Inverter CMOS. Inverter CMOS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Inverter CMOS. Inverter CMOS"

Transcript

1 Inverter CMOS Lucidi del Corso di Elettronica Digitale Modulo 4 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Inverter CMOS PMOS Tensione di alimentazione, storicamente 5 ma ormai, in tecnologie moderne, può essere 3.3,.5, 1.8, 1., 0.9 in out Tensione di uscita NMOS Tensione di ingresso E chiamato CMOS, da Complementary MOS perché sfrutta entrambi i tipi di MOS (p e n) 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro

2 Interruttore NMOS G GS > Tn R ON E sicuramente acceso se G S GS < Tn Il terminale di source è (tipicamente) quello in basso ed è collegato alla massa E sicuramente spento se G 0 Circuito aperto 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 3 Interruttore PMOS G S SG > Tp R ON E sicuramente acceso se G 0 SG < Tp Il terminale di source è (tipicamente) quello in alto ed è collegato all alimentazione ( ) E sicuramente spento se G Circuito aperto 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 4

3 Inverter: funzionamento di massima Nelle resistenze non scorre corrente quindi R I0 in 0 in out out 0 out in 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 5 Inverter: funzionamento di massima Ma perché possiamo affermare che la corrente è esattamente uguale a zero? La corrente non può scorrere verso massa perché lo NMOS è interdetto. Inoltre il carico (il circuito a valle) sarà necessariamente un circuito dello stesso tipo (nel caso più semplice un altro inverter uguale, come in fgiura) e perciò presenterà in ingresso i gate di un nmos ed un pmos che sono circuiti aperti e NON assorbono corrente. in 0 out out 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 6

4 Inverter: TC Se il comportamento di massima è giustamente quello di un inverter come è la TC? E necessario costruirla per punti conoscendo le curve caratteristiche dei due MOS al variare della tensione gate-source. Procedimento: si impone che le correnti del pmos e del nmos siano uguali (lo sono perché non ci sono altri possibili percorsi per la corrente). Graficamente questo significa disegnare le caratteristiche dei due mos sullo stesso grafico e trovare i punti di intersezione Nel caso del NMOS: GS in, DS out Nel caso del PMOS: SG - in, SD - out 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 7 SGp - in Inverter: TC E necessario mettere in relazione le grandezze della TC ossia ingresso ( in ) ed uscita ( out ) con le tensioni che determinano la corrente dei MOS ossia DSn ( SDp ) e GSn ( SGp ). I Dp in out SDp - out I Dn I Dp GSn in I Dn DSn out Perché la corrente non può andare da nessun altra parte 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 8

5 I Dn, I Dp in 0 in 0.15 PMOS Inverter: TC NMOS in 1 in in 0.50 in in in 0.65 in out 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 9 Inverter: TC (a) (b) pmos triodo pmos saturazione La TC è quella desiderata, ossia una TC che gode della proprietà rigenerativa out (c) nmos off ( IN < Tn ) pmos off ( IN > - Tp ) nmos saturazione Tn nmos triodo (d) (e) in 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 10

6 Inverter TC La caratteristica è divisa in 5 zone: Pmos in triodo, nmos spento (a) Pmos in triodo, nmos in saturazione (b) Pmos in saturazione, nmos in saturazione (c) Pmos in saturazione, nmos in triodo (d) Pmos off, nmos in triodo (e) Infatti lo NMOS è: Off se in < Tn In triodo se out < DSAT, in saturazione altrimenti Infatti il PMOS è: Off se in > - Tp In triodo se out > - DSAT, in saturazione altrimenti 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 11 Inverter CMOS Calcolo dei parametri statici Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)

7 Parametri statici Una volta ottenuta la TC dell inverter si possono ricavare i parametri statici. Banalmente: OH OL 0 Per ricavare IL, IH e M bisogna utilizzare le equazioni dei MOS 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 13 Inverter: calcolo di M La soglia logica ( M ) si trova imponendo che le due correnti siano uguali e out in. Tale condizione si verificherà sicuramente nella zona (c) dove entrambi i MOS sono in saturazione. GS in M SG - in - M k n M Tn k p DSATp M Tp DSATp con M n Tn + + n r 1+ r k pdsatp µ pdsatpw pln r k µ W L n Tp p v v DSATp satp satn W W p n 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 14

8 Inverter: dimensionamento per M E possibile, ovviamente, a partire dall equazione precedente ricavare le dimensioni da dare ai transistor (o meglio i loro rapporti) per ottenere una precisa M. Ricordando che: k n W kn' µ nc L n OX W L n k p W k p ' µ pc L p OX W L p ( W / L) ( W / L) p n k' p k' n DSATp M M Tn Tp DSATp 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 15 Soglia logica: considerazioni La soglia logica è funzione del rapporto fra i fattori di forma del pmos e del nmos La condizione ideale (che rende la caratteristica simmetrica e massimizza i margini di rumore) è quella in cui M / In un circuito tipico, in cui si punta a minimizzare le dimensioni totali, le due lunghezze saranno uguali e pari alla lunghezza minima consentita dal processo Tipicamente, in processi moderni: Le tensioni di soglia di NMOS e PMOS sono uguali La DSATp è leggermente maggiore della (i PMOS sono meno soggetti alla velocity saturation) La mobilità degli elettroni è circa 3-4 volte quella delle lacune Se ne ricava che, per posizionare la soglia logica al centro dell intervallo il rapporto fra le dimensioni del PMOS e del NMOS è di Tipicamente, grosse variazione di W p non modificano di molto la soglia logica, un valore ottimo spesso utilizzato è quello di W p /L p W n /L n il che porta la soglia vicino a / (anche se non esattamente uguale) e mantiene le dimensioni dell inverter ridotte. 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 16

9 Margini di rumore Per calcolare i margini di rumore è necessario trovare IL e IH. Questo calcolo è complesso se si usano le definizioni standard. Modificheremo quindi la definizione dei due valori approssimando la TC come una curva spezzata, costituita da 3 tratti IL viene ora definito come il punto di intersezione della retta centrale (a pendenza g) con OH e IH come l intersezione con OL out OH TC (oltage-transfer Characteristic) Pendenza molto elevata pari a: M g OL in IL M IH 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 17 Sappiamo già che: OH OL 0 Margini di rumore Possiamo calcolare IH e IL geometricamente: IH IL M M g + M g M M Il guadagno g è ovviamente un numero numero negativo che deve essere calcolato. M - IL IH - M 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 18

10 I Calcolo di g Per prima cosa consideriamo IN OUT M ed uguagliamo le correnti del NMOS e PMOS, tenendo conto della modulazione di lunghezza di canale (qui non è trascurabile perché altrimenti il guadagno sarebbe infinito) ( 1+ λ ) I 1+ λ ( ) n OUT DSATp ( ) p OUT Deriviamo membro a membro per IN I IN I DSATp IN ( 1+ λ ) n OUT + λn OUT IN OUT ( 1+ λp ( OUT )) λp I DSATp I IN 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 19 Ricordiamo che Calcolo di g g d OUT /d IN Risolvendo per g, otteniamo: Trascuriamo al numeratore i termini dipendenti dai λ n e λ p µ nc g M OX I Tn Wn / Ln ( λ + λ ) n ( 1+ r) p ( 1+ r) ( λn + λp ) 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 0

11 Dimensionamento: considerazioni Si è visto che la condizione W p /L p W n /L n rende la caratteristica simmetrica, posiziona la soglia logica vicino al centro del range di tensioni e massimizza, contemporaneamente, i due margini di rumore Cosa succede se la condizione non è verificata? Qualitativamente si può pensare in questo modo: quando W p /L p <W n /L n lo NMOS è più conduttivo (assorbe più corrente) quindi è più difficile spegnerlo per portare l uscita a 0 quindi la soglia logica si sposta verso il basso. L opposto avviene se W p /L p W n /L n 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 1 Dimensionamento Poiché l obiettivo finale è sempre quello di avere i dispositivi più piccoli possibili (anche perché sono più veloci) per ottenere W p /L p W n /L n si agisce sulle larghezze (W) dei due MOS imponendo per ciascuno la lunghezza minima ottenibile per una data tecnologia Sarà quindi L n L p L min W p W n Nello schematico di un circuito digitale, dunque, affianco ad un transistor si mette un numero che rappresenta la sua W (espressa in micron) dando per scontato che la L sia la minima possibile In tecnologie moderne la lunghezza di canale arriva a L min 65nm. La stessa Intel prevede di arrivare a L min 45nm per il 007, L min 3nmper il Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro

12 Caratteristiche statiche: riassunto Le tensioni nominali di uscita sono rispettivamente e 0 dunque coprono il massimo range di tensioni possibile (massimizzando i margini di rumore) Il valore delle tensioni nominali OH e OL NON dipende dalle dimensioni dei MOS (logica ratioless, ossia NON a rapporto) In condizioni statiche esiste sempre un percorso a bassa impedenza verso massa o verso l alimentazione (a seconda che sia chiuso lo NMOS o il PMOS) In condizioni statiche NON esiste un percorso di corrente diretto fra alimentazione e massa L impedenza di ingresso è molto elevata (virtualmente infinita) perché rappresentata dal gate di un MOS 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 3 Inverter CMOS Calcolo dei parametri dinamici Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)

13 Inverter: caratteristiche dinamiche Per trovare le caratteristiche dinamiche è necessario un modello ancora più approfondito dei transistor. In prima approssimazione si può pensare che la risposta sia influenzata da una sola capacità che rappresenta tutte le capacità parassite e di carico connesse sul nodo di uscita in out C L 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 5 Inverter: tempo di propagazione Un approssimazione del tempo di propagazione si può trovare col semplice modello ad interruttore: L evoluzione del sistema è quella di un tipico sistema RC. La tensione d uscita avrà un andamento esponenziale (parte da ) fino ad arrivare a 0. Il tempo di propagazione è dato dal tempo che impiega un sistema del primo ordine a raggiungere il 50% ( /) dell escursione R eq out C L / out out ( t) e t R eq C L t t phl 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 6

14 Inverter: tempo di propagazione Definizione di tempo di t phl Andamento esponenziale out ( t phl) out ( t phl ) e t phl RC e t phl RC t ln( ) R C 0. 69R phl eq L eq C L 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 7 Calcolo del tempo di propagazione Evidentemente è necessario avere un modello ancora più dettagliato per avere informazioni quantitative sul comportamento dinamico. Il primo punto da focalizzare è il valore esatto della capacità C L di carico: da quali capacità è costituita e quanto valgono Il secondo punto è identificare R eq e, successivamente, sostituirla con un modello più concreto del MOS 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 8

15 Calcolo del tempo di propagazione Quali sono le condizioni di carico in cui misurare la capacità di carico C L? Ipotizziamo di avere come carico dell inverter la porta più semplice possibile (il caso migliore), ossia l inverter stesso In tale situazione infatti il tempo di propagazione sarà il migliore possibile, in tutti gli altri casi a carico maggiore corrisponderà t p maggiore out in Carico 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 9 Calcolo di t p : capacità in gioco C GSp +C GBp M p C DBp C Gp M p in out C GDp +C GDn C GSn +C GBn M n C DBn C W C Gn M n 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 30

16 Calcolo di t p : capacità in gioco Le capacità C GSn +C GBn e C GSp +C GBp non hanno influenza perché si suppone che il segnale in ingresso vari istantaneamente (ci pensa il generatore di segnale) Le capacità C DBn e C DBp sono capacità di diffusione La capacità C W è la capacità associata alla metallo di interconnessione fra i due inverter (spesso trascurabile) Le capacità C Gn e C Gp contengono diversi contributi (gate/bulk, gate/drain, gate/source) ma possono essere approssimate con la sola capacità di ossido (C OX WL) La capacità C GDn +C GDn è l unica che non sia connessa direttamente fra il nodo d uscita e la massa. Può essere trasformata in una capacità fra nodo d uscita e massa applicando il teorema di Miller. Contiene solo il contributo di overlap perché il PMOS e o NMOS sono sempre prevalentemente o in saturazione o in cutoff 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 31 Teorema di Miller Il teorema di Miller afferma che, se fra il nodo 1 e esiste il guadagno A è sempre possibile trasformare un ammettenza fra i due nodi con due ammettenze fra ciascuno dei due nodi e massa di valore opportuno. 1 Y 1 Y eq1 Y(1-A) Y eq Y(1-1/A) Nel caso dell inverter il guadagno fra il nodo di ingresso e quello di uscita può essere considerato pari a -1 nel punto di commutazione quindi Y eq1 Y eq Y 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 3

17 Calcolo di C L E possibile a questo punto calcolare C L come la somma di tutti i componenti connessi al nodo di uscita C C GDp C GDn alore C O W p C O W n Si usa il peso per via dell effetto Miller C DBp K (C eq J0 A Dp +C JSW0 P Dp ) C DBn K eq(c J0A Dn+C JSW0P Dn) C Gp C Gn C OXW p L p C OX W n L n 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 33 Calcolo del tempo di propagazione Per calcolare il tempo di propagazione HL facciamo l ipotesi che l ingresso commuti istantaneamente da 0 a. In tale caso si può affermare che il PMOS si spenga istantaneamente mentre lo NMOS si accende R eq I D (t) out (t) C L La corrente che scorre attraverso lo NMOS deve scaricare la capacità C L fino a 0 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 34

18 Calcolo di R ON Per calcolare R eq dobbiamo tenere conto che, in realtà, corrente del MOS varia al variare della tensione di uscita. Tipicamente si calcola quindi una resistenza media, integrando il valore della resistenza offerta (/I) al variare della tensione e dividendo per il range di tensioni di interesse R 1 eq 1 I( 1 ) d 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 35 Calcolo di R ON Per via della velocity-saturation il MOS si trova a lavorare, durante tutta la commutazione (ossia per out che varia da a /), in regione di saturazione. La è infatti tipicamente più piccola di /. La cosa non sarebbe vera nel caso classico, in quanto GS - TH è tipicamente maggiore di /. elocity-saturated Commutazione Classico Commutazione LIN SAT LIN SAT 1 1 / / GS - TH 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 36

19 R eq I 1 / / Calcolo di R ON / I (1 λ ) d d (1 + λ ) 1 1+ x 1 x R eq λ 4 I 9 Analoghi calcoli e risultato si possono ovviamente ottenere per il PMOS. Abbiamo quindi R eqn e R eqp, la prima interviene nel fenomeno di scarica (commutazione HL) e la seconda in quello di carica (commutazione LH) 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 37 Calcolo del tempo di propagazione Stessi conti si possono fare per il tempo di propagazione nella commutazione inversa (LH). Facendo la media si ottiene il tempo di propagazione globale: t p ( t + t ) phl plh 0.69C L R eqn + R eqp 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 38

20 Effetti del dimensionamento Per ragionare sul risultato ottenuto vediamo il singolo contributo del NMOS (analogo discorso si può fare per il PMOS), sostituendo la formula per la corrente di saturazione e, nella formula per la resistenza, transcurando l effetto di modulazione di lunghezza di canale (λ) che ha poco impatto: t phl 0.69C L 3 4 I 0.5 k' n ( W / L) ( / ) n C L Tn Da cosa dipende questo valore e come può essere diminuito? 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 39 Diminuzione di t p Le opzioni per la diminuzione del tempo di propagazione sono: Aumento della tensione di alimentazione In realtà non è praticamente possibile agire su questo parametro perché è fissato da motivazioni tecnologiche e di processo. Potendo farlo, però, t p diminuirebbe perché diminuirebbe la resistenza equivalente (per via della parte dipendente da λ che abbiamo trascurato nell ultima formula) Riduzione della C L Il che significa ridurre al minimo le dimensioni dei transistor e del carico Aumento di W n e (W p ) Questa è una soluzione solo parziale perché, a parità di carico, l aumento delle dimensioni comporta l aumento delle capacità parassite e quindi l aumento di C L (effetto di self-loading, l inverter carica sé stesso) 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 40

21 Dimensionamento: minimizzazione ritardo Il dimensionamento effettuato per posizionare la soglia logica a / non coincide col dimensionamento per la minimizzazione del ritardo intrinseco Infatti per avere M / è necessario rendere più largo il PMOS rispetto al NMOS in modo da equalizzare le resistenze equivalenti Ciò comporta, però, un aumento delle dimensioni del PMOS, ossia una aumento delle sue capacità parassite e della capacità di gate offerta in ingresso dall inverter di carico (supposto sempre che sia di identico all inverter in esame). Come è possibile allora minimizzare il ritardo accettando di rinunciare ad una soglia logica perfettamente centrata? 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 41 Dimensionamento per il ritardo Consideriamo un PMOS β volte più largo di un NMOS a dimensione minima: W L p W β L n Sappiamo che tutte le capacità parassite sono proporzionali alla larghezza del transistor quindi le capacità parassite del PMOS saranno β volte più grandi di quelle del NMOS iceversa, la resistenza equivalente del PMOS è inversamente proporzionale alla sua W quindi la R eqp sarà β volte più piccola di quella di un PMOS minimo [( + )( C + C ) C ] C + L Cdn 1 + Cdp 1 + Cgp + Cgn + CW 1 β dn1 gn W Capacità di diffusione (complessive) del primo inverter Capacità di gate (complessive) del secondo inverter Capacità dei wire R p R eqp β 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 4

22 Dimensionamento per il ritardo Mettendo tutto insieme: t p [( 1+ β )( C + C ) + C ] dn1 R r [( 1 + β )( C + C ) + C ] R 1 + dn1 gn gn W W eqn eqn Reqp + β β r R R eqp eqn Per ottenere il dimensionamento ottimo deriviamo rispetto a β ed uguagliamo a zero. Riscriviamo l espressione in modo più comodo: A R eqn r t p A( B + Bβ + C) 1 + B C dn 1 + Cgn β C C W 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 43 Dimensionamento per il ritardo Derivando: t p rb A B + β β r B ( B + C) β opt 0 Ar β ( B + B β + C) 0 β C r + B opt 1 β opt r 1+ C dn1 CW + C gn 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 44

23 Dimensionamento : considerazioni Se la capacità dei wire (C W ) è trascurabile si ottiene un rapporto proporzionale alla radice di r anzi che a r come ottenuto dal dimensionamento per la soglia logica. Paradossalmente, quindi, a transistor più piccoli corrispondono gate più veloci (sempre quando la capacità dei wire è trascurabile e supponendo un carico uguale al gate stesso) La ragione è da ricercare nel fatto che, alla diminuzione di uno dei due tempi di propagazione (quello LH) dovuto all aumento delle dimensioni del PMOS corrisponde un aumento del tempo HL dovuto al fatto che lo NMOS, a parità di dimensioni, deve scaricare una capacità più grande Il valore di β trovato corrisponde al punto in cui la media dei due fenomeni è minima il che NON corrisponde al punto in cui i due ritardi sono uguali (come sarebbe richiesto dall avere soglia logica pari a /) 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 45 Ritardo: riassunto Il ritardo di inverter si minimizza agendo sulle dimensioni (minimizzando la capacità parassita) Il dimensionamento per ritardo ottimo non corrisponde al dimensionamento per soglia logica ottima All aumentare delle dimensioni il gate si carica da solo (self-loading) e le prestazioni non migliorano più 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 46

24 Inverter CMOS Consumo di potenza Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità Potenza dinamica dovuta a C L : è la potenza consumata in commutazione, dovuta al fatto che in corrispondenza di una variazione d ingresso deve avvenire una variazione dell uscita che comporta la carica e la scarica di C L Potenza dinamica dovuta a correnti di cortocircuito: è la potenza che si dissipa in commutazione quando, temporaneamente, si creano percorsi conduttivi diretti fra alimentazione e massa 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 48

25 Potenza dinamica su C L Ogni volta che C L viene caricata in una commutazione LH una certa quantità di energia deve essere prelevata dall alimentazione. Parte di questa energia viene immagazzinata su C L e parte dissipata nel PMOS Se la transizione dell ingresso è istantanea, lo NMOS si spegne istantaneamente ed il PMOS si accende (inizialmente in saturazione) Il PMOS carica C L fino al valore di con la sua corrente di drain che varia al variare di out 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 49 Potenza dinamica su C L in 0 i ( t) C L d ( t) out dt out Non c è percorso diretto verso massa perché lo NMOS è off C L Energia fornita dall alimentazione E 0 i ( t) dt Energia assorbita da C L E CL 0 i ( t) ( t) dt out 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 50

26 Energia erogata dall alimentazione L energia totale erogata dall alimentazione per caricare completamente C L è: E L C C L 0 0 d d dt out out dt C L 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 51 Energia assorbita da C L L energia totale assorbita da C L è pari alla metà dell energia erogata dall alimentazione, questo perché l altra metà viene dissipata sul PMOS E CL C L 0 C L 0 out d dt d out out out dt C L 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 5

27 Transizione HL Nella commutazione opposta (HL) il PMOS si spegne e C L si scarica attraverso lo NMOS. In questa situazione l alimentazione non eroga energia (perché non eroga corrente). L energia che era stata precedentemente immagazzinata su C L viene dissipata sul NMOS 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 53 Potenza dinamica dissipata L energia totale dissipata in una doppia transizione (L->H->L) è data dalla somma di quella dissipata sul PMOS e sul NMOS. Tale energia è indipendente dalla resistenza dei MOS e dalle loro dimensioni La potenza dissipata si ottiene dividendo l energia per il tempo impiegato dalla doppia transizione (ossia moltiplicando per la frequenza di commutazione dell inverter) P dyn C L /T C L f 0->1 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 54

28 Potenza dissipata: considerazioni La frequenza f 0->1 per cui viene moltiplicata l energia non è necessariamente uguale alla frequenza di funzionamento del sistema Non è infatti vero che ogni singolo gate commuti alla frequenza del sistema (non tutti i gate commutano contemporaneamente) Questo fa sì che la frequenza effettiva da usare nella formula sia da pesare con un coefficiente moltiplicativo che deriva da considerazioni statistiche sulla probabilità di commutazione di vari gate La formula ci dà il caso peggiore (worst case) Per valutare il consumo reale bisogna avere delle statistiche sul numero di transizioni dell uscita, che dipendono dalla specifica operazione svolta dal circuito (switching-activity). Si ottiene che, se la probabilità di avere una transizione è pari a P 0 1 : P dyn C L P 0->1 f C eff f 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 55 Potenza dinamica da cortocircuito In realtà l ingresso non potrà mai variare instantaneamente fra 0 e (o e 0) ma assumerà tutto i valori intermedi. Mentre l ingresso compie la sua commutazione, in un certo range di tensioni sia il PMOS che lo NMOS sono accesi e si stabilisce quindi un cortocircuito (temporaneo) fra alimentazione e massa. Questo avviene quando l ingresso è: tn < in < - tp I Short 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 56

29 Potenza dinamica da cortocircuito Al variare della tensione di ingresso può capitare che i due dispositivi siano accesi contemporaneamente dando origine ad una corrente di cortocircuito (I short ) che dissipa potenza in I peak I short t f t r E dp I peak (t r +t f )/ P dp E dp f 0->1 f 0->1 I peak (t r +t f )/ 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 57 Potenza statica La dissipazione di potenza statica è molto piccola ed è legata solo a due fenomeni: La corrente di leakage attraverso i diodi parassiti La corrente di sottosoglia dei MOS. Corrente di sottosoglia, dovuta al fatto che, in realtà, il transistor non si spegne brutalmente ma conduce anche per GS inferiori alla soglia. Tanto più corto è il dispositivo, tanto minore è la tensione di soglia e maggiore la corrente di sottosoglia. n+ n+ Diodi parassiti (formati dalle giunzioni pn fra le sacche n+ di source e drain ed il substrato). Analoghe strutture esistono nel PMOS. 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 58

30 Potenza statica Il vantaggio della tecnologia CMOS rispetto a tutte le altre è proprio il fatto di avere una dissipazione statica praticamente trascurabile Nelle tecnologia moderne (deep-submicron), dai 90nm in giù, la corrente di sottosoglia tende a dominare il fenomeno. Diodi parassiti (formati dalle sacche n+ e dal body e dalle sacche p+ e dalla nwell) Corrente di sottosoglia I S I D I leakage I S +I D P stat I leakage 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 59 Potenza dissipata La potenza dissipata totale è data dalla somma delle 3 componenti: P P stat +P dyn +P dp I leakage +[C L + I peak (t r +t f )/]f 0->1 In genere il contributo di P dyn è quello dominante 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 60

31 Prodotto Potenza/Ritardo (PDP) Un parametro fondamentale di una tecnologia è il prodotto potenza/ritardo (Power Delay Product), ossia il prodotto fra massima frequenza di funzionamento e ritardo. Nel caso CMOS si può ricavare dalla formula della potenza, notando che la massima frequenza di funzionamento dell inverter è pari al doppio del tempo di propagazione. Infatti per ogni colpo di clock devono essere compiute due commutazioni (HL e LH) (per frequenze maggiori il segnale non riesce a propagarsi prima che l ingresso cambi nuovamente), dunque, trascurando i contributi di statica e di cortociruito: PDP P dyn t p C L f max t p C L (1/t p ) t p C L / Il termine PDP dipende solo da alimentazione e C L che vanno quindi minimizzate contemporaneamente. Il PDP è una misura dell energia mediamente consumata per una transizione. Come metrica ha però un difetto: mediando l energia sul tempo di elaborazione può essere resa bassa semplicemente riducendo la frequenza di operazione, ossia impiegando più tempo per fare la stessa operazione (a scapito delle prestazioni effettive). 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 61 Prodotto Energia/Ritardo (EDP) Una metrica più efficace è rappresentata dal prodotto energia/ritardo (Energy Delay Product) Lo EDP misura infatti l energia spesa a parità di prestazioni (a parità di velocità di funzionamento). Si può facilmente ricavare l EDP di un inverter CMOS dal suo PDP moltiplicando ulteriormente per il tempo di propagazione: EDP PDP t p C L / t p Si vede ora che, all aumentare della tensione di alimentazione aumentano le prestazioni (diminuisce t p ) ma aumenta anche l energia dissipata (quadraticamente). Al contrario, il PDP migliora indefinitamente al diminuire della (ovviamente a scapito delle velocità). 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 6

32 Potenza: riassunto La dissipazione di potenza statica è praticamente nulla La dissipazione di potenza dinamica è proporzionale al quadrato della tensione di alimentazione ed alla frequenza di commutazione In commutazione ci possono essere cortocircuiti temporanei fra alimentazione e massa Il PDP dipende solo da e da C L Lo EDP dipende da e da C L e dal tempo di propagazione 10 Ottobre 006 ED - Inverter CMOS Massimo Barbaro 63

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro Consumo di Potenza nell inverter CMOS Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità

Dettagli

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Esercizio 1: Calcolare e descrivere graficamente la caratteristica di trasferimento del seguente circuito: 1 D 3 110 KΩ 5 KΩ 35 KΩ V z3 5 V Svolgimento

Dettagli

Esercizi sui Circuiti RC

Esercizi sui Circuiti RC Esercizi sui Circuiti RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

V DD R D. 15. Concetti di base sui circuiti digitali

V DD R D. 15. Concetti di base sui circuiti digitali + Xtf=12.85 tf=10).end È stato inserito anche il modello del C109C, a scopo esemplificativo. Di solito non è necessario inserire il modello nella netlist, perché questo è già contenuto in una library fornita

Dettagli

Elettronica I Potenza dissipata dalle porte logiche CMOS

Elettronica I Potenza dissipata dalle porte logiche CMOS Elettronica I Potenza dissipata dalle porte logiche MOS Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 rema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Collaudo statico di un ADC

Collaudo statico di un ADC Collaudo statico di un ADC Scopo della prova Verifica del funzionamento di un tipico convertitore Analogico-Digitale. Materiali 1 Alimentatore 1 Oscilloscopio 1 Integrato ADC 0801 o equivalente Alcuni

Dettagli

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari 7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,

Dettagli

Fig. 1. Cella SRAM a 4 transistori.

Fig. 1. Cella SRAM a 4 transistori. NOTE SULLE MEMORIE. Dimensionamento della cella SRAM 4T La Fig. 1 mostra lo schema di una memoria SRAM a 4 transistori (4T). L elemento di memoria è realizzato con una coppia di invertitori NMOS con carico

Dettagli

Elaborato di Elettronica Digitale C.d.L. in Ingegneria Elettronica Anno accademico 02/ 03

Elaborato di Elettronica Digitale C.d.L. in Ingegneria Elettronica Anno accademico 02/ 03 Elaborato di Elettronica Digitale C.d.L. in Ingegneria Elettronica Anno accademico 0/ 03 Alfredo Caferra 58/463 OGGETTO DELL ELABORATO Per una SRAM con celle di memoria NMOS a 4 transistori con bit lines

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso Prof. Pierluigi Civera Esercitazioni e laboratorio: Ing. Claudio Sansoe. Politecnico di Torino

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso Prof. Pierluigi Civera Esercitazioni e laboratorio: Ing. Claudio Sansoe. Politecnico di Torino ELETTRONICA II Lezioni: Prof. Dante Del Corso Prof. Pierluigi Civera Esercitazioni e laboratorio: Ing. Claudio Sansoe Politecnico di Torino Lezioni Gruppo B rev 7 Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo

Dettagli

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIENTO In una macchina elettrica ad un rendimento più elevato corrisponde un minor valore delle perdite e quindi un risparmio nelle spese di esercizio (in quanto minori risultano

Dettagli

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L 1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo

Dettagli

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione

Dettagli

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica

Dettagli

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Genera i segnali di tensione Uscita

Dettagli

Esercizi svolti. Elettrotecnica

Esercizi svolti. Elettrotecnica Esercizi svolti di Elettrotecnica a cura del prof. Vincenzo Tucci NOVEMBE 00 NOTA SUL METODO PE LA DEGLI ESECIZI La soluzione degli esercizi è un momento della fase di apprendimento nel quale l allievo

Dettagli

Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti

Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti M. Salerno Componenti Dominio del tempo 1 N polo e bipolo Componente elettrico N - polo Terminali Poli Morsetti Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti

Dettagli

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il Corso di Economica Politica prof. Stefano Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: Il vincolo di bilancio Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Il problema del consumatore 2 Applichiamo

Dettagli

consegnare mediamente 8 esercizi a settimana per 7 settimane su 10

consegnare mediamente 8 esercizi a settimana per 7 settimane su 10 T.D.P. - I compiti sono da consegnare settimanalmente a scuola (a mano o lettera o e-mail) all attenzione di Prof. Bolley e Prof. Di Ninno consegnare mediamente 8 esercizi a settimana per 7 settimane su

Dettagli

Regola del partitore di tensione

Regola del partitore di tensione Regola del partitore di tensione Se conosciamo la tensione ai capi di una serie di resistenze e i valori delle resistenze stesse, è possibile calcolare la caduta di tensione ai capi di ciascuna R resistenza,

Dettagli

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA UNITA DI APPRENDIMENTO 1: RETI ELETTRICHE IN DC E AC Essere capace di applicare i metodi di analisi e di risoluzione riferiti alle grandezze

Dettagli

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1 GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE G. Pugliese 1 Proprietà dei gas 1. Non hanno forma né volume proprio 2. Sono facilmente comprimibili 3. Le variabili termodinamiche più appropriate a descrivere lo stato

Dettagli

Esercizi sui Motori a Combustione Interna

Esercizi sui Motori a Combustione Interna Esercizi sui Motori a Combustione Interna 6 MOTORE 4TEMPI AD ACCENSIONE COMANDATA (Appello del 08.0.000, esercizio N ) Un motore ad accensione comandata a 4 tempi di cilindrata V 000 cm 3, funzionante

Dettagli

Elettronica I Generatore equivalente; massimo trasferimento di potenza; sovrapposizione degli effetti

Elettronica I Generatore equivalente; massimo trasferimento di potenza; sovrapposizione degli effetti Elettronica I Generatore equivalente; massimo trasferimento di potenza; sovrapposizione degli effetti Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema email:

Dettagli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica A.A. 009-00 Elena Pettinelli Principio di sovrapposizione: l principio di sovrapposizione afferma che la risposta di un circuito dovuta a più sorgenti può essere

Dettagli

Elettronica analogica: cenni

Elettronica analogica: cenni Elettronica analogica: cenni VERSIONE 23.5.01 valle del componente di acquisizione dati nella struttura funzionale di un sistema di misura: misurando x y y z sens elab pres ambiente w abbiamo già considerato

Dettagli

Corso di Laurea in FARMACIA

Corso di Laurea in FARMACIA Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.

Dettagli

ELETTROLISI E CELLE A COMBUSTIBILE. CURVE DI POLARIZZAZIONE. LEGGI DI FARADAY. EFFICIENZA.

ELETTROLISI E CELLE A COMBUSTIBILE. CURVE DI POLARIZZAZIONE. LEGGI DI FARADAY. EFFICIENZA. ELETTROLISI E CELLE A COMBUSTIBILE. CURVE DI POLARIZZAZIONE. LEGGI DI FARADAY. EFFICIENZA. ATTIVAZIONE DEL SISTEMA 1) Collegare l alimentatore in serie con l amperometro e con l elettrolizzatore. Collegare

Dettagli

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI 2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato

Dettagli

Applicazioni fisiche dell integrazione definita

Applicazioni fisiche dell integrazione definita Applicazioni fisiche dell integrazione definita Edizioni H ALPHA LORENZO ROI c Edizioni H ALPHA. Aprile 27. H L immagine frattale di copertina rappresenta un particolare dell insieme di Mandelbrot centrato

Dettagli

METODI DI CONVERSIONE FRA MISURE

METODI DI CONVERSIONE FRA MISURE METODI DI CONVERSIONE FRA MISURE Un problema molto frequente e delicato da risolvere è la conversione tra misure, già in parte introdotto a proposito delle conversioni tra multipli e sottomultipli delle

Dettagli

Club Alpino Italiano. Commissione Lombarda Materiali e Tecniche

Club Alpino Italiano. Commissione Lombarda Materiali e Tecniche Club Alpino Italiano Commissione Lombarda Materiali e Tecniche L ASSICURAZIONE IN PARETE: L IMPORTANZA DELL ALTEZZA DELLA PRIMA PROTEZIONE E DI UNA CORRETTA ASSICURAZIONE PER RIDURRE I RISCHI DI IMPATTO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. PROGETTO DI UN TRASMETTITORE LOW-VOLTAGE DIFFERENZIALE IN TECNOLOGIA CMOS DA 65 nm

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. PROGETTO DI UN TRASMETTITORE LOW-VOLTAGE DIFFERENZIALE IN TECNOLOGIA CMOS DA 65 nm UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Dipartimento di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica (DM 270/04) Classe LM-32: Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Informatica PROGETTO

Dettagli

Equation Chapter 4 Section 1Capitolo IV. Transistori ad effetto di campo

Equation Chapter 4 Section 1Capitolo IV. Transistori ad effetto di campo Equation Chapter 4 Section 1Capitolo IV Transistori ad effetto di campo In questo capitolo si tratteranno i transistori ad effetto di campo (FET). Come nel caso dei BJT la tensione tra due terminali del

Dettagli

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi È dato un segnale analogico avente banda 2 khz e dinamica compresa tra -2 V e 2V. Tale segnale deve essere convertito in segnale digitale da un

Dettagli

Latch pseudo-statico. Caratteristiche:

Latch pseudo-statico. Caratteristiche: Facoltà di gegneria q Caratteristiche: - circuiti più semplici rispetto a quelli di tipo statico - carica (dato) immagazzinata soggetta a leakage necessità di refresh periodico - dispositivi ad alta impedenza

Dettagli

Esercizi di Elettrotecnica

Esercizi di Elettrotecnica Esercizi di Elettrotecnica Circuiti in corrente continua Parte 1 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 24-5-2011) Circuiti in corrente continua - 1 1 Esercizio n. 1 R 1 = 10 R 2

Dettagli

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1 I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore

Dettagli

Transistore ad effetto di campo (MOSFET)

Transistore ad effetto di campo (MOSFET) 1.1 Introduzione.......2 1.2 MOSFET ad arricchimento.......3 1.3 Funzionamento.......5 1.4 V GS 0...6 1.5 V GS > V TH e V S < V S sat......7 1.6 V GS > V TH, V S >V S sat.....9 1.6 Simbolo Circuitale e

Dettagli

Domanda e offerta. consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso

Domanda e offerta. consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso . . La funzione di domanda La funzione di domanda (o curva di domanda) rappresenta la quantità domandata dai consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso in considerazione.

Dettagli

LATCH E FLIP-FLOP. Fig. 1 D-latch trasparente per ck=1

LATCH E FLIP-FLOP. Fig. 1 D-latch trasparente per ck=1 LATCH E FLIPFLOP. I latch ed i flipflop sono gli elementi fondamentali per la realizzazione di sistemi sequenziali. In entrambi i circuiti la temporizzazione è affidata ad un opportuno segnale di cadenza

Dettagli

approfondimenti Lavoro meccanico ed energia elettrica Autoinduzione e induttanza Circuiti RL Trasformatori e trasporto di energia elettrica

approfondimenti Lavoro meccanico ed energia elettrica Autoinduzione e induttanza Circuiti RL Trasformatori e trasporto di energia elettrica approfondimenti Lavoro meccanico ed energia elettrica Autoinduzione e induttanza Circuiti RL Trasformatori e trasporto di energia elettrica Lavoro meccanico ed energia elettrica -trattazione qualitativa

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli

TRANSISTOR DI POTENZA

TRANSISTOR DI POTENZA TRANSISTOR DI POTENZA Caratteristiche essenziali: - bassa resistenza R on - elevata frequenza di commutazione - elevata impedenza di ingresso - stabilità termica (bassa resistenza termica) - funzionamento

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 AA2011/12 Sistemi a coda Blocco E4 Ing. Francesco Zampognaro e-mail: zampognaro@ing.uniroma2.it Lucidi Prof. Stefano Salsano 1 Modelli per sistemi telefonici - La coda M/M/S/S

Dettagli

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

Monitor Tensione Batteria per Camper

Monitor Tensione Batteria per Camper Monitor Tensione Batteria per Camper Avviso importante: Questo schema è fornito solo ed esclusivamente per scopo di studio e test personale e pertanto non se ne assicura il funzionamento e non si assumono

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

stima della producibilita' idroelettrica con impianti

stima della producibilita' idroelettrica con impianti Produzione di energia da fonte rinnovabile: stima della producibilita' idroelettrica con impianti di potenza medio-bassa Andrea Antonello, Maurizio Fauri, Silvia Franceschi, Riccardo Rigon, Alfonso Vitti,

Dettagli

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Materiale utilizzato: Telaio (carrucole,supporto,filo), pesi, goniometro o foglio con goniometro stampato, righello Premessa

Dettagli

ESERCIZI PER LE VACANZE ESTIVE

ESERCIZI PER LE VACANZE ESTIVE Opera Monte Grappa ESERCIZI PER LE VACANZE ESTIVE Claudio Zanella 14 2 ESERCIZI: Calcolo della resistenza di un conduttore filiforme. 1. Calcola la resistenza di un filo di rame lungo 100m e della sezione

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

SENSORE PER LA MISURA DEL RUMORE (IL FONOMETRO)

SENSORE PER LA MISURA DEL RUMORE (IL FONOMETRO) SENSORE PER LA MISURA DEL RUMORE (IL FONOMETRO) Il fonometro è un dispositivo elettroacustico per la misura del livello di pressione sonora. La sua funzione principale p è quella di convertire un segnale

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Generatore di forza elettromotrice f.e.m.

Generatore di forza elettromotrice f.e.m. Generatore di forza elettromotrice f.e.m. Un dispositivo che mantiene una differenza di potenziale tra una coppia di terminali batterie generatori elettrici celle solari termopile celle a combustibile

Dettagli

Mercato delle memorie non-volatili

Mercato delle memorie non-volatili Memory TREE Mercato delle memorie non-volatili Organizzazione della memoria Row Address 1 2 M Row D e c o d e r M 2 rows 1 Bitline One Storage ell ell Array Wordline Row Decoder 2 M 1 2 N Sense Amplifiers

Dettagli

Test ingresso lauree magistrali_fin

Test ingresso lauree magistrali_fin Test ingresso lauree magistrali_fin 1. Determinare quale punto appartiene alla curva di equazione a. (4, 0) (2, 2) (1, 3) nessuna delle precedenti risposte è corretta 2. Il profitto economico: a. è dato

Dettagli

Dissipazione di Potenza nei Circuiti CMOS: Origini e Tecniche per la Riduzione

Dissipazione di Potenza nei Circuiti CMOS: Origini e Tecniche per la Riduzione Università degli Studi di Padova Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Dell Informazione Tesi di Laurea Triennale Dissipazione di Potenza nei Circuiti CMOS: Origini e Tecniche per la Riduzione

Dettagli

Le macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto).

Le macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto). Il motore in c.c. è stato il motore elettrico maggiormente impiegato negli azionamenti a velocità variabile; ciò è dovuto sia alla maggiore semplicità costruttiva dei convertitori con uscita in corrente

Dettagli

Riferimenti Bibliografici: Paolo Spirito Elettronica digitale, Mc Graw Hill Capitolo 1 Appunti e dispense del corso

Riferimenti Bibliografici: Paolo Spirito Elettronica digitale, Mc Graw Hill Capitolo 1 Appunti e dispense del corso I Circuiti digitali Riferimenti Bibliografici: Paolo Spirito Elettronica digitale, Mc Graw Hill Capitolo 1 Appunti e dispense del corso Caratteristiche dei circuiti digitali pagina 1 Elaborazione dei segnali

Dettagli

CONVERSIONE ANALOGICO-DIGITALE E DIGITALE-ANALOGICA

CONVERSIONE ANALOGICO-DIGITALE E DIGITALE-ANALOGICA CONVERSIONE ANALOGICO-DIGITALE E DIGITALE-ANALOGICA Università di Palermo Elettronica digitale II Giuseppe Caruso 1 ELABORAZIONE ANALOGICA O DIGITALE DEI SEGNALI Elaborazione analogica Trasduttore d ingresso

Dettagli

ESERCITAZIONE 5 SOLUZIONE:

ESERCITAZIONE 5 SOLUZIONE: ESERCITAZIONE 5 1. Supponiamo che le imposte sul lavoro diminuiscano e, di conseguenza, aumenti il salario orario percepito dai lavoratori da w1 a w2. L'aumento del salario fa aumentare il costoopportunità

Dettagli

Rumore Elettronico. Sorgenti di rumore in Diodi, BJTs, MOSFETs Rumore equivalente all ingresso di amplificatori Rumore nel dominio del tempo

Rumore Elettronico. Sorgenti di rumore in Diodi, BJTs, MOSFETs Rumore equivalente all ingresso di amplificatori Rumore nel dominio del tempo umore Elettronico Sorgenti di rumore in Diodi, Js, MOSFEs umore equivalente all ingresso di amplificatori umore nel dominio del tempo 1 umore della Giunzione PN: Shot Noise La corrente che fluisce attraverso

Dettagli

DIPLOMA A DISTANZA IN INGEGNERIA ELETTRICA CORSO DI ELETTRONICA INDUSTRIALE DI POTENZA II Lezione 36

DIPLOMA A DISTANZA IN INGEGNERIA ELETTRICA CORSO DI ELETTRONICA INDUSTRIALE DI POTENZA II Lezione 36 DIPLOMA A DISTANZA IN INGEGNERIA ELETTRICA CORSO DI ELETTRONICA INDUSTRIALE DI POTENZA II Lezione 36 Flicker e metodologie di attenuazione Paolo Mattavelli Dipartimento di Ingegneria Elettrica Universitá

Dettagli

0.1 Esercizi calcolo combinatorio

0.1 Esercizi calcolo combinatorio 0.1 Esercizi calcolo combinatorio Esercizio 1. Sia T l insieme dei primi 100 numeri naturali. Calcolare: 1. Il numero di sottoinsiemi A di T che contengono esattamente 8 pari.. Il numero di coppie (A,

Dettagli

FSM: Macchine a Stati Finiti

FSM: Macchine a Stati Finiti FSM: Macchine a Stati Finiti Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Metodo per descrivere macchine di tipo

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 2 - A - 2:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 2 - A - 2: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 2 - A - 2: Transistori BJT in commutazione Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo A - 8 n.

Dettagli

Fisica con gli smartphone. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti

Fisica con gli smartphone. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti Fisica con gli smartphone Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti VIDEO I SENSORI IN UNO SMARTPHONE Oggi la miniaturizzazione dei sensori indicati con l acronimo inglese MEMS (sistemi microelettronici e

Dettagli

Circuiti di Solar Energy Harvesting. Prof. Alessandro Chini alessandro.chini@unimore.it

Circuiti di Solar Energy Harvesting. Prof. Alessandro Chini alessandro.chini@unimore.it Circuiti di Solar Energy Harvesting Prof. Alessandro Chini alessandro.chini@unimore.it Wireless Sensor Network Negli ultimi anni si è rilevato un crescente interesse nello studio e nello sviluppo delle

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente.

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente. CORRENTE ELETTRICA Si definisce CORRENTE ELETTRICA un moto ordinato di cariche elettriche. Il moto ordinato è distinto dal moto termico, che è invece disordinato, ed è sovrapposto a questo. Il moto ordinato

Dettagli

LA MOLE LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.B PRE-TEST

LA MOLE LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.B PRE-TEST LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.B PRE-TEST 2.C OBIETTIVI 2.1 QUANTO PESA UN ATOMO? 2.1.1 L IDEA DI MASSA RELATIVA 2.1.2 MASSA ATOMICA RELATIVA 2.2.4 ESERCIZI SVOLTI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.4 DETERMINAZIONE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015 DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore bipolare n + pn con N Abase = N Dcollettore = 10 16 cm 3, µ n = 0.09 m 2 /Vs, µ p = 0.035 m 2 /Vs, τ n = τ p = 10 6 s, S=1

Dettagli

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E V E R O N A

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E V E R O N A I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G U G L I E L M O M A R C O N I V E R O N A PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/2016 CLASSE 4Ac MATERIA: Elettrotecnica, elettronica e automazione

Dettagli

Elementi di matematica finanziaria

Elementi di matematica finanziaria Elementi di matematica finanziaria 1. Percentuale Si dice percentuale di una somma di denaro o di un altra grandezza, una parte di questa, calcolata in base ad un tanto per cento, che si chiama tasso percentuale.

Dettagli

Circuiti Integrati. Anno Accademico 2012/2013 Massimo Barbaro

Circuiti Integrati. Anno Accademico 2012/2013 Massimo Barbaro Circuiti Integrati Anno Accademico 2012/2013 Massimo Barbaro Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Informazioni sul corso Massimo

Dettagli

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Anno Scolastico 2009/2010 Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Prof. Matteo Intermite 1 5.1 LEGGE DEI GAS I gas sono delle sostanze che in determinate condizioni di

Dettagli

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata I semestre AA 2004-2005 G. Carapella Generalita Programma di massima Testi di riferimento Halliday Resnick Walker CEA Resnick Halliday Krane

Dettagli

Capitolo 2 Tecnologie dei circuiti integrati 33

Capitolo 2 Tecnologie dei circuiti integrati 33 Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Circuiti digitali 1 1.1 Introduzione 1 1.2 Discretizzazione dei segnali 4 1.3 L invertitore ideale 6 1.4 Porte logiche elementari 6 1.4.1 Porte elementari come combinazioni

Dettagli

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Sommario Domanda individuale e di mercato Domanda Individuale Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Domanda di mercato Surplus o rendita del consumatore Estrapolare la curva di domanda Estrapolare

Dettagli

Scopo Capire la codifica binaria di un numero decimale ed il funzionamento dei seguenti componenti: Diodo led Integrato SN74LS00

Scopo Capire la codifica binaria di un numero decimale ed il funzionamento dei seguenti componenti: Diodo led Integrato SN74LS00 Visualizzatore LED a 4 bit Scopo Capire la codifica binaria di un numero decimale ed il funzionamento dei seguenti componenti: Diodo led Integrato SN74LS00 IL DIODO LED o Diodo Emettitore di Luce IL LED

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Carta di credito standard. Carta di credito business. Esercitazione 12 maggio 2016

Carta di credito standard. Carta di credito business. Esercitazione 12 maggio 2016 Esercitazione 12 maggio 2016 ESERCIZIO 1 Si supponga che in un sondaggio di opinione su un campione di clienti, che utilizzano una carta di credito di tipo standard (Std) o di tipo business (Bsn), si siano

Dettagli

(E4-U18) Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure.

(E4-U18) Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure. Esercitazione 5 (E4-U18) Caratterizzazione e misure su circuiti digitali Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Misurare i parametri elettrici di porte logiche, - Verificare

Dettagli

Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile

Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile Ivancich Stefano Classe 4 EA a.s. 2013/2014 Docenti: E. Minosso R. Bardelle Tecnologia e Progettazione di Sistemi Elettronici ed Elettrotecnici

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI

Dettagli

Introduzione ai FET... 2

Introduzione ai FET... 2 Appunti di Elettronica Capitolo 5 JFET: analisi statica ntroduzione ai FET... RELOGO SUL FUNZONAMENTO D UN JFET... Caratteristiche tecnoloiche di un JFET a canale n... rincipi di funzionamento di un JFET...

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO Sessione Ordinaria in America 4 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO (Americhe) ESAMI DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 4 SECONDA PROVA SCRITTA

Dettagli

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice 1 Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice Principio di funzionamento Che cosa è una NetList Fasi

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Domanda e Offerta Domanda e Offerta Il meccanismo di mercato Variazioni dell equilibrio di mercato Elasticità della domanda e dell offerta Elasticità di breve e di lungo periodo 1 Domanda e offerta La

Dettagli

(Ing. Giulio Ripaccioli) Tecnologie dei Sistemi di Controllo - A. Bemporad - A.a. 2007/08. Termocoppie

(Ing. Giulio Ripaccioli) Tecnologie dei Sistemi di Controllo - A. Bemporad - A.a. 2007/08. Termocoppie Esercitazioni su sensori di temperatura e di deformazione (Ing. Giulio Ripaccioli) Termocoppie Termocoppie Valori Tipici di una termocoppia di tipo J Temperatura( C) 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

Dettagli

Prova scritta intercorso 2 31/5/2002

Prova scritta intercorso 2 31/5/2002 Prova scritta intercorso 3/5/ Diploma in Scienza e Ingegneria dei Materiali anno accademico - Istituzioni di Fisica della Materia - Prof. Lorenzo Marrucci Tempo a disposizione ora e 45 minuti ) Un elettrone

Dettagli

Introduzione. Consideriamo la classica caratteristica corrente-tensione di un diodo pn reale: I D. V γ

Introduzione. Consideriamo la classica caratteristica corrente-tensione di un diodo pn reale: I D. V γ Appunti di Elettronica Capitolo 3 Parte II Circuiti limitatori di tensione a diodi Introduzione... 1 Caratteristica di trasferimento di un circuito limitatore di tensione... 2 Osservazione... 5 Impiego

Dettagli

EFFETTO FOTOELETTRICO

EFFETTO FOTOELETTRICO EFFETTO FOTOELETTRICO Come funziona una cella solare TECHNOTOU R SEMICONDUTTORI 1 Materiali con una conducibilità intermedia tra quella di un buon conduttore e quella di un buon isolante. Possono essere

Dettagli

MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE

MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE Il modello medio di un convertitore PWM è necessario per capirne il comportamento dinamico e progettare un appropriato loop di controllo. MODELLO

Dettagli

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. Pressione La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. E originata dallo scambio di forze fra le molecole del

Dettagli