Costruire un PUMS: dalle idee alla pratica
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- Teresa Grasso
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1 Verona - Festival in bicicletta Come nasce un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Costruire un PUMS: dalle idee alla pratica Verona, Palazzo della Gran Guardia Mercoledì 10 maggio 2017 Patrizia Malgieri TRT Trasporti e Territorio MILANO: VIA RUTILIA 10/ TEL FAX BRUXELLES: RUE VILAIN XIIII, 5 - B TEL/FAX: LECCE: VIA G. CANDIDO, TEL./FAX INFO@TRT.IT PEC: TRT@PEC.IT
2 Riferimenti Che cos è un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile? può essere. uno strumento a disposizione dei cittadini e degli amministratori per delineare le strategie e la visione della mobilità per la città di domani 2
3 Riferimenti Un Cambio di paradigma Piano dei Trasporti Tradizionale (TTP) Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) Focus sul traffico veicolare Focus sulle persone/cittadini/attività Obiettivo principale: ridurre la congestione/aumentare la velocità veicolare Obiettivo principale Accessibilità, vivibilità e qualità dello spazio pubblico Mandato politico e ruolo della componente tecnica Importanza del processo di partecipazione (ruolo degli stakeholder e della collettività) Priorità agli aspetti tecnici e di ingegneria del traffico Percorso integrato di pianificazione: territorio-trasporti-ambiente Tema dominante: infrastrutture Combinazione di politiche e misure di gestione della domanda di mobilità coerenti con gli obiettivi Focus su progetti che richiedono ingenti risorse Introduzione del concetto di limite nell uso delle risorse (suolo, energetiche, economiche, fisiche, ecc.) Valutazioni limitate ad aspetti di tipo tecnico Valutazione estensiva di efficacia/sostenibilità: tecnicaambientale-economica-sociale 3
4 Qualche Riferimento Riferimenti Le politiche per la mobilità sostenibile a scala urbana e la pianificazione dei trasporti hanno via via visto aumentare l interesse da parte dell Unione (basti citare i documenti di policy più recenti) Libro Bianco Trasporti (2011) Azione 31 Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS-SUMPs) Azione 32 Framework per la tariffazione degli accessi nelle aree urbane e per la limitazione via regolazione Azione 33 misure di logistica urbana (Low Emission Zone) nelle maggiori aree urbane entro il 2030 Urban Agenda (2015) Emphasises the importance of SUMPs for achieving EU targets in respect of CO2 emissions, noise, air pollution and accident reduction; considers that the development of SUMPs should be a precondition for financing EU projects in the area of urban transport» Strategia europea mobilità a basse emissioni (2016) 4
5 Riferimenti PUMS: Riferimento Il perché di questo interesse da parte della Comunità EU Le città come ambiti privilegiati delle politiche di mobilità (concentrazione della popolazione degli spostamenti e degli impatti) Dialogo con la comunità locale per costruire una visione condivisa della mobilità Orientare in modo selettivo l uso di risorse (scarse) da destinare a politiche/azioni di sostenibili (per l ambiente, l inclusione sociale..) Innovare gli strumenti di conoscenza (valutazione ex ante) e di gestione (valutazione in itinere ed ex post) Dialogo tra i diversi livelli di governo da quello locale a quello sovranazionale Elevata possibilità di successo e di efficacia dell azione pubblica 5
6 Riferimenti Supporto EU alla redazione dei SUMP/PUMS: Le linee guida Eltis 6
7 Riferimenti Supporto EU alla redazione dei SUMP/PUMS: Coordinamento-Net working The Co-ordinating Group The Co-ordinating Group brings together representatives from relevant on-going EUsupported actions to: Exchange information and lessons learnt; Identify and exploit synergies; Agree on common views to inform the further development of the SUMP concept and tools; and Assist in the co-ordination of outward presentation of the various initiatives. Annual Conferences The Platform intends to organise annual conferences to promote the concept of SUMPs across the EU. The conferences will highlight the latest developments in urban mobility planning, foster the exchange of ideas and experiences and offer a networking opportunity for those involved in the development and implementation of such plans. 4th European Conference on SUMPs - Dubrovnik March th European Conference on SUMPs - Bremen April th European Conference on SUMPs - Bucharest16-17 June st European Conference on SUMPs - Sopot June
8 Riferimenti Supporto EU alla redazione dei SUMP/PUMS: SUMP Award 8 8
9 Riferimenti Elementi caratteristici dei SUMP/PUMS Un approccio partecipativo che coinvolga i cittadini e gli stakeholder dall'inizio e per tutto il processo di pianificazione Un impegno concreto per la sostenibilità del settore in termini: economici, di equità sociale e qualità ambientale Un approccio integrato di pianificazione che tiene conto delle politiche di settori diversi e dei livelli interistituzionali Una visione chiara = obiettivi misurabili Una chiara rappresentazione dei costi del trasporto e dei suoi benefici, tenendo conto dei più ampi costi e benefici sociali 9
10 Riferimenti Ciclo Vita SUMP/PUMS Il SUMP/PUMS si compone di 4 fasi principali I Attività propedeutiche al processo di Piano II Definizione obiettivi razionali e trasparenti III Elaborazione del Piano IV Implementazione del Piano Per ogni fase le linee guida individuano: i punti di partenza le attività i risultati 10
11 PUMS PRATO ATTIVITÀ OUTPUT 1 a FASE Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici Relazione di seconda fase (dicembre 2015) 2 a FASE Elaborazione del piano e quantificazione delle risorse Proposta di Piano (giugno-settembre 2016) 3 a FASE Adozione- Approvazione del Piano Documento di Piano adozione dicembre 2016 approvazione maggio
12 Prato, città storica = 190,000 abitanti Seconda città della Toscana e primo distretto tessile in Europa 12
13 Quadro delle conoscenze / Caratteristiche del territorio Demografia e struttura economica-produttiva Prato concentra il 75% della popolazione provinciale vivaci tassi di crescita della popolazione nel decennio passato (7,5% anche per effetto del saldo migratorio Età media in lieve aumento (43 anni) I quartieri interni all area urbana consolidata sono quelli più densamente popolati e dove si contra anche la popolazione straniera Le aree a Nord meno densamente abitate (Monteferrato, Figline e Santa Lucia) vedono una maggiore concentrazione di popolazione over 66 13
14 Quadro delle conoscenze / Caratteristiche del territorio La città della MIXITE e della MICROIMPRESA Prato concentra il 79% degli addetti della sua provincia ( su ) Città della micro impresa: 71% delle UL ha fino a 2 addetti, (contro il 68% della provincia) Città manifatturiera (34% degli addetti) e dove l andamento intercensuario ha mostrato una crescita del settore terziario (commercio, servizi, strutture ricettive, ecc.) a fronte di una riduzione degli addetti all industria 14
15 Quadro delle conoscenze / Caratteristiche del territorio Inquadramento territoriale Poli attrattori della mobilità: educativi (ogni ordine e grado), socio-sanitari (assistenza e cura), culturali (musei, biblioteche, cinema, teatri) e sportivi 15
16 Quadro delle conoscenze / Offerta di trasporto Offerta di reti e servizi di trasporto Rete stradale (infrastruttura e regolamentazione) Reti e servizi di trasporto pubblico automobilistico (LAM, linee urbane/extra) e ferroviario Rete ciclabile Servizio di car sharing (recentemente attivato nell ambito pratese) Sistema della sosta (su strada, su piazzale, in struttura, parcheggi scambiatori) Trasporto delle merci (regolamentazione e interporto) 16
17 Quadro delle conoscenze / Offerta di trasporto Domanda offerta di Sosta Modalità 6 zone di rilevazione: centro storico e zone limitrofe Rilevazione dell offerta (posti auto) e della domanda (veicoli in sosta) a dicembre 2015-gennaio 2016, 3 passaggi: mattina, pomeriggio, notte Coefficiente di occupazione degli stalli: mattina, pomeriggio, notte (Comune Prato) 17
18 Quadro delle conoscenze / Domanda di mobilità Mobilità sistematica (motivi di lavoro e studio) Matrice Origine-Destinazione degli spostamenti/giorno L area urbana genera/attrae: spostamenti/giorno (60%) o-d interna a Prato 20% spostamenti attratti da Prato 20% generati da Prato con destinazione esterna Ripartizione modale spostamenti interni, 2011 (ISTAT) Matrice O-D degli spostamenti/giorno sistematici che interessano Prato, 2011 (ISTAT) 18
19 Quadro delle conoscenze / Domanda di mobilità Distribuzione oraria dei flussi veicolari 19
20 Quadro delle conoscenze / Impatti sociali - incidentalità Incidentalità Analisi dei dati (incidenti, morti, feriti) Localizzazione («punti neri») Focus sugli utenti deboli Principali indicatori sull incidentalità: confronto Prato-Italia, 2013 (Comune Prato e ISTAT) 20
21 Quadro delle conoscenze / Impatti ambientali Impatti ambientali Tasso di motorizzazione Caratteristiche del parco auto circolante (standard Euro, cilindrata, alimentazione) Qualità dell aria TIPO RIF. CENTRALINA LIMITI DI LEGGE Concentrazioni medie annuali µg/m 3 Roma Ferrucci µg/m 3 PM 10 N o giorni di superamento della media giornaliera di 50 µg/m 3 Roma Ferrucci superamenti di 50 µg/m 3 PM 2,5 Concentrazioni medie annuali Roma µg/m 3 µg/m 3 Concentrazioni medie annuali µg/m 3 Roma Ferrucci 48 * * µg/m 3 Tasso di motorizzazione in Europa (Commissione Europea e ACI) NO 2 C 6 H 6 N o giorni di superamento della massima media oraria 200 µg/m 3 ** Roma < 18 superamenti massima media Ferrucci 0 * * 1 0 oraria 200 µg/m 3 Roma 0,6 5 µg/m 3 Inquinanti atmosferici: rilevazioni centraline di Prato, (ARPAT) 21
22 VELOCITÀ DELLE AUTO SICUREZZA ATTRAVERSAMENTI ILLUMINAZIONE DEI PERCORSI PUNTUALITÀ/ REGOLARITÀ COSTO (tariffe) ORARI/FREQUENZE PULIZIA/COMFORT PARCHEGGI MANUTENZIONE TRAFFICO (in città e in accesso/uscita) Dall idea alla pratica Il percorso del PUMS / Contributo alla definizione delle strategie del PUMS Questionario online (sito Comune di Prato) Caratteristica del campione dal punto di vista anagrafico (sesso e fascia di età) Campione degli intervistati individui / risposte valide Condizione occupazionale dell intervistato Luoghi di residenza e di lavoro/studio QUANDO MI MUOVO PRINCIPALI PROBLEMI EVIDENZIATI Modo di trasporto abitualmente impiegato per compiere un determinato spostamento urbano e/o extraurbano Principali criticità riscontrate nel percorso a piedi e in bicicletta Principali criticità nell uso del trasporto collettivo (bus e treno) Principali criticità nell uso dell auto/della moto A piedi In bicicletta In bus urbano In bus extraurb/treno In auto 22
23 Il percorso del PUMS / Contributo alla definizione delle strategie del PUMS Partecipazione focus group tematici su temi fondamentali del PUMS incontri territoriali nelle circoscrizioni 23
24 Gli obiettivi del PUMS e le priorità Il sistema degli Obiettivi del PUMS si articola quindi in 4 macrocategorie che si richiamano alle 4 dimensioni consolidate del concetto di Sostenibilità (Sviluppo, Ambiente, Società, Economia) Le 4 macrocategorie sono: Mobilità sostenibile Equità, sicurezza e inclusione sociale Qualità ambientale Innovazione ed efficienza economica 24
25 10 Strategie del PUMS di Prato 2025 FOCUS Dimensione temporale (orizzonte decennale Prato al 2025) Dimensione territoriale (relazioni tra città e area vasta Integrazione tra politiche di mobilità, territoriali e ambientali POLICY Qualità e regolazione dello spazio pubblico Vision Zero Pedonalità e accessibilità Ciclabilità Trasporto pubblico Parking e regolazione City Logistics STRUMENTI Pricing (park) ITS (smart mobility) E-mobility 25
26 Scenario di Piano Le scelte Siamo tutti pedoni La strada bene comune Moderazione della velocità (Città 30) area urbana, in prossimità delle scuole e nei nuclei delle frazioni Estensione delle ZTL e delle Aree pedonali (nella parte della città storica e nei nuclei centrali delle frazioni) Gerarchia della rete stradale in funzione della messa in sicurezza degli spostamenti Regole di accesso all area centrale per i veicoli commerciali, sistema di accreditamento premiale Infrastrutture, quelle che servono e valutate Riqualificare degli assi viari «radiali» secondo criteri di protezione dei nuclei urbani attraversati e messa in sicurezza Dare qualità alle infrastrutture viarie realizzate nei decenni precedenti (declassata tangenziale): progetto di strada urbana coerente con la nuova visione della città 26
27 Scenario di Piano Le scelte La bicicletta fa bene se tutti rispettano le regole Estensione della rete ciclabile per collegare la città con il suo territorio Un area ciclopedonale estesa nell area centrale con la messa in sicurezza dei percorsi e degli attraversamenti critici Sviluppare i servizi alla ciclabilità integrati con le funzioni urbane e con i nodi della mobilità pubblica-privata Promozione e sostegno della ciclologistica per la distribuzione di prossimità Spazi di sosta per le cargo bike Campagna di rispetto delle regole a partire dalle scuole (mobility manager scolastico/mobility manager di area) 27
28 Scenario di Piano Le scelte Un trasporto pubblico attrattivo e competitivo Il trasporto pubblico chiede risorse pubbliche e per questo deve essere efficace oltre che efficiente Nuovo hub della mobilità collettiva integrato Recupero e riqualificazione delle stazioni Protezione e velocizzazione dei percorsi Integrazione TPL/ BICI/ Park Collegamenti ciclabili Qualità e messa in sicurezza delle fermate - verifica delle condizioni di accessibilità delle fermate TPL Rinnovo della flotta (ibrido/elettrico) e delle condizioni di massima accessibilità alle differenti categorie di utilizzatori 28
29 Scenario di Piano Le scelte Politica della sosta come strumento per orientare la domanda di mobilità Interventi ITS (instradamento/gestione sosta: tariffazione) Riqualificare e rendere attrattivi i parcheggi scambiatori, completando l offerta lungo le direttrici di penetrazione Uso della leva tariffaria al fine di disincentivare gli spostamenti su modo auto nell area urbana e centrale e ridurre il tasso di motorizzazione (tariffazione della sosta dei residenti) 29
30 Scenario di Piano Le scelte La mobilità come servizio: la sharing mobility Incentivo/promozione del bike sharing per i city user Sostegno indiretto da parte dell amministrazione alla diffusione del car sharing (elettrico) attraverso opportunità e regole Promozione e sostegno della sharing mobility come strumento di gestione delle flotte aziendali e pubbliche (mobility manager di area e aziendale) 30
31 Scenario di Piano Le scelte Innovazione nei sistemi e nei comportamenti Mobilità elettrica: incentivazione e sostegno, con riferimento alle flotte pubbliche, private, commerciali, ecc. Campagna per il rispetto delle regole di circolazione: sosta coinvolgimento dei cittadini, polizia municipale, attività commerciali, imprese di logistica, ecc. Messa a regime della centrale della mobilità in coerenza con le misure PUMS (controllo, monitoraggio, reporting biennale, ecc.) Manifestazione di interesse da parte della città per la sperimentazione/ test di veicoli innovativi auto e mini bus (sistemi automatici/ semiautomatici) 31
32 Costruzione degli scenari / Composizione degli scenari alternativi di Piano Interventi dello scenario di riferimento Interventi valutati positivamente Altri interventi dello scenario di piano = + SR PV SP + Tipo di valutazione Interna al settore (modello di traffico) Tecnica e di sostenibilità (modello integrato) Confronto effetti con Stato di Fatto Stato di Fatto e SR Stato di Fatto e SR 32
33 Valutazione di sostenibilità Interfaccia del modello MOMOS Valutazione delle politiche = Modello MOMOS Permette una stima aggregata degli impatti delle misure che compongono gli scenari alternativi di piano, comparandoli con lo scenario di riferimento Produce le stima degli indicatori rappresentativi dei differenti sistemi (mobilità, ambiente, consumi energetici e sicurezza stradale) Stima gli investimenti (annui e totali) per la PA e gli relativi introiti tariffari MOMOS è l applicazione italiana del Modello Urban Road Map 2030, sviluppato per la Commissione Europea da Ricardo AEA e TRT Trasporti e Territorio. MOMOS ha il vantaggio di impiegare parametri di calibrazione che riflettono la realtà nazionale e non valori medi europei. 33
34 Valutazione degli scenari e delle politiche SCENARIO DI RIFERIMENTO SCENARIO DI PIANO Struttura e relazioni tra i moduli del sistema di calcolo di MOMOS Piste ciclabili Servizi Bus Stazioni di ricarica auto elettriche Aree pedonali Tariffe del TPL Rinnovo del parco veicolare del TPL Piste ciclabili Servizi Bus Stazioni di ricarica auto elettriche Veicoli merci in area urbana Aree a traffico limitato Aree pedonali Park&Ride Car sharing Bike sharing Tariffe del TPL Tariffe dei parcheggi Prioritizzazione del trasporto pubblico Moderazione del traffico Promozione e informazione sulla mobilità sostenibile Rinnovo del parco veicolare del TPL 34
35 Total Dall idea alla pratica Valutazione degli scenari / Stima dei costi Stima dei costi di investimento Stima dei costi per ciascun intervento infrastrutturale e non Distribuzione per categorie Distinzione tra breve, medio e lungo periodo (risorse da allocare nei PTOP) SCENARI PUMS Prato Totali V Rete viaria T Trasporto pubblico C Ciclabilità P Politiche di gestione della domanda di mobilità M Moderazione traffico S Sosta (infrastrutture e politiche) L Logistica e logistica urbana I Tecnologia 35
36 Scenario di Piano / Gli esiti SR + SP 36
37 Scenario di Piano / Gli esiti SR + SP 37
38 Scenario di Piano / Gli esiti SR + SP 38
39 Scenario di Piano / Gli esiti SR + SP 39
40 Grazie l attenzione Patrizia Malgieri TRT Trasporti e Territorio Via Rutilia 10/8, Milan, Italy 40
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