LABORATORIO STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLO

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1 LABORATORIO STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO LINGUISTICO, MNESTICO E DELLE FUNZIONI EDUCATIVE La valutazione del linguaggio a.a Dott.ssa Paola Zanchi

2 VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO Ricerca Valutazione psicodiagnostica

3 VALUTAZIONE E DIAGNOSI È richiesta una valutazione formale, attraverso protocolli codificati che prevedono: anamnesi specifica valutazione dell efficienza cognitiva valutazione del linguaggio recettivo valutazione del linguaggio espressivo

4 ANAMNESI Il primo colloquio con i genitori consente al clinico di: Ottenere molte informazioni relative all evoluzione generale e, nello specifico, a quella comunicativa e linguistica Scoprire il punto di vista dei genitori sul disturbo e le loro preoccupazioni; Scoprire eventuali strategie già messe in atto per sollecitare il miglioramento e quali risultati sono stati ottenuti

5 ANAMNESI Volterra e Bates (1995) elencano i fattori di rischio da indagare durante il colloquio con i genitori: Assenza di lallazione tra i 5-7 m e i 9-10 m; Assenza di gesti deittici e referenziali a m; Mancata acquisizione di schemi d azione con oggetti a circa 12 m; Assenza o scarsa presenza di gioco simbolico a m; Vocabolario ridotto (inferiore a 20 parole a 18 m e inferiore a 50 parole a 24 m); Ritardo nella comparsa delle prime combinazioni gesto-parola;

6 ANAMNESI Deficit di comprensione di ordini poco contestualizzati a m; Persistere di eloquio non intelleggibile dopo i m

7 ANAMNESI Quali domande fare a dei genitori che giungono ai servizi per una sospetta difficoltà di linguaggio del figlio?

8 Avete notato difficoltà nell interazione con voi e/o con gli altri? Se sì, di che tipo? Il bambino cerca spontaneamente di comunicare con voi? oppure deve essere sollecitato? o Il bambino, prima di iniziare a parlare, ha prodotto lallazioni? Con quale frequenza? o Vostro figlio, prima di iniziare a parlare, produceva gesti comunicativi? Se sì di che tipo? o Ha mai combinato gesti e parole?

9 A che età sono comparse le prime parole? Quali sono state? C è stato un successivo ampliamento del vocabolario del bambino? Ci sono parole che non riesce a pronunciare? Quali? A che età sono comparse le prime frasi? Da quante parole erano formate? Le frasi ora sono complete? (utilizza correttamente articoli, preposizioni, verbi, complementi ).

10 Ha difficoltà specifiche nell articolazione dei suoni? Per qualche suono in particolare? Quale? Confonde qualche suono? ( s/z, r/l, v/f, m/n, p/b) o Nella pronuncia delle parole il bambino omette/inverte qualche lettera/sillaba? Se sì, quali? Avete notato qualche difficoltà nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e costruzione di rime? o Avete notato una difficoltà nella memorizzazione di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati?

11 Il bambino è in grado di esprimere chiaramente ciò che vuole dire? Il bambino è in grado di comprendere le richieste che gli vengono fatte? Solo quelle semplici o anche quelle maggiormente articolate? Si fa capire solo da voi o anche dagli altri? (se in età scolare) Comprende il contenuto di un testo scritto?

12 Secondo Lei le difficoltà di suo figlio a cosa sono dovute? Ha provato a darsi delle spiegazioni? (Se inviati dalla scuola) Le insegnanti hanno segnalato delle difficoltà, Lei cosa ne pensa?

13 VALUTAZIONE COGNITIVA Utilizzo test standardizzati: WIPPSI-III (2,6-7,3 anni); WISC-III (6-12 anni) Leiter (2-20 anni) CPM (sì ricerca, non sufficiente per clinica; 3-11,6 CPM (sì ricerca, non sufficiente per clinica; 3-11,6 anni)

14 WIPPSI-III Scala verbale: Informazioni, Vocabolario, Ragionamento con Parole, (Comprensione), (Somiglianze) Scala performance: Disegno coi Cubi, Matrici Logiche, Concetti per Immagini, (Completamento di Figure), (Ricostruzione di Oggetti) Velocità di processamento: (Ricerca di Simboli), Cifrario Linguaggio generale: (Vocabolario Recettivo), (Denominazione di Immagini)

15 INFORMAZIONI Negli item illustrati il bambino deve rispondere ad ogni domanda scegliendo un immagine tra 4 opzioni di risposta (ad es. Fammi vedere quello che si mangia ). Per gli item verbali, il bambino risponde verbalmente a domande che si collocano all interno di una vasta gamma di argomenti di cultura generale. Es. Fammi vedere il tuo naso. Toccalo Dove tramonta il sole?

16 VOCABOLARIO Negli item illustrati il bambino deve nominare le figure che sono illustrate sul libretto degli stimoli. Per gli item verbali, deve dare la definizione di alcune parole che l esaminatore legge a voce alta (conoscenze lessicali e padronanza del linguaggio espressivo). Es. Che cos è una scarpa? Che cosa è un microscopio?

17 RAGIONAMENTO CON PAROLE Al bambino viene chiesto di identificare un concetto comune a partire da una serie di indizi sempre più specifici Es. Indovina a cosa sto pensando. È un animale Es. Indovina a cosa sto pensando. È un animale che fa miao. Che cos è?

18 COMPRENSIONE Il bambino deve rispondere ad alcune domande basate sulla comprensione di principi generali e situazioni sociali (comprensione delle situazioni sociali) Es. Che cosa potrebbe succedere se tu toccassi un fornello caldo? Perché per votare bisogna aver compiuto 18 anni?

19 SOMIGLIANZE In questo compito al bambino viene letta una frase incompleta che contiene due concetti che condividono una caratteristica comune. Il bambino dovrà completare la frase, fornendo una risposta che si riferisca alla caratteristica condivisa. Es. ROSSO e GIALLO sono entrambi ADDORMENTATO e SVEGLIO sono entrambi

20 Vocabolario recettivo Il bambino deve osservare un gruppo di 4 immagini e indicare quella che l esaminatore nomina a voce alta Es. Piede Mostrami quelli equivalenti

21 Denominazione di immagini Il compito del bambino consiste nel nominare delle immagini che sono illustrate nel libretto degli stimoli Es. Macchina Termometro

22 WISC-III Scala verbale: Informazioni, Somiglianze, Ragionamento Aritmetico, Vocabolario, Comprensione, (Memoria di Cifre) Scala performance: Completamento di Figure, Cifrario, Storie Figurate, Disegno con i Cubi, Ricostruzione di Oggetti, (Ricerca di Simboli), (Labirinti) Fattori o Comprensione Verbale o Organizzazione Percettiva o Distraibilità o Velocità di Esecuzione

23 RAGIONAMENTO ARITMETICO Si chiede al bambino di risolvere mentalmente una serie di problemi aritmetici presentati oralmente Es. Se hai 3 pennarelli in ogni mano, quanti pennarelli hai in tutto? Due squadre di 12 operai asfaltano, ciascuna, 45 metri di una strada lunga 100 metri. Quanti metri di strada rimangono da asfaltare?

24 MEMORIA DI CIFRE Il bambino deve ripetere la sequenza di numeri letta dall esaminatore, nell ordine di presentazione (span in avanti) e nell ordine inverso (span indietro). Capacità di richiamo immediato di informazioni uditive.

25 Riordinamento di storie figurate (QIP) Al bambino vengono presentati diversi cartoncini con sopra stampate delle figure che descrivono una breve storia in formato fumetto. Le figure sono presentate in ordine confuso e al soggetto viene chiesto di ordinarle così che la storia abbia senso.

26 LEITER-R Test di intelligenza completamente non verbale, che non richiede comunicazione verbale tra esaminatore e soggetto. Adatta per bambini ed adolescenti con ritardo cognitivo, disturbi verbali e con gli stranieri. La Leiter pone l accento sull intelligenza fluida, quindi è meno soggetta alle influenze culturali, sociali o educative. Consiste di due batterie standardizzate: Visualizzazione e Ragionamento (VR) Attenzione e Memoria (AM)

27 LEITER Visualizzazione e Ragionamento misura di capacità cognitive non verbali legate alla visualizzazione, alle abilità spaziali e al ragionamento Figure Ground - FG: identificazione di figure mascherate all'interno di uno stimolo complesso; Design analogies - DA: analogie classiche; Form completion - FC: abilità di riconoscere un oggetto da un insieme di sue parti frammentate; Matching - M: discriminazione ed abbinamento di stimoli visivi;

28 LEITER Sequential order - SO: progressioni logiche di oggetti figurati; Repeated patterns - RP: combinazioni di oggetti figurati che vengono ripetuti; Picture context - PC: abilità di riconoscere un oggetto figurato che è stato rimosso da una figura più grande, usando indizi visivi contestuali; Classification - C: classificazione di oggetti; Paper folding - PF: abilità di ripiegare mentalmente un oggetto; bi o tridimensionale; Figure rotation - FR: rotazione mentale di un oggetto.

29 LEITER Attenzione e Memoria Associated pairs - AP: abilità di ricordare associazioni significative e non; Immediate recognition - IR: abilità di discriminare tra oggetti presenti e assenti; Forward memory - FM: abilità di ricordare una sequenza di oggetti figurati; Attention sustained - AS: capacità di mantenere a lungo l'attenzione su compiti "noiosi"; Reverse memory - RM: abilità di ricordare una sequenza di oggetti figurati nell'ordine inverso da quello indicato;

30 LEITER Visual coding - VC: versione non verbale del classico compito del cifrario di simboli; Spatial memory - SM: memoria spaziale; Delayed pairs - DP: abilità di riconoscere gli oggetti attraverso la riproposizione del subtest AP; Delayed recognition - DR: abilità di riconoscere gli oggetti attraverso la riproposizione del subtest IR; Attention divided - AD: attenzione perseverativa, in situazioni in cui è chiesto di dividere l'attenzione.

31 LEITER Sono incluse inoltre quattro scale di livello (per l'esaminatore, per il genitore, di autovalutazione e per l'insegnante), che permettono un'osservazione multidimensionale del comportamento del soggetto. Le due batterie permettono di ottenere punteggi "di crescita", non standardizzati con l'età, che misurano piccoli, ma importanti miglioramenti in soggetti con gravi deficit cognitivi, in modo che sia possibile monitorarne nel tempo i progressi.

32 CPM (MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN; STANDARDIZZAZIONE ITALIANA DI BELACCHI, SCALISI, CANNONI, CORNOLDI) La forma colore delle matrici di Raven è stata concepita per essere utilizzata in contesti clinici o di studio in popolazioni di bambini, anziani e adulti con vari tipi di difficoltà nella padronanza linguistica e nel ragionamento verbale. Compito del bambino è quello di scegliere tra 6 alternative quella che completa la matrice presentata (vengono proposte 3 serie da 12 matrici)

33 LA VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO LINGUISTICO D Amico e Devescovi (2003) hanno individuato 5 fattori che possono influenzare la scelta del metodo di valutazione del linguaggio: 1. Lo scopo della valutazione (es. screening in un ampia popolazione vs. soggetto singolo) 2. L età del bambino 3. Possibilità o meno di far riprodurre al bambino il comportamento oggetto di osservazione (es. motivazione, carenze attentive) 4. Tipo di processo linguistico che si intende valutare (es. produzione vs. comprensione) 5. Disponibilità degli strumenti di valutazione

34 3 DIVERSE METODOLOGIE Osservazione diretta Questionari Test specifici

35 OSSERVAZIONE DIRETTA Consente di raccogliere campioni di linguaggio spontaneo. Ciò che si osserva è (dovrebbe essere) rappresentativo di come si manifesta il fenomeno nella vita di tutti i giorni. Si raccolgono le produzioni spontanee del bambino, prodotte cioè senza particolari elicitazioni, rappresentative delle sue reali competenze linguistiche Usata prevalentemente nei primi anni di vita

36 Osservazione etologica Rappresenta il tipo di osservazione naturalistica in cui l osservatore decide di esercitare un grado minimo di controllo sull ambiente (es. Infant Observation)

37 Osservazione semi-strutturata L osservatore può modificare leggermente il contesto, ad esempio proponendo particolari setting di giochi. Lo scopo è quello di elicitare particolari tipologie di comportamenti (ad es. denominazione di immagini) Es. protocollo Alb (Assessing Linguistic Behavior, Stoel-Gammon, 1989): al bambino vengono proposti 4 diversi contesti di gioco, ciascuno dei quali contiene una precisa serie di materiali che devono essere proposti al bambino per favorire la produzione del maggior numero di parole

38 Set proposti: fattoria degli animali ; gioco con bambole ; party del tè ; mezzi di trasporto Alla md viene chiesto di interagire spontaneamente con il bambino, cercando di non intervenire eccessivamente e di favorire le produzioni linguistiche Set giochi corpus dati D Odorico: casetta; libri illustrati, tactil, bambola con set per la pappa Le osservazioni semi-strutturate possono essere condotte sia in ambiente naturale (casa, asilo) che in contesti artificiali (laboratorio)

39 Osservazione controllata L osservatore esercita un certo grado di controllo delle variabili che intende studiare, strutturando il contesto in base alle sue ipotesi di ricerca Es. Strange Situation

40 I campioni di linguaggio spontaneo vengono in sguito generalmente trascritti e codificati mediante l utilizzo del software CHILDES *CHI: lo copri il bimbo? %tim: 17:20 %cod: simp_int *MOT: lo copriamo amore? %cod: simp_int *MOT: fa freddo. %cod: simp_dec *CHI: guarda mamma. %cod: tr *MOT: cos'è [: cosa è]? %cod: simp_int

41 Le produzioni del bambino possono essere valutate e descritte attraverso diversi indici: Percentuale di enunciati semplici ed enunciati complessi prodotti Tipologia di enunciati complessi prodotti Type/token ratio MLU..

42 VALUTAZIONI BASATE SULL OSSERVAZIONE Scheda di analisi dei performativi (Volterra et al.) Questo strumento permette di catalogare i comportamenti del bambino definendone l intenzionalità comunicativa; la scheda di registrazione degli atti comunicativi distingue i comportamenti in: Performativi richiestivi: quando il bambino manifesta intenzionalmente, con modalità gestuale e/o verbale, una richiesta d azione, d informazione o di attenzione da parte dell adulto

43 Performativi dichiarativi: quando il bambino manifesta l intenzione di comunicare un informazione all interlocutore relativamente ad un oggetto o evento nel presente, passato, futuro Massime generali, espressioni di cortesia e convenzione sociale L analisi dei dati permette di individuare la presenza o meno dei performativi e lo stile comunicativo del bambino, fornendo spunti per un eventuale stimolazione delle abilità carenti

44 MODELLO INTERACT Programma di prevenzione e d intervento precoce per bambini dai 24 ai 30 mesi La valutazione si basa sull osservazione dell interazione genitore-bambino e sulla registrazione dei singoli atti comunicativi all interno di categorie ben precise che si riferiscono a due macrocategorie: Comportamenti interattivi comunicativi Comportamenti comunicativi linguistici

45 L analisi e la codifica dei dati mediante scale che si riferiscono ai comportamenti di tipo assertivo e responsivo (verbale e non) e alle caratteristiche del linguaggio produttivo di genitore e bambino, permette di identificare lo stile comunicativo della coppia, sul quale pianificare l intervento.

46 METODI DI VALUTAZIONE INDIRETTA: INTERVISTE E QUESTIONARI Le informazioni sullo sviluppo linguistico del b vengono raccolte attraverso quanto riportato da un altra persona (genitori, educatori o altre figure significative) Limiti: Il questionario riporta un giudizio soggettivo Vantaggi: Economico dal punto di vista del tempo e delle risorse Utile ad età molto precoci (primi due aa di vita) Utile nella prima fase di screening

47 IL PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO CASELLI E CASADIO, 1995 Versione italiana del questionario McArthur, è una raccolta di atti comunicativi, linguistici e non, nei primi anni di vita. Deve essere compilato dai genitori del bambino o da chi è in frequente contatto con lui, sulla base dell osservazione in contesto quotidiano. Il questionario è disponibile in due versioni: Gesti e parole per b/i di età compresa tra gli 8 e i 17 mesi Parole e frasi per b/i di età compresa tra i 18 e i 30 mesi

48 GESTI E PAROLE Parte I Sezione A: 3 domande atte a determinare se il b mostra i primi segnali di comprensione del linguaggio Sezione B: lista di 28 frasi comunemente usate per rivolgersi ai b/i di cui si indaga la comprensione

49 Parte II Sezione C: una domanda relativa alla frequenza con cui il b produce parole su imitazione e una relativa alla frequenza con cui usa le prime denominazioni Sezione D: lista di 408 parole suddivise in 19 categorie semantiche (15 contengono parole contenuto, nomi e predicati, le altre 4 pronomi, interrogativi, preposizioni, articoli e quantificatori). A ogni voce corrispondono due colonne, comprensione e produzione Parte III Indaga la comunicazione non verbale, lista di 63 gesti suddivisi in 5 categorie

50 Parte I PAROLE E FRASI Lista di 670 vocaboli (nomi, predicati, verbi, avverbi, pronomi, interrogativi, preposizioni) distribuiti in 23 categorie, di cui i genitori devono segnare la produzione 6 domande relative alla frequenza con cui il bambino comprende o si riferisce a oggetti o eventi del passato, del futuro o comunque non presenti nell immediato contesto

51 Parte II come i b/i usano la grammatica Valuta la capacità di utilizzare aspetti di morfologia legata quali il singolare e il plurale dei nomi, le flessioni di genere e numero degli aggettivi, le coniugazioni verbali Parte III come i bambini usano le frasi Introdotta dalla domanda il vostro bambino ha iniziato a formare frasi di più parole? Se la risposta è affermativa il genitore deve riportare tre esempi di frasi più lunghe prodotte dal proprio bambino

52 Questionario sullo sviluppo comunicativo e linguistico nel secondo anno di vita (Qscl), Camaioni, Caselli, Volterra, Luchenti, 1992 Permette di rilevare i gesti e le vocalizzazioni, di raccogliere informazioni sul contesto di uso e la frequenza e di valutare le parole che il bambino usa e il particolare contesto. Disponibile in due forme: forma m, forma m

53 Questionario sull uso del gesto di indicare Qpoint, Perrucchini e Camaioni, 1999 Permette di rilevare la capacità del b di produrre il gesto di indicare e il contesto in cui esso è prodotto Questionario delle abilità socio-conversazionali del bambino, Girolametto, 1997 Misura le capacità comunicative di tipo assertivo e responsivo, verbali e non verbali, in bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi

54 ALTRI QUESTIONARI CBCL Child Behaviour Checklist (Achenbach) La CBCL è una delle scale di valutazione del comportamento infantile più diffuse e utilizzate a livello internazionale in ambito sia clinico sia di ricerca. La scala consente di indagare le competenze sociali e i problemi comportamentali dei bambini di età compresa fra i 4 e i 18 anni. È strutturata sotto forma di questionario in tre versioni parallele (insegnati, genitori, self-report).

55 Nella prima parte contiene item che indagano la qualità della partecipazione del bambino ad attività varie (sportive, domestiche e scolastiche) e la qualità delle sue relazioni con fratelli, genitori e coetanei; La seconda parte contiene 118 item valutati su una scala di risposta a tre livelli. Questi item sono stati raggruppati in 8 scale sindromiche relative a diversi quadri problematici: ritiro, lamentele somatiche, ansia/depressione, problemi sociali, problemi del pensiero, problemi attentivi, comportamento delinquenziale, comportamento aggressivo.

56 Indici globali sul comportamento del bambino derivano poi dai dati del punteggio totale, da quelli del punteggio di Internalizzazione (somma delle prime tre subscale) e da quelli del punteggio di Esternalizzazione (somma delle subscale 7 e 8).

57 Test IPDA - Questionario Osservativo per l'identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento (Terreni et al. 2003) Questionario costituito da 43 item suddivisi in due macroaree: Abilità generali Abilità specifiche

58 Abilità generali Aspetti comportamentali: interesse o motivazione ad apprendere, adeguamento alle regole e capacità di adattamento alle situazioni che cambiano, capacità di collaborazione, autonomia, concentrazione e temperamento Motricità: qualità della coordinazione generale dei movimenti e motricità fine Comprensione linguistica: capacità di ascoltare e seguire conversazioni, di capire le istruzioni e le parole dell insegnante

59 Espressione orale: capacità di raccontare un episodio vissuto, chiarezza espressiva, ricchezza di vocabolario, capacità di descrivere vignette e livello morfosintattico della frase Metacognizione: capacità di usare strategie per imparare meglio, consapevolezza di non capire alcune cose, persistenza nel compito, sapere che pensieri, rumori o altri stimoli possono disturbare l attività che si sta svolgendo Abilità cognitive: capacità di ricordare contenuti verbali e visivi, coordinazione visuo-motoria, orientamento nello spazio.

60 Abilità specifiche Pre-alfabetizzazione: consapevolezza fonologica, comprensione della relazione tra linguaggio scritto e parlato, discriminazione di fonemi e grafemi e capacità di riprodurli in sequenza Pre-matematica: capacità di associare a piccoli Pre-matematica: capacità di associare a piccoli numeri la rispettiva quantità, di saper confrontare piccole quantità diverse e di compiere ragionamenti sull aggiungere e togliere

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