RELAZIONE FINALE PROGETTI BANDO 3/2011. Bergamo, li 30 aprile A cura del referente per il monitoraggio e.p. Pierluigi Riva PREMESSA

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1 RELAZIONE FINALE PROGETTI BANDO 3/2011 Bergamo, li 30 aprile 2012 A cura del referente per il monitoraggio e.p. Pierluigi Riva PREMESSA Il 3 dicembre 2010 viene sottoscritto un accordo fra la Fondazione per la Comunità Bergamasca e il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci della Provincia di Bergamo per una Convenzione per la realizzazione di un Fondo a sostegno degli interventi di contrasto alla Povertà e ai Fenomeni di Grave Marginalità Sociale che mette a disposizione annui per il 2011, e previa verifica delle disponibilità economiche anche per gli anni 2012 e 2013, di cui stanziati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca e dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci. A seguito di questa Convenzione, la Fondazione della Comunità Bergamasca ha indetto il Bando n. 3/2011 per interventi di Contrasto alla povertà e ai fenomeni di grave marginalità, secondo la convenzione stipulata con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci a sostegno delle seguenti aree di intervento: - CARCERE (inserimento sociale, lavorativo e abitativo); - AIDS (prevenzione e accompagnamento); - SENZA FISSA DIMORA (dormitori e reinserimento); - GRAVE MARGINALITA (inserimento sociale, lavorativo e abitativo); - TRATTA E PROSTITUZIONE (strutture di accoglienza e progettualità territoriale). Tale convenzione mira a definire, in sinergia con i 14 Ambiti Territoriali della Provincia di Bergamo, una progettazione complessiva e istituzionalmente sostenibile a favore di interventi di contrasto alla povertà e ai fenomeni di grave marginalità sociale. ALCUNE RIFLESSIONI DI SENSO Secondo quanto stabilito dalla legge 328/00 e dalla legge regionale 3/2008, i Comuni singoli o associati sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale. In provincia di Bergamo gli interventi di contrasto all emarginazione e alla povertà hanno riguardato nel 2010 il 3,99% delle risorse complessivamente impegnate nella spesa sociale, per circa In particolare per quanto riguarda l area Povertà e disagio adulti, la finalità di intervento è: Interventi e servizi per ex detenuti, donne maltrattate, persone senza fissa dimora, indigenti e persone in difficoltà non comprese nelle altre aree ; gli interventi ricompresi in questa finalità sono: Mensa e trasporto sociale; Inserimento lavorativo: borsa lavoro; Servizi residenziali: dormitori,appartamenti protetti. (prologo provinciale ai piani di zona , pag. 7). Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 1

2 I progetti relativi al bando 3 del 2011 sono impegnati al contrasto della Povertà e della Grave Marginalità. E certamente importante avere una definizione di queste categorie: sono da considerarsi povere le persone, le famiglie e i gruppi di persone che hanno risorse (materiali, culturali e sociali) così limitate da essere escluse dal livello di vita minimale riconosciuto come accettabile dallo stato membro dove essi vivono. (le città ai margini ANCI pag 27) Le categorie a rischio più elevato sono: o Minori fortemente disagiati in contatto con microcriminalità; o Vittime della tratta; o Immigrati e richiedenti asilo; o Rom e sinti; o Senza fissa dimora; o Barbonismo domestico o sociale (anziani soli e con problemi psichici); o Punka bestia e homelessness giovanile; o Detenuti ed ex detenuti in condizioni di povertà. I progetti finanziati dal bando hanno riguardato soggetti senza fissa dimora o con gravi problematiche fisiche, psichiche e sociali, le vittime della tratta, detenuti ed ex detenuti, stranieri immigrati e richiedenti asilo, minori figli di malati di HIV/AIDS o essi stessi portatori di queste patologie. Bisogna dire che l importanza dell intervento su queste aree è da anni sottolineata a livello europeo, a partire dal Consiglio europeo di Lisbona del Con la Strategia di Lisbona, l Europa ha individuato nell inclusione sociale uno degli obiettivi prioritari da raggiungere. Questo però non ha portato alla definizione di un quadro chiaro di cosa bisogna ed è necessario fare. Il quadro degli interventi locali in questo ambito è molto frammentario, sia per quanto riguarda gli strumenti di lettura dei bisogni che per quanto riguarda la rete dei servizi. Mentre in altri settori d intervento del welfare locale sono piuttosto chiari gli obiettivi da raggiungere (il numero di bambini inseriti in asilo nido, il numero di anziani che usufruiscono di assistenza domiciliare) in questo caso, la stessa definizione di indicatori di performance risulta complessa e talvolta opinabile, appena si allarga lo sguardo oltre la prima assistenza (posti letto nei dormitori, pasti distribuiti in mensa,..). In questi anni vi è stato un fiorire di nuove iniziative locali, ma a ciò non sempre è corrisposto il superamento di criticità relative alle modalità di intervento, alla finalizzazione delle risorse, alle relazioni tra i soggetti, al rapporto con il territorio locale. (le città ai margini - ANCI - pag. 67) Un elemento di difficoltà è legato alla difficoltà di riuscire a quantificare il bisogno presente nel nostro territorio; in questo senso un forte aiuto dovrebbe arrivare dalla conclusione della ricerca promossa in collaborazione dall ISTAT, Ministero del Lavoro, la Fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora) e la Caritas Italiana, con la pubblicazione nel corso della primavera-estate 2012 dei dati raccolti lo scorso anno, che dovrebbe permettere di avere un quadro dell'insieme dei servizi che in Italia si occupano di persone senza fissa dimora, approfondito una lettura di come essi sono organizzati, e dell offerta alle persone (senza dimora in particolare), una stima accurata del numero di persone senza dimora che frequentano tali servizi, una fotografia molto approfondita dei loro profili e dei processi che hanno condotto in quella condizione di grave emarginazione. Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 2

3 PROGETTI FINANZIATI DAL BANDO Progetto: Meno carcere, più sicurezza sociale Soggetto proponente: Associazione Carcere e Territorio Costo totale del Progetto: Finanziamento della Fondazione: OBIETTIVI AZIONI DESTINATARI COLLABORAZIONI Rimuovere gli ostacoli di carattere sociale (casa e lavoro) che impediscono l applicazione delle misure alternative alla detenzione Reperimento e gestione di strutture di accoglienza temporanea e ricerca di opportunità lavorative 50 soggetti detenuti o in attesa di giudizio Consorzio Mestieri (partner) Magistratura, carcere, UEPE Caritas Coop. Sociali (in particolare di tipo B) ASL ed Enti Locali Progetto: Vivere al sole Soggetto proponente: Associazione Emmaus Costo totale del progetto: Finanziamento della Fondazione: OBIETTIVI AZIONI DESTINATARI COLLABORAZIONI Accompagnamento socioeducativo a famiglie con minori e giovani con HIV/AIDS Sviluppo di spazi di primo ascolto e counseling Formazione e sensibilizzazione di base ad agenzie e servizi territoriali Affiancamento educativo sia in famiglia che in situazione di gruppo Spazi di ascolto e counseling Percorso formativo rivolto alle agenzie educative e ai servizi sociali comunali e di ambito. 55 soggetti di 17 nuclei familiari, di cui 20 minori, 5 giovani e famigliari circa 100 circa Caritas Consultorio familiare e Consultorio adolescenza diocesani Ass. ALT di Treviglio Casa Don Bepo Sert e Dipartimento Dipendenze ASL CPS OO.RR. di Bergamo Servizi Sociali territoriali Progetto: Circuiti integrati Soggetto proponente: Nuovo Albergo Popolare Opera Bonomelli Costo totale del progetto: Finanziamento della Fondazione: OBIETTIVI AZIONI DESTINATARI COLLABORAZIONI Strutturare e offrire percorsi di accompagnamento sociale per favorire l integrazione nel territorio di appartenenza. Tirocini formativi e di orientamento Promozione di forme di convivenza negli alloggi protetti Offerta di uno spazio sociale aperto a tutti (spazio Tira&Molla) 10 persone in condizione di grave marginalità sociale, utenti del NAP in fase di conclusione del percorso di inserimento ALER e OPERA VISMARA (per alloggi) SERT e CPS CSV Bergamo Cooperative Sociali di tipo B Sindacati Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 3

4 Progetto: I senza dimora e la casa Soggetto proponente: Associazione Diakonia Onlus Costo totale del progetto: Finanziamento della Fondazione: OBIETTIVI AZIONI DESTINATARI COLLABORAZIONI Migliorare le condizioni di vita dei senza fissa dimora, con particolare attenzione al tema dell alloggio Progetti di inclusione e reinserimento sociale (in particolare per quanto riguarda le azioni C e D) A) Dormitorio Galgario 1 B) Dormitorio Galgario 2 (stranieri) C) Gestione 6 appartamenti D) CASA AMADEI Senza fissa dimora 400 persone con 30 posti letto 200 persone con 20 posti letto almeno 12 persone 90 persone con 63 posti letto Rete parrocchie e associazioni sull azione C Servizio Migrazioni comune di Bergamo Servizio Integrazione Sociale comune di Bergamo Servizio Esodo (Patronato San Vincenzo e Associazione In Strada) Coop. Pugno Aperto (operatori Galgario 1) Coop. Ruah (operatori Casa Amadei e Galgario 2) Caritas (volontari) Progetto: Vicini e lontani Soggetto proponente: La Melarancia Onlus Costo totale del progetto: Finanziamento della Fondazione: OBIETTIVI AZIONI DESTINATARI COLLABORAZIONI Incontro con donne e minori prostitute sulla strada e in appartamenti Informazione su prevenzione malattie sessualmente trasmissibili Sostegno bisogni di tipo sanitario Definizione di progetti individualizzati di protezione sociale Contatto con donne in strada Contatto con donne in appartamento Divulgazione materiale informativo Accompagnamento ai servizi socio-sanitari Pronto Intervento Accoglienza in strutture protette Circa 400 donne e minori vittime della tratta a fini di sfruttamento sessuale ASL: consultori; dip. malattie infettive; ambulatori MST; Ambulatorio associazione OIKOS (per stranieri) Ospedali Comunità di accoglienza Comuni e Ambiti Forze dell Ordine Scuole Superiori Associazione Micaela (partner) Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 4

5 RISULTATI RAGGIUNTI DAI PROGETTI I NUMERI DEI PROGETTI NEL 2011 Utenti raggiunti Il quadro riassuntivo degli utenti coinvolti nei cinque progetti finanziati dal bando 3/2011 vede: 59 soggetti, carcerati ammissibili a pene alternative, inseriti in progetti lavorativi; 28 soggetti, carcerati ammissibili a pene alternative, accolti in appartamenti per usufruire degli arresti domiciliari; 17 minori e 5 giovani, figli di malati di HIV/AIDS o essi stessi portatori di queste patologie (con i loro genitori o tutori), seguiti in percorsi di assistenza educativa e sociosanitaria a domicilio; 840 quesiti via internet, 55 contatti telefonici e 10 persone seguite e orientate ai servizi su tematiche relative all AIDS/HIV dal servizio telematico della associazione Emmaus; 580 italiani e stranieri senza fissa dimora hanno usufruito di un posto letto nei dormitori della struttura Galgario; 97 stranieri e italiani senza fissa dimora, hanno usufruito di un alloggio presso la struttura di accoglienza Casa Amadei ; 11 soggetti in condizione di grave marginalità sono stati inseriti in appartamenti dall ass. Diakonia per percorsi di reinserimento sociale oppure hanno usufruito di percorsi di accompagnamento domiciliare; 16 utenti dell Albergo Popolare alla fine del loro percorso di comunità sono stati inseriti in percorsi di lavoro; 9 utenti dell Albergo Popolare alla fine del loro percorso di comunità sono stati inseriti in alloggi autonomi per percorsi di autonomia; 30 utenti dell Albergo Popolare hanno usufruito dello spazio diurno di risocializzazione Tira&Molla; 44 utenti dell Albergo Popolare hanno usufruito dello sportello di tutela diritti; 435 ragazze, vittime della tratta, sono state incontrate in strada dagli operatori dell ass. Melarancia; 294 ragazze, vittime della tratta, sono state contattate telefonicamente in appartamento; 211 ragazze, vittime della tratta, sono state accompagnate ai servizi sociosanitari; 4 ragazze sono state inserite in percorsi di emersione e di uscita dal circuito della tratta. Volontari impegnati Tutti i progetti hanno visto al loro interno il coinvolgimento di figure di volontari, alcuni anche di ragazzi in servizio civile volontario e un progetto di tirocinanti universitari; in sintesi le figure coinvolte sono le seguenti: 15 volontari nel progetto del Nuovo Albergo Popolare, impiegati durante lo svolgimento di attività ludico-ricreative sul territorio o durante le attività previste all interno dello spazio Tira & Molla ; Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 5

6 1 volontario con la funzione di valutazione dei detenuti, di raccordo con l equipe interna del trattamento e di proposta di candidature agli sportelli del Consorzio Mestieri nel progetto dell ass. Carcere e Territorio; 10 volontari con funzioni di supporto all attività degli educatori nella gestione delle problematiche riguardanti i soggetti inseriti negli appartamenti nel progetto dell ass. Carcere e Territorio; 10 volontari coinvolti nella gestione di attività ludico-ricreative nel dormitorio Galgario; 3 volontari, 1 ragazzo in servizio civile volontario e 2 tirocinanti universitari nella gestione delle attività di Casa Amadei; 8 volontari e 1 ragazza in servizio civile volontario nel progetto dell associazione Emmaus, per la gestione telematica, gli interventi di sensibilizzazione e l attività educativa; 15 volontari nel progetto dell associazione Melarancia in affiancamento agli operatori nell attività di contatto in strada. Servizi erogati n notti di ospitalità ai dormitori Galgario 1 e 2 per una media di 49,8 presenze giornaliere; 8 percorsi di inserimento in appartamenti da parte degli operatori Diakonia; 3 percorsi di accompagnamento domiciliare da parte degli operatori Diakonia; Circa giorni di accoglienza presso la Casa Amadei; 13 percorsi di tirocinio lavorativo per soggetti inseriti nella Casa Amadei beneficiari del progetto S.P.R.A.R. (Sistema Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati; 41 inserimenti abitativi autonomi di ospiti di Casa Amadei anche grazie al supporto dell equipe educativa della struttura; 59 progetti di inserimento lavorativo di circa 6 mesi ciascuno; 28 inserimenti complessivi, di cui 18 nuovi, in appartamenti da parte dell ass. Carcere e territorio; Circa 900 ore di presenza di operatori di strada nei territori di presenza della prostituzione, con 2250 contatti complessivi; 1293 accompagnamenti di ragazze vittime della tratta da parte degli operatori dell ass. La Melarancia ad usufruire di prestazioni sociosanitarie; 5 assunzioni ottenute al termine dei percorsi di tirocinio all interno del progetto NAP; 16 tirocini lavorativi per ex utenti del NAP in fase di reinserimento socio-lavorativo; circa 80 mesi di inserimento in appartamenti per percorsi di autonomia di ex utenti NAP; 44 pratiche seguite dallo sportello tutela diritti del progetto NAP; circa 1300 presenze allo spazio Tira&Molla del progetto del Nuovo Albergo Popolare, con 3 aperture tardo pomeridiane e serali la settimana e con una presenza media di 10 utenti; 840 consulenze telematiche, 55 consulenze telefoniche e 10 accompagnamenti ai servizi da parte del servizio di consulenza del progetto dell ass. Emmaus; 3 percorsi formativi per istituti scolastici e alcune azioni di sensibilizzazione al tema dell AIDS/HIV Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 6

7 Scheda riassuntiva della provenienza per ambiti dei soggetti seguiti dai diversi progetti. Nella tabella sono riportati i soggetti seguiti dai singoli progetti partecipanti al bando, suddivisi per area territoriale di provenienza. Per alcune voci sono riportate, successivamente alla tabella, delle note esplicative dei valori inseriti. AMBITI TERRITORIALI carcere e territorio - area lavoro (nota1) carcere e territorio - area casa comunità Emmaus - vivere al sole (nota2) NAP - area casa NAP - area lavoro DIAKONIA (nota3) ASS. MELARANCIA BERGAMO x DALMINE 1 3 x SERIATE 1 4 x GRUMELLO DEL MONTE x VAL CAVALLINA 1 1 x BASSO SEBINO E MONTE BRONZONE 1 1 ALTO SEBINO 1 VALLE SERIANA VALLE SERIANA SUP. E VAL DI SCALVE 5 1 VALLE BREMBANA VALLE IMAGNA E VILLA D'ALME' 1 ISOLA E BASSA VAL SAN MARTINO x TREVIGLIO x ROMANO DI LOMBARDIA x extra provincia BG SENZA FISSA DIMORA (anche stranieri) (nota4) Nota1: per l azione lavoro dell ass. Carcere e territorio, i dati indicati sono relativi ai casi seguiti dagli sportelli Mestieri di Ponte San Pietro, Grassobbio, Treviglio, Albino e dal progetto sui comuni dell altopiano della Presolana Nota2: i numeri si riferiscono ai nuclei famigliari seguiti dal progetto dell associazione Emmaus Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 7

8 Nota3: Diakonia per Galgario (azioni a e b) 241 residenti in città (41 italiani e 200 stranieri) e 103 residenti in provincia (41 italiani e 62 stranieri), 40 residenti fuori provincia (12 italiani e 28 stranieri) e 196 non censiti (8 italiani e 188 stranieri) per azione c 6 italiani e 5 stranieri per Casa Amadei (azione d) sui nuovi ingressi del residenti in città, 57 in città o provincia, 15 richiedenti asilo Nota4: per Melarancia segnalati ambiti d intervento con equipe strada; sono state contattate 435 ragazze sulla strada e 294 in appartamento (contatto telefonico). Sono state accompagnate ai servizi sociosanitari 211 ragazze. Infine 4 ragazze sono uscite dal circuito della tratta attraverso percorsi di protezione sociale come previsto dall art. 18 del D. Lgs. 286/98. NOTE CONCLUSIVE Il prologo provinciale ai piani di zona prevede diverse azioni di sistema sull area d intervento Povertà e Disagio Adulti : per quanto riguarda l obiettivo strategico 1, si prevede di attuare Progetti provinciali nell area della marginalità sociale, definendo, in sinergia con i 14 Ambiti Territoriali della provincia di Bergamo, una progettualità complessiva ed istituzionalmente sostenibile a favore degli interventi di contrasto alla povertà e ai fenomeni di grave marginalità sociale, con particolare riguardo alle aree di azione sviluppate dai bandi promossi in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca; rispetto all obiettivo strategico 2, per quanto riguarda l area della Integrazione area abitativa si ipotizza lo sviluppo di azioni condivise per lo sviluppo di una rete di servizi a favore dei sistemi abitativi destinati a cittadini in difficoltà (Housing sociale) (prologo provinciale ai piani di zona , pagg 13 e 16). Relativamente agli interventi e ai servizi rivolti alle persone senza fissa dimora, vi è sicuramente un bisogno di conoscere più approfonditamente il bisogno per provare a capire se le risposte messe in atto sono sufficienti ed eventualmente quali altre azioni/attività/servizi sono auspicabili/utili/sostenibili (come la discussione sul progetto di uno spazio di accoglienza notturna presso la stazione ferroviaria ha chiaramente mostrato). La domanda che sempre ci si pone è se siano sufficienti i posti letto per le persone in difficoltà. Il dormitorio Galgario è uno dei dormitori maschili presenti nella Provincia di Bergamo a cui si affianca quello di via Elba e di Sorisole. Si ha la percezione che la crisi socio-economica stia facendo aumentare il numero di persone che hanno bisogno di un letto per dormire. Inoltre negli ultimi mesi è emerso con forza il problema di quelle persone che preferiscono dormire nei vagoni della stazione oppure in strada piuttosto che in dormitori strutturati. A monte vi è un bisogno di capire meglio come è cambiata la tipologia dei senza dimora in questi ultimi anni. Non è così scontato e semplice definire di chi stiamo parlando. Nel contempo si ha la percezione della fatica di far convivere tipologie di bisogno di persone straniere con quelle degli italiani. Un ultimo elemento di analisi è il fatto che per oltre la metà delle persone straniere accolte la richiesta di dormitorio per situazioni di emergenza ha dei tempi molto contenuti (uno o due giorni al massimo). Per loro il dormitorio diventa Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 8

9 un servizio di passaggio e non per situazioni di strada. Certamente non si possono convogliare in un unico servizio problematiche ed esigenze diverse tra loro. Un elemento che sarà bene monitorare in questo periodo è riferito alla fase finale del censimento. Alla luce dei dati i singoli Comuni provvederanno a togliere dall elenco dei residenti dei diversi Comuni le persone non rintracciate. Tale situazione porterà molto probabilmente alla presenza di un numero di cittadini considerati realmente invisibili agli occhi delle istituzioni pubbliche. (rapporto sul Dormitorio Galgario a cura di Diakonia, pagg. 8 e 9) Inoltre qualcuno pone la domanda se gli interventi non siano troppo sbilanciati verso la risposta all emergenza, non sostenendo adeguatamente azioni che stimolino una risoluzione almeno parziale delle condizioni di bisogno (housing sociale, inserimento lavorativo, integrazione sociale), proponendo di attivare anche nel territorio della Provincia di Bergamo lo strumento della Conferenza di Consenso utilizzata dall Europa durante l anno della lotta alla povertà ed emarginazione sociale (2010) per approfondire le possibilità di azione su queste aree di bisogno. Un tema rilevante in questi tempi di crisi economica e di difficoltà di bilancio degli Enti Pubblici, a partire dallo Stato centrale, è la sostenibilità economica e un piano di finanziamento di progetti e servizi su questa area di bisogno. E necessario costrure una forte sinergia fra tutti i soggetti, per provare a strutturare richieste di finanziamento a livello sovra provinciale e anche extranazionale, oltre che ottimizzare le risorse a disposizione, ad esempio ipotizzando la gestione diretta e non su fatturazione da parte di alcune realtà (vedi Galgario 1 e 2). Potrebbe essere utile su quest area ipotizzare l attivazione di un livello di collegamento a livello provinciale che veda la partecipazione del privato sociale coinvolto sul tema, i servizi e i referenti dei singoli Ambiti Territoriali. Inoltre potrebbe essere valorizzata la conclusione della ricerca sulla realtà delle persone senza fissa dimora promossa da ISTAT, Ministero del Lavoro, Fio.PSD, Caritas, prevedendo un momento di riflessione condiviso fra Istituzioni pubbliche, soggetti del privato sociale e servizi sui dati raccolti e sulle riflessioni che ne emergono. L area concernente gli interventi di housing sociale vede molti soggetti coinvolti, raramente collegati a singoli ambiti, molto più spesso collegati in reti di conoscenza fra alcuni attori, ma senza un forte collegamento che permetta, ad esempio, di utilizzare pienamente le risorse a disposizione. Si pone l esigenza di ipotizzare una rete di collegamento più forte fra tutti i soggetti coinvolgibili, con una visione a livello provinciale, pur salvaguardando le specifiche esigenze e prerogative territoriali. A proposito dell area concernente gli inserimenti lavorativi, sarebbe utile approfondire i livelli d integrazione fra i diversi soggetti che intervengono su quest area, approfondendo i possibili canali di finanziamento per bandi, ma in un ottica di coordinamento a livello provinciale, coinvolgendo SIL/NIL degli ambiti, il consorzio Mestieri, NAP, coop. di tipo B. L intervento sui minori malati di AIDS/HIV, portato avanti dall ass. Emmaus, vede un intervento protratto nel tempo, con pochi inserimenti negli ultimi anni e con una tipologia di attività che potrebbe essere ricollocata all interno delle azioni di tutela e di accompagnamento educativo che già solitamente gli ambiti svolgono; in questo senso potrebbe essere perseguibile una prospettiva di lavoro che porti ad una presa in carico dei soggetti seguiti dal progetto direttamente dai servizi tutela degli Ambiti Territoriali di riferimento, valorizzando nel contempo l esperienza dell associazione in termini di consulenza sul tema specifico agli operatori degli stessi Ambiti Territoriali. Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 9

10 L intervento dell associazione La Melarancia si colloca all interno di quella tipologia di interventi che vengono definiti servizi di strada a bassissima soglia, servizi che permettono un primo contatto con soggetti portatori di bisogni anche molto significativi, ma che per vari motivi non accedono ai servizi che potrebbero rispondere a questi bisogni, nel caso specifico ragazze vittime della tratta per l avvio alla prostituzione che sono in una condizione di soggezione che non permette loro di avviare un contatto diretto con i servizi. Con la presenza diretta sulle strade dove si svolge la prostituzione, si svolge una funzione di prevenzione con l avvicinamento ai servizi socio-sanitari e di stimolo all uscita dalla stessa condizione di sfruttamento, che con più difficoltà e con minori risultati i servizi classici riescono a garantire. E certamente importante una riflessione condivisa fra tutti i territori per individuare le zone di maggior bisogno e interesse, che possono anche non essere quelle già battute dal progetto dell associazione, in un ottica provinciale che deve però necessariamente prevedere anche un ottica di finanziamento provinciale da parte di tutti gli Ambiti Territoriali. Relazione monitoraggio progetti Bando n. 3/11 Fondazione della Comunità Bergamasca pag 10

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