L'EPN è associataadun rischio più elevato di tromboembolia venosa rispetto ai comuni stati di ipercoagulabilità ereditari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'EPN è associataadun rischio più elevato di tromboembolia venosa rispetto ai comuni stati di ipercoagulabilità ereditari"

Transcript

1 L'EPN è associataadun rischio più elevato di tromboembolia venosa rispetto ai comuni stati di ipercoagulabilità ereditari massimo Rischio relativo Rischio di sviluppare eventi tromboembolici venosi (VTE) RR 62 volte più alto rispetto alla popolazione generale EPN Deficit AT Deficit PC Deficit PS Fattore V di Leiden Mutazione PT AT, antitrombina; PC, Proteina C; PS, Proteina S; PT, Protrombina; VTE, tromboembolismo venoso La frequenza di eventi di tromboembolismo venoso (VTE) (n. per 100 pazienti-anno) si basa su 105 eventi di VTE in 1683,4 pazienti-anno e su una frequenza di VTE nella popolazione generale di 0,001 per anno. McKeage K. Drugs. 2011;71:

2 Rischio di primo evento ischemico (FEIS) elevato nei pazienti con EPN L età del FEIS nei pazienti con EPN è molto più bassa rispetto alla popolazione generale 1 2,3 1 2, Gostynski M et al. J Neurol 2006;253:86 91; 2.Hillmen P et al. Blood 2007;110: ; 3. Data on file. Alexion Pharmaceuticals, Inc.

3 La trombosi è la principale causa di morte nei pazienti con EPN 1 Rappresenta il 40 67% delle cause di morte 2 Il primo evento trombotico (ET) può essere fatale 2,3 Il primo ET aumenta il rischio di morte di 5-10 volte 2 Il 44% di pazienti sviluppa eventi trombotici clinici 2 Si verifica in sedi tipiche e atipiche 4 Non è adeguatamente gestita con l'anticoagulazione 2 Tutti i pazienti con EPN sono a rischio di trombosi 2 1. International PNH Group et al. Blood 2005;106: ; 2. Hillmen et al. Blood 2007;110: ; 3. Audebert HJ et al. J Neurol 2005;252: ; 4. Lee JW et al. Hematologica 2010;95(s2): Abstract 506

4 La trombosi si verifica sia in sedi tipiche sia venosa superficiale cerebrale/giugulare interna Embolo polmonare in sedi atipiche* Infarto miocardico/ angina instabile Evento cerebrovascolare/attacco ischemico transitorio ARTERIOSA epatica/ vena porta VENOSA mesenterica/della vena splenica venosa profonda* *124 eventi, 63 pazienti *Comprende il 18,5% a livello delle estremità inferiori e il 14,5% di altro tipo (vena cava inferiore, estremità inferiore bilaterale, vene pelviche, vene uretrali, vene ascellari, vene succlavie, e vene brachiocefaliche). Hillmen P et al. Blood 2007;110:

5 L'emolisi e alcuni sintomi clinici espongono i pazienti a un incremento del rischio di TE: Registro EPN della Corea del Sud LDH 1,5 x ULN 7.0 Dolore addominale LDH 1,5 x ULN + dolore addom Dolore toracico LDH 1,5 x ULN + dolore toracico Dispnea LDH 1,5 x ULN + dispnea Emoglobinuria LDH 1,5 x ULN + emoglobinuria *P<0,05 rispetto a LDH < 1,5 volte l ULN + assenza di sintomi TE: tromboembolia. ULN: limite superiore della norma Lee, JW et al. Int J Hematol. 2013;97: Rapporto di probabilità di TE

6 La trombosi e l associazione dell emolisi con uno o più sintomi clinici portano ad un aumento del tasso di mortalità Definita da storia di insufficienza renale acuta o tasso di filtrazione glomerulare stimato (< 60 ml/min/1.73 m2) rilevati prima o durante la diagnosi di EPN ULN: limite superiore della norma Jang JH, et al. J Korean Med Sci 2016; 31:

7 Patogenesi multifattoriale della trombosi nell'epn La patogenesi della trombosi nell'epn è il risultato di un'attivazione incontrollata del complemento 1 del complemento: fattori C5b 9 L'emolisi provoca riduzione dei livelli di ossido nitrico e vasocostrizione 2 4 Le piastrine subiscono modifiche morfologiche, rilasciano microparticelle (attivazione piastrinica), e formano aggregati (aggregazione piastrinica) 2,4 del complemento: fattore C5a I leucociti rilasciano fattore tissutale e citochine infiammatorie (IL-6) per avviare la coagulazione 2,3,5 I leucociti riducono l'espressione del recettore dell'attivatore del plasminogeno(par), causando una fibrinolisi compromessa 4 1. McKeage K. Drugs 2011;71: ; 2. Hill A et al. Br J Haematol 2007;137: ; 3. Weitz I. Thrombosis Res 2010;125:S106 S107; 4. Helley D et al. Hematologica.2010;95: ; 5. Markiewski MM et al. Trends Immunol 2007;28:

8 L'attivazione cronica incontrollata del complemento causa vasocostrizione e trombosi cronica incontrollata del complemento C5b-9 Emolisi cronica [NO] Regolazione compromessa della muscolatura liscia Vasocostrizione locale Effetto pro-infiammatorio sulle cellule endoteliali Emolisi cronica piastrinica Vasocostrizione locale C5a C5b-9 CLOT Infiammazione leucociti piastrine Aggregazione piastrine Infiammazione Lesione cellule endoteliali sistemica Adattamento da: Gladwin MT et al. Free Rad Biol & Med 2004;36: ; Rother RP et al. JAMA 2005;293:

9 Gli anticoagulanti bloccano solo una singola via di formazione della trombosi AMPLIFICAZIONE DEL COMPLEMENTO 1 EFFETTI DELLA DISREGOLAZIONE DEL COMPLEMENTO 1-3 TROMBOSI E DANNO D'ORGANO TERMINALE 3-6 Emolisi Nefropatia cronica Amplificazione del complemento Emoglobina libera / LDH NO NO 2NO 3 - Rimozione / ridotta sintesi dell ossido nitrico Ipertensione polmonare C5b-9 Complesso di attacco alla membrana C5a Anafilotossina proinfiammatoria leucocitaria piastrinica Rilascio di citochine Clivaggio del fibrinogeno Aggregazione piastrinica Warfarin Eparina NOAC 3 NO, ossido nitrico; NOAC, nuovi anticoagulanti orali. 1. Kelly R, et al. Ther Clin Risk Manag. 2009;5: Rother RP, et al. JAMA. 2005;293(13): Hill A, et al. Blood. 2013;121(25): Zatz R, et al. Hypertension. 1998;32(6): Rachidi S, et al. Eur J Intern Med. 2010;21(4): Hill A, et al. Br J Haematol. 2010;149(3):

10 Eventi trombotici in pazienti EPN nonostante la terapia anticoagulante 40

L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento

L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento Le analisi tramite risonanza magnetica nucleare (RMN) dei polmoni di 6/10 pazienti affetti da EPN senza evidenza di ET

Dettagli

I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi

I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi Trombosi I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi (n=91) (n=22) Hillmen P et al. Blood 2007;110:4123 4128. Il rischiodi TE èindipendentedalle

Dettagli

Dott.ssa Marina Cavaliere U.O.C Medicina I ed Ematologia Ospedale San Paolo di Savona. Savona, 6 novembre 2015

Dott.ssa Marina Cavaliere U.O.C Medicina I ed Ematologia Ospedale San Paolo di Savona. Savona, 6 novembre 2015 Dott.ssa Marina Cavaliere U.O.C Medicina I ed Ematologia Ospedale San Paolo di Savona Savona, 6 novembre 2015 Cos è il Complemento Come il complemento è responsabile dell EPN Conseguenze dell attivazione

Dettagli

Cos è il Complemento Come il complemento è responsabile dell EPN Conseguenze dell attivazione incontrollata del complemento nei

Cos è il Complemento Come il complemento è responsabile dell EPN Conseguenze dell attivazione incontrollata del complemento nei Cos è il Complemento Come il complemento è responsabile dell EPN Conseguenze dell attivazione incontrollata del complemento nei pazienti affetti da EPN Manifestazioni cliniche dell EPN Diagnosi di EPN

Dettagli

I passi avanti nelle opzioni terapeutiche impongonoo una diagnosi e un intervento precoci

I passi avanti nelle opzioni terapeutiche impongonoo una diagnosi e un intervento precoci I passi avanti nelle opzioni terapeutiche impongonoo una diagnosi e un intervento precoci Una diagnosi precoce è essenziale per un miglioramento della prognosi dei pazienti: EPN EPN associata a Disfunzione

Dettagli

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Dr. Alessandro Aiello ANGIOLOGIA A.S.P. Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa

Dettagli

Dati di Mortalità: Unione Europea

Dati di Mortalità: Unione Europea Dati di Mortalità: Unione Europea Malattie del sistema respiratorio 6% Malattie del sistema cardiocircolatorio 43% Cancro 26% Altre cause 20% Suicidi ed incidenti 5% Mortalità per cardiopatia ischemica

Dettagli

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici di natura embolica trombosi locale o cardiaca emboli non trombotici (settici, neoplastici)

Dettagli

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA Quando attivare lo screening Come interpretare i risultati Alberto Francisci I Cenacoli di Medicina Interna Il paziente cronico complesso Roma, 16 maggio 2015 Definizione

Dettagli

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa

Dettagli

RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO

RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA

Dettagli

TROMBOEMBOLIA POLMONARE

TROMBOEMBOLIA POLMONARE TROMBOEMBOLIA POLMONARE Ostruzione acuta o cronica di uno o piu` vasi arteriosi polmonari dovuta alla presenza di emboli provenienti da trombosi con sede nel sistema venoso periferico o piu`raramente dal

Dettagli

Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino

Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino Il sangue che coagula troppo: il problema delle trombosi familiari Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino TROMBOFILIA: tendenza ereditaria

Dettagli

Dott. M. Brignone. uremica atipica. Porpora trombotica trombocitopenica ASL 2 OSPEDALE SAN PAOLO MEDICINA 1 ED EMATOLOGIA SAVONA

Dott. M. Brignone. uremica atipica. Porpora trombotica trombocitopenica ASL 2 OSPEDALE SAN PAOLO MEDICINA 1 ED EMATOLOGIA SAVONA Dott. M. Brignone ASL 2 OSPEDALE SAN PAOLO MEDICINA 1 ED EMATOLOGIA SAVONA Sindrome emolitica uremica atipica Porpora trombotica trombocitopenica I sttscritt arce Brige ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto

Dettagli

Significato dello Studio SMILE nella Sindrome Coronarica Acuta. Dott. P.G. Demarchi SOC Cardiologia Casale Monferrato

Significato dello Studio SMILE nella Sindrome Coronarica Acuta. Dott. P.G. Demarchi SOC Cardiologia Casale Monferrato Significato dello Studio SMILE nella Sindrome Coronarica Acuta Dott. P.G. Demarchi SOC Cardiologia Casale Monferrato Azione dei Farmaci sul Sistema Renina-Angiotensina (RAS) IL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA

Dettagli

1. McCrae, K., Sadler, J., Cines, D. (2005). 2. R. Hoffman, Hematology Basic Principles and Practice (4th. Edition). Chpt 132, pp

1. McCrae, K., Sadler, J., Cines, D. (2005). 2. R. Hoffman, Hematology Basic Principles and Practice (4th. Edition). Chpt 132, pp Insufficienza renale acuta Ematuria macroscopica Febbre Incremento della creatininemia e dell azotemia Anemia acuta Emoglobina < 8 g/dl Test di Coombs negativo Schistocitosi (fino al 10%) Piastrinopenia

Dettagli

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione.  Cremona settembre 2016 Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S

Dettagli

Trombosi. Valerio De Stefano. Policlinico Gemelli Roma. VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche

Trombosi. Valerio De Stefano. Policlinico Gemelli Roma. VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sabato 28 aprile 2018 Trombosi Valerio De Stefano CRIMM Centro di Ricerca e Innovazione per le Malattie Mieloproliferative

Dettagli

Il trattamento della trombosi venosa profonda

Il trattamento della trombosi venosa profonda Il trattamento della trombosi venosa profonda Fiumicino, 19 dicembre 2015 www.cos.it/mediter Trombosi Venosa Profonda (DVT) [NOACs Anticoagulant therapy for venous thromboembolism] Glossario DVT (Deep

Dettagli

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Valbusa F. U.O. Medicina Generale Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar www.escardio.org/guidelines Fattori

Dettagli

Cellule enzimi Cofattori

Cellule enzimi Cofattori Emostasi Arresto di una emorragia in risposta a danno vascolare Sistema controllato che comprende: Cellule ematiche e tessutali Rete di enzimi attivanti ed inattivanti Cofattori derivati da cellule e tessuti

Dettagli

Trombosi. Silvia Betti. Policlinico Gemelli Roma. VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche

Trombosi. Silvia Betti. Policlinico Gemelli Roma. VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche VIII Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sabato 28 aprile 2018 CRIMM Centro di Ricerca e Innovazione per le Malattie Mieloproliferative Trombosi Silvia Betti

Dettagli

Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo

Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo Modulo 1 Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo Trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP): due aspetti dello stesso problema TVP ± EP = tromboembolismo venoso

Dettagli

L Emoglobinuria Parossistica Notturna. Dr Giovanni Andrea Berisso Direttore SC Medicina Interna II ASL 5 Spezzino

L Emoglobinuria Parossistica Notturna. Dr Giovanni Andrea Berisso Direttore SC Medicina Interna II ASL 5 Spezzino L Emoglobinuria Parossistica Notturna Dr Giovanni Andrea Berisso Direttore SC Medicina Interna II ASL 5 Spezzino L Emoglobinuria Parossistica Notturna L Emoglobinuria Parossistica Notturna ( EPN) è una

Dettagli

UN CASO DI TROMBOSI VENOSA RECIDIVANTE: SOLO INERZIA TERAPEUTICA? Montevarchi 8 Aprile 2017

UN CASO DI TROMBOSI VENOSA RECIDIVANTE: SOLO INERZIA TERAPEUTICA? Montevarchi 8 Aprile 2017 UN CASO DI TROMBOSI VENOSA RECIDIVANTE: SOLO INERZIA TERAPEUTICA? Montevarchi 8 Aprile 2017 Dott.ssa Maria Silvia Montini Dott.ssa Simona Brancati Dott. Rinaldo La Vecchia Medicina interna I ASL area vasta

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna. Direttore: Prof. Paolo Martelletti

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna. Direttore: Prof. Paolo Martelletti Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Direttore: Prof. Paolo Martelletti TERAPIA ANTICOAGULANTE: COME MUOVERSI? Dott. M. Luciani Dott. V. Spuntarelli Pagina 2 ANTICOAGULANTI DISPONIBILI EPARINA

Dettagli

Le Malattie Cardiovascolari:

Le Malattie Cardiovascolari: Le Malattie Cardiovascolari: -le proporzioni del problema - il substrato biologico Prof. Plinio Fabiani 23/10/2008 Interesse sulle malattie CV Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa più importante

Dettagli

L emostasi. a cura di Antonio Incandela

L emostasi. a cura di Antonio Incandela L emostasi a cura di Antonio Incandela innanzitutto che cos è Col termine emostasi si indica l insieme di processi biochimici e cellulari che consente di arrestare il sanguinamento, impedendo così un eccessiva

Dettagli

Coagulazione del sangue

Coagulazione del sangue Coagulazione del sangue Caratteristiche principali dei sistemi intrinseco ed estrinseco di attivazione del fattore X Meccanismi di attivazione della trombina e ruolo della vitamina K Attivazione della

Dettagli

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT PE Il tromboembolismo Venoso (TEV) Patologia caratterizzata dalla formazione di trombi all interno del corrente circolatorio venoso EP Con il termine TromboEbolismo

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

Test genetico Trombofilia: un buon percorso diagnostico può proteggere da una cattiva circolazione.

Test genetico Trombofilia: un buon percorso diagnostico può proteggere da una cattiva circolazione. medicina classica e molecolare T R O M B O F I L I A Test genetico Trombofilia: un buon percorso diagnostico può proteggere da una cattiva circolazione. Pensai a quanti luoghi qualcuno ha nel sangue e

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Nome Indirizzo Telefono Sesso Nazionalità Luogo e Data di nascita

INFORMAZIONI PERSONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Nome Indirizzo Telefono Sesso  Nazionalità Luogo e Data di nascita F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Sesso E-mail Nazionalità Luogo e Data di nascita doris.barcellona@unica.it Italiana ISTRUZIONE

Dettagli

Trombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici. Dr. A.Lojacono. Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia

Trombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici. Dr. A.Lojacono. Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia Trombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici Dr. A.Lojacono Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia TROMBOFILIE CONGENITE IN GRAVIDANZA: SAPPIAMO DAVVERO

Dettagli

LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE. Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U.

LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE. Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U. LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U. Parini Aosta Torino, 21 ottobre 2011 1 L EMOPERFUSIONE E il trattamento extracorporeo

Dettagli

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014 Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica

Dettagli

NETWORK EMATOLOGICO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

NETWORK EMATOLOGICO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA NETWORK EMATOLOGICO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 2009 Da' aggiorna' al 2011 Cortesia Dr. A. De Vivo Ricerca di cloni EPN su so@opopolazioni emacche di pazienc (5 pazienc posicvi, eta compresa tra 35 e

Dettagli

Formazione OMCT OSTETRICIA Dr.ssa Claudia Canonica

Formazione OMCT OSTETRICIA Dr.ssa Claudia Canonica 12.02.2014 Formazione OMCT OSTETRICIA Dr.ssa Claudia Canonica Primario Ginecologia e Ostetricia Ospedale Regionale Bellinzona e Valli claudia.canonica@eoc.ch Gravidanza come fattore di stress fisico cardiovascolare

Dettagli

Latrombosi venosa profonda

Latrombosi venosa profonda LUGLIO.qxd ok1 25-08-2004 15:03 Pagina 79 a cura di Pompeo Pindozzi Centomila persone colpite, dodicimila decessi. Questi i numeri di una delle malattie cardiovascolari più diffuse La trombosi è la terza

Dettagli

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive

Dettagli

La prevenzione delle trombosi

La prevenzione delle trombosi Prevenzione Patologie Cardiovascolari La prevenzione delle trombosi Francesca Spirito Fiano Romano 18 Novembre 2017 Trombosi Problema importante, complesso e diffusissimo nella popolazione Causa più frequente

Dettagli

PTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di

Dettagli

TromboEmbolismo Venoso

TromboEmbolismo Venoso TromboEmbolismo Venoso Fattori di Rischio Emilio Santoro UOC Medicina Casentino TEV: FATTORI DI RISCHIO Il rischio individuale di tromboembolia venosa varia in misura rilevante ed è il risultato dell

Dettagli

Malattie del glomerulo renale

Malattie del glomerulo renale Malattie del glomerulo renale Malattie del glomerulo renale Da disordini genetici Sdr. Alport Da disordini immunologici (le più frequenti) Da immunocomplessi (Ab combinato con un Ag non correlato con il

Dettagli

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora

Dettagli

Libretto dell anticoagulazione

Libretto dell anticoagulazione Fondazione Svizzera di Cardiologia Con impegno contro le cardiopatie e l ictus cerebrale Libretto dell anticoagulazione per pazienti in terapia con anticoagulanti orali o con antiaggreganti piastrinici

Dettagli

Trombosi splancniche. Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze

Trombosi splancniche. Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze Sesta Giornata Fioren-na dedicata ai pazien- con mala4e mieloprolifera-ve croniche Sabato 9 Aprile 2016 Trombosi splancniche Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze

Dettagli

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID)

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) Dott.ssa Livia Manzella Dipartimento di Bio-Medicina Clinica e Molecolare Università di Catania Essa consiste nell attivazione della reazione a cascata della

Dettagli

FIBRILLAZIONE ATRIALE

FIBRILLAZIONE ATRIALE FIBRILLAZIONE ATRIALE DEFINIZIONE La fibrillazione atriale è un aritmia sopraventricolare caratterizzata da desincronizzazione elettrica completa Vi corrisponde la perdita della funzione emodinamica (compromissione

Dettagli

CONSIDERAZIONI ORTOPEDICHE SULLA TROMBOSI VENOSA PROFONDA

CONSIDERAZIONI ORTOPEDICHE SULLA TROMBOSI VENOSA PROFONDA CONSIDERAZIONI ORTOPEDICHE SULLA TROMBOSI VENOSA PROFONDA La malattia tromboembolica Rappresenta oltre un terzo di tutte le malattie vascolari I pazienti ortopedici sono ad alto rischio Protesi articolare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID Candidata: Giorgia Albarello Relatore: Maurizio Miglino CID

Dettagli

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate

Dettagli

La terapia compressiva nelle malattie venose

La terapia compressiva nelle malattie venose Controindicazioni a profilassi farmacologica od in associazione ad essa. Allettamento prolungato cronico Trombosi venosa profonda. Arto inferiore tumefatto rispetto al controlaterale La terapia compressiva

Dettagli

SINDROME CORONARICA ACUTA

SINDROME CORONARICA ACUTA SINDROME CORONARICA ACUTA Terapia antiaggregante e anticoagulante Quale e per quanto tempo Silvia Brach Prever Cardiologia Ospedale San Giovanni Bosco STUDI SUGLI ANTIAGGREGANTI Terapia antiaggregante

Dettagli

Soggetto attuatore R.T.I. A.T.E.SI.

Soggetto attuatore R.T.I. A.T.E.SI. Ministero dello Sviluppo Economico Ministro per la Coesione Territoriale Ministero della Salute UNIONE EUROPEA Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - PROGETTO POAT SALUTE - Soggetto attuatore R.T.I. A.T.E.SI.

Dettagli

Endocrinologo e Cardiologo: Ipertiroidismo e Dolore Toracico

Endocrinologo e Cardiologo: Ipertiroidismo e Dolore Toracico Endocrinologo e Cardiologo: Ipertiroidismo e Dolore Toracico Vincenzo Triggiani Endocrinologia e Malattie Metaboliche Università degli Studi di Bari Aldo Moro Aspetti epidemiologici Elevata prevalenza

Dettagli

Combattere la fibrillazione atriale nel mondo reale

Combattere la fibrillazione atriale nel mondo reale Combattere la fibrillazione atriale nel mondo reale Terminato in Europa l arruolamento di ETNA-AF Europe, il registro real life europeo su LIXIANA (edoxaban) Contributo importante dell Italia, con 3.353

Dettagli

Quei raggi mancati. Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti

Quei raggi mancati. Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti Quei raggi mancati Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti Monza, 19 novembre 2016 N. G. 4 anni 6 mesi Anamnesi fisiologica e patologica remota silenti. In famiglia: nonno paterno con carcinoma renale e trombosi

Dettagli

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze) Trombocitemia essenziale Paola Guglielmelli (Firenze) Incidenza: 1 per 100.000 ab/anno Prevalenza: 10 40 per 100.000 Aumentata conta piastrinica (> 450 x 109/L) Storia naturale della TE Neoplasia mieloproliferativa

Dettagli

Le complicanze tromboemboliche nella fibrillazione atriale trattata con cardioversione elettrica Dott.

Le complicanze tromboemboliche nella fibrillazione atriale trattata con cardioversione elettrica Dott. 25-05-2018 Le complicanze tromboemboliche nella fibrillazione atriale trattata con cardioversione elettrica Dott.ssa Ernesta Dores La maggior parte degli ictus cerebrali che insorgono in pazienti con fibrillazione

Dettagli

L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione.

L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione. L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione. G. Morgante, C. Mangani, A. Delia, MC Musacchio, V. De Leo Dipartimento di Pediatria, Ostetricia e Medicina della Riproduzione Università

Dettagli

TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI CON TUMORI SOLIDI Informazioni per i pazienti. A cura di: Maria Cristina Petrella

TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI CON TUMORI SOLIDI Informazioni per i pazienti. A cura di: Maria Cristina Petrella NEI PAZIENTI CON TUMORI SOLIDI A cura di: Maria Cristina Petrella 30 giugno 2015 Gruppo di lavoro Linea Guida AIOM 2014 TROMBOEMBOLISMO VENOSO Coordinatore: Sandro Barni Oncologia Medica - A.O. Treviglio-Caravaggio

Dettagli

La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze

La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze Simposio: I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze Dr. Francesco Cacciatore Cardiologia Riabilitativa Laboratorio della valutazione della Complessità

Dettagli

START-Register Primi Dati Nazionali. Emilia Antonucci

START-Register Primi Dati Nazionali. Emilia Antonucci START-Register Primi Dati Nazionali Emilia Antonucci OBIETTIVO -Registro informatizzato, prospettico osservazionale -Raccogliere in modo standardizzato informazioni cliniche sull impiego dei diversi farmaci

Dettagli

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte prima Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Trombofilia Anomalia dell'emostasi che predispone alla trombosi, può essere

Dettagli

Campo obbligatorio ai E

Campo obbligatorio ai E Campo obbligatorio ai E LIXIANA (edoxaban)- fini dell'eleggibilità Ictus ed Embolia stemica, Prevenzione nei pz con FANV Campo obbligatorio RP Registrazione Paziente EDC Eleggibilità e Dati Clinici NTA

Dettagli

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte seconda Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Anatomia del sistema venoso degli arti inferiori Trombosi venosa superficiale

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

Diabete Mellito Tipo 2 e Rischio CV: Uptodate della Gestione Clinica Albano laziale 9 giugn0 2018

Diabete Mellito Tipo 2 e Rischio CV: Uptodate della Gestione Clinica Albano laziale 9 giugn0 2018 Diabete Mellito Tipo 2 e Rischio CV: Uptodate della Gestione Clinica Albano laziale 9 giugn0 2018 Il sottoscritto Rinaldo Guglielmi ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo

Dettagli

INTRODUZIONE. Introduzione

INTRODUZIONE. Introduzione Introduzione INTRODUZIONE Gli obiettivi di questa tesi sono: - Formulare un ipotesi di utilizzo del sistema infermieristico educativo e di sostegno di D. Orem per i pazienti affetti da trombosi venosa

Dettagli

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla

Dettagli

Il sonno nelle patologie cardiovascolari. Dott. Augusto Fontana Neurologo

Il sonno nelle patologie cardiovascolari. Dott. Augusto Fontana Neurologo Il sonno nelle patologie cardiovascolari Dott. Augusto Fontana Neurologo Sonno: poesia.. «I sogni rappresentano la via maestra verso l inconscio» (Freud) Il sonno è immagine della morte. (Marco Tullio

Dettagli

CARDIOPATIA ISCHEMICA

CARDIOPATIA ISCHEMICA CARDIOPATIA ISCHEMICA Obiettivi formativi Capire cos è la cardiopatia ischemica Sapere quali sono le cause Conoscere le principali forme cliniche Sapere quali sono i principali clinici Conoscere come si

Dettagli

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico Modulo 3 La prevenzione secondaria Sessione 3.1 Il controllo farmacologico durata: 30 min. 0 di 11 Obiettivi di apprendimento della sessione conoscere le tecniche di controllo farmacologico a LT descrivere

Dettagli

La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale. Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale. Dott Daniela Poli 17 giugno 2008

La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale. Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale. Dott Daniela Poli 17 giugno 2008 La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale Dott Daniela Poli 17 giugno 2008 Indicazione Protesi valvolari cardiache Intervallo terapeutico

Dettagli

plasma cellule acqua ioni proteine sostanze nutritizie scarto ormoni

plasma cellule acqua ioni proteine sostanze nutritizie scarto ormoni Il sangue Il sangue è formato da plasma e cellule (parte corpuscolata). Il plasma (55% in volume) contiene acqua, ioni e proteine, oltre a sostanze nutritizie, prodotti di scarto e ormoni. Le cellule del

Dettagli

TROMBOFILIE EREDITARIE

TROMBOFILIE EREDITARIE WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ TROMBOFILIE EREDITARIE La trombofilia identifica una tendenza a sviluppare trombosi conseguenti ad alterazioni del sistema coagulativo o fibrinolitico su base ereditaria o acquisita

Dettagli

TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda

TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda Dr. Gisella Sciortino U.O.C. di Cardiologia A.S.P. PA- Ospedale di Partinico TROMBOEMBOLISMO

Dettagli

Dott. Francesco CONI. Responsabile servizio di Broncoscopia. S.C. Pneumologia

Dott. Francesco CONI. Responsabile servizio di Broncoscopia. S.C. Pneumologia Dott. Francesco CONI Responsabile servizio di Broncoscopia S.C. Pneumologia Cos e il fumo di tabacco? Un aerosol, cioe una miscela di sostanze allo stato solido e gassoso contenente circa 5.000 sostanze,

Dettagli

La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente

La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente APPROFONDIMENTI, 2 novembre 2015 La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente A cura di Walter Ageno L incidenza di trombosi venose diagnosticate in modo incidentale dopo esecuzione

Dettagli

Valutazione clinica del rischio tromboembolico

Valutazione clinica del rischio tromboembolico Valutazione clinica del rischio tromboembolico Dr. Alessandro Aiello ANGIOLOGIA A.S.P. Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di valutazione

Dettagli

Ruxolitinib nella mielofibrosi. Francesca Palandri Istituto di Ematologia L.e A. Seràgnoli Università di Bologna

Ruxolitinib nella mielofibrosi. Francesca Palandri Istituto di Ematologia L.e A. Seràgnoli Università di Bologna Ruxolitinib nella mielofibrosi Francesca Palandri Istituto di Ematologia L.e A. Seràgnoli Università di Bologna 1 212: Ruxolitinib è stato approvato in EU 214: Ruxolitinib è disponibile in Italia Ruxolitinib

Dettagli

La Trombosi venosa profonda, l embolia polmonare, la fibrillazione atriale non valvolare: ruolo dei nuovi anticoagulanti orali nella pratica clinica

La Trombosi venosa profonda, l embolia polmonare, la fibrillazione atriale non valvolare: ruolo dei nuovi anticoagulanti orali nella pratica clinica La Trombosi venosa profonda, l embolia polmonare, la fibrillazione atriale non valvolare: ruolo dei nuovi anticoagulanti orali nella pratica clinica 10 aprile e 19 Giugno 2018 - Clinica Villa dei fiori,

Dettagli

Come interpretare correttamente i test di coagulazione

Come interpretare correttamente i test di coagulazione Società Italiana per lo Studio dell'emostasi e della Trombosi Abano Terme 9-12 novembre 2016 Come interpretare correttamente i test di coagulazione Elena M. Faioni, Francesco Marongiu Donna (40 anni) alla

Dettagli

PT PRADAXA (dabigatran) E Campo obbligatorio ai fini dell'eleggibilità O Campo obbligatorio

PT PRADAXA (dabigatran) E Campo obbligatorio ai fini dell'eleggibilità O Campo obbligatorio cognome) Tel. e-mail Cognome me CF Data di nascita PT PRADAXA (dabigatran) Campo obbligatorio ai fini dell'eleggibilità Campo obbligatorio RP Registrazione Paziente NTA BN: la presente scheda, una volta

Dettagli

La Malattia Tromboembolica Venosa

La Malattia Tromboembolica Venosa La Malattia Tromboembolica Venosa Dr. Angelo Ghirarduzzi Responsabile SSD Angiologia Dpt di Medicina Interna e Specialita Mediche ASMN Reggio Emilia 09.12.09 Il Tromboembolismo Venoso LE TROMBOFILIE EREDO-

Dettagli

LA MALATTIA TROMBOTICA DELLE VENE Trombosi Venosa Profonda Tromboflebite superficiale Embolia polmonare

LA MALATTIA TROMBOTICA DELLE VENE Trombosi Venosa Profonda Tromboflebite superficiale Embolia polmonare LA MALATTIA TROMBOTICA DELLE VENE Trombosi Venosa Profonda Tromboflebite superficiale Embolia polmonare P.F. Tropeano Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Azienda Ospedaliera S.M. degli Angeli Pordenone

Dettagli

STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2

STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2 UO Neurologia Ospedale S. Giovanni di Dio CROTONE STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2 Domenico Pirritano Caso clinico Donna di 46 anni APR: emangioblastoma cervicale trattato CH nel 2006 (residua emisindrome

Dettagli

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Indice. Prefazione... Hanno collaborato... Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione

Dettagli

Gennaro Santoro Nessun conflitto di interesse

Gennaro Santoro Nessun conflitto di interesse DISCLOSURE INFORMATION Gennaro Santoro Nessun conflitto di interesse Mechanisms of ischemic stroke and prevalence of PFO OTHERS LARGE ARTERY CARDIOEMBOLISM ATHEROSCLEROSIS 5% 20% 20% LACUNES 25% 30% CRYPTOGENIC

Dettagli

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO Vasculopatie venose Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO CASO CLINICO Manfredi, 63 anni Anamnesi patologica remota: Ipertensione arteriosa Dislipidemia Insufficienza venosa di grado lieve

Dettagli

Esiti e qualità dell assistenza diabetologica.

Esiti e qualità dell assistenza diabetologica. Esiti e qualità dell assistenza diabetologica paolo.francesconi@ars.toscana.it Esiti e qualità dell assistenza diabetologica in Toscana: - la situazione in sintesi - confronto con le altre regioni - impatto

Dettagli

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA

Dettagli

Come migliorare le performances

Come migliorare le performances Come migliorare le performances La registrazione dei dati e la gestione delle patologie croniche Sono i metodi per migliorare gli outcomes del Progetto Qualità Le più importanti delle patologie croniche

Dettagli

ECOCOLORDOPPLER EPATICO

ECOCOLORDOPPLER EPATICO ECOCOLORDOPPLER EPATICO Paolo Cabassa ASST FRANCIACORTA, Chiari(BS) Percorso Sommario CIRROSI e Post Tx, Tips ipertensione portale Anatomia vascolare epatica trombosi Budd Chiari Disturbi della vascolarizzazione

Dettagli

Ipertensione arteriosa Percorso

Ipertensione arteriosa Percorso Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE

Dettagli

Vittorio Sargentini- SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio

Vittorio Sargentini- SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio Vittorio Sargentini- SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio Ricerca di nuovi strumenti diagnostici Biomarcatore ideale 1. Operare uno screening al momento della comparsa

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO BASSO RISCHIO - Chirurgia generale e ginecologica maggiore in paziente di età < 40 anni senza altri fattori di rischio. - Chirurgia generale e ginecologica

Dettagli