Lezione 19. Perché i report. Distorsioni comportamentali. Il reporting. what you measure) Le distorsioni comportamentali

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1 Lezione 19 Il reporting Perché i report 1. Orientamento dei comportamenti (You get what you measure) Le distorsioni comportamentali 2. Apprendere dagli errori Il feedback La correzione avviene solo se: 1. gli sono comunicati adeguatamente 2. le persone sono in grado di effettuarla 3. Le persone intendono farlo Distorsioni comportamentali K. A. Merchant e Angelo Riccaboni, Il controllo di gestione, McGraw-Hill, 2001 Attore Indicatore di prestazione Possibile distorsione comportamentale Commerciali Provvigioni in % sui ricavi Ricerca delle vendite più semplici e non più utili all azienda Ricercatori Numero di brevetti Proliferazione di brevetti non necessariamente sfruttabili Promotori finanziari Sviluppatori di software Commissioni sul volume delle transazioni Misura quantitativa dell attività giornaliera Continue movimentazioni del portafoglio clienti anche se non utili per il cliente 1

2 Report informativi Report specifici sui CdR: Report economici Report di controllo Progettati per comunicare ai manager quello che sta accadendo Report sulla prestazione economica dell UO Report sulla prestazione del manager Caratteristiche di un sistema di report Deve avere a riferimento un adeguato periodo abbastanza ampio affinché al suo interno si possano verificare cambiamenti significati di prestazione non troppo ampio da impedire l azione di correzione (la frequenza dipende dal livello gerarchico) L intervallo tra fine del periodo di controllo e l invio del report deve essere correlato alla durata del periodo di controllo (feedback tempestivo) Caratteristiche di un sistema di report 1. Deve avere a riferimento specifiche responsabilità individuali 2. La prestazione consuntiva deve essere posta a confronto con uno standard adeguato per potere individuare le ragioni della differenza 3. Deve porre in luce le informazioni significative 2

3 Struttura report Report di 1 livello Report di 2 livello Report di 3 livello Scelta degli standard Gli standard utilizzati nei report di controllo sono di tre tipi: 1. Standard programmati 2. Standard storici 3. Standard esterni Reporting tradizionale Profitto programmato a budget Profitto rilevato a consuntivo profitto ricavi vendite costi variabili costi fissi margine di contribuzione 3

4 Prospettiva economico-finanziaria Prospettiva dei processi interni Prospettiva della clientela Visione e strategia Apprendimento e crescita Table 2 Economic and financial perspective Economic and financial Value creation Economic Economic and financial Financial EVA ROI ROS Sales Sales/number of sale officers Sales/POS surface Costs Costs of collections Costs of advertising campaigns Costs of POS lease Cross-selling rate (1) Capital turnover Inventory turnover (2) Net assets Inventory Inventory for POS square foot Working capital Debts Cash flow 1 Cross-selling rate Sales from accessories/sales from key items 2 Inventory turnover Net sales/average stock Table 3 Customer perspective Structure of sales Customer profile Customer fidelity Brand appeal Performance of POS Customer Sales and profitability by brand Sales and profitability by collection Sales and profitability by region Sales and profitability by product External market survey Price of sales Average amount of bills Number of pieces in each bills Conversion rate (1) Percentage of fidelity card - clients registered Invitations to fashion shows External market survey Market share Cross-selling rate (2) Seasonal sell-through (3) Quality of sales (4) Discounted items (5) Square foot in an area(6) Conversion rate (1) Incidence of sales (7) Items sold out/key items 1 Conversion rate Number of receipt notes/numbers of clients entered in the POS 2 Cross-selling rate Sales from accessories/sales from key items 4

5 Suppliers ralationship Production Distribution Process perspective Supplier ratings (cost, quality, delivery) Lead time from order to receipt On time delivery orders Percent of orders delivered directly to production processes by suppliers Percent of defects Number of innovations from suppliers Cost per unit of output Number of processes with improvements Defect rates Yield percentage Scrap and waste percentage Cost for inspection and testing Cost of quality Cycle time Inventory turnover Number of outsourcing relationship Benchmarked performance of outsourcing partners Cost of delivery Lead time from order to delivery On-time delivery percentage Number and frequency of customers complaints Learning and growth perspective Key people turnover Number of project realized Time to create a collection Human capital Number of new creations Average revenue for stylist Average age of stylists Information capital Organization capital Percentage of stakeholder involved in production process Number of complaints between divisions Cost of inefficiency Percentage of divisions connected to the information system Percentage of employees working in interdisciplinary project management teams Number of new ideas from external sources Number of patents Number of suggestions for new products and capabilities 5

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