Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 153

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 153"

Transcript

1 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 153 Per le funzione periodiche si può dimostrare una importante proprietà che prende il nome di sviluppo in serie di Fourier. ale proprietà consente di porre una qualsiasi funzione periodica a(t) come somma di infiniti termini del tipo A n sin(nωt) ed B n cos(nωt), con n intero ed ω = 2π/ = frequenza angolare, o spesso, per brevità, solo frequenza. In realtà si preferisce conservare al termine frequenza il significato di inverso del

2 154 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica periodo per cui f=1/=ω/2π; da cui il nome di frequenza angolare per ω. Se si pone infatti, per una generica funzione periodica a(t): si prova facilmente che: Il coefficiente A è, dunque, il valore medio della grandezza periodica. Analogamente si dimostra che: Nella dimostrazione basta far uso delle seguenti proprietà delle funzioni seno e coseno (con n m): sin nωt cos nωt dt = sin nωt cos mωt dt= In altri termini si fa uso del fatto che le funzioni sinusoidali hanno valor medio nullo, valore quadratico medio pari ad 1/2, e sono, come si dice, ortogonali tra di loro, intendendo con questo il fatto che il valor = sin nωt sin mωt dt = cos nωt cos mωt dt = ; 1 a t = A + A n sen nωt + B n cos nωt, 1 A = 1 A n = 2 B n = 2 sin nωt 2 dt = 1 a t sin nωt dt; a t cos nωt dt. a t dt. (V.86) cos nωt 2 dt = 2 1. (V.85) (V.87)

3 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 155 medio del prodotto di due funzioni sinusoidali di frequenza, mω/2π ed nω/2π, con m n, è nullo. Nell'immagine a lato sono rappresentate le prime tre componenti - che prendono il nome di armoniche della funzione sviluppata - di una funzione ad andamento "rettangolare"; nella seconda immagine le tre armoniche sono sommate e confrontate con la funzione originaria. Come si vede, anche se lo sviluppo di Fourier prevede un numero di armoniche infinito, spesso, utilizzando solo poche armoniche si ottiene una approssimazione soddisfacente della funzione sviluppata. Le funzioni sinusoidali godono, dunque, della notevole proprietà di poter rappresentare un grandissimo numero di funzioni diverse; non sono le sole in realtà, ma certamente le più comunemente usate. Infatti se siamo in regime lineare, se cioè è valido il principio di sovrapposizione degli effetti, una volta noto il comportamento di un sistema quando in esso tutte le grandezze variano con legge sinusoidale, è possibile ricavare il comportamento del sistema, utilizzando appunto la sovrapposizione degli effetti, in condizioni di variabilità temporale diverse. È questo uno dei motivi che, come avevamo anticipato, ci spinge a focalizzare la nostra attenzione sui generatori ideali di tipo sinusoidale. Un altro motivo, altrettanto importante, è, potremmo dire, di carattere essenzialmente pratico. Infatti sarebbe facile far vedere, utilizzando la legge di Faraday-Neumann, che il modo più naturale, in linea di principio, per costruire un generatore di f.e.m. è quello di far ruotare una spira conduttrice in un campo magnetico. Se il campo è uniforme, e la velocità angolare di rotazione della spira è costante, la forza elettromotrice che ne scaturisce è di forma d'onda sinusoidale. Naturalmente, le cose sono molto più complesse di quanto una descrizione così sintetica possa far immaginare; ma, al fondo, è questo uno dei

4 156 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica principali motivi per cui la produzione, e poi la trasmissione e la distribuzione, della energia elettrica si realizza in regime sinusoidale. È ragionevole, quindi, anche per questo motivo, dedicare a tali regimi un'attenzione particolare. Limitiamoci, dunque, a queste considerazioni di principio e interessiamoci invece di come l introduzione dei generatori variabili nel tempo, modifica il modello delle reti elettriche. Ancora una volta, chi desiderasse un approfondimento dell'argomento può leggere l'appendice A3. Consideriamo, per esempio, il circuito RL serie che abbiamo già preso in considerazione, e supponiamo che esso sia alimentato da un generatore di tensione sinusoidale e(t)= E M sen (ωt + α) - si noti il simbolo per il generatore ideale di tensione sinusoidale. È necessario assumere una fase iniziale α in quanto l origine dei tempi è già stata fissata quando si è assunto che l'interruttore viene chiuso a t=. Scriviamo l equazione che esprime la LK all'unica maglia presente. Si ha: v L + v R = e t. (V.88) enendo conto delle caratteristiche dei bipoli presenti si ottiene: di dt + R L i = e t L = L 1 E Msen ωt + α. (V.89) La soluzione dell omogenea associata sarà ancora del tipo k 1 e -R t/l, ma non possiamo più supporre che la soluzione particolare sia costante, in quanto il forzamento non è costante. Possiamo, però, utilizzare lo stesso modo di ragionare che ci ha portato a trovare la soluzione particolare quando il generatore di tensione era costante. In fondo nel caso del forzamento costante abbiamo cercato una soluzione particolare che avesse le stesse caratteristiche del forzamento, e cioè

5 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 157 costante. Nel caso del forzamento sinusoidale possiamo cercare una soluzione particolare che sia dello stesso tipo, cioè sinusoidale. Posto dunque i(t)=i M sen(ωt - ϕ), si ha: di dt = ω I Msen ωt - ϕ + π 2, e quindi, sostituendo nella (V.89): Ricordando ora che se: si ha: e: si ottiene in definitiva: e: I M ω sen ωt - ϕ + π 2 + R sen ωt - ϕ = L = L 1 E (V.9) ωt + α. Msen A M sen ωt + α + B M sen ωt + β = C M sen ωt + γ, C M 2 = A M 2 + B M 2 + 2A M B M cos α - β, γ = arctg A Msenα + B M senβ A M cosα + B M cosβ I M = E M R 2 + ωl 2, ϕ = arctg ωl R. (V.92) Come si vede, anche per un caso così elementare, i calcoli possono essere laboriosi. Fortunatamente c'è come evitarli. Prima di esaminare questo aspetto concludiamo il discorso sulla soluzione completa dell'equazione (V.89). Essa è del tipo: i t =ke - Rt L + I M sen ωt - ϕ. (V.91) (V.93) A questo punto si determina il valore della costante di integrazione imponendo la condizione iniziale:,

6 158 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica i = k - I M sen ϕ = I. (V.94) La soluzione (V.93) è ancora una volta somma di un termine che tende a zero ed un termine che, invece, si ripete periodicamente senza mai scomparire: la soluzione a regime permanente. A questo punto ci appare logico interpretare anche il regime stazionario, da cui abbiamo preso le mosse, come un regime permanente in cui i generatori, stazionari appunto, abbiano preso il sopravvento, e si sia persa traccia di un termine transitorio ormai estintosi nel tempo. Resta il fatto che il calcolo della soluzione permanente in regime sinusoidale è più complicato sul piano operativo. Nel seguito mostreremo come sia possibile costruire una metodologia che ci consenta di trattare il regime sinusoidale alla stessa maniera in cui abbiamo trattato il regime continuo. Sarà cosí possibile estendere le proprietà ed i teoremi delle reti già studiati anche al nuovo regime. Esercizi Per il circuito nell'immagine a lato si scriva l'equazione risolvente nella corrente i L. Occorrerà scrivere le equazioni che esprimono la validità delle leggi di Kirchhoff alla rete e, quindi, con qualche elaborazione, giungere ad una unica equazione nella incognita i L.

Lezione 13. Circuito R L C in evoluzione forzata. Circuito R L C in evoluzione forzata. ( t) = k 1 ( ) + E. Es. II.4, II.5, II.6. + v L.

Lezione 13. Circuito R L C in evoluzione forzata. Circuito R L C in evoluzione forzata. ( t) = k 1 ( ) + E. Es. II.4, II.5, II.6. + v L. ezione 13 Circuito C in evoluzione forzata E i C v + v C + = E v v C C dv C dt + v C + C d 2 v C dt 2 = di dt = E d 2 v C dt 2 + i = C dv C dt dv C dt v = i + v C C = E C Passiamo ora ad esaminare il caso

Dettagli

Capitolo VIII Dinamica dei circuiti di ordine superior e

Capitolo VIII Dinamica dei circuiti di ordine superior e Capitolo VIII Dinamica dei circuiti di ordine superior e Nei capitoli precedenti abbiamo già esaminato, partendo da alcuni classici esempi, gli aspetti salienti della soluzione di una rete elettrica in

Dettagli

I bipoli in regime dinamico: bipoli attivi.

I bipoli in regime dinamico: bipoli attivi. Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 145 I bipoli in regime dinamico: bipoli attivi. I circuiti in regime dinamico che abbiamo fino ad ora studiato contenevano esclusivamente bipoli passivi. La dinamica

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici Sergio Benenti Prima versione settembre 2013 Revisione settembre 2017? ndice 21 Circuito elettrico elementare

Dettagli

124 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica. I circuiti RC ed RL

124 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica. I circuiti RC ed RL 124 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica I circuiti RC ed RL Se nella rete sono presenti anche resistori, le cose si complicano. Consideriamo il caso della serie di un condensatore e di un resistore.

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge I segnali sinusoidali Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge del seguente tipo u = U sen( ω t+ ϕ ) Figura A andamento

Dettagli

Lezione 14. Vettori rotanti. RL con forzamento sinusoidale. e( t) = E M. i( t) = ke R L t + I M. e(t) E = RI + jω LI. E ( ) 2 ; η arctg ω L

Lezione 14. Vettori rotanti. RL con forzamento sinusoidale. e( t) = E M. i( t) = ke R L t + I M. e(t) E = RI + jω LI. E ( ) 2 ; η arctg ω L ezione 4 ( A) A Vettori rotanti ( A) Piano di Gauss A = Ae j( ωt+α ) = Acos( ωt + α ) + jasen( ωt + α ) Prima di procedere oltre, facciamo vedere perché il termine fasori. a parte reale ed il coefficiente

Dettagli

cos( ωt + ϕ)= Re v t = V o e jωt cos ωt + ϕ vt ()=V o e jϕ che è un numero complesso costante, di modulo V O ed e jωt = cos ωt + j sinωt

cos( ωt + ϕ)= Re v t = V o e jωt cos ωt + ϕ vt ()=V o e jϕ che è un numero complesso costante, di modulo V O ed e jωt = cos ωt + j sinωt . METODO SIMBOLIO, O METODO DEI FASORI..Introduzione Questo metodo applicato a reti lineari permanenti consente di determinare la soluzione in regime sinusoidale solamente per quanto attiene il regime

Dettagli

Lez.21 Circuiti dinamici di ordine due. 1. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 21 Pagina 1

Lez.21 Circuiti dinamici di ordine due. 1. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 21 Pagina 1 Lez.21 Circuiti dinamici di ordine due. 1 Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 21 Pagina 1 Circuito RLC serie All istante t=0 inseriamo il generatore

Dettagli

Energia accumulata in un condensatore

Energia accumulata in un condensatore Energia accumulata in un condensatore In base alla seconda legge di Kirchhoff istante per istante avremo Sappiamo che potenza istantanea fornita dal generatore Sostituendo nella eq. diff. e integrando

Dettagli

Esercizi: circuiti dinamici con generatori costanti

Esercizi: circuiti dinamici con generatori costanti ezione Esercizi: circuiti dinamici con generatori costanti ezione n. Esercizi: circuiti dinamici con generatori costanti. Esercizi con circuiti del I ordine in transitorio con generatori costanti. ircuiti..

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B/T-2

Esame Scritto Fisica Generale T-B/T-2 Esame Scritto Fisica Generale T-B/T- (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K] Prof. M. Sioli II Appello A.A. 013-01 - 9/01/01 Soluzioni Esercizi Ex. 1 Sulla superficie della Terra, in condizioni di bel

Dettagli

Correnti alternate. L di. dt 1 C. Equazione integro-differenziale a coefficienti costanti equivalente a. Idt + RI = dt = d I 1 R 1.

Correnti alternate. L di. dt 1 C. Equazione integro-differenziale a coefficienti costanti equivalente a. Idt + RI = dt = d I 1 R 1. Correnti alternate In condizioni quasi stazionarie (tempo impiegato dai segnali elettromagnetici per attraversare il circuito, piccolo rispetto alle variazioni di densita di carica e corrente) un circuito

Dettagli

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1.

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1. 1 Moti periodici 7. Forze elastiche Un caso particolare di moto accelerato è un moto periodico. In figura 1 è riportato un esempio di moto periodico unidimensionale. Un moto periodico si ripete identicamente

Dettagli

Onde. Antonio Pierro. Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere una a antonio.pierro[at]gmail.com

Onde. Antonio Pierro. Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere una  a antonio.pierro[at]gmail.com Onde Video Introduzione Onde trasversali e onde longitudinali. Lunghezza d'onda e frequenza. Interferenza fra onde. Battimenti. Moto armonico smorzato e forzato Antonio Pierro Per consigli, suggerimenti,

Dettagli

( ) ( t) Lezione 15. Teorema di Tellegen. Potenza in regime sinusoidale ( ) ( ) = 0. i k P = V I

( ) ( t) Lezione 15. Teorema di Tellegen. Potenza in regime sinusoidale ( ) ( ) = 0. i k P = V I ezion5 Anche in regime sinusoidale, naturalmente, il prodotto vi della tensione ai morsetti di un bipolo e della corrente che lo attraversa rappresenta, istante per istante, la potenza assorbita dal bipolo

Dettagli

Note sui circuiti a corrente alternata

Note sui circuiti a corrente alternata Note sui circuiti a corrente alternata Versione provvisoria. Novembre 018 1 Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Indice 1 Corrente alternata 1.1 Circuito

Dettagli

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie)

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie) III a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Oscillazioni libere e risonanza di un circuito LC-serie (Trattazione analitica del circuito LC-serie) Con questa breve nota si vuole fornire la trattazione

Dettagli

Segnali e trasformate

Segnali e trasformate Segnali e trasformate - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Segnali e trasformate DEIS-Università di Bologna Tel. 5 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Segnali e trasformate

Dettagli

Il modello circuitale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1

Il modello circuitale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1 Lez.6 Il modello circuitale Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1 Legge di Kirchhoff Legge di Kirchhoff delle correnti per gli insiemi

Dettagli

Capitolo VII I sistemi trifasi

Capitolo VII I sistemi trifasi Capitolo VII I sistemi trifasi Nell'introdurre il regime sinusoidale abbiamo accennato a come sia, in linea di principio, molto semplice i m m a g i n a re un generatore di tensione sinusoidale costruito

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 233. I segnali impulsivi

Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 233. I segnali impulsivi Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 233 I segnali impulsivi Un metodo completamente diverso di affrontare il problema della dinamica nei circuiti lineari è quello basato sulla convoluzione di risposte

Dettagli

Scopi del corso. lezione 1 2

Scopi del corso. lezione 1 2 lezione 1 1 Scopi del corso Lo studente saprà analizzare circuiti elettrici dinamici per determinare il loro comportamento nel dominio del tempo e per ricavare le proprietà essenziali nel dominio della

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Fasci di rette Siano r e r' due rette distinte di equazioni r: ax + by + c r': a' x + b' y + c' Consideriamo la retta combinazione lineare delle due

Dettagli

182 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica

182 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 182 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica All'aumentare del fattore di qualità del circuito, la curva di risonanza diventa sempre più ripida nell'intor- Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 183

Dettagli

Lez.16 Il metodo simbolico. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1

Lez.16 Il metodo simbolico. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1 Lez.16 Il metodo simbolico Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1 Regime sinusoidale Stato di funzionamento di un circuito in cui tutte

Dettagli

Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica

Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica Esercizio 1 Esercitazioni di Fisica LB per ingegneri - A.A. 23-24 Una sbarra conduttrice di lunghezza l è fissata ad un estremo ed è fatta ruotare con

Dettagli

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi.

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi. Corso di Laurea in Matematica Seconda prova in itinere di Fisica (Prof. E. Santovetti) 13 gennaio 016 Nome: La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli

Dettagli

Capitolo Trasformata di Laplace

Capitolo Trasformata di Laplace Capitolo Trasformata di Laplace. Segnali lo studio dei sistemi. Trasformata di Laplace.3 Antitrasformata di Laplace.4 Antitrasformata di Laplace: metodo delle frazioni parziali . SEGNALI PER LO STUDIO

Dettagli

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ 9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di L Ri cos( t) () dt La costante di tempo èτ L / R ms / 5s ; la soluzione della () è 5t i( t) Ke Acos(t θ ) () Sia A θ il fasore corrispondente alla risposta

Dettagli

Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti

Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti Generalità Il modello matematico di un qualsiasi sistema fisico in regime variabile conduce alla scrittura di una o più equazioni differenziali.

Dettagli

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e:

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e: Oscillazioni Applicando la legge di Faraday: E d l d ma Φ B con d l in direzione d E dl ovvero ovvero d + q / n base alla nostra scelta di polarizzazione di pero', si ha' che: dq Segue che: A d d q Allora,

Dettagli

Matematica II

Matematica II Matematica II 6..09 Norma.. Norma di un ettore. Sia fissato nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale monometrico con origine in un punto O. Possiamo interpretare un ettore = [ i ] = di

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 25 Adolfo Scimone. Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto

Geometria analitica del piano pag 25 Adolfo Scimone. Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto Geometria analitica del piano pag 5 Adolfo Scimone Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto Consideriamo una retta r di equazione r: ax by sia P ( x y), un punto del

Dettagli

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA Consideriamo un punto mobile sopra una qualsiasi linea Fissiamo su tale linea un punto O, come origine degli archi, e un verso di percorrenza come verso positivo;

Dettagli

Esercitazioni di Elettrotecnica

Esercitazioni di Elettrotecnica Esercitazioni di Elettrotecnica a cura dell Ing ntonio Maffucci Parte II: ircuiti in regime sinusoidale /3 Esercitazioni di Elettrotecnica /3 Maffucci ESEIZIONE N7: Fasori ed impedenze ESEIZIO 7 Esprimere

Dettagli

La serie di Fourier. Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici. Gianni Borghesan e Giovanni Marro

La serie di Fourier. Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici. Gianni Borghesan e Giovanni Marro La serie di Fourier Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici Gianni Borghesan e Giovanni Marro Indice Introduzione. Notazione............................. Analisi spettrale

Dettagli

Le lettere x, y, z rappresentano i segnali nei vari rami.

Le lettere x, y, z rappresentano i segnali nei vari rami. Regole per l elaborazione di schemi a blocchi Oltre alle tre fondamentali precedenti regole (cascata, parallelo, retroazione), ne esiste una serie ulteriore che consente di semplificare i sistemi complessi,

Dettagli

Applicazioni delle derivate alla Fisica

Applicazioni delle derivate alla Fisica Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Applicazioni delle derivate alla Fisica erasmo@galois.it Indice 1 Intensità di corrente elettrica 1 2 Tensione e corrente ai capi di un condensatore 2 3 Forza elettromotrice

Dettagli

I j e jarctag. ovvero. ESERCIZIO 7.1: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori.

I j e jarctag. ovvero. ESERCIZIO 7.1: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori. EEO 7.: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori. 0 8e 3+ 4 ( 5 isulta necessario applicare le trasformazioni fra espressione polare ed

Dettagli

Generatori equivalenti di tensione e cor rente

Generatori equivalenti di tensione e cor rente Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 61 Generatori equivalenti di tensione e cor rente Il teorema di sovrapposizione degli effetti è anche una notevole arma speculativa che consente di dimostrare proprietà

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Esercizio 1 (7 punti): Nella regione di spazio compresa tra due cilindri coassiali

Dettagli

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4 RETI LINERI 1 Leggi di Kirchoff. Metodo delle correnti di maglia R 1 R 3 I 1 I 3 E 1 J 1 J 2 J 3 I 2 I 4 R 4 I 5 R 5 I 6 R 6 J 4 R 7 Il calcolo delle correnti e delle differenze di potenziale in un circuito

Dettagli

3. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare quale delle seguenti funzioni soddisfa la relazione f(-x) = -f(x), per ogni numero reale x.

3. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare quale delle seguenti funzioni soddisfa la relazione f(-x) = -f(x), per ogni numero reale x. QUESITI 1 TRIGONOMETRIA 1. (Da Veterinaria 2014) Calcolare il valore dell espressione: cosπ + cos2π + cos3π + cos4π + + cos10π [gli angoli sono misurati in radianti] a) -10 b) -1 c) 0 d) 1 e) 10 2. (Da

Dettagli

Sviluppo in Serie di Fourier

Sviluppo in Serie di Fourier Capitolo Sviluppo in Serie di Fourier. Proprietà della Serie di Fourier Un segnale reale tempo continuo e periodico di periodo, per il quale sono valide le condizioni di Dirichlet vedi pag. 4 [], può essere

Dettagli

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es.1: 8 punti; Es.2: 8 punti; Es.3: 8 punti; Es.4: 8 punti.

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es.1: 8 punti; Es.2: 8 punti; Es.3: 8 punti; Es.4: 8 punti. Es Es Es Es Totale Analisi e Geometria Secondo compito in itinere 0 Gennaio 0 Compito A Docente: Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es: 8 punti;

Dettagli

Applicazioni. Lezione 13 1

Applicazioni. Lezione 13 1 Applicazioni Lezione 13 1 Generalità 1/2 Reti considerate: Reti passive con ingressi costanti o sinusoidali I contributi associati alle condizioni iniziali sono dei transitori I contributi associati agli

Dettagli

Fisica II. 7 Esercitazioni

Fisica II. 7 Esercitazioni Esercizi svolti Esercizio 7.1 Il campo magnetico che agisce perpendicolarmente ad un circuito costituito da 3 spire di 3 cm di diametro, passa da un valore di.4t a -.65T in 18 msec. Calcolare la tensione

Dettagli

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx ANALISI DI FOURIER Sia >. Una funzione f, definita per x R, si dice periodica di periodo, se f(x + = f(x, x R. ( Se una funzione è periodica di periodo, essa è anche periodica di periodo, 3,..., k,....

Dettagli

Università degli studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica A.A /2002 Mancini Fabio mtr: 30739

Università degli studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica A.A /2002 Mancini Fabio mtr: 30739 Università degli studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica A.A.. 2001/2002 Mancini Fabio mtr: 30739 1 Es. 4 Prova scritta del 04 luglio 1996. Determinare la corrente funzione del tempo

Dettagli

Le onde. Rappresentazione delle onde Classificazione delle onde Propagazione delle onde

Le onde. Rappresentazione delle onde Classificazione delle onde Propagazione delle onde Le onde Rappresentazione delle onde Classificazione delle onde Propagazione delle onde Definizione di onda Le onde sono perturbazioni locali di un mezzo continuo che si ripetono, nel tempo e/o nello spazio,

Dettagli

Potenza in regime sinusoidale

Potenza in regime sinusoidale 26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando

Dettagli

DISTRETTO FORMATIVO ROBOTICA - Verona

DISTRETTO FORMATIVO ROBOTICA - Verona La catena trasmissiva Tipicamente una catena di trasmissione si presenta nel seguente modo: La Trasmissione Sorgente: emette le informazioni sotto forma di grandezza fisica o elettrica. Trasduttore: si

Dettagli

Appunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di.

Appunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di. Derivate Definizione di derivata di f(x) in x D o f Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di. Consideriamo il rapporto (detto rapporto incrementale ) È evidente che il rapporto

Dettagli

Capitolo VI. I regimi sinusoidali

Capitolo VI. I regimi sinusoidali Capitolo VI I regimi sinusoidali Siamo dunque alla ricerca di una tecnica che ci consenta di semplificare le operazioni sulle grandezze sinusoidali. Osserviamo che nelle equazioni relative alla LKC ed

Dettagli

B B B. 5.2 Circuiti in regime sinusoidale. (a) (b) (c)

B B B. 5.2 Circuiti in regime sinusoidale. (a) (b) (c) V V A 5.2 Circuiti in regime sinusoidale 219 W B B B (a) (b) (c) Figura 5.4. Simboli del (a) voltmetro, (b) amperometro e (c) wattmetro ideali e relativi schemi di inserzione I I V Nel simbolo del voltmetro

Dettagli

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Simulazione compito d esame

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Simulazione compito d esame COGNOME NOME Matr. A Analisi Matematica (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Firma dello studente Tempo: 3 ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni

Dettagli

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I prova in itinere 1 Novembre 008 SOLUZIONE - 1 - D1. (punti 8 ) Rispondere alle seguenti domande: punto per ogni risposta corretta, - 0.5 per ogni risposta

Dettagli

1. Complemento ortogonale di un vettore non nullo Abbiamo visto che nel piano

1. Complemento ortogonale di un vettore non nullo Abbiamo visto che nel piano Geometria e Algebra (II), 11.12.12 1. Complemento ortogonale di un vettore non nullo Abbiamo visto che nel piano P O i vettori ortogonali ad un dato vettore non nullo descrivono una retta per O, e nello

Dettagli

i t = k ' e - t RC. v C t=0 + v R t=0 = 0,

i t = k ' e - t RC. v C t=0 + v R t=0 = 0, 13 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica Se avessimo provato a risolvere la (V.16) invece della (V.15) avremmo ottenuto, con un procedimento del tutto simile: Per individuare completamente la soluzione,

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

, 3x y = a 2 = b 2 + c 2 2bc cos α.

, 3x y = a 2 = b 2 + c 2 2bc cos α. Esercizi. Soluzioni. (.A ) Siano x = e y =. 2 (i) Calcolare e disegnare i vettori x, 2x, x, 0x. (ii) Calcolare e disegnare i vettori x + y, x y, y e x y. (iii) Calcolare x, y, x + y e x y. Sol. 2 0 (i)

Dettagli

CAMPO MAGNETICO ROTANTE

CAMPO MAGNETICO ROTANTE CAPO AGNETICO ROTANTE Un solo avvolgimento percorso da corrente comunque variabile nel tempo sostiene una distribuzione di f.m.m. (e quindi di induzione) fissa nello spazio e con asse di simmetria diretto

Dettagli

Fisica I, a.a Primo compitino

Fisica I, a.a Primo compitino Fisica I, a.a. 2015 2016 Primo compitino 10 Dicembre 2015, Ore 9:30 Aula Magna del Dipartimento Anna M. Nobili 1 Esempi di legge oraria e traiettoria 1 In un piano rappresentato dal sistema di assi cartesiani

Dettagli

CAMPO MAGNETICO ROTANTE

CAMPO MAGNETICO ROTANTE La teoria del campo magnetico rotante verrà utilizzata nel seguito per lo studio delle macchine asincrone e sincrone. Essa richiede la preliminare conoscenza di qualche nozione costruttiva che ora esporremo

Dettagli

Anno 3 Equazione dell'ellisse

Anno 3 Equazione dell'ellisse Anno Equazione dell'ellisse 1 Introduzione In questa lezione affronteremo una serie di problemi che ci chiederanno di determinare l equazione di un ellisse sotto certe condizioni. Al termine della lezione

Dettagli

&$0320$*1(7,&2527$17(

&$0320$*1(7,&2527$17( La teoria del campo magnetico rotante verrà utilizzata nel seguito per lo studio delle macchine asincrone e sincrone. Essa richiede la preliminare conoscenza di qualche nozione costruttiva che ora esporremo

Dettagli

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito quando: 1) il circuito è in presenza di un campo magnetico

Dettagli

SEGNALI E SISTEMI Proff. L. Finesso, M. Pavon e S. Pinzoni (a.a ) Homework assignment #2 Testo e Soluzione

SEGNALI E SISTEMI Proff. L. Finesso, M. Pavon e S. Pinzoni (a.a ) Homework assignment #2 Testo e Soluzione SEGNALI E SISTEMI Proff. L. Finesso, M. Pavon e S. Pinzoni (a.a. 00-005) Homework assignment # Testo e Soluzione Esercizio Si consideri l equazione differenziale ordinaria, lineare a coefficienti costanti

Dettagli

Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori

Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori Facoltà di Ingegneria Uniersità degli studi di Paia Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori Circuiti Elettrici Lineari a.a. 08/9

Dettagli

ESERCIZI sui VETTORI

ESERCIZI sui VETTORI ESERCIZI sui VETTORI 1. Calcolare la somma di v 1 (2, 3) e v 2 (1, 4). 2. Calcolare la somma di v 1 (1, 5, 4) e v 2 (6, 8, 2). 3. Calcolare il prodotto di α = 2 e v 1 (1, 4). 4. Calcolare il prodotto di

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è P 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d Esame (26/07/2010) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 2009/10 1 Matematica e Statistica Prova d Esame di MATEMATICA (26/07/2010) Università di Verona

Dettagli

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO Quando un punto materiale P si sposta di un tratto s per effetto di una forza F costante applicata

Dettagli

Misure con circuiti elettrici

Misure con circuiti elettrici Misure con circuiti elettrici Samuele Straulino Laboratorio di Fisica II - S.S.I.S. 2008 2009 http://hep.fi.infn.it/ol/samuele/dida.php Descriverò in particolare questi aspetti: comportamento a regime

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Lezione 5: strato fisico: limitazione di banda, formula di Nyquist; caratterizzazione del canale in frequenza Rappresentazione spettrale di un segnale Il grafico

Dettagli

per la matrice R, e: I 1 = G 11 V 1 + G 12 V 2, I 2 = G 21 V 1 + G 22 V 2,

per la matrice R, e: I 1 = G 11 V 1 + G 12 V 2, I 2 = G 21 V 1 + G 22 V 2, 100 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica Il caso N = 2 è particolarmente interessante tanto da meritare un nome speciale: doppio bipolo I parametri indipendenti saranno tre: R 11, R 22 ed R 12 =R 21

Dettagli

Indice. XI Prefazione. 1 Capitolo 1 METODO CIRCUITALE: COMPONENTI E LEGGI DI KIRCHHOFF Modello circuitale dei fenomeni elettromagnetici

Indice. XI Prefazione. 1 Capitolo 1 METODO CIRCUITALE: COMPONENTI E LEGGI DI KIRCHHOFF Modello circuitale dei fenomeni elettromagnetici XI Prefazione 1 Capitolo 1 METODO CIRCUITALE: COMPONENTI E LEGGI DI KIRCHHOFF 1 1.1 Modello circuitale dei fenomeni elettromagnetici 1.1.1 Modello a parametri concentrati, p. 1-1.1.2 Modello a parametri

Dettagli

Moti oscillatori. Parte I Oscillatore armonico

Moti oscillatori. Parte I Oscillatore armonico 1 10.1-10.2 OSCILLATORE ARMONICO Parte I Moti oscillatori 1 10.1-10.2 Oscillatore armonico Abbiamo visto che una situazione che si riconduce a soddisfare l equazione differenziale d 2 x(t) dt 2 +ω 2 x(t)

Dettagli

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Se un magnete è posto vicino ad un circuito conduttore chiuso, nel circuito si manifesta una f.e.m. quando il magnete è messo in movimento. Tale

Dettagli

Fisica Generale T2 - Prof. Mauro Villa CdL in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni 11 Gennaio 2018 Scritto - Onde

Fisica Generale T2 - Prof. Mauro Villa CdL in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni 11 Gennaio 2018 Scritto - Onde Fisica Generale T - Prof. Mauro Villa CdL in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni 11 Gennaio 018 Scritto - Onde Esercizi: 1) Un onda armonica viaggia lungo una corda, lunga L = 3.7 m e di massa m

Dettagli

Esperimenti computazionali con Mathematica: la trasformata di Fourier

Esperimenti computazionali con Mathematica: la trasformata di Fourier Matematica Open Source http://www.extrabyte.info Quaderni di Analisi Matematica 06 Esperimenti computazionali con Mathematica: la trasformata di Fourier Marcello Colozzo 3 0 5 5 0 Ω LA TRASFORMATA DI FOURIER

Dettagli

Equazioni differenziali ordinarie (ODE) lineari del secondo ordine a coefficienti costanti

Equazioni differenziali ordinarie (ODE) lineari del secondo ordine a coefficienti costanti Equazioni differenziali ordinarie (ODE) lineari del secondo ordine a coefficienti costanti Fulvio Bisi Corso di Analisi Matematica A (ca) Università di Pavia Facoltà di Ingegneria 1 ODE lineari del secondo

Dettagli

Rette e piani in R 3

Rette e piani in R 3 Rette e piani in R 3 In questa dispensa vogliamo introdurre in modo elementare rette e piani nello spazio R 3 (si faccia riferimento anche al testo Algebra Lineare di S. Lang). 1 Rette in R 3 Vogliamo

Dettagli

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1 Corso interno di Matematica compito scritto del 4.07.05 1. Dire se la serie converge e giustificare la risposta. n=1 1 n n+1 n Soluzione: Il criterio della radice o del rapporto falliscono; proviamo col

Dettagli

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Fisica Rapid Training Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Introduzione alle Leggi di Kirchhoff Nello schema di un circuito elettrico si possono identificare: Maglie: percorsi chiusi che

Dettagli

Analisi Matematica II 20062/23033 Ing. Edile/Meccanica Prova scritta completa 27/01/2015

Analisi Matematica II 20062/23033 Ing. Edile/Meccanica Prova scritta completa 27/01/2015 Analisi Matematica II 20062/23033 Ing. Edile/Meccanica Prova scritta completa 27/0/205 (9 crediti) Esercizio. Si verifichi se nel punto (0, 0) la funzione 3 ye y 2 /x 4 se x 0 f (x, y) = 0 se x = 0, è

Dettagli

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni.

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 27 Pagina 1 Conduttore in moto in un campo magnetico Supponiamo

Dettagli

Equazioni Differenziali

Equazioni Differenziali Equazioni Differenziali Carla A. Ferradini December 9, 217 1 Introduzione e notazioni Un equazione differenziale è un equazione che ha come incognita una funzione. In particolare un equazione differenziale

Dettagli

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a Questo documento riporta commenti, approfondimenti o metodi di soluzione alternativi per alcuni esercizi dell esame Ovviamente alcuni esercizi potevano essere risolti utilizzando metodi ancora diversi

Dettagli

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo

Dettagli

Elettrotecnica - Ing. Biomedica Ing. Elettronica Informatica e Telecomunicazioni (V. O.) A.A. 2013/14 Prova n luglio 2014.

Elettrotecnica - Ing. Biomedica Ing. Elettronica Informatica e Telecomunicazioni (V. O.) A.A. 2013/14 Prova n luglio 2014. ognome Nome Matricola Firma Parti svolte: E E E D Esercizio I I R 6 R 5 D 6 G 0 g Supponendo noti i parametri dei componenti e la matrice di conduttanza del tripolo, illustrare il procedimento di risoluzione

Dettagli

Ricordiamo che l operatore divergenza agisce su un campo vettoriale F ed è definito come segue: div F (x) = x i. i=1. x 2 + y 2

Ricordiamo che l operatore divergenza agisce su un campo vettoriale F ed è definito come segue: div F (x) = x i. i=1. x 2 + y 2 Capitolo 4 Campi vettoriali Ultimo aggiornamento: 3 maggio 2017 Ricordiamo che l operatore divergenza agisce su un campo vettoriale F ed è definito come segue: div F x = n F i x. x i i=1 Esercizio 4.1

Dettagli

Le meravigliose equazioni di Maxwell

Le meravigliose equazioni di Maxwell Le meravigliose equazioni di Maxwell Φ S ( E)=Q int /ϵ 0 Φ S ( B)=0 E d s= d Φ( B) dt B d d Φ( E ) s=μ 0 (i+ϵ 0 ) dt Cominciamo con ordine. I La prima delle equazioni di Maxwell è il teorema di Gauss.

Dettagli

1.9 Massimi e minimi vincolati

1.9 Massimi e minimi vincolati .9 Massimi e minimi vincolati Sia K un compatto di R N e sia f : K R una funzione continua. Per il teorema di Weierstrass, f assume massimo e minimo su K. Come determinarli? Se K ha punti interni e f è

Dettagli

Analisi matematica del fenomeno transitorio RL. Transitorio di un circuito RL alimentato a tensione costante: i +

Analisi matematica del fenomeno transitorio RL. Transitorio di un circuito RL alimentato a tensione costante: i + Analisi matematica del fenomeno transitorio Transitorio di un circuito alimentato a tensione costante: i + C + v r v c Quando viene applicata ad un circuito una tensione costante si ottiene la seguente

Dettagli

Prova scritta di Elettrotecnica professor Luigi Verolino

Prova scritta di Elettrotecnica professor Luigi Verolino Prova scritta di Elettrotecnica professor Luigi Verolino Cognome Matricola Nome Data La rete mostrata in figura, a riposo per t

Dettagli