Magazine di approfondimento Aletti Certificate 26 febbraio 2018

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 26 febbraio 2018

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 13 febbraio Variazioni dal 16 febbraio 2018 al 23 febbraio 2018) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,46 134,03 311,83 Var % sett -0,55% 0,26% 0,43% -0,10% 2,20% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 296,25 267, , , ,78 Var % sett 2,66% 1,83% 1,86% 0,55% 0,79% Ancora in recupero l equity Us con una variazione settimanale positiva ma con i mercati comunque sempre preoccupati per l aumento dei rendimenti governativi con l Ust10y che ha toccato un massimo degli ultimi 4 anni al % dal % della settimana precedente. Dai verbali dell ultima riunione della Fed è emerso come sia giudicata rassicurante la maggior solidità mostrata recentemente dalla dinamica inflattiva, con la maggior parte dei membri del Comitato convinti che i prezzi continueranno a salire nei prossimi dodici mesi per stabilizzarsi successivamente intorno al target Fed di medio termine del 2%. Sul fronte societario si avvia verso la conclusione la stagione della comunicazione dei dati di bilancio trimestrali e al momento hanno reso noti i risultati il 90% delle compagnie appartenenti all indice dell S&P500 con una sorpresa complessiva sull utile per azione del +4.8% con un progresso rispetto all anno precedente del +15% e sui ricavi del +1.3%. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con una performance leggermente positiva del +0.4%, S&P % e Nasdaq Comp +1.35% con l indice che ha recuperato il 75% della flessione dai massimi dello scorso 26 gennaio. L indice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato invece un progresso pari al +0.4% e il Dow Jones Transportation ha accentuato i guadagni con un rialzo del +0.73%. Petroliferi +0.9% con il greggio Wti che ha registrato nella settimana appena trascorsa un nuovo rialzo del +3% a 63.55$ al barile dai 61.68$ della settimana precedente. Mercati azionari europei contrastati la scorsa settimana, con la nomina dello Spagnolo de Guindos alla vicepresidenza BCE, sostenuta da Francia e Germania, che anticiperebbe quella di Wiedmann al posto dell uscente Draghi. Dalle minute BCE, relative alla riunione di gennaio, pubblicate in settimana emerge una sostanziale unità del Board nel giudicare opportuni sia l orientamento tenuto che il riesame della forward guidance non prima della fine del primo semestre 18, con modifica graduale di linguaggio e misure di politica monetaria - parallelamente all evoluzione delle attese sulla congiuntura - al fine di evitare reazioni disordinate. La volatilità dei cambi va monitorata perché potrebbe rallentare la dinamica dei prezzi. I dati macro sono stati considerati indicativi di ulteriore accelerazione della crescita, con rischi di revisioni al rialzo delle stime, mentre la dinamica inflattiva resta debole. Lo Stoxx 600 ha segnato la scorsa settimana un aumento di appena il +0.14%, Eurostoxx +0.27% ed Eurostoxx %. Per quanto riguarda i mercati, Dax positivo del +0.3%, Ftse100 negativo -0.7% e Smi -0.4%. Ibex -0.1%, con rendimento del Bonos a 10 anni in aumento di pb. Per quanto riguarda altri paesi periferici, il Portogallo è sceso del -0.6%, Irlanda -1.6% e Grecia praticamente invariata, -0.2%. Il FtseMib ha segnato un calo del -0.5% la scorsa settimana, con il rendimento del Btp 10 anni in aumento di 8.2 pb a 2.067% con lo spread rispetto al bund in aumento di bp a

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 13 febbraio Variazioni dal 16 febbraio 2018 al 23 febbraio 2018) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,2295 1,1512 0, ,41 9,6196 Var % sett -0,89% 0,00% -0,40% -0,36% -0,72% I tracciati valutari della scorsa settimana sono stati caratterizzati da una comune impronta di fondo, riconducibile ad una moderata tendenza al rafforzamento del dollaro. La divisa statunitense ha recuperato posizioni nei confronti delle maggiori controparti, come certificato dalla risalita del Dollar Index (un termometro della forza della moneta americana rispetto ad un paniere di monete, ponderato per i flussi commerciali) sui massimi Euro-Sterlina delle ultime due settimane. In una valutazione di più lungo periodo, permane evidente la debolezza di fondo del dollaro, che si è allontanato solo fiaccamente dai minimi dalla fine del 2014 che erano stati segnati intorno alla metà di febbraio. La divisa permane Euro-Yen appesantita dai vincoli strutturali più volte citati che ne zavorrano l evoluzione nel lungo periodo, quali il deficit delle partite correnti, lo sbilancio del saldo commerciale, il crescente disavanzo dei conti pubblici; pur tuttavia Euro-Dollaro qualche supporto di più breve periodo è stato offerto dall aumento dei rendimenti, che hanno certamente accresciuto l appetibilità dei titoli denominati in dollari. Un discorso a parte merita invece la sterlina, rispetto alla quale il dollaro si è pure rafforzato, raggiungendo a i minimi dalla metà di febbraio. Dal punto di vista fondamentale, i movimenti valutari descritti trovano una valida giustificazione nel flusso di dati macroeconomici, che hanno tratteggiato un -1,0% -0,8% -0,6% -0,4% -0,2% 0,0% quadro complessivamente misto del mercato del lavoro britannico, disancorando in parte la convergenza degli investitori verso l ipotesi di un rialzo dei tassi da parte della banca centrale inglese nel prossimo mese di maggio. La sterlina ha parzialmente subito l impatto della revisione al ribasso del dato di contabilità nazionale relativo al quarto trimestre dell anno passato, un ulteriore segnale di quanto la Brexit stia impedendo all economia britannica di agganciare il traino della ripresa dell economia mondiale. Il rallentamento dei consumi, il ristagno degli investimenti produttivi, la flessione dell export tratteggiano un quadro congiunturale fragile, ma percorso da inflazione elevata, lasciando molte incognite sul futuro sentiero di politica monetaria della BoE.

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 13 febbraio Variazioni dal 16 febbraio 2018 al 23 febbraio 2018) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,16 4 0, ,07 8 3,16 4 Bund -0,54 3 0,03-4 0,65-5 1,31-4 T-Bond 2,24 5 2,62-1 2,87-1 3,16 2 Gilt 0,70 4 1,03-3 1,52-6 1,92-5 JGB -0,15 0-0,11 0 0,05-1 0,76-4 Sul secondario, la settimana appena chiusa è stata caratterizzata da un andamento contrapposto per i titoli governativi di Eurozona: in particolare si è assistita ad un andamento negativo con rialzi dei rendimenti su tutta la curva per scadenza dei tassi dell obbligazionario periferico, che ha sottoperformato rispetto alla carta core e semi core dell area. La settimana, iniziata senza particolari spunti di rilievo a livello macro e caratterizzata da volumi contenuti per via della chiusura della piazza statunitense e di quella cinese, ha successivamente penalizzato il mercato dei bond con la comunicazione dei dati preliminari dell indagine PMI per il mese di febbraio inferiori alle attese. Anche la stima flash dell indice della fiducia delle famiglie dell area euro ha corretto a febbraio a 0.1 da 1.4 punti. A queste statistiche riferite ad Eurozona si sono peraltro aggiunte quelle provenienti dalle indagini tedesche: l indice ZEW, che riguarda il clima di fiducia degli investitori, in flessione nel mese di febbraio, e l indice IFO, che riguarda la fiducia delle imprese tedesche, che ha corretto dai massimi assoluti toccati nel primo mese del 2018, scendendo a punti da In questo contesto, il decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al ribasso di -5.30bp, a 0.65%, registrando il massimo intraday martedì a 0.76%. Il decennale italiano ha chiuso in rialzo di 8.20bp, a 2.07%, registrando il minimo intraday lunedì a 2.00%, in una delle peggiori settimane degli ultimi quattro mesi, sotto il peso dell'incertezza politica legata alle elezioni del 4 marzo e della tornata d'aste di fine mese, che hanno avuto avvio venerdì col collocamento di 4 mld di CTZ e titoli indicizzati. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA La crescita dell attività economica nell Eurozona ha perso slancio a febbraio ma è rimasta robusta nonostante le pressioni derivanti dall aumento dei prezzi e dall apprezzamento dell euro. Nel dettaglio, la stima flash dell'indice PMI manifatturiero si è attestata a febbraio a 58.5 punti, in rallentamento rispetto al livello di 59.6 segnato a gennaio, data la flessione degli ordini nel mese scorso. E' risultato in flessione anche l'indice relativo ai servizi, che ha toccato il minimo degli ultimi tre mesi, attestandosi a 56.7 punti (58 a gennaio). In entrambi i casi le attese erano per un calo più moderato. L indice composito, sintesi di manifattura e terziario, che è considerato un barometro dell attività economica della zona euro, è sceso a 57.5 da 58.8 di gennaio, mentre le attese del consensus prospettavano una discesa a Il ciclo si conferma in lieve rallentamento anche nelle due maggiori economie dell area: le stime preliminari per la Germania hanno indicato un indice composito a 57.4 punti, in seguito ai 59.0 segnati a gennaio, mentre per la Francia il composito è sceso a 57.8 da 59.6 di gennaio; per entrambe le economie si è verificato un calo sia per quanto riguarda il settore manifatturiero che quello dei servizi. Per quanto riguarda la Germania, anche l indice dell istituto Ifo, che rappresenta il maggiore termometro del clima economico nazionale, ha leggermente corretto a febbraio scendendo a punti da segnati a gennaio, massimo storico da quando esiste la rilevazione nel 1991 e valore che era stato già osservato a novembre, rispetto ai attesi dagli analisti. L indice Zew, che è un termometro della fiducia degli investitori tedeschi, si è deteriorato a febbraio, risentendo del cambio di regime sui mercati finanziari nelle ultime settimane. L indice che sintetizza le aspettative per i prossimi sei mesi è infatti sceso a 17.8 da 20.4 di gennaio, a fronte delle attese degli economisti che prospettavano un calo a 16.0 punti. I valori dell indicatore si confermano dunque ancora al di sotto della sua media storica pari a 23.8, calcolata dal inizio della serie nel dicembre del L'indice che misura il giudizio degli esperti sulle condizioni economiche attuali si è portato a 92.3 punti da 95.2 del mese scorso (consensus 93.9 punti), che era anche il livello più alto dall inizio dell indagine nel Intanto, la stima finale ha confermato che il PIL tedesco è cresciuto dello 0.6% t/t a fine 2017, rallentando rispetto allo 0.7% t/t dei mesi estivi. EUROPA

6 L economia giapponese ha chiuso il primo mese del 2018 con un deficit della bilancia commerciale pari miliardi di yen, rispetto all attivo di miliardi di dicembre (dato rivisto leggermente al ribasso dai precedenti miliardi). Gli analisti si aspettavano un disavanzo di miliardi di yen. Secondo le statistiche pubblicate dal Ministero delle Finanze del Giappone le esportazioni hanno registrato un aumento del 12.2% su anno (superiore al consensus di +9.4% e al dato di dicembre di +9.3%), segnando il quattordicesimo mese consecutivo di crescita grazie alla vivacità delle domanda estera e alla debolezza dello yen. Al contrario, il ritmo di crescita delle importazioni ha rallentato, segnando un +7.9% su base annua, in seguito al 14.9% del mese precedente, leggermente sopra le attese degli analisti per un espansione di 7.7%. A gennaio il tasso di inflazione generale ha registrato un accelerazione di quattro decimi rispetto alla lettura precedente, salendo all 1.4% a/a. La rilevazione è risultata leggermente superiore alle attese degli analisti, che puntavano su un incremento dell 1.3%. L impennata del mese scorso riflette soprattutto il forte aumento dei prezzi degli alimentari freschi (+12.5% a/a) e dell energia (+6.7% a/a). Il tasso core (al netto dei prodotti alimentari freschi), che è il dato maggiormente monitorato dalla Banca del Giappone, ha fornito tuttavia segnali positivi, mantenendosi stabile sullo 0.9% a/a per il terzo mese consecutivo, mentre gli economisti si attendevano un leggero rallentamento allo 0.8%, rimanendo in ogni caso ancora distante dall obiettivo dell istituto centrale (2.0%). GIAPPONE

7 26-feb 16:00 US Vendite case nuove Jan 650k 625k 27-feb 09:00 SP CPI Armonizzato UE a/a Feb P 0,90% 0,70% 27-feb 10:00 IT Economic Sentiment Feb ,6 27-feb 11:00 EC Fiducia economica Feb ,7 27-feb 14:00 GE CPI Armonizzato UE a/a Feb P 1,30% 1,40% 27-feb 14:30 US Bilancia commerciale anticipo beni Jan -$72.0b -$72.3b 27-feb 14:30 US Ordini beni durevoli Jan P -2,50% 2,80% 27-feb 16:00 US Conf. Board Fiducia consumatori Feb ,4 28-feb 00:50 JN Commercio al dettaglio a/a Jan 2,50% 3,60% 28-feb 00:50 JN Produzione industriale a/a Jan P 5,20% 4,40% 28-feb 02:00 CH PMI non manifatturiero Feb 55 55,3 28-feb 02:00 CH PMI manifatturiero Feb 51,2 51,3 28-feb 08:45 FR PIL t/t 4Q P 0,60% 0,60% 28-feb 08:45 FR CPI Armonizzato UE a/a Feb P -- 1,50% 28-feb 09:55 GE Tasso DESTAG richieste disoccupazione Feb 5,40% 5,40% 28-feb 11:00 EC CPI stimato a/a Feb 1,20% 1,30% 28-feb 11:00 IT CPI Armonizzato UE a/a Feb P 0,90% 1,20% 28-feb 14:30 US PIL Annualizzato t/t 4Q S 2,50% 2,60% 28-feb 15:45 US Direttori d'acquisto Chicago Feb 65 65,7 1-mar 02:30 JN Nikkei Giappone PMI Manif Feb F mar 02:45 CH Caixin Cina PMI manif Feb 51,3 51,5 1-mar 09:00 SP PIL t/t 4Q F 0,70% 0,70% 1-mar 09:45 IT Markit/ADACI PMI manifatturiero Italia Feb 57, mar 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Feb F 58,5 58,5 1-mar 10:00 IT Disoccupazione Jan P 10,80% 10,80% 1-mar 10:30 UK Markit UK PMI Manifattura destag Feb 55 55,3 1-mar 11:00 IT PIL annuale a/a ,60% 0,90% 1-mar 16:00 US ISM Manifattura Feb 59 59,1 2-mar 00:30 JN Disoccupazione Jan 2,80% 2,80% 2-mar 08:00 GE Vendite al dettaglio a/a Jan 3,50% -1,90% 2-mar 10:00 IT PIL WDA t/t 4Q F 0,30% 0,30% 2-mar 11:00 EC PPI a/a Jan 1,60% 2,20% F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarneel esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.