Inchiesta Torni: tecnologia in evoluzione Incontri tecnici Il Summit delle rettificatrici Tiro alla fune Lavorazioni da barra: transfer vs tornio

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1 9 OTTOBRE 2009 ISSN Mensile - Anno XXX - Poste Italiane SpA - Sped. in abbonamento postale - D.L 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Milano ORGANO UFFICIALE Inchiesta Torni: tecnologia in evoluzione Incontri tecnici Il Summit delle rettificatrici Tiro alla fune Lavorazioni da barra: transfer vs tornio

2 MULTITASKING, TORNI, 5 ASSI Guido Farini Tempo di consapevolezza e responsabilità Le azioni messe per sostenere la cultura meccanica ed evitarne un eccessivo impoverimento sono un segnale importante della necessità di mettere in campo strumenti non convenzionali nell ambito di una visione industriale più ampia e più di sistema Moltiplicare gli sforzi Il tradizionale appuntamento per l Open House DMG Bergamo e la cortese disponibilità del Dr. Ugo Ghilardi, Amministratore Delegato di DMG Italia ci hanno consentito di raccogliere alcune importanti riflessioni sull attuale momento che sta vivendo la meccanica europea e in particolare quella italiana. Certo, i numeri non sono molto confortanti, ma su questi ritorneremo di seguito perché mi sembra importante riportare anzitutto come e con quali strategie una grande impresa europea produttrice di macchine utensili come il Gruppo DMG, da poco socio (5% Il Dr. Ugo Ghilardi, amministratore delegato di DMG Italia, ha messo in campo tutta una serie di nuove strategie per sostenere la cultura meccanica. di azioni scambiate) di una altra grande azienda, la giapponese Mori Seiki, sta affrontando i cambiamenti in atto nel mondo della meccanica. «Dobbiamo partire dal presupposto ha spiegato Ugo Ghilardi che non siamo in presenza di una situazione ciclica come quelle alle quali siamo abituati, ma a un vero e proprio momento di portata epocale. Su questo presupposto abbiamo valutato che la situazione non poteva essere affrontata con i mezzi e gli strumenti tradizionali ma che avremmo dovuto adoperarci mettendo in campo anche alcuni strumenti, non propriamente tipici, per sostenere il settore. Abbiamo valutato, tra l altro, che sono tutt ora presenti importanti distretti di settore che funzionano, come quelli aeronautico o medicale e che altri nuovi si stanno consolidando e abbiamo deciso di affiancarci ad alcuni di essi per supportarli nello sviluppo di nuove idee, nuove tecnologie di processo e di lavorazione, nuove strategie di mercato. In pratica vogliamo cercare di supportarne concretamente lo sviluppo da tutti i punti di vista. L aspetto finanziario naturalmente è fondamentale. Grazie alla ultima legge sul consolidato fiscale è possibile creare cluster o distretti che abbiano dignità fiscale e che, riteniamo, possano avere un rapporto privilegiato con le banche. Questo consente a molte aziende di limitate dimensioni, che singolarmente non hanno accesso al credito a causa di Basilea 2 e allo schock finanziario che hanno ristretto moltissimo la capacità delle banche di concedere a un piccolo imprenditore con un giro di affari inferiore al milione di euro anche un salvo buon fine (non più garantibile in assoluto oggi dalle banche), di spuntare condizioni più favorevoli. In assenza di nuove organizzazioni o sistemi (e appunto di nuove idee) si rischia un depauperamento finanziario e quindi anche la sopravvivenza di un certo numero di aziende. Sottolineo ancora che il nostro sforzo non è soltanto quello di partecipare, ma anche di alimentare la possibilità che queste aziende si mettano insieme. Un depauperamento del tessuto industriale 184

3 porterebbe inevitabilmente a un impoverimento anche delle nostre attività». Il Dr. Ghilardi spiega poi nel dettaglio cosa intende per Distretto industriale. «Dopo avere fatto una approfondita analisi dell esistente abbiamo verificato che la maggior parte dei distretti sono monchi, cioè non chiudono il cerchio. Un distretto che si rispetti crea una realtà industriale per storia e cultura, poi la industrializza, la sviluppa, la commercializza e infine ne fa la verifica e la rinnova. In Italia abbiamo troppi distretti che nascono storicamente sulla competenza tecnica e di mercato e che si sviluppano attorno ad alcuni satelliti che li alimentano e che forniscono la competenza storica rappresentata da una o più aziende. Oggi il tipico distretto italiano, per esempio il meccano tessile bergamasco, si sta disgregando, perché in realtà non è un vero e proprio distretto. Una realtà che nascesse oggi basata sugli stessi presupposti sarebbe destinata al fallimento perché nessun imprenditore sarebbe disposto a investire in qualcosa che farà gli stessi errori del passato. Il vero distretto è competitivo sul mercato di per sé, perché tutte le aziende che ne fanno parte ne hanno un vantaggio. Se il vantaggio è solo per un attore, nel momento in cui questo non è più concorrenziale, il distretto si ferma. Vero è che questi sistemi hanno funzionato per diversi anni, ma oggi sui 35 esistenti in Italia, solo pochi funzionano adeguatamente». Formazione per ritrovare passione Il Dr. Ghilardi espone poi un altra iniziativa che fa parte del pacchetto nuove strategie per sostenere il tessuto manifatturiero meccanico. L accordo quadro per la formazione dei giovani firmato con i Salesiani, un colosso nell ambito della formazione professionale, è un punto fermo molto qualificante, che verrà portato anche all interno dei distretti. «ll Superiore Generale dei Salesiani mi ha detto: Ghilardi dobbiamo fare in modo che ai nostri giovani piaccia la meccanica. Per fare una attività concreta è necessario che le industrie e il mondo della formazione investano insieme, rischiando, per ricreare una cultura meccanica. Il rischio di perdere parte di questa cultura, se non viene alimentata, è reale. A questo tema è legata l idea di fare nascere un Centro di eccellenza per la formazione in Milano e iniziative analoghe nelle altre parti di Italia. A questo si dovrà affiancare l idea è di prendere una quarantina di utilizzatori di macchine e di coinvolgerli nel progetto. Durante la nostra open house 70 studenti provenienti dalle scuole salesiane del Nord staranno presso di noi per due giorni per apprendere le tecnologie della meccanica». Abbiamo chiesto al Dr. Ghilardi se avesse tentato approcci per la formazione anche con il mondo universitario. Laconica la riposta Tornio multitasking Gildemeister serie CTX TC. «Abbiamo avuto molto contatti con le Università, ma non abbiamo concretizzato nulla di positivo». Fa parte della linea formativa anche un accordo quadro firmato con Finmeccanica per favorire attorno alle società del Gruppo la nascita di una nuova cultura industriale. Infine, a corredo delle iniziative diamoci concretamente da fare l open house di Bergamo e l inaugurazione del nuovo stabilimento Graziano a Tortona. «Anche queste sono iniziative che sottolineano la nostra volontà di continuare a investire, di tenere in carica il nostro personale e di mantenere stretti rapporti con la nostra clientela». «Come accennavo all inizio - continua Ghilardi - la nostra missione è progettare e costruire macchine utensili ma oggi questo di per sé non è più sufficiente per svilupparci e progredire. È necessario adottare una visione molto più dispendiosa, ma che speriamo dia risultati concreti, se non vogliamo che in Italia il comparto della trasformazione tramonti inesorabilmente per fare sempre più posto al comparto del consumo». Non poteva mancare un accenno all accordo DMG Mori Seiki, a qualche mese dalla sua ratifica. Per Ugo Ghilardi questo accordo è figlio dei tempi. In sostanza, due importanti gruppi industriali hanno capito che se non si fossero messi insieme non sarebbero riusciti a realizzare le necessarie economie di scala per svilupparsi e prosperare adeguatamente. «Senza ipotecare il futuro, pensiamo che lo scambio paritetico del 5% delle azioni e la sedia nei rispettivi Consigli di Amministrazione, con l importante corredo degli ottimi rapporti personali tra i due Presidenti, il Dr. Kapitza e il Dr. Mori, possano costituire una buona assicurazione per fare strada insieme. Oggi le due aziende insieme detengono il 12% del mercato mondiale. L obiettivo realisticamente ottimale è quello di raggiungere il 15% pari a 3 miliardi di euro. Il lavoro attualmente si muove su 3 direttrici: le politiche di acquisto di produzione, le strategie di sviluppo di mercato, l unione sempre maggiore. 185

4 MULTITASKING, TORNI, 5 ASSI Naturalmente le ipotesi di sviluppo dell accordo sono diverse e soltanto il tempo e gli eventi potranno testimoniarne le evoluzioni. Penso che questa strada sarà seguita anche da altre aziende, soprattutto se le nubi non si diraderanno in tempi rapidi». Diamo i numeri L Open House ha coinvolto 1500 m2 con 26 modelli di macchine in lavorazione e 6 workshop tecnologici. Nello Showroom DMG erano presentate le tecnologie di fresatura e di presetting, nello stabilimento Gildemeister Italiana la tornitura. In anteprima, la consociata a+f Suncarrier presentava il suo impianto fotovoltaico a inseguimento. Molto operativi i workshop tecnologici: dalla fresatura a 5 assi per gli stampi, l energia e la meccanica generale alla lavorazione di ingranaggi e di ruote dentate, dalla tornitura universale per i settori aerospaziale, energetico e della meccanica generale alla fresatura, tornitura e ultrasuoni per la lavorazione di materiali avanzati e biocompatibili per il settore dentale, dall HSC per la produzione di elettrodi e di particolari sul temprato ai sistemi inseguimento per l energia solare. Il Dr. Ghilardi ha presentato uno spaccato numerico sulle macchine utensili che vede l anno in corso in pesante recessione. Su un totale di circa aziende utilizzatrici di macchine utensili, il consumo di macchine di tornitura e fresatura in Italia nel 2008 è stato pari a euro. Quello previsto per il 2009 è di , con una riduzione secca del 70%. In termini di unità di macchine, nel 2008 l assorbimento è stato di 8000 unità, nel 2009 sarà di 2000 unità. Il 45% delle macchine (pari a 900 unità) saranno per la tornitura, quindi il 55% (pari a 1100 unità) saranno per la fresatura. Si tratta di un dato unico perché CTX Gamma 2000 TC Gildemeister. storicamente l Italia è un Paese che acquista per il 65% macchine di tornitura. La tornitura sarà suddivisa per il 75% in macchine universali, per il 13% in macchine da produzione, per il 12% in macchine multitasking. La fresatura sarà suddivisa per il 56% in macchine universali, per il 20% in macchine verticali, per il 10% in macchine orizzontali, per il 12% in macchina HSC, per il 2% in macchine con nuove tecnologie. I settori attualmente meno penalizzati sono: la meccanica di precisione, gli stampisti, il medicale, l aerospace in particolare militare, l energetico. Di questo mercato il Gruppo conta di aggiudicarsi tra il 25 e il 30%, in aumento relativo rispetto al anno scorso. «Questo grazie al fatto che la crisi sta mettendo in sofferenza alcuni settori e penalizza meno altri nei quali siamo forti in termini di competenze tecnologiche. Deckel e Maho nascono per servire gli stampisti e si spingono poi fino all aerospaziale. Oggi lo stampista costituisce una delle realtà più attive sul mercato, perché è anticiclico e risponde a logiche di nuovi prodotti e nuovi investimenti. In fresatura presso gli stampisti abbiamo una quota di mercato di oltre il 50%». Da qualche anno il Gruppo sta investendo nei grandi sistemi fotovoltaici, da 1 MW in su per impianti industriali, che si basano sulla tecnologia di inseguimento con inclinazione e rotazione. «Il rendimento di questi sistemi è maggiore di quelli tradizionali. In Spagna sono stati realizzati tantissimi campi e quest anno abbiamo iniziato anche in Italia. Nel Sud Italia abbiamo siglato tre importanti accordi per grandi campi, per un valore superiore ai 100 milioni di euro e abbiamo grosse trattative in corso. Questo contribuisce a solidificare la nostra situazione finanziaria e quindi anche di mercato nel suo complesso. Inoltre, la nostra politica in Italia è di rafforzare la nostra diffusa presenza e quindi stiamo investendo molto sulle persone sul territorio, sia dal punto di vista tecnico commerciale che tecnico. In questo momento il mondo del lavoro offre interessanti opportunità di reperire competenze finora irreperibili. Per quanto riguarda infine i programmi: abbiamo 9 linee di prodotto che comprendono la tornitura universale, la tornitura di produzione e il multitasking; 7 tecnologie di fresatura che prevedono il 5 assi su quasi tutte le linee; 7 varianti di controllo numerico; tutti i servizi di supporto e di service; 4 linee di prodotto per le tecnologie avanzate e cioè gli ultrasuoni, il laser, l automazione e il fotovoltaico. In Graziano stiamo facendo un investimento importante, ultimeremo un nuovo padiglione, in due tranche successive.e festeggeremo dal 07 al 10 luglio con un Grand Opening l ampliamento dell area produttiva». 186

5 Passeggiando tra le tecnologie L esperta guida dell ing. Luigi Albenga mi ha evidenziato il programma di produzione in mostra, iniziando dall area produttiva della Gildemeister italiana dove erano visibili le varie facce della tornitura, da barra, a fantina, plurimandrini, macchine multitasking, tutte realizzazioni con il nuovo design, molto accattivante. Nell area DMG Italia campeggiava la fresatura. Data l ampia presenza di macchine ne ricorderemo soltanto alcune, tra le più interessanti. Il CTV 160 Gildemeister, tornio verticale per la produzione in serie e universale ha un tempo truciolo truciolo molto ridotto (inferiore ai 5 secondi) e una accessibilità ottimale. Grazie alla corsa su Y di ± 90 mm unica sul mercato, e all ampia corsa dell asse Z è possibile lavorare con la massima precisione e senza riattrezzaggio una ampia gamma di pezzi lunghi tra 20 e 210 mm e con diametro fino a 160 mm. Anche la nuova serie CTX per tornitura di precisione presenta una ampia area di lavoro, pur essendo compatta. Sui CTX possono quindi essere lavorati pezzi con diametri maggiori e anche la caduta trucioli è ottimale. «Il new design - spiega Albenga - oltre al favorevole impatto emozionale ha anche un importante aspetto funzionale perché ha incrementato del 40% la superficie vetrata e l accessibilità. Merita poi citazione la linea Ergoline, un nuovo modulo di CNC nel quale trovano posto i vari CNC che utilizziamo personalizzati. Il pannello ergonomico è ampio, orientabile, molto leggibile, dotato di chiavi e trasponder per limitare l accesso alle persone abilitate ecc.» La DMC 60 FD duoblock è la più piccola delle macchine multitasking con fresatura a 5 assi, tavola di tornitura e fresatura a elevate prestazioni con tecnologia DirectDrive e fino a 1200 giri/min, pallettizzata nella versione presente. «Seppure di diffusione ancora limitata le macchine multitasking, in grado di fare fresature e tornitura stanno risentendo relativamente meno della crisi per le maggiori capacità di lavorazione e per la loro flessibilità. La nostra più piccola è un vero gioiellino che consente di fresare e tornire pezzi complessi in un solo serraggio. Le molte macchine a 5 assi presentate rappresentano la nostra punta di diamante nel settore della fresatura che abbraccia soluzioni da 3 a 5 assi, tutte di elevato grado tecnologico». La DMU 70 che è un esempio originale di macchina concepita per 5 assi posizionabili in continuo. La fresatura è effettuata con i classici 3 assi. La DMU 50 evo linear con tavola appesa, grande visibilità, motore lineare sull asse X e tavola spostata per realizzare anche angoli negativi. La DMC 80 U duoblock, pallettizzata, 5 assi a fresare in lavorazione su un grosso pignone. «Deckel Maho di Pfronten - spiega Lui- Isola di lavorazione dentale formata da una HSC20 linear power e da una Ultrasonic. La DMU 40 MonoBLOCK Deckel Maho. gi Albenga - ha sviluppato un software per la lavorazione di coppie coniche Klingelnberg su centro di lavoro e sta lavorando anche per realizzare coppie Gleason. C è un buon interesse nella possibilità di disporre di un mezzo produttivo molto più flessibile delle dentatrici per la realizzazione di prototipi, pezzi singoli, anche perché l utilizzo di una macchina universale consente di reperire subito l utensileria, di lavorare con gli stessi utensili diversi moduli sul tenero o sul temperato, definendo il sovrametallo, il profilo del fondo del dente ecc. Il software Cad/Cam è potente e consente di calcolare e realizzare le evolventi, con simulazione grafica delle eventuali interferenze ecc.» La DMF 180 a 5 assi rispetto al modello precedente ha la possibilità di avere la tavola girevole annegata nel banco fisso. Infine una isola di lavorazione dedicata al settore dentale e formata da una Speed linear e da una Ultrasonic 20 linear e un nuovo presetting con motori lineari che consente precisioni molto spinte. 187