Magazine di approfondimento Aletti Certificate 30 gennaio 2017

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 30 gennaio 2017

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI FTSE MIB (Valori al 27 gennaio Variazioni dal 20 gennaio al 207gennaio 2017) DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,33 122,34 315,90 Var % sett -0,77% 1,58% 0,12% 2,30% -1,73% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 335,73 236, , , ,40 Var % sett -1,25% -2,19% 2,07% 1,03% 1,72% Settimana nuovamente positiva quella appena trascorsa per i mercati azionari americani con i principali indici che aggiornano i loro massimi. Listini non particolarmente preoccupati dalla comunicazione dei dati relativi al Pil dell ultimo trimestre 2016 che ha deluso fortemente le attese con il contributo particolarmente penalizzante dell export su cui ha inciso negativamente il rafforzamento del dollaro. Tuttavia escludendo queste due componenti l economia ha mostrato un progresso del +2,5%. Entra nel vivo anche la nuova stagione di comunicazioni di dati trimestrali con il 34% delle società appartenenti all S&P500 che hanno reso noti i dati di bilancio. La sorpresa complessiva dell utile per azione al momento è pari al +2,5% con quella dei ricavi più contenuta pari al +0,3% con utili in progresso del +4.4% e ricavi del +2,9%. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con un rialzo del +1,3% superando così i punti, S&P500 +1% e Nasdaq Comp in netto progresso del +1,9%. Tra i settori, hanno particolarmente sovraperformato l indice di riferimento dell S&P500 il comparto dei costruttori edili e chimica In netto calo invece le telecom, farma e immobiliari. Settimana complessivamente positiva per i titoli finanziari con le investment banks in rialzo del +2,4%. Settimana debole anche per i petroliferi % con il greggio Wti a 53,2$ al barile. All interno del Dow Jones titoli particolarmente positivi DuPont +6,4%, Boeing +5,1 e Microsoft +4,85% in rialzo dopo i dati di bilancio. In particolare calo invece Verizon -5,9% penalizzata dopo i deludenti risultati trimestrali, Wal Mart -2,3% e General Electric -1,7%. Settimana contrastata per i mercati azionari europei ma comunque incoraggiati dal nuovo movimento al rialzo registrato dai principali indici azionari americani dovuto all accelerazione economica attesa dall amministrazione Trump. A sostenere i listini anche le indicazioni di possibili operazioni straordinarie con il comparto assicurativo come Intesa SanPaolo che ha ufficializzato il proprio interessamento per Generali. Lo Stoxx 600 ha così archiviato la settimana appena trascorsa con un rialzo del +1,1%, EuroStoxx +0,5% e Eurostoxx %. Tra i singoli paesi il Dax positivo del +1,6%, Ftse100 in lieve calo del -0,2%, Cac -0,2% con lo Smi +1,3. Tra i settori dello Stoxx600 performance particolarmente positive per i comparti delle materie prime, assicurativi, servizi finanziari e banche. In particolare calo soltanto i settori delle telecom -4,3% penalizzati da British Telecom -21,8% dopo lo scandalo contabile in Italia. Il FtseMib nella settimana appena trascorsa ha registrato una flessione dello 0,8% con il rendimento del Btp a 10 anni in aumento al 2,227%. Tra i titoli del FtseMib performance particolarmente positive per Stm +15,5% dopo i dati di bilancio e l incoraggiante guidance, Generali +12,3% dopo l interessamento da parte di Intesa per un eventuale integrazione tra le due compagnie italiane e Fca +10,4% dopo i dati trimestrali e il colloquio tra Trump e i vertici delle case automobilistiche americane. Hanno particolarmente sottoperformato l indice di riferimento invece Intesa -8,2%, Ynap -5,6% e Telecom Italia -5,4%.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 20 gennaio Variazioni dal 13 gennaio al 20 gennaio 2017) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0699 1,0690 0, ,13 8,3009 Var % sett -0,04% -0,32% -1,45% 0,36% -0,02% Osservando l evoluzione del cross eurodollaro sull arco di tutta la settimana passata, si può vedere come siano estrapolabili due interpretazioni difformi dell andamento del tasso di cambio, una riferita al brevissimo periodo, l altra di respiro più ampio. Sotto il primo aspetto, i canoni evolutivi che hanno dominato le ultime cinque sedute sono sintetizzabili nel basso grado di orientamento direzionale complessivo delle dinamiche di mercato valutario e nel conseguente carattere prevalentemente laterale del movimento della moneta unica. L ampiezza del movimento globale della settimana è stata assai modesta. La lettura che se ne ricava è quella di un mercato cauto, quasi attendista, poco incline a strappi direzionali accentuati. Tale condizione è probabilmente riconducibile anche all ambiguità di fondo del più importante dato macroeconomico diffuso, il tasso di crescita dell economia USA nel trimestre finale del Ebbene, il PIL USA ha frenato; la crescita, ha sofferto il pesante apporto negativo del commercio. Pur inferiore al consenso (2,2%), il dato segnala un tono elevato della domanda domestica, parte della quale è stata soddisfatta da merci di provenienza estera. Nello stesso tempo, questa neutralità di breve si coniuga con una lettura più strategica della fase corrente del dollaro all insegna di una certa debolezza della moneta USA, assoggettata alle evidenti incognite della presidenza Trump. Sotto questo punto di vista, allora, l elemento che rileva ed è la seconda delle chiavi di lettura citate sopra - è la persistenza dell euro sui massimi di un mese e mezzo. Sostanzialmente, sono i toni diffusamente protezionistici impiegati da Donald Trump ad indebolire il dollaro. Temi come il rafforzamento dei confini, le misure ostative del commercio internazionale, l enfasi sugli interessi americani si sono saldati con l incertezza persistente sulle misure concrete nascoste dietro i programmi economici del neopresidente, creando un contesto di generale debolezza per la divisa americana. Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro -2,0% -1,5% -1,0% -0,5% 0,0% 0,5%

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 20 gennaio Variazioni dal 13 gennaio al 20 gennaio 2017) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0, , , ,31 9 Bund -0,67 1-0,37 5 0,46 4 1,19-1 T-Bond 1,22 3 1,95 1 2,48 2 3,06 1 Gilt 0,16-4 0,63 1 1,47 4 2,11 4 JGB -0,19 4-0,09 3 0,08 2 0,84 3 Sul secondario, è stata una settimana di sofferenza per tutti i governativi dei Paesi di Eurozona. Dopo una partenza in positivo per quasi tutti gli obbligazionari, sono seguite sedute deboli, in particolare per l Italia che ha perso slancio dopo il via libera della Corte costituzionale all applicazione della legge elettorale dell Italicum (con lo stralcio del meccanismo del ballottaggio e della possibilità per i capolista bloccati pluricandidati di scegliersi il collegio di elezione), che ha di fatto aumentato la possibilità di elezioni anticipate. Il BTP a 10 anni ha chiuso in rialzo di 20,40 bp, a 2,23%, registrando il minimo intraday martedì a 1,98%. Lo spread con l'analoga scadenza del Bund si è allargato di una decina di punti base a quota 177. Il decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al rialzo di 4,00 bp, a 0,46%, registrando il massimo intraday giovedì a 0,50%. Stesso andamento anche per le scadenze più brevi della curva dei tassi con i rendimenti del 2 e 5 anni in rialzo rispettivamente di 0,5 bp a -0,67% e 4,8 bp a -0,37%. Tra i Paesi periferici, il decennale spagnolo ha chiuso la settimana a 1,59, mentre il decennale portoghese ha chiuso a 4,14%. Infine il decennale greco ha chiuso a 7,18%, mentre a inizio anno il rendimento era a 7,11%. Per quanto riguarda i Paesi core il Treasury decennale ha chiuso la settimana in rialzo di 1,8 bp a quota 2,48% e quello britannico è risultato in aumento di 4 bp a livello dell 1,47%. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA In Eurozona, la stima flash dell indice PMI di gennaio ha segnato un rallentamento marginale del tasso di crescita delle attività rispetto al massimo degli ultimi cinque anni e mezzo. Le attività hanno leggermente frenato nei servizi, mentre sono cresciute al ritmo più rapido da aprile 2011 nel manifatturiero. Alcuni sottoindici stanno mostrando segnali particolarmente incoraggianti, come quello dell'occupazione che risulta ai massimi da febbraio Intanto, le pressioni inflazionistiche a gennaio hanno registrato un aumento, portando i prezzi medi d acquisto delle aziende a progredire al tasso più rapido da maggio 2011, con tassi d incremento più alti sia nel settore terziario che nel manifatturiero. A livello nazionale il quadro è misto ma rassicurante. La crescita è ancora guidata dalla Germania, nonostante il tasso di espansione sia scivolato ai minimi in quattro mesi. Nel frattempo, l'attività del settore privato in Francia nel mese in corso ha registrato un incremento che l'ha spinta sui massimi da oltre cinque anni e mezzo. In Germania l indice Ifo che esprime il sentiment degli imprenditori tedeschi si è attestato in calo nel mese di gennaio. Per quanto riguarda il sentiment delle famiglie, l indagine condotta dalla Commissione Europea ha rilevato un leggero innalzamento del clima di fiducia a gennaio, che si è confermato sui livelli massimi da aprile 2015 e ampiamente al di sopra della media storica (-12,24 calcolata dall inizio della serie nel 1985). Secondo i risultati preliminari del sondaggio, l indice sintetico si è attestato in aumento per il quinto mese consecutivo, registrando un piccolo incremento a -4,9 punti dai -5,1 rilevati a dicembre. Nonostante la differenza rispetto alla lettura di dicembre sia stato di appena due decimi di punto, il progresso rispetto alla media dell ultimo trimestre del 2016, pari a -6,4, è significativo, e suggerisce una possibile accelerazione della crescita nei primi tre mesi di quest anno. Tuttavia, il recente aumento dei prezzi dell energia potrebbe ostacolare un ulteriore aumento della fiducia nei prossimi mesi. Secondo la stima preliminare, l economia del Regno Unito nel quarto trimestre del 2016 ha continuato ad espandersi al ritmo dello 0.6% su base trimestrale, e del 2,2% a livello tendenziale, come nei tre mesi precedenti. La crescita è stata trainata principalmente dai servizi (0,8% t/t) e dai consumi delle famiglie, che hanno favorito il settore retail e le aziende che producono beni di largo consumo. Il comparto delle costruzioni è tornato a crescere nel trimestre ottobre-dicembre (+0.,1% t/t), fornendo però un contributo trascurabile alla crescita del Pil. La manifattura ha segnato un progresso dello 0,7% t/t. Per l intero anno 2016 la crescita del PIL è stata stimata pari al 2,0%, in rallentamento rispetto all anno precedente (2,2%) e al 2014 (3,1%). EUROPA

6 Secondo la prima lettura del Dipartimento del Commercio, il PIL USA del quarto trimestre è cresciuto ad un tasso annualizzato dell'1,9% t/t, in decisa frenata dal +3,5% del terzo trimestre. Il rallentamento del PIL reale nell ultimo trimestre risente principalmente di un ampio contributo negativo del canale estero e alla contemporanea accelerazione delle importazioni. La domanda domestica resta la forza trainante della crescita, con i consumi in aumento, e gli investimenti privati in accelerazione. Per l intero anno 2016 si stima una crescita tendenziale del PIL dell 1,6%, al ritmo di crescita più debole dal Per quanto riguarda il flusso di statistiche pubblicate la scorsa settimana, che si riferiscono al mese di dicembre, il dato relativo agli ordini di beni durevoli ha sorpreso in negativo, evidenziato la seconda flessione mensile di fila (-0.4% m/m da -4,8% precedente). La flessione è stata trainata principalmente dalla componente dei trasporti, che ha registrato un calo del -2,2% m/m. Di conseguenza, l andamento degli ordinativi al netto di tale componente volatile è risultato positivo per mezzo punto percentuale. Incoraggianti anche le statistiche relative agli ordini di beni durevoli core (beni capitali al netto di difesa e aerei), che sono considerati una buona approssimazione degli investimenti delle aziende, e che hanno registrato un ulteriore solido aumento. Le statistiche sulle vendite di case esistenti hanno evidenziato una correzione del numero di contratti conclusi. A livello tendenziale si è registrato un incremento dello 0.7%, a conferma del trend di moderata espansione delle vendite immobiliari. I contratti di compravendita di case nuove sono diminuiti; nel corso di tutto il 2016 sono state vendute 563mila case nuove (+12,4% rispetto al 2015, ai massimi dal 2007), ad un prezzo mediano di dollari (+5.7%). Il trend di moderata espansione del settore immobiliare potrebbe essere frenato quest anno dal progressivo rialzo dei tassi sui mutui. In Giappone, gli indici qualitativi continuano a segnale un cambio di passo, descrivendo una svolta positiva del ciclo economico per l avvio del L indice PMI manifatturiero (stima preliminare) si è attestato a gennaio a quota 52.8, sui massimi da quasi tre anni, sorretto da un significativo aumento della produzione e dei nuovi ordini, a tracciare un quadro di moderata espansione dell attività industriale. L incremento dei nuovi ordini è stato trainato in parte dal forte aumento della domanda proveniente dall estero: gli ordinativi destinati all export sono infatti cresciuti al tasso più veloce da più di un anno. Il saldo della bilancia commerciale a dicembre è balzato a miliardi di yen. A livello tendenziale, l export è tornato a crescere per la prima volta in 15 mesi (da settembre 2015), registrando un aumento del 5.4% a/a, mentre le importazioni si sono confermate in flessione per il 24esimo mese consecutivo. Nel 2016 la bilancia commerciale nipponica ha fatto registrare il primo surplus (pari a 4070 miliardi di yen) dopo cinque anni, ovvero da quando l incidente nella centrale di Fukushima aveva azzerato la produzione di energia domestica con il nucleare, costringendo il paese ad aumentare l importazione di petrolio dall estero. Tuttavia, l avanzo realizzato lo scorso anno risulta legato più alla diminuzione dell import. STATI UNITI GIAPPONE

7 30-gen 09:00 SP PIL t/t 4Q P -- 0,70% 30-gen 11:00 EC Fiducia economica Jan ,8 30-gen 14:00 GE CPI Armonizzato UE a/a Jan P -- 1,70% 30-gen 14:30 US Spesa personale Dec 0,50% 0,20% 30-gen 14:30 US Deflatore PCE core a/a Dec 1,70% 1,60% 31-gen 00:30 JN Spesa della famiglia a/a Dec -1,00% -1,50% 31-gen 00:50 JN Produzione industriale m/m Dec P 0,30% 1,50% 31-gen 07:30 FR PIL t/t 4Q A -- 0,20% 31-gen 10:00 IT Disoccupazione Dec P -- 11,90% 31-gen 11:00 EC PIL destag t/t 4Q A -- 0,30% 31-gen 11:00 EC CPI stimato a/a Jan -- 1,10% 31-gen 13:00 IN Stima PIL annuale a/a ,10% 31-gen 15:45 US Direttori d'acquisto Chicago Jan 55 54,6 31-gen 16:00 US Conf. Board Consumer Confidence Jan 112,7 113,7 31-gen JN BOJ Monetary Policy Statement 1-feb 01:30 JN Nikkei Giappone PMI Manif Jan F -- 52,8 1-feb 02:00 CH PMI manifatturiero Jan 51,2 51,4 1-feb 09:45 IT Markit/ADACI PMI manifatturiero Italia Jan -- 53,2 1-feb 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Jan F -- 55,1 1-feb 10:30 UK Markit UK PMI Manufacturing SA Jan -- 56,1 1-feb 16:00 US ISM Manifattura Jan 55 54,7 1-feb 20:00 US FOMC Decisione tasso (limite superiore) ,75% 0,75% 2-feb 13:00 UK Tasso bancario Banca d'inghilterra ,25% 3-feb 01:30 JN Nikkei Giappone PMI Servizi Jan -- 52,3 3-feb 02:45 CH Caixin Cina PMI manif Jan 51,8 51,9 3-feb 09:45 IT Markit/ADACI PMI Servizi Italia Jan -- 52,3 3-feb 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Jan F -- 53,6 3-feb 10:30 UK Markit/CIPS PMI Servizi UK Jan -- 56,2 3-feb 11:00 IT CPI Armonizzato UE m/m Jan P -- 0,40% 3-feb 11:30 RU Tasso chiave ,00% 3-feb 14:30 US Vzne salari non agricoli Jan 163k 156k 3-feb 16:00 US ISM Composto non manif Jan 57 57,2 F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo base di dei fornire dati informazioni disponibili, e sull andamento sono suscettibili dei di mercati variazioni, finanziari anche e senza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sono non di pubblico assume dominio alcuna responsabilità e sono considerate per le attendibili informazioni Banca contenute Aletti nella non è presente in grado pubblicazione di assicurarne e l esattezza per ogni e la eventuale completezza danno né derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte le Chiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, dei in dati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte le di informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento corretto dopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, in Banca relazione Aletti ai non propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità alla per propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materia pubblicazione d investimenti e e per alla ogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivante La dal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, in dei via destinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcun relativo titolo per e l adeguatezza le informazioni in contenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.