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Magaze di approfondimento Aletti Certificate 29 febbraio 2016

PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 26 febbraio 2016 - Variazioni dal 19 febbraio al 26 febbraio 2016) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore 17.483,76 9.513,30 2.929,16 100,14 262,23 Var % sett 3,40% 1,33% 2,02% 4,06% 4,15% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 335,97 243,84 4.235,62 1.948,05 16.188,41 Var % sett 0,22% 0,28% 1,72% 1,58% 1,39% Settimana positiva quella appena trascorsa per i mercati azionari americani un clima di maggiore propensione al rischio alimentato anche dalle attese che la Fed attenui il suo progetto di rialzo dei tassi di teresse un processo comunque di graduale normalizzazione della politica monetaria. Attese che si sono attenuate tuttavia nell ultima seduta della settimana quando è stata comunicata la revisione al rialzo del dato relativo al Pil Us per il quarto trimestre. A sostenere i listi anche la ripresa del prezzo del petrolio che ha chiuso la settimana attestandosi a $32,78 al barile dai $29,64 della settimana precedente. Sul fronte societario si è quasi conclusa la stagione della comunicazione dei dati trimestrali con più del 95% delle società appartenenti all S&P500 che hanno reso noti i dati trimestrali con una sorpresa sull utile per azione che si attesta al momento al +4,2% mentre le compagnie hanno deluso sul fronte dei ricavi del -0,4%. Nella settimana appena trascorsa il Dow Jones ha così registrato una performance positiva del +1,5%, S&P500 positivo del +1,6% e Nasdaq Comp +1,9%. L dice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato un rialzo del +2,7% e l dice Dow Jones Transportation ha vece archiviato la settimana con un progresso del +1,6%. Performance particolarmente positive sono state registrate dal comparto dei costruttori edili +6,7%, vestment banks +3,7%, retailers +3,2% e semiconduttori +3.2%. Settimana complessivamente positiva quella appena trascorsa per i mercati azionari europei coraggiati dalle attese che la Bce nella prossima riunione di marzo prenderà nuovi provvedimenti espansivi per raggiungere il suo obiettivo termi di flazione e coraggiati dal recupero dei settori di materiali e petroliferi con questi ultimi rialzo sulla scia dei guadagni registrati settimana scorsa dal prezzo del petrolio. Nell arco della settimana scorsa lo Stoxx600 ha registrato così un progresso del +1,6%, Eurostoxx +1,8%, Eurostoxx50 +2%. Tra i sgoli paesi il Dax ha registrato un rialzo del +1,3%, Ftse100 +2,5%, Cac +2,2% con una performance positiva anche da parte dello Smi +0,2%. L Ibex spagnolo ha archiviato la settimana con un guadagno del +1,9% con il rendimento del Bonos a 10 anni che è dimuito di -13,3bps all 1,572%, Portogallo +0,1%, Grecia +5,5% e Irlanda +1,9%. Tra i settori hanno registrato performance particolarmente positive i comparti delle banche +4,2%, servizi fanziari +4,1%, petroliferi +3,6%. In calo vece soltanto i settori dell immobiliare -1,5%, auto -0.4%, utilities -0,3% e retail -0,2%. Il FtseMib ha registrato nella settimana scorsa una performance positiva del +3,4% con il rendimento del Btp a 10 anni che è dimuito di -9,1bps all 1,473% e con lo spread rispetto al bund di pari durata calo di -3,6bps a 132,7bps.

IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 26 febbraio 2016 - Variazioni dal 19 febbraio al 26 febbraio 2016) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0934 1,0903 0,7882 124,63 8,4994 Var % sett -1,76% -1,05% 1,98% -0,54% -1,80% I mercati valutari sono stati domati settimana dall andamento cedente dell euro, gravato dal peso di nuove statistiche macroeconomiche cli ad evidenziare una certa erosione del potenziale di crescita dell Unione Monetaria all izio del nuovo anno, oltre che dalla prospettiva sempre più combente della ridefizione senso espansivo dei parametri della policy che la BCE ha di fatto preannunciato occasione del prossimo contro del 10 marzo. Dal punto di vista fondamentale la flessione dell euro è qudi congruente ad un tono debole dei dati macroeconomici, con gli dici PMI che hanno segnalato un moderato deterioramento dell impulso espansivo che, per quanto non pregiudizievole per la crescita, si è riverberato sulla forza del tasso di cambio. Il driver primario della politica monetaria, per quanto debolito dopo l aggiustamento al ribasso delle attese di aumento dei tassi di teresse da parte della Fed, contua dunque prospettiva a sollecitare una tendenza ribassista per la moneta unica rispetto al dollaro. Intense correnti ribassiste hanno traato al ribasso settimana l euro anche nei confronti dello yen e del franco svizzero, due monete che hanno beneficiato del clima di avversione al rischio che ha domato le prime sedute dell ottava. Il franco, fatti, è balzato al massimo di un mese nei confronti della divisa unica europea, torno a quota 1,0940 (era 1,12 solo all izio di febbraio) sostenuto parte dalle dichiarazioni del governatore della Banca centrale elvetica, Thomas Jordan, che ha detto che i tassi di teresse non possono scendere oltre un certo limite. Lo yen, vece, ha segnato i massimi dal 2013 contro euro e dal 2014 contro dollaro. L altro fenomeno degno di nota è il costante debolimento della sterla, pressata dai timori di Brexit, con il rischio di uscita del paese dall Unione Europea e la prospettiva del referendum nel prossimo giugno. L euro ha superato quota 0,79 contro sterla, ai massimi dalla fe del 2014. Euro-Sterla Euro-Yen Euro-Dollaro -2,0% -1,0% 0,0% 1,0% 2,0% 3,0%

IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 26 febbraio 2016 - Variazioni dal 19 febbraio al 26 febbraio 2016) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,02-3 0,47-7 1,47-9 2,57-11 Bund -0,55-2 -0,37-4 0,15-6 0,85-6 T-Bond 0,79 5 1,24 2 1,76 2 2,64 3 Gilt 0,33-3 0,70-6 1,40-1 2,35 4 JGB -0,23-3 -0,21-5 -0,07-8 0,85-17 Sul secondario, il rendimento del decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al ribasso di -5,50bp, a 0.15%, registrando il massimo traday martedì a 0,23%. Il decennale italiano ha chiuso calo di -9,10bp, a 1,47%, registrando il mimo traday venerdì a 1,47%. Tra i Paesi periferici, il decennale spagnolo ha chiuso la settimana a 1,57%, calo di -13,40bp, totalizzando da izio anno una variazione di -20 bp, mentre il decennale portoghese ha chiuso a 3,08%, calo di -35,60bp, totalizzando da izio anno una variazione di 57 bp. Il mimo traday settimanale è stato toccato venerdì a 1,57% per la Spagna e venerdì a 3,08% per il Portogallo rispettivamente. Infe il decennale greco ha chiuso a 10,31%, mentre a izio anno il rendimento era a 8,29%. 10 anni 2 anni T-BOND 10 anni BUND 2 anni -10-5 0 5 10

MACROECONOMIA I risultati prelimari del sondaggio svolto da Markit Economics tra le aziende dell area euro a febbraio hanno evidenziato un ulteriore rallentamento del ritmo di espansione delle attività sia nel terziario, che nel manifatturiero. L dice PMI composito è di conseguenza scivolato sui mimi da gennaio 2015 a 52,7 punti dai 53,6 della rilevazione precedente. Rispetto a gennaio, si è registrato un rallentamento della crescita di produzione e nuovi ordi, mentre il lavoro evaso è rimasto praticamente variato. Di conseguenza, le aziende hanno ridotto le nuove assunzioni, riportando l cremento occupazionale più debole degli ultimi cque mesi. Sul fronte dei prezzi, la forte concorrenza e la debolezza della domanda non hanno consentito alle aziende operanti nel terziario di trasferire a valle i maggiori costi di gestione sostenuti: le tariffe sono anzi dimuite ad un tasso più veloce. Nel comparto manifatturiero, è stata rilevata sia una contrazione dei costi, che è stata la più rapida dal luglio 2009, che una riduzione dei prezzi di vendita, che è stata la più ampia da giugno 2013. Analizzando i dati nazionali, Germania l espansione delle attività è rimasta nel complesso solida, anche se rallentamento rispetto a gennaio a seguito della brusca frenata della produzione nel comparto manifatturiero. In Francia le attività hanno registrato la prima contrazione dal gennaio 2015, sulla scia del calo della produzione nel comparto dei servizi; al contrario il manifatturiero ha evidenziato una lieve ripresa. Intanto, la seconda stima del PIL tedesco relativo all ultimo trimestre del 2015 ha confermato una crescita dello 0,3% t/t, che è stata traata dalle componenti della domanda terna, con i consumi espansione gli vestimenti forte accelerazione. Il contributo del canale estero è stato vece negativo a seguito di un aumento delle importazioni e della flessione dell export (-0.6% t/t). Inoltre l dage IFO ha rilevato anche a febbraio, per il terzo mese consecutivo, un deterioramento della fiducia delle imprese tedesche. L dice è scivolato a 105,7 punti, mimo da dicembre 2014, dai 107,3 della rilevazione precedente. Mentre i giudizi sulla situazione corrente sono lievemente migliorati rispetto a quelli forniti a gennaio, le aspettative per i prossimi sei mesi sono crollate, risentendo delle turbolenze sui mercati fanziari delle ultime settimane e dei rischi geopolitici, che potrebbero avere un impatto negativo sull outlook delle imprese più orientate alle esportazioni. Infatti, il deterioramento del clima di fiducia è stato particolarmente evidente nel comparto manifatturiero, con il relativo dice che ha registrato un calo a 3,4 da 8,1 di gennaio. Il dato defitivo sull flazione dell area euro per gennaio ha subito una correzione al ribasso a 0,3% a/a rispetto allo 0,4% della versione prelimare, risultando comunque accelerazione dallo 0,2% a/a rilevato a dicembre. A livello congiunturale, è stato confermato un ribasso dell dice dei prezzi al consumo pari all 1.4% m/m. La debolezza delle prime stime nazionali sull flazione di febbraio ha rafforzato le attese del mercato per nuove misure espansive da parte della BCE alla prossima riunione del 10 marzo. Negli Stati Uniti, la seconda lettura del PIL del quarto trimestre ha evidenziato, contrariamente alle attese (gli analisi si aspettavano una correzione a +0,4% t/t), una revisione al rialzo della crescita all 1,0% t/t ann. rispetto allo 0,7% della stima advance, imputabile soprattutto alla revisione del dato sulle scorte e a quello sul commercio con l estero, i cui contributi negativi all aumento totale del reddito si sono ridimensionati. EUROPA STATI UNITI

Le statistiche relative agli ordi di beni durevoli di gennaio hanno sorpreso al rialzo, evidenziando un balzo mensile del 4,9%, che è andato a compensare le correzioni dei due mesi precedenti. Inoltre, la lettura di dicembre è stata rivista al rialzo a -4,6% m/m dal -5,0% della versione prelimare. La componente dei trasporti, dopo il crollo del 12.1% m/m di dicembre, ha segnato un progresso dell 11,5% m/m. Di conseguenza, il dato al netto della componente volatile dei trasporti, più utile per cogliere la damica di fondo dell aggregato, ha mostrato un rialzo dell 1,8% m/m (da - 0,7% della lettura precedente), con aumenti diffusi tra tutte le categorie di beni. Infe il dato core, che prende considerazione gli ordi di beni capitali non militari al netto degli aerei e che viene utilizzato per stimare la componente degli vestimenti del Pil, ha riportato un solido cremento del 3,9% m/m, a seguito di due mesi consecutivi di contrazione. Intanto, anche le statistiche sulla spesa personale relative a gennaio hanno fornito un segnale positivo per la damica del PIL del primo trimestre, dicando una solida espansione dello 0,5%. Inoltre, anche il reddito si è attestato aumento dello 0,5%, sulla scia del forte cremento del reddito da lavoro (0,6%). Il tasso di risparmio si è mantenuto stabile sul 5,2%. Intanto, le dagi condotte a febbraio tra i consumatori hanno rilevato un deterioramento del clima di fiducia, riconducibile alle recenti turbolenze sui mercati fanziari, che hanno fatto aumentare l apprensione delle famiglie riguardo l andamento dell economia e la situazione fanziaria personale. L dice dell Università del Michigan ha corretto a 91,7 da 92,0, mentre quello elaborato dal Conference Board è scivolato a 92,2 punti rispetto ai 97,8 di gennaio. Il sondaggio ha rilevato un peggioramento sia delle valutazioni sulla situazione corrente, che delle aspettative per i successivi sei mesi. Inoltre, l dage ha evidenziato un leggero deterioramento della percezione del quadro occupazionale e delle prospettive di reddito, con un conseguente ridimensionamento dei piani di spesa. Le statistiche relative al mercato immobiliare di gennaio hanno fornito segnali misti. Da una parte le vendite di case esistenti hanno mostrato un secondo aumento mensile consecutivo, con un rialzo del numero di contratti conclusi a 5,47 milioni di unità annue, e un solido cremento a livello tendenziale, pari al +11,0% rispetto a gennaio 2015. Dall altra, le vendite di case nuove hanno registrato la prima correzione mensile, pari al -9,2% m/m, dopo tre rialzi consecutivi. Nonostante la fisiologica battuta d arresto del mese scorso, su cui potrebbe aver pesato anche il clima più rigido, il trend positivo dovrebbe proseguire, sostenuto dal progressivo aumento dell occupazione e dei salari e dai tassi sui mutui su livelli storicamente bassi.

29-feb 00:50 JN Produzione dustriale m/m Jan P 3,20% -1,70% 29-feb 08:00 GE Vendite al dettaglio m/m Jan 0,30% 0,60% 29-feb 11:00 EC CPI stimato a/a Feb 0,00% 0,30% 29-feb 11:00 IT CPI NIC cl. tabacco m/m Feb P -0,20% -0,20% 29-feb 15:45 US Direttori d'acquisto Chicago Feb 53 55,6 29-feb 16:00 US Vendite corso abitazioni m/m Jan 0,80% 0,10% 1-mar 00:30 JN Spesa della famiglia a/a Jan -2,70% -4,40% 1-mar 02:45 CH Caix Ca PMI manif Feb 48,4 48,4 1-mar 03:00 JN Nikkei Giappone PMI Manif Feb F -- 50,2 1-mar 04:30 AU RBA Tasso cash target 36951 2,00% 2,00% Markit/ADACI PMI manifatturiero Feb 1-mar 09:45 IT Italia 52,2 53,2 1-mar 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Feb F 51 51 1-mar 10:30 UK Markit UK PMI Manufacturg SA Feb 52,3 52,9 1-mar 11:00 EC Tasso di disoccupazione Jan 10,40% 10,40% 1-mar 14:30 CA Pil trimestrale annualizzato 4Q 0,10% 2,30% 1-mar 16:00 US ISM Manifattura Feb 48,6 48,2 2-mar 01:30 AU PIL destag t/t 4Q 0,50% 0,90% U.S. Federal Reserve Releases 20:00 2-mar US Beige Book 2-mar BZ Tasso Selic 37316 14,25% 14,25% 3-mar 02:45 CH Caix Ca PMI servizi Feb -- 52,4 3-mar 03:00 JN Nikkei Giappone PMI Servizi Feb -- 52,4 3-mar 09:45 IT Markit/ADACI PMI Servizi Italia Feb 52,8 53,6 3-mar 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Feb F 52,7 52,7 3-mar 10:30 UK Markit/CIPS PMI Composto UK Feb -- 56,1 3-mar 13:00 BZ PIL t/t 4Q -1,80% -1,70% 3-mar 14:30 US Costo unità lavoro 4Q F 4,80% 4,50% 3-mar 16:00 US ISM Composto non manif Feb 53,0 53,5 3-mar 16:00 US Ordi beni durevoli Jan F -- 4,90% 4-mar 10:00 IT PIL WDA t/t 4Q F 0,10% 0,10% 4-mar 14:30 US Bilancia comm Jan -$43.25b -$43.36b 4-mar 14:30 US Vzne salari non agricoli Feb 193k 151k 4-mar 14:30 US Disoccupazione Feb 4,90% 4,90% F P S fale prelimare seconda stima La presente pubblicazione è predisposta da Banca Aletti & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire formazioni sull andamento dei mercati fanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all vestimento. Le formazioni riportate sono di pubblico domio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né l aggiornamento. pubblicazione è Tutte predisposta le formazioni da Banca riportate Aletti & sono C. S.p.A. date (Banca buona Aletti) fede, al sulla solo scopo base dei di fornire dati disponibili, formazioni e sono sull andamento suscettibili di dei variazioni, mercati fanziari anche senza e non preavviso, costituisce offerta qualunque o raccomandazione momento dopo all vestimento. la pubblicazione. Le formazioni Pertanto, Banca riportate Aletti sono non di assume pubblico alcuna domio responsabilità e sono considerate per le formazioni attendibili ma contenute Banca Aletti nella non presente è grado pubblicazione di assicurarne e per l esattezza ogni e la eventuale completezza danno derivante né l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte Chiunque le formazioni tenda riportate effettuare sono operazioni date buona d vestimento fede, sulla dovrà, base dei via dati prelimare, disponibili, acquisire e sono suscettibili tutte le formazioni di variazioni, e anche i dati necessari senza preavviso, per valutare qualunque modo corretto momento il rischio dopo la relativo pubblicazione. e l adeguatezza Pertanto, relazione Banca Aletti ai propri non assume obiettivi alcuna d vestimento, responsabilità alla propensione per le formazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente materia d vestimenti pubblicazione e alla per ogni propria eventuale situazione danno fanziaria. derivante La decisione dal loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque tenda operazione effettuare fanziaria operazioni è d vestimento a rischio esclusivo dovrà, dei destatari via prelimare, della acquisire presente pubblicazione. tutte le formazioni Banca e Aletti i dati non necessari può per essere valutare considerata modo responsabile corretto ad il rischio alcun titolo relativo per e le l adeguatezza formazioni contenute relazione nella ai propri presente obiettivi pubblicazione. d vestimento, alla propensione al rischio, all esperienza materia d vestimenti e alla propria situazione fanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione fanziaria è a rischio esclusivo dei destatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le formazioni contenute nella presente pubblicazione.