(03.22) EFFETTUARE/COLLABORARE AL PRELIEVO PER EMOGASANALISI
|
|
- Renzo Vanni
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 (03.22) EFFETTUARE/COLLABORARE AL PRELIEVO PER EMOGASANALISI L emogasanalisi è il prelievo arterioso che si esegue per determinare l adeguatezza dell ossigenazione e della ventilazione, per valutare l equilibrio acido-base e per monitorare l efficacia dei trattamenti terapeutici sulla ventilazione. L emogasanalisi valuta la ventilazione misurando il ph del sangue, il quale si presta anche come indice dell equilibrio acido-base, la pressione parziale di ossigeno arterioso (Pa O2), che indica la quantità di ossigeno che i polmoni mandano al sangue, e la pressione parziale di anidride carbonica (Pa CO2), che indica la capacità dei polmoni di eliminare anidride carbonica. L emogasanalisi può anche essere utilizzato per valutare la saturazione di ossigeno e la concentrazione di ione bicarbonato (HCO3) presente nel sangue. Con alcuni emogasanalizzatori è possibile valutare anche i lattati e gli elettroliti. L emogasanalisi arteriosa può essere effettuata a livello delle arterie: radiale, facilmente accessibile alla palpazione a livello del polso; femorale, rappresenta una scelta fondamentale nelle persone in scadenti condizioni emodinamiche, nelle quali sono difficilmente apprezzabili altri polsi; brachiale (omerale), si tratta di un vaso di raro utilizzo nella pratica clinica, poiché la scarsità del circolo collaterale espone a seri problemi ischemici a carico dell arto superiore, in caso di eventi trombotici. N.B. I prelievi di sangue arterioso da puntura diretta dell arteria femorale e brachiale non sono consentiti agli infermieri; nelle predette sedi è possibile il prelievo solo se le arterie sono incannulate. Prima di effettuare un prelievo per emogasanalisi dall arteria radiale, deve sempre essere effettuato il test di Allen per valutare che l arteria ulnare garantisca un flusso di sangue sufficiente ad irrorare la mano e le dita, nel caso si provochi un danno all arteria radiale durante il prelievo. Test di Allen: il paziente chiude con forza la mano per far defluire il sangue dal pugno. Si esercita una pressione sul polso per arrestare il flusso delle arterie ulnare e radiale. Chiedere al paziente di aprire il pugno e di tenere la mano in posizione rilassata (senza estendere completamente le dita). Rilasciare la pressione sull arteria ulnare mentre si osservano il palmo e le dita i quali dovrebbero essere riperfusi entro 15 secondi ed assumere un colorito roseo. Circolo normale se T 7 Circolo ridotto se 8 T 14 Circolo insufficiente se T 14 Parametri Valori normali ph PaCO mm/hg HCO meq/l SaO2 > 95% PaO2 > mm/hg (i valori fisiologici diminuiscono con l età; sottrarre 1 mm/hg da 80 mm/hg per ogni anno di età sopra i 60 anni e fino ai 90 Eccessi o deficit delle +/-2 meq/l basi BE+/BEtHb g/dl Na meq/l Cl meq/l K meq/l Ca meq/l Glucosio mg/dl Lattato meq/l 1
2 Accertamento o Misurare i parametri vitali del paziente o Valutare lo status respiratorio e cardiaco del paziente o Determinare l adeguatezza del flusso arterioso e dei flussi collaterali attraverso il test di Allen o Valutare il polso radiale del paziente Diagnosi infermieristiche Dolore acuto Scambi gassosi compromessi Rischio di trauma Gittata cardiaca compromessa ed insufficiente Clearance inefficace delle vie aeree Ansia e paura Obiettivi Conoscere la corretta procedura da mettere in atto per eseguire un prelievo arterioso da arteria radiale mediante puntura diretta e da catetere arterioso seguendo la procedura sotto descritta. Materiale occorrente Kit per emogasanalisi o siringa eparinizzata da 10 ml con ago da 22 G Tappino per siringa da emogasanalisi e jelly cube Garze sterili Cerotto adesivo Tampone per disinfezione con clorexidina Bustina per trasporto campioni biologici Etichette appropriate per le provette Contenitore con ghiaccio Guanti monouso Supporto cilindrico 2
3 Pianificazione Razionale - Identificare il paziente Verificare l identità del paziente assicura che la corretta procedura sia portata a termine nel paziente giusto. - Informare il paziente della procedura e avvisarlo che il prelievo potrebbe essere doloroso - Assicurarsi che le condizioni del paziente siano stabili da almeno minuti prima del prelievo e correggere l eventuale presenza di fattori che possano influenzare la misura dell emogasanalisi: -paziente appena sveglio; -entro 15 minuti dall aspirazione tracheale; -meno di minuti dall inizio dell ossigenoterapia o dal cambio delle impostazioni del ventilatore; -pazienti nei quali l ossigenoterapia a permanenza prescritta non sia rimasta in loco per almeno minuti consecutivi. - Preparare tutto il materiale occorrente vicino al paziente - Assistere il paziente ad assumere una posizione confortevole. Esporre il braccio e posizionarlo su una superficie rigida, con un telino protettivo sotto l arto e un supporto cilindrico sotto il polso L informazione appropriata fornisce rassicurazione, facilita la cooperazione e diminuisce il rischio di una eventuale iperventilazione dovuta all ansia che influenza il valore del ph e dei gas ematici Queste valutazioni consentono, a chi esegue il prelievo, di eliminare i fattori che sono all origine di risultati imprecisi e ottenere un quadro reale delle condizioni cliniche del paziente. L attendibilità del risultato è legata all utilizzo del materiale corretto. Un posizionamento corretto permette un facile accesso all arto interessato e promuove la sicurezza e il comfort del paziente. Utilizzare un supporto cilindrico sotto il polso permette un migliore accesso al sito di prelievo - Effettuare il lavaggio sociale delle mani Il lavaggio delle mani previene le infezioni - Effettuare il Test di Allen Valuta la pervietà dell arteria radiale e ulnare Attuazione 1. Effettuare il lavaggio sociale delle mani o la decontaminazione con gel antisettico e indossare guanti monouso non sterili 2. Localizzare l arteria radiale e palparla leggermente per individuare il polso radiale 3. Prima del campionamento regolare il volume desiderato della siringa a riempimento automatico arretrando lo stantuffo 4. Disinfettare il sito di inserzione con garze sterili e Clorexidina 2% e lasciare asciugare 3 Razionale Il lavaggio delle mani e previene il rischio di infezioni L eccessiva compressione dell arteria pregiudica la localizzazione del polso La quantità di sangue prelevato deve essere giusta per la quantità di eparina predosata presente nello stantuffo: l eccesso di eparina può influire sul ph del campione di sangue. La disinfezione della cute riduce il rischio di infezioni. Permettere che la cute si asciughi completamente massimizza l azione antimicrobica e previene il contatto della base
4 5. Stabilizzare l arteria da pungere appoggiando il braccio su un supporto cilindrico e iperestendendo leggermente il polso 6. Con le dita indice e medio della mano non dominante palpare l arteria mentre si tiene la siringa con la mano dominante sul sito di iniezione. Non toccare direttamente l area che deve essere punta. 7. Tenere il tampone con le stesse dita usate per palpare l arteria. 8. Tenere il becco di flauto dell ago verso l alto con un angolo di 45 rispetto all arteria radiale dirigendo l ago in senso prossimale. 9. Pungere la cute e l arteria contemporaneamente. Arrestare la progressione dell ago alla comparsa di sangue nell imboccatura dell ago o della siringa. Il sangue pulsante refluirà autonomamente 10. Attendere il riempimento dello stantuffo fino alla quantità precedentemente impostata; non tirare ulteriormente lo stantuffo. 11. Ritirare la siringa e conficcare l ago nel cubetto di gomma e contemporaneamente, con la mano non dominante, iniziare a comprimere il sito di puntura con le garze 12. Applicare una medicazione sterile con bendaggio elasto-compressivo monouso o, in alternativa, medicare con garze sterili piegate in 4 e cerotto. 13. Mantenere in sede la medicazione compressiva per almeno 5-10 minuti; fino a 20 se il paziente è in terapia con anticoagulanti o presenta delle alterazioni della coagulazione 14. Eliminare l ago e smaltirlo. Chiudere la siringa con un tappino Luer Lock. 15. Eliminare, se presenti, le bolle d aria tenendo la siringa in verticale ed espellendo un po di sangue su una garza. 16. Ruotare delicatamente e capovolgere in senso verticale la siringa, senza scuoterla, per assicurarsi che l eparina si distribuisca uniformemente nel campione. 17. Etichettare la siringa con l identificativo del paziente. Indicare sempre, nella modulistica, la frazione inspirata di O2 (FiO2). Questa, se si respira 4 alcolica con l ago riducendo il bruciore associato durante la sua inserzione. Riduce la mobilità dell arteria, la rende maggiormente esposta e agevola l introduzione dell ago. Tenere localizzata l arteria aiuta a eseguire correttamente la puntura. Palpare l area da pungere contaminerebbe l area stessa. Permette di usare subito il tampone quando diviene necessario coprire la zona di puntura. L angolazione consente un migliore flusso di sangue arterioso nell ago. I fori arteriosi obliqui si chiudono più facilmente. Se si verifica un rapido reflusso di sangue significa che è stato raggiunto il flusso arterioso. Arrestare la progressione dell ago riduce il rischio dell attraversamento completo del vaso. Tirare lo stantuffo potrebbe causare emolisi nel campione di sangue Il cubetto di gomma impedisce al campione di entrare in contatto con l aria e riduce il rischio di puntura accidentale. Applicare una piccola medicazione previene eventuali emorragie e stravasi di sangue Se si applica una pressione insufficiente si potrebbe formare un ematoma vasto e dolente, che potrebbe ostacolare successivi prelievi. Il tappino previene che il campione sia contaminato dall aria ambientale. Le bolle di aria possono innalzare ingannevolmente la PaO2 e ridurre la PaCO2. L eparina non permette la coagulazione del campione. Agitare eccessivamente il campione potrebbe provocarne emolisi L identificazione del paziente è fondamentale per evitare errori. Sono informazioni cliniche utili per chi deve interpretare i dati ottenuti al
5 in aria ambiente, corrisponde al 21%. Se il paziente è in ossigeno terapia la FiO2 varia in base al flusso di O2 supplementare somministrato e al tipo di presidio utilizzato. 18. Mettere la siringa nell apposito contenitore di plastica (bustina trasparente) idoneo al trasporto di campioni biologici. Se il campione non viene analizzato entro 15 dal prelievo conservarlo in una miscela di acqua e ghiaccio a una temperatura fine di porre una diagnosi corretta. La PaO2 è strettamente dipendente dalla miscela di gas che il paziente respira al momento del prelievo. Previene contatti accidentali con il sangue. la corretta conservazione riduce il metabolismo delle cellule ematiche (per esempio il consumo di O2 e la produzione di CO2) nel campione. compresa tra 0 e 4 C 19. Smaltire i guanti e lavarsi le mani Il corretto smaltimento e il lavaggio delle mani riducono il rischio di trasmissione delle infezioni 20. Inviare il campione di sangue in Laboratorio secondo protocollo aziendale. 21. Continuare a monitorare i parametri vitali del paziente. Controllare l eventuale comparsa di segni e sintomi di circolo insufficiente o altre complicanze come gonfiore, dolore, formicolio, sanguinamento, pallore, ecc. Un monitoraggio frequente permette un intervento precoce per eventuali complicanze Effettuare un prelievo gas-analitico da un catetere endovascolare arterioso a sistema aperto Materiale occorrente: siringa per emogas, guanti, occhiali di protezione, 2 siringhe da 5 ml, tamponi con disinfettante, etichetta per esame, sacca stoccaggio campione con acqua e ghiaccio, arcella e richiesta. - Identificare il paziente e fornire spiegazioni sulla procedura - Lavaggio delle mani - Indossare guanti ed occhiali - Disinfezione via di accesso con tampone di clorexidina 2% - Connettere la siringa da 5 ml alla porta di accesso del 3 vie, aprirla ed aspirare in modo da ottenere il campione scarto contaminato dalla soluzione di lavaggio (spazio morto di solito corrispondente a 3 volte il volume della linea intercorrente tra arteria e punto di prelievo) - Chiudere la via di lavaggio ruotando il rubinetto in posizione di mezzo - Rimuovere la siringa di scarto e smaltirla - Connettere la siringa da emogas e riaprire la linea arteriosa escludendo quella di lavaggio. Attendere che la siringa si riempia per la quantità indicata dalla casa produttrice - Chiudere la via di lavaggio ruotando il rubinetto in posizione di mezzo - Rimuovere la siringa, sigillarla con il cappuccio presente 5 - Esecuzione della procedura al giusto paziente e rassicurazione dello stesso - Riduzione delle infezioni - Riduzione del rischio infezione ed autoprotezione - Prevenzione dalle infezioni - Riduzione delle probabilità di reperimento di campione emodiluito e di errato significato clinico - Mantenimento dell integrità del sistema - Reperimento del campione corretto - Mantenimento dell integrità del sitema - Corretta conservazione del campione per
6 nella confezione ed immergerla in un sistema di acqua e ghiaccio per l invio al laboratorio - Inserire una nuova siringa da 5 ml ed aprire la linea di lavaggio in modo da far defluire la soluzione all interno della siringa. - Chiudere la linea di lavaggio, eliminare la siringa e sostituire il tappino. - Effettuare un flush pulsatile al fine di eliminare residuati ematici presenti nella via di lavaggio. - Smaltire il materiale ed inviare i campioni in laboratorio; lavare le mani. l invio al laboratorio; riduzione del metabolismo del sangue e delle alterazioni da questo indotte - Lavaggio del rubinetto, eliminazione dei residuati ematici e riduzione del rischio di infezione. - Inviare il campione il prima possibile per aumentare l accuratezza dei risultati. Effettuare un prelievo gas-analitico da un catetere endovascolare arterioso a sistema chiuso Materiale occorrente: siringa per emogas, guanti, occhiali di protezione, tamponi con disinfettante, etichetta per esame, sacca stoccaggio campione con acqua e ghiaccio, arcella e richiesta. - Identificare il paziente e fornire spiegazioni sulla procedura - Lavaggio delle mani - Indossare guanti ed occhiali - Aspirare il campione di scarto con l ausilio del reservoire del circuito chiuso e chiudere la via di lavaggio - Disinfettare la via di accesso con tampone di clorexidina 2% - Connettere la siringa da emogas ed attendere che si riempia per la quantità indicata dalla casa produttrice - Rimuovere la siringa, sigillarla con il cappuccio presente nella confezione e riporla nel sistema acqua/ghiaccio, disinfettare il setto. - Smaltire il materiale ed inviare i campioni in laboratorio; lavare le mani - Esecuzione della procedura sul giusto paziente e rassicurazione dello stesso - Riduzione delle infezioni - Riduzione del rischio infezione ed autoprotezione - Riduzione delle probabilità di reperimento di campione emodiluito e di errato significato clinico - Prevenzione dalle infezioni - Corretto reperimento del campione - Eliminazione dei residui ematici e riduzione del rischio di infezione, corretta conservazione ed invio del campione in laboratorio - Inviare i campioni il prima possibile per aumentare l accuratezza dei risultati. ATTENZIONE ai potenziali errori Errore Instabilità temporanea del paziente perché appena sveglio, perché il prelievo è stato effettuato entro 15 minuti dall aspirazione endotracheale o perché l o2 terapia a permanenza non è in loco da almeno minuti prima del prelievo. Questo si traduce in: PaO2 PaCO2 SO2 ph Mix di sangue venoso ed arterioso: durante il prelievo Raccomandazione Per evitare un interpretazione ambigua dei valori e ottenere un quadro reale delle condizioni cliniche del paziente, questi deve permanere in uno stato stazionario di ventilazione da almeno minuti prima del prelievo. Correggere la presenza di fattori che possano influenzare la misura dell emogasanalisi. Utilizzare siringhe autoventilanti, che non si 6
7 arterioso si corre il rischio di pungere accidentalmente una vena. Anche una singola goccia di sangue venoso nel campione arterioso causa errori. Effetti: PaO2 PaCO2 SO2 Presenza di bolle d aria: le bolle d aria possono danneggiare seriamente il campione; l influenza aumenta quanto maggiore è la dimensione e il tempo di giacenza della bolla nella siringa. Effetti: PaCO2 PaO2 SO2 ph Presenza di coaguli: i campioni di sangue, se non miscelati con eparina, formano coaguli già dopo 15 secondi dal prelievo. Un campione con coaguli non è omogeneo e i risultati dell analisi sono inaffidabili. Inoltre l introduzione di un campione coagulato nell Emogasanalizzatore rischia di danneggiare l apparecchio. Effetti: ck+ Campione emolizzato: quando il campione viene raffreddato a diretto contatto con il ghiaccio o quando viene agitato vigorosamente c è il rischio di rottura dei globuli rossi. Effetti: ck+ cna+ cca2+ Errata o assente identificazione del campione cui consegue: -diagnosi errata -terapia non corretta -necessità di ripetere il prelievo Conservazione del campione: all interno della siringa il metabolismo cellulare continua. Si continua ad utilizzare O2, si produce CO2, il valore del ph diminuisce e si verifica citolisi. Si metabolizza il glucosio e si produce lattato. Effetti: PaO2 PaCO2 ph riempiano in caso di puntura della vena. Usare aghi a taglio obliquo corto sono più facili da posizionare nell arteria, riducono il rischio di pungere la parete opposta. Introdurre l ago con un angolatura di 45. Ispezionare visivamente il campione per verificare la presenza di bolle d aria. Espellere le bolle d aria, subito dopo il prelievo e prima della miscelazione del campione, picchiettando sulla siringa mantenuta in posizione verticale. Utilizzare siringhe autoventilanti pre-eparinate con eparina liofilizzata bilanciata. Miscelare il campione in due direzioni facendolo roteare tra i palmi delle mani e capovolgendolo verticalmente. Non conservare il campione direttamente a contatto con cubetti di ghiaccio e non miscelare con eccessiva forza. Evitare turbolenze nel campione generate da: - diametro dell ago troppo piccolo - ostruzione da coagulo sul percorso del campione - aspirazione manuale Assicurarsi che si siano preparate etichetta e modulistica di riferimento corrette. Oltre i 15 dal prelievo il campione va conservato in una miscela di acqua e ghiaccio a temperatura compresa fra 0-4 C per un massimo di 30. Esiste una notevole differenza tra il ck+ all interno e all esterno delle cellule ematiche; questo gradiente è mantenuto dalla Pompa Sodio-Potassio. Il raffreddamento del campione blocca il meccanismo della pompa. Valutazione Il campione è stato prelevato seguendo la procedura sopra descritta Il campione arriva in laboratorio non contaminato e nei tempi e con le modalità corrette L ambiente è stato ricondizionato e deterso accuratamente secondo linee guida 7
8 Bibliografia/Sitografia Timby, B. K. (2011). Fondamenti di assistenza infermieristica - Concetti e abilità cliniche di base. McGraw-Hill. Pamela Lynn (2013) Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor Casa Editrice Piccin 8
21. Prelievo arterioso per emogasanalisi
deve essere posto in condizioni tali che non ostacolino eventuali manifestazioni di vita. Per questo motivo, la persona deceduta deve essere posta in un locale riscaldato, non deve essere tamponato nella
DettagliMATERIALE DIDATTICO AD ESCLUSIVO USO INTERNO
MATERIALE DIDATTICO AD ESCLUSIVO USO INTERNO LABORATORIO IN AREA SPECIALISTICA DOCENTE Prof. Luisa BERTIZZOLO PRELIEVO ARTERIOSO PER EMOGASANALISI Il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità
DettagliL EMOGASANALISI DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L EMOGASANALISI DALLA TEORIA ALLA PRATICA Università degli studi di Trieste Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche chirurgiche e della salute Cdl in infermieristica A cura degli studenti:
DettagliEMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1
EMOGASANALISI Indagine di laboratorio effettuato su un campione di sangue arterioso o venoso al fine di identificare lo stato della ventilazione e metabolico del paziente. Infermieristica clinica di base
DettagliLORENZO ASCARI Infermiere
LORENZO ASCARI Infermiere è un prelievo di sangue arterioso mediante il quale si analizzano alcuni parametri utili allo studio della respirazione e dell equilibrio acido base quali le pressioni parziali
DettagliEVIDENZE SCIENTIFICHE SULL EMOGASANALISI ARTERIOSO (EGA) Antonino Galfano
EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL EMOGASANALISI ARTERIOSO (EGA) Antonino Galfano 12/05/2019 Il sottoscritto ANTONINO GALFANO ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell
Dettagliemogasanalisi : come, quando, perché
STABILIMENTO OSPEDALIERO POGGIARDO U.O.C. MEDICINA SERVIZIO DI FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA INFERMIERA FERNANDA MANIS emogasanalisi : come, quando, perché L emogasanalisi e un prelievo ematico che permette
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA
DettagliPremesso. Considerato che Rilevato che Avuto riguardo che Preso atto che Evidenziato che Osservato che Sentiti i relatori.
Visto Premesso Tenuto conto che Considerato che Rilevato che Avuto riguardo che Preso atto che Evidenziato che Osservato che Sentiti i relatori. Tenuto conto che: l infermiere possiede le conoscenze teoriche
DettagliInserimento Catetere venoso centrale
Pag. 1 di 4 Inserimento Catetere venoso centrale Materiale occorrente: 1. Kit Catetere venoso centrale 2. Camici, guanti sterili 3. Dispositivi di protezione individuale (occhiali, cuffie e mascherine)
DettagliSCOPI DELL EMOGASANALISI
EMOGASANALISI SCOPI DELL EMOGASANALISI La funzione principale della respirazione è quella di assicurare ossigeno all organismo e di eliminare l eccesso di anidride carbonica. L emogasanalisi arteriosa
DettagliPRELIEVO, TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE
PRELIEVO, TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE Procedure di preparazione al prelievo preparare tutto il materiale occorrente e verificarne il corretto funzionamento (guanti, aghi,batterfly, vacutainer,
DettagliCATETERI VENOSI CENTRALI.
CATETERI VENOSI CENTRALI Definizione Dispositivi vascolari di materiale biocompatibile che vengono introdotti attraverso una vena centrale (giugulare, succlavia) o periferica fino a che la loro punta raggiunge
DettagliPROCEDURA MEDICAZIONE PICC
PROCEDURA MEDICAZIONE PICC Il Picc è un accesso venoso centrale ad inserzione periferica a medio/lungo termine, inserito a livello di vena basilica o cefalica e ancorato alla cute attraverso un dispositivo.
DettagliIstruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA
Rev. 02 del 27/06/14 Pag. 1 / 8 Indice rev. Data Par. n 02 27/06/14 n.d. Pag. n 1 01 01/03/13 Tutti tutte 3 Sintesi della modifica Sostituito Clorexidina 0,5% con Clorexidina 2% per antisepsi cute prelievo
DettagliPROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC
PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso
DettagliIstruzione Operativa Esecuzione prelievi EMOCOLTURA
QUANTI PRELIEVI? ADULTO ENDOCARDITE SUBACUTA SEPSI / ENDOCARDITE ACUTA BATTERIEMIA PRIMITIVA (CVC) 3 SET DI (Aerobi/Anaerobi) prelievo a distanza di 30-60 min 2-3 set (Aerobi/Anaerobi) prelievi a distanza
DettagliIl PICC Catetere Venoso Centrale
U.O.C. Anestesia e Rianimazione Direttore Dott. Pantaleone Grande Ambulatorio di Anestesia e Terapia del Dolore Il PICC Catetere Venoso Centrale Ospedale Soverato 3 Piano Anestesia e Rianimazione Per migliorare
DettagliMaurizio Renis. «EGA, un esame fondamentale: come leggere ed interpretare i dati» Maurizio Renis: EGA
Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d Aragona Salerno Presidio Ospedaliero Santa Maria Incoronata dell'olmo Via De Marinis - 84013 Cava de Tirreni (SA) U.O.C. Medicina Interna
DettagliPROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA
PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE Risorse Umane AD INSERZIONE PERIFERICA Un infermiere impiantatore che deve aver ricevuto specifica formazione nell inserzione del PICC; Un infermiere/oss.
DettagliServizio Infermieristico Domiciliare
Servizio Infermieristico Domiciliare Redatto dagli Infermieri del Servizio Cure Domiciliari Questo opuscolo rappresenta un piccolo aiuto ai familiari che si trovano a dover assistere in casa un loro congiunto
DettagliCorso di Laurea in Infermieristica - II anno Università degli Studi di Perugia. Procedura per il. Prelievo Emocolture. Dr.
Corso di Laurea in Infermieristica - II anno Università degli Studi di Perugia Procedura per il Prelievo Emocolture Dr.ssa Michela Sereni DEFINIZIONE L emocoltura rappresenta un esame di laboratorio fondamentale
Dettaglideve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza
deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza permettere la digitopressione del sito di emergenza (dolore o secrezioni) secondo la
DettagliIL SANGUE COMPOSIZIONE
IL SANGUE COMPOSIZIONE Tessuto connettivo formato da una parte corpuscolata (circa il 45% ) costituita da eritrociti, leucociti e piastrine, in un liquido chiamato PLASMA (circa il 55%) Nell organismo
DettagliAGGIORNAMENTO COME DA CHIARIMENTI PUBBLICATI PER I SOLI LOTTI RIPORTATI CAPITOLATO SPECIALE DI FORNITURA ALLEGATO A FORNITURA DI AGHI E SIRINGHE
AGGIORNAMENTO COME DA CHIARIMENTI PUBBLICATI PER I SOLI LOTTI RIPORTATI CAPITOLATO SPECIALE DI FORNITURA ALLEGATO A FORNITURA DI AGHI E SIRINGHE ELENCO LOTTI E CARATTERISTICHE TECNICHE 1/13 LOTTO N. 6
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA a DELL Pagina 2/5 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3
DettagliIL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA
IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità
DettagliPROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE.
PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE. Definizione e scopo: La procedura è finalizzata a uniformare il comportamento di tutti gli operatori per quanto riguarda la medicazione dei C.V.C.,
DettagliSiringhe per il prelievo di sangue arterioso Portex. Sicure da Utilizzare. Semplici da Attivare. Coerenti nei Risultati
Siringhe per il prelievo di sangue arterioso Portex Sicure da Utilizzare. Semplici da Attivare. Coerenti nei Risultati SIRINGHE PER IL PRELIEVO DI SANGUE ARTERIOSO PORTEX Compatibili con gli analizzatori
DettagliUniversità degli Studi di Catania Corso di Laurea in Infermieristica. Laboratorio Didattico DISPOSITIVI SANITARI PER L ASSISTENZA
LO SPREMISACCA Lo spremisacca è un sistema pneumatico capace di comprimere la sacca di soluzione eparinata ad una pressione di circa 300 mmhg permettendone il lavaggio continuo della via e del vaso ed
DettagliDOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Ospedale S. Giovanni Calibita FATEBENEFRATELLI- Isola Tiberina Roma, 15/06/17 DOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Dott. Giovanni Battista Capoccetta Medicina Interna Ospedale S. Giovanni Calibita
DettagliElaborazione GOIO Gruppo di Lavoro: G. Dell Aquila, M. Luciano, A. Rispo
Tipo di Documento Procedura operativa Elaborazione GOIO Gruppo di Lavoro: G. Dell Aquila, M. Luciano, A. Rispo Contenuti: Premessa Responsabilità Indicazioni d uso Scelta e preparazione del materiale Preparazione
DettagliIstruzioni di Campionamento
Il laboratorio Prochemia dispone di Istruzioni per il corretto di varie matrici. Fermo restando quanto riportato di seguito, il Cliente può sempre avvalersi delle informazioni fornite dal Tecnico Commerciale
DettagliPA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS.
Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali PA.DS.26 Allegato 1 Pag.: 1 di 10 Rev.0: 18/03/2013 PA.DS.26 Allegati Procedura per la gestione dei Cateteri
DettagliGESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM. Gabriella Busca
GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM Gabriella Busca Il sottoscritto Busca Gabriella ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo
DettagliBUTTONHOLE (puntura ad occhiello per la FAV)
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA Dipartimento Strutturale Aziendale Medicina UOC Nefrologia 2 Direttore: f.f. Dott. Franco Calò BUTTONHOLE (puntura ad occhiello per la FAV) Opuscolo informativo tecnica venipuntura
DettagliEmocoltura. Emocoltura
. Emocoltura ED.. REV. DATA DESCRIZIONE 00 00 01/08/2017 PRIMA EMISSIONE REDAZ. DS/inf VERIF. RGQ APPROVAZ. DS c-po.07.01.pr.26 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 1 di 5 INDICE DOCUMENTI DI
DettagliPARAMETRI VITALI IL POLSO LUCA PIETRINI
PARAMETRI VITALI IL POLSO LUCA PIETRINI 1 PARAMETRI VITALI I parametri vitali sono la manifestazione delle funzioni vitali dell organismo relativamente al funzionamento di: apparato cardiocircolatorio
DettagliDOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O.
ASO S. Croce e Carle di Cuneo C.I.O. COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE DOCUMENTO DESCRITTIVO TITOLO GESTIONE DELLE LINEE DI INFUSIONE (cateteri venosi ed arteriosi centrali) IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
DettagliMEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA
MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata
DettagliN/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)
Check list per un audit inteso a valutare le buone pratiche per la prevenzione delle batteriemie correlate a device vascolare (Traduzione integrale della check list del progetto I-care, Australia). Traduzione
DettagliELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA
ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA L elenco dei presidi è quello previsto dall allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO
DettagliIL PRELIEVO VENOSO PERIFERICO
IL PRELIEVO VENOSO PERIFERICO DIPARTIMENTO AD ATTIVITA INTEGRATA DI MEDICINA DI LABORATORIO Direttore: dott. Maurizio Ruscio Responsabile Tecnico di Dipartimento: Maurizio Canaletti Ospedale Maggiore:
DettagliThe new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE
The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE EASY - SAFE - STANDARDIZED DESCRIZIONE DEL DISPOSITIVO ED USO PREVISTO Il sistema SEFFILLER è ideato per il Medico che vuole eseguire terapia rigenerativa
DettagliEvento. Aspetti Tecnici dell Emogasanalisi
Evento Le alterazioni elettrolitiche nel paziente in emodialisi 26 febbraio 2013 Ospedale san Paolo - Milano Aspetti Tecnici dell Emogasanalisi Francesco PADULA A. O. San Paolo (MI) 1 parte Requisiti necessari
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA. SCHEMA DI ALLESTIMENTO DEI SISTEMI ELASTOMERICI DI INFUSIONE (pompe infusionali elastomeriche)
ISTRUZIONE OPERATIVA SCHEMA DI ALLESTIMENTO DEI SISTEMI ELASTOMERICI DI INFUSIONE (pompe infusionali elastomeriche) 1.1 SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa definisce a livello
DettagliGLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE
GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE VALUTAZIONE DIAGNOSTICA I TEST DI LABORATORIO COMPRENDONO
DettagliRaccomandazioni pratiche per il prelievo venoso nell adulto
Raccomandazioni pratiche per il prelievo venoso nell adulto Eleonora Palmerini Coordinatrice Infermieristica Poliambulatori M. Melloni Dall operatore al dato di laboratorio: il prelievo venoso Prima edizione
DettagliINDICAZIONI GENERALI per la PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Locale dedicato. Cappa aspirante a flusso laminare verticale
INDICAZIONI GENERALI per la PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI Locale dedicato Cappa aspirante a flusso laminare verticale Osp. S. Martino - Div. Ematologia 1 C.B.A. 12/ 11/2002 Le cappe devono: essere
Dettaglidiminuito aumentato I disordini acido-base primari metabolici si riconoscono attraverso la valutazione della concentrazione di HCO3-
diminuito aumentato I disordini acido-base primari metabolici si riconoscono attraverso la valutazione della concentrazione di HCO3- Risposta compensatoria all acidosi metabolica Compensazione polmonare
DettagliModalità di esecuzione, di conservazione ed invio dei campioni degli esami microbiologici
Modalità di esecuzione, di conservazione ed invio dei campioni degli esami microbiologici Data Revisione redazione approvazione autorizzazione N archiviazione 04-04-2012 04-04-2013 Coord. Inf. Dott.ssa
DettagliInterpretazione dell emogasanalisi
Interpretazione dell emogasanalisi Guglielmo IMBRIACO Gaetano TAMMARO Rianimazione Terapia Intensiva Ospedale MAGGIORE - Bologna A cosa serve l emogasanalisi? Esame rapido Valutare la ventilazione Valutare
DettagliDirezione Assistenziale e Direzione Medica PRELIEVO ARTERIOSO RADIALE PER EMOGASANALISI
Pag. 1/10 PRELIEVO ARTERIOSO RADIALE PER EMOGASANALISI 1. Lista di distribuzione...1 2. Emissione...1 3. Scopo...2 4. Campo di applicazione...2 5. Riferimenti...2 5.1 Esterni...2 6. Definizioni...2 7.
DettagliSTOCCAGGIO, CONSERVAZIONE, TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI
STOCCAGGIO, CONSERVAZIONE, TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI PAOLA TOMAO Dipartimento di Scienze, Università Roma Tre MANIPOLAZIONE SICURA Integrità dei contenitori per i campioni biologici (provette, capsule
DettagliLA CORRETTA GESTIONE DELLA FASE PRE- ANALITICA DELL EMOGASANALISI
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica Tesi di Laurea LA CORRETTA GESTIONE DELLA FASE PRE- ANALITICA DELL EMOGASANALISI Relatore: Prof.ssa Drusian
DettagliI criteri tecnico-qualitativi dei dispositivi taglienti e pungenti con meccanismo di protezione
I criteri tecnico-qualitativi dei dispositivi taglienti e pungenti con meccanismo di protezione DOCUMENTO REGIONALE LINEE DI INDIRIZZO E CRITERI D USO DEI DISPOSITIVI MEDICI CON MECCANISMO DI SICUREZZA
DettagliCome impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath
Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Firenze 6 Dicembre 2017 Francesco Ursino Infermiere Referente Team Accessi Vascolari Ambulatorio Anestesia- Rianimazione ursino.francesco@hsanmartino.it
DettagliINTERPRETAZIONE DELL EMOGASANALISI ACQUA ELETTROLITI ED EQUILIBRIO ACIDI-BASE
INTERPRETAZIONE DELL EMOGASANALISI ACQUA ELETTROLITI ED EQUILIBRIO ACIDI-BASE Il prelievo arterioso può essere eseguito a livello di arteria femorale e arteria radiale (più doloroso) Il prelievo venoso
DettagliPREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) Raccomandazioni del C.D.C. Center for Disease Control - U.S.A. Guidelines for the prevention of intravascular
Dettaglidata PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PATOLOGIE RESPIRATORIE Cognome e nome nato
data PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PATOLOGIE RESPIRATORIE Cognome e nome nato 1 D.I. COMPROMISSIONE DEGLI SCAMBI GASSOSI NOC : stato respiratorio, scambi gassosi mantenere la concentrazione adeguata di
DettagliCatetere Intravenoso con sistema di sicurezza passivo. IV SAFETY CATHETER
Catetere Intravenoso con sistema di sicurezza passivo. IV SAFETY CATHETER Catetere Intravenoso con sistema di sicurezza passivo. Catetere I.V. (Ago cannula) periferico, costituito da ago in acciaio inox,
Dettagli6. FARMACI. a) Dimensione del problema
6. FARMACI A cura di D. Trevisanuto, I. Mondello, S. Pratesi, D. Sordino Contenuti a) Dimensione del problema b) Quando somministrare i farmaci c) Dove somministrare i farmaci (vie di somministrazione)
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
DettagliEsecuzione prelievi di sangue, liquidi e altri materiali biologici EMISSIONE AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE PALERMO CODICE PROCEDURA.
Pagina 1 di 14 EMISSIONE Redatta da: Dr.ssa Teresa Barone Dr.Pietro Greco Firma Struttura proponente: Dipartimento di Diagnodtica dei laboratori Firma del Responsabile Firma del Responsabile Qualità: Verifica
DettagliIl monitoraggio respiratorio
Il monitoraggio respiratorio Emilia Rufini! Coordinatore Area Semintensiva Pediatrica!! Maria Giovanna Paglietti! Dirigente Medico I livello!! UOC Broncopneumologia! Dipartimento di Medicina Pediatrica!
DettagliSISTEMI MECCANICI DI INFUSIONE
SISTEMI MECCANICI DI INFUSIONE Infusione di liquidi Infusione rapidacontrollata Infusione controllata nelle 24h I sistemi di Infusione meccanica in uso sono: Pompa volumetrica Pompa elastomerica Pompa
DettagliPROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE
E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA PROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO ARCHIVIATO M.D. Biggio, M. Brenta, B. Bruzzone, L. Canepa, M. Lutri, L. Mariotti,
DettagliLA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali
LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 La dr.sa Maria Luisa Manca Bitti dichiara
DettagliESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
MANI PULITE E QUALITA DELL ASSISTENZA SANITARIA ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE PATRIZIA DI CLEMENTE COORDINATORE INFERMIERISTICO AUSL PESCARA PESCARA 28 MARZO
DettagliLA GESTIONE DELLA TERAPIA INFUSIONALE A DOMICILIO
OPUSCOLO INFORMATIVO LA GESTIONE DELLA TERAPIA INFUSIONALE A DOMICILIO SERVIZIO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA DOMICILIARE AZIENDA USL 12 VERSILIA SOSTITUZIONE DEL FLACONE FINITO CON UN ALTRO NUOVO quando
DettagliDERIVAZIONE VENTRICOLARE ESTERNA ( DVE) DERIVAZIONE SPINALE ESTERNA ( DSP ) DERIVAZIONE VENTRICOLO PERITONEALE (DVP) E VENTRICOLO ATRIALE ( DVA )
DERIVAZIONE VENTRICOLARE ESTERNA ( DVE) DERIVAZIONE SPINALE ESTERNA ( DSP ) DERIVAZIONE VENTRICOLO PERITONEALE (DVP) E VENTRICOLO ATRIALE ( DVA ) RESERVOIR La DVE/ DSP è posizionata in Sala Operatoria,
DettagliLaboratorio Centrale Analisi Chimico-Cliniche SMeL 369
MODALITA DI CONSEGNA DEI CAMPIONI L UO eroga prestazioni per le seguenti tipologie di Utenti: UO di degenza dei presidi dell ASST Altri Enti Pubblici e Privati Pazienti ambulatoriali che afferiscono al
DettagliBIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE
BIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE Biopsia epatica Paracentesi Toracentesi Biopsia polmonare Puntura lombare-rachicentesi Biopsie mammarie BIOPSIA EPATICA Definizione Prelievo di un frammento di tessuto epatico
DettagliLo spazio che crea tempo assistenziale: l isola infermieristica come opportunità per la corretta gestione dell accesso venoso
Lo spazio che crea tempo assistenziale: l isola infermieristica come opportunità per la corretta gestione dell accesso venoso Anna Morselli Infermiera U.O. Medicina 1 Ospedale Ramazzini Carpi Il sottoscritto
DettagliDott. Bono Luigina Dott. Paggioro Alessandra
Dott. Bono Luigina Dott. Paggioro Alessandra Il sottoscritto Bono Luigina ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Dettagli(02.44) APPLICARE E CONTROLLARE IL MONITOR PER LA FUNZIONE CARDIACA
(02.44) APPLICARE E CONTROLLARE IL MONITOR PER LA FUNZIONE CARDIACA Il monitoraggio cardiaco a letto del paziente fornisce una valutazione continua dell attività elettrica cardiaca, e viene utilizzato
Dettagli118 ISS t hg yri p oc
INSEGNAMENTO DEL PRIMO SOCCORSO Scuola Secondaria di II grado TRAUMI Per trauma si intende una lesione prodotta da qualsiasi causa esterna che agisca con violenza sull organismo. TRAUMI Le lesioni traumatiche
Dettagli"LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI"
"LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI" Nuovo Ospedale di Sassuolo 25-28 Maggio 2018 EMOCOLTURE Inf. Giulia Saponi CONSIDERAZIONI GENERALI In ambito sanitario, il processo di definizione di una diagnosi, si
DettagliI b. Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica
Assistenza post operatoria I b Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica Assistenza Post Operatoria La fase post operatoria riguarda quelle attività che si verificano dal momento in cui il paziente è
DettagliCorretta tecnica di conservazione e somministrazione insulinica
Corretta tecnica di conservazione e somministrazione insulinica La terapia insulinica la terapia insulinica è il principale trattamento del diabetedi tipo I,mentre puo essere usata nel diabete di tipo
DettagliDIECI ANNI DI MONITORAGGIO CVC Federica Righi Ematologia BCM-Reggio Emilia. 17 Novembre 2007
DIECI ANNI DI MONITORAGGIO CVC 1998-2008 Federica Righi Ematologia BCM-Reggio Emilia 17 Novembre 2007 Parametri di valutazione Cute Secrezioni Edema Sanguinamento Dolore Scheda di valutazione CVC a BREVE
DettagliOssigenoterapia: le nuove evidenze scientifiche
A. O. Card. G. Panico Tricase (Le) Ossigenoterapia: le nuove evidenze scientifiche Bisceglie 22 Novembre 2013 Relatore: Inf. Antonio Negro Fonti http://www.evidencebasednursing.it/ http://www.ebnitalia.it/
DettagliLA GESTIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE A DOMICILIO
SGQ EN-ISO 9001:2008 Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N.13 U.O.C. di NEFROLOGIA E DIALISI Direttore: Dott.ssa Gina Meneghel LA GESTIONE DEL CVC A DOMICILIO
DettagliLE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta
LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua
DettagliTRACHEOSTOMIA Daniele Mancini
TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Per tracheostomiasi intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente,
DettagliFARMACI Presentarsi al punto prelievi a digiuno per il prelievo prima dell assunzione del mattino
PRELIEVO DI SANGUE VENOSO Osservare un digiuno 8-12 ore prima del prelievo Evitare di sostenere sforzi fisici nelle 12 ore prima del prelievo Non fumare nel periodo di tempo intercorrente tra il risveglio
DettagliIL CONTRIBUTO ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE DELL OSSIGENO TERAPIA
IL CONTRIBUTO ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE DELL OSSIGENO TERAPIA ERIKA FINOCCHIO INFERMIERA S.C. COORDINAMENTO PROFESSIONI SANITARIE TERRITORIALE ASL 2 SSRL 12 MAGGIO 2019 La sottoscritta Erika Finocchio
DettagliLA TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI. C.P.S.E Cristofori M.Grazia
LA TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI C.P.S.E Cristofori M.Grazia DM 25/1/2001 LA TRASFUSIONE CORRESPONSABILITA MEDICO INFERMIERE COMPETENZE SPECIFICHE INTEGRATE COMPETENZE MEDICHE E INFERMIERISTICHE
DettagliElenco Check List e documenti AUSL VDA
Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,
DettagliPREPARAZIONE PREPARAZIONE
PREPARAZIONE Aprire la confezione con procedure asettiche. Posizionare il catetere in situ. Togliere il trocar, fissare il catetere e collegarlo al tubo di connessione.. Per produrre il vuoto nel soffietto
DettagliConcetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE
Concetti generali In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Batteriemia: presenza di batteri nel sangue Fungemia: presenza di funghi nel sangue PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA L emocoltura è definita
DettagliPROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE 1 Principi generali Una percentuale di infezioni nosocomiali del tratto urinario compresa fra 60% e 80% si associa alla presenza di catetere
DettagliIl sottoscritto... in qualità di Legale Rappresentante della Ditta... con sede in... DICHIARA
Il sottoscritto...... in qualità di Legale Rappresentante della Ditta.... con sede in.... DICHIARA che relativamente alla fornitura sottostante dell offerta n... del / / Sarà prevista l installazione di:
DettagliGravità e Urgenza. Gravità. Urgenza
Gravità Gravità e Urgenza E una situazione in cui la vita del soggetto non è in pericolo. È meglio non muovere l infortunato e attendere con calma il soccorso qualificato. I soccorritori agiranno nella
DettagliInformazioni generali al paziente prima dell esame
1 Informazioni generali al paziente prima dell esame Tutti i pazienti sottoposti ad esami diagnostici necessitano di informazioni. Le istruzioni devono essere fornite in forma orale e scritta e in un linguaggio
DettagliIL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA CON ECOCONTRASTO. Infermiera Laura Pitacco (Trieste)
IL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA CON ECOCONTRASTO Infermiera Laura Pitacco (Trieste) ECOCARDIOGRAFIA CON MEZZO DI CONTRASTO Soluzione fisiologica agitata Esafluoruro di zolfo SOLUZIONE FISIOLOGICA AGITATA
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001. Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato. Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione
ISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001 Data emissione: 01/07/2016 AO S. Croce e Carle Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato Rev. n 00 Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione Paola
DettagliLA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE. Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U.
LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U. Parini Aosta Torino, 21 ottobre 2011 1 L EMOPERFUSIONE E il trattamento extracorporeo
Dettagli