PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

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1 Pag. 1 di 8 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina CHIMICA E LABORATORIO a.s. 2013/2014 Classe: Prime Sez. A, B, C, D, E, F, G INDIRIZZO: Trasporti Marittimi / Apparati ed Impianti Marittimi / Logistica Docente teorico: Prof.ssa Carla Cardus, Prof.ssa Laura Leoni Docente teorico-pratico: Prof.Carmine Barrili

2 Pag. 2 di 8 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Tulle le 7 classi prime sono formate da circa 21 alunni di età compresa fra i 14 e i 17 anni, di cui una minoranza femminile (2/3) per classe. In tutte le classe, eccetto la 1B, sono presenti alunni con bisogni educativi speciali. I livelli di partenza sono stati rilevati mediante colloquio generale con gli studenti o mediante test d ingresso. Quasi tutti gli studenti presentano abilità di base carenti nell area logico-matematica. PERCORSI MULTIDISCIPLINARI/INTERDISCIPLINARI Obiettivi: Acquisire un corretto metodo di studio Essere in grado di esprimere giudizi su argomenti svolti. Analizzare con senso critico le informazioni scientifiche che ci pervengono dai mass-media. Sviluppare le capacità di comprensione di un testo, individuandone i punti fondamentali. Saper sviluppare la capacità d ascolto e di traduzione dei messaggi orali in appunti, e saperli successivamente rielaborare. Saper operare semplici confronti e cogliere dei collegamenti tra i differenti argomenti trattati Saper operare semplici analisi e sintesi. COMPETENZE DA ACQUISIRE ALLA CONCLUSIONE DEL primo BIENNIO: Saper utilizzare in modo appropriato il linguaggio scientifico. Saper esporre in modo chiaro, corretto e coerente quanto appreso. Saper leggere ed interpretare grafici, tabelle e diagrammi. Saper stilare una precisa e sintetica relazione Saper usare i materiali di laboratorio, acquisendo una minima manualità. Saper risolvere esercizi e problemi inerenti agli argomenti svolti Saper prendere appunti ed utilizzarli. Solo per materie di indirizzo

3 Pag. 3 di 8 Come già in passato, ai fini del conseguimento di titoli professionali marittimi la disciplina va interpretata nel rispetto delle normative nazionali e internazionali in materia (STCW78/95 e direttiva 2008/ 106 CE). ARTICOLAZIONE ORARIA Sono previste 2 ore di teoria e 1 ora di esercitazioni settimanali. Capacità di leggere e comprendere un testo. Conoscenza del calcolo elementare e del Sistema metrico decimale. PIANO DI LAVORO COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Moltiplicare o dividere un. 0 : Prerequisiti. numero per 10, per 100, per 1000 ecc. Risolvere una proporzione. Usare le potenze in base 10. Usare multipli e sottomultipli delle unità di misura. Calcolare aree e volumi di figure geometriche regolari. Saper usare la notazione scientifica convertendo le misure dalla notazione scientifica a quella normale e viceversa. Il sistema metrico decimale. Le equivalenze, le proporzioni. Richiami sulle potenze: le potenze in base 10, le potenze con esponente negativo, le operazioni fondamentali con le potenze. La notazione scientifica e l ordine di grandezza. Gli strumenti di misura e l incertezza dei dati. La portata e la sensibilità. Gli errori sistematici e gli errori casuali. Competenze: Applicare le unità di misura del sistema Internazionale, i relativi prefissi, e la notazione esponenziale nella risoluzione dei problemi Abilità: Definire le unità di misura del Sistema Internazionale. Progettare semplici investigazioni. Distinguere le grandezze estensive da quelle intensive. Utilizzare la densità nei calcoli. Distinguere il calore dalla temperatura. Convertire tra di loro diverse unità di misura dell energia e della temperatura. Applicare la legge della termologia. Saper determinare volume, massa e densità dei corpi.. 1 : Misure e grandezze. Il sistema internazionale di Unità di misura. Grandezze estensive ed intensive. Energia, lavoro e calore. Temperatura e calore.

4 Pag. 4 di 8 Laboratorio Lezione 1: Norme di sicurezza e regolamento di laboratorio. Lezione 2: Simboli di pericolosità, frasi di rischio e consigli di prudenza, lettura delle etichette. Lezione 3: Vetreria e strumenti di laboratorio. Lezione 4: Misure di massa e di volume e determinazione del rapporto m/v. Lezione 5: Determinazione della densità di sostanze liquide. Lezione 6: Determinazione della densità di materiali solidi. Competenze: Classificare materiali come sostanze pure e miscugli e spiegare le curve di riscaldamento e raffreddamento Abilità: Stabilire se un certo campione è una sostanza pura,un miscuglio omogeneo/eterogeneo. Descrivere i passaggi di stato delle sostanze pure e disegnare le curve di riscaldamento e di raffreddamento. Utilizzare le principali tecniche di separazione dei materiali.. 2 : Le trasformazioni fisiche della materia. Gli stati fisici della materia. I sistemi omogenei ed eterogenei. Le soluzioni. Le sostanze pure e i miscugli. I passaggi di stato. I principali metodi di separazione di miscugli e sostanze. Laboratorio: Lezione 1: Osservazione di sistemi omogenei ed eterogenei ( concetto di fase e di sistema) Lezione 2: Realizzazione, osservazione e riconoscimento di alcuni miscugli (sospensione,emulsione, fumo, schiuma, gel, soluzione) Lezione 3: Tecniche di separazione dei componenti di una miscela (evaporazione, filtrazione con carta da filtro) Lezione 4: Tecniche di separazione dei componenti di una miscela (cromatografia su carta di inchiostri ) Lezione 5: Tecniche di separazione dei componenti di una miscela (separazione olio-acqua con imbuto separatore ed estrazione ) Lezione 6: Tecniche di separazione dei componenti di una miscela ( distillazione dell alcool dal vino) Lezione 7: I passaggi di stato ( la sublimazione dello iodio e costruzione dell apparecchiatura per il punto di fusione) Lezione 8: I passaggi di stato ( rilevazione dati di temperatura e tempo nella fusione del tiosolfato di sodio) Lezione 9: I passaggi di stato ( costruzione curva di riscaldamento del tiosolfato di sodio) Competenza: Distinguere gli elementi dai composti e le trasformazioni fisiche dalle trasformazioni chimiche Abilità : Spiegare le differenze fra una trasformazione fisica e una chimica. Distinguere un elemento da un composto. Descrivere le proprietà di metalli e non metalli. Collegare nomi, numeri atomici e. 3: Le trasformazioni chimiche della materia. Dalle trasformazioni fisiche alle trasformazioni chimiche. Gli elementi e i composti. La tavola periodica.

5 simboli degli elementi. Pag. 5 di 8 Laboratorio Lezione 1: Osservazione dei fenomeni che accompagnano le trasformazioni chimiche: formazione di bollicine, variazione di colore, variazione di temperatura, formazione di precipitati, emissione di luce) Lezione 2: Studio della reattività dei metalli (ossidazione e formazione di ossidi basici) Competenza: Usare l ipotesi atomico - molecolare della materia per spiegare la natura particellare di miscugli, elementi e composti Abilità: Definire le tre leggi ponderali della chimica. Applicare la legge dell azione di massa. Descrivere il modello atomico di Dal ton. Spiegare le caratteristiche macroscopiche e microscopiche delle principali trasformazioni fisiche. Utilizzare il modello cinetico - molecolare per interpretare le trasformazioni fisiche e chimiche.. 4: Le teorie della materia. L atomo e la sua storia. La nascita della moderna teoria atomica: da Lavoisier a Dal ton. Lavoisier e la conservazione della massa. Proust e la legge delle proporzioni definite. Dal ton e la legge delle proporzioni multiple. Il modello atomico di Dal ton. La teoria atomica e le proprietà della materia. Elementi e atomi. Composti e molecole. Composti e ioni. La teoria cinetico - molecolare della materia. I Passaggi di stato spiegati dalla teoria cinetico molecolare. Il calore latente. Laboratorio: lezione 1: Verifica della Legge di Lavoisier lezione 2: Preparazione di un composto e verifica della legge di Proust Competenze: Abilità: Applicare la legge della composizione costante. Collegare la formula di un. 5: La formula delle sostanze e la rappresentazione delle reazioni.

6 Pag. 6 di 8 composto agli atomi presenti e ai loro rapporti e viceversa. Classificare una sostanza come elemento monoatomico, elemento molecolare, composto molecolare o composto ionico. Calcolare la massa molecolare relativa di un composto a partire dalla sua formula. Bilanciare un equazione chimica. Le formule degli elementi e dei composti. Le equazioni chimiche. Il bilanciamento delle equazioni chimiche. Laboratorio: lezione 1: Preparazione di un nuovo materiale ( reazione fra polveri di Ferro e zolfo) lezione 2: Reazioni di scambio e di doppio scambio. Competenza: Utilizzare la quantità chimica come ponte tra i sistemi macroscopici ( solidi, liquidi e gassosi) e le particelle microscopiche ( atomi, molecole, ioni) Abilità : Misurare la massa di un certo numero di atomi o di molecole usando il concetto di mole e la costante di Avogadro. Calcolare la quantità chimica di una sostanza. Ricavare la formula di un composto, conoscendo la percentuale di ogni suo elemento.. 6: La quantità chimica: la mole. Laboratorio: lezione 1: Calcolo e pesata in grammi di uno stesso numero di moli di diverse sostanze. Competenza: Descrivere la natura delle particelle elementari che compongono l atomo. Abilità : Spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono l atomo. Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford. Identificare un elemento conoscendone il numero atomico e il numero di massa.. 7: Le particelle dell atomo La natura elettrica della materia. Le particelle fondamentali dell atomo. I modelli atomici di Thomson e Rutherford. Laboratorio: lezione 1: saggi alla fiamma lezione 2: uso dello spettroscopio Numero atomico, numero di massa, isotopi.

7 Pag. 7 di 8 Competenza: spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell atomo Abilità: Descrivere il comportamento ondulatorio e corpuscolare della luce. Disegnare le strutture elettroniche dei principali elementi. Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell atomo. Saper scrivere la configurazione elettronica degli atomi. Saper riconoscere un elemento dalla sua configurazione elettronica.. 8: La struttura dell atomo La doppia natura della luce. L atomo di Bohr. Il modello atomico a strati. La configurazione elettronica degli elementi. Il modello a orbitali METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale Lezione partecipata : Modello deduttivo(sguardo d insieme, concetti organizzatori anticipati) Modello induttivo (Analisi di casi, dal particolare al generale) Modello per problemi (Situazione problematica, discussione) Cooperative learning Brainstorming STRUMENTI DIDATTICI Libri di testo Testi di consultazione Fotocopie Sussidi multimediali Lavagna luminosa Web-Quest Siti web Manuale o altro. LIM Computer TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA Verifiche orali n. 2-3 Prove scritte n. 1-2 Risoluzione di problemi Prove grafiche n. Prove pratiche Relazioni tecniche e/o sull attività svolta

8 Pag. 8 di 8 Osservazioni sul comportamento (partecipazione, attenzione, puntualità nelle consegne, rispetto delle regole e dei compagni/e) Esercizi CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Le verifiche saranno: prove orali, per verificare la capacità espositiva, la corretta terminologia e la competenza d analisi e sintesi; prove scritte semistrutturate e strutturate comprendenti esercizi del tipo vero - falso, test a scelta multipla, test a completamento di frase per valutare in tempi rapidi ed in modo il più possibile oggettivo l acquisizione dei contenuti per tutti gli studenti. Le verifiche saranno sempre svolte al termine di ciascuna unità didattica. Si prevedono almeno tre valutazioni per quadrimestre. Si valuteranno le relazioni sulle esperienze di laboratorio effettuate. Le griglie di valutazione per le prove scritte saranno stabilite di volta in volta in base alla tipologia di ciascuna prova, mentre per le verifiche orali si rimanda alla griglia del P.O.F. Per la valutazione finale si terrà conto, per ogni singolo allievo, oltre che delle verifiche orali e/o scritte, anche dell impegno, dell interesse, della partecipazione, della frequenza e della progressione nel corso dell anno scolastico.

9 Pag 1 di 6 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina CHIMICA E LABORATORIO a.s. 2013/2014 Classe: II Sez. A-B-C-D-E INDIRIZZO: Trasporti Marittimi / Apparati ed Impianti Marittimi / Logistica Docenti: Prof.ssa LEONI LAURA Prof.ssa CARDUS CARLA Prof. BARRILI CARMINE a.s.2013/2014 Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

10 Pag 2 di 6 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Tutte le 5 classi prime sono formate da circa 23 alunni di età compresa fra i 15 e i 18 anni, di cui una minoranza femminile (2/5 ) per classe. In 2 A è presente un alunno che necessita del sostegno mentre nelle altre seconde sono presenti diversi alunni DSA (soprattutto in 2 C con 5 alunni DSA e un alunno straniero con problemi nella comprensione della lingua), ed alcuni con bisogni educativi speciali. I livelli di partenza sono stati rilevati mediante colloquio generale con gli studenti già conosciuti o mediante test d ingresso con i nuovi. PERCORSI MULTIDISCIPLINARI/INTERDISCIPLINARI Obiettivi minimi? - Acquisire una chiara consapevolezza del valore culturale, oltre che pratico, della chimica e del contributo che questa disciplina ha fornito e fornisce allo sviluppo delle altre scienze e della tecnologia. - Comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero chimico. - Acquisire semplici abilità di tipo chimico. - Acquisire la consapevolezza che gli equilibri ambientali non possono essere alterati nei parametri chimici oltre certi limiti (quantitativamente determinabili) senza compromettere la qualità della vita. - Individuare problemi e cercare possibili ipotesi di soluzione. - Realizzare semplici esperimenti, volti a stabilire la conferma o smentita delle ipotesi formulate per la risoluzione dei problemi individuati. - Elaborare i risultati sperimentali, costruendo ed interpretando grafici e tabelle. - Interpretare i dati ottenuti in rapporto alle ipotesi formulate. - Saper svolgere una relazione scritta delle esperienze effettuate. Costituiscono obiettivi minimi certificabili ai fini del superamento dell obbligo scolastico : - comprendere semplici concetti alla base del processo del sapere scientifico nel campo della chimica. - comprendere alcuni termini utilizzati nel lessico scientifico, dando ad essi significati appropriati e possibilmente univoci; - prendere coscienza dell influenza del processo scientifico sullo sviluppo della società. Formulazione delle ipotesi operative. Quali attività e metodologie didattiche si intende porre in essere per lo sviluppo delle seguenti competenze : Gli strumenti utilizzati sono il libro di testo, eventuali fotocopie preparate ad hoc per le esercitazioni o per le verifiche formative, esperienze dimostrative, collettive o a gruppi svolte nel laboratorio chimico e guidate dall insegnante tecnico-pratico. Le verifiche previste sono quelle scritte e orali. Le verifiche scritte si baseranno su prove semi-strutturate e costituiranno una base fondamentale per valutare le conoscenze e le attitudini alla comprensione ed alla rielaborazione logica. Alla successiva correzione orale viene demandata la valutazione sia della capacità di comprendere nonché di correggere gli eventuali errori sia della inclinazione a saper esporre correttamente i concetti appresi. Il punteggio finale nella scala numerica stabilita in sede POF viene trascritto nell apposito registro e contestualmente reso noto alle famiglie tramite comunicazione sul libretto personale dell allievo. Le prove pratiche a.s.2013/2014 Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

11 Pag 3 di 6 svolte nel laboratorio chimico vengono valutate periodicamente attraverso la correzione individuale delle relazioni daparte dell insegnante tecnico-pratico.? COMPETENZE DA ACQUISIRE ALLA CONCLUSIONE DEL PRIMO BIENNIO: Conoscere la natura dei legami chimici-saper classificare le sostanze-conoscere la concentrazione delle soluzioni e le sue proprietà-conoscere e individuare i fattori che influenzano la velocità e l'equilibrio chimico-conoscere e bilanciare le reazioni redox-elementi di elettrochimica ARTICOLAZIONE ORARIA Sono previste 66 ore di teoria e 33 ore di esercitazioni in laboratorio (2 ore di teoria e 1 di laboratorio alla settimana) Piano di lavoro relativo al secondo anno COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Ripasso dei prerequisiti I fenomeni chimici. Atomi e molecole. Il significato dei simboli e delle formule. Equazioni chimiche e significato del bilanciamento. Il Peso Atomico e il Peso Molecolare. Massa atomica relativa. La mole: l interprete tra gli atomi e la bilancia. La centralità della mole: dai grammi alle moli e Viceversa. Moli ed equazioni chimiche: coefficienti stechiometrici e moli di sostanza, il reagente limitante, come si risolvono gli esercizi di stechiometria. Atomo di Thomson e Rutherford. Riconoscere i simboli Chimici della Tavola Periodica. Saper individuare i reagenti ed i prodotti in una reazione Saper riconoscere una reazione chimica e saperla bilanciare. Spiegare che cosa s intende per massa atomica relativa e come è stata storicamente determinata. Calcolare il peso molecolare di una sostanza in base alla sua formula. Calcolare la quantità di sostanza presente nella materia. Spiegare che cosa s intende per massa atomica relativa e come è stata storicamente determinata. Calcolare il peso molecolare di una sostanza in base alla sua formula. Calcolare la quantità di sostanza presente in una massa assegnata di Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia degli atomi attraverso la teoria di Bohr. Rappresentare la configurazione elettronica di un elemento. Spiegare la struttura a livelli di energia dell atomo a.s.2013/2014 materia. Avere consapevolezza della struttura dell atomo e del perché della sua reattività in funzione della struttura interna. Laboratorio Lezione 1: Ripasso delle norme di sicurezza e regolamento di laboratorio. Simboli di pericolosità, frasi di rischio e consigli di prudenza, lettura delle etichette. Lezione 2: Le reazioni chimiche Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

12 Lezione 3: Saggi alla Fiamma Pag 4 di 6 Identificare le proprietà periodiche degli elementi. Definizione di regola dell'ottetto, concetto di valenza e di n. di ossidazione. Conoscere i legami chimici primari e secondari Spiegare che cosa s intende per valenza e n. di ossidazione Struttura di Lewis. Spiegare la struttura delle sostanze che presentano legame ionico, covalente, metallico. Legami intermolecolari :legame idrogeno, dipolo-dipolo, London. Sostanze risultanti da queste interazioni. Laboratorio Lezione 4: verifica della conducibilità elettrica delle soluzioni e dei composti puri Lezione 5: Prove di miscibilità di sostanze polari e apolari. Classificazione e nomenclatura dei composti Conoscenza delle soluzioni: proprietà e modi diversi per esprimere la concentrazione Nomi e formule dei composti. Composti binari e ternari. Nomenclatura Tradizionale e IUPAC La solubilità e comportamento di soluti in soluzione in funzione delle variazioni fisiche. Le proprietà colligative La concentazione come valutazione quantitativa del contenuto di soluto in soluzione.la C%m/m, C%v/v; C Molare Conoscenza delle proprietà periodiche degli elementi e caratteristiche peculiari. Costruzione delle molecole a partite dai n. di ossidazione. Conoscenza delle proprietà dei materiali in funzione della loro struttura microscopica. Stabilire la polarità dei legami e decidere di che legame si tratta. Conoscenza della Teoria VSEPR per la determinazione della forma geometrica di molecole semplici. Differenziare gli ossidi dei metalli da quelli dei non-metalli. Definire le principali classi di composti inorganici e, data la formula di un composto, riconoscere la classe di appartenenza. Rappresentare le reazioni che, a partire da un dato elemento, portano alla formazione delle varie classi di composti. Applicare le regole di nomenclatura IUPAC e tradizionale Spiegare il concetto di concentrazione e applicare alcuni modi per esprimerla. Utilizzare la quantità di sostanza per esprimere la concentrazione di soluzioni. Descrivere alcune proprietà fisiche di una soluzione e prevedere come possano cambiare in funzione delle sostanze in essa presenti Laboratorio Lezione 6: La concentrazione di una soluzione espressa mediante il % M/M Lezione 7: La concentrazione di una soluzione espressa mediante il % M/V Lezione 8: La concentrazione di una soluzione espressa mediante il % V/V Lezione 9: La concentrazione di una soluzione espressa mediante la Molarità Energia e spontaneità di una Reazioni esotermiche ed Conoscere il significato di reazione a.s.2013/2014 Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

13 Pag 5 di 6 trasformazione (aspetti termodinamici di una reazione). Le trasformazioni elettrochimiche. Laboratorio Lezione 10: La velocità di una reazione chimica. Lezione 11: La pila Daniell endotermiche. Il comportamento delle reazioni Entalpia ed Entropia di una reazione. La velocità in funzione delle variazioni di massa, temperatura e pressione. Dissociazione ionica in soluzione, gli elettroliti forti e deboli. Reazioni che implicano uno scambio di elettroni: Le Ossido Riduzioni. Celle elettrolitiche ed elettrochimiche. Bilanciamento, tenendo conto dei n. di ossidazione. eso ed endoenergetica. Cogliere il significato di entalpia di reazione. Riconoscere le reazioni fortemente esotermiche ed individuare il loro impiego. Collegare la spontaneità di una reazione con i parametri energetici che la governano. Conoscere le risorse energetiche. Saper differenziare uno ione (anione o catione) da un elemento o molecola o composto neutro. Conoscere il funzionamento della pila Daniell. Saper individuare una reazione di ossido-riduzione e bilanciarla con la tecnica dei numeri di ossidazione. Saper interpretare le comuni reazioni redox che governano la vita (respirazione, fotosintesi ecc ) Spiegare le proprietà di acidi e basi secondo Arrhenius, Bronsted-Lowry e Lewis. Riconoscere le sostanze acide dalle basiche mediante cartine indicatrici e mediante misure con il PHmetro. Laboratorio Lezione 12: acidi e basi in laboratorio. Utilizzo delle cartine al tornasole e del PHmetro Saper individuare acidi e basi di uso comune e descrivere il comportamento chimico. Chimica del carbonio Accenni alle proprietà chimiche dei composti del carbonio (idrocarburi) Saper riconoscere alcani, alcheni ed alchini. METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale Lezione partecipata : Modello deduttivo(sguardo d insieme, concetti organizzatori anticipati) Modello induttivo (Analisi di casi, dal particolare al generale) Modello per problemi (Situazione problematica, discussione) Cooperative learning Brainstorming Libri di testo Testi di consultazione Fotocopie STRUMENTI DIDATTICI Web-Quest Siti web Manuale o altro. a.s.2013/2014 Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

14 Pag 6 di 6 Sussidi multimediali LIM Lavagna luminosa Computer TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA (specificare il numero) Verifiche orali 2-3 Prove grafiche Prove scritte 4 Prove pratiche Risoluzione di problemi Relazioni tecniche e/o sull attività svolta Osservazioni sul comportamento (partecipazione, Esercizi attenzione, puntualità nelle consegne, rispetto delle regole e dei compagni/e) CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Le verifiche saranno: prove orali, per verificare la capacità espositiva, la corretta terminologia e la competenza d analisi e sintesi; prove scritte a risposta aperta e con vero-falso. Le verifiche saranno sempre svolte al termine di ciascuna unità didattica. Si prevedono almeno tre valutazioni per quadrimestre. Si valuteranno le relazioni sulle esperienze di laboratorio effettuate. Le griglie di valutazione per le prove scritte saranno stabilite di volta in volta in base alla tipologia di ciascuna prova, mentre per le verifiche orali si rimanda alla griglia del P.O.F. Per la valutazione finale si terrà conto, per ogni singolo allievo, oltre che delle verifiche orali e/o scritte, anche dell impegno, dell interesse, della partecipazione, della frequenza e della progressione nel corso dell anno scolastico. a.s.2013/2014 Viale Colombo Cagliari - Uff. D.S / Segreteria (Sede Via Pisano Tel ) mail@itnbuccari.it

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