Cristina Legnani, Nicola Ciavarella
|
|
- Benedetta Milani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La trombofilia e i suoi percorsi diagnostici Cristina Legnani, Nicola Ciavarella Milano, 9 Giugno 2011
2 Quali alterazioni trombofiliche ricercare Quali test eseguire Quando eseguire i testt Quali soggetti esaminare Quali soggetti esaminare Caratteristiche dei Centri
3 Quali alterazioni trombofiliche ricercare
4 Quali alterazioni trombofiliche ricercare Difetto di Antitrombina Difetto di Proteina C Difetto di Proteina S Mutazione Fattore V Leiden Mutazione G20210A della protrombina Lupus Anticoagulant e anticorpi antifosfolipidi
5 Altre alterazioni trombofiliche/ fattori di rischio Disfibrinogenemia Aumento Fattore VIII Iperomocisteina (opzionale per tromboembolia venosa e complicanze gravidanza, da eseguire per patologia arteriosa)
6 Test da non eseguire Polimorfismi della MTHFR PAI-1 (dosaggio e polimorfismi) Fattore XIII (dosaggio e polimorfismi) Plasminogeno e t-pa TAFI TFPI Cofattore eparinico II Fattore VII, IX, XI, XII e altri Polimorfismi della Trombomodulina Aplotipo HR2
7 Raccomandato l uso di un profilo Comprende TUTTI i test t per l identificazione delle alterazioni trombofiliche accertate - migliore interpretazione dei risultati di lab - migliore valutazione del rischio Può essere e aggiornato ato in base ai dati della letteratura Evita la richiesta di test non appropriati o test non necessari
8 Livelli di Proteina S in soggetti portatori della mutazione Fattore V Leiden % A B C D E F Metodi
9 Alterazioni combinate: incidenza di TEV PC F.V PC + F.V TEV (%) Incidenza AT F. V AT + F.V (Koeleman et al., Blood 1994) 100 TEV (%) Incidenza (Van Boven et al, Thromb Haemost 1996)
10 Richiesta test non appropriati/non necessari Dosaggi funzionali Proteina C e Proteina S Dosaggi immunologici Proteina C e Proteina S totale Ricerca mutazione Fattore V Leiden e G20210A Protrombina Dosaggi coagulativi Fattore V e II Ricerca LAC ma non degli anticorpi ACA e anti GPI Dosaggio omocisteina Ricerca mutazione C677T della MTHFR
11 Omocisteina plasmatica: variante termolabile della MTHFR µmo ol/l Ala/Ala Val/Ala Val/Val Ala/Ala Val/Ala Val/Val Folati < 15.4 nmol/l Folati 15.4 nmol/l La mutazione in forma omozigote: La mutazione in forma omozigote: Può essere causa di iperomocisteinemia moderata (se folati bassi) Non è stata inequivocabilmente identificata come fattore di rischio indipendente per trombosi
12 Conferma di una alterazione Ripetere dosaggio AT, PC e PS in caso di valori alterati su un campione indipendente Diagnosi di eredofamiliarità solo se difetto presente in almeno un altro consanguineo Ripetere i test per LAC, ACA e anti ß2 GPI dopo almeno 12 settimane Riconfermare la positività per la mutazione Riconfermare la positività per la mutazione su un secondo campione
13 Test genetici Errore diagnostico Mutazione R506Q Fattore V Leiden Mutazione G20210A della Protrombina 3-6% (15-17% 17% per omozigosi) Preston et al, 1999; Hertzberg et al, 2005; Tripodi et al, 2002 e 2005 Risultati migliorati negli ultimi anni ma errore diagnostico rimane elevato ( 1-4%)
14 Quali test eseguire
15 Quali test eseguire (1) Antitrombina (dosaggio funzionale cromogenico) Proteina C (dosaggio funzionale cromogenico) Proteina S (immunologico della frazione libera) Resistenza PC attivata o mutaz. Fattore V Leiden Mutaz. G20210A della protrombina Ricerca LAC (Pengo et al, JTH 2009) Dosaggio anticorpi i anticardiolipina i e anti ß2 Glicoproteina I (IgG ed IgM) Raccomandati anche PT, aptt ed emocromo, completo
16 Quali test eseguire (2) Proteina C (dosaggio funzionale coagulativo) Proteina S (dosaggio funzionale coagulativo, se usato come test di 1 livello necessaria una conferma con test t immunologico della frazione libera) Dosaggio immunologico di Antitrombina, Proteina C e Proteina S totale (per tipizzazione difetti)
17 Quando eseguire i test
18 Alterazioni acquisite che possono determinare false positività Erronea diagnosi di presenza di una alterazione trombofilica Epatopatia, malnutrizione, estese ustioni, malattie infiammatorie intestinali, terapia anticoagulante, ridotto assorbimento/assunzione n ione vitamina K, gravidanza a e trattamento ormonale, fase acuta di un processo trombotico, CID, reazione emolitica da trasfusione, tumori, terapia con L-asparaginasi, sindrome nefrosica e insufficienza renale, terapia eparinica, periodo post- operatorio, ARDS, plasma exchange, emorragia massiva, aumento FVIII, FX, Fattore II e XII
19 Modificazioni aspecifiche dovute a: Evento acuto Terapia eparinica Anticoagulanti orali Gravidanza Estroprogestinici Riduzione AT, PC, PS, Omocys; Aumento FVIII Riduzione AT; Interferenza su dosaggio PC, PS, test APCR e ricerca LAC Riduzione PC e PS; Interferenza su test APCR Riduzione PS, Omocys; Aumento PC e FVIII; Alterazione test APCR Riduzione PS, Omocys; Aumento FVIII; Alterazione test APCR
20 Proteina S e gravidanza Proteina S ridotta in 80/139 (57.6%) donne esaminate durante la gravidanza 62 donne riesaminate dopo il puerperio => tutte con Proteina S normale 1 trim. 2 trim. 3 trim. Ridotta Proteina S 57.9% 59.4% 58.1%
21 Proteina S e estroprogestinici Proteina S ridotta 113/753 donne esaminate durante un trattamento estroprogestinico (15.0%) 76 donne riesaminate dopo la sospensione => tutte con Proteina S normale
22 Tchaikovsky, Women s Tchaikovsky, Women s Health 2006
23 Alterazioni acquisite che possono determinare false negatività Mancata diagnosi di carenza di Proteina C Gravidanza e trattamento ormonale, sindrome nefrosica, diabete e cardiopatia ischemica
24 Proteina C e gravidanza (1) Donna di 36 anni esaminata alla 25 settimana di gravidanza Il padre in trattamento anticoagulante per 2 pregressi episodi di TEV (1 TVP prossimale a 30 anni dopo gesso e recidiva idiopatica di TVP a 62 anni) Livello della Proteina C durante la gravidanza Livello della Proteina C durante la gravidanza = 66% (n.v. > 68%)
25 Proteina C e gravidanza (2) 2 anni dopo il parto: Proteina C attività = 47% Proteina C antigene = 51% Conferma del difetto di Proteina C nello Conferma del difetto di Proteina C nello zio paterno
26 Quando NON eseguire i test Trombosi acuta (eseguire la diagnostica per la HIT, se presente sospetto) Durante le terapie anticoagulanti Gravidanza o terapia ormonale In tutte le condizioni associate ad aumento delle proteine della fase acuta (post-chirurgia, mal. infiammatorie) Se indispensabile, test genetici i sempre eseguibili, ma in genere non sono consigliabili screening parziali
27 Quando eseguire i test Dopo 3 mesi dall evento trombotico venoso/arterioso Dopo almeno 48 ore dalla sospensione di eparina e derivati Dopo 30 giorni dalla sospensione della terapia anticoagulante orale Dopo almeno 2 mesi dal parto Dopo almeno 1 mese dalla sospensione della terapia ormonale
28 Quali soggetti esaminare
29 Quali soggetti esaminare (1) Soggetti sintomatici per: Uno o più precedenti episodi di TEV -idiopatica - dopo stimoli di modesta entità - con storia familiare positiva per TEV Trombosi venose superficiali recidivanti su vena sana Trombosi venose in sedi non usuali (escluse le occlusioni venose retiniche) occlusioni venose retiniche) Necrosi cutanea indotta da anticoagulanti orali Porpora fulminante neonatale
30 Quali soggetti esaminare (2) Soggetti sintomatici per: Patologia arteriosa in età giovanile (< 55 anni) Limitatamente a: - LAC - Anticorpi anticardiolipina, anti ß2 Glicoproteina I (IgG ed IgM) - Omocisteina Le alterazioni trombofiliche eredofamiliari possono essere ricercate solo in casi selezionati (es. pazienti con pregresso ictus o TIA secondario a FOP)
31 Quali soggetti esaminare (3) Soggetti sintomatici per: Pregressa patologia della gravidanza - aborti ricorrenti ( 3, o 2 con almeno un cariotipo fetale normale) - morte endouterina fetale - pre-eclampsia - HELP syndrome -ritardo di accrescimento intrauterino t i - abruptio placentae Linee guida SISET, 2009 (raccomandazioni con diversi livelli di evidenza)
32 Quali soggetti esaminare (4) Soggetti asintomatici Non indicato in soggetti non selezionati per prevenire episodi tromboembolici e/o complicanze della gravidanza Indicato prima dell esposizione a situazioni a rischio trombotico ti particolare (terapia ormonale, gravidanza, ecc) in soggetti: con storia familiare chiaramente positiva per tromboembolia venosa (ma non per complicanze della gravidanza) familiari di 1 grado di portatori di trombofilia eredofamiliare
33 Familiari di portatori di trombofilia eredofamiliare Screening trombofilico completo Eseguire la ricerca della alterazione dimostrata nel proposito e almeno anche la ricerca delle due mutazioni i (Fattore V Leiden e G2021A della protrombina)
34 Caratteristiche dei Centri
35 Complessità del problema Problemi di standardizzazione fase preanalitica (raccolta, manipolazione e conservazione del prelievo) Problemi di scelta dei metodi, relativa scarsa riproducibilità e probabilità di elevati errori diagnostici Possibili rilevanti interferenze di parecchi fattori sui risultati ti dei test t (patologie concomitanti, farmaci, ecc)
36 Test funzionali e immunologici: coefficienti di variazione inter-labs CV % Antitrombina 5-10% Proteina C < 10% Proteina S 20-25% (test coagulativi) APCR < 15% (frazione libera) < 20% (test 1 generazione) < 15% (test 2 generazione) LAC 40-50% ACA/anti ß2 GPI 40-50% Omocisteina < 20% In generale la riproducibilità è peggiore per valori alterati o borderline
37 Test funzionali e immunologici: errore diagnostico Errore diagnostico (% falsi positivi) Antitrombina < 5% Proteina C < 10% Proteina S < 20% APCR <5% LAC < 20% ACA/anti ß2 GPI? Omocisteina < 15%
38 Cosa i centri devono garantire (1) La presenza di personale ben addestrato, formato e con esperienza nel campo dell emostasi La determinazione i locale l i range di riferimento i ed la calibrazione del plasma usato per le curve contro uno standard d internazionale i (se disponibile) ibil L esecuzione di un controllo di qualità interno per almeno due livelli (normale e patologico) La costante partecipazione a specifici programmi di p p p p g valutazione esterna di qualità
39 Cosa i centri devono garantire (2) L esecuzione dei test solo previa raccolta dell anamnesi del paziente (farmaci, patologie associate, storia personale/familiare di trombosi) Il fornire a conclusione dell iter diagnostico una relazione/commento con esplicita interpretazione dei risultati e/o eventuali approfondimenti da eseguire per raggiungere una diagnosi conclusiva Il fornire un adeguato counseling per informazione equilibrata, evitare allarmismi, i misure profilattiche da adottare in situazioni a rischio, ecc
40
41 Coordinamento dei Centri per la Trombofilia della regione Emilia-Romagna Bologna Ferrara Modena Reggio Emilia Parma Piacenza Area Vasta Romagna Palareti Gualtiero (coordinatore) Legnani Cristina Mari Rosella Moratelli Stefano Serino Maria Luisa Marietta Marco Simoni Luisa Pilia Annalisa Silingardi Mauro Quintavalla Roberto Ippolito Luigi Giorgi Pierfranceschi Matteo Croci Ezio Argento Antonio Biasoli Chiara Poletti Giovanni Tiraferri Eros
42 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore XII Fattore VII protrombina Fattore IX Fattore V Fattore von Willebrand Fattore VIII fibrinogeno Fattore X Ca++ fosfolipidi Fattore XIII Ciavarella Petronelli 2011
43 I Unità Didattica Test di screening e loro interpretazione
44 C i t i tt i t t di Come orientarsi attraverso i test di screening dell emostasi
45 Caso n.2 PT aptt PLT 1.8 Ratio 2.5 Ratio /uL ipotesi diagnostica Deficit X,V,II e FBG (via comune) Paziente in TAO (VII,X,IX,II) XIXII) Deficit congeniti combinati (V + VIII) oppure (VII,X,IX,II) Ciavarella Petronelli 2011
46 Algoritmo storia emorragica /emorragia in atto Test di screening (PT,aPTT,PLT) normali alterati Normale TE/CT allungato Test specifici Malattia di von Willebrand (vw:ricof,vw:ag, FVIII:C) Piastrinopatia (aggr. piastrinica,nucleotidi,serotonina) Ciavarella Petronelli 2011
47 II Unità Didattica Malattia di von Willebrand e Trombocitopatie
48 VON WILLEBRAND FACTOR (VWF): Proteolisi da parte dell ADAMTS-13 Peptide Segnale H 2 N Propeptide D1 22 D2 D 763 FVIII Sito di azione dell ADAMTS-13 (Y1605- S-S M1606) Multimeri D3 S-SS Dimero A1 A2 A3 D4 B1 B2 B3 C1 C2 CK GP Ibα Collagene I & III Collagene VI Eparina GP IIb/IIIa COOH 2813
49 La carenza congenita o anticorpi contro l ADAMTS-13 causano la Porpora Trombotica Trombocitopenica
50 Lo Score emorragico Tosetto et al JTH 2006 Validato in 300 controlli normali e 753 pazienti e familiari con tipo 1 (MCMDM-1VWD):): BS nei normali = - BS nei normali 1/ 0
51 VWF:RCo (ELISA) anti-gpibα MoAb rgpibα Diluted Plasma + Ristocetin Anti-VWF-HRP Conjugated Polyclonal Antibody Add substrate Read OD 492 nm anti VWF VWF AI anti VWF VWF AI VWF AI A B C D E
52 III Unità Didattica Rischio tromboembolico e terapie anticoagulanti
53 Il significato del D-Dimero Livelli dei D-Dimeri nei pazienti con sospetta TVP ed EP 1000 D-dimer (ng/ml) pazienti senza trombosi hanno livelli D-Dimeri normali o 250 Dm elevati L assenza di elevati livelli di D-Dimeri indica che non vi è trombosi Al contrario Cut-off tutti i pazienti con trombosi hanno elevati livelli D- Dimeri 0 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 1,9 2,1 2,3 2,5 Assenza trombosi Con trombosi M.Colucci1999
54 In 283 patients with suspected DVT, low- moderate pre-test DVT score and negative d- dimer only 1 (NPV 99.6%) had DVT over next 3 months DVT D-Dimer Sensitive d-dimer testing can rule out DVT in lowmoderate risk patients Bates SM, Kearon C, Crowther M, et al. Ann Intern Med. 2003;138:787-94
55 eparine: struttura, proprietà generali Titolo diagramma eparine non frazionate p.m dalton (polisaccaridi) sale sodico e calcico maggiore attività anti-iia frazionate p.m dalton (oligosaccaridi) sale calcico maggiore attività anti-xa
56 eparine frazionate: caratteristiche ti meccanismi: i vantaggi: inferiore legame alle proteine plasmatiche risposta anticoagulante predicibile minore legame endoteliale migliore biodisponibilità minore legame ai macrofagi clearance dose- indipendente maggiore emivita
57 eparina: farmacocinetica (infusione continua e.v. con pompa elettronica) % c. P l a s m a t i c a ' 30' 1h 3h 6h 9h 12h 15h 18h 21h 24h tempo
58 Eparina: farmacocinetica (somministrazione sottocutanea) % c. P l a s m a t i c a C (%) o n c ' 2h 4h 6h 8h 12h 14h 18h 22h 24h tempo
59 terapia con ENF controllo di laboratorio aptt R= volte il valore basale
60 Indicazione profilassi TVP somministrazione trattamento TVP posologia monitoraggio UFH nessuno 2-3 volte al dì aptt aggiustata su aptt LMWH nessuno una volta al ldì nessuno 2 volte/dì aggiustata su peso corporeo
61 ENF: monitoraggio Infusione continua e.v. sottocute ogni 6 ore (induzione) ogni ore (mantenimento) ogni i24 ore
62 consensus: raccomandazioni eparine a basso peso molecolare (EBPM) La profilassi del tromboembolismo non richiede alcun controllo di laboratorio (livello 1) pazienti non complicati, trattati con dose fissa di EBPM aggiustata al peso corporeo non richiedono controllo di laboratorio (livello 1) il controllo di laboratorio (anti-xa) può essere indicato in alcune situazioni a rischio (insufficienza renale, gravidanza, ecc.)
RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE
RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE INTRODUZIONE Questo documento nasce dall esigenza di dotare i Colleghi Medici Ospedalieri, e in una fase successiva anche quelli del Territorio,
DettagliTROMBOFILIA definizione
17 novembre 2012 1 TROMBOFILIA definizione 2 i difetti trombofilici non sono malattie 3 TROMBOFILIA 4 TROMBOFILIA EREDITARIA 5 TROMBOFILIA ACQUISITA 6 Negli ultimi anni si è osservata una maggior sensibilità
DettagliLaboratorio e trombofilia
Laboratorio e trombofilia Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Cremona, 10 Marzo 2017 Quali alterazioni
DettagliTest genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale
Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale Prof. Valerio De Stefano Dott. Antonio Oliverio Roma 12 aprile 2014 Dott. Antonio Oliverio MMG Roma 12 aprile 2014 screening indagine sanitaria
DettagliCarmelita Scalisi - Maurizio Catania
ASP-CT Corso di Formazione Aziendale Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della scheda di valutazione: integrazione Ospedale-Territorio INDAGINI DI LABORATORIO NEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO Carmelita
DettagliCMACE 2011/RCOG 2007. Prevenzione del TEV in gravidanza e rapporti con gli stati trombofilici IL PUNTO DI VISTA DELL INTERNISTA
Il tromboembolismo venoso colpisce tra le 5 e le 12 donne ogni 10,000 gravidanze Durante la gravidanza il rischio di sviluppare eventi trombotici è6 volte maggiore rispetto alla popolazione femminile in
DettagliBilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie
Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della
DettagliEmicrania e trombofilie. C. Cavestro
Emicrania e trombofilie C. Cavestro Perché porsi il problema L emicrania comporta un aumentato rischio di malattie vascolari, in particolare l emicrania con aura 2/3 degli emicranici sono donne, categoria
DettagliStudio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix
Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de LA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La
DettagliInibitori acquisiti della coagulazione
Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti
DettagliLE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza
LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza CENNI DI ANATOMIA Il sistema venoso Superficiale Profondo Perforanti DEFINIZIONE
DettagliPRODA Istituto di Diagnostica Clinica
Test genetici per evidenziare il rischio di trombolfilia Il Fattore V della coagulazione è un cofattore essenziale per l attivazione della protrombina a trombina. La variante G1691A, definita variante
DettagliMetodi per il dosaggio dei D-Dimeri
Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi immunologici ELISA classici ELISA modificati Agglutinazione su vetrino Turbidimetrici/nefelometri Su sangue in toto Fonti di variabilità tra metodi per il dosaggio
DettagliMALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE
MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI COINVOLGONO ENDOTELIO PIASTRINE FATTORI DELLACOAGULAZIONE Piccin Nuova
DettagliDETTAGLIO DEI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI ESEGUITI PRESSO LABORATORIO SPECIALISTICO DI COAGULAZIONE. PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia
Pag.1/5 PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia e necessarie 3 impegnative riportanti le seguenti Screening trombofilia 3 Screening trombofilia in TAO e Ricerca LAC (DT) Proteina C attività
DettagliDirettore Prof. Gian Luigi Scapoli
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA ARCISPEDALE S.ANNA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA SEZIONE DI EMATOLOGIA Centro per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Direttore Prof. Gian Luigi Scapoli
DettagliSCREENING DI TROMBOFILIA E INDICAZIONI ALLA PROFILASSI FARMACOLOGICA IN GRAVIDANZA
SREENING I TROMBOFILIA E INIAZIONI ALLA PROFILASSI FARMAOLOGIA IN GRAVIANZA 1. Introduzione ed obiettivi 3 2. Sinossi delle raccomandazioni 4 3. Screening di trombofilia in gravidanza 9 3.1 Test da includere
DettagliRisk Management del paziente a rischio tromboembolico
Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Dr. Luciano DI Mauro ANGIOLOGIA A.S.P. 3 Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di
DettagliTROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA
TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA Quando attivare lo screening Come interpretare i risultati Alberto Francisci I Cenacoli di Medicina Interna Il paziente cronico complesso Roma, 16 maggio 2015 Definizione
DettagliNuovi Anticoagulanti orali (NACO) 12.12.2013 Hans Stricker
Nuovi Anticoagulanti orali (NACO) 12.12.2013 Hans Stricker Problemi con ACO tipo AVK Vantaggi dei nuovi ACO Nuovi anticoagulanti orali Dabigatran (Pradaxa ) Rivaroxaban (Xarelto ) Apixaban (Eliquis ) Nuovi
DettagliLa Malattia Tromboembolica Venosa
La Malattia Tromboembolica Venosa Dr. Angelo Ghirarduzzi Responsabile SSD Angiologia Dpt di Medicina Interna e Specialita Mediche ASMN Reggio Emilia 09.12.09 Il Tromboembolismo Venoso LE TROMBOFILIE EREDO-
DettagliL ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio
L ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio Dott. Tommaso Gristina UOS di Ematologia UOC di Patologia Clinica Direttore Dott.ssa S.
DettagliTROMBOFILIA E RISCHIO TROMBOEMBOLICO IN GRAVIDANZA
Divisione di Ostetricia e Ginecologia Ospedale V. Cervello Palermo Direttore Dott. Desiderio Gueli Alletti TROMBOFILIA E RISCHIO TROMBOEMBOLICO IN GRAVIDANZA I Corso di Aggiornamento su Trombofilia e Complicanze
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliTrombofilia e Gravidanza: Casi Clinici. Walter Bertolino
Trombofilia e Gravidanza: Casi Clinici Walter Bertolino Patologie ostetriche che si associano alle 3 mutazioni più frequenti Tipo di deficit Patologia gravidica associata Iperomocisteinemia In omozigosi
DettagliCommenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti
Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti Meeting scientifico Giovanni Introcaso Servizio di Medicina di laboratorio Centro
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliTEST COAGULATIVI anno 2012
17 novembre 2012 1 TEST COAGULATIVI anno 2012 200000 150000 100000 50000 0 savona pietra albenga cairo Presidio esami per DH esami per esterni esami urgenti per interni esami routine per interni INTERNI
DettagliORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL
ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL Meroni Unità di Allergologia, Immunologia Clinica & Reumatologia IRCCS Istituto Auxologico Italiano Dipartimento
DettagliMALATTIE EMORRAGICHE E TROMBOEMBOLICHE: FORMAZIONE PRATICA E I SISET TRAINING CENTER
MALATTIE EMORRAGICHE E TROMBOEMBOLICHE: FORMAZIONE PRATICA E I SISET TRAINING CENTER LA SITUAZIONE ATTUALE IN ITALIA La formazione specialistica nell ambito delle malattie emorragiche e tromboemboliche
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliL emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari
L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore
DettagliDiagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico
Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%
DettagliPTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di
DettagliLa gestione della terapia anticoagulante orale.
La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione
DettagliCome interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione
Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate
DettagliFacoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina a Chirurgia. Trombofilie. Prof. Giovanni Davì
Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina a Chirurgia Trombofilie Prof. Giovanni Davì Trombofilia Tendenza a sviluppare trombosi come conseguenza di fattori predisponenti che possono
DettagliLe malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
DettagliLABORATORIO ANALISI CLINICHE. K.R.A.S.I. srl. Ematologia. Immunologia. Chimica clinica. Parassitologia. Esami Microscopici
LABORATORIO ANALISI CLINICHE K.R.A.S.I. srl Via Annone,1 00199 Roma Tel. 06 86 06 414 fax. 06 86 38 43 71 Direttore: Dott. Giovanni Finazzi Agrò Laboratorio Analisi Cliniche K.R.A.S.I srl diretto dal Dott.re
DettagliLe varici in gravidanza: gestione della paziente. Andrea Badalassi
Le varici in gravidanza: gestione della paziente Le varici in gravidanza sono un evenienza tutt altro che rara. Possiamo ritenerle quasi la regola. Poiché oltre il 70% delle donne durante la gravidanza
DettagliLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE. indicazioni, durata, stratificazione del rischio trombotico
LA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE indicazioni, durata, stratificazione del rischio trombotico Piera Maria Ferrini Medicina Interna ad indirizzo Angiologico e Coagulativo Centro Emostasi Parma 18/3/2014 AGENDA
DettagliI nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare: le linee guida per la prescrizione
I nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare: le linee guida per la prescrizione Anna Maria Marata Area Valutazione del Farmaco ASSR Regione Emilia Romagna 9 Dicembre 2013 October
DettagliPRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora
Analisi Tempo di Quick (PT) PT: Prove di incrocio con plasma normale Unità di misura % INR INR Valori di riferimento 70 < 1.25 < 1.25 PRESTAZIONI EROGATE Imprecisione % VN 2.2 VP 2.6 Hepatoquick % 70 VN
Dettagli1ª Medicina Interna Centro Emostasi e Trombosi Direttore I. Iori Ostetricia Ginecologia Centro Sterilità P. Bertocchi Direttore G.B.
Convegno Interregionale Con il patrocinio di: AGUI (Associazione Ginecologi Universitari Italiani) FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) FIOG (Federazione Italiana
DettagliSCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliA cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo
2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina
DettagliConferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008
Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?
DettagliAllegato U.O. Macerata: Informativa Centro Emofilia, altri difetti ereditari della coagulazione, trombofilia per i pazienti
Ed.II Rev.1del 25/11/2012 Pag. 1 di 10 Centro Emofilia, altri difetti ereditari della coagulazione, trombofilia I SERVIZI OFFERTI L U.O. di Medicina Trasfusionale di Macerata ha anche la funzione di Centro
DettagliAlterazioni congenite ed acquisite della coagulazione
XL Corso di aggiornamento Alterazioni congenite ed acquisite della coagulazione Focus su: 40 anni dopo: i test di laboratorio e loro utilità clinica nello studio dell emostasi e trombosi Promosso da PROGRAMMA
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliINAPPROPRIATEZZA nella Diagnosi delle Malattie Tromboemboliche: Ruolo del Laboratorio
INAPPROPRIATEZZA nella Diagnosi delle Malattie Tromboemboliche: Ruolo del Laboratorio Michele Bertini U.O.C. Patologia Clinica A.C.O. S.F.Neri - Roma Da un estremo Uomo di 35aa ricoverato per ictus. RMN:
DettagliIL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania
IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania Che cos è il TAS? Il TAS rappresenta la concentrazione nel siero
DettagliC A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto
Riassunto 1 Introduzione 1.1 Premessa 1.2 Spesa sanitaria e cardiopatia ischemica 1.3 Fattori di rischio coronarico come causa di cardiopatia ischemica 1.3.1 Prospettive future 1.3.2 Nutrizione e malattie
DettagliUSO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE
Italian Council of Cardiology Practice Varese, 20-21-22 giugno 2014 «CUORE E OLTRE NUOVE PROPOSTE DI DIAGNOSI E TERAPIA» Congresso Regionale e Nazionale Collegio Federativo di Cardiologia USO CONCOMITANTE
DettagliDIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA
INTRODUZIONE La trombosi è l espressione della rottura dell equilibrio emostatico, in cui è predominante la componente procoagulante rispetto al sistema degli inibitori e ai processi fibrinolitici. E un
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliIl deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è
Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000
DettagliNuovi anticoagulanti orali: Indicazioni ed uso clinico
Nuovi anticoagulanti orali: Indicazioni ed uso clinico Dr.ssa Elena Barban Dipartimento Medicina Interna VICENZA Farmaco anticoagulante ideale Somministrazione orale e buona biodisponibilità Azione rapida
DettagliTrombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde
Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte terza Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Trombosi venosa profonda Ricerca Dynamed: Deep vein Thrombosis (DVT) Tipi
DettagliLe interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci
Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Corso per farmacisti operanti nei punti di erogazione diretta delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna AUSL Piacenza
DettagliTest combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie
LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliOrganizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive
Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive Elisa Rozzi Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Assessorato Politiche
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliPRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO
FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliLA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITROMBOTICA
LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITROMBOTICA Il software per la gestione della terapia antitrombotica L utilizzo di nuove terapie farmacologiche come i DOA (Direct Oral Anticoagulant) e i farmaci antiaggreganti
DettagliServizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea
Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata
DettagliINQUADRAMENTO DEL PAZIENTE CON SOSPETTO DI TROMBOSI VENOSA: GESTIONE OSPEDALIERA O AMBULATORIALE
Modulo di Diagnostica Vascolare Azienda Ospedaliera - Universitaria Arcispedale S. Anna CONA - FERRARA - INQUADRAMENTO DEL PAZIENTE CON SOSPETTO DI TROMBOSI VENOSA: GESTIONE OSPEDALIERA O AMBULATORIALE
DettagliAggiornamenti in ambito genetico
10 Congresso Nazionale sulla Sindrome di Cornelia de Lange 1-4 novembre 2012 - Gabicce Aggiornamenti in ambito genetico Cristina Gervasini Genetica Medica Dip. Scienze della Salute Università degli Studi
Dettagliscaricato da sunhope.it
Test di secondo livello per la valutazione della coagulazione I test di cui vi parlo oggi sono test di secondo livello, che si fanno quando i test di primo livello sono risultati negativi ma il paziente
DettagliTAGLIO CESAREO TROMBOFILIE DOSAGGIO PROFILATTICO DOSAGGIO TERAPEUTICO TEV E GRAVIDANZA GRAVIDANZA CON PREGRESSA TEV GRAVIDANZA SENZA PREGRESSA TEV
TAGLIO CESAREO TEV E GRAVIDANZA GRAVIDANZA SENZA PREGRESSA TEV GRAVIDANZA CON PREGRESSA TEV DOSAGGIO PROFILATTICO DOSAGGIO TERAPEUTICO TROMBOFILIE TAGLIO CESAREO Raccomandazioni TAGLIO CESAREO EFFETTUATO
DettagliI test per la trombofilia: quali no!
I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016 ROAD MAP Importanza della appropriatezza
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliIPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA LATE-ONSET: CORRELAZIONE FRA ANALISI GENETICA E VALUTAZIONE ORMONALE
IPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA LATE-ONSET: CORRELAZIONE FRA ANALISI GENETICA E VALUTAZIONE ORMONALE Motta C, Wolosinska DT, Vottari S, Morgante S, Proietti-Pannunzi L, Caprioli S, Toscano V, Monti S.
DettagliCURRICULUM VITAE di. Davide IMBERTI. Indirizzo di casa Via Beverora 18/b 29121 Piacenza, Italy
CURRICULUM VITAE di Davide IMBERTI Indirizzo di casa Via Beverora 18/b 29121 Piacenza, Italy Indirizzo lavorativo Posizione attuale Dipartimento di Medicina Interna Azienda Ospedaliera Piacenza Via Taverna
DettagliI vaccini e le vaccinazioni
vaccini e le vaccinazioni Rocco Russo Specialista mbulatoriale Pediatra SL Benevento roccorusso@tin.it L road map - pidemiologia delle principali malattie infettive - Richiami di immunologia delle vaccinazioni
DettagliBest Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico...
Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico... 1140 pts PSA >4 ng/ml - PSA density >0.15 - PSA velocity >0.75 ng/ml/y no previous biopsy 659 pazienti 23 aa follow up RP -11% mortalità
Dettaglisettima lezione fisiopatologia dell emostasi
settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata
DettagliManovre Invasive e Complicanze Emorragiche con i NAO
Varese 19 Dicembre Manovre Invasive e Complicanze Emorragiche con i NAO Francesco Dentali, Dipartimento di Medicina Clinica Università dell Insubria Varese Manovre Invasive/Interventi Chirurgici Manovre
DettagliLINEE GUIDA SULL'IMPIEGO CLINICO DEL D-DIMERO
LINEE GUIDA SULL'IMPIEGO CLINICO DEL D-DIMERO Manuela Caizzi (1); E.Gianoli (2); Giorgio Paladini (1,2) 1. S.C. Ematologia Clinica; Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ospedali Riuniti di Trieste 2. Dipartimento
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
DettagliCommissione per il Buon Uso del Farmaco INDICAZIONI ALL USO APPROPRIATO DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE (EBPM)
Commissione per il Buon Uso del Farmaco INDICAZIONI ALL USO APPROPRIATO DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE (EBPM) Le EBPM e il Fondaparinux sono stati approvati inizialmente per la prevenzione del
DettagliIl valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico
Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA
DettagliLa diagnostica di laboratorio delle trombofilie
La diagnostica di laboratorio delle trombofilie Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna SISET Training
DettagliPREPARAZIONE ALLO SCREENING DEL COLON L ADESIONE ALLO SCREENING DEL TUMORE DEL COLON-RETTO
PREPARAZIONE ALLO SCREENING DEL COLON L ADESIONE ALLO SCREENING DEL TUMORE DEL COLON-RETTO Marco Ruina Approfondimento diagnostico di Secondo Livello (FOBT+): PERCORSO Colloquio Colonscopia Clisma opaco
DettagliTitolo della relazione: Ruolo dell infermiere professionale nella testistica" (*) Relatore: Babini Elide ( ), UOS Endocrinologia ASL Ravenna
1 CONVEGNO AME EMILIA-ROMAGNA, 15 MAGGIO 2010 III Sessione: Incidentaloma surrenalico: problemi aperti Titolo della relazione: Ruolo dell infermiere professionale nella testistica" (*) Relatore: (*) limitatamente
DettagliMALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA
MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza
DettagliCOAGULOMETRO ACL 7000
COAGULOMETRO ACL 7000 CARATTERISTE GENERALI Il coagulometro ACL 7000 è un analizzatore computerizzato automatico per uso clinico per la determinazione in vitro, con metodo coagulativo, cromogenico ed immunologico,
DettagliAllegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio
Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione
DettagliTavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.
Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)
DettagliT.E.V. E CHEMIOTERAPIA. Dott. Pietro Masullo
T.E.V. E CHEMIOTERAPIA Dott. Pietro Masullo I MECCANISMI SONO MOLTEPLICI, SPESSO PRESENTI CONTEMPORANEAMENTE E NON ANCORA DEL TUTTO CHIARI LA CHEMIOTERAPIA PU0 AUMENTARE IL RISCHIO TEV ATTRAVERSO
DettagliTVP: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Valter Camesasca
TVP: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Valter Camesasca SOSPETTO di TVP EDEMA A RAPIDA INSORGENZA DOLORE IMPOTENZA FUNZIONALE Incidenza annua: 1-2 ogni 1000 abitanti DIAGNOSI TVP Score di Wells EcoColordoppler
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliLa qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione
La qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione GISCI Riunione operativa gruppo di lavoro di 2 livello Napoli 11 dicembre 2006 ADOLESCENTI
Dettagli