In questo bollettino si parlerà di: Integrazione dei dati sulle MTA del Report 2014 e qualcosa in più... Schede di dimissione ospedaliera SDO e

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "In questo bollettino si parlerà di: Integrazione dei dati sulle MTA del Report 2014 e qualcosa in più... Schede di dimissione ospedaliera SDO e"

Transcript

1 In questo bollettino si parlerà di: Integrazione dei dati sulle MTA del Report 2014 e qualcosa in più... Schede di dimissione ospedaliera SDO e Codici di Accesso al Pronto Soccorso: una revisione critica Un focolaio nella ASL 2 di Lucca da Salmonella Enteritidis: l importanza della PFGE nello studio della Salmonella

2 Anno FOCOLAI CASI TOTALI CASI CONFERMATI % casi confermati , , , , , , , , , , , , ,2 Totale ,5 Rispetto a quanto riportato nella relazione sulle Malattie Trasmesse da Alimenti i focolai sono 461 invece di 460. Nell Aprile 2014 si è infatti conclusa con la tipizzazione PFGE l inchiesta su un focolaio della Azienda USL 2 di Lucca (vedi relazione successiva) Non è sostanzialmente cambiato il tasso di notifica dei focolai nel 2014 (da 1,19 focolai/ abitanti a 1,22) Tab 1 - Focolai, casi totali associati e casi confermati ASL 1 ASL 2 ASL 3 ASL 4 ASL 5 ASL 6 ASL 7 ASL 8 ASL 9 ASL 10 ASL 11 ASL 12 SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri SNT Altri Tab 2 Casi singoli di MTA per anno e per Azienda USL, divisi tra salmonelle non tifoidee (SNT) e tutti gli altri Anni I report per casi singoli sono stati integrati dalla Aziende USL nell ultimo mese. Il numero di casi singoli/sporadici dal 2002 al 2014 è di 2429 (report ). Dato l elevato numero di casi totali dei 13 anni rispetto ai report immessi nel database negli ultimi giorni, gli indici considerati (tasso di notifica, sesso, età, stagionalità, luogo di preparazione e consumo) hanno subito piccolissime variazioni che non modificano sostanzialmente le interpretazioni dei dati.

3 Tab. 3 Agenti responsabili per anno Anni Le variazioni nel numero degli agenti sono sostanzialmente a carico di Salmonella (+ 15 rispetto al precedente report) così come la voce alimento NON DETERMINATO è passata da 1781 casi a Fig. 1 Alimenti responsabili Anni

4 E stato effettuato un confronto tra le segnalazioni al CeRRTA e le notifiche SIMI sia di focolai di MTA (classe IV DM 15/12/1990 Infezioni e tossinfezioni alimentari ) - che di casi singoli (classe II DM 15/12/1990 Salmonella, Listeria, Febbre Tifoide ) I dati relativi alle notifiche SIMI sono stati elaborati dai Bollettini Epidemiologici Regionali ( ) e dalla pubblicazione dell Agenzia Regionale di Sanità ( Le malattie infettive in Toscana anni ) Gli anni considerati sono gli anni che vanno dal 2002 (anno di inizio della raccolta dati del CeRRTA) al 2012 (ultimo anno elaborato nel Bollettino Regionale) Esclusi gli anni 2004 e 2007, al CeRRTA sono stati segnalati più focolai di MTA che al SIMI; questo è dovuto ai diversi criteri di segnalazione ai due sistemi di sorveglianza: i criteri SIMI sono molto più restrittivi rispetto ai criteri CeRRTA. Da notare l impennata delle segnalazioni CeRRTA nel 2009, anno di implementazione delle Linee Guida Regionali. Fig. 2 Confronto focolai Anni Fig. 3 Confronto casi singoli Salmonella Anni Tab.4 Confronto casi singoli Listeriosi e Febbre Tifoide Anni (come febbre tifoide sono stati conteggiate le notifiche di Salmonella typhi e tutti i tipi di Salmonella paratyphi) Al contrario di quanto osservato per i focolai, le segnalazioni di casi singoli di salmonellosi sono state sempre inferiori alle notifiche SIMI. Questo fenomeno è comprensibile nei primi anni di attivazione del sistema di sorveglianza, poiché non erano stati sufficientemente chiariti i criteri di segnalazione dei casi singoli al CeRRTA. Il fenomeno si è attenuato negli anni successivi, quando tali criteri sono stati chiari e adottati da tutte le Aziende USL, ma non si è mai raggiunta la parità con le segnalazioni SIMI. Il fenomeno di sottonotifca al CeRRTA si osserva anche per gli altri patogeni previsti dal DM 15/12/1990 e trasmessi con alimenti (Listeria, Salmonella typhi e paratyphi) con l eccezione dell anno 2011 in cui 4 salmonelle typhi sono state trasmesse al CeRRTA e non al SIMI.

5 Il dato relativo ai tempi medi di durata dello stato di malattia non è mai stato analizzato nelle relazioni precedenti. I motivi sono vari: non sempre il valore è riportato, il dato per età non è estrapolabile dai report per focolai, non sempre il valore è espresso in ore come richiesto. Si è tentato di fare un analisi del dato sui casi singoli/sporadici con sintomi gastroenterici e di cui era nota l età. Il dato si riferisce a 1000 casi. Da notare come la durata media maggiore si osserva nella classe di età anni che è anche la classe di età con la frequenza minore (225 ore). Il dato può essere spiegato con il fatto che questa Fig.4 Media di durata dei sintomi (in ore) in 1000 casi singoli/sporadici di MTA suddivisi per classi di età e con sintomi gastroenterici Anni classe è costituita da giovani adulti, in genere sani e con ottime difese immunitarie, come si evince dal fatto che solo 50 persone di questa classe si sono ammalate ma in cui, evidentemente, quando le difese saltano, la malattia si presenta con maggiore gravità e maggiore durata. Invece i malati appartenenti alle classi di età 0-4 e 5-14 sono i più frequenti (63% del totale) ma anche quelli che presentano una durata minore della malattia (152.2 e rispettivamente) Analizzando il dato per patogeno causa di gastroenterite, vediamo che Giardia Lamblia è di gran lunga il patogeno che è responsabile di malattie di più lunga durata (614 ore di media) (Per chi volesse aggiornamenti su questo patogeno Fig.5 Media di durata dei sintomi (in ore) in 1000 casi singoli/sporadici di MTA suddivisi per patogeni responsabili di gastroenteriti Anni

6 Tab.5 Numero di dimissioni ospedaliere per patogeni o sindromi che possono derivare dal consumo di alimenti Anni La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) è lo strumento di raccolta delle informazioni relative ad ogni paziente dimesso dagli istituti di ricovero pubblici e privati in tutto il territorio nazionale. Dalla selezione di opportuni codici ICD9 si possono ricavare i ricoveri dovuti a patologie legate agli alimenti (intossicazioni e infezioni) con l esclusione delle reazioni allergiche o intolleranze. Dall analisi della tabella 5 derivano alcune considerazioni: si assiste ad una progressiva diminuzione negli anni delle SDO da malattie legate al consumo di alimenti (1464 nel nel 2014) (Fig. 6) la diminuzione è essenzialmente legata agli isolamenti di Salmonella non tifoidea ( 739 nel 1997 [ ] 137 nel 2014 [ ]) (Fig. 7) sostanzialmente stabili gli altri patogeni (Giardia, Listeria e Campylobacter) (Fig. 7)

7 co Fig 6 Tassi di ricovero per patologie di origine alimentare - SDO Regione Toscana -Anni Fig 7 Tassi di ricovero per singoli patogeni - SDO Regione Toscana - Anni Al momento dell accesso al PS al paziente viene assegnato un codice ICD9-CM relativo alla patologia segnalata e riscontrata in sede di triage. Il codice, per quanto riguarda le malattie dovute al consumo di alimenti, è necessariamente generico in quanto in Medicina d Urgenza la diagnosi specifica sull agente responsabile non è fattibile nell immediato.

8 Tab. 6 - Numero di accessi al PS per patologie legate al consumo di alimenti, suddivise per Azienda USL/ Azienda Ospedaliera e per ann o - Anni

9 Tab. 7 - Accessi al PS con codice 9881 e segnalazioni dalla Aziende USL - Anni Un confronto che può essere fatto è tra il numero di accessi al PS per il codice 9881 (Effetti tossici di funghi ingeriti come alimenti) e i report per malattia legata al consumo di funghi inviati al Ce.R.R.T.A. dagli Ispettorati Micologici delle Aziende USL. Come si vede sono state trasmesse al sistema di sorveglianza il 28% in meno dei casi (479 contro 665) Conclusioni Negli ultimi anni il CeRRTA non aveva pubblicato i dati e le elaborazione relative alle SDO e agli accessi al PS per svariati motivi: non si può pensare di utilizzare il dato SDO come un indicatore del peso delle patologie legate al consumo di alimenti nel territorio perché: o il dato si riferisce solo a persone ricoverate in reparti ospedalieri (l accesso al PS o il ricovero all OBI non vanno nelle SDO) o gli ospedali tendono sempre meno a ricoverare e sempre più a risolvere la gastroenterite in sede di Medicina d Urgenza, anche perché non si tratta quasi mai di patologie gravi. o la maggior parte delle gastroenteriti non passa per le strutture ospedaliere ma, o il paziente si cura da sé o, se va dal MMG/PLS, questo, spesso, non richiede coprocoltura a meno che la diarrea non si protragga per alcuni giorni. spesso vengono inseriti codici ICD9 sbagliati ( 64 SDO per colera dal 2000) e le voci sono molteplici per uno stesso batterio ( altre infezioni localizzate da Salmonella, 0038 altre infezioni specifiche da Salmonella) i codici di accesso al PS sono, per loro natura, aspecifici ( altre intossicazioni alimentari (batteriche) intossicazione alimentare non specificata) e parlano solo di intossicazioni anche se nella voce 005 si menzionano le intossicazioni alimentari di origine batterica (forse ci si riferisce alle sindromi emetiche da stafilococco e bacillus cereus? ). Proprio per la loro aspecificità possono solo fornire informazioni su quante persone si sono recate al Pronto Soccorso per una presunta patologia da consumo di alimenti ma se non vengono fornite notizie sul follow up dei pazienti e non viene allertato il servizio di Igiene Pubblica per l effettuazione dell inchiesta epidemiologica il dato è fine a se stesso. Alcune considerazioni vanno fatte sulla voce Effetti tossici di pesce e molluschi ingeriti come alimenti. Questa sarebbe la voce da utilizzare per le sindromi istaminiche e sono stati inseriti 36 casi con questo codice; al CeRRTA son arrivati, negli anni , tra casi sporadici e casi in focolai, 107 segnalazioni di persone con sindrome istaminica (e quasi tutti si sono recati al Pronto Soccorso). Per quanto riguarda gli altri codici relativi a effetti tossici dovuti a bacche, vegetali, altre sostanze nocive o non specificate ingerite come alimenti, nessuna notizia è arrivata al CeRRTA relativamente a intossicazioni da sostanze di tipo chimico.

10 Trattasi di un episodio complesso la cui cronistoria può essere così riassunta: 06/06/2015 Cena presso l abitazione della coppia ROSSI * cui partecipano: Nome dei commensali Data di inizio sintomi Agente isolato MARIA ROSSI* 10/06/2014 salmonella enteritidis CARLO ROSSI* 10/06/2014 Figlio 1 ROSSI 09/06/2014 salmonella enteritidis Compagna figlio 1 ROSSI 10/06/2014 Figlio 2 ROSSI 10/06/2014 Compagna figlio 2 ROSSI 10/06/2014 Gli alimenti consumati nel corso della cena sono i seguenti o grigliata di carni miste e salsicce o fagioli cannellini o pomodori o insalata o piatto forte = dolce con crema alle uova 08/06/2014 Cena presso l abitazione della coppia ROSSI* cui partecipano: Nome dei commensali Data di inizio sintomi Agente isolato MARIA ROSSI* 10/06/2014 salmonella enteritidis CARLO ROSSI* 10/06/2014 GINO BIANCHI* (marito di ANNA BIANCHI) 12/06/2014 salmonella enteritidis ANNA BIANCHI * (sorella di CARLO ROSSI) 12/06/2014 Gli alimenti consumati nel corso della cena sono i seguenti o tagliatelle con ragù o prosciutto e melone o bresaola o formaggio o dolce casalingo tipo pan di spagna senza crema a base di uova * nomi di fantasia

11 I partecipanti alla cena del giorno 06/06/2014 manifestano sintomi gastroenterici nei giorni 9-10 giugno 2014 quindi a distanze troppo lunghe per pensare che il pasto responsabile sia quello del 6 giugno. I partecipanti alla cena del 8 giugno manifestano i sintomi : i padroni di casa il 10 giugno gli ospiti il 12 giugno. Sono state eseguite coprocolture su tre casi : MARIA ROSSI, figlio1 ROSSI, GINO BIANCHI da cui è risultato l isolamento di salmonella enteritidis. Sui tre stipiti è stata successivamente eseguita PFGE da parte dell IZS di Lazio e Toscana sede di Roma da cui è risultata l identicità delle tre salmonelle (pulsotipo XbaI.0058) GINO BIANCHI e figlio 1 ROSSI non hanno mai consumato pasti comuni. Le ipotesi più attendibili che giustifichino la dinamica dei fatti sono le seguenti : L ambiente cucina della coppia ROSSI è stato pesantemente contaminato da salmonella (uova del dolce con crema????) e i figli possono aver consumato pasti in tempi successivi e non necessariamente tutti insieme. La contaminazione della cucina potrebbe essere responsabile dell episodio dell 8 Giugno Ci troviamo di fronte ad uno stipite di salmonella a lenta crescita e con fattori di virulenza attivati a distanza di 4 giorni Lo stipite di salmonella è circolante nel territorio per cui i soggetti avrebbero ingerito alimenti contaminati non a seguito di pasti comuni ma in momenti diversi Anche se l omologia PFGE non ha chiarito completamente la dinamica dei fatti, ci ha comunque indotti a riflettere sulla necessità di acquisire maggiori informazioni sulle salmonelle (e non solo) circolanti. Se è vero che questo stipite era presente sul territorio della ASL 2 è fondamentale classificarlo da un punto di vista molecolare in modo da poter collegare altri episodi avvenuti sul territorio non solo di Lucca e di conseguenza avviare le inchieste per individuare l alimento veicolo. Dice (Opt:1.00%) (Tol 1.0%-1.0%) (H>0.0% S>0.0%) [0.0%-100.0%] 100%. 9357/6 Enteritidis. 9357/10 Enteritidis. 9357/14 Enteritidis Fig 8 - I tre tracciati elettroforetici da cui si evince l omologia del 100% tra gli stipiti

12 L utilizzo della PFGE consente, mediante il confronto dell impronta del DNA (DNA fingerprinting), di capire se isolati batterici possono derivare dallo stesso clone cellulare. Questa tecnica fornisce informazioni importanti ai fini epidemiologici. A tal proposito, il DNA viene frammentato in frazioni di diversa lunghezza grazie ad endonucleasi di restrizione e successivamente viene fatto correre su un gel d agarosio per separare i frammenti originati e misurarne così il numero e il peso molecolare (espresso in paia di basi: bp). Quello che si ottiene è un profilo di restrizione unico per ciascun clone, costituito da bande evidenziate mediante fluorescenza dalla colorazione con bromuro di etido. Tale profilo di restrizione permette l individuazione del ceppo esaminato e il confronto con profili ottenuti da altri ceppi della stessa specie. Il più comune metodo di separazione di molecole di DNA di grandezza compresa in un range tra 0,1 Kb e 30 Kb è il gelelettroforesi orizzontale. Quando la misura del DNA è al di sopra delle 30 Kb, si utilizza l elettroforesi su gel in campo pulsato (Pulsed-Field Gel. Electrophoresis o PFGE). Il Network PulseNet è un network internazionale che raccoglie i pulsotipi di patogeni e permette la sorveglianza molecolare di agenti a trasmissione alimentare in sanità pubblica, in campo veterinario e alimentare. Lo scopo del network è potenziare l attuale sistema di sorveglianza nel rintracciare le fonti di MTA e valutare il risk assessment delle infezioni a trasmissione alimentare.

1) SEGNALAZIONE E RICEZIONE DI NOTIZIA DI SOSPETTA MALATTIA VEICOLATA DA ALIMENTI

1) SEGNALAZIONE E RICEZIONE DI NOTIZIA DI SOSPETTA MALATTIA VEICOLATA DA ALIMENTI 1) SEGNALAZIONE E RICEZIONE DI NOTIZIA DI SOSPETTA MALATTIA VEICOLATA DA ALIMENTI CHI PROCEDURA MODULISTICA (allegati linee guida ) - Segnalazione di caso/casi non in carattere di urgenza Medici di famiglia,

Dettagli

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni

Dettagli

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 -

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 - SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - anno 2010 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2010- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2009 - L attività

Dettagli

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1

Dettagli

Attività del Centro di riferimento regionale per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti

Attività del Centro di riferimento regionale per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Attività del Centro di riferimento regionale per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Marcello Caputo Direzione integrata della prevenzione ASL CN1 Sorveglianza

Dettagli

Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale

Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale Luca Busani Le salmonellosi nell animale, nell alimento e nell uomo Torino 15 Novembre 2013 I flussi informativi per MTA in

Dettagli

Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani

Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA Luca Busani Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Torino, 9-10 aprile 2013 Scopi dell Epidemiologia

Dettagli

10,9 1,1 10,1. N di focolai riportati. % sui focolai europei. Tasso per abitanti Regno Unito 96 1,7 0,2. Nazione

10,9 1,1 10,1. N di focolai riportati. % sui focolai europei. Tasso per abitanti Regno Unito 96 1,7 0,2. Nazione Nazione FOCOLAI DIMALATTIE VEICOLATE DA ALIMENTI UNIONE EUROPEA N di focolai riportati % sui focolai europei Tasso per. abitanti Regno Unito,, Italia,, Grecia,, Germania,, Polonia,, Spagna,, Olanda,, Francia,,

Dettagli

Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie)

Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie) Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie) Valutare tramite il Centro di Riferimento Regionale sulle

Dettagli

Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici

Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Listeriosi

Dettagli

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 I Lavori in Zoonosi: corso del Servizio le dimensioni

Dettagli

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni

Dettagli

Confronto dei metodi di tipizzazione molecolare per la caratterizzazione di ceppi di Listeria monocytogenes circolanti in Italia

Confronto dei metodi di tipizzazione molecolare per la caratterizzazione di ceppi di Listeria monocytogenes circolanti in Italia Confronto dei metodi di tipizzazione molecolare per la caratterizzazione di ceppi di Listeria monocytogenes circolanti in talia Progetto ricerca corrente MSRCTE0212 Patrizia Centorame Laboratorio Nazionale

Dettagli

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità

Dettagli

Epidemiologia delle Malattie Trasmesse da Alimenti in Emilia-Romagna

Epidemiologia delle Malattie Trasmesse da Alimenti in Emilia-Romagna Assessorato Politiche per la Salute Epidemiologia delle Malattie Trasmesse da Alimenti in Emilia-Romagna Aggiornamento al 211 Il rapporto è stato predisposto dal gruppo regionale MTA Flavia Baldacchini

Dettagli

Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte

Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte Malattie trasmesse da alimenti (MTA): procedure per la gestione e il controllo Torino 15.12.2017 Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte Marcello Caputo Settore Prevenzione e Veterinaria Regione Piemonte

Dettagli

Malattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare

Malattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare Malattie trasmesse da alimenti contaminati Sicurezza Alimentare Spore batteriche In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni batteri (sporigeni) danno origine a speciali forme di resistenza (spore). Quando

Dettagli

Report Malattie infettive situazione al 28 febbraio 2009

Report Malattie infettive situazione al 28 febbraio 2009 Il 2009 si apre con una significativa novità nella sorveglianza delle malattie infettive: l attivazione di un portale nel quale tutte le segnalazioni di malattie infettive pervenute, indagate ed inserite

Dettagli

MALATTIE DA CONSUMO DI FUNGHI REPORT

MALATTIE DA CONSUMO DI FUNGHI REPORT MALATTIE DA CONSUMO DI FUNGHI REPORT 2007-2015 EPISODI E CASI Azienda USL Tasso di 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Totale notifica 1 - Massa Carrara 2 12 11 8 3 6 2 9 3 56 3,1 2 - Lucca 2

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte

Le sindromi influenzali in Piemonte Le sindromi influenzali in Piemonte 18 a settimana 21 dal 3 al 1 maggio AGGIORNAMENTO alla 18a settimana 21 (dal 3 al 1 maggio 21) L incidenza totale delle sindromi influenzali è a livelli di base (,8

Dettagli

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A Sede Legale: Via Ariosto, 3 00185 Roma P.I. 04735671002 Prot. N. Del Dipartimento di Prevenzione S.I.S.P U.O.S.Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Responsabile: Dr.ssa ERCOLE Andreina Sede: Via

Dettagli

INCIDENZA PER MENINGITI/SEPSI PER ANNO ED AGENTE EZIOLOGICO

INCIDENZA PER MENINGITI/SEPSI PER ANNO ED AGENTE EZIOLOGICO SITUAZIONE SEGNALAZIONI/NOTIFICHE DI MALATTIE INFETTIVE AL 31 DICEMBRE 2007 Il sistema informativo delle malattie infettive consente alle ASL e alla Direzione Generale Sanità ed a ciascuna ASL, di conoscere,

Dettagli

L evoluzione dei patogeni alimentari ed i nuovi scenari epidemiologici. Ida Luzzi

L evoluzione dei patogeni alimentari ed i nuovi scenari epidemiologici. Ida Luzzi L evoluzione dei patogeni alimentari ed i nuovi scenari epidemiologici Ida Luzzi www.iss.it Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate Istituto Superiore di Sanità, Roma NUOVO SCENARIO

Dettagli

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 La sorveglianza delle zoonosi: I Il Lavori Progetto

Dettagli

Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al

Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al 6.11.2009. Si riporta qui di seguito il Report contenente la situazione epidemiologica in Puglia,

Dettagli

REPORT MALATTIE INFETTIVE

REPORT MALATTIE INFETTIVE U.O. Epidemiologia e Registro Tumori Servizio Epidemiologia e Staff Direzione Dipartimento di Prevenzione BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO - RIEPILOGO REPORT MALATTIE INFETTIVE INDICE Pag. ANNO - Numero di segnalazioni

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA SETTORE SALUTE UFFICIO V - MALATTIE INFETTIVE

Dettagli

Direzione Generale Salute UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria

Direzione Generale Salute UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria La sorveglianza delle malattie infettive a trasmissione alimentare in regione Lombardia e il controllo dell igiene degli alimenti in RL, anche in vista di EXPO Direzione Generale Salute UO Governo della

Dettagli

Alimenti e salute. M. Fridel

Alimenti e salute. M. Fridel Alimenti e salute Malattie trasmesse da alimenti Tasso medio annuo di incidenza di circa 1,1 casi su 10.000 abitanti Veicoli Eziologia Sede di preparazione dell alimento Fattori di Rischio individuati

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2016 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2016 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE IN PIEMONTE ANNO 2016 SEREMI AL Questa pubblicazione riporta i dati provenienti dal Sistema informativo di sorveglianza delle malattie infettive del Piemonte, che raccoglie

Dettagli

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) 60 50 40 30 S.Enteritidis S.Typhim S.4,5,12:ì:- 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 S. Napoli in prodotti

Dettagli

Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni

Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni I Laboratori Nazionali di Riferimento Campylobacter e Listeria monocytogenes Teramo, 15 16 dicembre

Dettagli

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale.

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale. Focolai di morbillo in Piemonte: la situazione al 9 luglio 10 A distanza di soli 2 anni dalla precedente, si sta manifestando in Piemonte una nuova epidemia di morbillo, che è esordita a gennaio 10, a

Dettagli

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari Cosa chiede l Unione l Europea La distinzione tra focolai verificati e focolai possibili viene abbandonata. per i focolai in cui nessun particolare veicolo è sospettato o per quei focolai in cui le evidenze

Dettagli

Le malattie trasmesse dagli alimenti. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard

Le malattie trasmesse dagli alimenti. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard Le malattie trasmesse dagli alimenti Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard Le malattie trasmesse dagli alimenti Si hanno in seguito

Dettagli

INFRASTRUTTURA DELLA RETE

INFRASTRUTTURA DELLA RETE INFRASTRUTTURA DELLA RETE RETE DELLA GASTROENTEROLOGIA ITALIANA Vantaggi Condivisione delle informazioni e dei documenti Standardizzazione delle procedure Diminuzione dei tempi per la realizzazione degli

Dettagli

La microbiologia in cucina

La microbiologia in cucina Mangiare a scuola 6 7 maggio 2011 Camera di Commercio di Torino La microbiologia in cucina Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione

Dettagli

OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici

OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Report del 19 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 18 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale

Dettagli

Misure epidemiologiche di rischio!

Misure epidemiologiche di rischio! Misure epidemiologiche di rischio! Individuali (e di popolazione) Rischio Relativo (RR) Odds Ratio (OR) = Stima del rischio relativo Calcolo Incidenza: riepilogo! Le persone sono tutte sane all inizio

Dettagli

Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici. MIF NEWSLETTER ANNO 2005 Le malattie infettive nel Distretto di Modena

Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici. MIF NEWSLETTER ANNO 2005 Le malattie infettive nel Distretto di Modena MIF NEWSLETTER ANNO 25 Le malattie infettive nel di Nell anno 25 sono stati notificati, nel solo distretto di, 627 casi di malattia infettiva (58 casi singoli e 119 casi riuniti in 26 focolai). Il tasso

Dettagli

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Valutazione dei dati Valutazione descrittiva (tempo, spazio e persona) Quando la gente s è ammalata, dove avrebbero potuto contaminarsi e quali

Dettagli

BOLLETTINO NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE ANNO

BOLLETTINO NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE ANNO EP/AL/53 BOLLETTINO NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE ANNO 2005 BOLLETTINO NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE Anno 2005 Edizione 2006 A cura di Daniela Lombardi, Lorenza Ferrara, Carlo Di Pietrantonj,

Dettagli

Le intossicazioni alimentari

Le intossicazioni alimentari Le intossicazioni alimentari Porte Aperte 22 novembre 2014 DI COSA PARLIAMO OGGI EFSA Intossicazioni & tossinfezioni alimentari Esempi Prevenzione 2 AMBITI DI COMPETENZA DELL EFSA Salute delle piante Protezione

Dettagli

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014 LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014 LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE (MIB) Recepita nel 2008 in Piemonte, dove dal 2003 era attiva la sorveglianza di laboratorio di tutte le infezioni

Dettagli

Le malattie trasmesse da alimenti in Toscana Casi singoli/sporadici, focolai e malattie da consumo di funghi

Le malattie trasmesse da alimenti in Toscana Casi singoli/sporadici, focolai e malattie da consumo di funghi 1 INDICE... 4 NUMERO E TASSO DI NOTIFICA... 4 FONTE, TEMPI DI NOTIFICA E TEMPI DI INTERVENTO... 5 METODI DI INDAGINE... 5 OSPEDALIZZATI... 5 SESSO, ETÀ E STAGIONALITÀ... 6 SINTOMI E DURATA... 6 AGENTI

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO

Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO Dott. Paolo Ferrari Torino 4.10.2012 Perchè sono nate? Nell ASL VCO la Pronta Disponibilità viene svolta in modo alternato da Medici SIAN e SISP. Una procedura

Dettagli

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità

Dettagli

Caso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio

Caso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio Caso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio Cinzia Cardamone Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia Area Microbiologia degli alimenti cinzia.cardamone@izssicilia.it Vi WORKSHOP

Dettagli

Sistemi di sorveglianza delle zoonosi: un approccio integrato tra medici e veterinari

Sistemi di sorveglianza delle zoonosi: un approccio integrato tra medici e veterinari Giornata dell Unione Europea dedicata alla Medicina Unica Giornata Internazionale sulle Zoonosi e le Malattie Trasmesse da Alimenti ANIMALI + ESSERI UMANI = UNA SOLA SALUTE 26 maggio 2010- Facoltà di Medicina

Dettagli

3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE

3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE 3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE Esaminati 428 campioni. Tab.21: Standard di riferimento per paste farcite artigianali fresche confezionate (Circolare del Ministero della

Dettagli

Le fonti dei dati epidemiologici. Dati di morbosità

Le fonti dei dati epidemiologici. Dati di morbosità Le fonti dei dati epidemiologici Dati di morbosità Notifica delle malattie infettive Decreto Ministero della Sanità 15.12.1990 Le malattie infettive sono raggruppate in 5 classi. Le classi riconoscono

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 11, del 1 Febbraio 213 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 6 settimana del 213 ( - 1 Febbraio 213) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

Potenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto

Potenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO: ESISTE UNA CONTINUITA ASSISTENZIALE PER L ANZIANO DEPRESSO? Potenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto Francesco Avossa Sistema Epidemiologico

Dettagli

Gennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)

Gennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro) LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare

Dettagli

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione

Dettagli

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2015 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2015 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE IN PIEMONTE ANNO 2015 Questa pubblicazione riporta i dati provenienti dal Sistema informativo di sorveglianza delle malattie infettive del Piemonte, che raccoglie i dati

Dettagli

D. Salute animale e igiene urbana veterinaria

D. Salute animale e igiene urbana veterinaria D. Salute animale e igiene urbana veterinaria N. Programmi/attività Componenti del programma Prestazioni i D1 sui concentramenti e spostamenti animali - Controllo delle strutture - Verifica della documentazione

Dettagli

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale L epidemia influenzale da A/H1N1 nella Regione Campania Rapporto n. 19 Napoli 1 APRILE 20 Il rapporto è visibile e scaricabile

Dettagli

Sistemi di Sorveglianza Sanitaria per V.parahaemolyticus

Sistemi di Sorveglianza Sanitaria per V.parahaemolyticus Ce.Re.M Riunione dei laboratori operanti nel controllo ufficiale dei molluschi bivalvi Ancona, 9 febbraio 2010 CRN controllo chimico e microbiologico MBV LNR controllo batteriologico MBV INFEZIONI GASTROENTERICHE

Dettagli

Studi Analitici, misure di

Studi Analitici, misure di Studi Analitici, misure di associazione e di rischio Gaia Scavia Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Sistemi di sorveglianza ed Epidemiologia

Dettagli

Report Malattie infettive sintesi anno 2009

Report Malattie infettive sintesi anno 2009 Sorveglianza delle malattie infettive: risultati e prospettive Il 2009 ha visto il consolidamento di progetti avviati nel 2004 ed è dunque stato un anno nel quale molti risultati sono stati conseguiti:

Dettagli

EPISODI DI MTA: PROCEDURE E GESTIONE

EPISODI DI MTA: PROCEDURE E GESTIONE CORSO DI FORMAZIONE EPISODI DI MTA: PROCEDURE E GESTIONE L ESPERIENZA DELL ASLTO5 C. Maggi 1 MTA: OCCORRE UN STEMA DI CONTROLLO, SORVEGLIANZA, GESTIONE. 2 MTA: OCCORRE GOVERNARE IL STEMA DI CONTROLLO DELLE

Dettagli

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo

Dettagli

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino La realtà piemontese Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino ITALIANI STRANIERI 4 focolai in ambito scolastico; 56 casi in focolai epidemici;

Dettagli

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Introduzione Le prestazioni di pronto soccorso (specialistica ambulatoriale

Dettagli

10 ANNI DI SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI

10 ANNI DI SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI 10 ANNI DI SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI 1 1. Il contesto Le malattie trasmesse da alimenti rappresentano da sempre un importante problema di sanità pubblica. Tali patologie possono

Dettagli

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili [2011] La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria DG Sanità La prevenzione degli infortuni

Dettagli

FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento

FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento Corso di Educazione e Comunicazione ambientale per professionisti dell informazione FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento Patrizia Romano Scuola di Scienze Agrarie,

Dettagli

La sorveglianza della legionellosi

La sorveglianza della legionellosi La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I

SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera poliomielite botulismo febbre ricorrente epidemica febbre gialla difterite rabbia tifo esantematico peste trichinosi tetano febbri emorragiche

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA I CRITERI MICROBIOLOGICI E LA VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA Pistoia 5-6 Dicembre 2016 Costanza Pierozzi Centro di Riferimento Regionale per le Tossinfezioni Alimentari CeRRTA Centro di Riferimento

Dettagli

sanità Avvertenze Istituti di ricovero Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) dimessi Degenza media Degenza totale Media accessi

sanità Avvertenze Istituti di ricovero Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) dimessi Degenza media Degenza totale Media accessi capitolo 3 sanità Avvertenze Le informazioni statistiche contenute nel presente capitolo provengono dall Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e riguardano dati rilevati presso le strutture sanitarie

Dettagli

Regione Campania Assessorato alla Sanità

Regione Campania Assessorato alla Sanità SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera febbre gialla peste SARS poliomielite difterite botulismo rabbia trichinosi tetano influenza con isolamento virale febbre ricorrente epidemica

Dettagli

Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Reggio Emilia

Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Reggio Emilia Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica Inquinamento da Cromo esavalente in un pozzo ad uso irriguo di Puianello Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento

Dettagli

Valutazione dell andamento dei casi di meningite nella ASL della Provincia di Milano 3

Valutazione dell andamento dei casi di meningite nella ASL della Provincia di Milano 3 Valutazione dell andamento dei casi di meningite nella ASL della Provincia di Milano 3 Introduzione Il primo trimestre 2008 è stato caratterizzato, nell ASL della Provincia di Milano 3, da un numero di

Dettagli

Sorveglianza delle malattie infettive

Sorveglianza delle malattie infettive Report 2011 Sorveglianza delle malattie infettive Il presente report ha come obiettivo di fornire un aggiornamento sul quadro lombardo delle malattie infettive soggette a notifica dell anno 2011. Inoltre

Dettagli

FOCUS SULLE SCHEDE DI SORVEGLIANZA SPECIALE

FOCUS SULLE SCHEDE DI SORVEGLIANZA SPECIALE FOCUS SULLE SCHEDE DI SORVEGLIANZA SPECIALE Focolai di malattie trasmesse da alimenti SEIEVA - Questionario studio caso-controllo epidemia Epatite A. Italia, 2013 Bologna, 14 ottobre 2013 SMI SORVEGLIANZA

Dettagli

Malattie Infettive G. De Vito*, R. Scalise*, R. Colace * A.Mazzei**, A. Sutera Sardo**

Malattie Infettive G. De Vito*, R. Scalise*, R. Colace * A.Mazzei**, A. Sutera Sardo** Malattie Infettive G. De Vito*, R. Scalise*, R. Colace * A.Mazzei**, A. Sutera Sardo** Introduzione U.O. Igiene Pubblica* - Epidemiologia e Statistica Sanitaria** L Istituto Superiore di Sanità in collaborazione

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia.

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. Introduzione I risultati ottenuti dall indagine precedente

Dettagli

L attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007

L attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007 Dipartimento di Epidemiologia ASL RME Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Ministero della Salute Centro per la Prevenzione e Controllo delle Malattie L attività di prevenzione

Dettagli

Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto

Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto Torino 22 novembre 2010 La valorizzazione del prodotto agroalimentare Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale Maria Caramelli Le crisi alimentari:

Dettagli

Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni ).

Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni ). Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni 2011-2012). Autori: Bongiovanni A.; 1 Canepari F.; 2 Ferraris P.;

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE 24.10.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 280/5 REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE del 23 ottobre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del

Dettagli

Risultati RISULTATI 70

Risultati RISULTATI 70 RISULTATI 70 1. Caratteristiche delle coorti esaminate nello studio Nel presente studio sono stati valutati 200 pazienti e 200 volontari sani. I due gruppi sono composti da 154 donne e 46 uomini ciascuno.

Dettagli

SISTEMA DI SORVEGLIANZA DEGLI ACCESSI AI PRONTO

SISTEMA DI SORVEGLIANZA DEGLI ACCESSI AI PRONTO Sintesi del totale degli accessi ai PS per tutte le cause Regioni e P.A. che hanno aderito alla rete di sorveglianza 12/21 (57%) Completezza del Sistema per la settimana corrente 12/12 (100%) Totale degli

Dettagli

THOTEL 13 MARZO 2013 FEROLETO ANTICO CORSO: LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI

THOTEL 13 MARZO 2013 FEROLETO ANTICO CORSO: LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI THOTEL 13 MARZO 2013 FEROLETO ANTICO CORSO: LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI MEDICO DI FAMIGLIA: «MA CHE FA DAVVERO?» Un medico che sa di malattie infettive più di un ginecologo,

Dettagli

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016.

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Come per gli anni precedenti, nel periodo compreso tra il 23 Maggio 2016 e il 04 Settembre 2016 presso il Servizio

Dettagli

SEMINARIO ECM LISTERIA MONOCYTOGENES E LISTERIOSI: SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, GESTIONE DEI CASI E STRATEGIE DI CONTROLLO

SEMINARIO ECM LISTERIA MONOCYTOGENES E LISTERIOSI: SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, GESTIONE DEI CASI E STRATEGIE DI CONTROLLO SEMINARIO ECM LISTERIA MONOCYTOGENES E LISTERIOSI: SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, GESTIONE DEI CASI E STRATEGIE DI CONTROLLO Provider: 925 - Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche

Dettagli

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA Nazionali (ISTAT: sociodemografici, mortalità) Locali (Regioni, Asl, altro: ricoveri, farmaci, esenzione ticket, anagrafe, registri di patologia) Informatizzazione e possibilità

Dettagli

LA GESTIONE DEL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO: AGGIORNAMENTO E ANALISI DELLE CRITICITA. Presentazione di un caso attivato dal SIAN di Forlì

LA GESTIONE DEL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO: AGGIORNAMENTO E ANALISI DELLE CRITICITA. Presentazione di un caso attivato dal SIAN di Forlì Bologna, 9 dicembre 2014 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO: AGGIORNAMENTO E ANALISI DELLE CRITICITA Presentazione di un caso attivato dal SIAN di Forlì M. Rosaria Gentili Responsabile SIAN Forlì

Dettagli

RUOLO DELLA MICROBIOLOGIA

RUOLO DELLA MICROBIOLOGIA FOCUS KLEBSIELLA MULTIRESITENTE: RUOLO DELLA MICROBIOLOGIA DR.SSA MAIRA ZOPPELLETTO S.C. MEDICINA DI LABORATORIO OSPEDALE S. BASSIANO BASSANO DEL GRAPPA Ospedale S. Bassiano 8 maggio 2013 Evoluzione della

Dettagli

I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca.

I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. Seminari regionali per gestori di piscine 2007 Garda 13/04, Jesolo 03/05, Caorle 10/05, Chioggia 22/06 Giacomo Marchese Azienda Ulss 12 - Servizio

Dettagli

VDA Net Srl VDA Net Srl

VDA Net Srl  VDA Net Srl 21.7.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Giunta regionale, ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. DELIBERAZIONE 12 luglio 2010, n. 657 Segreteria della Giunta

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

Report delle Segnalazioni di Malattie Infettive in Provincia di Modena Anni 2015 e 2016

Report delle Segnalazioni di Malattie Infettive in Provincia di Modena Anni 2015 e 2016 Report delle Segnalazioni di Malattie Infettive in Provincia di Modena Anni 2015 e 2016 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Area disciplinare Profilassi Malattie Infettive Indice CREDITI...2

Dettagli

Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive

Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive Report sull andamento locale ASL Milano 1 L archivio informatizzato delle malattie infettive è un archivio dinamico e come tale suscettibile

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011 Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie

Dettagli