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1 Sede Regionale Marche Sede Regionale Marche EDUCATION STREET: Etichettatura, qualità e sicurezza dei prodotti alimentari

2 chi siamo L U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori) è un associazione che si prefigge come fine principale la tutela dei diritti dei cittadini, consumatori e utenti di servizi pubblici privati, riconosciuti dalla legge 281/98, quali: il diritto alla salute, alla sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi, il diritto all informazione ed alla corretta pubblicità, all educazione al consumo, alla correttezza dei contratti, all erogazione dei servizi pubblici efficienti. IL PROGETTO Il settore alimentare è una categoria nella quale il consumatore è esposto spesso a troppi rischi, con particolare riferimento all etichettatura degli alimenti, alle informazioni poco chiare e alla reale qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. L U.Di.Con. intende usare ogni strumento possibile per raggiungere il maggior numero di consumatori, attivando una campagna di comunicazione, informazione e divulgazione e dei servizi appositamente dedicati alla risoluzione di problematiche legate alle criticità alimentari. Ti tuteliamo noi

3 PREMESSA Le etichette alimentari rappresentano una vera e propria carta d identità dei prodotti che acquistiamo. La scelta di alimenti e bevande condiziona la nostra dieta in termini di apporti ed equilibrio nutrizionale. L etichetta degli alimenti può anche essere usata dal produttore come mezzo per valorizzare i propri prodotti e dal consumatore per fare scelte più attente e in linea con le sue necessità. Quindi è importante che siano fornite tutte le informazioni utili in modo chiaro e di facile comprensione, sia sulla composizione del prodotto che sulla sua origine e sui soggetti coinvolti nella filiera produttiva.negli ultimi anni le diverse crisi in campo alimentare hanno diminuito la fiducia dei consumatori sulla effettiva capacità dell industria alimentare e delle autorità pubbliche a garantire la sicurezza dei generi alimentari. Anche per queste ragioni la sicurezza alimentare è diventata una priorità, su cui a livello europeo si è intervenuto su tre fronti: a) ammodernamento della legislazione per ottenere un sistema coerente e trasparente di norme; b) rafforzamento dei controlli dalla fattoria alla tavola ; c) aumento delle risorse per migliorare l efficienza del sistema scientifico di consulenza. L U.Di.Con. desidera diffondere tra i consumatori informazioni utili per rendere più facile la comprensione delle etichette alimentari, così che possano fare scelte di acquisto di prodotti alimentari in modo consapevole e con più riguardo alla salute e alla sua sicurezza. Cos è l etichetta? Qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore. (Art. 1 Reg. UE 1169/2011)

4 PREMESSA LE FONTI NORMATIVE La normativa comunitaria sì è evoluta con lo scopo di garantire ai consumatori l accuratezza e la veridicità delle informazioni fornite sui prodotti alimentari in vendita. Il Regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori riunisce, aggiorna e semplifica le normative comunitarie relative all etichettatura dei prodotti alimentari, introducendo alcune importanti novità, (in vigore da dicembre 2014, ad eccezione dell art. 9, par. 1, lettera I dichiarazione nutrizionale, applicato dal 13 dicembre 2016). In conformità alla normativa comunitaria,l'etichettatura dei prodotti alimentari destinati alla vendita al consumatore nell'ambito del mercato italiano è disciplinata dal D.Lgs. 109/1992. Il Regolamento (CE) 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari intende garantire che le informazioni di questo tipo indicate sulle etichette e nelle pubblicità siano chiare e basate su prove scientifiche generalmente accettate dalla comunità scientifica. In tema di qualità e sicurezza alimentare, il Regolamento (CE) 178/2002 ha introdotto la procedura di rintracciabilità, che consente di rendere trasparente il percorso seguito da ogni alimento individuando i soggetti coinvolti nel passaggio dello stesso dal produttore al consumatore, e garantendo che siano agevolmente riconoscibili le specifiche responsabilità. Inoltre vieta l immissione sul mercato di alimenti a rischio, dannosi per la salute o inappropriati al consumo umano e prevede la creazione di un sistema di allarme rapido per la notificazione a livello comunitario dell insorgere di rischi per la salute umana dovuti ad emergenze alimentari. Il Regolamento (UE) 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari supporta agricoltori e consumatori rinforzando, adattando e sviluppando regimi per identificare prodotti e alimenti di qualità europei. In particolare, disciplina in un unico testo le Dop, Igp e Stg, semplifica e rafforza il sistema delle protezioni e rende possibile l uso assieme ai segni della qualità di rappresentazioni grafiche, testi e simboli dell area di appartenenza e dei marchi collettivi geografici. Controllo Qualità IL CONTROLLO DEI PRODOTTI ALIMENTARI Per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori e prevenire i rischi della produzione alimentare non basta avere un buon impianto normativo su composizione, trasformazione, distribuzione e igiene, dei prodotti alimentari, ma sono indispensabili adeguati controlli. CHECKED Questi controlli riguardano tutte le fasi della produzione, fabbricazione, lavorazione, magazzinaggio, trasporto, distribuzione, commercio e importazione di prodotti alimentari. Le fasi dei controlli comprendono le ispezioni e il prelievo di campioni di merce, che poi viene analizzata nei laboratori autorizzati e riguardano, inoltre, gli imballaggi e i materiali destinati a contenere e trasportare gli alimenti stessi. Sono infine oggetto di controllo l igiene sia del personale addetto all intera filiera produttivo/distributiva, sia delle relative strutture.

5 Gli organismi di controllo - Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) istituito nel 2007 presso il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, mira a tutelare la sicurezza degli alimenti a partire dalla promozione di una corretta alimentazione. Svolge le proprie attività congiuntamente all'autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che elabora pareri scientifici e consulenze che formano il fondamento della legislazione e delle politiche europee in materia di catena alimentare. - Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari svolge controlli straordinari sull'erogazione e ricezione di aiuti comunitari nel settore agroalimentare e della pesca ed acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti a Paesi in via di sviluppo e indigenti. Esercita, inoltre, controlli specifici sulla regolare applicazione di regolamenti comunitari e concorre nell'attività di prevenzione e repressione delle frodi nel settore agroalimentare. - L Ispettorato Centrale per la Tutela della Qualità e la Repressione delle Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell'agroalimentare, ha 29 uffici sul territorio italiano. - L'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQ) svolge attività di prevenzione e contrasto delle frodi in ambito alimentare e collabora con i consorzi di tutela accreditati sulla corretta produzione degli alimenti con Denominazioni e Marchi protetti. - I Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute effettuano controlli sulla qualità dei prodotti alimentari e delle bevande, verificando il rispetto delle norme nazionali e comunitarie e svolgono attività di prevenzione e repressione delle frodi commerciali e sanitarie. - L Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (ASL) svolge attività di tutela igienica e sanitaria di alimenti e bevande; si occupa inoltre di problematiche nutrizionali e del controllo di eventuali malattie di animali, sia selvatici che domestici. - Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali con le loro 10 sedi centrali e le 90 sezioni diagnostiche periferiche, rappresentano un importante strumento operativo di cui dispone il Servizio Sanitario Nazionale per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell ambito del controllo ufficiale degli alimenti. - Gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF), situati all'interno dei maggiori porti e aeroporti nazionali, rappresentano un filtro protettivo contro il rischio di importazione di malattie. - I Posti di ispezione frontaliera (PIF) sono uffici veterinari periferici abilitati ad effettuare controlli su animali vivi e sui prodotti di origine animale provenienti da Paesi extracomunitari e destinati al mercato europeo. - Gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC) sono uffici veterinari deputati ai controlli su animali e sui prodotti di origine animale provenienti da Paesi comunitari.

6 cosa deve contenere un'etichetta Leggibilità delle informazioni Le informazioni sull etichetta devono essere stampate in modo chiaro e leggibile, con una misura minima del carattere pari a 1,2 mm (0,9 mm per le confezioni più piccole). INDICAZIONI OBBLIGATORIE: - La denominazione dell alimento È il nome del prodotto, indica esattamente l alimento che si sta acquistando. Accanto alla denominazione deve essere indicato lo stato fisico nel quale si trova il prodotto o lo specifico trattamento che ha subito (ad esempio «in polvere», «ricongelato», «liofilizzato», «surgelato», «concentrato», «affumicato»), nel caso in cui l omissione di tale informazione potrebbe indurre in errore l acquirente. Per i prodotti congelati prima della vendita e che sono venduti decongelati è obbligatorio riportare, accanto alla denominazione del prodotto, l indicazione decongelato. - L elenco degli ingredienti Gli ingredienti devono comparire in ordine decrescente rispetto alla quantità. Una novità importante riguarda l indicazione degli allergeni, che devono essere evidenziati con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti per dimensioni, stile o colore, così da visualizzarne rapidamente la presenza. Anche i prodotti sfusi devono riportare obbligatoriamente l indicazione della presenza degli allergeni, che va segnalata anche sui prodotti somministrati nei ristoranti, mense, bar ecc. Nel caso di presenza di oli vegetali o grassi vegetali, un apposito elenco ne indica l origine specifica (es. olio di palma, olio di cocco, grassi idrogenati ecc.) Quali sono gli allergeni? - Cereali contenenti glutine - Crostacei e prodotti a base di crostacei - Uova e prodotti a base di uova - Pesce e prodotti a base di pesce - Arachidi e prodotti a base di arachidi - Soia e prodotti a base di soia - Latte e prodotti a base di latte - Frutta a guscio - Sedano e prodotti a base di sedano - Senape e prodotti a base di senape - Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo - Anidride solforosa e solfiti - Lupini e prodotti a base di lupini - Molluschi e prodotti a base di molluschi '

7 cosa deve contenere un'etichetta - La quantità netta del prodotto contenuto nella confezione (in peso o in volume) - La durabilità del prodotto Sulla confezione del prodotto troviamo una di queste due indicazioni: Data di scadenza: nel caso di prodotti molto deperibili, la data è preceduta dalla dicitura Da consumare entro il che rappresenta il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato. E vietata la vendita dei prodotti che riportano la data di scadenza a partire dal giorno successivo a quello indicato sulla confezione. Termine minimo di conservazione: nel caso di alimenti che possono essere conservati più a lungo, il produttore inserisce la dicitura Da consumarsi preferibilmente entro il che indica che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l odore ma può essere consumato senza rischi per la salute. Congelamento: è obbligatorio riportare la data del primo congelamento di carni, preparazioni a base di carne e prodotti ittici non processati. - Le condizioni di uso e/o di conservazione qualora sia necessaria l adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto. - Il paese di origine o il luogo di provenienza Questa indicazione, già obbligatoria per alcuni prodotti (carni bovine, pesce, frutta e verdura, miele, olio extravergine d oliva), viene estesa anche a carni fresche e congelate delle specie suina, ovina, caprina e avicola.

8 cosa deve contenere un'etichetta INDICAZIONI COMPLEMENTARI: Ulteriori informazioni obbligatorie devono essere fornite per alcuni tipi di prodotti alimentari, come quelli contenenti edulcoranti, sale di ammonio o con elevato tenore di caffeina. Ad esempio: - I prodotti con un quantitativo di caffeina superiore a 150 mg/l che non siano tè o caffè, oltre all indicazione tenore elevato di caffeina, riportano la dicitura Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento. - Gli alimenti con aggiunta di fitosteroli e fitostanoli riportano la dicitura addizionato di steroli vegetali o addizionato di stanoli vegetali. È riportato che l alimento è destinato esclusivamente a coloro che intendono ridurre il livello di colesterolo nel sangue e che il prodotto potrebbe non essere adeguato per le donne in gravidanza, in allattamento e i bambini di età inferiore a cinque anni. Dichiarazione nutrizionale Da dicembre 2016 l indicazione delle caratteristiche nutrizionali è obbligatoria per tutti gli alimenti (escluse le eccezioni dell'allegato V del Reg. UE 1169/2011). Devono essere obbligatoriamente indicati: - valore energetico - grassi - acidi grassi saturi - carboidrati - zuccheri - proteine - sale La dichiarazione nutrizionale può essere integrata con l indicazione su acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre. L indicazione del valore energetico è riferita a 100 g/100 ml dell alimento, oppure alla singola porzione. Il valore energetico è espresso come percentuale delle assunzioni di riferimento per un adulto medio ossia circa 2000 kcal al giorno. Indicazioni nutrizionali e sulla salute L etichettatura deve rispondere anche alla normativa contenuta nel Regolamento Ce1924/2006 che stabilisce principi generali applicabili a tutte le indicazioni nutrizionali e sulla salute presenti sia nell etichettatura sia nella pubblicità dei prodotti alimentari, compresi quelli commercializzati senza imballaggio. L'impiego di indicazioni nutrizionali e sulla salute è permesso soltanto se si è dimostrato che la presenza, l'assenza o il contenuto ridotto di una sostanza in un alimento ha un effetto benefico, sulla base di dati scientifici generalmente accettati.

9 cosa deve contenere un' etichetta Cos è un indicazione nutrizionale? Qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute all energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o non apporta; e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute o non contiene. (Art. 2 Reg. 1924/2006) Le indicazioni nutrizionali in sintesi: SENZA : l alimento contiene quel nutriente in quantità vicina allo zero. (es. senza grassi ) BASSO : l alimento contiene quel nutriente in quantità maggiore rispetto ad alimenti etichettati con la dicitura senza. (es. a basso contenuto di grassi ) RIDOTTO : l alimento contiene quel nutriente in quantità inferiore del 30% rispetto alla versione classica (es. a ridotto contenuto di grassi ) Cos è un indicazione sulla salute? Qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l esistenza di un rapporto tra un alimento o uno dei suoi componenti e la salute. (Art. 2 Reg. 1924/2006) Le indicazioni sulla salute sono consentite solo se sull etichetta sono comprese diciture relative all importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano, oppure la quantità dell alimento e le modalità di consumo necessarie per ottenere l effetto benefico indicato. Possono essere indicate: dichiarazioni relative a sostanze nutritive o di altro genere che possono contribuire alla crescita, sviluppo e normali funzioni del nostro organismo (ad esempio Il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali ) affermazioni sulla diminuzione del rischio di contrarre una malattia (ad esempio è dimostrato che la sostanza x abbassa/riduce il colesterolo nel sangue )

10 LA i marchi TRACCIABILITA' di qualita' DEGLI ALIMENTI LA TRACCIABILITA DEGLI ALIMENTI Tutti i componenti della filiera alimentare sono coinvolti nel sistema di tracciabilità, ossia dalla raccolta del prodotto, passando attraverso trasformatori e distributori, fino all anello finale: il consumatore. Ciascun passaggio di mano da un componente all altro deve vedere la registrazione degli alimenti o dei prodotti in ingresso, consentendo all azienda che commercializza il prodotto finito di poter risalire alle materie prime di origine. Un esempio è rappresentato dai mangimi utilizzati per l alimentazione del bestiame; agli animali che verranno successivamente macellati si sarà in grado di ricondurre la tipologia di alimentazione che hanno avuto durante la loro vita. L azienda che commercializza il prodotto finale è obbligata inoltre a creare codici distintivi per ciascun lotto di produzione che viene immesso sul mercato, contenenti informazioni sulla data di produzione e sugli ingredienti utilizzati; inoltre, l assegnazione di ciascun lotto ai distributori finali (ad esempio i supermercati) viene registrata. In questo modo, nel caso in cui lotti di produzione debbano essere ritirati dal mercato a causa di questioni legate alla sicurezza o alla qualità, il ritiro potrà essere quanto più tempestivo ed efficace possibile. I MARCHI DI QUALITÀ Ecco una breve descrizione dei principali marchi di qualità dei prodotti agroalimentare, tutelati a livello europeo, riconoscibili sugli imballaggi dei prodotti. La Denominazione di origine protetta (DOP) garantisce al consumatore che tutte le materie prime utilizzate provengano da una determinata area geografica, in cui avvengono tutte le fasi della lavorazione descritte in dettaglio da un disciplinare. L ambiente geografico comprende fattori naturali ed umani per ottenere un prodotto inimitabile al di fuori della zona di origine.

11 i marchi di qualita' L Indicazione geografica protetta (IGP) è meno vincolante della Dop, è sufficiente infatti che solo una parte della materia prima o alcune fasi della lavorazione si svolgano in un area geografica delimitata. Da questo legame territoriale dipendono però una o più specifiche caratteristiche di qualità che determinano la fama del prodotto. Anche in questo caso deve essere rispettato un disciplinare di produzione. La Specialità tradizionale garantita (STG) riguarda i prodotti che rispettano una ricetta tradizionale tipica. E il metodo di produzione, e non la zona di origine, che contraddistingue il prodotto. Per utilizzare il marchio STG è sufficiente rispettare il disciplinare e che il luogo di produzione e l origine delle materie prime siano all interno dell Unione Europea. Le certificazioni vengono rilasciate da organismi, autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che attuano dei piani di controllo per accertare che il metodo di produzione sia conforme ai requisiti previsti e che il prodotto sia dotato delle prescritte caratteristiche. Per le D.O.P. e le I.G.P. la normativa prevede espressamente che possano figurare in etichetta, oltre ai relativi simboli, anche riproduzioni della zona di origine e testi, grafici o simboli che si riferiscono allo Stato e/o alla regione in cui è collocata la zona di origine geografica. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari DOP e IGP riconosciuti dall'unione europea (n. 290 a dicembre 2016).

12 novita' OBBLIGO DI ETICHETTATURA DI ORIGINE per LATTE e PRODOTTI LATTIERO-CASEARI NOVITA Con il decreto interministeriale del 9 dicembre 2016, in attuazione del regolamento UE n. 1169/2011, dal 19 aprile 2017 è obbligatoria in etichetta l'indicazione dell'origine della materia prima dei prodotti lattiero-caseari in Italia come ad esempio il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. L'obbligo si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. L'origine del latte e dei derivati deve essere indicata in etichetta in modo chiaro, visibile e facilmente leggibile, con le seguenti diciture: - "PAESE DI MUNGITURA: nome del Paese nel quale è stato munto il latte"; - "PAESE DI CONDIZIONAMENTO O TRASFORMAZIONE: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte". Se il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari è stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, si può utilizzare una sola dicitura, ad esempio: "Origine del latte: Italia". Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei. Se le operazioni avvengono al di fuori dell'unione europea, verrà usata la dicitura "Paesi non UE". Sono esclusi da tale obbligo i prodotti Dop e Igp, che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato. LATTE

13 novita' NOVITA OBBLIGO DI ETICHETTATURA DI ORIGINE per RISO, GRANO e PASTA L obbligo di indicare in etichetta l'origine del riso e del grano duro per la pasta secca è l'oggetto di due decreti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali pubblicati in Gazzetta ufficiale il agosto 2017, i quali entreranno in vigore il 16 e il 17 febbraio RISO Il decreto interministeriale n /2017 prevede l obbligo di indicare sulle confezioni il paese di coltivazione, il paese di lavorazione e il paese di confezionamento. Se le tre fasi si svolgono nello stesso paese, si può utilizzare la dicitura Origine del Italia. Se invece avvengono in nazioni diverse, si può scrivere a seconda dei casi la dicitura Paesi UE, Paesi non UE o Paesi UE e non UE. GRANO E PASTA Il decreto n /2017 prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia indichino obbligatoriamente in etichetta il paese di coltivazione del grano e il paese di molitura, cioè quello in cui il grano è stato macinato. Se queste fasi avvengono in più paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le diciture Paesi UE, Paesi non UE o Paesi UE e non UE. Se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo paese, ad esempio l Italia, si può usare la dicitura: Italia e altri Paesi Ue e/o non UE. Grazie all indicazione specifica sulla provenienza del grano il consumatore saprà con chiarezza da dove proviene la pasta che acquista, così che possa scegliere consapevolmente se acquistare pasta derivante da grano prodotto in Italia oppure da una produzione estera.

14 LA la PIRAMIDE piramide ALIMENTARE alimentare MEDITERRANEA mediterranea LA PIRAMIDE ALIMENTARE MEDITERRANEA La piramide alimentare è uno schema grafico che rappresenta e semplifica la comprensione della proporzione tra tipologia e frequenza degli alimenti nella dieta quotidiana. La prima rappresentazione fu realizzata nel 1992 dal dipartimento statunitense dell'agricoltura con lo scopo di arginare il diffondersi dell obesità e da allora è stata realizzata in tante versioni adattate a diversi regimi alimentari. La piramide alimentare mediterranea diffusa dal Ministero della Salute è la seguente, costituita da vari livelli che comprendono i diversi gruppi di alimenti, ciascuno dei quali deve essere regolarmente presente nella nostra dieta. Alla base si trovano gli alimenti da consumare giornalmente in più porzioni: - i cereali sono una fonte abbondante di carboidrati complessi e di fibre; - i legumi e frutta e verdura, ricche di nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua e fibre) e di sostanze come i fotocomposti, che modulano numerose attività biologiche. Seguono l olio d oliva, preferibilmente extravergine e da utilizzare a crudo come condimento, e il gruppo di latte e latticini, importanti soprattutto per l apporto di calcio, ma ricchi in grassi per i quali devono essere consumati con moderazione (non più di due-tre porzioni al giorno). A salire, si trovano gli alimenti più ricchi di proteine che dovrebbero essere assunti meno frequentemente (due-tre volte a settimana): pesce, carne bianca e uova, ognuno dei quali ha ulteriori proprietà nutrizionali specifiche. In prossimità del vertice seguono gli alimenti che rientrano nella categoria dei dolci, da consumare occasionalmente. All apice della piramide si trova la carne rossa, di alto contenuto in grassi saturi e colesterolo il cui consumo elevato avrebbe effetti negativi sul sistema cardiovascolare e che lo Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha recentemente classificato come probabilmente cancerogena. L alimentazione deve essere varia, così da garantire un equilibrato apporto di nutrienti evitando carenze nutrizionali e fenomeni di ipersensibilità dovuti all eccessiva esposizione agli alimenti. Inoltre, deve apportare nutrienti sia per rispondere al fabbisogno energetico sia per garantire le funzionalità dei processi fisiologici del nostro corpo.

15 alimenti a km / 0 ALIMENTI A KM 0 L espressione prodotti alimentari a km zero definisce la categoria di alimenti per la quale si accorcia o si elimina la distanza tra agricoltore e consumatore. Tra la campagna e la nostra tavola gli alimenti subiscono numerosissimi passaggi di lavorazione (raccolta, lavaggio, pulitura, primo stoccaggio), confezionamento e accesso alla Grande distribuzione organizzata, fino allo scaffale del supermercato. Preferire prodotti che hanno una filiera di distribuzione corta significa godere di diversi benefici: - nutrizionale: sono prodotti di stagione, e dato il breve trasporto e stoccaggio mantengono intatte tutte le caratteristiche organolettiche e i principi nutritivi; - di sicurezza alimentare: sono prodotti del territorio locale, al contrario di quelli che spesso vengono importati da paesi lontani con normative meno rigorose di quelle italiane in termini di controlli igienico-sanitari. Grazie al rapporto diretto con il produttore agricolo è possibile attuare un acquisto più consapevole e trasparente; - economica: l eliminazione di passaggi della filiera distributiva abbatte il costo sopportato dal consumatore acquirente; - ambientale: sono prodotti ecosostenibili, in quanto acquistarli significa anche contribuire alla lotta contro l inquinamento attraverso l abbattimento dei trasporti, il risparmio in acqua ed energia dei processi di lavaggio e confezionamento e l eliminazione degli imballaggi di plastica e cartone. Preferire il rapporto diretto con il produttore significa anche fare scelte alimentari in modo più informato e consapevole. Scegliamo prodotti del territorio, di provenienza certa e di qualità garantita, che non rappresentino rischi per la nostra salute e contribuiscano a mantenere un regime alimentare sano.

16 CONTATTI U.DI.CON. Sede REGIONALE MARCHE Sportello del progetto, online e telefonico attivo tutti i Lunedi, Mercoledi e Venerdi dalle ore 9.00 alle ore 12.00, dal 01/01/2017 al 31/12/2017 presso L.go Castelfidardo, 22 - Civitanova Marche (MC) Tel. e Fax 0733/ Recapito dell'esperto Alimentare attivo il primo ed il terzo Mercoledì del mese dalle ore 9.00 alle ore presso Via Vittorio Veneto, 4 - Montegranaro (FM) Tel e Fax 0734/ sito: mail: info@udiconmarche.it; marche@udicon.org; udiconmarche@pec.it seguici su: u.di.con regionale L'opuscolo in questione rientra nella spesa riguardante il Progetto EDUCATION STREET: ETICHETTATURA, QUALITÀ E SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI finanziato dalla Regione Marche relativamente alla concessione dei contributi per la realizzazione di specifici e rilevanti progetti delle associazioni consumatori, iscritte al registro regionale (l.r. n. 14/09 - dgr. n del 21/11/2011). IDEAZIONE - PROGETTAZIONE - REALIZZAZIONE Opuscolo a cura di: Dajana Petrini - Creative & Web Designer Via G. Spadolini, Montegranaro (FM) dajana.petrini@gmail.com tel:

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