CORSI INTERAZIENDALI FONDIRIGENTI PIANO TERRITORIALE SOLIDALE Open management: networking, leadership, efficienza

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1 CORSI INTERAZIENDALI FONDIRIGENTI PIANO TERRITORIALE SOLIDALE Open management: networking, leadership, efficienza UN PROGETTO PER UNA MANAGERIALITÀ APERTA... 2 I MODULI... 3 LA COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E IL CONTRATTO DI RETE: ASPETTI STRATEGICI E ORGANIZZATIVI... 3 COMPETENZE E STRUMENTI PER CRESCERE ALL ESTERO: ASPETTI ORGANIZZATIVI, COMMERCIALI E GIURIDICI... 4 LA NEGOZIAZIONE STRATEGICA IN CONTESTI INTERCULTURALI... 5 IL GUSTO DEL MANAGEMENT: LEGGERE I SEGNALI DEBOLI E SVILUPPARE LA LEADERSHIP DEL TEAM OUTDOOR TRAINING... 6 PIANIFICAZIONE STRATEGICA E FINANZA IN TEMPI DI INCERTEZZA... 7 IL MANAGER ALLENATORE - MIGLIORARE LA PROPRIA LEADERSHIP PER GENERARE IL CAMBIAMENTO NELLA SQUADRA... 8 COACHING PERSONALIZZATO... 9 INTRODURRE L APPROCCIO LEAN IN AZIENDA: STRUMENTI PER DECIDERE E PIANIFICARE L INTERVENTO... 9

2 Un progetto per una managerialità aperta Il progetto Open management è stato sviluppato da Risorse in Crescita in collaborazione con Confindustria Udine. Il progetto prevede un percorso itinerante per favorire l integrazione del gruppo d aula. L iniziativa ha l obiettivo di contribuire all innovazione dei modi di fare impresa e di essere manager in una direzione di crescente apertura, relazionale e cognitiva, che interpreta in modo originale i cambiamenti esterni e interni alle imprese che si sono determinati negli ultimi anni. Dal punto di vista del rapporto con l esterno dell organizzazione, i manager agiscono spesso in contesti competitivi che richiedono sempre più rapidità nel cogliere le opportunità di business. Non è più possibile fare tutto da soli in presenza di risorse scarse: entrare in nuovi business, sviluppare attività all estero, fare innovazione in tempi rapidi sono progetti che rendono più compatibile l opzione della collaborazione con attori esterni e con altre imprese. Lo sviluppo del capitale relazionale e delle collaborazioni richiede innanzitutto un cambiamento di prospettiva sui confini dell impresa e sul modo di gestirla. In questo processo di evoluzione delle fisionomie delle imprese il management si confronta con crescenti margini di incertezza. E sempre più importante per i dirigenti affiancare alla capacità di essere manager efficaci (in grado di decidere e gestire i processi), la capacità di essere leader, in grado di guardare lontano cogliendo i segnali deboli e guidando il gruppo di lavoro in modo autorevole. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso il lavoro dei collaboratori richiede infatti la capacità di elaborare l incertezza generando nella squadra senso, coinvolgimento, motivazione. Innovare il modo di fare e gestire l impresa richiede contemporaneamente un presidio accurato della gestione delle risorse: rendere efficiente la porzione di catena del valore governata dall impresa richiede di inserire sempre più intelligenza manageriale, non solo nei processi manifatturieri, ma anche nello sviluppo del prodotto, nella supply chain e nell impiego delle risorse finanziarie. Che cosa offre il progetto Il progetto rappresenta un insieme integrato e nel contempo modulare di esperienze formative che offrono: - solidi, pensati per i dirigenti e proposti da esperti autorevoli che hanno una lunga esperienza di formazione e consulenza aziendale - Possibilità di confronto strutturato e discussione tra manager appartenenti ad imprese e culture territoriali differenziate - L opportunità di imparare facendo, attraverso un approccio formativo basato sull esperienza, la discussione, le esercitazioni - Contesti informali e in alcuni casi inusuali: gli incontri offrono un clima di scambio aperto tra colleghi, in ambienti che aiutano a rompere gli schemi e a pensarsi al di fuori del ruolo quotidiano. Sono previste infatti esperienze di Team cooking in cucina e di svolgimento di attività formative in ambito Lean in una mini fabbrica. - L esperienza personalizzata offerta dal coaching, che consente di identificare e migliorare alcuni aspetti dello stile manageriale del dirigente attraverso colloqui con un esperto di management.

3 I moduli La collaborazione tra imprese e il contratto di rete: aspetti strategici e organizzativi I processi di collaborazione tra imprese si sviluppano spesso a partire da intuizioni originali della proprietà o del management, ma per avere successo hanno bisogno di metodo. Da questo punto di vista si è usciti da una fase pionieristica: il percorso che va dall idea alla messa a regime della collaborazione si può compiere con metodi relativamente consolidati. E ormai evidente innanzitutto che esistono diversi livelli di profondità dell integrazione, che spaziano dallo svolgere insieme progetti e commesse, fino alle aggregazioni e alle integrazioni societarie, con diversi effetti sull autonomia delle figure imprenditoriali e delle singole organizzazioni. Dal punto di vista strategico è fondamentale che sia chiaro e venga condiviso il perché, ovvero le motivazioni di fondo degli attori che collaborano, con una forte attenzione alla dimensione interpersonale. E decisivo anche il che cosa : le aree di sinergia (commerciale, produttivo-logistica, di sviluppo dell innovazione) realisticamente attivabili, anche a partire dalla fisionomia competitiva delle singole aziende. Un aspetto significativo è poi costituito dagli strumenti giuridici e societari che consentono di garantire la tenuta nel tempo del progetto e l equa remunerazione per gli attori in gioco. In questa direzione, il contratto di rete rappresenta un importante innovazione, di cui è già possibile tracciare alcune valutazioni, basate sulle prime esperienze concrete. Il modulo offre momenti di incontro con esperti autorevoli e costituisce anche un opportunità di confronto e discussione tra partecipanti. Il seminario è rivolto a tutti i dirigenti che desiderano comprendere le implicazioni strategiche, giuridiche e gestionali delle collaborazioni tra imprese. Le strategie della fiducia: management, imprenditori e culture organizzative I leader delle imprese e i percorsi della collaborazione I processi relazionali e lo sviluppo della fiducia Quando lo stomaco è un buon radar: il ruolo delle emozioni nelle decisioni complesse L esplicitazione delle aspettative tra interlocutori Alleanze, aggregazioni e dinamiche relazionali nelle imprese familiari La diversità delle culture d impresa e la collaborazione tra organizzazioni Il ruolo del management nell integrazione culturale Alleanze e aggregazioni: gli aspetti strategici Le strategie di crescita per linee esterne Tipologia e profondità della collaborazione: alleanze tattiche, aggregazioni, fusioni Il percorso di sviluppo delle alleanze Strategie di sviluppo delle alleanze Alleanze e obiettivi di mercato Valutazione delle alleanze in base alla compatibilità di mercato tra i partners Analisi e discussione di esperienze concrete La dimensione giuridico/fiscale e il contratto di rete Le tipologie di collaborazione dal punto di vista tecnico Il private equity

4 Implicazioni giuridiche e fiscali Implicazioni di carattere societario Il contratto di rete: lo stato dell arte e le opportunità della nuova normativa Testimonianza: un esperienza di collaborazione concreta Durata del modulo: due incontri di 6 ore Sede: Altavilla Vicentina Competenze e strumenti per crescere all estero: aspetti organizzativi, commerciali e giuridici L ampliamento delle attività verso l estero è spesso un interessante occasione di sviluppo delle aziende, soprattutto in periodi di crisi e di stagnazione della domanda interna. Il progetto di internazionalizzazione dell impresa può essere molto più efficace se supera le modalità di vendita indirette e occasionali, che comprimono spesso la redditività e non consentono di capire da vicino il mercato e il cliente finale. Fare estero in modo evoluto è una sfida importante per il management, che va tuttavia colta agendo con metodo, con l obiettivo concreto di ridurre il rischio e massimizzare la redditività delle scelte compiute. È necessario quindi pianificare in termini strategici e organizzativi un azione di sviluppo all estero che tenga conto di tutti i fattori di vantaggio (sul versante organizzativo, commerciale, dell approvvigionamento) e delle criticità collegate alle attività internazionali. Gli incontri alternano la trasmissione di concetti a esercitazioni che trasferiscono metodi collaudati che consentono ai dirigenti di analizzare e decidere in modo più rapido, sistematico e accurato. Il seminario è rivolto ai dirigenti coinvolti nei percorsi di sviluppo internazionale dell impresa, dal punto di vista commerciale, organizzativo e distributivo MODELLI, DECISIONI E STRUMENTI PER LO SVILUPPO ALL ESTERO DELL IMPRESA Internazionalizzazione ed esportazione come fattori strategici dell impresa Come mettere in pratica i concetti di marketing fondamentali per l internazionalizzazione Caratteristiche e percezioni di un campione di imprese esportatrici: gli errori strategici da evitare Analisi dei mercati internazionali: evoluzione e tendenze, valutazione dell attrattività delle alternative Analisi della concorrenza potenziale Strategie e modalità di internazionalizzazione, analisi delle opportunità di alleanze e accordi. LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DELLA RETE ALL ESTERO Gli obiettivi da porsi nella creazione della rete commerciale e distributiva: criteri di scelta e stima della redditività delle possibili opzioni La rete post-vendita: perché è strategica e come può essere redditizia Come ottimizzare la redditività attraverso appropriate strategie di prezzo Promozione e comunicazione internazionale Condizioni necessarie per operare con l estero, organizzazione e funzioni dell ufficio export Uso di Internet per individuare partner commerciali, industriali e tecnologici, per conoscere e agire sui mercati esteri. Durata del modulo: due incontri di 6 ore Sede: Udine

5 La negoziazione strategica in contesti interculturali I dirigenti che gestiscono progetti a livello internazionale, cercando partner, entrando in mercati nuovi, formando joint ventures, concludendo fusioni ed acquisizioni, incontrano quotidianamente sfide interculturali sempre più complesse. Diversità di linguaggio, pensiero e condotta portano ad una radicale differenziazione nelle dinamiche negoziali. Per avere successo in ambito internazionale diventa fondamentale acquisire tecniche e strumenti specifici per eccellere nell'arte della negoziazione a livello globale, con interlocutori provenienti da ambiti e culture differenti. La proposta formativa si basa su simulazioni di negoziazioni reali in contesti internazionali di crescente difficoltà. Si propongono le più frequenti cause di insuccesso di trattative in ambito interculturale: divergenze, escalation delle emozioni, diversità di punti di vista, incomprensioni, ipotesi errate, mancanza di creazione di un rapporto fra le parti. Il seminario è rivolto a tutti i dirigenti Le dimensioni culturali La ricerca di Geert Hofstede e il progetto GLOBE (Global Leadership and Organizational Behaviour Effectiveness) Distanza gerarchica, individualismo e collettivismo, mascolinità e femminilità, tolleranza dell'incertezza, l'orientamento temporale I cluster culturali: aggregazioni di paesi simili per dimensioni culturali. La negoziazione interculturale Come prepararsi ad una negoziazione internazionale La definizione degli obiettivi e la conduzione di una negoziazione internazionale L'interazione con differenti stili negoziali e autorità decisionali Come gestire la comunicazione a basso e alto contesto L'importanza del silenzio Adattarsi ad un diverso concetto di tempo: il tempo policronico e il tempo monocronico Come gestire differenti propensioni al rischio Il ruolo psicologico dell'ancora (la prima offerta sul tavolo) La gestione delle concessioni nelle diverse culture Presentazione di un modello di negoziazione interculturale Tecniche avanzate di negoziazione strategica in contesti internazionali Separare le persone dai problemi e gli interessi dalle posizioni in un contesto interculturale L'importanza del rapporto fra le parti nel processo di creazione del valore Negoziare partendo da una posizione di debolezza L'utilizzo di criteri oggettivi accettati dalla controparte La persuasione nel mondo globale Come persuadere la controparte ad effettuare concessioni o accettare il proprio punto di vista Tecniche di persuasione ed influenza efficace La gestione delle divergenze e delle emozioni Come gestire al meglio le emozioni al tavolo della trattativa Negoziare in modo razionale di fronte a persone irrazionali

6 Case Study con esercitazioni Durata del modulo: due incontri di 6 ore Sede: Altavilla Vicentina Il gusto del management: leggere i segnali deboli e sviluppare la leadership del team Outdoor training Seguendo le metafore della degustazione del vino e dell arte culinaria, i partecipanti vivono un esperienza formativa che li proietta in un contesto ambientale atipico, ma al contempo così familiare come una cucina, privo di condizionamenti e pressioni fuori dagli abituali schemi mentali e comportamentali lavorativi. Mediante il lavoro di rielaborazione e i momenti di condivisione dell esperienza vengono sperimentati due temi importanti per il management: La capacità di cogliere i segnali deboli, di evoluzione e cambiamento, sia interni che esterni alla propria organizzazione. La stessa cultura organizzativa è spesso definita come il profumo dell impresa, difficile da descrivere con le parole ma estremamente potente nel determinare la direzione del cambiamento e la propensione di persone e gruppi all innovazione La capacità di lavorare in team, sperimentando insieme gli ingredienti della leadership e l esercizio della membership. Nel corso dell incontro, di tipo residenziale, si collegano le esperienze vissute con i contesti lavorativi, facilitando l apprendimento delle dinamiche di gruppo e, quindi, il cambiamento. Le opportunità offerte dall esperienza Sviluppare la capacità di cogliere i segnali deboli interni ed esterni rispetto all organizzazione e al gruppo Verificare le proprie capacità di lavorare in team Riflettere sui temi della fiducia in sé stessi e nel gruppo Sviluppare la propria capacità di leadership Scoprire e accettare l importanza del contributo degli altri apprendere le modalità di team working che consentono a un gruppo di conseguire efficacemente i propri obiettivi Il metodo dell Outdoor Training L outdoor è una metodologia di formazione basata su attività che vengono svolte al di fuori degli spazi tradizionali dell'azienda e che mettono i partecipanti di fronte a difficoltà ed a situazioni complesse reali, da risolvere attraverso una loro azione diretta. Le esperienze offerte mirano ad un apprendimento che, attraverso una riflessione sui risultati e le modalità di agire, raggiunga l obiettivo di sviluppo prefissato, per esempio la coesione di gruppo, l'adattabilità ai cambiamenti o la fiducia in se stessi a negli altri. Tutte le attività sono seguite da momenti di rielaborazione, con l'obiettivo di lavorare sul significato delle esperienze vissute e tradurle nella vita aziendale dei partecipanti. Durata del modulo: due giornate residenziali Sede: In via di definizione.

7 Pianificazione strategica e finanza in tempi di incertezza Le aziende si trovano in una situazione nella quale il collegamento tra medio-lungo periodo e il breve è diventato maggiormente critico. Oggi è fondamentale da un lato supportare il processo di elaborazione di scelte operative affinché esse abbiano un risultato immediato (equilibrio economico e finanziario) senza danneggiare il futuro dell azienda (tagliare i costi e non il valore aziendale), dall altro avviare processi di pianificazione strategica che mettano le aziende di cogliere le opportunità (le crisi generano sempre grandi minacce ma anche grandi opportunità) e di essere pronte alla ripartenza con un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza. In sintesi, in questi mesi è diventato sempre più critico prendere decisioni oggi guardando però al futuro. Nello scenario attuale è quindi indispensabile che i processi di Pianificazione Strategica, di Programmazione & Controllo e di ottimizzazione finanziaria siano resi adeguati alle richieste emergenti. Il progetto formativo si pone l obiettivo di contestualizzare al momento contingente, trasferendoli in termini concreti e integrati, i principi, i modelli e gli strumenti di Pianificazione Strategica, di Programmazione & Controllo di Gestione, Pianificazione Finanziaria. Responsabili amministrativi, responsabili Amministrazione, finanza e controllo, controller, direttori generali. Pianificare in tempi di crisi Come strutturazione i processi di Pianificazione Strategica nei momenti di crisi o L analisi dell ambiente o I l ritmo della pianificazione o La costruzione di scenari o La tempestività della pianificazione Strategia di gestione dei costi: tra tagli accorti e mantenimento del valore Come gestire i costi in ottica strategica o L analisi delle attività in termini di valore o Tagliare i costi e non il valore Come collegare le scelte di breve periodo con quelle di lungo o Strutturare un sistema nel quale le scelte siano orientate o Il modello delle Balanced Scorecard La finanza strategica e il credito I principi di analisi finanziaria Il cash flow ed il free cash flow Il cash flow: il servizio del debito e la remunerazione per gli azionisti Le tecniche ed i modelli di pianificazione finanziaria a breve e a medio termine La pianificazione finanziaria come supporto alla pianificazione strategica Come sta cambiando il rapporto tra impresa e credito: gli accorgimenti operativi nel rapporto con gli interlocutori. Durata del modulo: tre incontri di 6 ore Sede: Altavilla Vicentina

8 Il manager allenatore - migliorare la propria leadership per generare il cambiamento nella squadra Le imprese hanno sempre più bisogno di manager che siano in grado di essere anche leader. In altre parole, di dirigenti in grado di gestire ma anche di guidare e motivare i collaboratori. I manager sono quindi sempre più consapevoli che risultati eccellenti sono raggiungibili solo attraverso le performances di tutto il gruppo di lavoro: in questo senso è utile sviluppare competenze per guidare e far crescere le skills dei propri collaboratori. In questo senso la strumentazione del coaching (approccio secondo cui il manager è un buon allenatore della propria squadra) è un importante complemento delle competenze manageriali e un elemento di amplificazione della leadership. Lo strumento del coaching permette infatti di valorizzare se stessi e di costruire con i collaboratori relazioni positive e finalizzate allo sviluppo delle competenze e delle performance. In questi incontri, si acquisiranno delle abilità concrete per la gestione dei propri collaboratori affinchè esprimano al meglio il proprio ruolo, aumentino la fiducia in se stessi, accettino il rischio e siano orientati ai risultati. La leadership e il management Il leader coach Le qualità di un buon Coach Perché il coaching è uno strumento efficace La conversazione e il linguaggio Trovare soluzioni con il Coaching Applicare il Coaching nella propria realtà lavorativa - Il coaching: una solida opportunità per il cambiamento Definizione e origini del Coaching Filosofia e principi del Coaching Applicazioni del Coaching in ambito manageriale - Il coaching in azione nei contesti organizzati Il Corporate Coaching e il Business Coaching Gli strumenti del Coach Le competenze-chiave per il Coaching L approccio del Coach al cambiamento L auto-sviluppo Il modello di relazione Simulazioni pratiche - Delega e gestione obiettivi concordare obiettivi riconoscere i risultati la delega come strumento di sviluppo - Motivare e favorire la collaborazione motivare o scoprire la motivazione? riconoscere gli elementi di motivazione individuali e le loro dinamiche riconoscere i contributi dei collaboratori coinvolgere i collaboratori sugli obiettivi ascoltare i suggerimenti dei collaboratori Durata del modulo: due incontri di 6 ore

9 Sede: Altavilla Vicentina Coaching personalizzato e modalità Il coaching è uno strumento che permette al dirigente di applicare più agevolmente le competenze acquisite alla propria realtà organizzativa. Il supporto si sviluppa in tre incontri con l esperto, su appuntamento presso la sede didattica, della durata di circa 2 ore ciascuno. L esperienza è rivolta prioritariamente ai dirigenti che hanno aderito al precedente modulo Il manager allenatore - migliorare la propria leadership per generare il cambiamento nella propria squadra. La disponibilità di percorsi di coaching è limitata: le adesioni vengono raccolte in base all ordine di arrivo della Scheda di adesione. Sedi: Altavilla Vicentina e Udine Introdurre l approccio Lean in azienda: strumenti per decidere e pianificare l intervento Consegne estremamente rapide e puntuali sono particolarmente apprezzate nei momenti di incertezza. La Qualità dei prodotti e dei servizi offerti è un elemento differenziante chiave per le aziende Italiane nell arena globale. L approccio Lean, se correttamente implementato, permette di raggiungere questi risultati, insieme a una riduzione della spesa per investimenti. Il corso approfondisce i nuovi concetti gestionali e gli strumenti per applicarli in pratica e fornisce gli strumenti per evidenziare nuove opportunità per migliorare la competitività aziendale e aumentare il fatturato e mettere in pratica i cambiamenti necessari. I partecipanti conosceranno gli elementi chiave dell approccio Lean e saranno in grado di guidare un cambiamento reale. Responsabili di stabilimento, responsabili delle operations, responsabili ufficio tecnico. La Strategia Lean Fissare e condividere gli obiettivi attraverso l Hoshin Kanri La Vision aziendale La Mission o ragione di esistere dell organizzazione Definizione degli obiettivi di lungo periodo collegati alla vision Le matrici di deployment - Hoshin Kanri Il deployment degli obiettivi in KPI (key performance indicators) L ulteriore deployment dei KPI in indicatori di processo Definizione dei target

10 Il punto di partenza: la fabbrica Lean L'eliminazione dei 7 sprechi La produzione a lotti ed a flusso continuo Il Value Stream Mapping Il livellamento dei flussi produttivi Il KANBAN di produzione, trasferimento e fornitura La tecnica SMED per comprimere i lotti La riduzione del lead time Progettare snello: i 13 principi 1. Stabilire il valore per il cliente per individuare ed eliminare gli sprechi 2. Concentrare costi e benefici del processo di sviluppo nella prima fase del processo in modo da esplorare le possibili soluzioni 3. Creare un flusso livellato nel processo di sviluppo del prodotto 4. Utilizzare standard rigorosi per ridurre la variazione e creare flessibilità e risultati prevedibili 5. Sviluppare un sistema che integri lo sviluppo dall inizio alla fine 6. Bilanciare le competenze funzionali con l integrazione fra le funzioni 7. Sviluppare competenze approfondite in tutti i tecnici 8. Integrare in modo ampio I fornitori nel sistema di sviluppo prodotto 9. Credere nel continuo miglioramento imparando dagli errori 10. Costruire una cultura per supportare l eccellenza e il miglioramento 11. Adattare le tecnologie alle persone ed ai processi 12. Utilizzare il Visual Management per allineare l organizzazione 13. Utilizzare strumenti condivisi per la standardizzazione Durata del modulo: due incontri di 6 ore e un incontro di 8 ore. Sede: In fase di definizione. L incontro si svolge alternando momenti di aula all attività di analisi e intervento in una mini-fabbrica didattica. L incontro si svolge in forma residenziale per i primi due incontri.