TRASMISSIONE DEL CALORE
|
|
- Leonzio Piazza
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSIA DEGLI SUDI DI SALERNO FACOLA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica esina del corso di RASMISSIONE DEL CALORE Allievi Petrolini Giovanni 65/377 Il Docente Prof. Ing. Gennaro Cuccurullo Fariello Mariano 65/4 Adinolfi Antonio 65/43
2 Assumendo che la temperatura dell ambiente esterno vari con legge sinusoidale intorno al suo valor medio di c con un ampiezza di c e un periodo pari ad un giorno, si stabilisca quanto deve essere spessa una parete di mattoni pieni perché sulla faccia interna esposta ad un ambiente a c non si risentano di fatto le variazioni di temperatura esterna. Valutare l effetto della velocità del vento sulla superficie esterna e del cambiamento di materiale. Quesito : Quanto deve essere spessa una parete di mattoni pieni perché sulla faccia interna esposta ad un ambiente a c non si risentano di fatto le variazioni di temperatura esterna. Si fà riferimento al modello di corpo semi-infinito con temperatura superficiale oscillante. Si assuma un corpo semi infinito inizialmente in equilibrio con l ambiente a temperatura o e si supponga che improvvisamente l ambiente venga perturbato da una costante schematizzabile con una funzione cosinusoidale avente livello medio di temperatura o ed ampiezza del disturbo o con frequenza Ω. Si intende analizzare come si propaga questo disturbo all interno del solido e come influisce ai fini del transitorio termico; quel che si comprende dall esperienza è che ad una distanza sufficientemente grande dalla superficie del corpo, tale disturbo non si risente e non influisce sul campo di temperatura.
3 Il modello di corpo semi-infinito considerato è il seguente : Le equazioni che governano il problema sono α, t t, t ; t + cos Ω t ; t ; t Poiché si è interessati solo alla soluzione stazionaria, determinabile con il metodo di combinazione delle funzioni complesse vista la presenza della forzante sinusoidale, la condizione iniziale non sarà impiegata, in quanto la stessa ha lo scopo di definire il transitorio.
4 Si sceglie di adimensionalizzare il problema, il che comporta l introduzione delle seguenti variabili adimensionali :, t ; RIF t ; RIF X RIF Dal problema si evince : RIF o o RIF Ω - o RIF da determinare in fase di adimensionalizzazione Dal processo di adimensionalizzazione si osserva che resta incognito il valore della lunghezza di riferimento, ricavandone solamente la sua correlazione col RIF X RIF α / Ω Il problema adimensionale si presenta nella seguente forma :,, ; cos ; 3
5 4 Il metodo di combinazione delle funzioni complesse prevede di costruire un problema sfasato di π/ nel piano immaginario rispetto a quello di partenza : ; sin ;,, i i i i i Si definisce la temperatura complessa + ϕ i Sommando membro a membro il problema sfasato con quello di partenza, si ottiene il nuovo sistema ; ep sin cos ;,, + ϕ ϕ ϕ ϕ i i A questo punto è auspicabile una soluzione ottenuta per variabili separabili del tipo, ϕ X Si sostituisce tale soluzione proposta nel sistema di cui sopra : λ ± X X X X ;
6 Osservando che ammette come soluzione ± λ ep ±λ non è ammesso un esponenziale positivo che comporterebbe una divergenza di temperatura, per cui la costante deve essere negativa : X ' X ' λ ; ' C *ep λ Per quanto riguarda l equazione adimensionale nella variabile, si ha X + X λ la cui soluzione è del tipo X Aep iλ + B ep iλ da cui assemblando le soluzioni nelle due variabili, dei sistemi si avrà ϕ, X D ep iλ + E ep iλ ep- λ Imponendo la prima condizione al contorno ϕ ; ep i si ottiene da cui D+E ep- λ epi - λ i e D+E 5
7 Ne risulta una soluzione D ep i + E ep i ep i ϕ, X Imponendo la seconda condizione al contorno ϕ ; si ha D e E La soluzione definitiva sarà: ϕ, X ep i epi Al fine di ricavare il campo di temperatura adimensionale θ ;, da questa soluzione bisogna estrarre la parte reale. Si nota che se Z è un numero complesso in cui Essendo si ha Z Z a + ib Z ep iφ a + b e Φ tg - b/a i epiπ/ [ iπ / */ ] ep i / 4 / i / i i ep π + per cui ϕ, ep i epi ep{- / i / } epi ep- / ep i - / 6
8 ϕ, ep- / cos + / + i sin - / Il campo di temperatura adimensionale ; è la parte reale di ϕ, :, Re { ϕ, } ep- / *cos - / A questo punto si può scrivere il campo di temperatura dimensionale sfruttando quanto calcolato :, Re{ ϕ, } ep- / *{cos - / ovvero in termini di variabili dimensionali, ep / * / X *cos Ωt + / * / RIF X RIF dove X RIF α / Ω. Sostituendo tale valore nell equazione precedente si ottiene quindi * * Ω X α RIF ; ep - Ω * * cos Ω t + α Ω * α Nota tale espressione, dall adimensionalizzazione della temperatura fatta in precedenza, si ricava il campo di temperatura,t : Ω Ω,t o + o*ep - * * cos Ω t - * α α 7
9 Si riporta l andamento della temperatura in funzione del tempo per diversi valori di spessore della parete : Dal campo di temperatura si evince :! a parità di materiale α e frequenza della forzante Ω, maggiore è la distanza dalla superficie tanto maggiore è lo sfasamento, per cui vi saranno zone sotto la superficie in cui la temperatura cresce nello stesso modo in cui decresce sulla superficie ; a parità di distanza, lo sfasamento aumenta all aumentare della frequenza ed al ridursi della diffusività ;! la frequenza di oscillazione del campo di temperatura all interno del corpo è la stessa della forzante ; 8
10 ! l ampiezza delle oscillazioni decresce con la profondità, all aumentare della frequenza e al ridursi della diffusività. Questo è il motivo per cui le frequenze elevate vengono assorbite più velocemente dal materiale, per cui per Ω il corpo si presenta a temperatura uniforme o, mentre le frequenze basse si propagano a distanze maggiori ; materiali con bassa diffusività termica assorbono le fluttuazioni. L obiettivo della trattazione è calcolare lo spessore di parete affinché sulla faccia esposta all ambiente interno non si abbia nessuna variazione di temperatura,ovvero individuare la * tale che *,t o. Dalla formula sopra indicata si evince che deve essere Ω ep- * ossia * α La conseguenza fisica per non avere nessuna variazione di temperatura è una parete di spessore infinito. 9
11 Quesito : Valutare l effetto del cambiamento di materiale per la parete La scelta dello spessore della parete è un compromesso fra lo spessore plausibile e la variazione di temperatura che si intende accettare. A tal proposito si ritiene accettabile una variazione pari ad / di grado. Si analizza come varia l ampiezza di oscillazione della temperatura della faccia esposta all ambiente interno per vari valori di * dello spessore della parete. I dati relativi al problema sono: - mattoni pieni: K.5 [W/mK]; ρ 4 [Kg/m^3]; c 84 [J/mK]; Ω π/4*36 7.7*^-5 [rad/s]; α 4.5*^-7 [m^/s]; o [ C]; o [ C]; Delta *[m] temperatura[ C], 9,667444,5 6,977384, 3, ,5, ,,573738,5,996974,3, ,35,398943,4,474333,45,558658,5, ,55,6887,6,3895,65,4545,7, ,75,9754,8,635,85, ,9,4876,95,5993,,9634 Si osserva dai valori calcolati che a partire da uno spessore di,5 m, la variazione di temperatura è inferiore ad un decimo di grado.
12 - mattoni forati: K,35 [W/mK]; ρ [Kg/m^3]; c [J/mK]; Delta *[m] temperatura[ C], 8,48794,5 4,73937,, ,5,755477,, ,5,358855,3,577356,35,473,4,9957,45,43735,5,8739,55,77543,6,35739,65,3773,7 5,8E-5,75,4686E-5,8,43E-5,85 4,39776E-6,9,859E-6,95 7,8597E-7, 3,338E-7 Si osserva dai valori calcolati che a partire da uno spessore di,7 m, la variazione di temperatura è inferiore ad un decimo di grado.
13 - legno abete K, [W/mK]; ρ 33 [Kg/m^3]; c 7 [J/mK]; Delta *[m] temperatura[ C],,5 3, ,, ,5,557537,,797364,5,87555,3,34977,35,85675,4,4587,45,7954,5,66565,55,594,6 9,6364E-5,65 3,6836E-5,7,4567E-5,75 5,36875E-6,8,55E-6,85 7,837E-7,9,99E-7,95,446E-7, 4,36346E-8. Si osserva dai valori calcolati che a partire da uno spessore di, m, la variazione di temperatura è inferiore ad un decimo di grado.
14 Quesito 3 : Valutare l effetto della velocità del vento sulla superficie esterna. Al fine di valutare l effetto del vento sulla parete esterna, si rende necessario contemplare una condizione al contorno che esprima il bilancio fra la parete ed il fluido, ossia una condizione di 3 tipo. Il sistema da risolvere risulterà in tal caso : k, t α t, t, t h + cos Ωt ; t ; t Si esprime il sistema in termini adimensionali attraverso i parametri già utilizzati in precedenza :, ; In base alla definizione del numero di Biot, si ha :, ; L k RIF [ cos, ] h Bi hl k Rif h k * α Ω 3
15 4 In definitiva si ottiene il seguente sistema: [ ], cos ; ;,, + Bi Si ricorre sempre al metodo di combinazione delle funzioni complesse : [ ], sin ; ;,, * * * * * * + i ibi i i i i i e, introdotta la temperatura complessa + ϕ i il sistema diventa [ ] ep, ; ;,, ϕ ϕ ϕ ϕ ϕ ϕ i Bi
16 A questo punto è auspicabile una soluzione ottenuta per variabili separabili: ϕ, X che, sostituita nel sistema di cui sopra, fornisce : X X X ± λ X Osservando che ± λ ammette come soluzione ep ±λ si evince che non è ammesso un esponenziale positivo, in quanto si avrebbe una divergenza di temperatura, pertanto la costante deve essere negativa : X ' X ' λ ; ' C *ep λ Per quanto riguarda l equazione adimensionale nella variabile, si ha la cui soluzione è del tipo X + X λ X Aep iλ + Bep iλ da cui, assemblando le soluzioni nelle due variabili ; dei sistemi, si avrà : ϕ, X D ep iλ + E ep iλ ep- λ 5
17 Si utilizzano le condizioni al contorno: o ϕ ; D da cui: ϕ, E ep iλ ep- λ ϕ o Bi[ ϕ, ep i ] e, tenendo conto delle semplificazioni, si ottiene iλ ep λ E EBi ep λ Bi ep i Dopo alcuni passaggi algebrici si giunge a definire la costante Bi E Bi + i da cui la soluzione del problema differenziale nella variabile complessa: Bi ϕ, Bi + i ep i ep-i A questo punto si può scrivere il campo di temperatura adimensionale che è la parte reale di ϕ, : ep Bi Bi ; Re{ ϕ, } ovvero ; Bicos Bi Bisin Bi Bi 4 6
18 Per calcolare la funzione bisogna conoscere il numero di Biot, ossia conoscere il coefficiente h che a sua volta è funzione della velocità del fluido, che nel caso in esame è il vento che impatta sulla parete. La convezione descrive lo scambio termico che intercorre tra un solido e un fluido che lo lambisce allorché i due mezzi si trovino a differente temperatura. Il problema in oggetto rientra nel caso di convezione forzata perchè è assegnata la velocità. Quale che sia la natura del processo convettivo, lo si usa descrivere attraverso la legge di Newton : Q ha caratt fluido caratt solido All interno del coefficiente di scambio convettivo h sono conglobati tutti i parametri che governano i fenomeni di scambio. In particolare se si vuole calcolare il campo di temperatura, bisogna determinare prima il campo di velocità, ma questo significa risolvere le equazioni di Navier-Stokes, risolvibili solo in casi molto semplici sotto determinate ipotesi. La realtà è che per conoscere h bisogna ricavare i campi di velocità e temperatura. Si ricorrerà per la risoluzione al metodo integrale, confrontando poi le soluzioni approssimate in termini del numero di Nusselt con le soluzioni esatte derivante dalle equazioni di Blasius e di Polhausen. 7
19 # Metodo integrale Il metodo integrale consente di ottenere una soluzione approssimata del problema in quanto lo risolve imponendo la validità delle equazioni non localmente, ma globalmente; tuttavia fornisce una migliore approssimazione rispetto all analisi di scala. Rispetto all analisi di scala, tale metodo comporta un procedimento sicuramente più laborioso, ma consente di verificare la dipendenza funzionale delle grandezze determinate, arrivando ad una soluzione prossima a quella esatta pur senza esplicitare i campi di velocità e di temperatura nell ambito delle regioni di strato limite, ma solo ad immediato contatto con la parete solida.! Campo di velocità Le equazioni di strato limite nell ipotesi semplificativa di caso stazionario sono: u + v y ; uu + vu y u yy ; Per risolvere l equazione della quantità di moto lungo, il metodo integrale richiede di integrare l equazione lungo una direzione per la quale è esplicita la dipendenza funzionale del campo di velocità. ale equazione verrà semplificata in maniera da rendere l integrazione più semplice. 8
20 Si ottiene: u u dy u y, w Per risolvere tale integrale è necessario fornire in maniera esplicita la dipendenza funzionale uuy, ovvero va determinata un espressione analitica coerente con le condizioni al contorno. Si può immaginare che fissato un profilo di base, gli altri si ottengano da questo attraverso un semplice stiramento, facendo così variare un parametro di forma : in tal senso i profili si dicono simili. ale considerazione suggerisce di risolvere il problema attraverso una variabile di similitudine. Dal grafico si notano le altezze di strato limite dinamico e termico : Rappresentazione adimensionale: 9
21 Attraverso la rappresentazione adimensionale si riesce a rendere il profilo dipendente da un'unica variabile, giacchè per ogni i due profili collassano in un unico profilo, avendo definito la variabile di similitudine ; y Y δ > ;, ;, : f u u ove f è una funzione qualsiasi opportunamente scelta. Sostituendo tale variabile nell equazione della quantità di moto, si ha : δ δ f d f f in cui compaiono due costanti indipendenti da : [ ] ; f B d f f A L espressione che si ottiene è : A B A B δ δ δ
22 A seguito di opportuni passaggi algebrici, si giugne a quantificare il coefficiente di penetrazione aerodinamica o coefficiente d attrito adimensionale : C d BA X Re Nel caso in esame si assume come funzione prova un polinomio di secondo grado con le relative condizioni al contorno: f a + b + c f f f ; ; da cui si ottiene : f + Quindi le costanti risultano : A B 5
23 pertanto l altezza adimensionale di strato limite dinamico e il C d X valgono δ Re C d X La soluzione esatta dell equazione di Blasius in termini del coefficiente d attrito è C d X.33 Re il che dimostra che applicando il metodo integrale, con funzione di prova polinomiale di secondo grado, si ottiene un errore relativo inferiore al % rispetto alla soluzione esatta.
24 ! Campo di temperatura Se il fluido e la lastra sono a temperature diverse nascerà uno strato limite termico. Al fine di rendere la forma del profilo di temperatura simile a quella del profilo di velocità si usa una t adimensionale del tipo t, t E possibile confrontare i due profili su un unico grafico se si considera che anche il profilo di temperatura vada come, ma con un diverso coefficiente moltiplicatore; dalle informazioni derivanti dall analisi di scala si ha W W ppr cost Anche in questo caso è possibile esprimere l altezza di strato limite termico introducendo la variabile di similitudine Y y ; δ che può anche essere espressa come Y ppr; 3
25 L equazione dell energia in termini adimensionali risulta ut + vt ma per rendere più agevole il calcolo dell integrale, si effettuano alcuni passaggi algebrici che conducono a y t yy Pr u t dy t y, W Pr equazione che può esprimersi come già visto in precedenza mediante la funzione di similitudine : f, ; u u :, > ; f, ; t t :, > ; Ed esprimendo tutto in funzione di si ha δ f [ f ] d p t y, W Pr Si noti che l integrando comparso è funzione di p ed indipendente da, per cui lo si chiamerà A p per essere coerenti con il caso di strato limite dinamico in cui era stato chiamato A; al secondo membro anche il termine di derivata alla parete è costante ed essendo t f, si ottiene: y t f y δ y 4
26 5 Si pone B f Per > l integrale è nullo per cui lo stesso si riduce a [ ] d f p f p A Nel caso in oggetto si assume come funzione prova un polinomio di secondo grado c b a f + + con le relative condizioni al contorno: ; ; f f f da cui si ottiene: f + Sostituendo nell integrale si ottiene : [ ] + + } { d p p p A la cui soluzione è 5 8 p p p A
27 Determinato A p, è possibile calcolare ppr : A Pr Pr ppr.8 A A questo punto è possibile quantificare l altezza adimensionale di strato limite termico : l equazione dell energia in termini adimensionali si presenta come δ B δ * A p Pr equazione differenziale ordinaria risolvibile separando le variabili : B δ dδ d A p*pr e integrando tra e si ottiene in cui δ ; B δ δ * A p*pr effettuando la radice quadrata di questa espressione trovata, si perviene a * B δ * DPr * Pr* A p il che dimostra la veridicità dell assunzione fatta relativamente all andamento dello strato limite termico, ossia δ cresce nella stessa maniera di δ. 6
28 Il coefficiente moltiplicatore che compare nell espressione di δ vale B D Pr 5.93 Pr Pr A attraverso il quale si riesce a quantificare in definitiva anche il numero di Nusselt locale B Nu Re.337 Re DPr da cui Nu Pr Re.378 Pr Re 3 Pr 3 Si ricorda che la soluzione esatta dell equazione di Polhausen fornisce Nu 3.33 Pr Re pertanto si conclude che attraverso il metodo integrale con una funzione prova polinomiale di secondo grado si perviene ad un errore relativo dell.5 %, il che dal punto di vista ingegneristico è più che accettabile. Sapendo che il Nusselt locale è hx Nu K si riesce a ricavare il coefficiente di scambio termico convettivo in funzione della coordinata X : 3 h X.337 Pr Re k X 7
29 Dall integrazione su una lastra di lunghezza L, il coefficiente convettivo medio h risulterà : h.674 ku 6 3 ν α L da cui si comprende come il coefficiente convettivo medio dipenda dalla radice della velocità del vento. Si riporta l andamento di h in funzione della velocità del vento: h U in 8
30 Calcolato il valore di h per diverse velocità del vento, si riporta l andamento del campo di temperatura in funzione del tempo per vari spessori di parete e varie velocità del vento : 9
31 3
32 3
33 Allegato : listato programma per grafici %/ Corpo semi_infinito/% clear all clc k_mattone.5; ; D; periodo4*36; omega*pi/periodo; c_mattone84; ro_mattone4; alfa_mattonek_mattone/ro_mattone*c_mattone; trif/omega; Lrifalfa_mattone/omega^.5; [:.:]; csi/lrif; %/ grafico dell' ampiezza di oscillazione in funzione %/ della lunghezza adimensionale /% % ampiezzaep-^.5/*csi; % plot csi,ampiezza; % label'spessore adimensionale' % ylabel'ampiezza oscillazione adimensionale' % pause % grafico della funzione adimensionale in funzione del tempo per valori % di L pari a _plot[ ]; csi_plot_plot/lrif; tao[:.:*pi]; ttrif*tao; % for i: % tetaep-^.5/*csi_ploti*costao- ^.5/*csi_ploti; % plottao,teta % label'tempo adimensionale' % ylabel'campo temperatura adimensionale' % hold on % pause % end % hold off % grafico dell' ampiezza di oscillazione in funzione % della lunghezza dimensionale attorno al valore o C/% ampiezza_dimd*ep-omega/*alfa_mattone^.5*; 3
34 plot,ampiezza_dim; title'ampiezza di oscillazione no vento' label'spessore parete' ylabel'ampiezza oscillazione temperatura' pause %/ grafico della funzione dimensionale in funzione del tempo per valori %/ di L pari a tempo:36:4*36; for i: temperatura+d*ep- omega/*alfa_mattone^.5*_ploti*cosomega*tempo_ploti*omega/*alfa_mattone^.5; plottempo,temperatura title'temperatura per L [ ] no vento' label'tempo s' ylabel'campo temperatura ' hold on pause end hold off %/ caso corpo investito dal vento L.5; ni_aria.57 k_aria.6; ro_aria.77; c_aria5; alfa_ariak_aria/ro_aria*c_aria; Uinf::6; %il metodo integrale con funzione prova di secondo grado ha fornito % Nu.378* Pr^/3 * Re^/ h_medio.756*k_aria*uinf.^.5*ni_aria^- /6*alfa_aria^-/3*L^-/ Bih_medio*Lrif/k_mattone; 33
35 %/ temperatura adimensionale % temperatura adimensionale con vento % for i: % FiBi/Bi+j^.5*ep-csi_ploti*j^.5*epj*tao; % temperatura_adimrealfi; % plottao,temperatura_adim % label'tempo adimensionale' % ylabel' temperatura adimensionale' % pause % hold on % end % hold off %temperatura dimensionale con vento for s::6 for i: temperatura_vento+d*realbis/bis+j^.5*ep- _ploti/lrif*j^.5*epj*t/trif; plott,temperatura_vento label'tempo' ylabel'campo temperatura convezione' title'temperatura per L [ ] convettivo ' end hold on pause end hold off plotuinf,h_medio 34
FISICA TECNICA AMBIENTALE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHIEURA FISICA ECNICA AMBIENALE rasmissione del calore: La conduzione in regime variabile Prof. Gianfranco Caruso A.A. 213/214 Conduzione in regime variabile Regime stazionario:
DettagliEsonero di Analisi Matematica II (A)
Esonero di Analisi Matematica II (A) Ingegneria Edile, 8 aprile 3. Studiare la convergenza del seguente integrale improprio: + x log 3 x (x ) 3 dx.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente
DettagliSTRATO LIMITE TURBOLENTO SU PIASTRA PIANA. P. Di Marco Termofluidodinamica Appl. SLT-1
STRATO LIMITE TURBOLENTO SU PIASTRA PIANA P. Di Marco Termofluidodinamica Appl. SLT-1 STRATO LIMITE TURBOLENTO - INTRODUZIONE A una certa distanza dal bordo di attacco lo strato limite diviene turbolento.
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ giugno Soluzione
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 23/24 giugno 24 Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. y r s s s2 y 2 K s dove Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni di
DettagliIllustrazione 1: Sviluppo dello strato limite idrodinamico in un flusso laminare interno a un tubo circolare
1 Flusso interno Un flusso interno è caratterizzato dall essere confinato da una superficie. Questo fa sì che lo sviluppo dello strato limite finisca per essere vincolato dalle condizioni geometriche.
Dettagli6.3 Corrente esterna uniforme: profilo di Blasius
F. Auteri e L. Quartapelle: Fluidodinamica. Capitolo 6 pagina 247 colore nero Ottobre 17, 26 PARAGRAFO 6.3: Corrente esterna uniforme: profilo di Blasius 247 ν 3 ψ 3 + ψ(x, ) =, ( ) ψ 2 ψ x 2 ψ(x, ) ψ(,
DettagliCognome: Nome: Matr. (e x 1 x)(1 x) 2/3 x (sin x) a
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 T. Totale Analisi e Geometria 1 Docente: Gianluca Mola 27/1/29 Ing. Industriale Cognome: Nome: Matr. Nello spazio sottostante gli esercizi devono essere riportati sia i risultati
Dettagliẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1
Alcuni esercizi risolti su: - calcolo dell equilibrio di un sistema lineare e valutazione delle proprietà di stabilità dell equilibrio attraverso linearizzazione - calcolo del movimento dello stato e dell
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE
RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE 1 PERDITE DI CARICO CONTINUE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliOscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie)
III a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Oscillazioni libere e risonanza di un circuito LC-serie (Trattazione analitica del circuito LC-serie) Con questa breve nota si vuole fornire la trattazione
DettagliEsercizi su similitudine ed analisi dimensionale
Esercizi su similitudine ed analisi dimensionale versione 0.3 1 Esercizio Il comportamento aerodinamico di una nuova vettura è caratterizzato dalla relazione fra due parametri adimensionali Π 1 = F Π 2
DettagliSistemi vibranti ad 1 gdl
Sistemi vibranti ad 1 gdl - vibrazioni forzate - 14 novembre 2 Le vibrazioni forzate di un sistema ad 1 gdl sono descritte dall equazione: mẍ + cẋ + x = F sin(ωt) (1) dove, con riferimento alla figura
DettagliRichiami sulle Equazioni Differenziali
Richiami sulle Equazioni Differenziali Ing. Alessio Merola Laboratorio di Biomeccatronica Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro II anno I semestre CdL in Informatica e Biomedica Generalità sulle
DettagliIl trasporto di energia termica: le interfacce solido-fluido e il trasporto convettivo. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
Il trasporto di energia termica: le interfacce solido-fluido e il trasporto convettivo Principi di Ingegneria Chimica Ambientale 1 Il Coefficiente di Scambio Termico Consideriamo l interfaccia fra un solido
DettagliSOLUZIONE DELL EQUAZIONE DI FOURIER PER PER PIASTRA SOTTILE CON SORGENTE TERMICA IN MOTO UNIFORME
SOLUZIONE DELL EUAZIONE DI FOURIER PER PER PIASTRA SOTTILE CON SORGENTE TERMICA IN MOTO UNIFORME Luca Ghezzi May 2 Abstract L equazione del calore di Fourier è risolta analiticamente nel caso di un mezzo
DettagliLezione 23: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui (3)
Lezione 3: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui 3) Federico Cluni maggio 5 Oscillazioni forzate Si è visto che, nel caso di oscillazioni libere, il moto della trave è dato dalla funzione vx,
DettagliAnalisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del terzo appello, 19 febbraio 2018 Testi 1
Scritto del terzo appello, 9 febbraio 208 Testi Prima parte, gruppo.. Per ciascuno dei seguenti punti dare le coordinate (polari o cartesiane) che mancano: a) = 0, = ; r = α = b) = 3, = 3; r = α = c) r
DettagliOscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile
Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,
DettagliCoefficiente di trasmissione del calore per convezione Metodo dell analisi dimensionale
Progettazione Impianti pe l architettura A.A. 2013-2014 Coefficiente di trasmissione del calore per convezione Metodo dell analisi dimensionale ing. Simona Bartocci e-mail: simona.bartocci@uniroma2.it
DettagliSistemi vibranti ad 1 gdl
Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria Sistemi vibranti ad 1 gdl - vibrazioni forzate - rev. 1. Le vibrazioni forzate di un sistema ad 1 gdl sono descritte dall equazione: mẍ + cẋ
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ luglio Soluzione
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 23/24 2 luglio 24 Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. s r y 2 s y K s2 Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni di stato
DettagliConvezione Conduzione Irraggiamento
Sommario 1 Dai sistemi discreti ai sistemi continui: equilibrio locale Deviazioni dalle condizioni di equilibrio locale Irreversibilità Equazioni integrali di bilancio 2 In questa lezione... Fenomeno della
DettagliLa Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi
La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio
DettagliLo strato limite di temperatura e concentrazione. Fenomeni di Trasporto
Lo strato limite di temperatura e concentrazione Fenomeni di Trasporto 1 Strato limite di velocità e di temperatura su un oggetto solido equazioni di bilancio continuità q. di moto lungo x q. di moto lungo
DettagliOSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE
OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato
DettagliAUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 20 luglio 2006: testo e soluzione
AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 2 luglio 26: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema lineare con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti
DettagliCorsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II. Padova, 26.1.
Corsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II Padova, 6.1.16 Si svolgano i seguenti esercizi facendo attenzione a giustificare le
DettagliESAME DI AERODINAMICA 16/4/2007
ESAME DI AERODINAMICA 6/4/2007 Un ala a pianta ellittica e distribuzione ellittica di portanza ha allungamento 6 ed apertura alare 2 m. Quando si muove in aria alla velocità di 50 km/h e sviluppa un C
DettagliSOLUZIONI APPROSSIMATE DELLO STRATO LIMITE SU UNA LASTRA PIANA
UNIVERSIA DEGLI SUDI DI SALERNO FACOLA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di rasmissione del calore Docente of. Ing. G. Cuccurullo a.a. / Metodo integrale SOLUZIONI APPROSSIMAE
DettagliESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007
ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007 Un ala a pianta ellittica e distribuzione ellittica di portanza ha allungamento 6 ed apertura alare 2 m. Quando si muove in aria alla velocità di 50 km/h e sviluppa un C
DettagliUniversità degli studi di Salerno
niversà degli studi di Salerno ipartimento di ingegneria meccanica Corso di trasmissione del calore esina n. 6/B a.a. /3 A cura di: ucio urso Adriano esta ocente: Prof. Gennaro Cuccurullo esina n. 6B Il
DettagliProva Esame 10 gennaio 08 Risposte agli esercizi d esame. Esercizio 1
Prova Esame gennaio 8 Risposte agli esercizi d esame Testo: Esercizio La crescita dei tumori può essere modellata con l equazione di Gompertz: dr R = a R ln K dove R è la dimensione (raggio [=] L) della
DettagliESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008
ESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008 Un ala finita viene investita da una corrente d aria con velocità 60 m/s. In una sezione dell ala la circolazione vale -0 m 2 /s e l incidenza indotta vale 0.5. La resistenza
DettagliESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008
ESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008 Un ala finita viene investita da una corrente d aria con velocità 60 m/s. In una sezione dell ala la circolazione vale -0 m 2 /s e l incidenza indotta vale 0.5. La resistenza
DettagliTrasmissione del calore:
Trasmissione del calore: - Conduzione - Convezione - Irraggiamento Cos è la Convezione: È lo scambio di calore che avviene tra una superficie e un fluido che si trovano a diversa temperatura e in movimento
DettagliTrasmissione del calore: Conduzione
Trasmissione del calore: Conduzione Trasmissione del calore: Conduzione Trasmissione del calore: Conduzione Sistema Costruttivo Muratura con isolante interposto e mattoni Spessore: 340 (mm) Resistenza:
DettagliLezione 8: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (8)
Lezione 8: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (8) Federico Cluni 3 marzo 205 Fattore di amplificazione in termini di velocità e accelerazione Nel caso l oscillatore elementare sia
DettagliPer rispondere al primo quesito è necessario avere una stima de volume della stanza, la cui base è la regione rappresentata in figura 1
Problema1 Suppletiva 2016 Soluzione 1. Per rispondere al primo quesito è necessario avere una stima de volume della stanza, la cui base è la regione rappresentata in figura 1 La regione ha un contorno
DettagliL α. α d. 1. calcolare la velocità con cui il corpo raggiunge la sommità del piano [8 punti]
Problema E1 Una molla di costante elastica 500 Nm 1 e di lunghezza a riposo l 0 10 cm si trova in fondo ad un piano lungo L m, con coefficiente di attrito trascurabile e inclinato di un angolo α 30 o rispetto
DettagliEquazioni differenziali lineari
Sito Personale di Ettore Limoli Lezioni di Matematica Prof. Ettore Limoli Sommario Lezioni di Matematica... Equazioni differenziali lineari... Generalità... Equazione differenziale lineare omogenea del
DettagliAUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 10 settembre 2008: testo e soluzione. y = x 2. x 1 = 1 x 2 = 1
AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 1 settembre 28: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema non lineare descritto dalle seguenti equazioni: ẋ 1
DettagliAnalisi 4 - SOLUZIONI (17/01/2013)
Corso di Laurea in Matematica Analisi 4 - SOLUZIONI 7//23 Docente: Claudia Anedda Utilizzando uno sviluppo in serie noto, scrivere lo sviluppo in serie di MacLaurin della funzione fx = 32 + x, specificando
Dettagli0.1 Trasporto solido generato dalle onde
DIPENE-morfodinamica/note5.tex 0. Trasporto solido generato dalle onde L utilizzo del teorema Π per la determinazione della forza indotta da un moto uniforme di intensitá U 0 che investe una sfera di diametro
DettagliCorsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II. Padova, 19.9.
Corsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II Padova, 19.9.2016 Si svolgano i seguenti esercizi facendo attenzione a giustificare
DettagliStrato limite compressibile
Capitolo 9 Strato limite compressibile Dopo aver derivato le equazioni di Navier-Stokes nel Cap. 1 e con l eccezione di quanto visto nel 5.9, si è sempre considerato il caso di un fluido ideale, governato
DettagliEsame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) (A.A. fino al 2017/2018) SOLUZIONE
Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) (A.A. fino al 2017/2018) Prova scritta 7 giugno 2019 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Si consideri il problema della regolazione di quota dell aerostato ad aria calda mostrato
DettagliConvezione in campo diffusivo. Analogia
Luca Cirelli matr. 219492 Diego Grazioli matr. 210816 Convezione in campo diffusivo INDICE DELLA LEZIONE DEL 16/03/2010 ARGOMENTO: CONVEZIONE IN CAMPO DIFFUSIVO Analogia Scambio Termico e Diffusione...
DettagliESAME DI AERODINAMICA 16/4/2007
ESAME DI AERODINAMICA 6/4/2007 Un ala a pianta ellittica e distribuzione ellittica di portanza ha allungamento 6 ed apertura alare 2 m. Quando si muove in aria alla velocità di 50 km/h e sviluppa un C
DettagliEquazioni differenziali
4 Equazioni differenziali Determinare le primitive di una funzione f(x) significa risolvere y (x) = f(x) dove l incognita è la funzione y(x). Questa equazione è un semplice esempio di equazione differenziale.
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2004/ settembre 2005 TESTO E SOLUZIONE
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 4/5 settembre 5 TESTO E Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. y y u - s5 sk y k s y 4 Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni
DettagliAUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 2008: testo e soluzione
AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 8: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti equazioni:
DettagliEquazioni differenziali Problema di Cauchy
Equazioni differenziali Problema di Cauch Primo esempio - Risolvere l equazione '( ) = g( ) con g( ) :[ a, b] R continua Teor. fondamentale del calcolo integrale ( ) = + g ( t )dt Primo esempio - Osserviamo
DettagliS.Barbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie. Cap. 2. Cinematica del punto
SBarbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie Cap 2 Cinematica del punto 21 - Posizione, velocitá e accelerazione di una particella La posizione di una particella puó essere definita, ad
DettagliAnalisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in variabili di stato
4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in variabili di stato Versione del 21 marzo 2019 In questo capitolo 1 si affronta lo studio, nel dominio del tempo, dei modelli di sistemi lineari,
DettagliEsercitazioni di Matematica
Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +
DettagliCINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE: MOTI RETTILINEI E INTRODUZIONE AL MOTO IN PIÙ DIMENSIONI PROF. FRANCESCO DE PALMA
CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE: MOTI RETTILINEI E INTRODUZIONE AL MOTO IN PIÙ DIMENSIONI PROF. FRANCESCO DE PALMA Sommario INTRODUZIONE ALLA CINEMATICA... 3 MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO...
DettagliLezione 22: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui (2)
Lezione : Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui () Federico Cluni 19 maggio 015 Esempi Si determinano le costanti di integrazione A, B, C e D per alcune condizioni di vincolo tipiche. Trave
DettagliCompito del 21 giugno 2004
Compito del 1 giugno 00 Una lamina omogenea di massa m è costituita da un quadrato ABCD di lato a da cui è stato asportato il quadrato HKLM avente i vertici nei punti medi dei lati di ABCD. La lamina è
DettagliLezione 11 Funzioni sinusoidali e onde
Lezione 11 Funzioni sinusoidali e onde 1/18 Proprietà delle funzioni seno e coseno sono funzioni periodiche di periodo 2π sin(α + 2π) = sin α cos α + 2π = cos α a Sin a Cos a a a 2/18 Funzione seno con
DettagliAnalisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y
Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 8--7 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.
DettagliProva di Meccanica Analitica I
Prova di Meccanica Analitica I 8 febbraio 7 Esercizio a) Le derivate del potenziale per x > sono date da 8x 3 x se x < V (x) = x ( + x ) se x > Quindi si ha V (x) = per x = x = ± Si ha quindi V (x) = x.
DettagliMOTO INTERNO ED ESTERNO. P. Di Marco Termofluidodinamica Appl. SL-1
MOO INERNO ED ESERNO P. Di Marco ermofluidodinamica Appl. SL-1 INRODUZIONE - DEFINIZIONI Moto esterno: Il flusso ad una certa distanza non è influenzato dalla presenza della parete. Moto interno: l intera
DettagliLo scambio termico conduttivo La Conduzione Termica in Transitorio. Corso di Trasmissione del calore
Lo scambio termico conduttivo La Conduzione Termica in Transitorio Corso di Trasmissione del calore Lo scambio termico conduttivo in regime Transitorio La soluzione di un problema di conduzione termica
DettagliI j e jarctag. ovvero. ESERCIZIO 7.1: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori.
EEO 7.: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori. 0 8e 3+ 4 ( 5 isulta necessario applicare le trasformazioni fra espressione polare ed
DettagliFISICA TECNICA AMBIENTALE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA FISICA TECNICA AMBIENTALE Trasmissione del calore: La convezione Prof. Gianfranco Caruso A.A. 2013/2014 Convezione (convehere = trasportare) Il meccanismo di
Dettagli1 Schemi alle differenze finite per funzioni di una variabile
Introduzione In questa dispensa vengono forniti alcuni elementi di base per la soluzione di equazioni alle derivate parziali che governano problemi al contorno. A questo scopo si introducono, in forma
Dettaglicos( ωt + ϕ)= Re v t = V o e jωt cos ωt + ϕ vt ()=V o e jϕ che è un numero complesso costante, di modulo V O ed e jωt = cos ωt + j sinωt
. METODO SIMBOLIO, O METODO DEI FASORI..Introduzione Questo metodo applicato a reti lineari permanenti consente di determinare la soluzione in regime sinusoidale solamente per quanto attiene il regime
DettagliFoglio Esercizi A (interpolazione, approssimazione, integrazione)
Foglio Esercizi A (interpolazione, approssimazione, integrazione) Esercizio cos( ) +, [,π ] Costruire una approssimazione f ( ) di f () utilizzando elemento di ermite a nodi non equispaziati (, π, π )
DettagliFluidodinamica, venerdì 9 settembre 2011
Fluidodinamica, venerdì 9 settembre 011 Parte di Fluidodinamica I Domanda 1 Le equazioni che governano le correnti incomprimibili devono essere completate con condizioni supplementari per potere determinare
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata
Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA 1 DIMENSIONAMENTO DI UN ALETTA Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com 06-7259-7127
DettagliESERCIZI DI ANALISI II Ingegneria Civile e dei Trasporti (M-Z) a.a. 2006/2007
ESERCIZI I ANALISI II Ingegneria Civile e dei Trasporti (M-Z) a.a. 006/007 1 FUNZIONI IN UE VARIABILI (I parte) Insiemi di definizione eterminare gli insiemi di definizione delle seguenti funzioni in due
DettagliEsprimendo il vettore (u, v) in coordinate polari (u = r cos θ, v = r sin θ), si ha. = u2 v 0 0 u 0 v
Università di Milano - Bicocca Corso di laurea di primo livello in Scienze statistiche ed economiche Corso di laurea di primo livello in Statistica e gestione delle informazioni Matematica II rova scritta
DettagliRegola dei trapezi. a, b punti fissi a priori. non fissi a priori (indeterminati) errore di integrazione. a, b
INTEGRAZIONE NUMERICA (Quadratura di Gauss) Regola dei trapezi I ( b a) f ( a) + f ( b) f (x) errore di integrazione f (x) f (a) f (b) a b x a a ' b' b x a, b punti fissi a priori a, b non fissi a priori
DettagliLez.21 Circuiti dinamici di ordine due. 1. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 21 Pagina 1
Lez.21 Circuiti dinamici di ordine due. 1 Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 21 Pagina 1 Circuito RLC serie All istante t=0 inseriamo il generatore
DettagliVibrazioni Meccaniche
Vibrazioni Meccaniche A.A. 2-22 Esempi di scrittura dell equazione di moto per sistemi a 2 gdl Turbina Una turbina pone in rotazione un generatore elettrico per mezzo della trasmissione schematizzata in
DettagliPolitecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Terzo Appello 8 Settembre 2014
Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Terzo Appello 8 Settembre 24 Cognome: Nome: Matricola: Compito A Es.: 9 punti Es.2: 8 punti Es.3: 8 punti Es.4: 8 punti Totale. Sia F la
DettagliFisica della costruzione 26
Fisica della costruzione 26 4. Ponti termici I ponti termici sono dei punti rispettivamente delle zone dell involucro, dove localmente si riscontrano dei cambiamenti del flusso di calore e delle temperature
DettagliEs. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale Teoria. Punteggi degli esercizi: Es.1: 8 punti; Es.2: 8 punti; Es.3: 8 punti; Es.4: 8 punti.
Es. Es. Es. 3 Es. 4 Totale Teoria Analisi e Geometria Terzo appello 8 Settembre 4 Compito B Docente: Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es.:
DettagliFondamenti di Meccanica Quantistica (Prof. Tarantelli)
Fondamenti di Meccanica Quantistica (Prof. Tarantelli) 1 MOTO LINEARE E L OSCILLATORE ARMONICO 2 EQUAZIONE DI SCHRODINGER Equazione di Schrödinger: descrive il comportamento di un insieme di particelle:
DettagliSCAMBIO TERMICO PER CONVEZIONE
SCAMBIO TERMICO PER CONVEZIONE Almeno uno dei due corpi che si scambiano calore è un fluido; Il fluido sia in moto relativo rispetto all altro corpo con cui scambia calore; La parte essenziale del fenomeno
DettagliOscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile
Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,
Dettagli13. Recipienti a parete spessa
13. Recipienti a parete spessa 13.1 Equazioni di Lamé Si pone che lo stato tensionale sia funzione solo di r e inoltre che dσ z /dr = 0 dɛ z /dr = 0 (1) Le equazioni che occorrono sono: Equazione di equilibrio
DettagliAnalisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = x 2 + 2y 2 x 3 y 3
Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del 7-7-8 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.
DettagliPROVE SCRITTE DI ANALISI MATEMATICA II (V.O.), ANNO 2005
PROVE SRITTE DI ANALISI MATEMATIA II (V.O.), ANNO 25 Prova scritta del 6/4/25 Si consideri la serie di potenze n=1 2n 2n 1 (2n + 1)!. Dopo aver determinato il suo insieme E di convergenza, si trovi una
DettagliControlli Automatici I
Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE II Sommario LEZIONE II Trasformata di Laplace Proprietà e trasformate notevoli Funzioni di trasferimento Scomposizione
DettagliEsame di Analisi Matematica 2 24/9/2013 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 2012/2013
Esame di Analisi Matematica 2 24/9/2013 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 2012/2013 Esercizio 1. Sia A il cerchio aperto del piano di centro l origine e raggio 1. Sia f(x, y) una
DettagliRichiami sulla resistenza termica equivalente
Lezione XLII 9/05/003 ora 8:30 0:30 Conduzione sfera cava, coefficiente di irraggiamento, esempi Originali di Azzolini Cristiano e Fontana Andrea ichiami sulla resistenza termica equivalente Ai fini della
DettagliCorso:Fisica moderna/calore specifico dei solidi/modello di Debye
1 / 5 Corso:Fisica moderna/calore specifico dei solidi/modello di Debye Debye riprende l intero modello di Planck per il corpo nero: non solo la quantizzazione dell energia ma anche l idea che vi siano
DettagliUNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica
7.09.0 Problema L interruttore indicato nel circuito in figura commuta nell istante t 0 dalla posizione AA alla posizione BB. Determinare le espressioni delle tensioni v (t) ev (t) per ogni istante di
DettagliFONDAMENTI DI AUTOMATICA. Prof. Maria Prandini
POLITECNICO DI MILANO FONDAMENTI DI AUTOMATICA Ingegneria Informatica e Ingegneria delle Telecomunicazioni Allievi da CM (incluso) a IM (escluso) Prof. Maria Prandini Anno Accademico 2017/18 Appello del
DettagliElementi di Teoria dei Sistemi
Parte 2, 1 Elementi di Teoria dei Sistemi Parte 2, 2 Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Ingresso Uscita Parte 2, 4 Cosa significa Dinamico?? e` univocamente determinata?
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello, V. Lacagnina e
DettagliIdentità ed equazioni
Matematica e-learning - Identità ed equazioni Prof. erasmo@galois.it A.A. 2009/2010 1 Generalità sulle equazioni Si consideri un uguaglianza tra due espressioni algebriche A = B Se si sostituiscono al
DettagliFONDAZIONI DI MACCHINE VIBRANTI: metodologia di analisi ed esempio pratico
FONDAZIONI DI ACCHINE VIBRANTI: metodologia di analisi ed esempio pratico 1. ETODOLOGIA DI ANALISI L azione delle macchine vibranti sul terreno attraverso le fondazioni si traduce sempre nella trasmissione
DettagliNome: Nr. Mat. Firma:
Controlli Automatici - A.A. / Ingegneria Gestionale Luglio - Esercizi Nome: Nr. Mat. Firma: Rispondere alle seguenti domande. a) Calcolare la trasformata di Laplace X(s) dei seguenti segnali temporali
DettagliAnalisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del sesto appello, 24 luglio 2017 Testi 1
Scritto del sesto appello, luglio 7 Testi Prima parte, gruppo.. Determinare i punti di massimo e minimo assoluti della funzione f( := 3 e relativamente alla semiretta, specificando se non ne esistano..
DettagliElementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo
Parte 2, 1 Parte 2, 2 Elementi di Teoria dei Sistemi Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Cosa significa Dinamico? Parte 2, 4? e` univocamente determinata? Ingresso
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Ho seguito il corso con Prof Giarré Prof. Biagiotti Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 12 gennaio 218 - Quiz Per ciascuno
DettagliCapitolo 12. Moto oscillatorio
Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre
Dettagli9.2 Il problema di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine
9.2 Il problema di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine 349 y = f(y, x), (9.23) allora la sostituzione z = y conduce all equazione del primo ordine z = f(z, x) nell incognita z = z(x).
Dettagli