La pianificazione ottocentesca. La città compatta nel piano di Barcellona di Cerdà La città per nuclei: la garden city di Howard

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1 Facoltà di Architettura e Società Cds Scienze dell Architettura La pianificazione ottocentesca. La città compatta nel piano di Barcellona di Cerdà La città per nuclei: la garden city di Howard Prof. Paola Pucci E mail paola.pucci@polimi.it Sito web:

2 L urbanistica È un sapere relativo ai modi di costruzione, continua modificazione e miglioramento dello spazio abitabile della città e del territorio (Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2001)

3 Perché occuparsi della nascita dell urbanistica Porre l accento sull urbanistica come insieme di pratiche e di saperi che si costruiscono in modo frammentario Alludere alla sua storia

4 L urbanistica non è la sola responsabile della costruzione e della modificazione della città Due ipotesi: Fare riferimento a ciò che è interno all urbanistica: mutamento come esito di una ricerca di maggiore coerenza con le pratiche (piani e manuali) Fare riferimento a ciò che esterno all urbanistica: mutamento come esito più o meno scalato nel tempo di mutamenti sociali (F. Choay)

5 Le fonti: tra l esperienza di Haussaman e quella di Berlage L urbanistica ha cercato di fissare gli elementi base della pratica: In alcuni corsi universitari: Liverpool (1909), Londra (1914), Birmingham (1911) In congressi internazionali: tra cui quelli del Royal Institute of British Architects (1906 e 1910) In esposizioni internazionali: Boston (1909), Berlino In riviste specializzate: Der Stadtebau (1904), The Town Planning Review (1910) in alcuni fondamentali testi come i MANUALI: Ildefonso Cerdà: Teoria generale dell urbanizzazione, Barcellona, 1867 Baumeister, L espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi e economici, 1876 Stubben, Manuale di architettura, 1890 Camillo Sitte, Der Stadtebau, 1889 Ebenezer Howard, Garden cities of Tomorrow, London, 1898 Patrick Geddes, Città in evoluzione, 1915

6 I manuali: i grandi riferimenti Definiscono: I contenuti e i modi d uso della disciplina Il ruolo dell urbanista I temi da affrontare e la loro correlazione Sono trattati normativi Hanno valore operativo e di concretezza (immediata utilizzazione ) Iniziale compattezza della disciplina negli obiettivi, nei criteri di giudizio, nei valori di riferimento. Regolamento di Berlino Il valore delle proposte sta nella loro concretezza, nella possibilità di un immediato utilizzo.

7 Le definizioni di urbanistica nei manuali Cerdà, Introduzione, Teoria generale dell urbanizzazione, 1867 Urbanizzazione indica l insieme degli atti che tendono a creare un raggruppamento di costruzioni e a regolarizzare il loro funzionamento, così come designa l insieme dei principi, dottrine, regole che si devono applicare perché la costruzione e il loro raggruppamento, invece di reprimere, indebolire, e correggere le facoltà fisiche, morali e intellettuali dell uomo che vive in una società, contribuiscano a favorire il suo sviluppo e ad accrescere il benessere sia individuale che pubblico. Eberstadt, 1910 Handbuch, parte IV sez I, par 29. la necessità o almeno l opportunità di portare una certa sistematicità nella suddivisione del terreno urbano risulta già sulla base di ragioni puramente economiche e cioè dell uso ordinato e ben calcolato dei terreni edificabili Baumeister 1876, Stadterweiterungen in tecnischer ( ) parte I cap., V. un piano è neutrale per mantenere l ordine nell interesse di tutti e costruire in tutti i dintorni della città

8 Le fonti: i grandi riferimenti La città compatta: L ensanche di Barcellona nel Piano di Ildefonso Cerdà ( ), la Parigi di Napoleone III e di Haussmann (1853/1870) La città per nuclei conclusi: La Garden city di Ebenezer Howard (1898) Il Greater London Plan (1939) La città distribuita linearmente: la Ciudad lineal di Arturo Soria y Mata (1886) La città sviluppata in altezza: la Grosstadt di Ludwing Hilberseimer (1927) La città estesa: Braodacre City di Frank Lloyd Wright (1929) La città funzionale: la cité industrielle di Tony Garnier (1901) La Ville radieuse di Le Corbusier (1933) Amsterdam di Van Eesteren ( ) La Charte d Athènes (1942) Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10 grandi riferimenti, Carocci, Roma, 2001

9 I postulati dell urbanistica moderna La Città come unico campo disciplinare dell urbanistica La Città è destinata a crescere indefinitamente Diritto fondamentale del cittadino è costruire liberamente La Città è monocentrica e l espansione in ogni direzione è detta equilibrata Le diverse classi sociali usano la città in modo diverso, perciò compito dell urbanistica è riconoscere la specificità dei modi d uso L intervento pubblico ha come obiettivo il garantire le condizioni MINIME di sviluppo L urbanistica vuole essere soprattutto tecnica operativa Si dota di due strumenti essenziali: Piano regolatore e Regolamento edilizio

10 I piani: Principi e caratteri essenziali della pianificazione ottocentesca: Piano disegnato sul reticolo stradale e sulla forma dell isolato Piano immediatamente esecutivo Opera secondo regole di sventramento e di divisione dei lotti Utilizza indici metrici Non impiega lo zoning

11 Piano disegnato sul reticolo stradale e sulla forma dell isolato Il piano di Barcellona di Ildefonso Cerdà (1859) Piano di Milano di Beruto ( ) Berlage, seconda proposta per il Plan Zuid,

12 Piano immediatamente esecutivo Il piano di Barcellona di Ildefonso Cerdà (1859) Sistemazione del verde Sezione di una strada tipo La vialidad: le regole

13 Opera secondo regole di sventramento e di divisione dei lotti Plan Géometral de la ville de Paris. Situation au 1 nov 1864

14 Opera secondo regole di sventramento e di divisione dei lotti Beruto, Variante al Piano regolatore di Milano per il quartiere tra Corso Pta Romana e Vittoria (dic 1885) Sistemazione di Cordusio e adiacenze col progetto contenuto nel Piano Regolatore di Milano (dic 1885)

15 Utilizza indici metrici Regolamento di Berlino proposto nel manuale di Chiodi: Parametri e indici riferiti a alcuni tipi edilizi. Le voci trattate: classe n. piani altezza rapporto tra aree libere e aree fabbricabili estensione lotto a parità di superficie coperta; intensità di fabbricazione a parità di aree del lotto grado di sfruttamento

16 Due esperienze esemplari a confronto Il piano di Barcellona di Ildefonso Cerdà (1859) La Garden City di Ebenezer Howard (1898)

17 Il piano di Barcellona di Ildefonso Cerdà (1859) Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985

18 La vicenda I piano di espansione di Barcellona verso Gracias è del 1858 di Miguel Garriga y Roca, noto come piano dei Quartieri ; 1859 l amministrazione indice un concorso pubblico per il I piano regolatore della città (vinto da Rovira y Trias); Nello stesso anno il Ministeri dei L.P. incarica Ildefonso Cerdà di redigere il nuovo piano regolatore di Barcellona, e approva il piano senza il consenso dell amministrazione municipale

19 L impostazione del piano di Rovira y Trias

20 Il piano di Barcellona di Ildefonso Cerdà (1859) Idea compositiva: estesa lottizzazione a maglie regolari, innervata da 5 assi stradali di rango superiore e un sistema di vie ferrate.gli assi stradali sono elementi organizzatori delle grandi funzioni urbane, ma anche per legare la città al territorio (vialidad)

21 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10 grandi riferimenti, Carocci, Roma, 2001 L ensanche di Barcellona Schema interpretativo dell idea compositiva. La maglia regolare degli isolati si estende sino ad incontrare il mare a sud, il fiume a est, le colline a nord e a ovest; ingloba la città esistente incardinandola su alcuni rettifili La scacchiera risponde al principio di omogeneità nell intensità d uso del suolo Schema della rete di smaltimento delle acque e della rete ferroviaria. L infrastrutturazione della città nuova comprende soprasuolo e sottosuolo

22 La città si articola in parti : - un aggregazione di 25 blocchi forma un quartiere servito da 1 scuola, chiesa e caserma; - 4 quartieri (100 isolati) fanno un distretto a cui corrisponde un mercato isolati formano un settore con 2 parchi urbani, un ospedale, ed. amministrativi, attività produttive La città è formata da circa 1200 isolati ha due grandi parchi suburbani, un cimitero e un macello.

23 L isolato di Cerdà L unità base della scacchiera è un isolato con i lati di 113 metri, smussato agli angoli e una sup di mq. La parte centrale, non edificata può ospitare diverse soluzioni: un giardino, un viale, la linea tranviaria Gli spazi aperti hanno prevalenza sull edificato originando piazze, slarghi, corti aperte. Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985

24 Il processo di densificazione dell isolato Nel progetto la Sc dell isolato tipo è 1/3 della superficie complessiva, per un volume di mc. Un isolato chiuso su due lati ha una densità di popolazione di 250 abitanti per ettaro. (nei progetti successivi con edificazione su 4 lati, mc) Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985

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32 La vialidad La costruzione degli edifici e la viabilità sono due idee correlate e indissolubili di cui l una non può esistere senza l altra (Cerdà, 1863) Vialidad progetto fondativo della nuova città: la scacchiera esalta la centralità diffusa dell isolato residenziale e la sua aggregabilità in unità intermedie dotate di autonomia, Ogni spazio deve soddisfare due bisogni costitutivi della vita urbana: il movimento e la sosta Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985

33 Il progetto di strade nella manualistica tedesca le strade urbane sono le strade di comunicazione tra un centro e l altro, sono in primo luogo assi di traffico; solo in un secondo luogo servono perché ai loro lati sorgono gli edifici (Stubben, 1890, Manuale di architettura) La progettazione di un ampliamento urbano consiste soprattutto nel fissare il percorso del traffico: strade, tram a cavallo a vapore, canali che debbono essere studiati sistematicamente e a fondo (Baumeister, 1876, L espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi e economici)

34 La vialidad: le regole In Cerdà lo spazio costruito si sovrappone, articolandosi con gli spazi verdi, allo spazio stradale. Cerdà adotta marciapiedi alberati larghi e piazze giardino interne per proteggere la circolazione Gli incroci (per Cerdà punti di conflitto) sono ottagoni pensati per far coesistere diverse forme di locomozione, così come Le strade larghe 20 m (60 e 80 metri per gli assi principali) Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985

35 Sistemazione del verde Il verde qualifica l interno dell isolato e si dispone a creare sistemi che comprendono le alberature lungo la strada, le piazze e gli slarghi formati dagli incroci smussati Sezione di una strada tipo (versione 1855) La strada viene progettata con attenzione ai materiali in particolare le corsie per veicoli e pedoni, l alberatura, l illuminazione e la pavimentazione sopra, le gallerie e i servizi sotto Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001

36 Barcellona: les rondas Concepite dal Plan General Metropolita (1976) e poi trasformate alla fine anni 80 (Anton Acebillo) per assicurare connessioni con le 12 strade e autostrade che attraversano la città e con strade locali (4 profili tipo che variano da 20 a 35 m di larghezza) Introdotti livelli di articolazione stradale quali: - La maxirete (rete primaria), con ruolo di grande distribuzione - La rete secondaria fatta di arterie e bd con ruolo di aumentare la capacità delle vie locali, per la loro posizione possono agire da elementi di bordo (in situazione asimmetrica), come assi strutturanti (ordine a un settore), come spazio attrezzato (con zone pedonali e attività) - La rete interna: le strade che formano il tessuto urbano - Gli spazi urbani pedonali

37 Ruolo delle strade nel Piano : Capacità riequilibratrice Il Piano delle strade a Barcellona Capacità di riconfigurare l immagine della città (ensanche come grande turbina rotatoria dei percorsi Busquets, 1989): Ipotesi generali: connessione interzonale per rendere congruente la viabilità interna alle diverse aree costituite ciascuna con una propria gerarchia stradale; Introdotti livelli di articolazione stradale (la maxirete, la rete secondaria, la rete interna, gli spazi urbani pedonali) Strategie di attuazione progetto attivo : definisce regole di urbanizzazione, a partire dal progetto si ordina la futura edificazione, attività e spazi aperti; progetto passivo : le condizioni preesistenti determinano in larga misura lo spazio, la disposizione del nuovo oggetto, anche se il rispetto dei vincoli lascia libertà nella formalizzazione degli spazi, nella loro incidenza rispetto alle attività indotte

38 Barcellona: Mol de la Fusta e Ronda Litoral Moll de la Frusta è il primo tratto realizzato della Ronda Litoral, pensata per riaprire la città al porto e al mare. Lo spazio lasciato alla strada e agli spazi della passeggiata è più importante di quello assegnato alla circolazione rapida. Oltre Barceloneta, la Ronda è stata integrata alla creazione di una spiaggia, di un paseo maritim e all intervento per il Villagio Olimpico Progetto: M. de Sola Morales Fonte: Mialet F., Fouque V., 2001

39 Barcellona: Mol de la Fusta e Ciudad de l otio WTC Ciutad de l otio

40 Barcellona: Ronda de Dalt Soluzioni progettuali adottate per attenuare l effetto barriera: controviali, rotatorie e incroci su più livelli, aree a verde di copertura Gli svincoli organizzati in rotatorie, nodi e punti di incrocio gestiscono ciascuno il ruolo di porta di un quartiere, accesso a una struttura pubblica (ospedale), rispettano l antico paseo o lo ricostruisco. Progetto di ricomposizione dei tessuti attraversati che non deroga alle regole della città. Progetto: M. de Sola Morales Fonte: Mialet F., Fouque V., 2001

41 Barcellona: svincolo di Trinitat Svincolo autostradale sulla Ronda di Dalt a nord di Barcellona Fonte: Mialet F., Fouque V., 2001 Anello di circa 400 metri di diametro, che oltre ad essere oggetto infrastrutturale, ospita e organizza su più livelli attrezzature pubbliche (stazione metro) e spazi pubblici (parco urbano di 9,5 ha) Occasione per riqualificare il quartiere Trinitat frammentato da presenza di autostrada e ferrovia, grazie alla creazione di nuovi spazi pubblici verde,alla copertura parziale dell autostrada che attutisce inquinamento acustico, crea un paseo utile all accesso al metro e al parco.

42 Barcellona: svincolo di Trinitat Le relazioni tra infrastrutture e spazi pubblici sono sia visive che funzionali La forma innovativa dello svincolo è tuttavia un possibile fattore di insicurezza, poiché l articolata connessione tra autostrada e strade locali che utilizza la forma di rotatoria in realtà non fa corrispondere la forma del manufatto infrastrutturale alla sua funzione E impossibile per un automobilista compiere un giro completo della rotatoria.

43 Progetto per il Villaggio Olimpico Plan Especial Vila Olimpica (1989) Progetto per il Villaggio Olimpico (1991) Principali destinazioni d uso: 1 e 4 Residenza e commercio; 2 e 5 residenza; 3 Residenza e servizi; 6 Att. ricettive e servizi; 7 centro congressi

44 Il progetto Forum 2004 per la Diagonal Fonte: mie foto e Domus n. 866/2003

45 La Garden City di Ebenezer Howard (1898)

46 Idea compositiva: La Garden city è parte di un sistema regionale multicentrico; la città satellite sono collegate con la città centrale e con le altre città satelliti da ferrovia Forma radiocentrica, immersa nel verde: l impianto radiocentrico è a scala tanto urbana quanto regionale Dimensione bloccata (popolazione max ab) Le relazioni tra città e nuclei satelliti si giocano sui rapporti dimensionali, la tipologia dei collegamenti (ferrovia, strada), le distanze. La Garden City di Ebenezer Howard (1898) Finalità: Limitare la crescita urbana decongestionare la città storica, riducendone l affollamento Migliorare le condizioni edilizie e sanitarie Programmare e gestire l espansione attraverso il decentramento di popolazione in città di nuova formazione

47 Le politiche esposte in Garden Cities of Tomorrow (1902) Diminuire la pressione demografica delle grandi città Riforma fondiaria per diminuire il costo dei terreni urbani e facilitare la risoluzione del problema della casa Costruire nuove comunità con dimensioni controllate ed equilibrio tra residenza e posti di lavoro Divisione in 32 Boroughs (circoscrizioni) istituita nel 1889 con la creazione del London Country Council. La ripartizione restituisce consolidate fisionomie locali

48 La Garden City di Ebenezer Howard (1898) La città è disposta su una superficie di acri (2429 ha) di cui 5000 destinati alla fascia agricola con 2000 ab e 1000 acri al nucleo urbano (60 ab/ha) Il cuore centrale è costituito da un parco (5,5 acri- 2,25 ha) circondato da principali attrezzature pubbliche (teatro, biblioteca, municipio, ospedale). Il modello spaziale è basato su 3 anelli concentrici (servizi, residenza, lavoro) la cui gerarchia è attenuata dai 6 settori dei quartieri definiti dalle strade radiali che dalla periferia industriale raggiungono il cuore verde.

49 Il sistema dei tracciati 6 Bd radiali larghi 36,5 mt dividono il centro urbano in 6 spicchi uguali. Le corone circolari sono definite da 5 avenues di cui la III è la Grand avenue (park way di 128 m, lunga 5 km) Le roads hanno andamento radiale Le streets collegano la grand avenue con ferrovia La ferrovia è posta in prossimità della zona industriale poiché si ritiene favorisca gli scambi e le comunicazioni di materie prime e prodotti lavorati. (Howard E., Garden cities of Tomorrow, London, Faber&Faber, 1946)

50 Garden cities Il sistema stradale ritaglia 108 isolati di forme diverse (più grandi quelli che si trovano tra la V e la grand-avenue). Gli isolati sono a loro volta suddivisi in lotti di dimensioni varie: da 6 x 40 a 6 x 30 metri

51 Le anticipazioni tecniche di Howard In Howard si ritrovano in sintesi alcuni concetti d base dell urbanistica del 900: il decentramento pianificato Le cinture verdi Segregazione usi del suolo Organizzazione dello spazio urbano in zone, unità di vicinato, spazi verdi, mall commerciali Accessibilità pedonali alle varie zone Strumenti cardine della pianificazione regionale Strumenti della pianificazione urbana Rapporto tra società e terra Unicità del modello spaziale urbano e regionale Interdipendenza tra questione abitazioni e questione urbana Interdipendenza tra forma urbana e forma regionale

52 Sviluppi teorici dagli schemi di Howard Limitazione della popolazione nella città centrale Ampliamento futuro grazie a nuclei satelliti

53 Hampstead Garden Suburb (quartiere di Londra) Piano per il sobborgo giardino: la definizione degli edifici, soprattutto attorno a Hampstead Health, è stata studiata per permettere la migliore vista del parco. R. Unwin e B. Parker Piano preliminare (1905) Piano definitivo (1909)

54 Hampstead Garden Suburb Piano del close, con sezione schematica da cui emerge la netta opposizione tra parte anteriore e posteriore: evidente è la frattura creata nella parte posteriore dal passaggio comune tra i cottages e i loro giardini.

55 Garden city di Letchworth ( ) Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10, Carocci, Roma, 2001 Disegni di Bird s Hill Ha una struttura radiocentrica deformata dalle preesistenze ed è attraversata dalla ferrovia che è il perno per la localizzazione delle industrie. Gli isolati hanno dimensioni rilevanti con angoli non edificati e con forme diverse. Tipo prevalente è casa mono bifamiliare su 2 piani o villino isolato o a schiera. Densità max 25 case per ettaro a b c La suddivisione del suolo indica la varietà dei tagli e delle forme dei lotti, a fronte della ripetizione che contraddistingue gli edifici. I lotti posti all estremità delle unità edilizie (B) giocano un ruolo importante nella configurazione generale

56 Garden city: Letchworth, lo spazio aperto Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10, Carocci, Roma, 2001 c Lo spazio aperto di pertinenza delle singole unità abitative è: a. Recintato e si divide in front garden e back garden b. Comprende anche lo spazio condiviso da altri abitanti c. Diventa elemento di congiunzione e identificazione dell insieme. Disegni di Bird s Hill c La sequenza dei front gardens costituisce un margine continuo e riconoscibile di raccordo con lo spazio d uso pubblico.

57 Garden city. Progetto di Welwyn ( ) Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10, Carocci, Roma, 2001 Progettata da Louis de Soissons : ha un diametro di 3 km è divisa in 4 settori da una linea ferroviaria principale e da una linea secondaria entrambe preesistenti: un settore è per l industria, uno per il centro cittadino organizzato attorno a una parkway. La parkway è l elemento principale del disegno urbano ed è simile a un parco lineare (strada larga 60 mt con alberature, prati, aiuole). Il tipo edilizio prevalente è l unità monofamiliare su 2 piani aggregata. Welwyn diviene una New Town

58 Progetto di Welwyn ( ) Dal confronto tra la planimetria del sito e la planimetria di progetto si nota che molte preesistente sono state reinterpretate adattando il modello della città giardino al contesto

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60 Variazioni tipologiche del close Sistemazioni sperimentate da Unwin alla base della progettazione dei sobborghi inglesi fino al a. Waterloo court b. Close su Hampstead Way c. Close su Main Road d. Close associati e. Close a forma di T non realizzato (R. Unwin, Town Planning in Practice)

61 Il ruolo delle vedute nella formazione del close Hampstead Schema teorico Si studiano particolari disposizioni degli edifici per assicurare la vista su uno spazio aperto o un parco (R. Unwin, Town planning in practice) Letchworth

62 Barcellona Riferimenti bibliografici Cerdà I., Teoria generale dell urbanizzazione, Jaka Book, 1985 Morbelli G., Città e piani d Europa. La formazione dell urbanistica contemporanea, Dedalo, Bari, Garden Cities Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001, pp Panerai P., Castex J., Depaule J., Isolato urbano e città contemporanea, Clup, Milano, Mazza L., Howard, Garden cities of Tomorrow. Una lettura tecnica, in Di Biagi P. a cura di, I classici dell urbanistica moderna, Donzelli, Roma, pp Morbelli G., Città e piani d Europa. La formazione dell urbanistica contemporanea, Dedalo, Bari, 1997.

63 Riferimenti bibliografici Choay F., La città. Utopie e realtà, Einaudi, Torino, Corboz A., Ordine sparso, Angeli, Milano, 1998., II parte Di Biagi P. (a cura di), I classici dell urbanistica moderna, Universale Donzelli, Roma, 2002 Introduzione, e almeno tre autori. Di Biagi P., Gabellini P., a cura di, Urbanisti italiani, Laterza, Bari, Introduzione, postfazione e almeno uno a scelta tra gli urbanisti Finotto F., La città aperta. Storia delle teorie urbanistiche moderne, Marsilio, Venezia, 2001 Gabellini P., Il disegno urbanistico, Nissan, Roma, Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001; cap. 1; Cap. 2;, Cap. 9,Cap. 10, Cap. 11; Cap. 22. Piccinato G., La costruzione dell'urbanistica : Germania ,Officina, Roma Salzano E., Fondamenti di urbanistica, Editrice Laterza, Bari, 1998; cap. 1, 2, 3, 4, 5. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, Zucconi V., La città dell ottocento, Laterza, Bari, 2001

64 1. La costruzione dell urbanistica moderna Letture 1. Mazza L., Howard. Garden cities of Tomorrow. Una lettura tecnica, in Di Biagi P., I classici dell urbanistica moderna, Donzelli, Roma, 2002, pp Ferraro G., Patrick Geddes, Cities in Evolution. Un manulae di educazione allo sguardo, in Di Biagi P., I classici dell urbanistica moderna, Donzelli, Roma, 2002pp Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2001 Cap 1 Urbanistica Cap 2 Figure Cap 4 Radici 3. Zucconi G., La città dell Ottocento, Laterza, Bari, 2007: - introduzione - Cap. 1 Forma e limiti della città - Cap. 2 La teoria. La città come soggetto specialistico - Cap. 3 Linee reti e flussi 4. Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carroci, Roma, 2001 Cap. 10

65 La ciudad lineal di Soria y Mata (1886) Larga 450 mt comprendente una linea tram, un asse stradale di sezione 40 mt diviso in 7 corsie specializzate per i diversi tipi di circolazione Finalità perseguite: - centralità delle infrastrutture e della meccanizzazione dei trasporti; - Igienizzazione delle condizioni di vita urbana Per superare il modello insediativo a alta densità Soria Y Mata propone un nuovo modello: - espansioni urbane avvengono in forma di città lineare a bassa densità, attestata sui nuclei compatti preesistenti (le città punto) e dando luogo alla scala vasta a un reticolo di triangolazioni. - Elemento portante della fascia di espansione è la linea di trasporto su ferro (tranvia). Che occupa la parte centrale dell insediamento dove trovano posto anche i servizi pubblici e di pubblica utilità

66 La Grosstadt (Hilberseimer, 1927) Il piano come unico rimedio per ovviare al disordine della città Il piano é definito come figura diagrammatica. Modello di città verticale descritto a partire da 3 immagini: uno schema planimetrico e due vedute prospettiche Intervento razionale che ripete una stessa unità morfologica in grado di risolvere contestualmente problemi tecnici, di circolazione, e formali. La città si può estendere per 1400 ha, con una densità di 715 ab/ha, Grandi isolati di 100 x 600 mt, un basamento di 5 piani destinato a uffici e terziario, la parte superiore di 15 piani è destinata a residenza. Mantiene la forma tradizionale dell isolato Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Cap. 10, Carocci, Roma, 2001

67 Le reti stradali e le reti di comunicazione di cui si vedono le antenne sono completate da collegamenti aerei assicurati da elicotteri. Broadacre city - Wright I principi: Contro la città di impianto antico, e la concentrazione centralizzata in cui l accelerazione delle attività e della circolazione attiva un movimento centripeto Utopia fondiaria: disporre di almeno 1 acro a persona integrazione organica : strutturazione del territorio in cui tutti i tratti distintivi e tutte le parti che lo compongono sono organizzate nella loro forma e contenuto in modo integrale (The disappearing city, 1932) Allargamento dello spazio urbano: corrisponde al nuovo standard di misura dello spazio che la mobilità universale impone (garantire la mobilità individuale in auto) Connessioni ubiquitarie, Flussi vitali assicurati, Regolazione permanete Prospettiva di comunicazione sociale generalizzata

68 La cité industrielle di Tony Garnier Planimetria generale e veduta prospettica dei terrazzamenti della valle. in cui si coglie l idea compositiva e il rapporto tra città industriale e sito e città vecchia, con la loro netta separazione funzionale. Città per abitanti, per parti funzionali organizzate in base al sistema infrastrutturale: residenza e industria hanno un impianto ortogonale Il sistema dei tracciati della zona residenziale è costituito da 4 tipi di strade: voie principale (est-ovest 40 mt), voie (nord-sud 20 mt), strade di accesso alle residenze (da 19 a 13 mt); sempre presente marciapiede alberato. Disegni di Giovanni Astengo in Abitazioni e lavoro nella città di domani (inedito) Cité industrielle: il territorio è definito a partire dalla organizzazione della produzione industriale di cui le residenze, le attrezzature, le infrastrutture e le reti non rappresentano che elementi che trovano posto in base alla maglia funzionale prevista (Garnier T, Une cité industrielle, étude pour la construction des villes, Paris, 1917). La stazione ferroviaria di cui è dotata la città è completement droite de manière à permettre l usage des trains à grande vitesse, ma non è chiaro il suo ruolo sullo sviluppo urbano.

69 Amsterdam. Piano di Van Eesteren ( ) Obiettivo: contenere l espansione così da essere compatibile con la quantità di solo demaniale e con riduzione del pendolarismo Scartate soluzioni di città satellite Il piano è concepito come uno scheletro urbanistico flessibile e adattabile. L eventuale forma deve evolversi gradualmente in fasi successive e in ogni momento della crescita va mantenuta una armoniosa relazione tra le funzioni sociali

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71 Le fonti: tra l esperienza di Haussaman e quella di Berlage L urbanistica ha cercato di fissare gli elementi base della pratica: In alcuni corsi universitari: Liverpool (1909), Londra (1914), Birmingham (1911) In congressi internazionali: tra cui quelli del Royal Institute of British Architects (1906 e 1910) In esposizioni internazionali: Boston (1909), Berlino In riviste specializzate: Der Stadtebau (1904), The Town Planning Review (1910) in alcuni fondamentali testi - Manuali: Ildefonso Cerdà: Teoria generale dell urbanizzazione, Barcellona, 1867 Baumeister, L espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi e economici, 1876 Stubben, Manuale di architettura, 1890 Camillo Sitte, Der Stadtebau, 1889 Ebenezer Howard, Garden cities of Tomorrow, London, 1898 Patrick Geddes, Città in evoluzione, 1915

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