SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1)

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1 SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1) Simone F. Genovese

2 UNI EN ISO le principali novità dell ed Cambio nella sequenza delle sezioni (integrazione) Introduzione del concetto di LCT (Life Cycle Thinking) (Sez. 4) Determinazione del contesto dell Organizzazione: Contesto ambientale Parti interessate (Sez. 6) Approccio basato sul rischio (Sez. 7) Concetto di informazione documentata (Sez. 9) Monitoraggio delle performance ambientali

3 UNI EN ISO le principali novità dell ed Cambio nella sequenza delle sezioni (maggiore integrazione) Introduzione del concetto di LCT (Life Cycle Thinking) (Sez. 4) Determinazione del contesto dell Organizzazione: Contesto ambientale Parti interessate (Sez. 6) Approccio basato sul rischio la procedura R1 (Sez. 7) Concetto di informazione documentata (Sez. 9) Il monitoraggio delle performance ambientali

4 la gestione del rischio ambientale Scopo di un approccio RB determinare i rischi (e le opportunità) correlati agli aspetti ambientali dell'organizzazione, gli obblighi di conformità e gli altri fattori e requisiti, che è necessario affrontare per: fornire assicurazione che il SGA possa conseguire gli esiti attesi; prevenire, o ridurre, gli effetti indesiderati, compresa la possibilità che le condizioni ambientali esterne influenzino l'organizzazione; conseguire il miglioramento continuo.

5 concetti di base Analisi del rischio Processo di comprensione della natura del rischio e di determinazione del livello di rischio. Conseguenza Esito di un evento che influenza gli obiettivi. Contesto Definizione dei parametri esterni ed interni da tenere in considerazione quando si gestisce il rischio e si definiscono il campo di applicazione ed i criteri di rischio per la politica per la gestione del rischio. Controllo Misura che sta modificando il rischio. Criteri di rischio Termini di riferimento a fronte dei quali è valutata la significatività del rischio.

6 concetti di base Evento Il verificarsi o il modificarsi di un particolare insieme di circostanze. Gestione del rischio Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo una organizzazione con riferimento al rischio. Identificazione del rischio Processo di ricerca, individuazione e descrizione dei rischi. Livello di rischio Espressione quantitativa di un rischio o combinazione di rischi, espresso in termini di combinazione di conseguenze e della loro verosimiglianza. Monitoraggio Verifica, supervisione, osservazione critica o determinazione in continuo dello stato al fine d identificare variazioni rispetto al livello di prestazione richiesto o atteso.

7 concetti di base Ponderazione del rischio Processo di comparazione dei risultati dell analisi del rischio rispetto ai criteri di rischio per determinare se il rischio e/o la sua espressione quantitativa sia accettabile o tollerabile. Portatore d interesse (parte interessata) Persona od organizzazione che può influenzare, essere influenzata da, o percepire se stessa come influenzata da una decisione o attività. Possibilità (probabilità) Plausibilità di un accadimento ipotizzabile. Processo di gestione del rischio Applicazione sistematica delle politiche, procedure e prassi di gestione alle attività di comunicazione, consultazione, definizione del contesto e identificazione, analisi, ponderazione, trattamento, monitoraggio e riesame del rischio.

8 concetti di base Rischio Effetto dell incertezza sugli obiettivi, inteso come scostamento da quanto atteso - positivo e/o negativo. Gli obiettivi possono presentare aspetti differenti (come scopi finanziari, di salute e sicurezza, ambientali) e possono intervenire a livelli differenti (come progetti, prodotti e processi strategici, riguardanti l intera organizzazione). Trattamento del rischio Processo per modificare il rischio. Valutazione del rischio Processo complessivo di identificazione del rischio, analisi del rischio e ponderazione del rischio.

9 concetti di base Aspetto Ambientale (AA) Elemento delle attività o dei prodotti o dei servizi di un'organizzazione che interagisce o può interagire con l'ambiente. Impatto Ambientale (IA) Modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un'organizzazione. Valutazione rischio ambientale (VRA) Processo complessivo di identificazione del rischio, analisi del rischio e ponderazione del rischio relativamente alle problematiche ambientali.

10 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida a) La gestione del rischio crea e protegge il valore. La gestione del rischio contribuisce in maniera dimostrabile al raggiungimento degli obiettivi ed al miglioramento della prestazione ambientale, rispetto dei requisiti cogenti, consenso presso l opinione pubblica, protezione dell ambiente, gestione dei progetti, efficienza nelle operazioni, governance e reputazione.

11 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida b) La gestione del rischio è parte integrante di tutti i processi dell organizzazione. La gestione del rischio non è un attività indipendente, separata dalle attività e dai processi principali dell organizzazione. La gestione del rischio fa parte delle responsabilità della direzione ed è parte integrante di tutti i processi dell organizzazione che hanno un impatto, anche potenziale, con l'ambiente.

12 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida c) La gestione del rischio è parte del processo decisionale. La gestione del rischio aiuta i responsabili delle decisioni ad effettuare scelte consapevoli, determinare la scala di priorità delle azioni e distinguere tra linee di azione alternative.

13 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida d) La gestione del rischio tratta esplicitamente l incertezza. La gestione del rischio tiene conto esplicitamente dell incertezza, della natura di tale incertezza e di come può essere affrontata.

14 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida e) La gestione del rischio è sistematica, strutturata e tempestiva. Un approccio sistematico, tempestivo e strutturato alla gestione del rischio contribuisce all efficienza ed a risultati coerenti, confrontabili ed affidabili.

15 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida f) La gestione del rischio si basa sulle migliori informazioni disponibili. Gli elementi in ingresso al processo per gestire il rischio si basano su fonti di informazione quali dati storici, esperienza, informazioni di ritorno dai portatori d interesse, osservazioni, previsioni e parere di specialisti.

16 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida g) La gestione del rischio è su misura. La gestione del rischio è in linea con il contesto esterno ed interno e con il profilo di rischio dell organizzazione.

17 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida h) La gestione del rischio tiene conto dei fattori umani e culturali. Nell ambito della gestione del rischio individua capacità, percezioni e aspettative delle persone esterne ed interne che possono facilitare o impedire il raggiungimento degli obiettivi dell organizzazione.

18 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida i) La gestione del rischio è trasparente e inclusiva. Il coinvolgimento appropriato e tempestivo dei portatori d interesse e, in particolare, dei responsabili delle decisioni, a tutti i livelli dell organizzazione, assicura che la gestione del rischio rimanga pertinente ed aggiornata. Il coinvolgimento, inoltre, permette che i portatori d interesse siano opportunamente rappresentati e che i loro punti di vista siano presi in considerazione nel definire i criteri di rischio.

19 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida j) La gestione del rischio è dinamica, iterativa e reattiva al cambiamento. La gestione del rischio è sensibile e risponde al cambiamento continuamente. Ogni qual volta accadono eventi esterni ed interni, cambiano il contesto e la conoscenza, si attuano il monitoraggio ed il riesame, emergono nuovi rischi, alcuni rischi si modificano ed altri scompaiono.

20 principi generali della VRA UNI ISO ed Gestione del rischio, principi e linee guida k) La gestione del rischio favorisce il miglioramento continuo dell organizzazione. L'organizzazione sviluppa e attua strategie per migliorare la maturità della propria gestione del rischio insieme a tutti gli altri aspetti della propria organizzazione.

21 Gestione del rischio, principi e linee guida Simone F. Genovese

22 criteri di valutazione Con la definizione Risck Analysis si intende quel processo che, partendo dall identificazione delle fonti di rischio, dai quali possa derivare un impatto sul sistema aziendale, cerca di determinare la probabilità di accadimento e l entità dell effetto. La norma internazionale IEC 31010: Risk assessment techniques individua le metodologie di valutazione (identificazione/analisi/ponderazione) dei rischi. IEC 31010:2009 [B.1] - Brainstorming IEC 31010:2009 [B.29] - Consequence/probability matrix

23 criteri di valutazione In linea con i principi seguiti della norma IEC 31010:2009, la metodologia seguita per la valutazione del rischio è quella che, valuta la grandezza del rischio (indice del rischio) come moltiplicatore di una matrice quadrata 4x4, quindi: RA = P x C In sintesi: RA = indice del rischio ambientale P = probabilità o frequenza del verificarsi dell evento C = ponderazione delle conseguenze derivanti

24 criteri di valutazione Valutazione delle PROBABILITA La valutazione della probabilità di accadimento di un evento avente impatto ambientale, viene condotta, per ogni processo e attività, mediante la composizione di 3 elementi di valutazione: la conformità normativa dell'organizzazione relativamente all'aspetto ambientale in oggetto; la disponibilità e il ricorso alle migliori tecnologie disponibili sul mercato (BAT) e alle buone prassi (BP) relativamente all'aspetto ambientale in oggetto; la sensibilità del contesto operativo (interno ed esterno) nel quale l'organizzazione opera. Valutazione delle CONSEGUENZE La valutazione delle conseguenze di accadimento di un evento avente impatto ambientale, viene condotta, per ogni processo e attività, mediante la composizione di 3 elementi di valutazione: la conformità normativa dell'organizzazione relativamente all'aspetto ambientale in oggetto; le caratteristiche specifiche di pericolosità e/o significatività dell'aspetto ambientale in oggetto; le quantità in oggetto (emesse e/o consumate) dall'organizzazione, nell'ambito dei propri processi operativi. Nota: Qualsiasi aspetto ambientale non conforme alla normativa vigente, determina un indice di rischio 'ALTO', indipendentemente da altri fattori.

25 modalità operative L'organizzazione deve garantire le risorse umane per il raggiungimento di risultanze attendibili. Nel processo di analisi, in via preliminare, deve essere costituito un team di valutazione costituito almeno da: il Responsabile del SGA, che assume il ruolo di Team Leader; il Responsabile del processo (RDP) sottoposto ad analisi; (eventualmente) un esperto tecnico in materia specifica. Valutazione del rischio - Identificazione AA - Identificazione IA - Analisi - Ponderazione Trattamento del rischio - Trasferimento - Eliminazione - Contenimento - Accettazione

26 modalità operative Schema sinottico Organizzazione Processi Attività Aspetti Ambientali Impatti Ambientali (IRA)

27 modalità operative Schema sinottico Valutazione RA Identificazione Analisi Ponderazione Impatti Ambientali (IRA) Trattamento RA

28 Informazione documentata (un modello) Simone F. Genovese

29 Informazione documentata (un modello) Simone F. Genovese

30 Informazione documentata (un modello) Simone F. Genovese

31 Grazie per l attenzione! Simone F. Genovese

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