Linfoma follicolare. Corsi della Scuola Nazionale di Anatomia Patologica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Linfoma follicolare. Corsi della Scuola Nazionale di Anatomia Patologica"

Transcript

1 Corsi della Scuola Nazionale di Anatomia Patologica La patologia neoplastica del sistema emo-linfopoietico: attualità e prospettive Linfoma follicolare

2 Il linfoma follicolare o i linfomi follicolari? Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95% Linfomi riconosciuti come separate entity nella classificazione WHO 2008

3 Il linfoma follicolare classico : Meccanismi patogenetici >85% dei casi di linfoma follicolare ha la traslocazione t(14;18)(q32;q31) che giustappone il proto-oncogene BCL2 sul cromosoma 18 e l allele IGH non espresso sul cromosoma 14 La traslocazione si verifica nelle cellule pre-b, nel midollo osseo, per un errore durante il ri-arrangiamento V(D)J. >50% degli individui sani ha cellule circolanti con t(14;18); la maggior parte delle cellule traslocate hanno già avuto un contatto con l antigene Soltanto <0.03% dei soggetti con t(14;18) sviluppa un FL, che quindi è un evento raro. Il processo di trasformazione neoplastica dura almeno 7-9 anni come indicato dallo sviluppo di un FL originato dallo stesso clone in donatore e ricevente di trapianto di midollo. L intervallo di tempo è necessario affinchè numerose altre alterazioni genomiche possano aver luogo nella progenie di cellule con t(14;18) Si è ipotizzato che l aumentata produzione di Bcl-2 possa allungare la sopravvivenza cellulare e quindi favorire l ulteriore danneggiamento del genoma.

4

5 In una fase iniziale le cellule dei linfomi follicolari richiedono il supporto del microambiente per sopravvivere Kridel et al. J. Clin. Inves.t 122; 3424, 2012

6 Le cellule del linfoma follicolare hanno la stessa funzionalità delle cellule B del centro germinativo: Intraclonal diversity and ongoing mutations: Le cellule dei LF presentano mutazioni puntiformi intraclonali (intraclonal diversity) che sono il risultato della somatic hypermutation (ongoing mutations) normalmente presente nei centri germinativi Il cambiamento di isotipo (IgM IgG) è presente in circa il 40% dei casi di LF E verosimile che antigeni presenti all interno del centro germinativo neoplastico contribuiscano alla patogenesi del linfoma guidando il processo di selezione clonale Ad oggi non sono stati identificati antigeni specificamente associati al LF

7 La trasformazione neoplastica nei linfomi follicolari richiede il contributo del microambiente Kridel et al. J. Clin. Invest. 122; 3424, 2012

8 I linfomi follicolari Precursor lesions Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95%

9 Linfoma follicolare in situ (FLIS) Si riconosce per l espressione di Bcl-2/CD10 in un centro germinativo altrimenti normale, posizionato in zona corticale, in un linfonodo con architettura conservata La FISH conferma la presenza di t(14;18) FLIS sono presenti in circa il 2% dei linfonodi aumentati di volume, non sospetti per linfoma (3/132 linfonodi immunocolorati per Bcl-2) La probabilità di evolvere in un linfoma follicolare invasivo è di circa il 5% nei 7 anni successivi (scarso significato clinico) Il processo di trasformazione neoplastica è già iniziato in quanto la altre alterazioni genomiche sono presenti (EZH2, CREBBP, TNFRSF14)

10 Compromissione parziale da linfoma follicolare (PFL) Nel PFL l architettura del linfonodo è alterata I follicoli compromessi sono più grandi e spesso raggruppati in un area del linfonodo Il 53% dei pazienti con PFL non-trattato sviluppa un linfoma follicolare franco nei 14 anni successivi In alcuni casi le cellule CD10+/Bcl-2+ possono essere al di fuori dei follicoli- PFL I dati disponibili suggeriscono che i PFL non costituiscono una colonizzazione parziale del linfonodo ad opera di un linfoma follicolare franco, ma piuttosto uno stadio precoce dell evoluzione tumorale

11 Il linfoma follicolare classico : Caratteristiche cliniche Costituisce il 30% dei casi di linfoma Presentazione extra-nodale nel 9-20% dei casi (milza, tonsilla, tratto gastro-intestinale) Non è stata dimostrata alcuna associazione con agenti infettivi La malattia ha una progressione lenta ed indolente, è spesso asintomatica ed è generalmente diagnosticata in uno stadio avanzato (III/IV) Il 10% circa dei pazienti sono francamente leucemici La sopravvivenza mediana è di circa 14 anni; rimane virtualmente una malattia incurabile, che al meglio può essere cronicizzata In una minoranza di pazienti la malattia può progredire rapidamente ed aggressivamente in <1 anno

12 Linfoma follicolare Bcl-2+: diagnosi e stadiazione E&E CD20 Bcl-2 CD3 CD10 E&E Generalmente Ki67 < 15% Compromissione midollare nel 40% circa dei casi Rischio di trasformazione in DLBCL pari a circa il 20% negli 8 anni successivi alla diagnosi

13 Le cellule Bcl-2+ devono essere numerose ed avere l aspetto morfologico del centrocita/centroblasto I linfociti T del centro germinativo sono Bcl-2+ Cellule B mantellari presenti all interno del centro germinativo sono Bcl-2+

14 Abstract 20 abstract 1false (text) Grading istologico dei linfomi follicolari Grado Grado 1 2 (Basso grado) Grado 1 Grado 2 Grado 3 Grado 3A Grado 3B Definizione 0-15 centroblasti/10hpf 0-5 centoblasti/10hpf 6-15 centroblasti/10hpf >15 centroblasti/10hpf Con presenza di centrociti Nidi solidi di centroblasti Pattern di crescita dei linfomi follicolari Pattern di crescita Proporzione della quota follicolare (%) Follicolare >75% Follicolare e diffuso 25-75% Focalmente follicolare <25% Diffuso 0% Le aree diffuse con >15 centroblasti /hpf si considerano già DLBCL evoluto da un linfoma follicolare E. Jaffe et al. Hematopathology, 2011

15

16 IgD Linfoma follicolare floret-variant

17 E&E CD79a CD3 IgD

18 CD10 Bcl-2 CD21 Ki67

19 Diagnosi differenziale con iperplasia follicolare reattiva Variabilità nelle dimensioni dei centri germinativi (CG) Assenza di back to back nei noduli Zone mantellari conservate CG con macrofagi con corpi tingibili Elevata attività proliferativa (Ki-67) nei CG CG orientati in zona chiara e zona scura Plasmacellule poli-tipiche (kappa + lambda) all interno dei CG

20 Linfoadenite follicolare E&E Ki-67 CD3 Bcl-2

21 Linfoadenite follicolare E&E Ki-67 CD79a Bcl-2

22 Linfodenite follicolare CD3 CD10 kappa lambda

23 Linfoma follicolare trasformato Area nodulare Area diffusa La maggior parte dei casi si trasforma in DLBCL Possono comparire traslocazioni di Myc e/o mutazioni di p53 E possibile anche una trasformazione in linfoma B non classificabile, ad alto grado, con caratteristiche intermedie tra il DLBCL ed il linfoma di Burkitt Raramente, il LF può essere preceduto, può associarsi, o può essere seguito da un linfoma di Hodgkin con identico riarrangiamento IGH

24 Linfoma follicolare trasformato CD20 CD3 CD10

25

26 22 di 240 casi di FL (9%) grado 1/2 erano negativi per Bcl-2 con l anticorpo 100/D5 (Dako); 12 dei 22 casi negativi avevano la traslocazione t(14;18)

27 11 dei 12 casi 100/D5-negativi con traslocazione diventavano positivi se colorati con gli anticorpi E17 o SP66

28 BCL-6 Bcl-2 100D5 CD10 Bcl-2 E-17 Adam et al Hum Pathol 44, 1817, 2013

29 Come mai l anticorpo 100/D5 non riconosce tutte le proteine Bcl-2 prodotte dalla traslocazione? Perché a seconda del punto di rottura la t(14;18) può causare singole sostituzioni aminoacidiche nella proteina Bcl-2 che modificano l epitopo riconosciuto da uno specifico anticorpo monoclonale

30 E possibile fare diagnosi di linfoma follicolare su agobiopsia? E&E CD79a CD3 CD21 Sì, nel caso di linfonodi profondi o di pazienti particolarmente defedati che non possono essere sottoposti a biopsia escissionale Il primo step è sempre chiarire la struttura del frustolo con un pan-b ed un pan-t

31 E possibile fare una diagnosi di linfoma follicolare Bcl-2-negativo su agobiopsia? CD20 CD10 Bcl-2 Ki67

32 E&E Linfonodo su cui in precedenza è stata effettuata l agobiopsia CD20 CD10 Bcl-2

33 Kojima et al. Antigen preservation in infarcted nodal B cell lymphoma, with special reference to follicular center cell markers. Int J Surg Pathol 12:251, 2004 Nei LF e nei DLBCL possono essere invasioni vascolari neoplastiche che causano infarti del linfonodo Sono stati caratterizzati 7 DLBCL e 4 LF in linfonodi infartuati CD20 e CD10 sono stati dimostrati nel tessuto necrotico rispettivamente nel 91% e nell 80% dei casi Le colorazioni per Bcl-2 e Bcl-6 non fornivano indicazioni attendibili

34 Infarto del linfonodo con linfoma follicolare E&E CD20 CD10 E&E

35 I linfomi follicolari Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95%

36

37 CD23

38 I Linfomi Follicolari CD23+ Il 70% circa dei LF esprime CD23 in citofluorimetria I casi di LF CD23+ sono più frequentemente di Grado I/II I LF CD23+ hanno più spesso localizzazione inguinale I LF CD23+ hanno una prognosi migliore rispetto ai casi CD23-

39 35 casi di LF classificati come prevalentemente diffusi In genere si presentavano come grossa massa inguinale isolata Il 77% dei casi co-esprimeva CD23 28 di 29 casi studiati non avevano la t(14;18) 27 di 29 casi avevano una delezione in 1p36.3 Generalmente grado I/II E stato proposto di identificare questa variante di LF come inguinal type

40

41 Linfoma follicolare diffuso inguinal-type CD20 CD10 CD23 CD3

42 Linfoma follicolare diffuso inguinal-type CD20 CD10 CD23 Ki67

43 Linfoma follicolare diffuso inguinal-type Bcl-2+ Bcl-2 CD3 CD79a Ki67

44 I linfomi follicolari Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95%

45

46 Il LF grado 3b è un entità diversa dai LF grado I/II

47 H&E CD21 CD20 MUM1 H&E MUM1

48 I linfomi follicolari Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95%

49

50

51

52 Linfoma follicolare pediatric type: distribuzione per età e prognosi

53 Linfoma follicolare pediatric-type ed iperplasia follicolare reattiva CD20 CD10 Bcl-6 MUM-1 Bcl-2 CD3 Ki67 CD20

54 Linfoma follicolare pediatric-type Si localizza più frequentemente nei linfonodi laterocervicali, nella tonsilla, e più raramente nel testicolo All esordio la malattia è localizzata (I/II stadio) Il pattern di crescita è macronodulare Nei noduli sono presenti grandi cellule con elevata attività proliferativa (Grado 3A) Assenza di traslocazione t(14;18) Prognosi generalmente buona con ottime probabilità di guarigione completa

55 I linfomi follicolari Tipo istologico t(14;18) Stadio Prognosi LF in situ si 0 Evolve in LF tipico nel 5% dei casi nei 7 anni successivi LF, compromissione parziale si I/II Se non trattato evolve in LF tipico nel 53% dei casi LF tipico si III/IV Sopravvivenza mediana 14 anni LF duodenale si IE/IIE Molto spesso confinato alla parete intestinale. Sopravvivenza eccellente LF paediatric type no I/II Spesso guarigione completa LF inguinal type no>si I/II Andamento clinico indolente LF Grado 3B no III/IV Malattia aggressiva con prognosi più severa LF primitivo della cute no Sopravvivenza a 5 anni >95%

56 Linfoma follicolare duodenale (DFL) E una patologia rara (un caso ogni grastroduodenoscopie) Quasi sempre localizzato alla mucosa/sottomucosa della seconda parte del duodeno Grossi follicoli atipici con istologia di basso grado ed intensa espressione di CD20, CD10 e Bcl-2 Spesso le cellule esprimono IgA E un linfoma indolente che generalmente non si diffonde oltre la parete intestinale e raramente si trasforma in alto grado Sono presenti alterazioni genomiche simili a quelle presenti nel PFL

57 Linfoma follicolare digiunale E&E CD20 CD10 Bcl-2

58 Il contributo alla diagnosi di linfoma follicolare della biologia molecolare Traslocazione t(14;18) Percentuale di casi positivi FISH 89% Soutern blot 75% PCR 65% Monoclonliatà delle cellule B Southern blot >95% PCR 65% La diagnosi di LF generalmente si fa con morfologia + immunoistochimica Il contributo della biologia molecolare può essere utile in alcuni casi di proliferazione follicolare Bcl-2-negativa, sospetta per linfoma La presenza di FISH-positiva per t(14;18) o di una clonalità IGH possono contribuire ad orientare la diagnosi Gerarchia decisionale: 1) Istologia + Immunoistochimica 2) Compatibilità clinica 3) Risultati dello studio molecolare

59

60

61 Anche il profilo di espressione genica identifica due diverse patologie

62

63 Linfoma follicolare Grado 3A E&E MUM1

64 Linfoma follicolare

65

66 Linfoma follicolare in situ (FLIS) Compromissione parziale da linfoma follicolare (PFL) Linfoma follicolare duodenale (DFL)

67

68 Alterazioni genomiche osservate nei linfomi follicolari Iper-espressione di BCL2 più altre 20 diverse alterazioni

Linfoma di Hodgkin Carla Giordano

Linfoma di Hodgkin Carla Giordano Linfoma di Hodgkin Carla Giordano LINFOMA DI HODGKIN Descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin circa 150 anni fa. Inizialmente considerato una malattia infiammatoria. Infatti, la massa neoplastica

Dettagli

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA Dott. Lorenzo Memeo Anatomia Patologica Istituto Oncologico del Mediterraneo Catania Struttura normale del linfonodo I linfonodi

Dettagli

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate

Dettagli

I TUMORI EMATOLOGICI schede operative

I TUMORI EMATOLOGICI schede operative XV Corso di aggiornamento per operatori dei Registri Tumori Modena, 6-8 ottobre 2015 I TUMORI EMATOLOGICI schede operative Francesca Roncaglia Registro Tumori Reggio Emilia Sommario - razionale del progetto

Dettagli

Stru&ura e funzione dei linfonodi

Stru&ura e funzione dei linfonodi Stru&ura e funzione dei linfonodi LINFONODI SEDI Stazioni linfonodali: superficiali profonde Strutture follicolari associate alle mucose apparato digerente (placche di Peyer, ileo) apparato respiratorio:

Dettagli

Disordini linfoproliferativi: linfomi

Disordini linfoproliferativi: linfomi DIAGNOSTICA CITO-ISTOLOGICA DELLE MALATTIE LINFO-EMATOPOIETICHE NEI PICCOLI ANIMALI seminario organizzato nell'ambito del corso di Diagnostica cito-istologica veterinaria a.a. 2005-2006 Udine, Venerdì

Dettagli

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :42. cellule che si trovano

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :42. cellule che si trovano Linfomi Che cosa sono i linfomi I linfomi in età pediatrica ed adolescenziale sono una malattia tumorale che in genere origina da cellule che si trovano all i nterno dei linfonodi I linfonodi sono fisiologicamente

Dettagli

FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE RIPRODUCIBILITA` DIAGNOSTICA CONTROLLI DI QUALITA`

FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE RIPRODUCIBILITA` DIAGNOSTICA CONTROLLI DI QUALITA` Lesioni B 3 Senoforum Lugano OCL 24.95.2012 Tiziana Rusca Fadda Istituto Cantonale di Patologia Locarno FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE CATEGORIE DIAGNOSTICHE su BIOPSIA:

Dettagli

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) ONCOLOGIA La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) La neoplasia o tumore è determinata da una proliferazione incontrollata di cellule trasformate Il tumore è una patologia

Dettagli

Il Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica" SOC Anatomia Patologica - Casale/Valenza

Il Nodulo Tiroideo. Diagnostica Citologica SOC Anatomia Patologica - Casale/Valenza Il Nodulo Tiroideo "Diagnostica Citologica" SOC Anatomia Patologica - Casale/Valenza FNAC Con il termine di FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) si intende un prelievo citologico eseguito mediante un

Dettagli

Linfoma di derivazione dalle cellule mantellari (LCM)

Linfoma di derivazione dalle cellule mantellari (LCM) Linfoma di derivazione dalle cellule mantellari (LCM) Cellule B vergini IgM/D Ag BSAP + ZM AID + CD10 + Bcl-6 + Mutazioni somatiche di VH, Fas, BCL6 ZS CG BSAP + Class-switch switch Selezione ZC IRF4 -/+

Dettagli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli Le leucemie Cos è una leucemia Una proliferazione anomala delle cellule ematiche bianche all interno del midollo osseo. E di natura clonale (in genere interessa una singola linea cellulare) Può insorgere

Dettagli

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE Dott.ssa Cristina Colarossi Anatomia Patologica Istituto Oncologico del Mediterraneo Catania Linfomi I Linfomi sono malattie monoclonali

Dettagli

Paolo Pierani SOS Oncoematologia Pediatrica Az Ospedali Riuniti Ancona. I Linfomi Intestinali

Paolo Pierani SOS Oncoematologia Pediatrica Az Ospedali Riuniti Ancona. I Linfomi Intestinali Paolo Pierani SOS Oncoematologia Pediatrica Az Ospedali Riuniti Ancona I Linfomi Intestinali I LINFOMI MALIGNI SONO NEOPLASIE CHE ORIGINANO DAI LINFONODI O DAI TESSUTI LINFATICI EXTRANODALI RAPPRESENTANO

Dettagli

Linfoma follicolare le basi su cui si fonda una terapia di successo per il linfoma follicolare Che cosa é il linfoma follicolare?

Linfoma follicolare le basi su cui si fonda una terapia di successo per il linfoma follicolare Che cosa é il linfoma follicolare? Linfoma follicolare La terapia del linfoma non-hodgkin follicolare è oggi molto più efficace che in passato grazie alle nuove modalità di terapia quali gli anticorpi monoclonali (Rituximab, Zevalin) e

Dettagli

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se 1. Aspetti generali Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se è stato ritrovato anche in sedi atipiche come le ghiandole salivari, le ovaie

Dettagli

LEUCEMIE MIELOIDI CRONICHE

LEUCEMIE MIELOIDI CRONICHE LEUCEMIE MIELOIDI CRONICHE La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una malattia neoplastica relativamente rara (1-2 casi/100.000 abitanti/anno) prevalente nell adulto-anziano. Le cellule leucemiche sono caratterizzate

Dettagli

Tumori della vescica. E ora di allinearci alla nomenclatura WHO 2016

Tumori della vescica. E ora di allinearci alla nomenclatura WHO 2016 Tumori della vescica. E ora di allinearci alla nomenclatura WHO 2016 Stefania Freguia Istituto cantonale di patologia, Locarno Nuova classificazione WHO (2016) dei tumori dell apparato urinario e degli

Dettagli

Prof AM Vannucchi AA2009 10

Prof AM Vannucchi AA2009 10 LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con

Dettagli

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale. La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA Monia Lunghi, Gianluca Gaidano S.C.D.U. Ematologia Università del Piemonte Orientale Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità Novara DOMANDE del PAZIENTE

Dettagli

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap I DATI DI LABORATORIO NELLA PRATICA CLINICA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI Alessandro Montanelli 31 marzo 2011 DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione

Dettagli

Patologia molecolare del carcinoma della mammella: cosa un patologo deve sapere. Vicenza 20 marzo 2014 Dott. Duilio Della Libera

Patologia molecolare del carcinoma della mammella: cosa un patologo deve sapere. Vicenza 20 marzo 2014 Dott. Duilio Della Libera Patologia molecolare del carcinoma della mammella: cosa un patologo deve sapere Vicenza 20 marzo 2014 Dott. Duilio Della Libera 80% carcinomi duttali nas Dimensioni Status linfonodale Outcome Grading

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Le fasi della risposta umorale 1. Riconoscimento dell antigene (legame BCR) 2. Stimoli addizionali (T helper, citochine, complemento)

Dettagli

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E CELIACHIA DOTT. RENATA AURICCHIO DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA UNIVERSITA FEDERICO II NAPOLI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E CELIACHIA DOTT. RENATA AURICCHIO DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA UNIVERSITA FEDERICO II NAPOLI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E CELIACHIA DOTT. RENATA AURICCHIO DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA UNIVERSITA FEDERICO II NAPOLI AGADIR, 18 25 LUGLIO 2008 Biopsia digiunale EGDS Capsula di Crosby 3. Biopsia intestinale

Dettagli

La citogenetica come approfondimento dell istologia nelle lesioni borderline dell urotelio

La citogenetica come approfondimento dell istologia nelle lesioni borderline dell urotelio La citogenetica come approfondimento dell istologia nelle lesioni borderline dell urotelio Dott. Giovanni Fellegara Centro Diagnostico Italiano, Milano Cagliari 9 novembre 2013 Non esistono lesioni borderline

Dettagli

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione corso per operatori dei Registri Tumori AIRTUM I TUMORI EMATOLOGICI criticità nella diagnosi, registrazione e classificazione Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione Simona Nuzzo Registro

Dettagli

LINFOMI MALIGNI diagnosi e stadiazione

LINFOMI MALIGNI diagnosi e stadiazione I TUMORI EMOLINFOPOIETICI Sala della Quercia 3 Aprile 2009, Reggio Emilia LINFOMI MALIGNI diagnosi e stadiazione Dr. Stefano Luminari Università di Modena e Reggio Emilia Registro Tumori di Modena LINFOMI

Dettagli

LINFOMI NON-HODGKIN AGGRESSIVI. Criticità del percorso diagnostico. Roberto Guariglia U.O.C. Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali

LINFOMI NON-HODGKIN AGGRESSIVI. Criticità del percorso diagnostico. Roberto Guariglia U.O.C. Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali LINFOMI NON-HODGKIN AGGRESSIVI Criticità del percorso diagnostico Roberto Guariglia U.O.C. Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali IRCCS Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata Rionero in

Dettagli

Introduzione alla Nefrite Lupica. Dott. Massimiliano Mancini

Introduzione alla Nefrite Lupica. Dott. Massimiliano Mancini Introduzione alla Nefrite Lupica Dott. Massimiliano Mancini Cenni introduttivi Il coinvolgimento renale è presente in circa il 50% di tutti i pazienti con LES e costituisce il primo sintomo in circa 15-20%

Dettagli

Sindromi Mieloproliferative

Sindromi Mieloproliferative Sindromi Mieloproliferative Sindr. Mieloproliferative croniche Sindr. Mieloprolifer. Sub-acute o Mielodisplasie Sindr. Mieloproliferative Acute o Leucemie Acute Mieloidi SINDROME MIELODISPLASTICA Patologia

Dettagli

LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA

LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA Opuscolo informativo Anno 2014 1 Leucemia Mieloide Cronica (LMC) La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una malattia neoplastica che colpisce le cellule staminali emopoietica,

Dettagli

Corso di Laurea in Dietistica Malattie del Sangue Dr. ssa Francesca Santilli

Corso di Laurea in Dietistica Malattie del Sangue Dr. ssa Francesca Santilli Università degli studi G. D Annunzio Cattedra di Ematologia Direttore Prof. Giovanni Davì I LINFOMI Corso di Laurea in Dietistica Malattie del Sangue Dr. ssa Francesca Santilli TdT: desossi-nucleotidil-transferasi

Dettagli

Glomerulonefrite proliferativa mesangiale caratterizzata da deposizione prevalente di IgA nel mesangio. Descritta per la prima volta nel 1968, dopo la introduzione della tecnica di immunofluorescenza (malattia

Dettagli

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Correlazioni tra istologia e mammografia Opacità nodulari Dimostrazione correlativa mammografico-istologica

Dettagli

LINFOMI. HODGKIN 2 grandi sottotipi

LINFOMI. HODGKIN 2 grandi sottotipi 2008 LINFOMI HODGKIN 2 grandi sottotipi Classico (4 varianti) Predominanza linfocitica nodulare Differenze clinicopatologiche (e biologiche) fra i 2 grandi sottotipi NON-HODGKIN Derivati da precursori

Dettagli

Classificazione patologica e prognosi. Licia Laurino UOC Anatomia Patologica Treviso

Classificazione patologica e prognosi. Licia Laurino UOC Anatomia Patologica Treviso Classificazione patologica e prognosi Licia Laurino UOC Anatomia Patologica Treviso principali tumori maligni della tiroide Tipo Frequenza % Ca papillare 80-85 Ca follicolare 5-10 Ca poco differenziato

Dettagli

Viene posta diagnosi di Leucemia Linfatica Cronica. Istologia: Linfoma maligno linfocitico ben differenziato o LLC (Kiel). Stadio I B SDO 204.

Viene posta diagnosi di Leucemia Linfatica Cronica. Istologia: Linfoma maligno linfocitico ben differenziato o LLC (Kiel). Stadio I B SDO 204. Maschio nato nel 1925, deceduto nel 1995 1.o ricovero 7/6/1988 Medicina Viene posta diagnosi di Leucemia Linfatica Cronica. Istologia: Linfoma maligno linfocitico ben differenziato o LLC (Kiel). Stadio

Dettagli

Le trappole rinologiche. Prof Vincenzo Cappello

Le trappole rinologiche. Prof Vincenzo Cappello Le trappole rinologiche Prof Vincenzo Cappello Anello del Waldeyer Diagnostica del rinofaringe Diagnostica del rinofaringe Diagnostica del rinofaringe Diagnostica del rinofaringe Patologie del rinofaringe

Dettagli

IL PUNTO DI VISTA DEI REGISTRI

IL PUNTO DI VISTA DEI REGISTRI Reggio Emilia, 23 giugno 2010 CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI REGISTRAZIONE E CODIFICA DEI TUMORI EMOLINFOPOIETICI IL PUNTO DI VISTA DEI REGISTRI Dr. Adriano

Dettagli

Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche

Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Lisa Pieri Università degli Studi di

Dettagli

Linfoma della zona marginale extranodale (LZME)

Linfoma della zona marginale extranodale (LZME) Linfoma della zona marginale extranodale (LZME) Mantello Centro germinativo Zona marginale Corpuscoli del Malpighi e placche del Peyer MALT = Mucosa-Associatedssociated Lymphoid Tissue MALT congenito MALT

Dettagli

La malattia celiaca (CD= celiac-disease), definita anche enteropatia. glutine-sensibile(gse=glutesensitive-enteropathie) è una affezione

La malattia celiaca (CD= celiac-disease), definita anche enteropatia. glutine-sensibile(gse=glutesensitive-enteropathie) è una affezione Introduzione La malattia celiaca (CD= celiac-disease), definita anche enteropatia glutine-sensibile(gse=glutesensitive-enteropathie) è una affezione dell intestino tenue, caratterizzata da atrofia dei

Dettagli

3 modulo didattico - Le

3 modulo didattico - Le 3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai

Dettagli

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA FEBBRE LINFOADENOPATIE MASSE ADDOMINALI O MEDIASTINICHE DOLORI OSSEI NODULI SOTTOCUTANEI PUNTO DI RIFERIMENTO PEDIATRA DI BASE QUANDO

Dettagli

Analisi della Malattia Minima Residua

Analisi della Malattia Minima Residua XIX CORSO NAZIONALE PER TECNICI DI LABORATORIO BIOMEDICO Riccione, 22-25 Maggio 2012 Analisi della Malattia Minima Residua Dr.ssa Anna Gazzola Laboratorio di Patologia Molecolare, Sezione di Emolinfopatologia,

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

Ontogenesi del sistema linfocitario B. (Cenni)

Ontogenesi del sistema linfocitario B. (Cenni) Ontogenesi del sistema linfocitario B (Cenni) MO LN B B El. staminali TdT +, CD34 + T TIMO T Organi periferici T B: Bone-marrow = immunità umorale T: timo-dipendente = immunitò cellulo-mediata T B MILZA

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi LEUCEMIE MIELOIDI Le leucemie acute mieloidi sono una patologia dell adulto più frequente nell anziano con un età media >60 anni; entrambi i sessi sono colpiti, con una lieve predominanza per quello maschile.

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

La mastocitosi, patologia rara ma emergente. Marina Mauro Allergologia, Ospedale Sant Anna Como ASST Lariana

La mastocitosi, patologia rara ma emergente. Marina Mauro Allergologia, Ospedale Sant Anna Como ASST Lariana La mastocitosi, patologia rara ma emergente Marina Mauro Allergologia, Ospedale Sant Anna Como ASST Lariana Caso clinico: donna 45 anni Agosto 2000: 15' dopo puntura di vespa al piede eritema al volto,

Dettagli

Lezione n. 2: Biologia dei tumori

Lezione n. 2: Biologia dei tumori CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione

Dettagli

MANIPOLAZIONE IN VITRO ED IMPIEGO PER L AUTOTRAPIANTO DEI PROGENITORI EMOPOIETICI CIRCOLANTI

MANIPOLAZIONE IN VITRO ED IMPIEGO PER L AUTOTRAPIANTO DEI PROGENITORI EMOPOIETICI CIRCOLANTI Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia MANIPOLAZIONE IN VITRO ED IMPIEGO PER L AUTOTRAPIANTO DEI PROGENITORI EMOPOIETICI CIRCOLANTI esperienza in linfomi indolenti (follicolari

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA E. Venturino A.Pastorino. 5-9, 12-16 ottobre 2009

DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA E. Venturino A.Pastorino. 5-9, 12-16 ottobre 2009 DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA E. Venturino A.Pastorino 5-9, 12-16 ottobre 2009 MALATTIA CELIACA - diagnosi 2 Il test diagnostico fondamentale è la biopsia

Dettagli

Immunologia: Testi consigliati

Immunologia: Testi consigliati Immunologia: Testi consigliati -Le basi dell immunologia. Fisiopatologia del sistema immunitario. Abul K Abbas, Andrew H. Lichtman. Edizione Italiana a cura di Silvano Sozzani e Marco Pesta. Ed. Elsevier

Dettagli

MELANOMA. Il melanoma piano mostra in genere

MELANOMA. Il melanoma piano mostra in genere MELANOMA Neoplasia maligna dei melanociti che, nella cute, inizia come una lesione pigmentata piana (macula) progredendo quindi in placca o nodulo irregolarmente rilevato Il melanoma piano mostra in genere

Dettagli

30/05/2011. Melanoma. Anatomia. scaricato da 1

30/05/2011. Melanoma. Anatomia. scaricato da  1 Melanoma 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 Epidemiologia ed Eziologia In Europa circa 60.000 nuovi casi all anno L'incidenzaé Lincidenza leggermentepiù alta tra la popolazione femminile rispetto

Dettagli

A livello nazionale si è valutato in anni più recenti un incremento dei tassi di mortalità per carcinoma prostatico solamente in pazienti al di sopra

A livello nazionale si è valutato in anni più recenti un incremento dei tassi di mortalità per carcinoma prostatico solamente in pazienti al di sopra 1. INTRODUZIONE La maggior parte dei registri tumori fa rilevare un aumentata incidenza del carcinoma prostatico, che attualmente rappresenta il secondo tumore più frequente nel sesso maschile in molti

Dettagli

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Delezione Variazioni della struttura Duplicazione Inversione Mutazioni cromosomiche Variazioni del numero Traslocazione Aneuploidie Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Variazioni del numero di assetti

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO DI MALATTIE DEL SANGUE Per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Titolare Prof.

PROGRAMMA DEL CORSO DI MALATTIE DEL SANGUE Per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Titolare Prof. PROGRAMMA DEL CORSO DI MALATTIE DEL SANGUE Per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Titolare Prof. Arcangelo LISO FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI Ematopoiesi

Dettagli

Agoaspirato midollare e Biopsia osteomidollare. Carla Giordano

Agoaspirato midollare e Biopsia osteomidollare. Carla Giordano Agoaspirato midollare e Biopsia osteomidollare Carla Giordano EMOPOIESI III settimana di sviluppo embrionale: sacco vitellino III mese di sviluppo : alcune cellule emopoietiche migrano nel fegato V mese

Dettagli

Corso di aggiornamento annuale per operatori dei Registri Tumori. 11 settembre 2013 DISCUSSIONE DI CASI EMATOLOGICI

Corso di aggiornamento annuale per operatori dei Registri Tumori. 11 settembre 2013 DISCUSSIONE DI CASI EMATOLOGICI Corso di aggiornamento annuale per operatori dei Registri Tumori 11 settembre 2013 DISCUSSIONE DI CASI EMATOLOGICI Adriano Giacomin, Stefano Luminari Caso n. 1 maschio di 61 anni 29/08/2005 BOM infiltrazione

Dettagli

TITOLO: Potenziale proliferativi dei progenitori emopoietici e mesenchimali. Le Sindromi Mielodisplastiche (SMD) sono malattie clonali della cellula

TITOLO: Potenziale proliferativi dei progenitori emopoietici e mesenchimali. Le Sindromi Mielodisplastiche (SMD) sono malattie clonali della cellula TITOLO: Potenziale proliferativi dei progenitori emopoietici e mesenchimali nelle sindromi mielodisplastiche pediatriche. Le Sindromi Mielodisplastiche (SMD) sono malattie clonali della cellula staminale

Dettagli

Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita):

Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita): Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita): *popolazione cellulare di nuova formazione che ha preso origine quasi sempre da una sola cellula somatica dell organismo, colpita da una serie sequenziale

Dettagli

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE DEFINIZIONE GRUPPO

Dettagli

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC Tre vie di attivazione del complemento 24 L attivazione del complemento avviene attraverso la proteolisi (clivaggio) sequenziale dei diversi frammenti

Dettagli

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi

Dettagli

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica Riunione del Gruppo Chirurgico Oncologico Pediatrico Italiano Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica V. Di Benedetto, M.G. Scuderi Cattedra di Chirurgia Pediatrica

Dettagli

Progetto di ricerca. Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti

Progetto di ricerca. Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti Progetto di ricerca Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti Dr. Negri Stefano - Ospedale C. Poma Mantova concetti generali

Dettagli

CLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI

CLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI STADIAZIONE Per stadiazione si intende la valutazione dell estensione della malattia mediante esami clinici e strumentali. Tale estensione viene poi tradotta nel sistema TNM che attraverso la definizione

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati Il presente volume riporta il quadro epidemiologico della patologia oncologica per l anno 211 nelle province di odena e Parma. Per l analisi dei trend temporali è stato considerato

Dettagli

Immunologia dei Trapianti

Immunologia dei Trapianti Immunologia dei Trapianti Il trapianto e un trasferimento di cellule, tessuti, organi, da un individuo ad un altro solitamente differente. Donatore (Graft) vs Ricevente (Host) Trapianto orto-topico: l

Dettagli

Elenco dei test di patologia cromosomica e molecolare

Elenco dei test di patologia cromosomica e molecolare Elenco dei test di patologia cromosomica e molecolare Test Metodo utilizzato Osservazioni, indicazioni Amplificazione genica Her2/neu nei carcinoma mammari e gastrici L amplificazione genica di Her2/neu

Dettagli

Incidenza dei Tumori Infantili

Incidenza dei Tumori Infantili I tumori del torace e dell addome Andrea Di Cataldo Ematologia/Oncologia Pediatrica Università di Catania 1% 2% Incidenza dei Tumori Infantili 7% 6% 4% 2% 4% 33% Leucemie T. SNC Linfomi Neuroblastoma 7%

Dettagli

Ruolo dei test di clonalità nei disordini linfoproliferativi

Ruolo dei test di clonalità nei disordini linfoproliferativi XIX CORSO NAZIONALE PER TECNICI DI LABORATORIO BIOMEDICO Riccione, 22-25 Maggio 2012 Ruolo dei test di clonalità nei disordini linfoproliferativi Dr.ssa Claudia Mannu Laboratorio di Patologia Molecolare,

Dettagli

Scaricato da Mononucleosi infettiva

Scaricato da  Mononucleosi infettiva Scaricato da www.sunhope.it Mononucleosi infettiva Epidemiologia Ubiquitaria; casi sporadici lungo tutto l anno Infezione praticamente universale (soggetti adulti 90-95% EBV-sieropositivi) Età di acquisizione

Dettagli

Genetica del cancro. Lezione 12. By NA

Genetica del cancro. Lezione 12. By NA Genetica del cancro Lezione 12 1 Cos e il tumore Le alterazioni genetiche acquisite che portano alla trasformazione maligna sono un esempio di variazione genetica somatica (oltre al mosaicismo per i caratteri

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Il percorso di maturazione dei linfociti Sviluppo della specicifità immunologica I linfociti B e T avviano le risposte immunitarie dopo il

Dettagli

Dott.ssa Federica Ferrari. Prof. Domenico Alvaro

Dott.ssa Federica Ferrari. Prof. Domenico Alvaro Dott.ssa Federica Ferrari Prof. Domenico Alvaro 1. COLANGITE SCLEROSANTE AUTOIMMUNE 2. VALUTAZIONE DELLA FIBROSI EPATICA COLANGITE SCLEROSANTE AUTOIMMUNE Descrizione dello studio Studio di coorte condotto

Dettagli

BIOMARCATORI: Quali Biomarcatori, la refertazione

BIOMARCATORI: Quali Biomarcatori, la refertazione BIOMARCATORI: Quali Biomarcatori, la refertazione Dr.ssa Isabella Castellano Anatomia Patologica Città della salute e della Scienza presidio Molinette di Torino FATTORI PROGNOSTICI Fattori morfologici:

Dettagli

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton) Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica

Dettagli

Le parti svolte a lezione non coprono tutto il Programma d esame Programma d'esame visibile nei prossimi giorni su comunità didattiche

Le parti svolte a lezione non coprono tutto il Programma d esame Programma d'esame visibile nei prossimi giorni su comunità didattiche Anatomia Patologica Le parti svolte a lezione non coprono tutto il Programma d esame Programma d'esame visibile nei prossimi giorni su comunità didattiche Testi consigliati Rubin - Anatomia patologica

Dettagli

Sviluppo dei linfociti B

Sviluppo dei linfociti B Sviluppo dei linfociti B Checkpoints multipli nella maturazione dei linfociti Durante lo sviluppo i linfociti che esprimono recettori per l antigene funzionali sono selezionati e sopravvivono, gli altri

Dettagli

Introduzione: gli anticorpi monoclonali

Introduzione: gli anticorpi monoclonali Introduzione: gli anticorpi monoclonali I) Struttura e funzioni degli anticorpi Gli anticorpi - o immunoglobuline - sono delle glicoproteine sieriche prodotti da cellule della serie linfoide; appartengono

Dettagli

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei IMMUNITA L uomo ha acquisito nel corso dell evoluzione tutta una serie di meccanismi difensivi che costituiscono il sistema immunitario, il quale mediante una risposta specifica e coordinata verso tutte

Dettagli

ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA

ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA CORSO DI ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA Insegnamento del Corso integrato di Anatomia Patologica Veterinaria Docente P. Maiolino E-mail: maiolino@unina.it -Dipartimento di Patologia e Sanità

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

BIOLOGIA MOLECOLARE NEL LINFONODO SENTINELLA

BIOLOGIA MOLECOLARE NEL LINFONODO SENTINELLA Lezione di Anatomia Patologica BIOLOGIA MOLECOLARE NEL LINFONODO SENTINELLA Luigia Macrì Università degli Studi di Torino AO-U San Giovanni Battista di Torino 1. Cos è il linfonodo sentinella? Linfonodo

Dettagli

Sindromi da malassorbimento

Sindromi da malassorbimento Sindromi da malassorbimento Definizione Patologia causata da diversi fattori che riducono l assorbimento di grassi, carboidrati, proteine, lipidi Malassorbimenti primitivi : - difetto di assorbimento dovuto

Dettagli

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC 1 2 Necessari 2 segnali per attivare i linfociti B Primo segnale: BCR Secondo segnale = - Antigeni timo-dipendenti (TD):. cellule T adiuvanti (T

Dettagli

S.C. di Otorinolaringoiatria

S.C. di Otorinolaringoiatria S.C. di Otorinolaringoiatria Direttore: F. Balzarini Otorinostudio.tortona@aslal.it Ospedale SS. Antonio e Margherita ASL AL Tortona LE MALATTIE DELLA TIROIDE (DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA) Focus sui percorsi

Dettagli

TCR e maturazione linfociti T

TCR e maturazione linfociti T TCR e maturazione linfociti T Il recettore per l Ag dei linfociti T, T-Cell Receptor (TCR) eterodimero composto da catene a e b o g e d TCR a/b presente in 95% delle cellule T periferiche eterodimero legato

Dettagli

I linfomi non-hodgkin

I linfomi non-hodgkin LINFOMA NON HODGKIN I linfomi non-hodgkin (LNH) sono un eterogeneo gruppo di malattie neoplastiche che tendono a riprodurre le caratteristiche morfologiche e immunofenotipiche di una o più tappe dei processi

Dettagli

epatocarcinoma:ruolo diagnostico e prognostico, predittori clinici e biologici. Analisi di 1099 pazienti

epatocarcinoma:ruolo diagnostico e prognostico, predittori clinici e biologici. Analisi di 1099 pazienti Alfafetoproteina nell epatocarcinoma:ruolo epatocarcinoma:ruolo diagnostico e prognostico, predittori clinici e biologici. Analisi di 1099 pazienti Prof. FABIO FARINATI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

Dettagli

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze) Trombocitemia essenziale Paola Guglielmelli (Firenze) Incidenza: 1 per 100.000 ab/anno Prevalenza: 10 40 per 100.000 Aumentata conta piastrinica (> 450 x 109/L) Storia naturale della TE Neoplasia mieloproliferativa

Dettagli

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non IMMUNITA INFEZIONE Immunità innata specifici RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO Riconoscimento da parte di effettori preformati non (risposta immediata 0-4 ore) Risposta indotta precoce Riconoscimento, Reclutamento

Dettagli

SARCOIDOSI SCARICATO DA

SARCOIDOSI SCARICATO DA SARCOIDOSI DEFINIZIONE ED EPIDEMIOLOGIA E una malattia sistemica a carattere granulomatoso, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da un'eccessiva reazione immunitaria cellulare ad uno o più antigeni

Dettagli