RELAZIONE SUL CONVEGNO

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1 RELAZIONE SUL CONVEGNO Seduta informativa sulla vendita di veicoli leggeri e la COMCO Data: Martedì 21 agosto 2012 Luogo: Casa dell Università, Schlösslistrasse 5, 3008 Berna Programma/Interventi: 1. Saluto Urs Wernli 2. Gli ultimi sviluppi in fatto di diritto della concorrenza Patrik Ducrey 3. I vantaggi della Comunicazione Automobili per i consumatori Patrick L. Krauskopf 4. Sviluppi di mercato nei paesi dell UE Patrick L. Krauskopf 5. Domande/Discussione Tobias Treyer 6. Conclusione Urs Wernli Introduzione A partire dal giugno del 2013 entreranno in vigore nell Unione europea nuove regole (REG) fra case costruttrici / importatori generali e concessionari, con pesanti ripercussioni soprattutto a carico di questi ultimi. Il 16 luglio 2012, la Commissione svizzera della concorrenza (COMCO) ha informato che l attuale Comunicazione autoveicoli rimane per ora immutata. L UPSA, Unione professionale svizzera dell automobile, ha pertanto colto l occasione per organizzare a Berna un convegno il 21 agosto 2012, al quale hanno partecipato oltre 50 rappresentanti del mondo della politica, dell economia e della associazioni provenienti da tutta la Svizzera. Gli interventi informativi hanno riguardato i seguenti temi: Quali motivi e conseguenze ha la decisione della COMCO di non recepire per il momento i regolamenti europei? I consumatori svizzeri hanno tratto vantaggio dalla Comunicazione Automobili della COMCO? Come reagiscono i paesi europei all allentamento delle regole sulla concorrenza annunciato da Bruxelles con il Regolamento sull esenzione dei gruppi? Saluto Urs Wernli (Presidente centrale dell UPSA, Unione professionale svizzera dell automobile) All apertura del convegno, Urs Wernli ha salutato i numerosi partecipanti intervenuti, premettendo per prima cosa di accogliere con favore la decisione della COMCO, che a suo parere garantisce sicurezza in termini legali e di programmazione. A suo dire, non sono tuttavia ancora chiari aspetti come la direzione 1

2 in cui si sta muovendo il mercato, lo sviluppo della situazione dei prezzi e i modi per controllare il potere di mercato di case costruttrici e importatrici. (i) Su queste basi, Wernli ha richiamato l attenzione sul campo minato in cui si trovano attualmente i garagisti. Da un lato essi continuano a realizzare cifre di vendita straordinarie "all esterno", ma dall altro i margini continuano a ridursi. Di conseguenza, il quadro "all interno" è ben diverso. In ultima analisi, la questione riguarda la sopravvivenza di 5'200 garage con circa 40'000 collaboratori. (ii) Urs Wernli ha sottolineato inoltre che il mondo politico, pratico e scientifico si stanno occupando dei regolamenti nel settore dell automobile fin dagli anni 80. Da dieci anni il settore è sempre più al centro dell attenzione e, come ha dimostrato il convegno, rimane tuttora di massima attualità. In questo senso, Wernli ha rilevato come la proroga della Comunicazione Autoveicoli sia stata una decisione importante e positiva. Ciò vale in particolare per la garanzia della distribuzione multimarca, ma anche per i termini di disdetta biennali, che sono invece stati eliminati dall UE senza essere stati sostituiti. (iii) In conclusione Urs Wernli ha ribadito come per il settore dell automobile sia importante soprattutto la sicurezza della programmazione. Una programmazione che riguarda sia il personale che gli aspetti finanziari. Non bisogna dimenticarsi che da essa dipendono anche i posti di tirocinio che le imprese possono mettere a disposizione. Secondo Wernli, la Comunicazione Autoveicoli ha avuto effetti positivi principalmente per i consumatori e non per concessionari e garagisti. A suo dire, attualmente non vi è però alcun motivo per adeguarsi alla normativa europea perché, come verrà ribadito anche nel successivo intervento di Patrick Krauskopf, in molti degli stati membri dell UE verranno mantenute le vecchie regole. Gli ultimi sviluppi in fatto di diritto della concorrenza Prof. Dr. RA Patrik Ducrey (Vice direttore del segretariato della COMCO) Patrik Ducrey ha ringraziato per l invito al convegno e per la possibilità di esporre i più recenti sviluppi in seno alla COMCO relativamente al settore dell automobile. Ducrey ha individuato tre punti chiave a) Comunicazione Autoveicoli: in merito alla decisione della COMCO sulla proroga della Comunicazione Autoveicoli, Ducrey ha affrontato i motivi di tale scelta. (i) Per prima cosa, la COMCO ha analizzato la decisione dell UE di modificare il Regolamento sull esenzione dei gruppi. I cambiamenti avrebbero conseguenze solo marginali per il settore postvendita, ma comporterebbero notevoli modifiche per il settore vendite dopo un periodo di transizione di tre anni a partire dal giugno La COMCO ha successivamente organizzato una consultazione sulla vigente Comunicazione Automobili. A tal fine ha invitato tutti i gruppi interessati a fornire dei pareri in merito. (ii) Fondamentalmente si prospettavano due opzioni: Da un lato l adattamento della Comunicazione Automobili al Regolamento sull esenzione dei gruppi europeo, con un periodo di transizione di circa due anni. Dall altro il mantenimento dell attuale Comunicazione Automobili fino a quando non fossero disponibili i primi report sull esperienza europea. (iii) Ducrey ha sottolineato che la consultazione ha fornito risultati molto eterogenei (annullamento, adeguamento, mantenimento), perché i soggetti interessati, provenienti dai vari settori coinvolti, sono 2

3 molto diversi fra loro. Alla fine, per la COMCO ci sono stati ad ogni modo più motivi a favore di un mantenimento dell attuale Comunicazione Automobili: La Comunicazione Automobili ha dimostrato la propria efficacia Gli sviluppi nell area UE dopo giugno 2013 sono incerti L esito della revisione della legge sui cartelli (in particolare del suo articolo 5) è incerto (iv) Ducrey ha tuttavia richiamato l attenzione sul fatto che l obiettivo a medio termine è quello di una compatibilità con l UE e che a partire dalla metà del 2014 sarà effettuata una nuova valutazione degli sviluppi del mercato. b) Decisione della COMCO sulla BMW: La COMCO ha comminato alla BMW una sanzione di 130 milioni di franchi svizzeri per impedimento delle importazioni parallele. Ducrey ha motivato tale decisione nei seguenti termini: (i) La COMCO ha rilevato nei contratti di distribuzione SEE della BMW una clausola di divieto di esportazione (che Ducrey ha letto alla platea). Tale clausola è stata giudicata inammissibile dalla COMCO e considerata grave sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo. A livello qualitativo, la violazione è grave perché in questo modo la BMW avrebbe isolato il mercato svizzero. Dal punto di vista quantitativo, si configura una violazione alla legge sui cartelli perché la BMW è una marca ben posizionata che vanta un importante posizione su tutti i principali mercati, perché sussistevano notevoli differenze di prezzo rispetto all estero e perché venivano pregiudicate sia le importazioni dirette che quelle parallele. (ii) In riferimento alle differenze di prezzo, Ducrey ha sottolineato come il cambio euro franco sia variato notevolmente nell anno preso in analisi (10/ /2011). Dopo aver stabilito un valore di cambio medio è stato determinato che i prezzi all estero per i veicoli BMW erano del 20 25% più economici (ciò corrisponde a una cifra compresa fra i 7'000 e i 41'000 franchi a seconda del modello). Il confronto è stato basato sui prezzi di listino, al netto dell imposta sul valore aggiunto e della tassa d importazione. L argomentazione della BMW, secondo la quale le differenze di prezzo sarebbero da ricondurre a diversi allestimenti, si è rivelata semplicemente infondata. c) Tassa sul CO 2 (data d introduzione: 1 luglio 2012): Secondo Ducrey, l'obiettivo di questa tassa è quello di limitare le importazioni dirette e parallele in Svizzera, perché gli importatori generali possono ricorrere a un calcolo di compensazione sull'intero parco veicoli, mentre per gli importatori diretti e i "piccoli importatori paralleli" l'onere amministrativo diventa molto più alto. La COMCO si è espressa a più riprese contro l introduzione di una tassa sul CO2 che provochi una tale distorsione della concorrenza. Attualmente gli effetti sono ancora incerti e non è ancora chiaro se la pressione, per quanto riguarda importatori diretti e paralleli, diminuirà. 3

4 I vantaggi della Comunicazione Automobili per i consumatori / Perizia (relazione provvisoria del ) Prof. Dr. Patrick L. Krauskopf, LL.M. (ZHAW, Direttore del Centro per il diritto della concorrenza e del commercio) Patrick Krauskopf ha spiegato i motivi della nuova perizia della ZHAW School of Management and Law, che rappresenta un proseguimento della Perizia della Scuola superiore di San Gallo a cura di Evenett & Meier risalente al Nel corso dell intervento è stata presentata una relazione provvisoria: la perizia definitiva sarà elaborata e pubblicata in seguito, non appena saranno disponibili i dati relativi agli effetti della tassa sul CO2. Dalla relazione provvisoria sono emerse le seguenti constatazioni: a) Impostazione del problema: Concretamente, nella perizia della Scuola superiore di San Gallo come pure nell attuale studio ZHAW viene esaminato il modo in cui la Comunicazione Automobili ha influito sul benessere dei consumatori. A tale proposito sono state poste due domande, cui è stata successivamente data risposta: La comunicazione della COMCO ha prodotto effetti visibili sul mercato dei veicoli nuovi a partire dal 2005? La comunicazione della COMCO ha portato in Svizzera a una modifica del surplus del consumatore? b) Procedimento: Per prima cosa ci si è concentrati sul rilevamento dei dati. Tramite ricerche in Internet, riviste specializzate e interviste dirette a garagisti e concessionari sono stati determinati i prezzi di listino. L interpretazione dei dati ha rappresentato una particolare sfida, perché è stato necessario associare i tipi di veicoli fra UE e Svizzera e valutare una ad una le coppie di modelli, tenendo conto di tutti i dettagli (metodo che è risultato molto dispendioso). Successivamente, per la valutazione dei dati ci si è serviti del modello "exchange rate pass though", con il quale è stata attuata una scomposizione delle differenze di prezzo (imposta sul valore aggiunto, tassa di importazione, ecc.). Sulla base di tali valutazioni è stata applicata per ciascun caso l ipotesi meno conveniente. c) Dati empirici: I seguenti dati testimoniano la portata della perizia: Tipi di veicoli presi in esame: 159 Periodo: Numero di paesi: Numero effettivo di coppie di prezzi: 7732 (Evenett & Meier 2008: 2923) Copertura del mercato: 50% circa d) Risultato: Gli effetti della Comunicazione Automobili sul benessere per gli anni sono pari a 110 milioni di franchi svizzeri (per le auto di classe media e grande). A tale proposito occorre rilevare che gli effetti in termini di benessere sono tanto maggiore quanto più caro è il prodotto. La causa di tale fatto risiede nelle ridotte differenze di prezzo (sui veicoli più piccoli), che influenzano il comportamento dei consumatori. I motivi per un surplus del consumatore di tali proporzioni (110 milioni di franchi) sono da ricercare nell applicazione della Comunicazione Automobili, nell aumento delle importazioni parallele, nella crescita delle importazioni dirette e nella pressione reale per opera d importazioni parallele e dirette. d) Apprezzamento: In conclusione, Krauskopf ha spiegato riassumendo che la comunicazione della COMCO ha indubbiamente continuato a produrre dei miglioramenti nel benessere dei consumatori 4

5 anche a dieci anni dalla sua introduzione. A questo proposito vale la pena di notare che l effettivo guadagno in termini di benessere sarebbe notevolmente maggiore, visto che la perizia si riferisce solo al 50% del mercato e ai modelli comuni. Il vero vantaggio dovrebbe pertanto risultare notevolmente maggiore. Infine Krauskopf, richiamandosi a Patrik Ducrey, ha sottolineato il fatto che le nuove regole della tassa sul CO2 potrebbero comportare un pregiudizio per le importazioni parallele che potrebbe risultare controproducente ai fini della concorrenza. Attuali sviluppi nelle vendite di automobili in alcuni stati membri dell UE / Perizia (relazione provvisoria del ) Prof. Dr. RA Patrick L. Krauskopf, LL.M. (Studio legale KWP) La perizia mira a fornire una panoramica sugli sviluppi negli stati membri dell UE in seguito alla decisione da parte di "Bruxelles" di eliminare il Regolamento sull esenzione dei gruppi. a) Situazione di partenza: L UE ha liberalizzato il mercato del commercio di veicoli nuovi («nuovo REG»). (i) Ciò comporta modifiche per il settore vendite ma nessuna variazione nel campo dell after sales. La difficoltà sta nel fatto che case costruttrici e importatori generali «traggono vantaggio» dalla nuova libertà (in termini di distribuzione multimarca, punti vendita, termini di disdetta), mentre concessionari e garagisti risultano piuttosto svantaggiati. Il diritto nazionale degli stati membri dell Unione europea in materia di cartelli e concorrenza può tuttavia costituire una soluzione per «recuperare» il REG qualora sul mercato nazionale ciò risulti necessario. (ii) A livello di UE si tenta ad ogni modo di riequilibrare i rapporti di forza sbilanciati fra case costruttrici / importatori generali da un lato e concessionari dall altro tramite un codice di condotta («Standard etici minimi»). Un tale Code of Conduct presenta alcune criticità sotto il profilo dell applicazione pratica perché si tratta di un autocontrollo (presumibilmente limitato nel tempo). b) Procedimento: Per la perizia sono stati presi contatti con autorità di tutti gli stati dell UE (tramite questionari e/o via telefono) al fine di scoprire come i singoli stati membri reagiranno alle modifiche in programma a partire dal giugno 2013 per il settore vendite. c) Risultati: Krauskopf ha esposto quindi i risultati parziali dei sondaggi nazionali: (i) L Austria, che presenta una struttura economica simile alla Svizzera, ha già presentato una bozza di legge relativa al settore vendite. In questo modo si mira a un applicazione per analogia (alla lontana) della tutela dei termini di disdetta per i rappresentanti commerciali ai concessionari di automobili. (ii) In Spagna il parlamento ha approvato nel 2012 una legge per un economia sostenibile. In origine al suo interno si stabiliva che in materia di rapporti fra produttori e concessionari dovesse trovare applicazione la legge sul contratto di agenzia. Alla fine il congresso ha tuttavia respinto questo punto. La situazione giuridica su questo argomento dovrebbe ad ogni modo subire ancora delle variazioni. (iii) In Germania e Belgio la distribuzione multimarca praticamente non è ora rappresentata, e lo non era in passato. Il nuovo REG ha dunque effetti solo marginali sul mercato. Inoltre, i concessionari belgi 5

6 non vedono a quanto pare alcuna necessità di regolamentazione relativa alla clausola su filiali e punti vendita. (iv) In Gran Bretagna e Irlanda è stato reso noto che qualora le regole in materia di diritto dei contratti non dovessero più rientrare nell ambito dell esenzione dei gruppi, esse sarebbero automaticamente giudicate in base all articolo 101 del trattato sul funzionamento dell Unione Europea e verificate in base ai criteri di quest ultimo. (v) Per la Scandinavia, come pure per l area del Baltico, la distribuzione multimarca è un modello comune di vendita degli autoveicoli. Come già rilevato anche dalle relazioni dell UE, la vendita di diverse marche è più comune nelle regioni con una ridotta densità di popolazione che non nelle aree più densamente popolate. In Danimarca, l associazione locale dei venditori di automobili (DAF) ha messo in guardia dalla cancellazione della clausola sulla vendita di marche diverse, perché causerebbe una riduzione della concorrenza e della libertà di mercato. In questi paesi, il vecchio Regolamento sull esenzione dei gruppi resterà in vigore de facto perché il mercato obbliga i produttori ad accettare la distribuzione multimarca. (vi) In Grecia e a Cipro la distribuzione multimarca è molto apprezzata e le modifiche a livello di Unione Europea metteranno in crisi intere aziende familiari. La Grecia sotto questo punto di vista è più avanti rispetto agli altri paesi. Per gli autoconcessionari della zona dell Egeo vale la direttiva UE 86/653, che equipara concessionari e agenti. A Cipro gli elementi chiave del vecchio REG sono stati recepiti nella legislazione nazionale, che è già stata applicata dai giudici ai concessionari di auto. In questo modo il vecchio Regolamento sull esenzione dei gruppi rimane in vigore de lege, senza che siano previste modifiche sul medio periodo. d) Riassumendo: A fronte di tali sviluppi negli stati membri dell Unione Europea, Krauskopf ha espresso il suo apprezzamento per l assennata decisione della COMCO in merito al mantenimento della Comunicazione Automobili attualmente in vigore e per l approccio «wait and see» così adottato. Alla Svizzera conviene attendere di osservare gli sviluppi nei singoli stati membri dell UE. Non è infatti da escludere che anche dopo il 2013 in numerosi paesi il vecchio REG rimanga ancora in vigore, de lege o de facto. Discussione L avv. Tobias Treyer ha moderato il successivo dibattito, nel corso del quale Patrik Ducrey e Patrick L. Krauskopf hanno risposto alle domande dei partecipanti. a) Alla richiesta di Max Nötzli (auto svizzera) di spiegare perché la COMCO non abbia affrontato i motivi che hanno spinto l Unione Europea a modificare il Regolamento sull esenzione dei gruppi, Ducrey ha replicato che l UE era dell opinione che a livello di concessionari e produttori la concorrenza fosse sufficiente e che non fossero pertanto necessari regolamenti in merito. Tuttavia, dai colloqui con rappresentanti dell UE è emerso che queste considerazioni sono state molto discusse e che non vanno considerate come appurate. Ci sarebbe inoltre chi teme che da ciò possano derivare svantaggi per quanto riguarda la distribuzione multimarca e la tutela delle disdette. Per la Svizzera occorre infine tenere presente l impossibilità di mettersi a confronto con la struttura sovranazionale europea. Bisogna piuttosto osservare e analizzare il proprio mercato come dall'ottica di un singolo stato membro dell UE. 6

7 b) Max Nötzli (auto svizzera) chiede perché Patrick L. Krauskopf non ritenga che il Code of Conduct possa avere grande valore. Questi risponde rimandando alle bozze di contratto in suo possesso. Siccome i produttori hanno messo in conto una decisione contraria da parte della COMCO, sono già stati redatti e adeguati nuovi contratti. Da questi emerge chiaramente l intento di eliminare il diritto centrale dei concessionari sancito dall attuale Comunicazione Automobili. Dal punto di vista di un codice di condotta, tale comportamento è sconcertante. c) Diversi garagisti hanno in seguito richiamato l attenzione sul fatto che il nuovo regolamento favorisce sì i consumatori ma pregiudica i garagisti. Da questo punto di vista vi è quindi una disparità di trattamento, soprattutto in termini di libertà contrattuale. (i) I relatori hanno chiarito come la COMCO per motivi di legge non può perseguire o incentivare alcuna «protezione strutturale». La COMCO cerca in primo luogo di proibire pratiche nocive per la concorrenza e di salvaguardare (e garantire) quest ultima. (ii) In riferimento alla libertà contrattuale, i garagisti possono scegliere autonomamente con chi stipulare rapporti contrattuali. Qualora nei contratti dovessero celarsi clausole illegali (o nel caso in cui le stesse vengano imposte ai garagisti) la COMCO è pronta a intervenire. (iii) Come affermato da un concessionario al momento delle domande, anche i garagisti e i concessionari devono cominciare a pensare a un «piano B» per questo mercato fortemente conteso. Conclusione Urs Wernli (Presidente centrale dell UPSA, Unione professionale svizzera dell automobile) In conclusione, Urs Wernli ha ringraziato Patrik Ducrey e Patrick Krauskopf per i loro interventi interessanti e molto istruttivi, rivolgendo poi un grazie anche al pubblico per la partecipazione e la vivace discussione. Wernli ha sottolineato come il guadagno per i consumatori presentato dalla perizia, nell ordine di 110 milioni di franchi, significhi una riduzione del margine per concessionari e garagisti. La conseguenza è un numero sempre maggiore di aziende svizzere in deficit e una situazione complicata per concessionari e garagisti. Per questo motivo, nonostante il benessere dei consumatori sia da accogliere con il massimo favore, la lotta di concessionari e garagisti non deve, però in alcun caso essere dimenticata e anzi, nei prossimi anni, deve essere portata avanti con rinnovato vigore. In quest ottica l UPSA continuerà a impegnarsi anche in futuro per il mantenimento della Comunicazione Automobili e per la tutela degli interessi di concessionari e garagisti. Maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito 7

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