PROGETTO SPORTELLO D ASCOLTO PSICOLOGICO RELAZIONE CONCLUSIVA

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DEL PO Scuola dell Infanzia- Primaria- Secondaria di 1 grado Via Bonazzi, OSTIGLIA (MN) TEL 0386/ FAX 0386/ info@icdelpo.gov.it sito web: PROGETTO SPORTELLO D ASCOLTO PSICOLOGICO RELAZIONE CONCLUSIVA UNO SPAZIO PER PENSARE, PER ESSERE, PER DIVENTARE INTRODUZIONE Nei mesi di marzo, aprile e maggio 2015, presso i locali delle scuole secondarie di primo grado di Ostiglia, Revere e Sustinente è stato promosso il progetto di uno Sportello di ascolto psicologico rivolto direttamente ai ragazzi e alle ragazze, ai loro problemi, alle loro difficoltà con il mondo della scuola, della famiglia, dei pari per fornire agli studenti la possibilità di prevenire o affrontare il disagio che fisiologicamente l adolescenza porta con sé. La finalità del progetto era quella di migliorare la qualità della vita degli studenti favorendo nella scuola benessere, successo e piacere e promuovendo quelle capacità relazionali che portano ad una comunicazione assertiva e collaborativa. Attraverso colloqui motivazionali e di sostegno e laboratori esperienziali in piccolo gruppo i ragazzi hanno potuto

2 sperimentare nuove modalità di funzionamento individuale e relazionale, migliorando il senso di auto-efficacia e di autostima. Due sono state le metodologie proposte: i colloqui individuali di consulenza psicologica e i laboratori di gruppo a tema. L'obiettivo prioritario dei colloqui era l'ascolto e l'accoglienza delle richieste dell'alunno attraverso una modalità empatica, non giudicante, con l obiettivo di aiutarlo nell analisi del problema e nella comprensione del proprio vissuto. Nei laboratori a tema il ragazzo aveva invece la possibilità di incrementare la consapevolezza di sé e apprendere nuove strategie interpersonali attraverso il confronto con i pari e la condivisione di esperienze e riflessioni personali. Il progetto si è articolato in 12 giornate, dal 5 marzo al 26 maggio La giornata del 5 marzo è stata dedicata alla presentazione del progetto in tutte le 19 classi dell'istituto comprensivo. In tale occasione, è stato sottoposto ai ragazzi anche un breve sondaggio indicante 10 tematiche tipiche dell'età pre-adolescenziale, di cui si riporta un fac-simile. AMICIZIA e SOLITUDINE: meglio soli o mal accompagnati? Cerco la VOGLIA di STUDIARE ma credo di averla persa! AUTOSTIMA: dimmi che valgo COMUNICARE oggi: vorrei dirti tante cose ma non so come Emozioni fuori controllo: adesso MI ARRABBIO e spacco tutto! Generazione social VIRTUALI GENITORI e FIGLI: si salvi chi può!

3 Trascinati dal GRUPPO: farei di tutto per non essere escluso! Prepotenze a scuola: se sei BULLO non sei bello! Vorrei essere diverso: ma come si fa a vivere con QUESTO CORPO?! Ai ragazzi è stato chiesto di barrare con un segno le due tematiche che ritenevano più significative per la loro esperienza personale o che avrebbero desiderato approfondire in un percorso laboratoriale. TABELLA 1 RABBIA 118 VOGLIA DI STUDIARE 108 COMUNICARE 106 AMICIZIA E SOLITUDINE 88 AUTOSTIMA 86 GENITORI E FIGLI 78 CORPO 46 AMICIZIE VIRTUALI 28 GRUPPO 25 BULLO 5 La tabella 1 riporta l'esito del sondaggio in tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado dell'istituto comprensivo: si può notare come la gestione della rabbia e degli agiti aggressivi risulti un aspetto estremamente significativo per 1 ragazzo su 3. Di poco inferiori si collocano la fatica nello studio e la difficoltà nel comunicare efficacemente. Importante anche il dato su tematiche più interne e complesse, come la solitudine e l'autostima: 1 ragazzo su 4 ritiene importante parlare di amicizia e di valore personale. E' utile sottolineare anche come i ragazzi non hanno valutato come significativo l'item sulle prepotenze e sul bullismo, che ha raccolto scarso consenso. Nella tabella 2 gli stessi dati sono suddivisi tra maschi e femmine:

4 TABELLA 2 MASCHI FEMMINE TOT TOT AMICIZIA E SOLITUDINE VOGLIA DI STUDIARE AUTOSTIMA COMUNICARE RABBIA AMICIZIE VIRTUALI GENITORI E FIGLI GRUPPO BULLO CORPO Dalla tabella 2 si possono ricavare alcuni dati interessanti nelle differenze di genere: - il tema Amicizia e solitudine acquisisce più importanza tra le femmine e i maschi di terza, mentre è meno considerato tra i maschi delle classi prime e seconde; - la Voglia di studiare e la gestione della Rabbia sono temi decisamente più significativi per i maschi, in modo sostanzialmente uniforme; tra le femmine invece sembrano passare in secondo piano soprattutto in terza, forse perché superati in interesse da altre tematiche più connesse all'età; - l'autostima e la Comunicazione, viceversa, ottengono un riscontro positivo soprattutto tra le ragazze in misura doppia rispetto all'interesse provocato nei maschi; - su 5 preferenze per il tema del Bullismo, ben 4 provengono da ragazze; - il tema del proprio Corpo e delle sue trasformazioni, come prevedibile, trova un discreto consenso solo nelle femmine di terza. TABELLA 3 OSTIGLIA RABBIA 61 VOGLIA DI STUDIARE COMUNICARE 57 AUTOSTIMA 42 GENITORI E FIGLI 38 AMICIZIA E SOLITUDINE 35 CORPO 23 AMICIZIE VIRTUALI 15 GRUPPO 12

5 TABELLA 4 REVERE VOGLIA DI STUDIARE 34 RABBIA 33 COMUNICARE 31 AMICIZIA E SOLITUDINE AUTOSTIMA 27 GENITORI E FIGLI 23 AMICIZIE VIRTUALI 9 GRUPPO 8 CORPO 7 BULLO 1 TABELLA 5 SUSTINENTE AMICIZIA E SOLITUDINE 26 RABBIA 24 COMUNICARE 18 VOGLIA DI STUDIARE AUTOSTIMA GENITORI E FIGLI 17 CORPO 16 GRUPPO 5 AMICIZIE VIRTUALI 4 BULLO 2 Nelle tabella sono riportati i dati suddivisi nelle tre scuole; a partire da queste rilevazioni sono stati proposti i titoli per i laboratori di gruppo. SPORTELLO DI ASCOLTO Lo sportello di ascolto psicologico è rimasto attivo in modo prioritario dal 10 marzo al 14 aprile; dal 21 aprile al 26 maggio è stato possibile incontrare alcuni ragazzi che avevano fatto richiesta ma non avevano trovato spazio per motivi di tempo o alunni che, durante l'ultimo mese, avevano manifestato particolare disagio. Tendenzialmente ai ragazzi è stato concesso un unico spazio di ascolto con la possibilità di chiedere un nuovo appuntamento qualora si rendesse necessario. Con alcuni alunni c'è stato un secondo breve colloquio informale per verificare l'effettivo miglioramento della situazione; solo in 4-5 casi è stato opportuno fissare un secondo colloquio più strutturato. Diversi ragazzi, come si evince dai dati elencati più avanti, hanno giovato sia dello sportello che dei laboratori: in alcuni casi i colloqui individuali sono stati propedeutici al

6 lavoro di gruppo e hanno permesso ai partecipanti di acquisire nel laboratorio quelle competenze discusse a livello individuale; in altre occasioni l'esperienza di gruppo ha fatto emergere fragilità e dubbi che hanno trovato poi un approfondimento personalizzato all'interno del colloquio. La possibilità di proporre sia interventi singoli che collettivi si è quindi rivelata doppiamente efficace sia come implementazione di abilità sia come prevenzione a situazioni di disagio. TABELLA 6 OSTIGLIA REVERE SUSTINENTE SPORTELLO La tabella 6 riporta i dati del numero di ragazzi che hanno usufruito dei colloqui individuali presso lo sportello di ascolto. Ad Ostiglia alcuni ragazzi hanno chiesto di poter entrare in coppia per esporre le loro difficoltà; a Sustinente, dove è stato attivato un laboratorio in meno rispetto alle altre due scuole, è stato concesso più tempo alle numerose richieste di colloquio individuale. Lo sportello di ascolto è stato proposto ai ragazzi come occasione per parlare di sé affrontando le tematiche tipiche dell'età pre-adolescenziale, con l'intenzione di rendere normali e gestibili le dinamiche personali, relazionali e familiari che possono causare disagio negli alunni, togliendo dalla figura dello psicologo quell'aura di patologia e di malattia mentale che spesso si associa. Rispetto alle aspettative, i ragazzi hanno risposto in modo estremamente positivo e sollecito, mostrando un sincero desiderio di raccontarsi e di dar voce alle proprie sofferenze e ai propri dubbi. L'esito dei colloqui ha portato a due differenti proposte: - i ragazzi che hanno condiviso problematiche inerenti ai temi già scelti per i laboratori sono stati indirizzati verso i lavori gruppo per un ulteriore approfondimento; - i ragazzi che hanno portato forme di disagio più significativo in ambito scolastico, sociorelazionale o familiare sono stati invitati ad un monitoraggio della propria situazione con possibilità di un secondo colloquio di follow-up. In un unico caso un genitore ha richiesto un colloquio individuale a cui è seguito un incontro anche con la figlia.

7 LABORATORI DI GRUPPO Dal 14 aprile al 26 maggio è stato concesso ampio spazio ai laboratori di gruppo. Nonostante l'intenzione iniziale fosse di proporre due laboratori di tre incontri ciascuno, l'elevato numero di richieste ha fatto propendere, di concerto con le insegnanti, per un intervento meno approfondito ma che consentisse l'accesso a tutti i ragazzi che avevano manifestato interesse. Nella scuola di Ostiglia sono stati avviati i seguenti laboratori: Emozioni a confronto: gestire la Rabbia! Dire fare comunicare: vorrei dirti tante cose ma non so come! Nella scuola di Revere:...perché io valgo... essere se stessi insieme agli altri Emozioni a confronto: gestire la Rabbia! Presso la scuola di Sustinente:...amicizia e solitudine... star bene dentro e fuori dal gruppo Emozioni a confronto: gestire la Rabbia! TABELLA 7 OSTIGLIA REVERE SUSTINENTE LABORATORI La tabella 7 riporta i dati del numero di ragazzi che hanno usufruito dei laboratori di gruppo suddivisi per scuola. La tabella 8 riassume invece i dati complessivi degli alunni coinvolti nell'intero progetto. TABELLA 8 OSTIGLIA REVERE SUSTINENTE SPORTELLO LABORATORIO Sportello+Laboratorio TOTALE RAGAZZI Dalla tabella 8 si evince che il progetto ha coinvolto complessivamente 121 ragazzi, 29 dei quali hanno giovato di entrambe le proposte. TABELLA 9 OSTIGLIA REVERE SUSTINENTE sul totale dei ragazzi 23% 44% 42% sul totale delle autorizzazioni 54% 67% 54%

8 Se confrontiamo i dati assoluti in proporzione al numero di studenti, possiamo notare come siano stati coinvolti oltre il 20% dei ragazzi ad Ostiglia e più del 40% a Revere e Sustinente. Se valutiamo infine che solo una parte degli alunni sono stati autorizzati dai genitori a partecipare all'intervento (circa il 45% ad Ostiglia, il 65% a Revere e il 75% a Sustinente), notiamo come almeno 1 studente su 2 tra quelli autorizzati ha partecipato al progetto ad Ostiglia e Sustinente (54%) e ben 2 su 3 a Revere (67%). Al termine dei due incontri è stato chiesto ai ragazzi di fornire una valutazione del laboratorio attraverso alcune domande aperte su ciò che aveva colpito positivamente o negativamente la loro attenzione. Dall'analisi delle risposte sembra che i ragazzi siano stati stimolati dalle attività proposte e, in molti casi, abbiano ripensato anche nella vita quotidiana ad alcuni aspetti trattati durante il laboratorio, ricavandone qualche piccolo spunto interessante. In merito agli aspetti logistico-organizzativi, alcuni ragazzi hanno si sono lamentati per il numero esiguo degli incontri, confidando in una proposta più approfondita; qualcuno ha criticato anche la durata, auspicando incontri più lunghi. In alcuni casi queste valutazioni potrebbe essere dovute anche al desiderio di passare più tempo fuori dalle aule di lezione; resta tuttavia condivisibile la considerazione che due incontri possono rappresentare un tempo breve per sperimentare efficacemente alcune dinamiche di gruppo. Il numero di partecipanti (dai 10 ai 15 per gruppo), invece, è stato valutato positivamente. Nel foglio di valutazione è stata inserita anche una parte quantitativa in cui veniva chiesto ai ragazzi di valutare la verità di alcune affermazioni su una scala da 1 a 7, dove 1 rappresentava il livello minore e 7 il massimo della soddisfazione. TABELLA 10 (VALUTAZIONI DA 1 A 7) IL LABORATORIO RABBIA AMICIZIA AUTOSTIMA COMUNICAZIONE è stato interessante 5,7 5,8 5,6 6,0 è stato utile 5,5 5,6 5,4 6,4 è stato coinvolgente 6,0 5,2 6,1 6,0 ho imparato cose nuove 4,9 5,3 5,2 5,0 ho conosciuto meglio altri ragazzi/e 3,7 6,4 5,3 3,3 mi sono divertito 6,1 6,5 6,3 6,6 era adatto alla mia età 6,2 5,9 5,7 5,2 lo consiglierei ad un amico 6,1 6,8 6,0 6,2

9 MI SENTO SODDISFATTO DE RABBIA AMICIZIA AUTOSTIMA COMUNICAZIONE i momenti di confronto e di dialogo 5,2 5,4 5,6 5,0 i giochi e le attività 5,7 6,3 6,5 6,2 le spiegazioni teoriche 5,7 5,6 5,6 5,5 l'atmosfera del gruppo 4,5 6,3 5,5 5,2 il rispetto dei compagni 4,8 6,4 6,3 5,2 la conduzione del gruppo 5,1 6,3 6,1 6,1 Dall'analisi dei dati emerge un giudizio sostanzialmente molto positivo da parte dei ragazzi, specialmente nell'interesse suscitato e nell'utilità che i ragazzi hanno percepito. Buona anche la sensazione di aver imparato qualcosa di nuovo. In merito alla conoscenza reciproca ("ho conosciuto meglio altri ragazzi/e"), significativo è il dato di gradimento nei laboratori sull'amicizia e sull'autostima, in cui si è riusciti a creare un gruppo che facilitasse l'interazione; tale lavoro appare più complesso nella gestione della rabbia, soprattutto in virtù della vivacità e della maggiore conflittualità interna ai gruppi. Rispetto alle attività svolte, i ragazzi hanno mostrato apprezzamento per la modalità interattiva ed esperienziale che è stata scelta, soprattutto laddove si è lavorato più intensamente sulle dinamiche di gruppo. Anche gli incisi teorici o psico-educativi hanno ricevuto punteggi decisamente buoni. I dati sull'atmosfera del gruppo e sul rispetto dei compagni confermano le considerazioni sopra espresse, pur mostrando comunque valori sempre ampiamente superiori al 4 (valore medio). I questionari raccolti e analizzati rappresentano l'80% del totale dei partecipanti nei laboratori sulla rabbia e il 90% in quelli dell'autostima, consentendo di fare considerazioni attendibili. Nel laboratorio sull'amicizia la percentuale di questionari restituiti è del 67% mentre nel laboratorio sulla comunicazione scende al 54% e necessita quindi di maggior prudenza nella generalizzazione dei dati. LIMITI E PROSPETTIVE FUTURE Il progetto è frutto di un lavoro interno alla scuola che, attraverso la competenza specifica di un professionista esterno, ha cercato di dare risposte più efficaci ai problemi che gli alunni pongono quotidianamente. In quest'ottica, risulta fondamentale il dialogo e la sinergia tra gli attori di questo processo: il professionista, gli insegnanti, i genitori. Il percorso scelto ha dovuto tener conto anche di altri fattori: il tempo e le risorse a disposizione, l'introduzione di una persona nuova sia per gli alunni che per i docenti, le esigenze didattiche e organizzative della scuola nei mesi conclusivi dell'anno scolastico.

10 Per le ragioni sopra descritte, si è scelto di dare priorità all'ascolto dei ragazzi e alla presentazione di un servizio che mettesse al centro le loro esigenze e desse loro modo di esprimersi e di "imparare facendo" attraverso modalità esperienziali. I numeri sopra elencati mostrano che da questo punto di vista l'adesione e il coinvolgimento dei ragazzi è stato più che soddisfacente. Tale scelta, tuttavia, ha inevitabilmente messo in secondo piano altri due attori essenziali: gli insegnanti e i genitori. Gli insegnanti hanno mostrato comprensione e disponibilità rispetto al progetto, collaborando ove possibile nella definizione dei tempi e delle modalità. Poiché non è stato possibile per motivi organizzativi incontrare i docenti prima dell'inizio del progetto per illustrarne le finalità, si è deciso di fissare un incontro a metà percorso per condividere gli obiettivi previsti e ascoltare le esigenze peculiari di ciascuna realtà. Presso la scuola di Ostiglia, a causa del numero elevato di insegnanti coinvolti e della difficoltà nel trovare una data opportuna, non è stato possibile effettuare l'incontro. Si ritiene quindi che il progetto possa acquisire maggiore efficacia grazie ad un maggiore coinvolgimento degli insegnanti sia in fase di programmazione degli interventi per calibrare gli obiettivi sulle peculiarità di ciascuna scuola - tenendo conto cioè della sua storia, del clima emotivo, delle congiunture temporali - sia nella condivisione di alcuni elementi sensibili emersi nei colloqui con i ragazzi o all'interno dei laboratori. Appare utile inoltre che, accanto alla collaborazione con gli insegnanti e al lavoro diretto con i ragazzi, si possa affiancare un percorso anche per i genitori interessati. L'apertura alle famiglie permetterebbe di sostenere la scuola nell'interfacciarsi con i genitori di alunni in difficoltà, mantenendo aperti canali di comunicazione e dialogo reciproco. Infine, l'attivazione di brevi percorsi di gruppo centrati su aspetti comuni della genitorialità consentirebbe ai genitori di confrontarsi tra loro sulle tipiche dinamiche pre-adolescenziali e sul ruolo che loro stessi possono avere nel migliorare il clima familiare e accrescere il benessere psicofisico dei propri figli. Ostiglia, 22 giugno 2015 Lo psicologo Dott. Damiano Guberti

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