ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E DIAGNOSTICI DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI

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1 ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E DIAGNOSTICI DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI Dott. S. V. Fedorovich Presidente della Società di Allergologia e Immunologia di Minsk - Bielorussia Traduzione a cura di: Dott.ssa Rossella Cafuoti Minsk - Bielorussia

2 Aspetti epidemiologici e diagnostici delle intolleranze alimentari Fedorovich S.V., Arsentjeva N.L.,*Polevechko G.N., Doylido I.L., Arsentjeva I.L. Centro pratico-scientifico di Igiene della Repubblica Bielorussa * 10 Ospedale Clinico, Minsk, Bielorussia Abstract: Abbiamo verificato la validità del Cytotest quale metodo diagnostico delle intolleranze alimentari su pazienti affetti da differenti disturbi. Abbiamo verificato che alcuni sintomi clinici dipendono dalla tipologia di alimenti introdotti nell organismo e abbiamo individuato i principali prodotti correlati con diversi sintomi di ipersensibilità alimentare. Introduzione: Abbiamo verificato la presenza di intolleranze alimentari in pazienti affetti da disturbi dermatologici, dell apparato muscolare e scheletrico, del sistema respiratorio, del tratto intestinale, nonché da disturbi neurologici e cardiovascolari. Con il nostro studio abbiamo esaminato l influenza delle alterazioni dei leucociti dovute alla presenza di allergeni alimentari ed i sintomi da loro causati. Materiali e metodi: Abbiamo sottoposto al Cytotest 27 persone, di cui 5 uomini (18,5%) e 22 donne (81,5%) nelle seguenti fasce d età: 2 pazienti fino a 20 anni (7,4%) 6 pazienti fino a 30 anni (22,2%) 11 pazienti sopra i 40 anni (40,7%) 7 pazienti fino ai 50 anni (25,9%) 1 paziente sopra i 50 anni (3,7%). Come è evidente dalla tipologia del campione esaminato, la maggioranza dei pazienti analizzati apparteneva ad una fascia di età più sana. Il numero di alimenti tossici e pertanto non tollerati variava da 5 a più di 30, in un range di 51 alimenti possibili.

3 Risultati Secondo le anamnesi, le persone esaminate hanno riferito i seguenti disturbi: aumento costante di peso in eccesso; stato di affaticamento che non si attenuava neanche dopo il sonno, irritabilità, sbalzi di umore, uno stato generale di salute non ottimale; apatia, mancanze di energie, sonnolenza dopo i pasti, debolezza e vertigini anche dopo i pasti; frequente stato di malessere simile ad influenza, ma non associabile al freddo; emicrania, mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari; eruzioni cutanee e prurito; difficoltà nell evacuazione, intestino pigro e gonfio, dolori addominali, senso di malessere e disagio, bruciori di stomaco; ipotasi. In passato, prima di sottoporsi alle nostre verifiche, i pazienti avevano fatto analizzare i loro sintomi e disturbi da medici specialisti. Possiamo classificare tali disturbi in: 1. Patologie del sistema endocrino: adiposità (14 pazienti); disturbi alla tiroide (2 pazienti). 2. Patologie della cavità orale e dell apparato digerente: stomatite (1 paziente); gastroduodenite (16 pazienti); pancreatite, epatite (2 pazienti); disturbi intestinali (12 pazienti); patologie del tratto secretore di bile (9 pazienti). 3. Patologie del sistema respiratorio: rinite, sinusite (2 pazienti); bronchite (2 pazienti). 4. Patologie dermatologiche: dermatite (17 pazienti);

4 orticaria, edema (4 pazienti); eczema (4 pazienti). 5. Patologie del sistema locomotorio (1 paziente). 6. Disturbi cronici del sistema cardiovascolare (2 pazienti). 7. Risposta sistemica: shock anafilattico (1 paziente). 8. Patologie oncologiche adenocarcinoma all intestino tenue (1 patient). Lo schema delle reazioni basato sui differenti gradi di intolleranza alimentare è il seguente: Grado di reazione Numero di pazienti Assoluto In percentuale % ,2% ,3% I prodotti alimentari di base hanno causato i segni clinici più comuni nei pazienti (Immagine 1). La più ampia gamma di processi di reazione ha riguardato i seguenti alimenti: maiale, carota, piante da baccello, varie tipologie di frutta (banane, uva, ananas, mele), pollo, salmone, cacao, lievito di birra, proteine del latte, uova, fragole, noci, peperoni.

5 Lenticchia Grano saraceno Cicoria Tonno Riso Grano duro Trota Orzo Carciofo Grano tenero Ciliegia Coniglio Mandorle Cavolfiore Cipolla Tacchino Patate Ananas Gamberi Caffè Camomilla The Oliva Mais Limone Merluzzo Pomodoro Carote Cacao Albume Pollo Mele Peperoni Noci Pesca Arancia Soia Vitello Uova Piselli Latte e derivati Uva Zucchero Bovino Salmone Fagioli Banana Fragola Maiale 50 Numero di casi Sintomi simili ad influenza Stomatite Epatite Rinite Tiroidite autoimmune Orticaria Affaticamento Dolori articolari Edema Emicrania e mal di testa Patologie del tratto gastrointestinale Eccesso di peso Dermatite Allergeni alimentari Sintomi clinici Immagine 1 Principali segnli clinici in pazienti affetti da intolleranze alimentari

6 Discussione Elenchiamo di seguito i principali alimenti verso cui i pazienti hanno manifestato intolleranze di intensità maggiore e le diverse reazioni manifestate: Bovini: disturbi clinici di affaticamento, mal di testa, emicrania, dolori articolari, dermatiti, gonfiore; Carote: stessi effetti dei bovini, ma in aggiunta a disturbi gastrointestinali ed epatobiliari, aumento di peso corporeo; Piselli: disturbi dermatologici, stati simili ad influenza, riniti, tiroidite autoimmune, affaticamento; Banane: l alta percentuale di intolleranza riguardava pazienti affetti da dermatite, mal di testa, difficoltà nel sistema locomotorio, aumento di peso; Lenticchie: abbiamo verificato un alta percentuale di intolleranza alle lenticchie in pazienti affetti da orticaria; Orzo: non tollerato in pazienti affetti da un complesso di disturbi quali dermatiti, orticaria, eccesso di peso; Cipolla: reazioni simili a quelle provocate dall orzo, con l aggiunta di disturbi al tratto epatobiliare; Aglio: alimento non tollerato da pazienti affetti da dermatiti; Mele: non tollerate soltanto in pazienti con risposte cutanee, eccesso di peso ed emicranie; Lievito di birra: abbiamo registrato una forte risposta in pazienti con problemi al tratto gastrointestinale; Pomodori: provocano una forte reazione di intolleranza in pazienti affetti da una serie di disturbi, quali: mal di testa, idropisia, affaticamento, aumento di peso; Olivo Oltre ai campi già menzionati, abbiamo registrato significative risposte di intolleranza anche verso uva, cacao, soia, salmone, maiale, pollo, fragole, cereali, ananas, merluzzo e noci. Ringraziamenti Questo studio è stato realizzato presso il 10 Ospedale Clinico di Minsk. Un ringraziamento particolare va al Dott. Ercole Lauletta e al Prof. Carmelo Rizzo, che ci hanno illustrato la metodica del Cytotest nella diagnosi delle intolleranze alimentari.