11. COMUNICAZIONE E MEDIA FIORENZO PARZIALE SOCIOLOGIA GENERALE UNIVERSITA LUMSA-ROMA A.A
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2 11.1. COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO E SOCIETA ABBIAMO GIA PARLATO DEL LINGUAGGIO QUANDO CI SIAMO OCCUPATI DI SOCIALIZZAZIONE E CULTURA, PERCHE PARLARNE ANCORA? PERCHE SOFFERMARCI SUL CONCETTO DI COMUNICAZIONE? 2 RAGIONI: 1. SOCIETA MEDIALE E GLOBALE DI OGGI HA FATTO CRESCERE L ATTENZIONE PER LO STUDIO DELLA COMUNICAZIONE 2. I MEZZI DI COMUNICAZIONE ACCOMPAGNANO LA STORIA DELL UOMO, MODIFICANDO IL SUO ESSERE NEL MONDO (PERCEZIONE, RAPPRESENTAZIONE, AZIONE..) 2
3 COMUNICARE = dal latino cum-municare = cum (insieme)+munus (dono, ufficio, dovere) Partecipare a un bene fondamentale che diventa un dovere: produrre insieme un qualcosa che si condivide e che comporta così obblighi reciproci (es. se io prometto, non solo sto comunicando ma sto anche agendo: faccio di me stesso l oggetto a cui il mio interlocutore dà attenzione..e facendo così lego lui a me..ed io mi lego a lui) Comunicare = communio = mettere in comune (Montesperelli, 2014) 3
4 La comunicazione è la linfa della società perché: 11. COMUNICAZIONE E MEDIA con la lingua (istituzione primaria) costruiamo la società produciamo legami diamo vita a relazioni intersoggettive e a rappresentazioni condivise agiamo = potere, trasformazione su cose e persone 4
5 Il linguaggio svolge due importanti funzioni: 11. COMUNICAZIONE E MEDIA cognitiva pensare il mondo verbalmente o mentalmente = stabilire un rapporto tra un significante e un significato (segno come insieme di significante e significato) comunicativa comunicare ad altri il nostro pensiero e ricevere dagli altri i messaggi nei quali è formulato il loro pensiero 5
6 La comunicazione è un'attività che comporta la circolazione (cioè la produzione, la trasmissione e la ricezione) di insiemi di segni. Esistono diversi tipi di segni: icone-immagini gesti parole etc. 6
7 L acquisizione delle competenze linguistiche è ancora oggi un mistero. Non sappiamo bene come avvenga, ma sappiamo per certo che l acquisizione del linguaggio richiede un assidua, prolungata e costante interazione sociale (= APPRENDIMENTO: Piaget 1924, Vygotskij 1934) Capacità linguistica innata (es. Chomsky) vs invenzione dell homo sapiens (es. Lieberman) Capacità di parlare = una sorta di caratteristica del patrimonio biologico della specie umana formatasi gradualmente nel corso del processo di evoluzione. Quanto estesa sia questa base, quanto ci sia di innato e quanto di acquisito nelle competenze linguistiche, è una questione a cui, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile dare una risposta (Bagnasco, Barbagli, Cavalli, 2007) 7
8 Modello matematico di comunicazione (Shannon, Weaver, 1949): passaggio di informazionimessaggi L informazione è intesa come «una differenza che genera differenza» la comunicazione come trasmissione di informazioni = passaggio di un segnale da una fonte A attraverso un trasmettitore lungo un canale a un destinatario B grazie a un recettore 8
9 A questo modello se ne contrappongono altri: 11. COMUNICAZIONE E MEDIA Modelli semiotici sociologici = comunicazione come processo interattivo di produzione e costruzione di significati CULTURA (V. SLIDES 09) 9
10 CODICE: INSIEME DI REGOLE E PRINCIPI DI STRUTTURAZIONE E PRODUZIONE DI SIGNIFICATI 10
11 SOTTO-CODICE: MENTRE IL CODICE RINVIA A SIGNIFICATI DENOTATIVI (ES. CAGNA = ANIMALE A 4 ZAMPE CHE SCODINZOLA DI SESSO FEMMINILE..), IL SOTTO-CODICE E UNA VARIANTE DEL CODICE CHE INDICA COME INTERPRETARE I SEGNI = DIMENSIONE CONNOTATIVA (ES. E UNA CAGNA! = riferito ad attrice che recita male..) Durante la comunicazione, possono modificarsi alcuni parametri che rendono necessario un riadattamento del codice. In questi casi si parla di transcodificazione, ossia, il passaggio da un tipo di codice ad un altro. 11
12 LA COMUNICAZIONE UMANA E INFLUENZATA ANCHE DAL CONTESTO IN CUI VIENE PRODOTTA. IN QUESTO E SIMILE A QUELLA ANIMALE. MA LE SIMILITUDINI SI FERMANO QUI, PERCHE LA COMUNICAZIONE ANIMALE E ISTINTUALMENTE RADICATA, SI MODIFICA MOLTO LENTAMENTE, HA UN UNICA FUNZIONE, HA UN REPERTORIO CHIUSO-LIMITATO; MENTRE QUELLA UMANA E APPRESA (SOCIALIZZAZIONE), SI SGANCIA ANCHE DAL CONTESTO IMMEDIATO RIFERENDOSI A CONCETTI ASTRATTI, OPPURE RIVOLGENDOSI AL PASSATO, AL FUTURO, A UN CONTESTO SPAZIO-TEMPORALE DIFFERENTE DA QUELLO DELLA PRODUZIONE. LA COMUNICAZIONE UMANA HA MOLTEPLICI SIGNIFICATI, E SIMBOLICA: RINVIA SEMPRE AD ALTRO (LINGUAGGIO POETICO, ARTISTICO, RELIGIOSO, SCIENTIFICO, ETC.). 12
13 ERNST CASSIRER ( ) Il simbolo non è un rivestimento, ma un organo del pensiero umano: Il simbolo non serve solo allo scopo di comunicare un contenuto concettuale già esistente, bensì è lo strumento grazie al quale questo stesso contenuto viene costituito (Saggio sull uomo, 1944) L UOMO E UN ANIMAL SYMBOLICUM, LA SUA NATURA E DATA DALLA SUA OPERA DI PRODUZIONE DI FORME SIMBOLICHE 13
14 11.2. LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E la matrice dell azione sociale, e dunque della società è presente in tutte le società (semplici e complesse) 14
15 Caratteristiche distintive: compresenza fisica di almeno 2 persone che devono condivide un codice in modo tale da codificare e decodificare i messaggi Es. Problemi relativi alla comunicazione interculturale: un gesto per noi scontato può risultare incomprensibile ad una persona di un altra cultura.. 15
16 e viceversa.. Bacio tra russi (saluto) e non gesto di amore tra persone omosessuali anche il modo di parlare e la distanza tra i parlanti cambiano e assumono significati diversi..(es. un messicano si avvicina in maniera sensibile anche a uno sconosciuto per chiedergli un informazione vs distanza maggiore tra parlanti nordamericani, anche quando si conoscono da tempo..) 16
17 La comunicazione verbale si integra a quella non verbale (gestuale) Centrale è anche il linguaggio del corpo (prossemica): la gestualità corporea accompagna quasi sempre la comunicazione verbale spesso in maniera non intenzionale L asimmetria del processo di comunicazione (Goffman, La vita quotidiana come rappresentazione, 1959) Visuale di chi parla più ristretta della visuale di chi ascolta 17
18 QUINDI, INGREDIENTI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: CODICE CONDIVISO TRA COLORO CHE INTERAGISCONO PRODUZIONE INTENZIONALE DI SIGNIFICATI IMPIEGO DI PAROLE E/O GESTI CONTESTO FISICO CONDIVISO A CUI LA COMUNICAZIONE PUO RIMANDARE FACILMENTE 18
19 11.3. LA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO I MEDIA E UNA COMUNICAZIONE A DISTANZA CHE SI REALIZZA UTILIZZANDO UN MEZZO (MEDIUM) 19
20 NON VI E PIU COMPRESENZA FISICA: IL MESSAGGIO SI SEPARA TOTALMENTE DAL SUO PRODUTTORE E DAL CONTESTO IN CUI E STATO PRODOTTO PER APPRODARE A NUOVI CONTESTI IL MEDIUM INFLUISCE SU QUANTITA E QUALITA DELLA COMUNICAZIONE, SUL MODO DI CONCEPIRE LA REALTA E SE STESSI (IDENTITA ) = SULL ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETA ES. l invenzione della scrittura e del libro manoscritto hanno permesso all uomo di fissare le informazioni, i messaggi e le opere letterarie nel tempo e nello spazio.. 20
21 Ancor più rivoluzionaria è stata l invenzione della STAMPA 1. XV secolo: invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutenberg utilizzata solo per la riproduzione dei libri 2. XVIII XIX secolo: la stampa è utilizzata non solo per i libri ma anche per i giornali, i cosiddetti quotidiani 21
22 COMPLESSITA SOCIALE DIPENDENTE DAI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA SE L UOMO SI ESPRIME MEDIANTE MEDIAZIONI SIMBOLICHE (PAROLE, GESTI, RITI, ETC.), ALLORA I MEZZI CHE EGLI COSTRUISCE POSSONO AMPLIARE O RIDURRE LA SUA CAPACITA DI ESPRIMERSI E DI INTERAGIRE, E DUNQUE INFLUIRE SULLA COSTRUZIONE DELLA SOCIETA SCUOLA DI TORONTO: HAROLD INNIS ( ) La storia umana sia caratterizzata dal succedersi di diversi «modi di comunicazione»: es. pietra intagliata è un mezzo spazialmente limitato, ma persistente nel tempo vs radio e tv, mezzi effimeri ma spazialmente potenti (Innis, Le tendenze della comunicazione, 1951) 22
23 MARSHALL MCLUHAN ( ) 11. COMUNICAZIONE E MEDIA Celebre è la sua affermazione il mezzo è il messaggio. Distingue tra mezzi caldi e mezzi freddi e parla di formazione di un villaggio globale grazie alla ridefinizione di spazio e tempo messo in opera dai nuovi mezzi di comunicazione di massa Il telefono è un medium freddo, cioè a bassa definizione, perché attraverso l orecchio si riceve una scarsa quantità di informazioni, e altrettanto vale per ogni espressione orale perché offre poco ed esige un grosso contributo da parte dell ascoltatore (alta partecipazione). Mentre i media freddi implicano un alto grado di partecipazione o di completamento da parte del pubblico, i media caldi non lasciano molto spazio che debba essere completato dal pubblico: è naturale quindi che un medium caldo come la radio abbia sull utente effetti molto diversi da quelli di un medium freddo come il telefono 23
24 JÜRGEN HABERMAS (1929) Si è già fatto cenno a quest autore (uno dei più importanti sociologi viventi) quando abbiamo parlato della Scuola di Francoforte (v. SLIDES 05) Centrale nei suoi studi sulla comunicazione è il concetto di sfera pubblica = spazio/ambito nel quale gli individui discutono di temi di interesse pubblico, la discussione è razionale, aperta, democratica (cioè fondata sull agire comunicativo): formazione dell opinione pubblica, con funzione di critica e controllo rispetto al governo 24
25 Habermas individua questo tipo di sfera pubblica nei salotti, circoli, caffè borghesi di fine , e la contrappone all omologazione prodotta dall industria culturale del 900, secolo che ha prodotto a suo avviso la passivizzazione dei cittadini, ridotti a consumatori alla ricerca del divertimento; quest ultimo continua Habermas in verità è stato indotto da mezzi come la TV = DEGENERAZIONE DELLA SFERA PUBBLICA E CRISI DELLA DEMOCRAZIA 25
26 JOHN THOMPSON (1951) Sociologo britannico che si occupa di media e ideologia. Critica l approccio della Scuola di Francoforte: I mass media non impediscono il pensiero critico perché le persone non sono ricettori passivi dei messaggi mediatici, ma se ne appropriano (influenza di Ricoeur, filosofo legato all ermeneutica, prospettiva filosofica attenta alla capacità di interpretazione dell essere umano) sebbene sulla base di quelle che sono le loro disposizioni sociali (influenza di Bourdieu: v. SLIDES 04) 26
27 L ideologia non è semplicemente il sistema di idee della classe dominante che si impone al soggetto, ma è un sistema di idee di cui anche le classi subalterne si possono appropriare, modificandone il senso (la fruizione di un testo può modificare l intenzione dell autore di quel testo) NB. THOMPSON RICONOSCE PERO IL POTERE SIMBOLICO DELLE CLASSI DOMINANTI E LA LORO FORZA IDEOLOGICA, MA AL TEMPO STESSO EVIDENZIA IL PLURALISMO DELL IDEOLOGIA NEOLIBERALE DEL CAPITALISMO MODERNO (VI E UN NUCLEO DI IDEE DI FONDO, MA POI QUESTA STESSA IDEOLOGIA PONE AL CENTRO IL CONSUMATORE- FRUITORE..= MINORE ORGANICITA -SISTEMATICITA DEL PENSIERO DOMINANTE DI OGGI RISPETTO ALLE IDEOLOGIE DEL PASSATO) 27
28 Per Thompson è possibile distinguere tre tipi di interazione: - interazione faccia a faccia: avviene in contesto di compresenza, è ricca di indizi simbolici, rivolta a destinatari specifici, è dialogica; - interazione mediata: avviene in contesti separati, è povera di indizi simbolici, è rivolta a destinatari specifici, è dialogica (es. il telefono); - quasi-interazione mediata: avviene in contesti separati, è povera di indizi simbolici, è rivolta a destinatari indefiniti, è monologica (es. i mass media). 28
29 Thompson, in maniera simile ad Innis, ma con un approccio non determinista, evidenzia il ruolo che i media hanno nella costruzione della società (es. centralità dell invenzione della stampa nella modernità, perché essa ha favorito non solo uno scambio più intenso ed esteso di informazioni ma ha promosso la riflessività dei singoli e la rottura delle tradizioni: es. il libro è considerato un mezzo che apre un nuovo mondo possibile al lettore = fruizione selettiva e critica di quest ultimo) 29
30 11.4. I NUOVI MEDIA Le innovazioni tecnologiche del XX secolo hanno dato vita a: - computer più potenti, facili da usare e meno costosi (la rivoluzione del PC) - comunicazione via satellite e via fibra ottica - digitalizzazione dei dati e sviluppo della multimedialità e dei media interattivi 30
31 INTERNET E SOCIAL MEDIA + interazione, comunicazione + personalizzata e guidata dall utente (cioè più selettività), che può produrre anche informazioni: i media ancor più del passato sono un prolungamento del corpo e della mente dell uomo 31
32 Dal punto di vista tecnico i nuovi media si distinguono per il formato digitale (numerico) delle informazioni = + facilità di archiviazione Centrale è stata l invenzione di Internet Inventato al Pentagono nel 1969 per motivi di difesa Sviluppo della rete impressionante a metà anni Ottanta Nel tempo digital divide tra Paesi ricchi e Paesi poveri, ma oggi la sua diffusione sembra sempre più estesa (per questo parliamo di società dell informazione) Il digital divide è oggi più qualitativo (uso) che quantitativo: diseguaglianze digitali tra Paesi e tra classi e ceti sociali 32
33 Critiche e difese dei nuovi media si sovrappongono.. ASPETTI POSITIVI DI INTERNET E NUOVI MEDIA Abbattimento delle distanze e promozione della socialità Controllo dal basso (es. primavere arabe vs regimi autoritari) LE COMUNITA VIRTUALI Forme di socialità stabili intorno a interessi comuni Meno stabili e identificanti delle comunità tradizionali, ma NON meno reali = legame tra momenti di partecipazione on line e momenti di partecipazione off line In queste comunità virtuali il soggetto può sperimentare la propria identità (definizione di se stessi attraverso social networks come Facebook o la costruzione di un blog) 33
34 ASPETTI NEGATIVI DI INTERNET E NUOVI MEDIA Superficialità e banalità delle informazioni, Diffusione di fake news: bufale..incertezza delle fonti Irrazionalità può prevalere su argomentazioni razionali (la battaglia dei like su facebook, spesso ridotto a sfogatoio vs partecipazione reale alla sfera pubblica..) Chiusura atomistica dell individuo a casa vs socialità Toglie tempo a intrattenimento di altra natura come lettura, cinema, teatro Dalla piazza di un tempo al privato del mondo virtuale? 34
35 SECONDO MANUEL CASTELLS (2014) OGGI VIVIAMO NELLA SOCIETA RETICOLARE (SI AGISCE E SI PENSA IN MANIERA PIU ORIZZONTALE E RAPSODICA, LA SOCIETA E UN INSIEME DI RETI..) COSI COME NELLA SOCIETA INDUSTRIALE DEL NOVECENTO, DOMINATA DAI MASS MEDIA, SI VIVEVA NELLA SOCIETA BUROCRATICA (STATO, ESERCITI NAZIONALI, CHIESE, PARTITI DI MASSA..) 35
36 CASTELLS COGLIE ASPETTI CENTRALI DELLA SOCIETA ATTUALE, MA ATTENZIONE A NON SOTTOVALUTARE LA CRESCITA (E NON LA FINE) DELLE GERARCHIE.. crescente concentrazione della proprietà: i media globali sono dominati da pochi e potenti gruppi imprenditoriali = multinazionali dei media oggi il mercato dei media è meno segmentato: fusione tra aziende mediali dedite a campi differenti (radio, tv, giornali, etc.) il pluralismo c è, ma è ridotto (media producono gabbie concettuali e spesso favoriscono la naturalizzazione dell ordine sociale esistente) 36
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