Esercitazione III Studente: s Calvisi Sonia. Scheda 1 di 3_ Edificio: Narkomfin, Ginzburg. Fonti: internet; libro Ernesto Pasini. Pag.

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1 NARKOMFIN Localizzazione: Novinskiy bul var 25/I, Mosca (Russia) Progettisti: Arch.to Moisei Ginzburg, Ignaty Milinis (OSA Group) Committenza: Russian Soviet Federative Socialist Republic (RSFSR) Funzione: edilizia residenziale proletaria con servizi comuni. Premessa. Dai primi anni 20 la Russia affrontò una grave crisi economica dovuta alla guerra civile e alla nazionalizzazione. Il regime dittattoriale instaurato da Stalin dal 1923 al 1929 contribuì a creare un clima sempre più rigido e di chiusura. Nel campo edilizio (1928) si iniziò a discutere sul concetto di standardizzazione e su ipotesi che la giustifichino e qualifichino. Fu avviato il progetto sperimentale per i dipendenti del Ministero delle Finanze della RSFSR, realizzato da Ginzburg, risultato il più interessante tra i 6 modelli di casacomune realizzati a Mosca, Saratov, Sverdlovsk. Il progetto. L edificio sorge in uno spazio alberato, confinante con luoghi pubblici-commerciali ed in minoranza residenziali. E accessibile mediante percorsi pedonali, in ogni suo lato, e dal lato nord tramite un capiente parcheggio. Ginzburg arriva al tema dell abitazione collettiva, partendo dal problema dell insufficienza di alloggi e dal tema della cellula minima. Esternamente si configura come un blocco rettangolare uniforme (h 5 piani) in cui vi sono le residenze, segnato orizzontalmente dalle strisce di finestre delle abitazioni e dei corridoi; si collega, mediante un corridoio coperto, ad un blocco di dimensioni inferiori in cui vi sono i servizi comuni di mensa, lavanderia e zona relax; particolari sono i terrazzi semicircolari del lato sud; il tetto è piano ad uso di foresteria e terrazza comune nella parte libera; sul lato ovest vi è la netta distinzione dei due collegamenti verticali principali. Internamente è costituito da: - Tetto: foresteria e terrazza; - Piano 5 e 3: n 32 cellule tipo F ed un lungo corridoio riscaldato al piano 3; - Piano 1 e 2: n 8 cellule tipo K comprese tra i 2 vani scala; un lungo corridoio che collega lo spazio sociale da una parte e dall altra una lunga veranda; - Piano terra: libero-> utilizza i pilotis; - Piano interrato: piccolo vano per servizi; - Lati finali di ogni piano: si dividono n 8 cellule di tipo FII. Cellule tipo F: costituita da Ingresso + servizi igienici, zona giorno e zona notte; cellule tipo FII: il doppio del tipo F, su 2 livelli; cellule tipo K: appartamenti duplex per grandi famiglie con Ingresso che disimpegna le scale interne, la cucina e il soggiorno (a doppia altezza) mentre la zona notte ed il bagno si trovano nel livello superiore. Studente: s Calvisi Sonia Foto google earth: vista aerea con flussi veicolari Foto: viste porzioni di edificio Scheda 1 di 3_ Edificio: Narkomfin, Ginzburg. Fonti: internet; libro Ernesto Pasini. Pag. 1 a 6

2 Studente: s Calvisi Sonia Schema distribuzione interna delle cellule. Schemi distribuzione interna in pianta(primo piano) e in prospetto. Scheda 1 di 3_ Edificio: Narkomfin, Ginzburg. Fonti: internet; libro Ernesto Pasini. Pag. 2 a 6

3 QUARTIERE MATTEOTTI ( ) Localizzazione: Terni, Umbria Committenza: società Terni Acciaierie Progettisti: Arch.to De Carlo Giancarlo, F. Colombo, V.Fossati,V.Korach (strutture), D. De Masi (sociologo), C. De Seta (allestimento mostra preliminare) Funzione: residenziale con servizi annessi. Premessa. Terni è ed era una città legata economicamente alle società degli Alti Forni, Acciaierie e Fonderie. Nel1934 venne costruito il villaggio Italo Balbo (successivamente quartiere Matteotti) secondo il modello di villaggio operaio: insediamento lontano dalla città; case a due piani da 4 appartamenti ciascuna con ingresso indipendente e orto di pertinenza. 72 lotti con un totale di 288 alloggi con servizi annessi mai costruiti. Obbiettivo: controllo della classe operaia da parte della società industriale. Fine anni 60->la società Terni avvia un processo di rinnovamento nel campo siderurgico ma anche nel modo di porsi rispetto ai dipendenti e alla città. Vennero stanziati dei fondi da parte della CECA per il 6 programma di case lavoratori imprese siderurgiche. Si dette così il via al progetto del nuovo villaggio Matteotti. L arch.to De Carlo, dopo aver presentato le ipotesi di sviluppo, pose alcuni requisiti alla Società Terni: aumento della densità(maggior n alloggi); ridotta altezza edilizia; separazione percorsi pedonali da quelli veicolari; alta qualità di attrezzature e presenza di servizi disposti all interno dell insediamento residenziale; spazi verdi pubblici e privati esterni ed interni all edificato; privilegiare gli inquilini pensionati del vecchio villaggio M. ma senza attribuirgli oneri aggiuntivi; partecipazione degli utenti all intero processo di progettazione senza il controllo della società e da attuarsi nell orario di lavoro. Le prime fasi di intervento furono sia di tipo urbano-architettonico, sia sociologico. Venne intervistato un campione rappresentativo di ipotetici inquilini con l obbiettivo di capire le esigenze sia generiche che specifiche, in modo da poter formulare le prime ipotesi di ristrutturazione (vecchio villaggio) e configurare le nuove abitazioni. Il progetto realizzato. [esposizione est-ovest] Circondato da una prevalenza di verde pubblico e privato, l insediamento è trattato come un insieme di piastre sovrapposte in cui vengono scavati alternativamente i percorsi veicolari, i corpi di fabbrica, i percorsi pedonali ed il nuovo verde. Il lotto è composto da nove nuclei abitativi (stecche) posti a coppie lineari parallele di cui solo i primi quattro sono collegati, al primo livello, tramite un ponte pedonale trasversale sopraelevato. L altezza degli edifici è di massimo 3 piani; a livello stradale si trovano i parcheggi coperti e piuttosto bui. Dalla vista aerea si distinguono nettamente le forme delle tipologie edilizie: ne vengono studiate 7 diverse(1,1 bis, 2, 3, 3 terminale, 4 e 5) per un totale di 45 soluzioni alternative e 240 alloggi disponibili. Ogni stecca contiene verticalmente le stesse tipologie a coppie ma nessuna è uguale di piano in piano. Le rampe di scale sono poste tra le coppie di alloggi 1. In facciata si differenziano: uso della finestra a nastro, giardini pensili, terrazzi, passaggi pedonali sopraelevati e spazi di sosta comuni. Il nono nucleo abitativo rimane invece isolato nella parte ad est e comprende: coppie di alloggi tipo 4 su livello unico fino ad un altezza di 3 piani; le rampe di scale sono poste esternamente e servono ogni coppia; sul fronte strada, ogni alloggio, dispone di una luminosa veranda. I servizi (scuola materna e menda) sono posti negli snodi con i percorsi trasversali sopraelevati. Gli spazi per il commercio sono davanti alle T3r. Si denota l utilizzo del cemento armato faccia a vista come struttura portante. Foto google earth: q. Matteotti 1934 q. Matteotti Foto g.e.: nuovo insediamento. 1 In google maps interattivo si intravedono anche altre rampe di scale interne ma non di facile collocazione. Scheda 2 di 3_ Edificio: quartiere Matteotti_ Fonti: wikipedia; tesi di Laurea Specialistica, Laura Pacucci, Politecnico di Milano 2009/2010 Pag. 3 a 6

4 Tipologie. T1: alloggio con livelli sfalsati di mezzo piano; in basso c è la zona giorno con Ingresso, Soggiorno, Cucina abitabile e Terrazzo; in alto c è la zona notte con 2 Camere doppie, 1 Bagno ed una Toilette. T2: distribuito come il precedente ma con soggiorno disposto a L sul giardino pensile (20 mq con con predisposizione uso orto). T3: alloggio su un livello, stessi spazi funzionali ma giardini alternati e sfalsati. T3r: segna la fine di un nucleo abitativo, il giardino pensile è posto lateralmente all ingresso. T4: collocato solo nucleo isolato, è su un unico livello, ha stesse funzioni distributive dei precedenti con unica veranda lungo il fronte strada. I vani scala sono esterni. T5: alloggio di testata su doppi livelli sfalsati. Schema distributivo-funzionale-accessi. [piano orizzontale] Servizi: sono disposti su più livelli e attrezzati con sala mensa, cucina, bagni e sistema di collegamento verticale interno. N.B. I collegamenti pedonali verticali(scale) sono stati rilevati mediante la funzione interattiva di google earth e non su fonti scritte. Schema distributivo-funzionale interno_tipologie abitative. T1 T3 T4 T2 T3r T5 Scheda 2 di 3_ Edificio: quartiere Matteotti_ Fonti: wikipedia; tesi di Laurea Specialistica, Laura Pacucci, Politecnico di Milano 2009/2010 Pag. 4 a 6

5 IVRY ( ) Localizzazione: Ivry sur Seine, sud Parigi. Progettisti: Arch.to Jean Renaudie in collaborazione con Renée Gailhoustet Funzione: residenziale, commerciale. Premessa. Ivry sur Seine è una città di Vall de Marne, nella periferia a sud di Parigi. Negli anni tra 69 e 75, la progettazione del centro della intera città fu affidato al suddetto architetto in collaborazione con la sua compagna Renée Gailhoustet. Obbiettivo: insediamento di nuovi alloggi, uffici, zone commerciali e spazi culturali. Il contesto preesistente era caratterizzato da edifici non elevati e da sporadici grattacieli. Il progetto è stato realizzato per parti ed in diverse fasi: : Operazione "Danielle Casanova" a Ivry-sur-Seine ( Val-de-Marne ), con 80 case, negozi e uffici; : Operazione "Jeanne Hachette" a Ivry-sur-Seine con 40 case, negozi, uffici e cinema; : Operazione "Jean-Baptiste Clément" a Ivry-sur-Seine con 10 case e imprese Ricerca su progetto. Dalle fonti cartacee e virtuali si deduce che: i lotti edificabili hanno una pianta regolare preesistente su cui si eleva una griglia strutturale formata da pilastri in cemento armato. Essi sono gli elementi fissi e sostengono i vari piani che accrescono su livelli sfalsati verso un punto centrale di intersezione. Ogni pianta sembra partire dalla scomposizione geometrica della forma base fino a comporre un unico elemento che richiama la forma del triangolo. Esternamente prevale l impatto della vegetazione sul cemento, la forme spigolose, la presenza di percorsi pedonali sopraelevati chiusi che paiono semplici passaggi ma in realtà contengono attività commerciali. Internamente gli alloggi sono collegati verticalmente da scale a chiocciola principali e secondarie per appartamenti su 2 livelli; le tipologie sono differenti sia distributivamente sia funzionalmente. La disposizioni interna è, in generale, basata su: disposizione bagni sui lati bui in modo da avere soggiorno e/o camere che si affacciano sulle terrazze così da sfruttare l illuminazione naturale (grazie anche alle grandi finestre). Foto: vista sud (Av.Georges Gosnat) Foto: primo progetto di insediamento. Scheda 2 di 3_ Edificio: quartiere Matteotti_ Fonti: wikipedia; tesi di Laurea Specialistica, Laura Pacucci, Politecnico di Milano 2009/2010 Pag. 5 a 6

6 Schemi distribuzione interna in prospetto. Scheda 3 di 3_ Edificio: Ivry, Renaudie_ Fonti: wikipedia; siti internet su Jean Renaudie e Ivry sur Seine. Pag. 6 a 6