Ufficio Studi Uilca 1
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- Eduardo Farina
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2 Nota 1 Il sistema bancario nazionale e internazionale è in mutamento a causa dello spostamento dell asse economico dall Atlantico al Pacifico e perché la crisi economica che si protrae dal 2008 ha cambiato i modelli di business del settore. La redditività la si ottiene dal trading sui titoli, dalla consulenza e in maniera minore dall intermediazione creditizia. Le normative internazionali infatti impongono un maggior capitale alle banche per concedere prestiti, inoltre la congiuntura economica negativa, soprattutto in Italia, comporta una contrazione della concessione del credito, con conseguente diminuzione dei margini per gli istituti di credito. Si sviluppa così un modello bancario nuovo con al centro l investment banking e non più il retail banking. Questo comporta un minor utilizzo di risorse umane e di strutture (filiali) e minor capitale investito. Se dagli Stati Uniti sono iniziati i cambiamenti che hanno segnato il mondo, almeno nell ultimo secolo, la nuova composizione dell indice Dow Jones dei 30 titoli più importanti della Borsa valori di New York attesta che per la prima volta dal 1999 non è presente nessuna banca propriamente retail. Inizia dunque il declino della «banca sottocasa» con molti addetti e filiali. 2
3 Quale futuro per il retail banking? D O W J O N E S DATA TITOLO SETTORE 1999 CITIGROUP RETAIL BANK J.P. MORGAN & COMPANY INVESTMENT BANKING AMERICAN EXPRESS SERVIZI FINANZIARI 2004 CITIGROUP RETAIL BANK J.P. MORGAN CHASE & COMPANY INVESTMENT BANKING/ RETAIL BANK AMERICAN EXPRESS SERVIZI FINANZIARI AIG ASSICURAZIONI 2012 BANK OF AMERICA RETAIL BANK J.P. MORGAN CHASE & COMPANY INVESTMENT BANKING/ RETAIL BANK AMERICAN EXPRESS SERVIZI FINANZIARI THE TRAVELERS CORP ASSICURAZIONE 2013 J.P. MORGAN CHASE & COMPANY INVESTMENT BANKING/ RETAIL BANK GOLDMAN SACHS INVESTMENT BANKING/ BANCA D'AFFARI AMERICAN EXPRESS SERVIZI FINANZIARI VISA CORP CREDITO AL CONSUMO THE TRAVELERS CORP ASSICURAZIONE 3
4 Nota 2 In Italia la transazione in atto nel sistema bancario diventa ogni giorno più palpabile. Lo sviluppo delle banche online ha la conseguenza di ridurre la presenza dei clienti nelle filiali e permette una riduzione dei costi per la clientela. La personalizzazione dei servizi bancari con la consulenza e con lo sviluppo del private banking permette di aumentare le commissioni. Per fare questo c è necessità di personale specializzato e preparato. L investimento in conoscenza diventa fondamentale, sia per le aziende che per i lavoratori. La minor concessione di credito sia per insufficienza della domanda che per restrizione dell offerta obbliga il sistema produttivo del paese a esplorare altri modi per soddisfare la domanda di capitali. Questo è dunque un cambiamento sistemico che necessita di nuove norme e nuovi attori economici. Il settore bancario ha mostrato di saper rispondere al cambiamento in atto cercando di avvicinare le risorse umane dalle strutture centrali alle filiali per intercettare meglio i bisogni della clientela. 4
5 Sistema bancario PIATTAFORME ON LINE PERSONALIZZAZIONE DEI SERVIZI 2012 VARIABILI 2013 ENDOGENE MINORE CREDITO RICONVERSIONI PROFESSIONALI TRANSIZIONE 5
6 Nota 3 In molte aree del mondo la crisi del 2008 è stata superata e solo tensioni politiche e/o militari pregiudicano questa ripresa. L Italia rimane un paese che cresce meno nelle fasi di espansione economica e soffre maggiormente i periodi di recessione rispetto a molti paesi industrializzati. L alto tasso di disoccupazione sia totale che giovanile si rilette sia sulla propensione al consumo che su quella al risparmio delle famiglie, ma è soprattutto l assenza di investimenti che preoccupa. Senza di questi non vi è futuro. Questo paese investe poco in ricerca e sviluppo e l idea che si possa aumentare l occupazione e la competitività posizionandosi nelle medesime fasce di mercato ante crisi è solo illusorio. 6
7 Nota 4 Le aziende che hanno chiuso difficilmente riapriranno e i costi di produzione non sono competitivi rispetto ai nuovi competitor. L Asia e l Africa presidieranno le fasce basse di produzione che sono «labour intensive» e necessitano di bassi salari e alti volumi produttivi per originare profitti. Sovente i salari bassi nascondono restrizioni dei diritti sul lavoro e sulla persona, oltre che condizioni ambientali non salubri. 7
8 Indicatori del sistema economico PIL Mondo 3,6 4,6 5,3 5,4 2,8-0,6 5,2 4,0 3,2 3,3 4,0 4,5 Economie avanzate 2,8 2,6 3,0 2,8 0,1-3,5 3,0 1,6 1,2 1,2 2,2 2,5 Stati Uniti 3,3 3,1 2,7 1,9-0,3-3,1 2,4 1,8 2,2 1,9 3,0 2,9 Area euro 2,2 1,7 3,2 3,0 0,4-4,4 2,0 1,4-0,6-0,3 1,1 1,6 Europa centro orientale 4,1 5,9 6,4 5,4 3,1-3,6 4,6 5,2 1,6 2,2 2,8 3,8 Asia 7,1 9,5 10,4 11,6 7,9 6,9 9,9 8,1 6,6 7,1 7,3 7,7 America latina 2,6 4,7 5,7 5,8 4,2-1,5 6,1 4,6 3,0 3,4 3,9 3,9 Africa sub sahariana 4,5 6,2 6,4 7,0 5,6 2,7 5,4 5,3 4,8 5,6 6,1 5,5 Italia 1,6 0,9 2,2 1,7-1,2-5,5 1,7 0,4-2,4-1,5 0,5 1,2 2013/06 DISOCCUPAZIONE 12% DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 39,5% IMPRESE FALLITE DAL 2009 al
9 Indicatori del sistema economico ITALIA IMPORTAZIONE DI BENI E SERVIZI 12,6 0,5-7,7-1,5 3,8 ESPORTAZIONE DI BENI E SERVIZI 11,4 5,9 2,3 2,3 3,9 SPESA DELLE FAMIGLIE 1,5 0,1-4,3-1,6 0,4 INVESTIMENTI FISSI LORDI 0,6-1,8-8,0-3,5 2,9 9
10 Indicatori del sistema economico SPESA PER RICERCA&SVILUPPO ITALIA 1,13 1,17 1,21 1,26 1,25 FRANCIA 2,08 2,12 2,27 2,24 2,25 GERMANIA 2,53 2,69 2,82 2,80 2,84 REGNO UNITO 1,77 1,78 1,84 1,80 1,77 SPAGNA 1,27 1,35 1,39 1,39 1,33 USA 2,72 2,86 2,91 2,83 2,77 UE-27 1,77 1,84 1,92 1,91 1,94 QUALE FUTURO? 10
11 Nota 5 Si può reagire al declino; l Italia è un paese con molte risorse e creatività ma tutti gli attori economici, sociali, politici devono prendere coscienza che siamo solo nominalmente tra i sette paesi più industrializzati del mondo. Il nostro indice di competitività e di qualità della vita, come sistema paese, ci classifica molto più in basso. 11
12 La storia «Può essere magnifico il declino è inevitabile fare un parallelo con la Vienna del secolo scorso. Pensate a questi nomi: Klimt, Schiele, Mahler, Kafka, Freud, Musil, Joseph Roth, l economista Joseph Schumpeter. E impressionante l elenco dei giganti che vissero nel cuore di un impero austroungarico al tramonto, che si stava disfacendo sotto i loro occhi. C è qualcosa di fecondo nella decadenza: è la fase in cui un impero perde le sue certezze e quindi diventa più eclettico; si mette in discussione, sperimenta, fa incroci, si apre alle contaminazioni dell altro» Federico Rampini, Intervento al Festival dell economia di Trento il 30 maggio
13 Sistema bancario 13
14 Nota 6 Il sistema bancario italiano è composto da 75 gruppi bancari e 706 istituti di credito. I primi 5 gruppi bancari erogano circa il 40% dei crediti del sistema creditizio nazionale. Gli sportelli bancari al 31 dicembre 2012 sono e quelli postali I dipendenti del settore creditizio al 31 dicembre 2012 sono , in diminuzione del 3,5% rispetto alla fine del
15 Indicatori del sistema bancario ANNO di cui GRUPPI BANCARI Banche banche spa di cui banche popolari di cui banche di credito cooperativo di cui succurs ali di banche Totale Delta Totale Inclusi nei gruppi bancari Non inclusi nei gruppi bancari 15
16 Trend < utili < costi del personale < Margine d interesse > rettifiche su crediti 16
17 Nota 7 Il sistema bancario italiano è riuscito nel 2012 a diminuire il costo del personale utilizzando il Fondo di solidarietà e attuando una riduzione dei costi di struttura. Il risultato operativo negativo è pesantemente influenzato dalle rettifiche su crediti, sia a livello complessivo di sistema, che nei maggiori gruppi bancari (Intesasanpaolo, Unicredit, Banca Monte dei Paschi, Banco Popolare, Unione Banche Italiane) 17
18 Indicatori del sistema bancario TOTALE SISTEMA BANCARIO Variazione MARGINE D'INTERESSE ALTRI RICAVI di cui commissioni MARGINE D'INTERMEDIAZIONE COSTI di cui spese del personale RISULTATO DI GESTIONE ACCANTONAMENTI E RETTIFICHE di cui rettifiche su crediti RISULTATO OPERATIVO dati in milioni di euro
19 Indicatori del sistema bancario MAGGIORI GRUPPI Variazione MARGINE D'INTERESSE ALTRI RICAVI di cui commissioni MARGINE D'INTERMEDIAZIONE COSTI di cui spese del personale RISULTATO DI GESTIONE ACCANTONAMENTI E RETTIFICHE di cui rettifiche su crediti RISULTATO OPERATIVO dati in milioni di euro
20 Indicatori del sistema bancario CONTO ECONOMICO TOTALE SISTEMA MAGGIORI GRUPPI ALTRI RICAVI/ MARG. D'INTERMEDIAZIONE 8,5% 14,5% 10,2% 14,5% COMMISSIONI/MARG. D'INTERMEDIAZIONE 32,7% 32,7% 32,7% 31,7% MAR. D'INTER./MARG. D'INTERMEDIAZIONE 58,8% 52,8% 57,1% 53,7% RETTIFICHE/SPESE DEL PERSONALE 57,1% 92,3% 61,8% 91,7% COST-INCOME ratio 67,9% 63,0% 67,9% 63,7% RETTIFICHE/RISULTATO DI GESTIONE 65,2% 86,5% 71,2% 90,8% ROE AL NETTO AVVIAMENTI 1,7% 0,4% 1,3% 0,0% 20
21 Patologia del sistema bancario RETTIFICHE SU CREDITI 21
22 Nota 8 Al 31 dicembre 2012 le rettifiche su crediti ammontavano a 30 miliardi di euro e nel 2006 erano 7 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2012 le spese del personale ammontavano a 32 miliardi di euro e nel 2006 erano 30 miliardi di euro. Dal 2006 al 2012 le rettifiche su crediti sono quadruplicate, mentre le spese del personale sono sostanzialmente stabili. Nel 2012 le rettifiche su crediti sono pari al 92% delle spese del personale e al 90% del risultato di gestione. Dal 2006 al 2012 gli utili complessivi del sistema bancario sono stati di 40 miliardi di euro 22
23 Indicatori del sistema bancario 23
24 Indicatori del sistema bancario 24
25 Indicatori del sistema bancario SISTEMA BANCARIO SPESE DEL PERSONALE RETTIFICHE SU CREDITI RETTIFICHE SU CREDITI/SPESE DEL PERSONALE 23,5% 25,0% 41,8% 63,2% 54,3% 57,1% 92,3% MAGGIORI GRUPPI SPESE DEL PERSONALE RETTIFICHE SU CREDITI RETTIFICHE SU CREDITI/SPESE DEL PERSONALE 22,1% 24,2% 40,2% 71,9% 60,0% 61,8% 91,7% 25 dati in milioni di euro
26 Nota 9 Al 31 dicembre 2012 i crediti deteriorati erano l 8,7% dei crediti concessi e sono aumentati del 1,6% rispetto al 2011: Il continuo deterioramento della congiuntura economica influisce pesantemente sulla gestione del credito. 26
27 Indicatori del sistema bancario CREDITI VERSO CLIENTELA Crediti Tasso di copertura Quota sul totale dei crediti ,9% 5,8% 100,0% 100,0% in bonis ,6% 0,6% 92,9% 91,3% deteriorati ,2% 38,9% 7,1% 8,7% di cui sofferenze ,7% 55,0% 2,9% 3,4% di cui incagli ,3% 23,4% 2,7% 3,4% di cui ristrutturati ,4% 22,4% 0,8% 0,8% di cui scaduti/sconfinati ,3% 9,1% 0,7% 1,1% TOTALE SISTEMA MAGGIORI GRUPPI CORE TIER 1 9,3% 10,7% 8,9% 10,9% 27
28 UILCA 28
29 Nota 10 L obbiettivo della ricerca Uilca, analizzando i bilanci semestrali dei principali istituti di credito nazionali, è monitorare il loro andamento economico e patrimoniale, verificando se le tendenze desunte dall analisi al 31 dicembre 2012 del sistema bancario sui dati elaborati dalla Banca d Italia sono presenti anche al 30 giugno
30 Campione BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA BANCA POPOLARE DI MILANO BANCA POPOLARE DI SONDRIO BANCO POPOLARE BANCHE CARIGE CREDITO VALTELLINESE MONTE DEI PASCHI DI SIENA CREDITO EMILIANO INTESASANPAOLO UBI UNICREDIT 30
31 Nota 11 Prosegue anche al 30 giugno 2013 la tendenza all aumento dei crediti deteriorati che rispetto al 30 giugno 2012 passano dal 8,7% al 9,6%. I crediti a sofferenza sono mediamente pari al 4% dei crediti totali e risultano in aumento dello 0,5% rispetto al 30 giugno Il grado di copertura dei crediti deteriorati è maggiore nei grandi gruppi bancari di circa 8-10% rispetto agli istituti minori. La Banca d Italia verifica costantemente il processo di valutazione del credito dei singoli istituti per avere una situazione reale delle criticità degli istituti di credito. 31
32 Crediti TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI PAST DUE TOTALE CREDITI DETERIORATI BONIS TOTALE CREDITI TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 31/12/2012 SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI PAST DUE TOTALE CREDITI DETERIORATI BONIS TOTALE CREDITI TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO VARIAZIONE SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI PAST DUE TOTALE CREDITI DETERIORATI BONIS TOTALE CREDITI dati in milioni di euro
33 % Crediti deteriorati/tot crediti SISTEMA BANCARIO ANNO ,1% SISTEMA BANCARIO ANNO ,7% % CRED. DETERIORATI/ CRED.TOTALI 30/06/ /12/2012 TOTALE 9,6% 8,7% INTESASANPAOLO 8,3% 7,6% UNICREDIT 8,7% 8,1% MPS 13,8% 12,3% BANCO POPOLARE 13,8% 13,0% UBI 9,6% 8,7% BPER 13,2% 10,8% BPM 9,4% 7,9% CARIGE 10,6% 7,0% CREDEM 3,9% 3,6% CREVAL 12,2% 9,5% POP SONDRIO 6,3% 5,2% 33
34 Composizione crediti TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 SOFFERENZE 4,0% 3,4% 3,9% 5,8% 5,3% 3,6% 4,8% 3,0% 4,0% 1,5% 3,7% 1,7% INCAGLI 3,8% 3,7% 3,0% 5,0% 5,3% 4,4% 6,8% 4,1% 4,5% 1,7% 4,7% 2,7% RISTRUTTURATI 0,9% 0,6% 1,0% 1,0% 2,4% 0,6% 0,6% 2,0% 0,3% 0,1% 0,8% 0,1% PAST DUE 1,0% 0,7% 0,8% 2,1% 0,7% 1,0% 1,0% 0,3% 1,8% 0,6% 3,1% 1,8% TOTALE CREDITI DETERIORATI 9,6% 8,3% 8,7% 13,8% 13,8% 9,6% 13,2% 9,4% 10,6% 3,9% 12,2% 6,3% BONIS 90,4% 91,7% 91,3% 86,2% 86,2% 90,4% 86,8% 90,6% 89,4% 96,1% 87,8% 93,7% TOTALE CREDITI 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 31/05/2013 SISTEMA BANCARIO ITALIANO % SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI 3,60% TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 31/12/2012 SOFFERENZE 3,5% 3,0% 3,5% 5,1% 4,7% 3,2% 3,9% 2,5% 3,3% 1,3% 2,8% 1,1% INCAGLI 3,3% 3,1% 2,8% 4,2% 5,0% 3,9% 5,2% 3,6% 2,1% 1,6% 3,6% 2,1% RISTRUTTURATI 1,0% 0,8% 1,0% 1,0% 2,4% 0,7% 0,8% 1,6% 0,2% 0,1% 0,8% 0,2% PAST DUE 0,9% 0,8% 0,7% 1,9% 1,0% 1,0% 0,9% 0,3% 1,5% 0,5% 2,3% 1,8% TOTALE CREDITI DETERIORATI 8,7% 7,6% 8,1% 12,3% 13,0% 8,7% 10,8% 7,9% 7,0% 3,6% 9,5% 5,2% BONIS 91,3% 92,4% 91,9% 87,7% 87,0% 91,3% 89,2% 92,1% 93,0% 96,4% 90,5% 94,8% TOTALE CREDITI 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 34
35 % Coverage dei crediti INTESASAN UNICREDIT MPS BANCO UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP 30/06/2013 PAOLO POPOLARE SONDRIO % COPERTURA SOFFERENZE 61,1% 55,3% 58,1% 37,5% 41,8% 54,8% 53,9% 49,7% 55,9% 58,1% 58,2% INCAGLI 23,3% 31,6% 20,4% 17,7% 14,1% 17,5% 19,3% 17,7% 13,7% 14,5% 28,5% RISTRUTTURATI 12,0% 32,3% 16,4% 13,4% 14,5% 10,3% 8,4% 9,3% 7,6% 11,9% 8,5% PAST DUE 10,8% 16,1% 6,4% 7,3% 3,2% 6,5% 8,1% 3,8% 5,4% 3,8% 10,7% TOTALE CREDITI DETERIORATI 44,2% 44,1% 41,1% 25,7% 26,3% 35,8% 33,3% 32,1% 35,9% 33,3% 37,0% BONIS 0,8% 0,5% 0,6% 0,4% 0,6% 0,6% 0,6% 0,5% 0,3% 0,6% 0,6% TOTALE CREDITI 6,8% 6,8% 9,2% 4,9% 3,8% 7,3% 5,0% 5,2% 2,4% 6,2% 4,1% 31/12/2013 SISTEMA BANCARIO ITALIANO % COPERTURA SOFFERENZE 55,00 INTESASAN UNICREDIT MPS BANCO UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP 31/12/2012 PAOLO POPOLARE SONDRIO % COPERTURA SOFFERENZE 60,5% 56,4% 57,9% 39,1% 42,6% 54,9% 55,8% 49,7% 55,3% 59,7% 57,9% INCAGLI 20,6% 32,8% 21,9% 20,0% 12,6% 20,0% 19,6% 14,6% 12,4% 18,4% 30,1% RISTRUTTURATI 20,2% 31,5% 14,6% 14,9% 14,8% 17,5% 8,7% 7,4% 8,7% 14,8% 19,9% PAST DUE 10,2% 16,6% 5,7% 7,3% 2,9% 5,7% 7,3% 2,2% 5,2% 3,4% 11,0% TOTALE CREDITI DETERIORATI 42,7% 44,8% 41,0% 26,8% 26,0% 36,8% 34,3% 34,3% 35,0% 35,2% 34,6% BONIS 0,8% 0,6% 0,6% 0,5% 0,6% 0,7% 0,6% 0,5% 0,3% 0,6% 0,7% TOTALE CREDITI 6,0% 6,6% 8,3% 4,9% 3,5% 6,4% 4,5% 3,9% 2,2% 5,4% 3,3% 35
36 Raccolta TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 RACCOLTA DIRETTA RACCOLTA INDIRETTA n.d TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2012 RACCOLTA DIRETTA RACCOLTA INDIRETTA n.d TOTALE INTESASANP AOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO VARIAZIONE RACCOLTA DIRETTA RACCOLTA INDIRETTA n.d dati in milioni di euro
37 Nota 12 La ricerca UILCA mostra che la redditività del campione di banche analizzato è pesantemente influenzata dalle rettifiche su crediti, e la composizione del margine d intermediazione risulta ancora, per oltre il 50%, costituito da margine d interessi, anche se in declino, mentre le commissioni pesano per circa il 30%. Questa struttura di ricavi, tipica di una banca retail è destinata a mutare, se cambierà il modello di azienda di credito più legato ai servizi e meno alla intermediazione creditizia. 37
38 Indicatori economici TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 MARGINE D'INTERESSE COMMISSIONI NETTE RISULT- NETTO DELL'ATTIV.' DI NEGOZ MARGINE D'INTERMEDIAZIONE RETTIFICHE PER DETERIORAMENTO di cu su crediti TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2012 MARGINE D'INTERESSE COMMISSIONI NETTE RISULT- NETTO DELL'ATTIV.' DI NEGOZ MARGINE D'INTERMEDIAZIONE RETTIFICHE PER DETERIORAMENTO di cu su crediti TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO VARIAZIONE MARGINE D'INTERESSE COMMISSIONI NETTE RISULT- NETTO DELL'ATTIV.' DI NEGOZ MARGINE D'INTERMEDIAZIONE RETTIFICHE PER DETERIORAMENTO di cu su crediti dati in milioni di euro
39 Indicatori economici 30/06/2013 TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE MARG. INTER./MARG. D'INTERMEDIAZ. 53,8% 55,5% 53,5% 50,5% 47,9% 54,0% COMMISSIONI/MARG. D'INTERMEDIAZ. 33,6% 31,9% 32,4% 40,2% 42,4% 38,5% RISUL. DI NEGOZ/MARG. D'INTERMEDIAZ. 5,1% 5,0% 6,2% 5,3% 5,2% 3,4% RETTIFICHE SU CREDITI/ MARG. D'INTER. 27,4% 26,5% 23,9% 48,8% 24,9% 24,5% UBI 30/06/2013 BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO MARG. INTER./MARG. D'INTERMEDIAZ. 58,5% 48,6% 54,7% 49,9% 75,7% 56,1% COMMISSIONI/MARG. D'INTERMEDIAZ. 31,8% 32,5% 23,9% 34,6% 45,2% 29,8% RISUL. DI NEGOZ/MARG. D'INTERMEDIAZ. 1,9% 3,4% 2,4% 1,1% 1,0% 7,1% RETTIFICHE SU CREDITI/ MARG. D'INTER. 40,3% 18,9% 42,0% 9,3% 42,6% 37,7% 39 dati in milioni di euro
40 Indicatori economici TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 SPESE AMMINISTRATIVE di cui spese del personale di cui altre spese amministrative ALTRI PROVENTI/ONERI COSTI OPERATIVI TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2012 SPESE AMMINISTRATIVE di cui spese del personale di cui altre spese amministrative ALTRI PROVENTI/ONERI COSTI OPERATIVI TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO VARIAZIONE SPESE AMMINISTRATIVE di cui spese del personale di cui altre spese amministrative ALTRI PROVENTI/ONERI COSTI OPERATIVI dati in milioni di euro
41 Indicatori economici 30/06/2013 TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO SPESE DEL PERSONALE RETTIFICHE SU CREDITI TOTALE /06/2012 TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO SPESE DEL PERSONALE RETTIFICHE SU CREDITI TOTALE VARIAZIONE TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO SPESE DEL PERSONALE RETTIFICHE SU CREDITI TOTALE dati in milioni di euro
42 Rett. su cred./spese del personale Rettifiche su crediti/ Spese Personale 30/06/ /12/2012 TOTALE 78,1% 64,6% INTESASANPAOLO 94,7% 66,5% UNICREDIT 64,6% 67,2% MPS 111,1% 80,8% BANCO POPOLARE 63,9% 55,0% UBI 59,4% 48,3% BPER 108,2% 71,8% BPM 50,6% 40,5% CARIGE 124,7% 35,5% CREDEM 22,3% 17,4% CREVAL 81,8% 50,9% POP SONDRIO 160,9% 118,9% 42
43 Indicatori economici NUMERO RISORSE SPORTELLI 30/06/ /06/2012 DELTA 30/06/ /06/2012 DELTA TOTALE INTESASANPAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO
44 Indicatori economico/patrimoniali TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2013 UTILE/PERDITA COST/INCOME 50,1% 59,5% 67,0% 60,8% 64,9% 54,9% 56,4% 50,9% 62,1% 64,9% 42,4% CORE TIER1 RATIO 11,1% 11,4% 11,0% 10,1% 12,1% 8,2% 7,5% 6,2% 9,6% 8,0% 7,9% TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO 30/06/2012 UTILE/PERDITA COST/INCOME 6 49,8% 56,8% 59,5% 61,8% 63,6% 58,1% 62,7% 54,9% 65,0% 68,3% 43,7% CORE TIER1 RATIO 1 10,7% 10,4% 0,0% 0,0% 10,2% 8,1% 9,0% 6,7% 9,6% 7,9% 7,9% TOTALE INTESASAN PAOLO UNICREDIT MPS BANCO POPOLARE UBI BPER BPM CARIGE CREDEM CREVAL POP SONDRIO VARIAZIONE UTILE/PERDITA dati in milioni di euro
45 Nota 13 Il futuro del sistema bancario è investire nella conoscenza e nella formazione in quanto le figure professionali richieste in futuro necessiteranno di grande competenza e professionalità. Come OO.SS l obiettivo di sconfiggere il dilagare dell individualismo che è in parte responsabile dell aumento della disuguaglianza e carnefice della coesione sociale diventa oggi ancora più importante. L ascensore sociale si è bloccato nel momento in cui il ceto medio ha smesso di essere l àncora per coloro che dal basso volevano salire, e trampolino per quelli che si volevano innalzare. Per disegnare un futuro nuovo bisogna ripartire dal confronto, dallo scontro e poi dal dialogo. Diventa utile liberarsi del giogo del passato e lasciare spazio a idee nuove che, per quanto provocatorie, possano aprire strade nuove. 45
46 ??????????????? QUALE FUTURO CREARE? COME CREARE IL FUTURO? IMPEGNO O FORTUNA 46
47 Sistema sociale INDIVIDUALISMO SCONFIGGERE DISUGUAGLIANZA 2012 VARIABILI 2013 ENDOGENE RAGGIUNGERE CETO MEDIO COESIONE 47
48 Nota 14 Il settore bancario ha un alto tasso di sindacalizzazione, ma come dimostra l esempio dell industria dell automobile negli Stati Uniti, anche le grandi e potenti organizzazioni possono essere ridimensionate o annullate, sotto i venti dei cambiamenti sociali ed economici. Fa riflettere che le aziende più innovative e creative degli Stati Uniti d America siano nate senza la presenza al loro interno delle OO.SS. La creatività non è solo innovazione tecnologica, è accettare e proporre il cambiamento, è facilitare lo scambio, la contaminazione con gli altri. 48
49 Il futuro «La creatività nasce dalla contestazione: se non c è la possibilità di contestare allora non ci sono nuove idee.. Bisogna stimolare il conflitto» Alfonso Caramazza, Prof. di Piscologia alla Harvad University 49
50 Riflessioni NUOVO MONDO? CREATIVITA VS STATICITA Tutte le grandi imprese innovative germinate in California, che hanno rivoluzionato il mondo intero e hanno plasmato la nostra vita quotidiana (Microsoft, Google, Apple, Facebook) sono tutte nate in un assenza totale di organizzazione collettiva dei lavoratori. Federico Rampini, Intervento al Festival dell economia di Trento il 30 maggio
51 Nota 15 «Pochi sono grandi abbastanza per poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione». Robert Francis Kennedy, aprile
52 Conclusioni della ricerca UILCA Il sistema bancario italiano riflette anche nel 2013 la perdurante recessione che colpisce l Italia, e le relazioni semestrali presentate dagli istituti di credito nel mese di agosto confermano una situazione preoccupante. Nella relazione del Governatore della Banca d Italia del 31 maggio 2013 il sistema bancario presentava per l anno 2012 un aumento delle rettifiche su crediti, una diminuzione dei costi soprattutto del personale e una contrazione del margine d interesse. Nell elaborazione dell Ufficio Studi della Uilca, riferiti al primo semestre 2013, negli undici primari gruppi bancari oggetto della ricerca vengono confermati gli stessi trend. Dal confronto fra il primo semestre 2012 e quello 2013 risulta che l utile netto complessivo degli istituti del campione a riferimento è sostanzialmente invariato, ma questo dato di sintesi nasconde in realtà delle tendenze già note da alcuni trimestri. Nella ricerca dell emerge che ora i costi maggiori per gli undici istituti di credito analizzati sono divenuti le rettifiche su crediti che raggiungono ormai il 78,1% delle spese del personale. Nel primo semestre 2013, a fronte di una contrazione di 636 milioni di euro delle spese per il personale, vi è stato un incremento di milioni di euro delle rettifiche, sempre confrontandoli con il dato del 30 giugno Dall analisi dei crediti si evince come da gennaio a giugno 2013 i crediti deteriorati siano aumentati dello 0,9%, passando dall 8,7% al 9,6% dei crediti totali con un incremento di oltre 9 miliardi di euro. Per fronteggiare questo peggioramento del merito creditizio gli istituti di credito hanno aumentato il grado delle coperture, anche su indicazione della Banca d Italia, e hanno attuato una contrazione/selezione degli impieghi. Questo risultato ha portato anche alla contrazione del margine d interesse che complessivamente, per le banche della ricerca analizzate, si traduce in minori interessi per milioni di euro. La diminuzione del personale e la razionalizzazione degli sportelli, pur ottenendo un risparmio di costi, non sembra essere la strada per riportare profittabilità nel settore, perché - nella crescente consapevolezza che da questa crisi si uscirà con un sistema economico completamente diverso -bisogna ripensare ad un nuovo ruolo dell Istituto di credito. Il ruolo delle piccole imprese, un tempo spina dorsale del paese, sarà probabilmente ridimensionato e di conseguenza anche un sistema bancario legato ai campanili e ai piccoli istituti dovrà rimettersi in discussione. 52
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