscenza reciproca, indispensabile per creare un rapporto di fiducia, affinché il genitore affidi, senza troppe ansie, il bambino all educatrice. Importante è consegnare compilata la scheda personale del bambino poiché molte informazioni risulteranno utili per sostenere il bambino durante la fase dell ambientamento con strategie adeguate. Eventuali colloqui successivi verranno accordati dopo qualche tempo ma potranno essere richiesti in qualsiasi momento dalle famiglie alle educatrici di riferimento, laddove si riscontri un disagio o particolari difficoltà, al fine di concordare strategie educative fra nido e genitori.

5 L osservazione dell ambientamento: Per l osservazione quotidiana sarà invece utile annotare il comportamento del bambino nell arco della permanenza al nido: durata della permanenza, comportamento manifestato nei confronti del genitore, delle educatrici, degli altri bambini, nei contesti della routine, in relazione all ambiente, agli oggetti, ai materiali. Documentare l inserimento di ciascun bambino risulta utile per monitorare i comportamenti del bambino durante questa delicata fase, annotare i cambiamenti, progettare e verificare le strategie educative messe in atto per favorirne l ambientamento. È molto importante verificare, in itinere, con la famiglia come è stato vissuto il periodo dell ambientamento dal bambino e dai genitori, al fine di sostenere gli adulti e i piccoli, con consigli ed interventi mirati. L angolo delle emozioni: Il diario o la cassetta della posta sono strumenti ideati per far esprimere sinteticamente sentimenti ed aspettative da parte dei genitori circa il momento dell ambientamento del proprio bambino. Vengono proposte ai genitori, durante i primi giorni trascorsi al nido, in modo che possano scrivere su un cartoncino cosa provano circa questi momenti, (riflessioni che eventualmente saranno riprese successivamente, durante una riunione con i genitori, per capire se quanto scritto precedentemente è cambiato, come e perché).

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