La cellula e il microambiente
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- Raimonda Rocco
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1 La cellula e il microambiente Risposte adattative Atrofia Ipertrofia Iperplasia Metaplasia Danno cellulare Reversibile Irreversibile
2 La riposta adattativa
3 La riposta adattativa
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6 Iperplasia:aumento del numero Di cellule Ipertrofia: aumento del volume Cellulare Metaplasia:sostituzione del tipo Cellulare (reversibile) Anaplasia:senza forma; perdita Di differenziamento; aumento del Volume nucleare; figure mitotiche, Pleomorfismo.
7 La metaplasia
8 Histone-deacetilasie Senescenza (Invecchiamento cellulare)
9 Come i radicali liberi danneggiano la cellula
10 Danno da radicali liberi
11 Perossidazione dei lipidi
12 Gli antiossidanti
13 DDR: DNA DAMAGE RESPONSE Ciascun genoma va incontro ogni giorno a migliaia di variazioni spontanee. Questi errori vengono riparati attraverso meccanismi complessi, la cui scoperta si deve a tre scienziati che hanno ricevuto il premio Nobel nel 2015.
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15 Spontaneous damage on DNA Spontaneous loss of bases Thousands of purines (A/G) and hundreds of pyrimidines (C/T) per genome /day Spontaneous deamination: hundreds of uracil per genome/ day Adenine à ipoxantine Guanin à Xantin 5-methyl-cytosine à Tymin
16 Un complesso sistema enzimatico viene attivato che coinvolge almeno 8 proteine diverse che caratterizzano una malattia autosomica recessiva chiamata Xeroderma Pigmentosum
17 XERODERMA PIGMENTOSUM Malattia mendeleiana autosomica recessiva; Fotosensibilità con danni all epidermide e agli occhi; Tumori cutanei ( Epitelioma basocellulare,spinocellulare e melanoma). Nei pazienti giovani (<20 anni) l incidenza dei melanomi e carcinomi è 2000 e 4800 volte più alta che nella popolazione cellulare..
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20 Ricombinazione omologa
21 Come viene avvertito il danno dalla cellula?
22 Il tumore è una malattia genetica in cui le mutazioni accadono e si accumulano in una singola cellula
23 Tumori
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25 Differenze tra Iperplasia o Ipertrofia e un tumore benigno Differenze tra Iperplasia e neoplasia benigna nello stesso ambiente tissutale in risposta agli stessi stimoli Iperplasia e Ipertrofia rappresentano una crescita regolata nel numero e nelle dimensioni delle cellule che cessano con: Rimozione dello stimolo Sostituzione della funzione Un tumore benigno dimostra una proliferazione cellulare autonoma e incontrollata.
26 Classificazione dei tumori su base comportamentale Benigni Incapsulati Differenziati Rare mitosi Crescita lenta Ridotta anaplasia Non invasivi Non metastatici Maligni Non incapsulati Non differenziati Mitosi frequenti Crescita rapida Anaplasia Invasivi metastatici
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28 Poliplodia: la divisione cellulare produce più di due set di Cromosomi Aneuploidia:le cellule figlie ricevono un numero variabile Di cromosomi.
29 Tumori Benigni: fibroadenomi, polipi del colon, lipomi CARCINOMi: -Tumori Maligni delle cellule epiteliali -ben differenziati, moderatamente differenziati, poco differenziati -carcinomi squamosi - adeno-carcinomi alveolare papillare tubulare (anaplastico, indifferenziato, large cells, small cells) (hepatocellular carcinoma, cholangiocarcinoma)
30 SARCOMA: Tumori maligni dei tessuti connettivi: -coondrosarcomi--cartilagine -osteosarcomi--ossa -fibrosarcomi -angiosarcomi--blood vessel -gliomi (astrocytoma, glioblastoma) -linfomi -melanomi - -seminoma, teratoma, etc.
31 Il Test di Papanicolaou o Pap test è un esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule della cervice dell'utero. Il Pap test ha salvato molte vite
32 La classificazione CIN CIN I CIN II CIN III Normal Mild Dysplasia Moderate Dysplasia Severe Dysplasia Carcinoma in situ Microinvasive Carcinoma
33 Anomalie nella membrana: formazione di vescicole e di proteine di membrana citoplasmatica Anomalie nelle proprietà adesive: minore adesione, forma arrotondata, mancata formazione delle fibre di stress, aumentata proteolisi extracellulare Anomalie della crescita e della divisione: crescita ad alta densità, ridotto fabbisogno di fattori di crescita, minore dipendenza ad ancoraggio, immortale, inducono tumori in animali da esperimento
34 In questo esperimento è stata tolta una striscia di terreno contenente cellule che rapidamente tornano confluenti e bloccano la crescita (inibizione da contatto) La proliferazione delle cellule in vitro
35 Inibizione da contatto Questo non succede in caso di cellule trasformate che continuano a crescere su più strati in maniera più lassa
36 La dipendenza da ancoraggio Le cellule trasformate crescono anche in agar formando una colonia
37 Differenze tra cellule normali e trasformate
38 SITI dei TUMORI La maggior parte dei tumori sono di origine epiteliale. Perchè?? HIGHLY CELLULE PROLIFERANTI EPITELIO CELLULE STAMINALI CELLULE ESPOSTE AGLI INSULTI DELL AMBIENTE CHIMICI FISICI VIRALI SITI DI METAPLASIA TRACHEA CERVICE UTERINA SITi di METABOLISMO & DECONIUGAZIONE FEGATO POLMONI
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40 La classificazione dei tumori si basa su dei parametri individuati daal OMS e prevede quattro gradi da I a IV. Per stabilire il grado di malignità, i medici effettuano un'analisi della massa neoplastica osservando: similarità con le cellule normali (atipia); tasso di crescita (indice mitotico); tasso di crescita e morte di cellule tumorali al centro del focolaio neoplastico (necrosi); tasso di diffusione potenziale, valutato in base ai margini del tumore (diffuso o focale); flusso ematico (vascolarità). Tumore di primo grado. Il tumore di I grado è la tipologia che presenta la malignità minore, la prognosi è associata ad un'alta probabilità di sopravvivenza. Si tratta di un tumore che cresce lentamente e presenta un aspetto pressoché normale all'analisi microscopica. L'intervento chirurgico può costituire un trattamento efficace per questo tipo di neoplasia. Tumore di secondo grado: Il tumore di II grado, sebbene presenti un tasso di crescita relativamente basso, ha un aspetto anormale all'esame microscopico. Questa tipologia di tumore può invadere il tessuto adiacente normale e può portare a recidiva. In alcuni casi la recidiva è caratterizzata da un grado di malignità maggiore. I tumori di secondo grado sono associati a lunga sopravvivenza dopo efficace intervento chirurgico. Tumore di terzo grado. Il tumore di III grado è, per definizione, maligno. In determinate situazioni la distinzione fra un tumore di II grado e uno di III non è semplice, le cellule tumorali si riproducono attivamente e si propagano infettando il tessuto sano adiacente; sono inoltre frequenti le recidive di grado superiore. Tumore di quarto grado. Il tumore di IV grado è il più maligno, si riproduce velocemente, ha un'estensione molto ampia e al microscopio si presenta con un aspetto anomalo. Questa neoplasia tende ad accrescere l'afflusso ematico, condizione che contribuisce alla loro crescita. All'interno del focolaio neoplastico vi sono aree di cellule tumorali morte (necrosi). La sopravvivenza è limitata, nonostante l'intervento chirurgico e le successive terapie: radiante e chemioterapia.uno dei tumori cerebrali più aggressivi di grado IV è il glioblastoma multiforme.
41 TX Tumore primitivo non definibile T0 Tumore primitivo non evidenziabile Tis Carcinoma in situ T1, T2, T3,T4 Aumento delle dimensioni e/o dell estensione locale del tumore primitivo Linfonodi regionali NX linfonodi regionali non valutabili N0 linfonodi regionali liberi da metastasi N1, N2, N3 Aumento dell interessamento dei linfonodi regionali LINFONODO SENTINELLA Il linfonodo sentinella è il primo linfonodo a ricevere il drenaggio linfatico del tumore primitivo Quando viene eseguita la valutazione del linfonodo sentinella bisogna applicare la seguente classificazione: pnx(sn) linfonodo sentinella non valutabile pn0(sn) linfonodo sentinella libero da metastasi
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