CENTRO STUDI DI DISTRETTO - RAPPORTO 2013 PROSECCO SUPERIORE. Centro Studi di Distretto RAPPORTO 2O13 DA PRODOTTO A SIMBOLO

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1 CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE Distretto del Conegliano Valdobbiadene Centro Studi di Distretto RAPPORTO 2O13 DA PRODOTTO A SIMBOLO

2 Distretto del Conegliano Valdobbiadene Centro Studi di Distretto RAPPORTO 2013 DA PRODOTTO A SIMBOLO In collaborazione con foto: A. PIAI 2

3 INDICE Prefazioni Luca Zaia 05 Presidente Regione del Veneto Nicola Tognana 06 Presidente CCIAA Treviso Innocente Nardi 08 Presidente Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Carlo Antiga 10 Presidente Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Introduzione Giancarlo Vettorello 12 Rappresentante del Distretto del Conegliano Valdobbiadene Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene Vasco Boatto, Luigino Barisan STRUTTURA PRODUTTIVA 17 L assetto gestionale ed organizzativo 24 L assetto dell offerta 28 LE PRODUZIONI 31 Il dato complessivo 33 L andamento delle certificazioni DOCG 34 Indici di concentrazione 35 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO 37 Mercato nazionale 41 Mercato internazionale 45 LE STRATEGIE 89 Prezzi allo spaccio Prezzi all ingrosso Differenziazione di gamma La promozione estera 93 IL RAPPORTO CON L AMBIENTE 107 Metodi di produzione 115 Metodi di creazione di esternalità Rilevanza delle tecniche in relazione all impatto ambientale 118 Rilevanza del paesaggio in relazione alle politiche di marketing 119 CONTRIBUTI Analisi ed elaborazione dei dati: C. I. R. V. E. Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia Facoltà di Agraria, sede di Conegliano Università di Padova, via XXVIII Aprile, Conegliano Tel Fax IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO 123 Dinamiche del Turismo in Provincia di Treviso Focus sulla fruizione enologica nel Distretto Conegliano Valdobbiadene A cura di CISET - Sabrina Meneghello e Mara Manente PRIME INDICAZIONI SULLA CONGIUNTURA 145 Il Conegliano Valdobbiadene in Distribuzione Moderna A cura di IRI - Simonetta Melis, Senior Manager IRI e Giancarlo Gramatica, Director IRI

4 Prefazione Luca Zaia Presidente Regione del Veneto Quella dimostrata dal Distretto del Conegliano Valdobbiadene in questi ultimi lustri è una straordinaria prova di coraggio e di lungimiranza, che ha dato vita alla più significativa innovazione dell enologia moderna a livello mondiale. Per questo voglio prima di tutto dire grazie ai protagonisti di questa vicenda, che è oggi una vera e propria epopea in divenire: i produttori, che per generazioni si sono spaccati la schiena in un ambiente tanto affascinante e bello, quanto difficile e faticoso, per coltivare un uva e ricavare un vino unico che in pochi decenni ha saputo imporsi in tutti i continenti con un successo incredibile, al di là e spesso contro ogni previsione, talvolta ampiamente snobbato da altre zone vinicole e poi rincorso per poter restare nella scia di una crescita di apprezzamento che è tutt altro che finita. Il Distretto, che oggi presenta il suo decimo rapporto annuale rappresenta la sintesi e, per così dire, il cervello di quello che è divenuto il vertice di una grande piramide di qualità, la cui base abbraccia l intero Nord Est. Questa piramide è il frutto di una rivoluzione vera e propria, di un percorso che abbiamo compiuto insieme, che all inizio non è stato sempre capito, che spesso è stato anche contrastato o tirato per la giacca, ma che sta dando i risultati dei quali il Distretto è diretto testimone. foto: F. Orini 04 Abbiamo ottenuto almeno tre risultati: creato ulteriore valore al reddito delle aziende premiandone l impegno; valorizzato la zona storica del Conegliano Valdobbiadene che diventa l avanguardia qualitativa e commerciale di un grande e piacevole vino; diffuso il nome del Prosecco e il vino in tutto il mondo, in un crescendo che dobbiamo assecondare e controllare tutti assieme, consapevoli oggi più che mai che assieme facciamo e faremo molta più strada di quanta non ne possa fare da sola una singola azienda, per quanto d eccellenza. 05

5 PREFAZIONI CENTRO STUDI DI DISTRETTO - RAPPORTO 2012 Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso Il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene ormai è sinonimo di spumante italiano. Negli ultimi dieci anni è risultato il migliore distretto vitivinicolo italiano per dinamiche esportative. Inoltre il prodotto è emblema di una filiera distrettuale che evoca molto altro: formazione d eccellenza, cultura enogastronomica, accoglienza turistica, unicità del paesaggio e delle sue città d arte. Sono queste le ragioni che continuano a motivare il sostegno della Camera di Commercio all attività del Centro Studi del Distretto: che con la sua fotografia annuale, ricca e analitica come sempre, permette alla filiera del Prosecco di riflettere su se stessa, di ritrovarsi come comunità a contemplare l annata, e al tempo stesso di guardare al futuro. Il successo del Prosecco, infatti, merita di essere governato con crescente consapevolezza, e rinforzato da azioni che riguardano tanto il prodotto quanto l intera filiera: a quella del territorio, alla gestione delle quantità, alle strategie di posizionamento competitivo e di promozione. Per il Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco il governo coerente di questi aspetti è presupposto di una sostenibilità nel tempo del suo successo. Senza facili scorciatoie. E la presentazione di questo Rapporto, giunto ormai alla sua decima edizione, è l occasione migliore per ribadire sfide ed obiettivi nell interesse dell intera comunità di produttori e viticoltori, sotto la saggia regia del Consorzio di Tutela

6 PREFAZIONI Innocente Nardi Presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Il Distretto cresce e cambia dimensione. In questi anni siamo stati abituati a pensare al Conegliano Valdobbiadene come alla produzione più significativa del territorio ma ora a questo ruolo se ne affianca un altro, più ampio. Oggi il Prosecco Superiore è il simbolo di un identità locale che cambia, che non si riconosce più in classi ben definite ma vede nel nostro vino un collante straordinario. Un ruolo che forse ha sempre avuto ma che ora sentiamo l esigenza di formalizzare, assumendo una nuova responsabilità etica nei confronti di chi ci circonda. Questa presa di coscienza ha molte sfaccettature. Anzitutto si pone l interrogativo di come ogni produttore ricopra un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio. L azienda che gira il mondo, infatti, è ambasciatrice della propria terra e per questo deve rispettare il valore collettivo della denominazione, che non è patrimonio del singolo ma di tutta la comunità. Prezzi bassi e presentazioni scorrette sviliscono infatti il lavoro di tutti. Da questo presupposto è nata la nostra riflessione, che ha portato ad indagare quest anno sul ruolo sociale del Conegliano Valdobbiadene. Un ruolo che diventa anche traino per il territorio, a patto che vi sia un lavoro di squadra. Che il vino abbia questo valore di collante e promotore dell identità locale appare chiaro se si considerano i progetti che riguardano la collettività, primo fra tutti quello di Distretto. Ora la sfida sarà lavorare assieme per sviluppare il Progetto Unesco. Questo coinvolgerà ogni cittadino che dovrà comprendere l importanza di conservare e valorizzare un patrimonio straordinario. Il Consorzio di Tutela, come era avvenuto per il Distretto, ha già confermato la propria disponibilità ad assumere un ruolo di guida. Crediamo molto in questo progetto, non solo per le ricadute economiche che esso potrebbe avere nello sviluppo del turismo e dell immagine della denominazione ma anche, e soprattutto, per il ruolo che esso avrebbe nel proteggere, conservare e valorizzare il nostro territorio, risultato del connubio fra lavoro dell uomo e natura. Si tratta di una sfida difficile ma entusiasmante, capace di rendere la nostra area un nuovo modello per l Italia

7 PREFAZIONI CENTRO STUDI DI DISTRETTO - RAPPORTO 2012 Carlo Antiga Presidente Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Per il terzo anno consecutivo Banca Prealpi si qualifica come partner del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene nel sostenere l attività del Centro Studi di Distretto e la pubblicazione dell annuale Rapporto del Centro Studi. Sono realtà di primissimo rilievo, coerenti con l importanza assunta dal settore vitivinicolo nel sostenere l economia del territorio. Un territorio che ha proprio nella produzione del vino Prosecco una delle sue punte di eccellenza, favorito com è dalla presenza di caratteristiche ambientali e di tipicità di altissimo livello. In una fase in cui l agricoltura costituisce il vero tampone nei confronti di una crisi che continua a mordere, la nostra viticoltura rappresenta un modello efficace di sviluppo, in grado di dare un contributo di assoluto rilievo alla nostra bilancia commerciale. Un modello economico che, tra l altro, ha preso le mosse nell 86 proprio da una grave crisi (il famoso caso metanolo ) e che negli anni, grazie all impegno e all operosità di tanti operatori, ha saputo diventare un eccellenza mondiale. In questo senso, esso dovrebbe divenire un modello al quale possano guardare con fiducia anche altri settori della nostra economia. Banca Prealpi è la banca del territorio. Da sempre la nostra missione è quella di sostenere e far crescere le imprese e le famiglie che vi operano. In questo senso rinnoviamo l auspicio che la collaborazione con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene sia veramente funzionale al raggiungimento di tale obiettivo. Questo, in sintesi, lo spirito che anima la condivisione di questo progetto, con l augurio che possa dare buoni frutti e proseguire nel tempo

8 INTRODUZIONE Introduzione Giancarlo Vettorello Rappresentante del Distretto del Conegliano Valdobbiadene Molto è cambiato da quando, dieci anni fa, abbiamo intrapreso questo percorso. Abbiamo raggiunto la DOCG, la denominazione ha consolidato la sua autorevolezza a livello nazionale, abbiamo avviato progetti di grande importanza come la candidatura a patrimonio Unesco, e nel contempo si è sviluppata una nuova sensibilità verso l ambiente, che ci ha portato ad introdurre un codice di autodisciplina come il protocollo viticolo ed ad investire anche in nuovi progetti come quelli di conservazione della biodiversità e del recupero dei prodotti di scarto in cantina e vigneto. In tutti questi cambiamenti il Rapporto del Centro Studi si è costantemente evoluto per fotografare in modo sempre più reale la denominazione. Fra i grandi cambiamenti avvenuti uno dei più importanti è certamente la crescita della denominazione nei mercati esteri. Oggi l export rappresenta infatti il 45,2%, con numeri in costante crescita e la presenza che si attesta su oltre ottanta paesi. Un successo dovuto certo all intraprendenza delle aziende ma anche allo sviluppo di una strategia collettiva della denominazione, coordinata dal Consorzio di Tutela. In essa il Centro Studi ha permesso in questi anni di conoscere i flussi di prodotto, il posizionamento, i mercati con le maggiori potenzialità. In base a questo sono state orientate successivamente le risorse della DOCG. I risultati sono stati in molti casi positivi e, grazie all analisi sempre più approfondita fornita dallo studio, si riscontrano reali crescite in paesi in cui si è investito come Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera. Dopo un attività di approccio al mercato con la tradizionale formula del banco d assaggio, ora si stanno sviluppando nuovi codici e linguaggi che prevedono azioni più mirate come masterclass, alleanze con gli educatori, l inaugurazione di nuove formule di divulgazione come la Wine Academy. Scelte messe a punto grazie anche ad un nuovo metodo di lavoro, che ha visto il Consorzio strutturarsi con una commissione comunicazione, che si affianca a quella viticola e alla tecnica. Oggi, tramite il Centro Studi, possiamo misurare i risultati delle attività di comunicazione e promozione sia a livello di mercati, sia nel percepito delle aziende, misurando i loro investimenti nei diversi mercati e conoscendo le loro opinioni sulle intenzioni future. Anche in questo caso, quindi, il Centro Studi contribuisce a dare informazioni fondamentali per la programmazione delle azioni di sistema e dei singoli operatori. Con gli anni, oltre alla gamma delle informazioni, si è evoluta anche la loro presentazione, che ora privilegia leggibilità e fruibilità, tramite la messa appunto di schede riassuntive dei principali indicatori economici, nel tempo si sono affiancati gli approfondimenti sul percepito dei produttori, riguardanti la sostenibilità e l importanza della conservazione del paesaggio e l integrazione con il turismo. Un grande lavoro che ha richiesto impegno e costanza che è stato possibile per la grande partecipazione delle aziende e per la presenza sul territorio del Cirve, uno strumento operativo dell Università di grande professionalità, grazie al quale oggi possiamo avere dieci anni di evoluzione della Docg

9 foto: A. PIAI 14 DOCG Conegliano Valdobbiadene 2012 Consorzio di Tutela: Nascita della Denominazione di Origine 1969 Riconoscimento della DOCG 2009 Comuni compresi nella DOCG 15 Superficie (ha) Capitale umano Enologi 280 Addetti al settore enologico Quadri dirigenziali 70 Addetti Ufficio export 140 Imprese Viticoltori Vinificatori 433 Case spumantistiche 168 Produzioni & valore Uva rivendicata (t) Vino certificato (hl) Conegliano Valdobbiadene DOCG (bott.): Spumante (89.7%) Rive (1.5%) Superiore di Cartizze (1.6%) Frizzante (7.0%) Tranquillo (0.2%) Valore della produzione al consumo (mil. ) 450 Spumante DOCG Italia (54.8%) Export 80 Paesi (45.2%) Principali destinazioni dell export: Germania (24.3%) Svizzera (20.9%) Regno Unito (16.8%) Stati Uniti (8.2%) Austria (5.6%) Fonti: Conegliano Valdobbiadene DOCG, 2013, C.I.R.V.E.,

10 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene Vasco Boatto, Luigino Barisan. 1. Struttura produttiva La Denominazione ed il Distretto IL MONDO DEL PROSECCO Il Prosecco è un vino a Denominazione di Origine Controllata prodotto esclusivamente nel Nord Est d Italia, in nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Può essere DOC o DOCG, a seconda della zona di produzione. La qualità del Prosecco può essere vista come una piramide. Alla base c è il Prosecco DOC, prodotto nelle nove province delle due regioni. Al gradino intermedio vi sono la DOCG Conegliano Valdobbiadene e la DOCG Asolo. Segue il Rive, selezione di spumante originato da uve provenienti da singoli comuni e località del Conegliano Valdobbiadene. Al vertice della piramide è il Superiore di Cartizze DOCG, cru del Conegliano Valdobbiadene. Il disciplinare DOCG, corrisponde al massimo riconoscimento qualitativo per i vini italiani. Ogni bottiglia è identificata da una fascetta con un numero progressivo che la rende unica e rintracciabile a garanzia del consumatore. Un po di storia Il Prosecco è, oggi, uno degli spumanti più conosciuti e apprezzati nel mondo, divenuto simbolo dello stile italiano. La sua storia inizia nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, nel nord est d Italia, in Veneto, situate a 50 km da Venezia e 100 km dalle Dolomiti, 16 17

11 Struttura ProDUTTIVA CENTRO STUDI DI DISTRETTO - RAPPORTO 2012 dove ancor oggi si ottiene la migliore qualità, identificata dalla DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). La produzione del vino in questo territorio risale a tempi remoti, nei secoli l uomo, nella sua continua opera, ha modificato la morfologia del paesaggio a favore del vigneto creando uno scenario unico, tanto che si sta ora lavorando per il riconoscimento a Patrimonio Unesco. Il successo del Prosecco inizia nel 1876, anno di fondazione a Conegliano della Prima Scuola Enologica Italiana, seguita nel 1923 dall Istituto Sperimentale per la Viticoltura, sempre a Conegliano. Grazie ai centri di studio e ricerca i viticoltori imparano a impiantare i vigneti di alta collina, dove la coltivazione della vite è difficile e faticosa a causa delle pendenze, le operazioni sono svolte quasi esclusivamente a mano. In cantina è invece perfezionata la spumantizzazione, con metodo italiano, che prevede la rifermentazione in autoclave (grandi recipienti a tenuta di pressione) per conservare ed esaltare gli aromi. Nel 1969 il Prosecco prodotto a Conegliano Valdobbiadene riceve la Denominazione di Origine Controllata e nel 2009 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, massimo riconoscimento qualitativo per i vini italiani, che implica il cambio di nome Conegliano Valdobbiadene Prosecco. Coraggiosamente, infatti, i produttori hanno deciso di puntare tutto sul territorio, anteponendo al nome di Prosecco quello delle cittadine simbolo dell area. La tipologia più rappresentativa, lo Spumante, viene qualificata con l aggettivo di Superiore (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore) o può portare esclusivamente il nome del territorio Conegliano Valdobbiadene. Un territorio piccolo per un vino che ha conquistato il mondo L area di Conegliano Valdobbiadene comprende 15 comuni che si snodano nella 18 fascia collinare ai piedi delle Prealpi trevigiane. I vigneti della Denominazione si estendono su una superficie pari a ettari. Il clima è piacevole, mite e temperato, tanto che storicamente i nobili veneziani amavano trascorrere l estate in questi luoghi per sfuggire all afa lagunare. Gli inverni non sono eccessivamente freddi e le estati sono calde e ventilate. Il territorio di coltivazione del Conegliano Valdobbiadene è interamente collinare e la viticoltura è quasi esclusivamente svolta a mano. Basti pensare che qui servono fino a 600 ore di lavoro per ettaro di vigneto contro le 150 della pianura. I diversi terreni, le esposizioni, le pendenze e le altimetrie danno origine a sensibili sfumature organolettiche nei vini, che si ritrovano in particolare nella tipologia del Rive, prodotto esclusivamente da vigneti provenienti da singoli comuni o località. Un discorso a sé merita il Cartizze, cru della denominazione, dove nasce l omonimo vino. Si tratta di un territorio di alta collina tra le frazioni di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza, in comune di Valdobbiadene. I vigneti del Cartizze si estendono su soli 106 ettari e spesso le viti sono molto vecchie. Uno degli elementi di unicità è la bellezza delle colline di Conegliano Valdobbiadene, definite paesaggio culturale. Con l obiettivo di proteggerle, nel 2008 è stato avviato il progetto per il riconoscimento a Patrimonio Unesco e oggi il territorio è stato inserito nella Tentative List italiana. Il Consorzio di Tutela Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene è un associazione nata nel 1962, che riunisce oggi la quasi la totalità dei produttori dell area. Il ruolo del Consorzio è, anzitutto, tutelare il Conegliano Valdobbiadene e fornire 19

12 Struttura ProDUTTIVA assistenza tecnica ai produttori in vigneto e in cantina per permettere un costante miglioramento qualitativo e sempre più in armonia con l ambiente. Il Consorzio di Tutela promuove inoltre la conoscenza del prodotto in Italia e all Estero attraverso l attività di formazione, l organizzazione di manifestazioni e le relazioni con la stampa. Tra i traguardi raggiunti in questi anni, grazie all attività del Consorzio di Tutela, vi è il riconoscimento a primo Distretto Spumantistico d Italia, ottenuto nel 2003 grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti del territorio. Nel 2003, è stato istituito il Centro Studi di Distretto dalla collaborazione tra il Consorzio di Tutela e l Osservatorio Economico del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (C.I.R.V.E.) dell Università di Padova, presente in Conegliano. Esso si propone di migliorare la conoscenza del mercato, studiare gli scenari competitivi e fornire alle aziende uno strumento per rendere più efficace la propria strategia. Il presente studio è stato realizzato grazie alla collaborazione delle aziende del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che hanno fornito in forma anonima i propri dati. Il capitale umano Oltre alla vocazione naturale del territorio, il punto di forza della produzione del Conegliano Valdobbiadene è nel capitale umano di elevata qualificazione professionale, grazie alla presenza della prima Scuola Enologica d Italia, fondata a Conegliano nel Complessivamente, le risorse umane impiegate nel Distretto spumantistico di Conegliano Valdobbiadene ammontano a unità. 1 Addetti di cantina Nel 2012, il numero degli addetti di cantina presenti nelle aziende DOCG risulta di unità. In raffronto al 2011, si registra un aumento dei livelli occupazionali nella classe fino a due addetti che si associa ad una leggera diminuzione delle altre. Enologi Sotto il profilo tecnico, le aziende si caratterizzano per la presenza di qualificate figure professionalmente preparate. Gli enologi in attività nel 2012 risultano essere 280. In media ogni azienda spumantistica ne dispone di uno (1,67), che assicura la produzione interna all azienda di gran parte degli spumanti (90,8%). Quadri dirigenziali Dall analisi nei quadri imprenditoriali delle imprese del Conegliano Valdobbiadene, si registra la presenza di un elevato turnover, con molti giovani (28,9% dei casi). L esame delle posizioni dirigenziali delle case spumantistiche evidenzia la presenza di 70 direttori commerciali, cui si associano 140 addetti all ufficio export (mediamente pari a 0,82 per azienda), a conferma del buon assetto dello staff manageriale della DOCG. In raffronto al 2011, ad una sostanziale stabilità dei quadri dirigenziali, si associa una tendenza al rafforzamento dell ufficio export ascrivibile alle aziende relativamente grandi. 1. Dal computo si escludono le risorse umane addette all amministrazione

13 Struttura ProDUTTIVA L assetto dell offerta Le imprese Nel corso del 2012, il numero dei viticoltori è aumentato raggiungendo le unità, con una variazione del tasso di attività del 5,5% in raffronto al Il numero di vinificatori segnala una leggera flessione (-0,9% su base annua), mentre il numero di case spumantistiche DOCG è stabile a 168 unità. Forma giuridica Dall esame del profilo giuridico delle imprese si conferma l importanza di quelle individuali (36,8% dei casi) che si accompagna ad una crescita delle società semplici (4,5%). Nel complesso emerge un assetto giuridico articolato in grado di adattarsi alle differenti esigenze del mercato. Il valore delle produzioni al consumo Con un valore della produzione al consumo nel 2012 pari a 450 milioni di euro, il Conegliano Valdobbiadene si è contraddistinto per un aumento del 7,1% su base annuale, e una crescita dell 80% nel lungo termine ( ). Il fatturato per classi Considerando la ripartizione aziendale per classi di fatturato, si confermano i risultati economici raggiunti nel 2011, con una prevalenza delle aziende con fatturato inferiore a euro (35,1%). Tale dinamica si accompagna ad un aumento della coorte con volume d affari ascrivibile alla classe delle aziende medio - piccole (+3,8% dei casi), rispetto alle aziende medio - grandi (-3,5%). Le dimensioni dell offerta Nel corso del 2012, la superficie vitata destinata alla produzione della DOCG risulta pari a ettari, con un aumento del 4,3% rispetto al 2011 e una crescita del 50% su base decennale. Per quanto riguarda i volumi di vino, le certificazioni della DOCG hanno raggiunto un volume pari a ettolitri, con un aumento pari allo 0,1% rispetto al

14 Struttura ProDUTTIVA L assetto GeSTIONALE ED ORGANIZZATIVO 24 25

15 Struttura ProDUTTIVA L assetto GeSTIONALE ED ORGANIZZATIVO 26 27

16 Struttura ProDUTTIVA L assetto DELL OFFERTA 28 29

17 2. Le produzioni Vasco Boatto, Luigino Barisan. Il dato complessivo La dimensione dell offerta Con una dimensione dell offerta al 2012 pari a 68,8 milioni di bottiglie, il Conegliano Valdobbiadene DOCG rientra tra le designazioni di origine più importanti a livello italiano. Nel corso dell ultimo decennio, la dinamica dei volumi imbottigliati si è contraddistinta per un regolare e significativo trend positivo, con un valore pari a un +74,2% in raffronto al Tali cambiamenti hanno riguardato l espansione della produzione, che ha interessato in primis l aumento delle tipologie Spumante DOCG con un aumento del 98.6% in raffronto al Tipologie Spumante DOCG Nell ambito delle tipologie, l evoluzione intervenuta nel corso degli anni è confermata anche nel 2012 ed ha privilegiato le versioni extra dry (63%), cui seguono per importanza le versioni brut con il 31% e quelle dry (6%). Le certificazioni di idoneità DOCG L andamento nel lungo termine ( ) In merito all analisi dei risultati sull evoluzione delle certificazioni mensili è possibile cogliere le positive performance raggiunte dalla DOCG, sia con riferimento al medio termine ( ), sia dal confronto con le variazioni tendenziali intervenute nel breve termine ( )

18 LE PRODUZIONI L andamento nel breve termine ( ) Rispetto all andamento nel periodo , è interessante notare il significativo guadagno in termini di volumi certificati, che ha riguardato quasi tutte le mensilità del Questi risultati prospettano una tendenza alla crescita anche per l annata in corso. IL DATO COMPLESSIVO Indici di concentrazione Andamento nel medio-lungo termine ( ) Tenendo conto della produzione certificata nel corso del periodo , e considerando l anno di inizio della crisi economica globale, si è cercato di cogliere l evoluzione della DOCG negli aspetti strutturali, analizzati attraverso la concentrazione produttiva. Con riferimento alla produzione DOCG del 2012, emerge un grado di concentrazione produttiva relativamente basso (indice HHI 2012 =342). Infatti, le prime 4 aziende detengono meno del 28% del totale produttivo e questo valore sale al 45,8% allorquando si considerano le prime 8 aziende. Tale situazione, si accompagna a un modesto aumento dell indice nel medio termine (+26 punti in raffronto al 2008), ascrivibile in primis all aumento della dimensione produttiva delle prime otto aziende della DOCG

19 LE PRODUZIONI CERTIFICAZIONI DI IDONEITà DOCG INDICI DI CONCENTRAZIONE 34 35

20 3. Posizionamento rispetto al mercato Vasco Boatto, Luigino Barisan. Il dato complessivo Il mercato in Italia Andamento del mercato nel lungo termine ( ) L Italia si conferma la prima area di vendita del Spumante DOCG assorbendo un volume pari a 34,4 milioni di bottiglie. Nel corso dell ultimo decennio, il mercato domestico ha registrato un aumento delle vendite pari a un +56,4%. Tale dinamica è stata inferiore a quella riscontrata sul mercato estero per cui il peso delle vendite domestiche sul totale è diminuito. Dimensione produttiva Tenendo presenti tali dinamiche, nel medio termine ( ), emergono in valore assoluto, da un lato, una sostanziale stabilità della presenza delle aziende sul mercato nazionale e dall altro un aumento del presidio sui mercati esteri da parte di quelle molto grandi. foto: Roberta De Min 36 Indici di concentrazione Dall esame del grado di concentrazione del mercato nazionale dello Spumante, si denota un grado relativamente elevato di concorrenza che si associa ad una leggera polarizzazione rispetto alle quattro aziende, dimensionalmente maggiori. 37

21 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Il mercato nazionale per aree Nielsen Canali in Italia Nord-Est Tra le macro aree nazionali, il Nord-Est ha denotato un significativo aumento delle vendite, raggiungendo un nuovo massimo nel corso del 2012 (15,1 milioni di bottiglie). Nord-Ovest Le regioni del Nord-Ovest, costituiscono la seconda area di vendita in Italia con una quota pari a 10,4 milioni di bottiglie e segnalano un +25,8% in raffronto al Centro Italia Simmetricamente al Nord-Ovest, anche le regioni centrali hanno assorbito, nel corso dell ultimo decennio, crescenti quote di Spumante. Questa dinamica si è tuttavia accompagnata ad una flessione del mercato, in atto dal Sud e isole Le regioni meridionali rappresentano, al 2012, una quota di mercato pari all 8% delle vendite di Spumante DOCG. Le performance a volume registrate nel corso del decennio, segnalate da un +24,6% in raffronto al 2003, sono state contraddistinte da una contrazione delle vendite nell ultimo anno (-25,3%). L andamento nel medio-lungo termine ( ) Considerando il periodo , le dinamiche del mercato dello Spumante DOCG per canale si sono contraddistinte per un forte cambiamento. I mutamenti hanno riguardato, da un lato, una significativa crescita della Grande Distribuzione italiana, e dall altro un accentuazione della multicanalità distributiva. Grande Distribuzione Organizzata (GDO) La GDO rappresenta, dal 2010 il canale di riferimento della commercializzazione italiana di Spumante DOCG, raggiungendo, al 2012, un volume pari al 12,8 milioni di bottiglie. Le ottime performance di crescita, registrate presso la GDO, hanno riguardato sia il medio termine che il lungo (+112,9% a volume in raffronto al 2005). Ho.Re.Ca Nel 2012, l Ho.Re.Ca rappresenta il secondo canale distributivo nazionale con 9,4 milioni di bottiglie (27,4% delle vendite). L Ho.Re.Ca ha segnalato nel periodo una flessione delle vendite in relazione ad uno spostamento dei volumi che ha avvantaggiato i canali della GDO e dei grossisti. Grossisti Il canale dei grossisti sta assumendo un ruolo consistente per lo Spumante DOCG, raggiungendo, nel 2012, il 25,1% delle vendite

22 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Vendita diretta Con una quota di mercato pari al 6,4%, nel 2012, la vendita diretta evidenzia un guadagno di quasi bottiglie, in raffronto al 2011, grazie anche allo sviluppo enoturistico nell area. Tale dinamica, contribuisce al rafforzamento del legame con il consumatore finale. MERCATO NAZIONALE Altri canali Gli altri canali distributivi (enoteche, corrieri, consegne a domicilio, e-commerce, ecc), con un volume pari a 1,31 milioni di bottiglie, ricoprono un ruolo minore nella commercializzazione del prodotto, ma di strategica importanza nello sviluppo della diversificazione distributiva dello Spumante DOCG. In termini di lungo periodo, gli altri canali hanno guadagnato un 3,5% in volume (nonostante la contrazione intervenuta nel 2012)

23 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO MERCATO NAZIONALE 42 43

24 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO MERCATO NAZIONALE Il quadro complessivo dell export Il mercato internazionale Mondo: le performance dell export Nel 2012, le esportazioni mondiali di Spumante DOCG hanno raggiunto un volume pari a 28,3 milioni di bottiglie, segnalando un nuovo massimo della propensione all export (45,2%). Nel decennio , il tasso di incremento medio annuo in volume è stato pari al 21,7%. La produzione esportata ha raggiunto un valore di 131,9 milioni di euro con un aumento del 14,8% rispetto al 2011 (in ulteriore significativa crescita rispetto al 2010). Europa: il mercato di riferimento L Europa si conferma la seconda area di mercato dello Spumante DOCG (36,1% in volume) dopo l Italia. Essa ha aumentato i volumi assorbiti (+6% su base annua) raggiungendo nel 2012 i 22,7 milioni di bottiglie. In quest ultimo anno, i Paesi europei detengono una quota di mercato a volume pari all 80% e al 78,2% del valore, segnalando una leggera perdita della quota a valore, che ha favorito l espansione dell export verso i Paesi extra europei. Paesi extra europei: i driver della crescita Nel 2012, le vendite complessivamente assorbite dai Paesi extra europei hanno registrato un valore pari a 5,7 milioni di bottiglie e un volume d affari di 28,4 milioni di euro. Queste performance si sono accompagnate a forti variazioni tendenziali delle vendite a volume (+32,8% su base annua) e a valore (+37,9%)

25 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Mercati tradizionali Germania I consumi di vino 2 La Germania rappresenta, al 2012, il terzo Paese importatore mondiale di vino a valore (9.6% del totale) segnalando una leggera crescita in raffronto al 2011 (+0.6%). In termini di consumo pro-capite di vini spumanti, il Paese si posiziona tra i primi 6, con una tendenza all aumento dei consumi nel medio termine (+7.7% in raffronto al 2008). Il mercato driver della crescita nel lungo periodo Con 6,9 milioni di bottiglie e 31,5 milioni di euro di fatturato, la Germania si conferma nel 2012 il mercato estero di riferimento delle esportazioni di Spumante DOCG. Essa rappresenta il 24,3% delle vendite a volume e il 23,8% di quelle a valore. Nonostante la flessione del 2012 (-16,6% a volume su base annua), il mercato tedesco è, con quello britannico, uno dei motori della crescita dell export, grazie a un guadagno pari al 3,66 milioni di bottiglie in raffronto al Il prezzo medio 3 registrato sul mercato tedesco è stato pari a 4,57 euro a bottiglia, con un aumento del 4,1% in raffronto al Numero aziende esportatrici 4 : forte presidio del mercato In termini di struttura produttiva, il mercato tedesco registra la maggiore presenza di aziende esportatrici (113 nel 2012), con una coorte che annovera tutte le dimensioni. Nel periodo , da un lato il presidio del mercato si è sostanzialmente stabilizzato, mentre dall altro si è verificato un aumento dei player dimensionalmente molto grandi, associato anche all aumento della scala produttiva. Indici di concentrazione: aumento della concentrazione produttiva Nel periodo , le prime quattro aziende esportatrici hanno incrementato significativamente il controllo del mercato dello Spumante DOCG realizzando un aumento pari al 16,7% in volume. Questo cambiamento si è accompagnato al raggiungimento di un più basso grado di concorrenza (indice HHI 2012 =956). Competitività: perdita di posizioni Analizzando le variazioni tendenziali 2011/12 intervenute sul mercato tedesco, si registra un aumento del prezzo medio in linea con le performance dell Asti (seconda migliore performance). Per contro, si denota una perdita di competitività dello Spumante DOCG nel confronto con i principali competitor, guidati dal Cava (che rappresenta il leader nelle performance a volume e a valore). 2. Fonti: elaborazioni C.I.R.V.E., su dati Euromonitor International, 2013; O.I.V., Dato F.O.B. rilevato dalle aziende (Free On Board) La ripartizione del campione per scala dimensionale comprende: i) aziende piccole (inferiore a bottiglie commercializzate); ii) aziende medie ( ); iii) aziende grandi ( ); iv) aziende molto grandi (> ). 47

26 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Svizzera Consumi di vino Con una quota di mercato pari al 3.7% (2012) delle importazioni mondiali di vino a valore, la Svizzera ha segnalato una crescita pari all 8.3% su base annuale. In termini di consumo pro-capite di vini spumanti, il Paese ha registrato una stabilizzazione dei consumi nel medio termine ( ). Mercato leader della crescita nel breve periodo Nel 2012, la Svizzera si è consolidata quale secondo mercato estero della DOCG, raggiungendo una quota a volume pari a 5,9 milioni di bottiglie. Queste performance segnalano il maggiore guadagno dell export del prodotto (+1,39 milioni di bottiglie in raffronto al 2011), che si associa all interessante performance della crescita a valore (+30,5% su base annua). Nel 2012, il prezzo medio registrato sul mercato svizzero è stato pari a 4,81 euro a bottiglia, su un valore pressoché stabile in raffronto al 2011 (-0,2%). Numero aziende esportatrici: significativo presidio delle aziende medie In Svizzera si conferma un elevato presidio del mercato dei vini spumanti come si evince dalla presenza di 99 aziende. Le esportazioni verso quel Paese sono guidate dalle imprese medie (31). Nel periodo si registra un incremento del numero (+88%), che ha riguardato quasi tutte le classi dimensionali. Indici di concentrazione: aumento del grado di concorrenza L ingresso di nuove aziende ha determinato una diminuzione del grado di 48 concentrazione delle imprese, relativamente sia le prime quattro sia le prime otto. Per questo, il grado di concorrenza è aumentato nel periodo (indice HHI 2012 =657). Competitività: buone performance competitive Sul mercato elvetico, lo Spumante DOCG registra, in termini relativi, la seconda migliore performance dopo l Asti, segnalando un +30,5% a valore su base annua. Questa dinamica si associa ad un guadagno della quota di mercato a volume, che ha rafforzato il posizionamento competitivo delle aziende DOCG verso quel mercato rispetto a Cava e Champagne. AUSTRIA I consumi di vino Con una quota di mercato al 2012 pari allo 0,8% delle importazioni mondiali di vino a valore, l Austria si è contraddistinta per la crescita su base annuale (+15,4%). In termini di consumo pro-capite di vini spumanti, essa registra un incremento nel medio termine (+6,7% in raffronto al 2008). Forte crescita nel lungo periodo L Austria si posiziona nel 2012 come il quinto mercato di riferimento della Denominazione sia a valore che a volume, con un fatturato pari al 7,8 milioni di euro. Tra i Paesi tradizionali consumatori dello Spumante DOCG, il mercato austriaco evidenzia il maggior aumento del tasso di crescita nel lungo periodo (+37,2% a volume rispetto al 2003). 49

27 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Numero aziende esportatrici: aumento di quelle strutturalmente più grandi L esame del numero di imprese spumantistiche DOCG presenti in Austria denota una stabilizzazione della competizione (88 aziende esportatrici presenti nel 2012). Questa situazione si è accompagnata, da un lato, ad una sensibile diminuzione delle aziende grandi (con vendite comprese tra e 1 milione di bottiglie), mentre, dall altro, ad un aumento di quelle relativamente molto grandi (con dimensione produttiva di oltre 1 milione di bottiglie). Indici di concentrazione: aumento del grado di concorrenza Nel 2012, il grado di concentrazione della aziende esportatrici ha evidenziato un valore relativamente basso (indice HHI=580). Questo risultato registra una flessione rispetto al 2008 (-127 punti), stando ad indicare un maggiore livello di concorrenza raggiunto dal mercato austriaco. Competitività: riduzione del posizionamento Analizzando le variazioni relative al mercato si denota una relativa riduzione del valore delle vendite in Austria nel corso del 2012, che avvantaggia i progressi delle esportazioni di Champagne e Cava verso quel Paese. Mercati strategici Regno Unito I consumi di vino Rappresenta al 2012, con gli USA, il primo Paese importatore mondiale di vino a valore (15.8% del totale) segnalando una significativa crescita in raffronto al 2011 (+13.6%). In termini di consumo pro-capite di spumanti, il Regno Unito registra una tendenza all aumento nel medio termine (+18.2% in raffronto al 2008). Mercato leader della crescita nel breve e medio periodo Il Regno Unito rappresenta il terzo mercato estero di esportazione dello Spumante DOCG con 4,8 milioni di bottiglie e un volume d affari pari a 20,1 milioni di euro. Nel medio periodo ( ), il mercato britannico ha registrato le migliori performance delle esportazioni a volume, segnalando un guadagno pari a 3,84 milioni di bottiglie. Nel 2012, il prezzo medio registrato sul mercato britannico è stato pari a 4,23 euro a bottiglia, denotando un significativo aumento su base annua (+6%). Questi dati testimoniano il forte interesse dei consumatori britannici per lo Spumante, fenomeno maggiormente evidente nel corso del biennio recente. Numero aziende esportatrici: complessivo aumento delle case esportatrici Nel 2012, il mercato del Regno Unito vedeva la presenza di 73 aziende. Nell ultimo quinquennio, l entrata di nuove imprese ha condotto ad un significativo cambiamento della struttura del mercato (segnalata da un +46% 50 51

28 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO in raffronto al 2008). Tale dinamica coinvolge tutte le classi dimensionali, dalle aziende piccole a quelle medie fino a quelle molto grandi. Indici di concentrazione: aumenta il potere di mercato dell azienda leader L indice di concentrazione delle prime otto imprese rivela una contrazione della relativa quota di mercato (-6,2% in raffronto al 2008), che rimane tuttavia elevata (70%). Questa dinamica si associa al raggiungimento di una moderata concentrazione della produzione (indice HHI 2012 =1586), in primis ascrivibile all aumento del potere di mercato dell azienda leader. Competitività: leader nella crescita a valore Nel periodo 2012, lo Spumante DOCG evidenzia un ottimo posizionamento sul mercato britannico, in raffronto ai principali competitor internazionali, segnalando le migliori performance a valore e a prezzo medio, rispettivamente un +42,7% e un +6% in raffronto al Stati Uniti I consumi di vino Nel 2012, gli USA rappresentano, con il Regno Unito, il primo Paese importatore mondiale di vino a valore (15.8% del totale) e si contraddistinguono per una forte crescita in raffronto al 2011 (+13.8%). In termini di consumo pro-capite di spumanti, il Paese registra una tendenza all aumento nel medio termine (+25.0% in raffronto al 2008). 52 Performance di prezzo relativamente elevate Il mercato statunitense, assorbendo una quota pari a 2,4 milioni di bottiglie e un valore di 11,2 milioni di euro, costituisce il quarto Paese di riferimento dello Spumante DOCG. Gli USA rappresentano, con la Svizzera, l area con il più elevato livello dei prezzi tra i principali mercati di esportazione (mediamente pari a 4.81 euro a bottiglia). Numero aziende esportatrici: exit dal mercato di alcune aziende molto grandi Nel 2012, le aziende esportatrici di Spumante DOCG negli USA hanno raggiunto una coorte pari a 67 unità. Rispetto al quinquennio si denota un incremento del numero di imprese presenti sul mercato (+9,8%). Tale dinamica si associa all uscita dal mercato di una compagine di aziende dimensionalmente molto grandi, attratte anche dal successo avuto dal prodotto in altre aree di mercato strategicamente rilevanti (-21,7% su base quinquennale). Indici di concentrazione: diminuzione della concentrazione produttiva Sulla scia di questi cambiamenti, diminuisce significativamente la quota di mercato commercializzata dalle prime otto imprese. Ciò si accompagna ad un aumento del grado di concorrenza nel mercato statunitense del prodotto (HHI 2012 =326). Competitività: elevate performance a valore Lo Spumante DOCG registra, in raffronto ai principali competitor, una relativa migliore performance dell export a valore, segnalata da un significativo aumento in volume. Per contro, lo Champagne denota il maggior tasso di incremento del livello medio dei prezzi. 53

29 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Canada I consumi di vino Nel 2012, il Canada ha rappresentato una quota di mercato pari al 6,2% delle importazioni mondiali di vino a valore, contraddistinguendosi per una dinamicità nella crescita, segnalando un +12,1% in confronto al Sul mercato canadese, il livello dei consumi di spumanti, pur attestandosi su livelli relativamente medio bassi, ha denotato una tendenza alla stabilità nel medio termine ( ). Mercati strategici: leader nella crescita nel breve periodo Il mercato canadese rappresenta al 2012 il settimo paese di riferimento dello Spumante DOCG, con un valore stimato delle esportazioni pari a 7,9 milioni di euro. È interessante notare come, tra i mercati strategici della DOCG, il Canada abbia registrato le migliori performance di crescita a volume nel breve periodo, realizzando un +77,9% in raffronto al Numero aziende esportatrici: significativo aumento delle aziende di medie dimensioni Nel 2012, il presidio del mercato canadese denotava la presenza di una ristretta compagine di aziende spumantistiche (27). Con riferimento al periodo , l entrata in Canada di nuove imprese (+35%) ha riguardato in modo particolare quelle di medie dimensioni produttive. 54 Indici di concentrazione: elevato aumento della concentrazione delle aziende leader Il mercato canadese dello Spumante DOCG si è contraddistinto per il maggiore tasso di incremento della concentrazione delle vendite estere. Tale dinamica, che ha interessato le prime 8,10 e 20 imprese della DOCG, si è accompagnata ad una diminuzione del grado di concorrenza nel mercato del prodotto. Competitività: ottime performance di posizionamento dell offerta Lo Spumante DOCG conferma anche in Canada un ottimo posizionamento di mercato in raffronto ai maggiori competitor internazionali, segnalando una significativa crescita a volume e a valore. Tra i competitor, per contro, lo Champagne si contraddistingue per il miglior tasso di aumento del livello dei prezzi. Federazione russa I consumi di vino Con un valore al 2012 pari al 3,3% delle importazioni mondiali di vino, il mercato russo ha registrato un forte aumento in raffronto al 2011 (+18,4%). Simmetricamente, nel periodo , i vini spumanti hanno evidenziato una crescita del consumo pro capite (+17,6%). La migliore performance a valore nel breve periodo Il mercato russo dello Spumante DOCG ha registrato nel 2012 una quota di mercato a valore pari a 3,3 milioni di euro. Con una variazione tendenziale in raffronto al 2011 pari al 134,3%, la Federazione Russa si è contraddistinta per 55

30 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO le migliori performance di esportazione a valore nel breve periodo (2011/12). Numero aziende esportatrici: limitata presenza Nel 2012, sul mercato russo, è stata rilevata la presenza di 21 aziende esportatrici di Spumante DOCG. Nel triennio , il presidio del mercato russo dei vini spumanti è aumentato significativamente, in larga misura per l entrata di imprese con scala produttiva molto grande (+44,4%). un interessante livello pro-capite. Il consumo di vini spumanti si è mantenuto su livelli intermedi con una tendenza alla stabilizzazione. Mercati strategici: elevato potenziale di sviluppo nell area L area degli altri Paesi europei si è contraddistinta per l elevato tasso di sviluppo delle esportazioni dello Spumante DOCG, segnalando una crescita media del 136% all anno. Indici di concentrazione: aumento della concentrazione produttiva Sulla scia di questi cambiamenti, gli indici di concentrazione relativi alle prime 4 e 8 aziende esportatrici sono aumentati significativamente. Per questo, il grado di concorrenza è diminuito (HHI 2012 =861). Competitività: significativa performance delle aziende DOCG In termini competitivi, lo Spumante DOCG ha denotato le migliori performance a valore e a volume. Questa situazione del mercato si è accompagnata ad un relativo aumento del livello dei prezzi del prodotto molto prossimi a quelli del Cava, ma lontani dalle performance dello Champagne. ALTRI PAESI EUROPEI Numero aziende esportatrici: elevato tasso di entrata sul mercato delle aziende medie Nel 2012, le aziende esportatrici di spumante DOCG nell area degli altri Paesi europei sono state pari a 78. Queste performance si sono accompagnate, nel periodo , ad un elevato aumento del numero di imprese esportatrici che si è caratterizzato per il significativo aumento di quelle medie (+214,3%). Indici di concentrazione: forte diminuzione della concentrazione Questi cambiamenti si sono accompagnati ad una forte diminuzione della concentrazione delle esportazioni di Spumante DOCG, che appare in relazione, da un lato, con la differenziazione dei mercati, dall altro con una tendenza all equi distribuzione delle quote di mercato tra le aziende (HHI 2012 =181). I consumi di vino Nel 2012, la compagine degli altri Paesi europei (che include la Federazione russa) 5, con un consumo pro capite di vino pari a 23,4 litri/annui, ha confermato 5. L analisi dei risultati della compagine degli altri Paesi europei comprendente, Francia, Spagna, Paesi dell Est Europeo, Federazione russa, è stata effettuata con la finalità di verificare le tendenze delle esportazioni nel breve e lungo termine. 56 Competitività: seconda posizione a valore Lo scenario di riferimento rivela in quest area un vantaggio competitivo per lo Champagne, mentre lo Spumante DOCG si posiziona, in termini di valore, in seconda posizione. 57

31 POSIZIONAMENTO RISPETTO AL MERCATO Mercati nuovi Benelux I consumi di vino Nel 2012, il Belgio e l Olanda hanno rappresentato rispettivamente il 3,9% al 3,5% delle importazioni mondiali di vino. Con riferimento agli spumanti, i Paesi del Benelux hanno denotato un aumento dei consumi nel periodo (Lussemburgo, +16,9; Belgio, +25%), a cui si è associata una stabilità dell Olanda. Rimbalzo delle vendite nel breve periodo I Paesi del Benelux costituiscono l ottavo mercato di sbocco a valore dello Spumante DOCG, con 4,8 milioni di euro. Rispetto al 2011, il mercato nord europeo ha denotato un rilevante recupero delle quote tornando ai livelli raggiunti nel Nel lungo termine ( ), il Benelux ha registrato un significativo aumento delle vendite al tasso medio del 36,4% all anno. Numero aziende esportatrici: aumento della penetrazione di mercato delle aziende piccole e grandi L analisi per struttura dimensionale evidenzia al 2012 una significativa presenza di aziende esportatrici (70). Tale presidio del mercato del Benelux è stato raggiunto attraverso un elevato tasso di entrata delle aziende di piccole e grandi dimensioni. Indici di concentrazione: diminuzione del grado di concentrazione Nel periodo si è registrato un aumento del grado di concentrazione del mercato del prodotto (+540 punti), con una variazione che ha riguardato in modo particolare le prime quattro imprese esportatrici presenti nei Paesi del Benelux. Competitività: significativa performance delle aziende DOCG Da un analisi del posizionamento competitivo si registra come le relative migliori performance a valore e a volume siano ascrivibili allo Spumante DOCG, mentre si evidenziano margini di recupero rispetto al posizionamento di prezzo dello Champagne e del Cava. Scandinavia I consumi di vino I Paesi scandinavi rappresentano al 2012 una quota a valore delle importazioni mondiali di vino pari al 6,2%. Essi si caratterizzano per una significativa crescita dei consumi di spumanti in raffronto al 2008 (Svezia, +37,5%; Finlandia, +22,5%; Norvegia, +40,5%, Islanda, +20%) ad eccezione della Danimarca che evidenzia una stabilità. Flessione delle vendite nel biennio Nel 2012, i Paesi scandinavi rappresentano, con un valore al 2012 pari a 1,8 milioni di euro, un mercato minore nell ambito delle esportazioni dello Spumante DOCG. Dopo aver raggiunto un massimo dell export in volume nel 58 59

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