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1 STABILIMENTO OSPEDALIERO POGGIARDO U.O.C. MEDICINA SERVIZIO DI FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA INFERMIERA FERNANDA MANIS emogasanalisi : come, quando, perché

2 L emogasanalisi e un prelievo ematico che permette di misurare le pressioni parziali dei gas, il ph,eccesso basi. I valori da essa ricavati forniscono un quadro I valori da essa ricavati forniscono un quadro preciso sull efficienza dell apparato respiratorio e dello stato metabolico dell organismo, permettendo cosi di trattare adeguatamente e tempestivamente pazienti con malattie respiratorie e metaboliche. (U.S. National Committee for Laboratory Standards)

3 L emogasanalisi è un prelievo di sangue intero, ma puo essere eseguito su siero, plasma, bagno di dialisi. Il campione ematico viene prelevato, in genere, dall arteria radiale (polso), dall arteria brachiale, (faccia anteriore del gomito),arteria femorale (inguine) o capillare. Non e richiesto ne il digiuno ne la sospensione diterapie.

4 Il Mansionario Infermieristico articolato su 6 punti, redattonel 1974 per D.P.R., limitava l attivita dell infermiere professionale.e stato abolito nel 1999 e successivamente costituito il Codice Deontologico, che definisce l assistenza infermieristica come servizo alla persona,famiglia e collettivita che si realizza attravesro interventi specifici, AUTONOMI.

5 Fasi del processo Analitico dell E.G.A. Fase Pre- analitica Fase analitica Fase Post-analitica

6 La fase PRE-ANALITICA rappresenta il punto debole del processo analitico (60% degli errori)

7 1) Preparazione del paziente 2) Scelta dell anticoagulante 3) Identificazione del campione

8 1) Preparazione del paziente 2) Scelta dell anticoagulante 3) Identificazione del campione

9 Se possibile, informare il paziente della procedura, un malato ben informato, di solito e meno apprensivo e piu collaborante. Il paziente deve segnalare se va facilmente incontro a episodi lipotimici. Deve essere segnalata l assunzione di farmaci che interferiscono con la coagulazione ( TAO ). Per i pazienti in o2 terapia, dovra essere indicata la condizione terapeutica in cui si esegue l esame : con o senza o2. Una corretta valutazione emogasanalitica richiede l astensione dall uso di o2 per almeno due ore (.

10 1) Preparazione del paziente 2) Scelta dell anticoagulante 3) Identificazione del campione

11 1) Effetto di diluizione 2) Alterazione degli elettroliti

12 L uso di eparina LIQUIDA determina una diluizione del campione con conseguente: a) Concentrazione degli elettroliti inferiore al reale b) pco2 inferiore poiché l acqua ha pco2 = 0 mmhg SOLUZIONE: USO DI EPARINA LIOFILIZZATA

13 1) Preparazione del paziente 2) Scelta dell anticoagulante 3) Identificazione del campione

14 Identificare il campione indicando almeno: 1) modalità di ventilazione 2) FiO2

15 Fase analitica 1) Prelievo 2) Miscelazione post-prelievoprelievo

16 Solitamente viene utilizzata l arteria radiale che ha un ottima circolazione collaterale assicurata dall arteria ulnare. Nell'1,6% dei malati le arterie ulnari hanno dei deficit, quindi si deve eseguire il test di Allen.

17 Il paziente chiude con forza la mano per far defluire il sangue dal pugno. Si esercita una pressione sul polso per arrestare il flusso delle arterie ulnare e radiale. Quando la mano diventa bianca si rilascia la pressione sull'arteria ulnare. Se la mano ritorna rossa in pochi secondi la perfusione attraverso l'arteria ulnare è completa e non è pericoloso eseguire il prelievo dalla radiale.

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19 1) Inserire l'ago a 45 rispetto alla cute (nella femorale l'inserimento deve essere perpendicolare all'arteria) con il taglio dell ago verso l alto. Trovata l'arteria la siringa si riempie rapidamente 2) Evitare che l'ago attraversi l'arteria 3) NON ASPIRARE IL CAMPIONE per rischio di lesioni vascolari interne

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21 Se durante il prelievo vengono miscelati sangue arterioso e venoso i valori dei parametri misurati non corrispondono ai valori arteriosi (la po2 risulta inferiore e la pco2 maggiore). Devono essere utilizzate siringhe a riempimento automatico.

22 EFFETTO DILUIZIONE Se il prelievo è eseguito da catetere, controllare che non vi siano residui di soluzione di lavaggio.

23 PRESENZA DI BOLLE D ARIA Le bolle d aria influenzano in modo notevole i valori della po2 già dopo 30 quindi è necessario mantenere i campioni in condizioni anaerobiche ed eventuali bolle devono essere subito eliminate.

24 EMOLISI Può essere provocata da un errato trattamento del campione a seguito di: 1) Passaggio del campione attraverso un ago con diametro troppo piccolo o un raccordo del catetere 2) Congelamento del campione 3) Agitazione troppo energica

25 FASE POST - ANALITICA 1) Trasporto e Conservazione 2) Miscelazione pre-analisi

26 SCARSA MISCELAZIONE: COAGULI La presenza di coaguli non solo produce valori errati, ma può intasare l analizzatore. Si deve pertanto prestare particolare attenzione all omogeneità del campione, anche se spesso le dimensioni dei coaguli sono molto piccole (microcoaguli). Il campione va miscelato capovolgendolo verticalmente e facendolo ruotare nel palmo delle mani per disciogliere l'eparina contenuta nella siringa. Esistono siringhe con una sfera di metallo all interno per facilitare la miscelazione.

27 CONSERVAZIONE Se l esame non può essere eseguito subito, il campione può essere conservato in acqua e ghiaccio per non più di 30 minuti +

28 MISCELAZIONE PRE - ANALISI All'interno della siringa il sangue inizia a separarsi in plasma e cellule ematiche. Se i campioni non vengono miscelati correttamente prima di essere analizzati la misura dell Hb risulta falsata.

29 CONCLUSIONI Il prelievo del campione di sangue, nonché il relativo trasferimento e trattamento sono fattori essenziali per ottenere accuratezza nelle analisi cliniche di laboratorio e, in ultima analisi, garantire qualità nella cura del paziente (U.S. National Committee for Laboratory Standards)

30 Nell analisi dei gas ematici e del ph spesso, per il paziente, è molto peggio avere un risultato errato che non averneaffatto (U.S. National Committee for Laboratory Standards)

31 te lo dicevo che non era solo un po stress

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