Scheda di osservazione allenatori

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1 ALLEGATO n 1 sintesi tra la scheda che segue immediatamente (usata nel 09) e quella nuova che sarà esplicitata dal coordinatore degli istruttori, giorno 8/11/ 09 Scheda di osservazione allenatori Data: Allenatore: Campo: H. / 1 FASE: 2 FASE: 3 FASE FASI DI ALLENAMENTO Interazione dell allenatore: con tutti i ragazzi, eccetto: Partecipazione attiva dei ragazzi: tutti eccetto: Entusiasmo e divertimento dei ragazzi: tutti eccetto: CONFLITTI Ragazzi/ragazzi Allenatore/ragazzi Allenatore/genitori

2 Genitori/ragazzi Genitori/genitori PARTITA RAPPORTI Allenatore/squadra Allenatore/capitano Capitano/squadra Allenatore/fuori campo Genitori/bambini REAZIONE AL GOL Fatto

3 Subito Clima fine partita Contrasti Dott. (tirocinante) prof. aureliano pacciolla (supervisore)

4 SCHEDA D OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE PER ALLENATORI E PSICOLOGI Data: COMPETENZE METODOLOGICHE Istruttore: Campo: Indicatori delle competenze Sempre A volte Mai Sa spiegare le attività Utilizza il metodo per fasi (gioco iniziale, situazioni di gioco, esercitazioni analitiche, giochi a tema, partita) Lavora per obiettivi Dichiara gli obiettivi del lavoro agli allievi Pone domande ai giocatori Utilizza il metodo induttivo Utilizza il metodo deduttivo Usa strategie per mantenere l'attenzione dei giocatori (voce, posizioni del corpo, scelta di dove mettersi, ecc.) Competenze organizzative Sempre A volte Mai Predispone il campo e gli attrezzi prima dell'allenamento Scegli i giusti tempi per la durata delle varie fasi Favorisce il tempo di impegno motorio (evita tempi morti) Utilizza un buon rapporto spazio / numero giocatori Mantiene una giusta proporzione fra i tempi di spiegazione e di attività Predispone spazi di lavoro funzionali e flessibili Sa organizzare la rotazione dei ruoli

5 Competenze tecniche Sempre A volte Mai Sa dimostrare le attività spiegate Sa scegliere le attività adeguate all'obiettivo Sa variare le attività in funzione del grado di riuscita Sa rilevare gli errori Sa individuare la causa degli errori Corregge un errore alla volta Psicologo Coord. Istruttori Supervisore (Giorgio Bairato) Prof. Aureliano Pacciolla

6 PRE-TEST CONOSCITIVO PER ALLENATORI Dom. 1/A. Compiti ed obiettivi per sentirsi un allenatore realizzato Indica con un segno + sul cerchio i compiti che maggiormente condividi o Crescita del gruppo sia tecnico tattico e formativo (fra capire al di là dell aspetto calcistico, il rispetto, l educazione e il rapporto umano) o Riuscire a trasmettere tutta la mia conoscenza (calcistica) ai bambini o Che i ragazzi acquisiscano ancora più passione per questo gioco o Dare entusiasmo al ragazzo facendolo sentire parte integrante del gruppo o Far capire al ragazzo che può contare sul suo allenatore (trasparenza nei rapporti) o Rispetto per le regole e il rispetto per gli altri compagni o Educare ed aiutare nell autostima il ragazzo Altro Dom. 1/B Obiettivi Indica con un segno + sul cerchio gli obiettivi che maggiormente condividi o Vedere che, dopo un anno di lavoro, tutti i bambini hanno avuto dei miglioramenti o Attraverso il proprio comportamento, sia tecnico che educativo, farmi apprezzare dal gruppo per ottenere il massimo da loro, sotto ogni punto di vista o Che la squadra si diverta tornando a casa dopo ogni singola partita, con soddisfazione o Mai far sparire il sorriso dai bambini o Non dimenticare che il calcio non è solo uno sport, ma anche un divertimento o Finire un allenamento e vedere gli allievi sorridenti o Raggiungere un buon livello calcistico di base Altro Dom. 2 Da una a tre soddisfazioni che avete raggiunte negli ultimi 3 anni (Con un segno X indicare gli argomenti da approfondire con lo psicologo) o 5 La gioia di aver visto l affetto che i bambini mi hanno dimostrato a distanza di diversi anni o 4 Essere riuscito a farmi ben volere dai componenti del gruppo che mi hanno seguito con interesse ed entusiasmo

7 o 3 Risposte positive, sul campo e fuori, da parte degli allievi o 3 Aver visto una crescita tecnica-morale-agonistica degli allievi o 3 Essere riuscito ad entrare a lavorare in una società importante come l ostiamare o 3 Crescita del gruppo sia umanamente sia calcisticamente Dom. 3 Da uno a tre obiettivi che vorrei raggiungere quest anno Indica con un segno + sul cerchio gli obiettivi che maggiormente condividi o 5 La considerazione, da parte della società, del lavoro svolto attraverso il mio sapere, le mie conoscenze ed il mio comportamento o 4 Veder migliorare i bambini sia sul piano calcistico, che umano o 3 Entusiasmo e divertimento o 3 Non si deve sempre vincere, l importante è divertirsi o 3 L obiettivo di far si che il mio gruppo di bambini riesca a migliorare tecnicamente, ma soprattutto caratterialmente e socialmente o 3 Saper trasmettere ai ragazzi i valori dello sport o 3 Cercare di crescere ancor di più e progredire, aumentando sia il livello calcistico di ogni singolo componente della squadra, sia comportamentale che educativo e formativo Altro Dom. 4 Le difficoltà maggiori incontrate finora con: a.. b.. c.. d.. Dom. 5 La collaborazione tra allenatore e psicologo potrebbe aiutare a: Indica con un segno + indica le collaborazioni che maggiormente condividi 7 Ottenere gli obiettivi da me prefissati; aiutarmi a rapportarmi meglio con i ragazzi 6 Migliorare il rapporto che c è con i bambini, per non dimenticarsi che non sono qui per vincere, ma per divertirsi 5 Gestire in maniera ottimale le problematiche legate a bimbi che comunque hanno problemi in famiglia (ora affrontati sfruttando l esperienza di papà) 4 Migliorare noi allenatori nel rapporto con i bambini e capirli di più (e farsi capire) 4 Risolvere il problema di comunicazione che spesso si crea con ragazzi un po esuberanti, o con genitori poco attenti alle esigenze reali dei propri figli 3 Gestire le problematiche derivanti dai genitori

8 3 Risolvere problematiche inerenti il rapporto giovane atleta-istruttore-famigliasocietà 3 Migliorarsi sotto il profilo della qualifica di educatore 3 Migliorare il rapporto con i ragazzi, capendo quali siano le loro problematiche, andando così ad agire in maniera tale che alla fine dell anno quel problema sia superato 3 Non commettere errori del passato Altro: 6) Indichi con un segno + le conoscenze scientifiche e gli aggiornamenti tecnici che lo psicologo potrebbero trattare con lei come istruttore e con i suoi ragazzi. LE DIVERSE PERSONALITA E COME CONFRONTARSI CON ESSE STUDIO CARATTERE RAPPPORTO ALLENATORE/RAGAZZO IL MODO DI RELAZIONARSI CON IL RAGAZZO GESTIONE DELLE EMOZIONI EMOTIVITA ELEMENTI DELLO SVILUPPO PSICOFISICO NELL ETA EVOLUTIVA CRESCITA PSICOFISICA LA RELAZIONE D AIUTO o SUPPORTO SOCIO AFFETTIVO COME GESTIRE LE RICHIESTE DI AIUTO DEI GENITORI ( CAPIRE I LIMITI DELL INTERVENTO DELL ALLENATORE) RAPPORTO GENITORE/FIGLIO CALCIATORE AIUTARE QUEI SOGGETTI CHE AL DI FUORI DEL CAMPO DA GIOCO VIVONO UNA SITUAZIONE UN PO DIFFICILE Altro 7) tipi di interventi psicologici che come istruttore sono riuscito a fare (due indicazioni): TRASMETTERE REGOLE E RESPONSABILITA o LIFE SKILLS ACCETTARE REGOLE RESPONSABILIZZARE CURARE GLI ASPETTI COMPORTAMENTALI E RELAZIONALI NON ESSERE EGOISTI

9 CURA ASPETTO COMPORTAMENTALE FAR DIVERTIRE INSEGNANDO CALCIO E COMPORTAMENTO TRASMETTERE ENTUSIASMO SAPERE CONVERGERE COINVOLGERE SOCIETA FAMIGLIE RAGAZZI NEL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO FAR REMARE TUTTI DALLA STESSA PARTE VALORIZZARE LA PERSONA E NON SOLO L ATLETA MASSIMO COINVOLGIMENTO ANCHE CON I RAGAZZI POTEZIALMENTE A RISCHIO PER PROBLEMI VARI RIUSCIRE A MOTIVARLI ANCHE NELL EXTRA CALCISTICO RELAZIONE D AIUTO HO AIUTATO 2 RAGAZZI ( FRATELLI) CON L AUSILIO DEI SERVIZI SOCIALI POICHE A CASA AVEVANO UNA SITUAZIONE DIFFICILE CON I GENITORI HO INSERITO UN CORSO SCOLASTICO NEI GIORNI DI SCUOLA CALCIO PER AIUTARE BAMBINI IN DIFFICOLTA STRATEGIE DI COPING TRARRE SEMPRE QUALCOSA DI POSITIVO ANCHE IN SITUAZIONI NEGATIVE NON DEMORDERE MAI SEMPRE E IN QUALSIASI SITUAZIONE VALORIZZARE E INTERGRARE LE DIVERSITA INTEGRARE NEL GRUPPO BAMBINI ABBASTANZA INTROVERSI CON DIFFICOLTA A RELAZIONARSI CON I COMPAGNI FAR RENDERE CONTO ALL ATLETA LE NOTEVOLI POTENZIALITA POSSEDUTE HO INSERITO NEL PROGETTO EDUCATIVO ALCUNI BAMBINI AUTISTICI ( CON BUONI RISULTATI) Altro 8) tipi di interventi psicologici che come allenatore vorrei riuscire ad apprendere o a migliorare: (due indicazioni) CRESCITA PERSONALE CRESCERE PROFESSIONALE MIGLIORARE TUTTI I PREGI CONOSCENZA ASPETTI PEDAGOGICI E COMPORTAMENTALI MISURARMI CON TUTTE LE FASCE DI ETA

10 ASPETTI PEDAGOGICI E COMPORTAMENTALI CHE SICURAMENTE SI RIFLETTONO ANCHE SUL MIGLIORAMENTO TECNICO RAPPORTO CON I GENITORI RAPPORTO CON I GENITORI ( da 2 persone) RIUSCIRE A CAPIRE I GENITORI ( A VOLTE DUBITO CHE VOGLIANO IL BENE DEI LORO FIGLI VALORIZZAZIONE E MOTIVAZIONE RIUSCIRE A ESTRARRE DAI RAGAZZI LE LORO MASSIME POTENZIALITA AUMENTARE AUTOSTIMA RIUSCIRE A TRASMETTERE ENTUSIASMO E SPIRITO POSITIVO MIGLIORARE LA CAPACITA DI MOTIVARE AL MASSIMO L ATLETA RIUSCENDO AD AVERE DA OGNUNO IL MEGLIO DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E COMPORTAMENTALE ( EDUCAZIONE, PREDISPOSIZIONE VERSO IL COMPAGNO, APPLICAZIONE GESTIONE DEL GRUPPO DARE ALLA FINE DELLA STAGIONE UNA SENSAZIONE DI VERO GRUPPO Dom.9 Che cosa uno psicologo dovrebbe capire degli allenatori (Indicare con un segno + 4 argomenti da approfondire con lo psicologo) L abilità o meno nel saper gestire un gruppo, trasferendo valori positivi Differenziando la figura dell allenatore dilettante da quello giovanile, lo psicologo dovrebbe capire, in questo ultimo caso, le difficoltà che s incontrano nel gestire un gruppo di ragazzi con problematiche familiari, scolastiche ed anche sportive Che spesso anche loro hanno bisogno di essere consigliati o indirizzati La capacità o meno di stabilire la giusta relazione con l atleta, cercando di capire le esigenze e le richieste Se è idoneo alla crescita psico-morale dei ragazzi L aspetto complicato della gestione di un gruppo, delle problematiche che ogni singolo individuo ha e della difficoltà nel seguire individualmente i ragazzi, relazionato con il tempo di lavoro Le difficoltà che hanno nel venire al campo sempre con le stesse motivazioni, separando le problematiche extracalcistiche (personali) da quelle calcistiche Che la difficoltà non è con i ragazzi, ma a volte è difficoltoso farli inserire tra loro e soprattutto convincere i genitori che non bisogna soltanto salvaguardare i propri interessi Che non sempre si riesce a capire le difficoltà del ragazzo e non si riesce a capire le emozioni Altro: GRAZIE Prof. Aureliano Pacciolla

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