WORKSHOP La Prevenzione tra oggi e domani Quale Snop per quale Prevenzione
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- Edmondo Cappelletti
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1 WORKSHOP La Prevenzione tra oggi e domani Quale Snop per quale Prevenzione BOLOGNA, gennaio 2017 Aula Magna Ospedale Maggiore, Largo Nigrisoli Sanità pubblica e diseguaglianze Conoscerle per affrontarle Angelo d Errico 1, Giuseppe Costa 1,2 1 Servizio di Epidemiologia ASL Torino 3 2 Dipartimento di Scienze Cliniche e biologiche, Università di Torino
2 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione SOMMARIO Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
3 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
4 Reddito negli anni 2000 a Torino e speranza di vita alla nascita UOMINI Fonte: Studio Longitudinale Torinese
5 elementari medie diploma laurea Mortalità generale per titolo di studio negli uomini Marinacci et al, 2011
6 Trend di disuguaglianze per istruzione nella mortalità generale a Torino Uomini Donne Laurea Media inferiore/qual. professionale Media superiore Elementare/senza titolo di studio Laurea Media inferiore/qual. professionale Media superiore Elementare/senza titolo di studio Stringhini, 2014
7 Fonte: Studio Longitudinale Torinese Speranza di vita alla nascita per reddito mediano della famiglia per sezione di censimento di Torino basso Reddito mediano Famigliare (decili) alto X IX VIII VII VI V IV II II I anni 86 anni uomini donne
8 Differenze nella speranza di vita a 35 anni e 65 anni per classe sociale (modello di Schizzero>o), periodo , uomini e donne, Torino. 35 anni 65 anni M F *Per l analisi è stata attribuita la classe sociale (Schizzerotto) a ogni individuo che abbia dichiarato di avere una professione almeno in uno dei tre censimenti della popolazione ( 81, 91 e 01), lasciando la posizione più alta a chi risultasse presente in più di un censimento. Zengarini 2013
9 DISUGUAGLIANZE SOCIALI NELLA SALUTE Queste differenze non sono distribuite in maniera casuale, ma mostrano una struttura costante: qualunque sia lo stratificatore sociale utilizzato (istruzione, reddito, classe occupazionale, ecc) qualunque sia l outcome di salute (mortalità, morbosità, incidenza e prevalenza, diagnosi e prognosi, letalità e vulnerabiltà) esiste una sistematica differenza negli esiti di gruppi socioeconomici diversi, differenza (quasi) sempre a scapito dei gruppi più svantaggiati queste differenze in buona parte non sono naturali, ma sono il prodotto di fenomeni sociali e politici lo stesso fatto che varino nel tempo e nello spazio indica che sono evitabili, almeno in parte, e quindi suscettibili di essere modificate da decisioni politiche o da azioni di contrasto
10 Rischi relagvi di mortalità generale per classe occupazionale in 14 popolazioni europee, anni, uomini. M. Toch, G. Menvielle, T. A. Eikemo1, D. Jasilionis, J. P. Mackenbach, & the Euro-GBD-SE consortiu. Occupational class inequalities in all-cause and cause-specific mortality among middle aged men in 14 European countries during the early 2000s.
11 Profilo epidemiologico e resilienza italiana In particolare la moderazione delle disuguaglianze di salute in Italia dovuta principalmente a: 1) ritardo della curva epidemica del fumo 2) tenuta e trasversalità della dieta mediterranea 3) tenuta della famiglia tradizionale e ritardo della curva epidemica delle famiglie monogenitoriali, e in particolare del fenomeno delle madri sole 4) ruolo del capitale sociale come ammortizzatore delle disuguaglianze sociali e delle sue conseguenze
12 Differenze sociali nella morbosità Come nel caso della mortalità, anche la morbosità riferita è più frequente nei gruppi sociali a più bassa istruzione, classe sociale, o livello di reddito (Cavelaars A, et al. Morbidity differences by occupational class among men in seven European countries: an application of the Erikson-Goldthorpe social class scheme. Int J Epidemiol 1998; 27: ). Disuguaglianze sociali sostanziali si osservano per la maggior parte delle malattie croniche (incluse quelle che compromettono la salute mentale) e delle forme più specifiche di disabilità (Dalstra JAA, et al. Socio-economic differences in the prevalence of common chronic diseases: an overview of eight European countries. Int J Epidemiol 2005; 34: ; Avendano M, et al. Socioeconomic disparities in physical health in 10 European countries. In: Borsch-Supan A, et al. Health, ageing and retirement in Europe. Mannheim: Mannheim Research Institute for the Economics of Ageing, 2005: 89-94). Negli ultimi decenni la dimensione delle disuguaglianze nella morbosità è rimasta stabile (Kunst AE, et al. Trends in socio-economic inequalities in self-assessed health in 10 European countries. Int J Epidemiol 2005; 34: ). Insieme con le disuguaglianze di mortalità, le disuguaglianze di morbosità contribuiscono in modo sostanziale a determinare le differenze negli anni di speranza di vita in buona salute (Sihvonen A, et al. Socio-economic inequalities in health expectancy in Finland and Norway in the late 1980s. Soc Sci Med 1998; 47(3): ).
13 Differenze in speranza di vita (Sdv), speranza di vita con disabilità (Sdv. c.d) e speranza di vita libera da disabilità (Sdv. s.d) tra basso e alto livello di istruzione anni, 8 popolazioni europee. Uomini Donne Sdv. Sdv. c.d Sdv. s.d Sdv. Sdv. c.d Sdv. s.d Finlandia Norvegia Belgio (Bruxelles) Austria Francia Spagna (Madrid & Barcellona) Italia (Torino & Toscana) Lituania N. Mäki, P. Martikainen, T.A. Eikemo, G. Menvielle, O. Lundberg, O.Östergren, D. Jasilionis, J.P. Mackenbach, & the EURO-GBD-SE consortium. Educational differences in disability-free life expectancy:a comparative study of long-standing activity limitation in eight European countries. 12/01/17
14 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
15 Meccanismi di generazione delle disuguaglianze sociali nella salute Sono sistematiche, ma come si generano??? Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità
16 Meccanismi di generazione delle disuguaglianze sociali nella salute Sono sistematiche, ma come si generano??? esposizione Posizione sociale Fattori di rischio Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità
17 Meccanismi di generazione delle disuguaglianze sociali nella salute Sono sistematiche, ma come si generano??? esposizione Posizione sociale Fattori di rischio Salute Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute vulnerabilità mortalità morbilità trauma disabilità
18 Meccanismi di generazione delle disuguaglianze sociali nella salute Sono sistematiche, ma come si generano??? esposizione Posizione sociale Fattori di rischio Salute Danno sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute vulnerabilità mortalità morbilità trauma disabilità conseguenze
19 Meccanismi di generazione delle disuguaglianze sociali nella salute Contesto territoriale esposizione Posizione sociale Fattori di rischio Salute Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute vulnerabilità mortalità morbilità trauma disabilità Danno sociale conseguenze
20 Gli effetti e le politiche del contesto Posizione sociale le dimensioni delle variazioni Laurea Uomini, anni. Torino, anni RR di mortalità associati a vari indicatori di posizione sociale a parità di età Media superiore Media inferiore Elementare/senza Occupato Disoccupato Studente/ritirato/altro Classe Borghese Classe media Piccola borghesia Classe operaia Coniugato Celibe/nubile Vedovo Separato/divorziato Coppia con figli Coppia senza figli Monogenitoriale Unipersonale Coabitazione Istruzione Condizione Classe occupazionale professionale Stato civile Tipologia famigliare
21 Fattori di rischio Esposizioni psicosociali Distribuzione della proporzione di esposti a Job Strain per genere e classe occupazionale (N=2046) Esposizione a Job Strain Operai uomini % (n = 1273) Operai donne % (n = 362) Impiegati uomini % (n = 304) Impiegati donne % (n = 107) p- value 1 Bassa Media < Alta chi square test Modificato da d Errico et al. 2011
22 Fattori di rischio Esposizioni psicosociali Contributo, nella letteratura sul tema, dei fattori psicosociali sul lavoro al gradiente sociale di: Mortalità: ~ 30-50%, basso job control Salute percepita: ~ 30-50%, basso job control ~ 20-30%, alto job strain Malattie cardiovascolari: ~ 30%, basso job control Disturbi psicologici: 18% uomini e 9% donne, alto job strain Sintomi depressivi: 66% uomini e 43% donne, job demand, job control, social support, effort-reward imbalance Complessivamente, l esposizione a fattori di rischio occupazionali spiegherebbe il 20-30% del gradiente sociale nella salute (soprattutto disturbi mentali, malattie cardiovascolari e malattie muscolo-scheletriche) d Errico & Costa, 2015
23 Fattori di rischio Esposizioni ambientali
24 Fattori di rischio Esposizioni ambientali Livelli di inquinamento atmosferico Centralina Grassi Centralina Consolata Reddito negli anni 2000 a Torino
25 Esposizione a traffico di tipo pesante: passaggio frequente nella strada di residenza, per istruzione dei genitori (Studio Sidria 2). Istruzione genitori % bambini esposti (IC 95%) Università 18 (16-20) Scuola secondaria superiore 19 (17-21) Scuola media 22 (20-24) Scuola elementare 27 (23-30)
26 Fattori di rischio Stili di vita
27 Disuguaglianze Fattori di rischio negli Stili stili di di vita Mortalità maschile a Torino, Uomini, anni cause alcool-correlate RR 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 4,12 2,81 2,08 laurea diploma media elementare o meno
28 Disuguaglianze Fattori di rischio negli Stili stili di di vita Mortalità a Torino, , Donne anni 2 cause alcool-correlate 2 cause fumo-correlate 1,60 1,57 1,66 1,56 1,5 1,5 RR 1 1 1,17 1 1,12 0,5 0,5 0 0 laurea diploma media elementare o meno
29 Proporzione di disuguaglianze nella mortalità attribuibile alle differenze per istruzione nell esposizione a cinque determinanti prossimali. Fumo BMI>25 Esercizio Fisico Diabete mellito Frutta&Vegetali Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Popolazione % % % % % % % % % % Finlandia 8% 14% 10% 2% 1% 1% 5% 3% na na Svezia 9% 18% 6% 7% na na 4% 2% na na Norvegia na na 9% 8% 4% 4% 6% 6% na na Danimarca 8% 17% 9% 8% 10% 4% 4% 3% 5% 7% Inghilterra 14% 26% 12% 5% na na 9% 7% na na Scozia 18% 20% 4% 4% na na 5% 4% na na Paesi Bassi 7% 11% 12% 7% 10% 3% 10% 4% na na Bruxelles 2% 6% 13% 7% 16% 5% 8% 3% na na Francia 2% 5% 15% 8% na na 8% na na na Svizzera 2% 6% 20% 9% 11% 5% na na 0% 0% Austria 7% 18% na na na na 16% 5% na na Barcellona 2% 8% 23% 7% 10% 7% 14% 2% 3% 4% Paesi Baschi 6% 9% 33% 4% 16% 9% 8% 2% 4% 5% Madrid 2% 8% 22% 8% 10% 8% 15% 2% 3% 5% Torino 2% 5% 39% 9% 14% 3% 29% 4% 8% 2% Toscana 1% 5% 27% 8% 10% 3% 20% 4% 4% 2% Repubblica Ceca 5% 18% 8% 5% 3% 2% 17% 5% na na Polonia na na na na na na na na na na Ungheria na 2% 12% 3% na na 10% 8% na na Lituania 2% 12% 3% 4% 8% 4% 9% 1% na na Estonian 8% 15% 8% 0% 8% 2% 7% 5% na 0% Note: na = dati non disponibili. Giallo = 0-9% di morti attribuibili dal totale dell eccesso di morti tra i meno istruiti. Verde chiaro = 10-19% di morti attribuibili dal totale dell eccesso di morti tra i meno istruiti. Verde = 20% e > di morti attribuibili dal totale dell eccesso di morti tra i meno istruiti. Fonte: EURO-GBD-SE project. euro-gbd-se.eu; 2011
30 Fattori di rischio Accesso alle cure
31 Fattori di rischio Accesso alle cure Infarto miocardico acuto a Torino, 2009! Rivascolarizzazione coronarica a Torino, 2009!
32 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio Salute dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi di prevenzione e cura Salute mortalità morbilità trauma disabilità vulnerabilità (Modificato da Diderichsen et al. 2001)
33 Posizione sociale Differente vulnerabilità Disuguaglianze tra italiani e immigrati nell incidenza di infortuni gravi per anzianità aziendale come proxy dell esperienza di lavoro specifico (tassi aggiustati per età, qualifica, attività economica e anno), anni MigranG NaGvi Fonte: GIRAUDO ET AL. 2015
34 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Fattori di rischio Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi di prevenzione e cura Salute Carriere sociali Salute mortalità morbilità trauma disabilità conseguenze (Modificato da Diderichsen et al. 2001)
35 Posizione sociale Differenti conseguenze di esperienza di malattia su traiettorie sociali Pensionamento anticipato (nel 1991) in chi ha subito un ricovero nel Torino (uomini) +46% MALATTIA Cardano M., Costa G., Demaria M. (2004). Social mobility and health in the Turin longitudinal study, Soc Sci Med, 58(8):
36 Fattori di rischio per le limitazioni della spesa familiare per alimentazione a causa dei costi sostenuti per la cura Limitazioni alimentari pazienti fragili Uomini FATTORE DI RISCHIO OR IC (95%) Situazione economica disagiata Bassa Istruzione Abitazione in affitto Donne FATTORE DI RISCHIO OR IC (95%) Situazione economica disagiata Tipologia abitativa scadente Tipologia familiare (coppie con figli) Aggiustati per età e stato di salute Forte vulnerabilità sociale alle conseguenze sociali della malattia Indagine su campione assistiti medici FIMMG provincia Torino, 2009
37 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Contesto Fattori di rischio Salute Carriere sociali dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi di prevenzione e cura Salute mortalità morbilità trauma disabilità (Modificato da Diderichsen et al. 2001)
38 Differenze nella Salute Percepita (male/molto male) per istruzione e regione UOMINI ANNI! Elaborazione a cura del Servizio di Epidemiologia ASLTO3 su dati ISTAT, indagine multiscopo sulla salute 2013
39 Percentuale di sedentari per regione/pa 48% Basilicata 43% Sicilia Campania 38% Abruzzo Puglia 33% Calabria 28% 23% Liguria Lombardia Friuli-Venezia Giulia Piemonte Molise MarcheToscanaSardegna Valle d'aosta Veneto Umbria Emilia-Romagna Lazio Pool di ASL 18% 13% PA Trento 8% PA Bolzano Cnesps, EpidPrev, 2011 Pool di ASL PASSI
40 Residenti in prossimità di siti inquinati Pirastu et al., Epid Prev, 2011
41 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Contesto Posizione sociale Fattori di rischio Salute Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi TRAIETTORIA DI VITA? FASI CRITICHE, ACCUMULAZIONE Salute mortalità morbilità trauma disabilità Carriere sociali (Modificato da Diderichsen et al. 2001)
42 Crescita e declino della funzionalità respiratoria nel corso della vita modello di Strachan & Sheikh
43 Early life events Rischio di basso peso alla nascita secondo le condizioni sociali e il periodo storico, Lazio (ref) OR 1 95 % CI OR 1 95 % CI OR 1 95 % CI Maternal educational level high (ref) low Nationality Italian (ref) Foreigner Marital status married (ref) single Odds Ratios adjusted by sex, parity, multiple pregnancies, maternal age by Agenzia Salute Pubblica - Lazio
44 Early life events Percentuale di bambini con eccesso di peso per titolo di studio della madre studio della madre. Italia % Laurea e diploma di scuola media superiore Licenza scuola media inferiore Licenza scuola elementare e nessun titolo Totale Classe di età Elaborazione di L. Gargiulo, et al. con i dati dell Indagine ISTAT sulla salute
45 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
46 Meccanismi di generazione delle Soluzioni disuguaglianze Le politiche sociali nella per il salute contrasto POLITICHE stratificazione sociale contesti capacitanti contrasto fattori rischio allocazione offerta sanitaria moderazione conseguenze sociali Posizione sociale esposizione Fattori di rischio Salute Carriere sociali Contesto Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi vulnerabilità Salute mortalità morbilità trauma disabilità conseguenze mobilità discendente segregazione
47 A quale impatto ammontano le disuguaglianze sociali (per anni di istruzione) nella salute? Quale % di morti sarebbe evitabile se tutta la popolazione acquisisse i tassi di mortalità della popolazione più istruita? Men Women Finland Sweden Norway Denmark England/Wales Scotland Netherlands Brussels France Switzerland Austria Barcelona Basque Madrid Turin Tuscany Hungary Czech R Poland Lithuania Estonia Finland Sweden Norway Denmark England/Wales Scotland Netherlands Brussels France Switzerland Austria Barcelona Basque Madrid Turin Tuscany Hungary Czech R Poland Lithuania Estonia North West South Central/East North West South Central/East
48 Perché le disuguaglianze di salute non si contrastano in Italia? In realtà non è che non ci siano esempi di contrasto alle disuguaglianze, ma: più che di politiche si tratta di azioni non integrate in un unico approccio o in una strategia multisettoriale avvengono prevalentemente nel mondo della sanità e sono dunque orientate più a curare gli effetti delle disuguaglianze che a prevenirle, spesso senza un sostegno esplicito istituzionale spesso sono solo indirettamente o non esplicitamente vincolate alle disuguaglianze di salute sono spesso rivolte ai gruppi vulnerabili piuttosto che focalizzate ad intaccare il gradiente sociale solo in parte hanno un appropriato sistema di valutazione e di monitoraggio
49 Percentuale di popolazione a rischio di povertà in Europa % di popolazione a rischio povertà Slovakia Chech Republic Iceland Netherlands Slovenia Ciprus Italy Switzerland Malta Euro area France Germany Poland Greece Portugal Spain EU27 Austria Norway CroaNa Estonia Finland Luxembourg Sweden Belgium Bulgaria Hungary Romania Lithuania Latvia UK Denmark Ireland Chech Republic Iceland Slovakia Netherlands Slovenia Norway Austria Hungary Sweden Denmark France Belgium Ireland Switzerland Malta Finland Luxembourg Germany Euro area EU27 Ciprus Poland CroaNa UK Portugal ITALY Spain Greece Estonia Lithuania Bulgaria Romania Latvia Difference between before and ayer social transfers Ordinati per rischio di povertà prima dei trasferimenti sociali Ordinati per rischio di povertà dopo i trasferimenti sociali
50 Soluzioni Politiche per l ambiente Vulnerabilità per mortalità a ondate di calore in anziani fragili a Torino: impatto per politiche su ambiente 1.30 Mortalità RR in tutta la popolazione RR 1.00 Mortalità Mortalità RR in tutta RR in la RSA popolazione o + HSI medio 3 gg.
51 Soluzioni Politiche di prevenzione Copertura del programma di screening mammografico in Emilia-Romagna! % di casi diagnosticati in stadio avanzato! % di sopravvivenza a 5 anni dopo la diagnosi Pacelli et al. 2014
52 Soluzioni Politiche di prevenzione Copertura del programma di screening mammografico in Emilia-Romagna! % di casi diagnosticati in stadio avanzato! % di sopravvivenza a 5 anni dopo la diagnosi Pacelli et al. 2014
53 Soluzioni Assistenza Compliance a linee guida e modelli integrati nel caso diabete (a Torino) minore mortalità < disuguag di mortalità con cosg paragonabili con margini di applicabilità Mortalità Equità Spesa Copertura Mortalità (istr bassa vs alta) RR RR RR % MMG + Diab + LG % MMG + Diab MMG % Gnavi, 2013
54 Soluzioni Politiche sull offerta Accesso alla PET in Piemonte: implicazioni per l introduzione di nuovi livelli di assistenza Spadea et al. 2014
55 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
56 Indice di stato fisico (PCS) e Indice di stato psicologico (MCS) della popolazione di 15 anni e oltre. Fonte Indagini Istat su salute Anni 2000, 2005 e 2013 (Gargiulo 2016). 58 Indice di stato fisico (PCS) Indice di stato psicologico (MCS) e più e più e più e più maschi femmine maschi femmine 56
57 Rischio di bassa salute mentale (Indice di stato mentale so>o il decimo percengle) in Italia prima e dopo la crisi - Uomini ,61 2,62 2,04 2,62 2,32 2,76 OR 2 1,56 1,25 1,17 1, Bassa istruzione Disoccupato Ritirato dal lavoro/inabile Casa piccola o in affitto Risorse economiche scarse/insuff Indagini MulGscopo Istat sulla Salute
58 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
59 Lo strumento dell Health Equity Audit È un processo finalizzato a verificare sistematicamente la presenza di iniquità nell accesso e negli esiti di prestazioni sanitarie, ad individuare le conseguenti azioni di contrasto e a verificarne il loro impatto à strumento di programmazione sanitaria Department of Health. (2003). Health equity audit: A guide for the NHS. National Health Service. United Kingdom.
60 Hamer L, Jacobson B, Flowers J et al. Health Equity audit made simple. Working document. NHS HAD Valutare progressi e impatto in relazione agli obiettivi Le sei fasi dell HEA 1 Individuare i partner e concordare le priorità 2 Costruire un profilo di equità 5 Sostenere il cambiamento nell allocazione delle risorse e nell offerta di servizi 4 Concordare con i partner gli obiettivi da raggiungere 3 Identificare le azioni di contrasto Le lenti dell equità
61 Frazione a>ribuibile alle disuguaglianze Priority setting dei fattori di rischio del PNP in Lombardia per guadagno di salute possibile. MASCHI 90% 70% 50% 30% 10% -10% -30% -50% Rumori Droghe croniche molto diffusi e Polveri Ergonomici relativamente maggiormente disuguali a carico dei Sordità Disocc.parent Rischio infortuni gruppi più svantaggiati ForN fum Casa insicura Grassi BMI>30 Invecch.lavoro Gambling Fumo Diabete BMI>25 Colesterolo No F&V Ina]_fis Discriminazione Ipertensione Carni Ina]_fis_anz Alcol Guida ebbra No annnfluenz No colon-re]o No cinture post Carico di lavoro gli stili di vita e i fattori di rischio biologici praticamente legati tutti alle i malattie fattori di rischio hanno un profilo i rischi per la sicurezza stradale tendenzialmente non disuguali, ma con prevalenze molto differenti i rischi da dipendenza i poco rischi diffusi lavorativi molto disuguali, ma ma molto disuguali con una prevalenza minore nella popolazione 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% Prevalenza
62 Per approfondire
63 Il gruppo di lavoro interregionale su Equità in Salute e Sanità Della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni Fatti Spiegazioni Soluzioni Responsibilità
64 I determinanti sociali nelle variazioni di salute nella popolazione Evidenze Meccanismi Soluzioni Alla prova della crisi Come fare? L health equity audit Implicazioni per la sanità pubblica
65 Come contribuire a raggiungere l equità? Raccomandazioni che promuovono un cambiamento nell atteggiamento dei medici nei confronti di: determinanti sociali della salute accessibilità ai servizi sanitari politiche sociali formazione universitaria e postuniversitaria dei medici
66 Il ruolo dei professionisti della sanità nella promozione di equità Working for Health Equity: The Role of Health Professionals, UCL Institute of Health Equity, 2013
67 Le raccomandazioni per i professionisti della salute 1. Formazione su Health Equity 2. Lavorare con le persone e le comunità 3. Essere presenti a tutti i livelli del SSN 4. Lavorare in partnership 5. Difendere e sostenere l equità Working for Health Equity: The Role of Health Professionals, UCL Institute of Health Equity, 2013
68 Working for Health Equity: The Role of Health Professionals, UCL Institute of Health Equity, 2013 Griglia di HEA per gli igienisti (impegno di SITI) Dipartimento prevenzione per i più vulnerabili (vaccinazioni e screening per carcerati, rom, immigrati irregolari) per politiche locali: revisione di strumenti di autorizzazione urbanistica per promozione della salute Formazione specialistica: health equity audit
69 Assistenza primaria (Browne at al 2012) Poter contare su un esplicito mandato istituzionale all equità Sviluppare strutture, policy e processi a supporto dell equità Rivedere l uso del tempo Riflettere sull organizzazione interna del servizio e sulle dinamiche di potere Adattare l assistenza, i programmi e i servizi al contesto in cui le persone a cui questi si rivolgono e vivono Essere in grado di contrastare attivamente l impatto dei diversi fattori che si riversano sulle condizioni di salute, sull accesso ai servizi e sulla qualità della vita della popolazione assistita Creare opportunità per promuovere e favorire il coinvolgimento della comunità e di altri settori, inclusa la partecipazione degli stessi pazienti Adattare l assistenza i programmi e i servizi alle storie dei singoli o dei gruppi Ottimizzare l uso degli spazi per incontrare i bisogni della popolazione
70 Per saperne di più: Sito web Obiettivi Per iscriversi alla neswsletter stimolare l attenzione del pubblico che naviga in rete sulle disuguaglianze di salute funzionare da centro di documentazione sulla conoscenza scientifica e grigia su fatti, spiegazioni e azioni per le disuguaglianze di salute funzionare da luogo di comunicazione per comunità di pratica specializzate su specifici ambiti di politiche e responsabilità I contenuti del sito sono aggiornati in occasione dell invio della newsletter bimestrale Viene inviata a circa 150 iscritti
71 Grazie per l attenzione! angelo.derrico@epi.piemonte.it
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