per Famiglie e Adolescenti Vulesse Tel.: Cell.: VI Municipalità della Città di Napoli
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- Antonino Angelini
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1 Centro di Psicologia e Psicoterapia Via Vicinale Maranda n (NA) per Famiglie e Adolescenti Vulesse Tel.: Cell.: VI Municipalità della Città di Napoli Mail: associazionesvt@gmail.com c/o ASL NA1 Centro DSB 32 Codice Fiscale Via P. Ammendola n (NA) Mail: vulesse@gmail.com Tel.: OGGETTO: presentazione Centro di Psicologia e Psicoterapia per Famiglie e Adolescenti Vulesse sito presso le sedi ASL NA1 Centro DSB 32 in Via P. Ammendola n.1 nel quartiere di Ponticelli del Comune di Napoli Premessa L idea di un Centro di presa in carico psicologica e psicoterapeutica per famiglie e adolescenti ha le sue radici nelle esigenze rilevate dal GPA - Gruppo Programma Adolescenza - della VI Municipalità della Città di Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio), composto da operatori di ASL, Comune, Scuola e Terzo settore, che da più di dieci anni si incontrano mettendo in comune l esperienza maturata nel proprio ambito professionale all interno del territorio per realizzare e per coordinare attività rivolte agli adolescenti. La prospettiva del GPA si basa sull idea condivisa che è possibile dare risposte alle domande di aiuto dell utenza partendo dal lavoro in rete, fondato su un modello multidisciplinare che veda protagonisti il pubblico e il privato sociale e che punti a trasformare gli utenti da fruitori passivi a cittadini consapevoli. Ciò è ancor più vero nel periodo storico attuale, dove la crisi economica incide fortemente su un area già tormentata da profonde condizioni di disagio sociale, culturale e familiare, quale quella dei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. Un'attenta analisi del Profilo di Comunità 2010/2012 delle aree in oggetto evidenzia, rispetto alle altre Municipalità della città, una serie di aspetti importanti, tra i quali: la più alta concentrazione di bambini e di adolescenti; il maggiore numero di madri adolescenti, di ospedalizzazioni neonatali e di ricorsi all istituzionalizzazione in Casa famiglia; un intenso indice di dispersione scolastica; infine, un'elevata percentuale di interventi del Tribunale per i Minorenni per situazioni legate ai reati commessi da minori. Origini Da questi presupposti l Associazione di volontariato Onlus S.V.T. Servizio Volontario Tossicodipendenti, socialmente impegnata dal 1995 nella prevenzione del disagio giovanile, delle dipendenze da gioco, dell uso e abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, nell assistenza di soggetti dipendenti di concerto al SerT ASL NA1 Distretto 32, speculare al Centro Diurno Territoriale Integrato Lilliput (struttura riabilitativa intermedia adiacente al servizio), ha fondato il Centro di Psicologia e Psicoterapia per Famiglie e Adolescenti Vulesse. Esso è stato realizzato nell ambito del progetto di Presa in carico psicologica nella VI Municipalità, vincitore del Bando 2011 CSV Napoli Il Mosaico della Solidarietà, reso attivo dal mese di novembre 2012 al mese di settembre 2013, successivamente finanziato con i proventi del 5xmille dell Associazione e attualmente gestito
2 volontariamente da quattro psicologhe psicoterapeute e due psicologhe. Le attività di Vulesse, pubblicizzate sul territorio, sono state presentate con una conferenza stampa al Palazzo San Giacomo di Napoli il 23 ottobre 2012, in presenza dell Assessore alle Politiche Sociali, della Presidente della VI Municipalità e del Presidente dell Associazione S.V.T. e hanno preso il via con un inaugurazione al Centro Comunale Giovanile Asterix in Via Atripalda n.52 nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, prima sede del Centro, successivamente trasferito, dal mese di settembre 2014 ad oggi, presso le sedi ASL NA1 Centro in Via Ammendola n.1 nel quartiere di Ponticelli. Obiettivi e Attivita Sin dagli inizi il Centro di Psicologia e Psicoterapia per Famiglie e Adolescenti Vulesse ha inteso favorire, nell ottica della complementarità, il potenziamento dei servizi rivolti alle famiglie, ovvero agli adolescenti e ai genitori della VI Municipalità della Città di Napoli, in relazione ad una presa in carico di II livello, ovvero a percorsi psicologici e psicoterapeutici individuali e familiari strutturati oltre le prime fasi di diagnosi e di valutazione. Nello specifico, sono stati determinati alcuni obiettivi specifici, raggiunti attraverso diverse attività, descritte di seguito: - implementare il raccordo tra cittadini e Istituzioni mediante l individuazione e il filtraggio delle richieste, la consegna di informazioni relative ai servizi territoriali e l accompagnamento dell utenza all ente competente; - prevenire e affrontare il disagio dei minori e delle loro famiglie tramite interventi psicologici e psicoterapeutici sia individuali per la presa in carico del disagio psicologico intrapsichico, relazionale e sociale della persona, sia familiari per la presa in carico delle difficoltà della coppia, della famiglia e delle problematicità legate all'età evolutiva. Nel tempo, tali attività sono state ampliate per dare luogo ad una collaborazione maggiormente diretta con le Istituzioni del territorio: il Centro Vulesse ha concordato, infatti, alcuni protocolli di intesa per ampliare il raggio delle sue azioni e per coinvolgere fasce rilevanti di cittadinanza nella prospettiva della promozione del benessere individuale, relazionale e familiare, di seguito riportati: - protocollo operativo di collaborazione per la realizzazione di attività di supporto alla genitorialità e alla relazione genitori/figli in situazioni di elevata conflittualità e problematicità con il Servizio Politiche per l'infanzia e l'adolescenza, Vico Santa Margherita a Fonseca n.19, e il Servizio Attività Amministrative della Municipalità VI, Via Atripaldi n.1, al fine di implementare interventi di: incontri protetti di soggetti minori; sostegno alla genitorialità; valutazione delle competenze genitoriali su disposizioni dell Autorità Giudiziaria, costruendo strumenti e modelli operativi di intervento in sinergia con le parti coinvolte; - protocollo di intesa con l I.S.I.S. Rosario Livatino di San Giovanni a Teduccio, siglato nell anno scolastico 2014/2015 e sfociato in un percorso formativo per gli insegnanti dal mese di febbraio 2015 al mese di giugno Tale collaborazione è sorta a seguito della presentazione della proposta progettuale Armonia di Relazioni, mirata a favorire le condizioni per la creazione di una rete armonica di relazioni fra insegnanti, studenti, personale scolastico e nuclei familiari, sorta dalla constatazione dell importanza di sostenere l istituzione scolastica nel delicato compito di accogliere e di formare gli adolescenti, spesso provenienti da famiglie in condizioni di fragilità sociale, culturale, economica, e ad alto rischio di dispersione scolastica. Nella stessa ottica, il Centro Vulesse ha collaborato insieme agli operatori istituzionali ad alcuni progetti:
3 - programma formativo sull educazione all affettività in collaborazione con l Unità Operativa Materno Infantile ASL NA1 Centro DSB 32, nella persona della Dott.ssa Raffaella Punzo, nel periodo compreso fra febbraio e marzo 2015, rivolto alle cinque classi prime di scuola secondaria inferiore dell I.C. San Giovanni Bosco di Ponticelli, impegnate ognuna in tre incontri svolti presso l istituto scolastico. Il percorso progettuale ha inteso approfondire, nell ottica della prevenzione di futuri comportamenti a rischio sempre più precoci e frequenti fra le nuove generazioni, i temi della conoscenza del corpo, dei suoi cambiamenti e di quelli psicologici nella fase puberale e adolescenziale e dell educazione alle emozioni ad essi collegate mediante seminari interattivi, discussioni e attività laboratoriali in gruppo; - progetto di educazione all affettività e alla sessualità in collaborazione con l Unità Operativa Materno Infantile ASL NA1 Centro DSB 32, nella persona della Dott.ssa Raffaella Punzo, nel periodo compreso fra febbraio e aprile 2015, rivolto agli studenti delle classi IV e V del Liceo Statale Piero Calamandrei di Ponticelli. Il percorso è stato suddiviso in tre incontri per classe, due presso la scuola e uno presso la sede del Consultorio Familiare e del Centro Vulesse in Via P. Ammendola n.1. Nel corso degli stessi sono stati affrontati, attraverso seminari, discussioni e attività laboratoriali di gruppo, e nell ottica della prevenzione di comportamenti a rischio sempre più frequenti fra adolescenti e giovani adulti, i temi della conoscenza del corpo, dell educazione alla sessualità e alla contraccezione, delle malattie sessualmente trasmissibili, delle dinamiche e delle emozioni collegate alla relazione di coppia. L ultimo incontro ha avuto l obiettivo specifico di presentare la struttura del Consultorio e del Centro Vulesse, evidenziando le attività mediche e psicologiche svolte al loro interno, puntando alla cura e all accoglienza degli utenti per favorire l accesso alle Istituzioni quando necessario; - collaborazione con l Unità Operativa Materno Infantile ASL NA1 Centro DSB 32 per il corso di accompagnamento alla nascita, in collaborazione con la Dott.ssa Raffaella Punzo, nel periodo tra maggio e giugno Le tematiche proposte durante il percorso sono state molteplici, pur se l aspetto più incisivo è stato probabilmente rappresentato dal gruppo: uno spazio di condivisione e di confronto per donne e uomini che vivono la stessa emozionante esperienza, con i quali scambiare preoccupazioni, informazioni e riflessioni. Attraverso l'elemento del gruppo, le gestanti, infatti, possono superare il vissuto di solitudine spesso sperimentato durante la fase di gravidanza, densa di cambiamenti e di novità non sempre comprensibili e gestibili. Esso si è posto, dunque, come fattore protettivo contro le eventuali depressioni post-partum e come contenitore per ansie, fantasie, paure, che possono essere espresse e rielaborate con il supporto degli esperti. Obiettivo del corso è stato facilitare l'espressione di aspetti positivi e negativi legati alle varie fasi della gestazione, ponendosi come momento di supporto fondamentale per aiutare i futuri genitori a vivere in maniera consapevole e serena un'esperienza che non si conclude al momento del parto, ma prosegue ben oltre la nascita del bambino. Metodologia L equipe del Centro Vulesse si occupa non solo del lavoro clinico tout court, ma condivide principalmente l ottica del lavoro di rete: la sua mission è il tentativo di agire sul contesto della Municipalità, rispondendo al bisogno di psicologia espresso da questa area della città, contraddistinta da un profondo disagio su più dimensioni, spesso non colmabile attraverso le risorse istituzionali, troppo esigue rispetto alla domanda dell utenza. Il Centro ha inteso, infatti, supportare e potenziare l offerta proposta dai servizi territoriali in maniera sinergica e mai sostitutiva attraverso le citate collaborazioni con le Istituzioni (ASL, Centri Servizi Sociali, Istituti scolastici, Tribunale per i Minorenni, etc.) sia per la gestione di casi complessi che per coadiuvare gli enti nella progettazione e nell implementazione di azioni volte alla prevenzione del disagio psicologico intrapsichico, relazionale e sociale in famiglie e adolescenti.
4 Relativamente alle attività di presa in carico psicologia e psicoterapeutica, le modalità di accesso al Centro sono due: spontanea, riguardante coloro che, venuti a conoscenza attraverso l attività pubblicitaria, richiedono autonomamente un appuntamento; inviata da parte dei Servizi Sociali della Municipalità o di altre Istituzioni. L intervento prevede inizialmente la messa a punto della procedura di accesso mediante contatto telefonico o diretto per le situazioni spontanee e tramite scheda di segnalazione per gli utenti inviati. Quest ultima, appositamente ideata, è inviata via mail oppure consegnata nel corso degli appuntamenti periodici con le operatrici del Centro. Al primo contatto fanno seguito incontri a cadenza settimanale, finalizzati all analisi della domanda, all ideazione di un progetto di intervento per ciascun utente, alla sua implementazione e monitoraggio con i servizi invianti e con il gruppo di intervisione e di supervisione, formato dalle operatrici del Centro e da due dirigenti psicologhe dell U.O. SerT ASL Na1 Centro DSB 32. Conclusioni A continuazione dei primi anni di attività del Centro di Psicologia e Psicoterapia per Famiglie e Adolescenti Vulesse sono molteplici le riflessioni suscitate da un cammino ricco, formato da numerosi contesti e storie, composto da attori diversi, i quali hanno partecipato più o meno consapevolmente alle complesse dinamiche determinate dal loro incontro. La scelta di operare in rete attraverso la procedura descritta è l unica strada percorribile per potere prendere in carico situazioni di profonda complessità, riguardanti soprattutto famiglie e adolescenti con caratteristiche di dispersione scolastica, di gravi fragilità delle competenze genitoriali, di disturbi comportamentali e di rischio di devianza in un contesto dove, come osservato, le singole questioni si inseriscono in un tessuto sociale in continua emergenza per la pregnanza delle difficoltà culturali, economiche, sociali, a fronte di un endemica mancanza di risorse strutturali e umane. A tal proposito, la sinergia tra pubblico e privato proposta dal Centro consente all utenza di accedere rapidamente ad esso, saltando passaggi burocratici in favore di una maggiore flessibilità, resa possibile dal contatto diretto fra gli operatori. Inoltre, l incontro con l utenza è facilitato dalla capacità di accoglienza del Centro e dall attenzione costante alla persona nella sua unicità. Tali aspetti si delineano come punti di forza di Vulesse, focus costante dell interesse dell équipe, impegnata a lavorare per creare nuove possibilità di incontro piuttosto che per valutare, per favorire processi di cambiamento piuttosto che per fornire soluzioni, per costruire relazioni, opportunità ed esperienze condivise piuttosto che curare. Si tratta di uscire dall immaginario collettivo della stanza di terapia con le sue regole fatte di tecniche, tempi e spazi ben definiti, che rimangono chiaramente a fondamento dell azione dello psicologo/psicoterapeuta, ma cedono il passo di fronte alla necessità di entrare in relazione con un utenza con bisogni non tradizionali, che pone gli operatori davanti alla necessità di immaginare nuovi percorsi creativi e flessibili, originando una sfida, possibile e realizzabile! Alla luce di quanto descritto, l'èquipe del Centro Vulesse, ritiene necessario ampliare la propria offerta per rispondere alle richieste crescenti espresse dai cittadini e dalla rete istituzionale territoriale, che hanno riconosciuto la sua importanza. A tal proposito, l'idea progettuale Vulesse vuole incrementare le attività rivolte agli adolescenti e alle famiglie in condizioni di fragilità con laboratori esperenziali e percorsi di gruppo.
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